Doppia coppia atto secondo

di
genere
scambio di coppia

Io e Irene siamo così perse nelle nostre effusioni da aver perso un pochino di vista i nostri uomini, fino a quando li troviamo vicini, nudi con il loro membri barzotti.
Irene mi fissa chiedendomi come avrei voluto giocare, le accarezzo il suo bellissimo viso e le sussurro all'orecchio il mio desiderio.

Rimane basita, mi fissa strabuzzando gli occhi, "Serena ma sei sicura?"
"si tesoro, voglio impazzire dal godimento", fissando i due uomini le dico che loro erano già al corrente, con un ampio sorriso entrambi annuiscono.

"Irene, intanto cominciamo a prendercene cura di questi due.."
Ci inginocchiamo sul materasso vicine vicine, io mi occupo di Matteo e lei di Marco. Come sapienti geishe orientali portiamo con le nostre mani e bocche alla virilità i loro membri. Essere così vicine ci permette di alternare i nostri pompini con baci profondi fra noi pieni di folle desiderio.

Sono bagnatissima, avvicino una mano in mezzo alle sue gambe e ne vengo investita da una colata di lava bollente.

"Irene tesoro, sei pronta?"
"Si Serena, tu però devi starmi vicina", le infilo di nuovo la lingua in bocca per tranquillizzarla, sarò sempre con lei.

Senza bisogno di parole Matteo si stende supino, Irene le si siede sopra. Chiedo ad entrambi di cavalcare lentamente in modo da facilitare il mio lavoro.
Mi porto dietro Irene ed incomincio a leccarle le creste anali, uso la lingua come un pennellino, le divarico i glutei per poterla leccare sempre più all'interno. La doppia attenzione che riceve la sta sciogliendo sempre di più, quando è abbastanza rilassata e inumidita le chiedo se possiamo procedere, lei annuisce.
Prendo il cazzo di Marco in bocca ricoprendolo con velo di saliva per poi indirizzarlo verso il buchino.
Irene si irrigidisce, mi sposto, la bacio, "tesoro, sarà dura l'introduzione della cappella vista la sua forma, poi però entrerà tutto".

Marco incomincia a spingere piano, pianissimo, Matteo si è fermato per aiutare la manovra, non smetto un attimo di baciarla fino a quando non sento un "ahh". Marco è tutto dentro.
Come una direttrice d'orchestra chiedo ai due uomini di incominciare a muoversi lentissimamente, come in una sinfonia di Haydn i corpi si muovono producendo movimenti prima lievi per poi crescere vertiginosamente.
Irene accompagna queste evoluzioni con un crescendo di gemiti impetuosi.
Posso finalmente staccarmi da loro, li guardo a un metro, mi sistemo con le gambe oscenamente spalancate.
Mi accarezzo i capezzoli e la figa spaventosamente grondante. Sono belli, meravigliosi, è lo spettacolo più sublime a cui abbia mai assistito.
Sto godendo come mai prima d'ora mi è successo, fisso Irene, la vedo presa, sconquassata, riempita totalmente.

Le dico di guardarmi, le chiedo di comunicarmi quando sarà prossima all'orgasmo, voglio venire insieme a lei.

I nostri occhi sono una dell'altra senza perdersi mai, fino a quando mi dice "Serena sto per venire.."
Veniamo insieme, sugellando questo sogno che le avevo sussurrato all'orecchio.

Marco e Matteo cavalcano ancora un pochino, prima uno e poi l'altro la colmano di tutto il nettare del loro godimento.

Mi avvicino, chiedo agli uomini di sfilarsi, mi porto con la bocca vicino agli orefizi di Irene, il retto è oscenamente dilatato, raccolgo il seme caldo di entrambi e poi mi avvicino alla sua bocca. Ce lo scambiamo baciandoci in modo dolce e appassionato.

E' un bacio pieno di lussuria, caldo e denso di sborra, una effusione che vorrei potesse non finire mai.

Le accarezzo il viso, la bacio sugli occhi per poi dirle "grazie Irene per questa splendida serata che ci avete regalato...."
scritto il
2022-02-02
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