Sottomesso Cap.7 Bis
di
Moses
genere
dominazione
Attenzione per errore i capitoli 6 e 7 sono uguali.
Qualche giorno dopo una mattina che io ero al lavoro, mi arrivò un messaggio dal Padrone con la foto della mia casa, solo una frase siamo dall'altra cagna.
Quello che segue sono i frammenti di cosa successe un po' raccontati dal Padrone un po' da mia moglie e un po' presi dai filmati gurati da Dimitri.
Li raccolgo in un racconto il più fedele possibile.
Suonarono alla porta, mia moglie andò ad aprire, aveva un paio di shorts con perizoma e una canottiera senza reggiseno,
quando si ttovi di fronte il Padrone rimase stupita che sapesse dova abitava, poi quando vide Dimitri si spaventò, ma loro erano già entrati in casa, si accomodarono senza essere invitati sul divano e le fecero i complimenti sulla casa e su di lei, lei si offri di fare un caffe che accettarono volentieri,
mentre era in cucina Dimitri piazzò delle telecamere comandate a distanza.
Tornò con i caffè e si sedette in poltrona davanti a loro.
Il Padrone chiese come fossero andate le cose con suo marito, lei si tranquillizzò un pochino e si mise a raccontare come sotto la sua guida fosse riuscita nel suo intento, poi raccontò della serata con i suoi amici,
vantandosi di come era stata brava e dicendo che era proprio una dominattice nata, non si accorse del ghigno dei due,
il Padrone disse quindi ora sei una dominatrice con tuo marito, ma io ho bisogno di una coppia di schiavi, uno è già mio ed è tuo marito, l'altra sarai tu,
cosi compongo la coppia ...
Lei rimase senza parole, quell'uomo le stava dicendo che era il Padrone di suo marito e che voleva anche lei come schiava, non ci poteva credere, poi lui tirò fuori il suo bastone già duro dai pantaloni, lei fissò quel cazzo come ipnotizzata, si passò la lingua sulle labbra, poi senti una voce dirgli di inginocchiarsi e prenderglielo in bocca, non si mosse quasi intontita dalla situazione, poi una mano la prese per i capelli e la spinse a terra, Dimitri sempre tirandole i capelli la fece avanzare verso il Padrone che intanto si era portato in pizzo al divano e si era tolto i calzoni, quello scettro era irresistibile e per quanto obbligata lo voleva, lui lo appoggiò sulle sue labbra, lei le schiuse e lui entrò dentro, non spinse fino in fondo, si fece leccare un po' poi lo tirò fuori lei allungò la lingua per leccarlo, ma lui le tenne la testa per i capelli a distanza, le chiese se lo volesse ancora, lei non rispose, allora lui lo rimise dentro un po' piu in fondo e cosi per un po' di volte fino a che tutto non spari dentro la sua gola, stette qualche secondo lei pensò di soffocare, iniziò a lacrimare, ma la sua passera sgocciolava per quanto era eccitata dalla situazione, lui lo tirò fuori, lei tosdisce e sbava, Dimitri ne approfittò e le sfilò la canottiera, le sue tette balzarono fuori subito le colpi con due schiaffi sui capezzoli che la fecero urlare, il Padrone le infilò nuovamente il cazzo fino in fondo, lei penso che sarebbe morta, non respirava, lui lo sfilò e Dimitri la colpì ancora più forte sulle tette, il Padrone la tenne per i capelli le sputo in faccia e le chiese, sarai la mia schiava ? Lei scosse la testa, lui con cattiveria le inserì il cazzo fino in fondo, passarono molti secondi le mancava il respiro, girò gli occhi, pensò stavolta è la fine, in quel momento lui lo tirò fuori e Dimitri la colpì con una cinta sulle tette, questa volta non si fermò, e poi c'era sempre quella domanda sarai la mia schiava ? Che veniva ripetuta ad ogni colpo, non poteva resistere ed infatti alla fine cedette, dopo un colpo più forte disse fra le lacrime, si sarò anche io la tua schiava, lui le lasciò i capelli e lei cadde ai suoi piedi, lui le carezzò i capelli come si fa' con i cani, Dimitri le sfilò gli shorts e la colpì sulle natiche lei urlò, lui colpì nuovamente e nuovamente, fino a che il sedere aveva delle strisciate rosse, il Padrone le alzò il mento, le fece aprire la bocca e