Amore, in transito su rotaie
di
Idea Clito
genere
sentimentali
"Fishhhhh Alt stop".
Il suono del suo fischietto ogni giorno dà l'ordine al treno di fermarsi.
Da quindici anni, sempre uguale, ogni ora, ogni giorno, ogni mese ogni cambio di stagione, dall’età di circa dieci anni, appena poteva veniva qui in stazione, adora i treni, e suo nonno era felice di raccontargli tutto quello che succedeva, le persone che conosceva e a volte aiutava.
Lui adorava sentirlo parlare e guardarlo nel pieno del suo lavoro.
I suoi genitori hanno fatto molti sacrifici per farlo studiare, lo volevano ingegnere, lui studiava volentieri, portava a casa buoni risultati, ma ha sempre saputo che il suo lavoro, la sua vita sarebbe stata questa.
Capostazione, come suo padre e suo nonno prima di lui.
Praticamente è nato sui binari, adorava venire qui e suo nonno lo ha fatto appassionare a questo lavoro, mentre suo padre lo odiava, lui amava tutto, il profumo e anche la puzza del treno.
Ma più di tutto, la gente, la moltitudine di gente che ha visto scendere e salire. Suo nonno glie li indicava quando scendevano dal treno, chi di corsa, chi impaurito nel cercare un volto amico, chi con la scioltezza di saper già tutto quello che lo aspetta.
Gli faceva capire l'emozione di ognuno di loro dall'espressione sui loro visi e sapeva sempre rendersi utile ancor prima che gli chiedessero un’informazione.
E lui ha fatto tesoro delle sue spiegazioni e dei suoi consigli.
Anche lui, come il nonno, ha imparato a capire i loro bisogni, ancora prima che loro glielo domandino lui è già pronto a risolvere il loro problema.
Ha visto di tutto, grandi amori finire, famiglie separate dai lavori che portano mariti o figli all’estero, risate, pianti, disperazioni, ma anche nascere grandi amori.
E poi c'è lei, Anna, bella, eterea, piccolina ma proporzionata, seno perfetto e fianchi morbidi, gambe snelle e veloci, piedi e mani sempre perfetti, ma poco o niente trucco, occhi verdi come un prato, capelli castani morbidi come fronde d'alberi…
Anna prende il treno tutti i giorni, studia nella città, perché qui non ci sono le scuole superiori, e anche lui andava in città per studiare. Ora lei è all'università, ha scelto giurisprudenza con obbligo di presenza, vuole diventare giudice minorile per aiutare bambini e anche famiglie in difficoltà e con problemi sociali gravi, anche la sua famiglia ha fatto sacrifici per poterle permettere di studiare, lavorando nel piccolo negozio di alimentari del paese, persone gentili e premurose con tutti.
Starete pensando che conoscendo tutto di lei, lei sia sua! Si, lei è il suo amore, ma lei, non lo sa, lui la saluta ogni giorno ma sono come due estranei, lei è gentile con lui, ma niente più di un saluto, in tanti anni non ha ancora trovato il coraggio di chiederle un appuntamento o solo un caffè o aiutarla accompagnandola a casa, lei che è sempre carica di libri!
Eccola: "Buongiorno Anna, sempre in perfetto orario al tuo treno in partenza!".
La guarda meglio. Ha gli occhi rossi, ha pianto. Prende il coraggio per chiederle perché, ma è già sparita sul treno. Le è caduto un libro, non se n’è accorta. lui lo raccoglie e vorrebbe salire a portarglielo, ma la salita è già piena di gente che deve partire e lui deve fischiare al conducente e controllare che tutto si svolga nel modo migliore.
Nel momento della pausa, decide di guardare di che libro si tratta… in realtà è un quaderno, quasi tutto scritto fitto fitto. Inizia a leggere pensando a materie di studio ma non è così… sono delle storie, racconti, i titoli scritti in rosso, si stupisce, sono erotici…
Tutti i racconti hanno un numero e una lettera: M.
“Salgo sul treno ogni giorno e spero in un suo sguardo, una sua carezza più audace e lasciva, ma poi devo rimediare solo con la mia fantasia. Oggi non ho messo intimo, ancheggio in maniera provocante ma non suscito in lui nessuna reazione. Dal vetro lo guardo e la mia mano si infila sotto la gonna sul mio gonfiore umido e bollente e mi procuro godimento da sola, mentre lo ammiro da lontano, non avrò mai il coraggio di parlargli se non lo farà prima lui, ma forse mi illudo, io non gli piaccio, il mio ancheggiare non lo eccita”.
