Ho consolato mio fratello 3° - Sorpreso mentre scopava un'altra

di
genere
incesti

Il mattino del giorno successivo mentre aiutavo mio fratello per la prima colazione, era venuto personalmente il medico che l'aveva visto al pronto soccorso per accertarsi del suo stato.

Non l'aveva trovato molto bene nonostante la fasciatura e i trattamenti col ghiaccio consigliati in precedenza tuttavia aveva confermato che non si trattava di cosa grave anche se avrebbe richiesto 4/ settimane prima di cominciare la ripresa che, comunque, avrebbe richiesto, prima della convalescenza un periodo di riabilitazione.

Non potendo dunque, restare solo, in accordo con mio marito avevamo deciso che l'avremmo ospitato a casa nostra e che me ne sarei presa cura io.

Nei giorni che rimanevano di settimana bianca, io ero andata a sciare solo un paio di volte e per il resto del tempo avevo fatto compagnia e curato mio fratello.

Curato a tutto campo devo precisare: "Come infermiere e poi nello spirito e nel resto del corpo non interessato dall'incidente!"

Quando il dottore era andato via, era tanta la mia voglia di lui, che gli avevo fatto un altro pompino prima di tornare da mio marito per andare a sciare per l'ultima volta.

Come il giorno prima, dopo la doccia avevo fatto l'amore con mio fratello avendo dentro di me il cazzo di mio marito: Un sogno!

Quando finalmente ero riuscita a liberarmi e tornare da mio fratello, avevo avuto la bella sorpresa di trovare la moglie di uno di quelli del gruppo (la stessa che sul pullman gli sedeva accanto) che, completamente vestita lo stava cavalcando gemendo come una vera troia.

Lei che non mi aveva vista aprire la porta aveva continuato il suo galoppo col cazzo saldamente ficcato nel suo corpo mentre mio fratello che si era accorto di me, aveva accennato una imbarazzata smorfia mentre richiudevo la porta incazzata nera.

In quel momento avevo avuto la tentazione di prendere il primo che mi capitava a tiro e farmi sbattere anch'io come una troia da uno sconosciuto.

Fortunatamente dopo qualche minuto, ripensando a mio fratello ed al fatto che non era giusto in quel momento interferire con la sua vita privata l'ira mi era passata.

Ma più che il rispetto per la sua libertà, mi aveva frenata la coscienza che dopo avergli fatto il primo pompino, avevo deciso che a prescindere dalle altre donne, sarei diventata la sua amante e che i miei figli sarebbero stati anche figli suoi.

Figli suoi e di mio marito e di nessun altro!

Quello era un periodo in cui ero fertile e dunque, non potevo lasciarmi scappare l'occasione di farmi ingravidare per uno stupido attacco di gelosia.

Ero fertile e non prendevo la pillola ne avevo altri tipi di protezione giacché, essendo mio marito sterile per una malformazione genetica, e non avendo io in programma di tradirlo con un altro, era perfettamente inutile ogni tipo di cautela.

Con mio marito avevamo già pensato ad una adozione che però avrebbe richiesto tempi troppo lunghi e dunque, pur avviando le prime pratiche, avevamo pensato di anticipare con l'inseminazione artificiale.

Ne avevamo discusso a lungo non escludendo neanche l'eventualità che ci scegliessimo insieme un maschio dal quale farmi mettere incinta.

Lui non lo sapeva ancora ma il maschio io lo avevo già scelto: "Mio fratello!"

Dopo essermi calmata, avevo aspettato nel bar dell'albergo di vederla passare e quando finalmente era scesa, era radiosa in volto segno questo che mio fratello l'aveva fatta godere molto e non solo chiavandola a giudicare dal tempo trascorso e dal ricordo delle sensazioni che mi aveva fatto provare mio fratello leccandomi la fica.

Quella troia era riuscita a battermi sul tempo ma non era finita lì!

Passandomi accanto l'avevo chiama e le avevo offerto da bere.

Mentre chiacchieravamo l'una di fronte all'altra, percepivo un forte afrore di sesso riuscendo persino a distinguere il profumo del suo sperma e l'olezzo del suo sudore.

Tutti gli atri profumi che emanavano dal suo corpo altri non erano che i suoi umori vaginali e forse anche lo sperma che aveva ancora dentro di se.

-Sei bella, hai gli occhi lucidi e le pupille dilatate ed hai anche un buon profumo addosso.-

Le avevo detto.

-Lo so, è sempre così quando faccio l'amore con mio marito.-

Mi aveva risposto e proprio in quel momento i nostri mariti varcavano la porta girevole dell'albergo con ancora indosso gli abiti da sci.

Raggruppati ancora tutti insieme intorno ad un tavolo, avevamo preso l'aperitivo prima di prepararci per la cena.

Segue

scritto il
2022-02-23
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