ci lasciò cadere la saliva, ingoia le ordinò, lei lo fece, ripeté la cosa, però facendo cadere la saliva anche in terra le indicò la saliva sul pavimento lei si chinò a leccare per terra, rimanendo con il culo in alto, il Padrone le mise un piede sul collo e Dimitri le infilò il cazzo nella fica fradicia cominciando a scoparla con violenza durò qualche minuto poi con un urlo le venne dentro, poco dopo anche lei ebbe un orgasmo devastante, il Padrone le tolse il piede dal collo, le andò dietro inserì il cazzo nella fica fradicia lo tirò fuori lo appoggiò alla rosellina anale e con un poderoso colpo di reni la inculo, l'urlo fu fortissimo, non era vergine nel culo, ma quel cazzo la deflorò definitivamente, incurante del dolore di mia moglie comincio a incularla sempre piu forte, fino a quando i lamenti si trasformarono in grugniti e poi in gemiti allora le infilo due dita in fica e la senti bollente e fradicia, la troia sta godendosi l'inculata disse a Dimitri, prendi il telefonino e riprendi, sfilo il cazzo dal culo di mia moglie che rimase aperto lei si senti svuotata e mosse il culo verso il cazzo per riaverlo dentro, ma il Padrone la fermò, lo rivuoi dentro vero ? le chiese e lei disse si la prego, dovrai fare molto di più che pregare, adesso devi dire che sarai la mia schiava puttana e che potro usarti nei modi che più mi aggradano, tu dovrai solo obbedire senza fiatare, lei ripeté tutto parola per parola mentre Dimitri la riprendeva e quando fini con la parola Padrone lui la riempì di nuovo stantuffandola fino a farle avere un orgasmo anale, sborrandogli poi negli intestini.
Lei sembrava svenuta benché si muovesse a scatti ancora in preda all'orgasmo, dalla fica e dal culo le uscirono le due sborrate ricevute che finirono su pavimento, Dimitri con cattiveria la prese per i capelli e la fece rimettere a quattro zampe e la condusse con la faccia verso la sborra che era uscita dai suoi buchi, le tiro i capelli facendole alzare la faccia, le sputo in viso e le disse cagna hai sporcato e adesso pulisci con la lingua se ne lasci una goccia ti cinghio fino a levarti la pelle, lei spaventata si piegò subito fino a terra, leccava ma soprattutto aspirava qualsiasi cosa le era uscita dal culo e dalla fica.
E così il Padrone e i suoi accoliti avevano marito e moglie come schiavi e chissà cosa avrebbe riservato il futuro alla coppia a quali depravazioni sarebbero stati obbligati,
Ma questa è la storia dei Sottomessi e la racconterò presto.
Per suggerimenti e commenti
submos1963@gmail.com.
Qualche giorno dopo una mattina che io ero al lavoro, mi arrivò un messaggio dal Padrone con la foto della mia casa, solo una frase siamo dall'altra cagna.
Quello che segue sono i frammenti di cosa successe un po' raccontati dal Padrone un po' da mia moglie e un po' presi dai filmati gurati da Dimitri.
Li raccolgo in un racconto il più fedele possibile.
Suonarono alla porta, mia moglie andò ad aprire, aveva un paio di shorts con perizoma e una canottiera senza reggiseno,
quando si ttovi di fronte il Padrone rimase stupita che sapesse dova abitava, poi quando vide Dimitri si spaventò, ma loro erano già entrati in casa, si accomodarono senza essere invitati sul divano e le fecero i complimenti sulla casa e su di lei, lei si offri di fare un caffe che accettarono volentieri,
mentre era in cucina Dimitri piazzò delle telecamere comandate a distanza.
Tornò con i caffè e si sedette in poltrona davanti a loro.
Il Padrone chiese come fossero andate le cose con suo marito, lei si tranquillizzò un pochino e si mise a raccontare come sotto la sua guida fosse riuscita nel suo intento, poi raccontò della serata con i suoi amici,
vantandosi di come era stata brava e dicendo che era proprio una dominattice nata, non si accorse del ghigno dei due,
il Padrone disse quindi ora sei una dominatrice con tuo marito, ma io ho bisogno di una coppia di schiavi, uno è già mio ed è tuo marito, l'altra sarai tu,
cosi compongo la coppia ...