“Sono in camera da sola, ho detto ai miei che devo studiare e appena finita la cena mi sono ritirata, in realtà domani non ho lezione ma ugualmente andrò in città, ora voglio immaginarmi se ci fosse lui.
Mi spoglio, resto con le autoreggenti le scarpe e nient'altro, mi siedo sul letto mi guardo allo specchio toccandomi le tette e scendendo giù sento che sono già bagnata, immergo le dita e me le passo sulle gambe, scendo fino ai piedi, li faccio scivolare fuori dalle scarpe e li spalmo di umori, chissà se a lui piacerebbe leccarmi i piedi bagnati dei miei umori e magari passarci il suo cazzo in mezzo per farselo massaggiare e poi potrebbe leccarmeli e seguitare sulle gambe sulle cosce e infine arrivare a leccarmi la fica, come io ora mi massaggio con le mie dita e continuare e continuare fino a farmi godere e poi alzarmi e mettermi a sedere per baciarmi e per donarmi il suo cazzo da baciare e leccare fino a che duro di marmo allargando le cosce mi farei penetrare, invece di usare le dita, e lui forte e duro mi farebbe gridare ed esplodere in un forte orgasmo”.
Ne ha scritti molti e Marco è come in una dimensione parallela, surreale, li legge tutti, li divora, è eccitato, il suo cazzo è impazzito negli stretti pantaloni, e la sua mente stupita, sbalordita… Anna, la dolce e per lui ingenua ragazza è affamata di cazzo e di sesso sfrenato! ma chi è quest'uomo, che lei anela tanto con tanta passione?
E i numeri, e la lettera all’inizio di ogni racconto, cosa staranno a significare?
Mentre legge e pensa a tutto questo, non può fare a meno di segarsi ed esplodere in un travolgente orgasmo.
Ora è imbarazzato, non sa se restituirle il quaderno, lei sicuramente capirà che ha letto il contenuto e non sa cosa fare, pensa di non restituirglielo e se lei gli chiedesse se ha trovato un quaderno per terra, di mentirle, vuole assolutamente rileggere tutti i racconti e cercare di scoprire chi è l'uomo che Anna vuole scopare, è terribilmente geloso e al tempo stesso eccitato.
È agitatissimo Anna sta per arrivare, il treno arriva, tutti scendono e anche Anna. Come sempre un saluto veloce e va via, ma stavolta Marco la guarda con più attenzione e nota che lei cammina sculettando in maniera provocante. Si ferma un attimo e si gira a guardarlo. Lui resta impietrito!! è proprio lui che Anna vuole, non gli ha chiesto niente del quaderno, quindi lo aveva fatto cadere apposta perché lui lo raccogliesse e leggesse e finalmente capisse.
La insegue e terribilmente eccitato e felice la raggiunge mentre lei sta per attraversare la strada, la blocca e la strattona per un braccio, la bacia con una tale foga da farla restare senza fiato e la trascina con lui a casa sua, che è sopra i treni, fin dentro la camera da letto.
Hanno un disperato bisogno di amarsi, tale che non si dicono niente e si strappano quasi i vestiti di dosso, lui la fa adagiare sul letto lasciandole solo le scarpe e le calze autoreggenti, la bacia e poi scende sulle sue cosce fin nel mezzo, le lecca la fica che è morbida e sugosa piena di umori,la lecca in maniera dolce e sensuale fino a farla gridare di piacere,
gli umori colano copiosi, ne prende in po' con le dita e li spalma sui polpacci, le caviglie fino ai piedi, gli fa scivolare le scarpe e sfila le calze mentre con la lingua la bacia sulle gambe e con le dita piene dei umori di lei le spalma la pelle bianca e profumata e i piedi… un dito alla volta… li avvolge di saliva e umori e quando sono completamente bagnati, si alza e ci mette il suo cazzo in mezzo ai quei piedi che ha tanto sognato da anni e se lo fa massaggiare fino a renderlo duro, poi la fa mettere seduta sul letto, la bacia e lei si stacca e imbocca il suo cazzo con avidità e lussuria fino a riempirlo di saliva
, si sdraia portandosi dietro anche lui che bacia con passione quindi allarga le gambe e si fa penetrare forte con amore e passione… e quando sente che lui è sul punto di godere lo fa uscire, si gira, si inginocchia sul letto e si spalma umori sul culo e nel buco mentre lui glielo bacia e massaggia passandoci il cazzo sopra e sulla lunghezza della fica fino al solco in mezzo al paradiso.
Intanto lei con le mani si allarga bene la via e si spinge verso il cazzo e si fa penetrare, grida ma è un momento, subito gemono, godono insieme, si sdraiano aderenti e le bocche con le lingue s’intrecciano e si amano si gridano in gola
il godimento e il loro amore.