Lei rimase senza parole, quell'uomo le stava dicendo che era il Padrone di suo marito e che voleva anche lei come schiava, non ci poteva credere, poi lui tirò fuori il suo bastone già duro dai pantaloni, lei fissò quel cazzo come ipnotizzata, si passò la lingua sulle labbra, poi senti una voce dirgli di inginocchiarsi e prenderglielo in bocca, non si mosse quasi intontita dalla situazione, poi una mano la prese per i capelli e la spinse a terra, Dimitri sempre tirandole i capelli la fece avanzare verso il Padrone che intanto si era portato in pizzo al divano e si era tolto i calzoni, quello scettro era irresistibile e per quanto obbligata lo voleva, lui lo appoggiò sulle sue labbra, lei le schiuse e lui entrò dentro, non spinse fino in fondo, si fece leccare un po' poi lo tirò fuori lei allungò la lingua per leccarlo, ma lui le tenne la testa per i capelli a distanza, le chiese se lo volesse ancora, lei non rispose, allora lui lo rimise dentro un po' piu in fondo e cosi per un po' di volte fino a che tutto non spari dentro la sua gola, stette qualche secondo lei pensò di soffocare, iniziò a lacrimare, ma la sua passera sgocciolava per quanto era eccitata dalla situazione, lui lo tirò fuori, lei tosdisce e sbava, Dimitri ne approfittò e le sfilò la canottiera, le sue tette balzarono fuori subito le colpi con due schiaffi sui capezzoli che la fecero urlare, il Padrone le infilò nuovamente il cazzo fino in fondo, lei penso che sarebbe morta, non respirava, lui lo sfilò e Dimitri la colpì ancora più forte sulle tette, il Padrone la tenne per i capelli le sputo in faccia e le chiese, sarai la mia schiava ? Lei scosse la testa, lui con cattiveria le inserì il cazzo fino in fondo, passarono molti secondi le mancava il respiro, girò gli occhi, pensò stavolta è la fine, in quel momento lui lo tirò fuori e Dimitri la colpì con una cinta sulle tette, questa volta non si fermò, e poi c'era sempre quella domanda sarai la mia schiava ? Che veniva ripetuta ad ogni colpo, non poteva resistere ed infatti alla fine cedette, dopo un colpo più forte disse fra le lacrime, si sarò anche io la tua schiava, lui le lasciò i capelli e lei cadde ai suoi piedi, lui le carezzò i capelli come si fa' con i cani, Dimitri le sfilò gli shorts e la colpì sulle natiche lei urlò, lui colpì nuovamente e nuovamente, fino a che il sedere aveva delle strisciate rosse, il Padrone le alzò il mento, le fece aprire la bocca e ci lasciò cadere la saliva, ingoia le ordinò, lei lo fece, ripeté la cosa, però facendo cadere la saliva anche in terra le indicò la saliva sul pavimento lei si chinò a leccare per terra, rimanendo con il culo in alto, il Padrone le mise un piede sul collo e Dimitri le infilò il cazzo nella fica fradicia cominciando a scoparla con violenza durò qualche minuto poi con un urlo le venne dentro, poco dopo anche lei ebbe un orgasmo devastante, il Padrone le tolse il piede dal collo, le andò dietro inserì il cazzo nella fica fradicia lo tirò fuori lo appoggiò alla rosellina anale e con un poderoso colpo di reni la inculo, l'urlo fu fortissimo, non era vergine nel culo, ma quel cazzo la deflorò definitivamente, incurante del dolore di mia moglie comincio a incularla sempre piu forte, fino a quando i lamenti si trasformarono in grugniti e poi in gemiti allora le infilo due dita in fica e la senti bollente e fradicia, la troia sta godendosi l'inculata disse a Dimitri, prendi il telefonino e riprendi, sfilo il cazzo dal culo di mia moglie che rimase aperto lei si senti svuotata e mosse il culo verso il cazzo per riaverlo dentro, ma il Padrone la fermò, lo rivuoi dentro vero ? le chiese e lei disse si la prego, dovrai fare molto di più che pregare, adesso devi dire che sarai la mia schiava puttana e che potro usarti nei modi che più mi aggradano, tu dovrai solo obbedire senza fiatare, lei ripeté tutto parola per parola mentre Dimitri la riprendeva e quando fini con la parola Padrone lui la riempì di nuovo stantuffandola fino a farle avere un orgasmo anale, sborrandogli poi negli intestini.
Lei sembrava svenuta benché si muovesse a scatti ancora in preda all'orgasmo, dalla fica e dal culo le uscirono le due sborrate ricevute che finirono su pavimento, Dimitri con cattiveria la prese per i capelli e la fece rimettere a quattro zampe e la condusse con la faccia verso la sborra che era uscita dai suoi buchi, le tiro i capelli facendole alzare la faccia, le sputo in viso e le disse cagna hai sporcato e adesso pulisci con la lingua se ne lasci una goccia ti cinghio fino a levarti la pelle, lei spaventata si piegò subito fino a terra, leccava ma soprattutto aspirava qualsiasi cosa le era uscita dal culo e dalla fica.
E così il Padrone e i suoi accoliti avevano marito e moglie come schiavi e chissà cosa avrebbe riservato il futuro alla coppia a quali depravazioni sarebbero stati obbligati,
Ma questa è la storia dei Sottomessi e la racconterò presto.
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