Il suono del suo fischietto ogni giorno dà l'ordine al treno di fermarsi.
Da quindici anni, sempre uguale, ogni ora, ogni giorno, ogni mese ogni cambio di stagione, dall’età di circa dieci anni, appena poteva veniva qui in stazione, adora i treni, e suo nonno era felice di raccontargli tutto quello che succedeva, le persone che conosceva e a volte aiutava.
Lui adorava sentirlo parlare e guardarlo nel pieno del suo lavoro.
I suoi genitori hanno fatto molti sacrifici per farlo studiare, lo volevano ingegnere, lui studiava volentieri, portava a casa buoni risultati, ma ha sempre saputo che il suo lavoro, la sua vita sarebbe stata questa.
Capostazione, come suo padre e suo nonno prima di lui.
Praticamente è nato sui binari, adorava venire qui e suo nonno lo ha fatto appassionare a questo lavoro, mentre suo padre lo odiava, lui amava tutto, il profumo e anche la puzza del treno.
Ma più di tutto, la gente, la moltitudine di gente che ha visto scendere e salire. Suo nonno glie li indicava quando scendevano dal treno, chi di corsa, chi impaurito nel cercare un volto amico, chi con la scioltezza di saper già tutto quello che lo aspetta.
Gli faceva capire l'emozione di ognuno di loro dall'espressione sui loro visi e sapeva sempre rendersi utile ancor prima che gli chiedessero un’informazione.
E lui ha fatto tesoro delle sue spiegazioni e dei suoi consigli.
Anche lui, come il nonno, ha imparato a capire i loro bisogni, ancora prima che loro glielo domandino lui è già pronto a risolvere il loro problema.
Ha visto di tutto, grandi amori finire, famiglie separate dai lavori che portano mariti o figli all’estero, risate, pianti, disperazioni, ma anche nascere grandi amori.
E poi c'è lei, Anna, bella, eterea, piccolina ma proporzionata, seno perfetto e fianchi morbidi, gambe snelle e veloci, piedi e mani sempre perfetti, ma poco o niente trucco, occhi verdi come un prato, capelli castani morbidi come fronde d'alberi…
Anna prende il treno tutti i giorni, studia nella città, perché qui non ci sono le scuole superiori, e anche lui andava in città per studiare. Ora lei è all'università, ha scelto giurisprudenza con obbligo di presenza, vuole diventare giudice minorile per aiutare bambini e anche famiglie in difficoltà e con problemi sociali gravi, anche la sua famiglia ha fatto sacrifici per poterle permettere di studiare, lavorando nel piccolo negozio di alimentari del paese, persone gentili e premurose con tutti.
Starete pensando che conoscendo tutto di lei, lei sia sua! Si, lei è il suo amore, ma lei, non lo sa, lui la saluta ogni giorno ma sono come due estranei, lei è gentile con lui, ma niente più di un saluto, in tanti anni non ha ancora trovato il coraggio di chiederle un appuntamento o solo un caffè o aiutarla accompagnandola a casa, lei che è sempre carica di libri!
Eccola: "Buongiorno Anna, sempre in perfetto orario al tuo treno in partenza!".
La guarda meglio. Ha gli occhi rossi, ha pianto. Prende il coraggio per chiederle perché, ma è già sparita sul treno. Le è caduto un libro, non se n’è accorta. lui lo raccoglie e vorrebbe salire a portarglielo, ma la salita è già piena di gente che deve partire e lui deve fischiare al conducente e controllare che tutto si svolga nel modo migliore.
Nel momento della pausa, decide di guardare di che libro si tratta… in realtà è un quaderno, quasi tutto scritto fitto fitto. Inizia a leggere pensando a materie di studio ma non è così… sono delle storie, racconti, i titoli scritti in rosso, si stupisce, sono erotici…
Tutti i racconti hanno un numero e una lettera: M.
“Salgo sul treno ogni giorno e spero in un suo sguardo, una sua carezza più audace e lasciva, ma poi devo rimediare solo con la mia fantasia. Oggi non ho messo intimo, ancheggio in maniera provocante ma non suscito in lui nessuna reazione. Dal vetro lo guardo e la mia mano si infila sotto la gonna sul mio gonfiore umido e bollente e mi procuro godimento da sola, mentre lo ammiro da lontano, non avrò mai il coraggio di parlargli se non lo farà prima lui, ma forse mi illudo, io non gli piaccio, il mio ancheggiare non lo eccita”.
“Sono in camera da sola, ho detto ai miei che devo studiare e appena finita la cena mi sono ritirata, in realtà domani non ho lezione ma ugualmente andrò in città, ora voglio immaginarmi se ci fosse lui.
Mi spoglio, resto con le autoreggenti le scarpe e nient'altro, mi siedo sul letto mi guardo allo specchio toccandomi le tette e scendendo giù sento che sono già bagnata, immergo le dita e me le passo sulle gambe, scendo fino ai piedi, li faccio scivolare fuori dalle scarpe e li spalmo di umori, chissà se a lui piacerebbe leccarmi i piedi bagnati dei miei umori e magari passarci il suo cazzo in mezzo per farselo massaggiare e poi potrebbe leccarmeli e seguitare sulle gambe sulle cosce e infine arrivare a leccarmi la fica, come io ora mi massaggio con le mie dita e continuare e continuare fino a farmi godere e poi alzarmi e mettermi a sedere per baciarmi e per donarmi il suo cazzo da baciare e leccare fino a che duro di marmo allargando le cosce mi farei penetrare, invece di usare le dita, e lui forte e duro mi farebbe gridare ed esplodere in un forte orgasmo”.
Ne ha scritti molti e Marco è come in una dimensione parallela, surreale, li legge tutti, li divora, è eccitato, il suo cazzo è impazzito negli stretti pantaloni, e la sua mente stupita, sbalordita… Anna, la dolce e per lui ingenua ragazza è affamata di cazzo e di sesso sfrenato! ma chi è quest'uomo, che lei anela tanto con tanta passione?
E i numeri, e la lettera all’inizio di ogni racconto, cosa staranno a significare?
Mentre legge e pensa a tutto questo, non può fare a meno di segarsi ed esplodere in un travolgente orgasmo.
Ora è imbarazzato, non sa se restituirle il quaderno, lei sicuramente capirà che ha letto il contenuto e non sa cosa fare, pensa di non restituirglielo e se lei gli chiedesse se ha trovato un quaderno per terra, di mentirle, vuole assolutamente rileggere tutti i racconti e cercare di scoprire chi è l'uomo che Anna vuole scopare, è terribilmente geloso e al tempo stesso eccitato.
È agitatissimo Anna sta per arrivare, il treno arriva, tutti scendono e anche Anna. Come sempre un saluto veloce e va via, ma stavolta Marco la guarda con più attenzione e nota che lei cammina sculettando in maniera provocante. Si ferma un attimo e si gira a guardarlo. Lui resta impietrito!! è proprio lui che Anna vuole, non gli ha chiesto niente del quaderno, quindi lo aveva fatto cadere apposta perché lui lo raccogliesse e leggesse e finalmente capisse.
La insegue e terribilmente eccitato e felice la raggiunge mentre lei sta per attraversare la strada, la blocca e la strattona per un braccio, la bacia con una tale foga da farla restare senza fiato e la trascina con lui a casa sua, che è sopra i treni, fin dentro la camera da letto.
Hanno un disperato bisogno di amarsi, tale che non si dicono niente e si strappano quasi i vestiti di dosso, lui la fa adagiare sul letto lasciandole solo le scarpe e le calze autoreggenti, la bacia e poi scende sulle sue cosce fin nel mezzo, le lecca la fica che è morbida e sugosa piena di umori,la lecca in maniera dolce e sensuale fino a farla gridare di piacere,
gli umori colano copiosi, ne prende in po' con le dita e li spalma sui polpacci, le caviglie fino ai piedi, gli fa scivolare le scarpe e sfila le calze mentre con la lingua la bacia sulle gambe e con le dita piene dei umori di lei le spalma la pelle bianca e profumata e i piedi… un dito alla volta… li avvolge di saliva e umori e quando sono completamente bagnati, si alza e ci mette il suo cazzo in mezzo ai quei piedi che ha tanto sognato da anni e se lo fa massaggiare fino a renderlo duro, poi la fa mettere seduta sul letto, la bacia e lei si stacca e imbocca il suo cazzo con avidità e lussuria fino a riempirlo di saliva
, si sdraia portandosi dietro anche lui che bacia con passione quindi allarga le gambe e si fa penetrare forte con amore e passione… e quando sente che lui è sul punto di godere lo fa uscire, si gira, si inginocchia sul letto e si spalma umori sul culo e nel buco mentre lui glielo bacia e massaggia passandoci il cazzo sopra e sulla lunghezza della fica fino al solco in mezzo al paradiso.
Intanto lei con le mani si allarga bene la via e si spinge verso il cazzo e si fa penetrare, grida ma è un momento, subito gemono, godono insieme, si sdraiano aderenti e le bocche con le lingue s’intrecciano e si amano si gridano in gola
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