8 Mamma Fiorenza
di
Fiocinatore
genere
incesti
Mamma Fiorenza
Verso le 21:00 il treno si fermò alla stazione del paesino dove risiedo, ad attendermi c’erano sia Fiorenza, che Elide, tutte due preoccupate del mio cambio di meta.
Appena mi videro all’unisono chiesero:
“Come mai sei venuto a casa, invece d’andare da Roberta?”
“Beh vedete invece di riposarmi in vacanza mi sono stancato ancora di più”
“So io il perché!” disse Elide sotto voce, che mamma non sentisse.
“Elide cosa vuoi dire?” chiese Fiorenza.
“Beh il ragazzo è giovane e aitante, avrà incontrato qualche fanciulla, che l’ha concupito!” cercò di scherzare Elide.
“Cosa dici Elide, Claudio è ancora un bambino!”
“Si, ma se incontra la bambina giusta, sa come castigarla!” rispose ancora Elide.
“Beh ragazze andiamo a casa, che voglio riposare!” intervenni io.
“Ok, ma questo è un discorso, che dobbiamo riprendere, non vorrei, che essendo cresciuto senza una guida paterna, che ti spiegasse le cose dei maschi, tu sia stato traviato, poi vorrei capire, perché circa tre anni fa ti sei trasferito da Roberta”
“Uffa mamma sono stanco, se andiamo a casa bene, se no risalgo sul treno e vado da Roberta!”
“No, no andiamo a casa signorino, che domani mi darai delle spiegazioni, in quanto a te Elide amica mia, non potrai esimerti da dirmi quello, che sai!”
Salimmo sull’auto di mamma una Citroen AX, macchina molto più modesta di quella di Jo.
Tornammo a casa in 5/6 minuti, andai subito a letto, ma Elide fu bloccata da mamma, che le disse, che voleva selle spiegazioni su quel che sapeva.
M’addormentai subito, stanco del viaggio, ma ancora di più della maratona di sesso con Jolanda.
Il mattino dopo alle 8:00 Elide venne a svegliarmi e mi disse:
“Ho dovuto dire una parte di verità e una parte di menzogne su noi due, poi per il resto ho detto, che non sapevo, ma, che sarai tu a spiegarle le mie intuizioni su te, se così possiamo chiamarle”
“Grazie Elide, quando mi riprenderò saprò come sdebitarmi!”
“Lo sai bambino mio, che per te sono disposta a buttarmi nel fuoco, scusami ancora, ma ho pensato sotto voce, non pensando, che tua madre sentisse”
“Non importa Elide, tu per me sei una seconda mamma, tanto prima o poi dovevo dare spiegazioni a Fiorenza. Ora m’alzo e dopo colazione le parlerò”
“Claudio le parlerai dopo pranzo, ora tua madre e uscita per commissioni”
“Senti Elide, mi fermerò tutta la settimana, nel fine settimana vorrei passare una notte con te!”
“Vediamo prima come va con tua madre! Se tutto va bene, perché no! Lo sai quanto mi piace la tua clava!”
A mezzogiorno pranzai con Elide, alle 14:00 arrivò mamma, cinque minuti dopo suonarono al citofono, era Gabriella, ho subito pensato, che si sarebbe aperto un processo nei miei confronti, invece da parte di Gabriella, era solo una visita di cortesia.
Dopo un’oretta di chiacchere tra mamma e Gabri, lei salutò e se ne andò, mamma mi chiamò dicendomi:
“Ora mio bel furbacchione, devi darmi delle spiegazioni su te e Elide e poi su tutte le altre!”
“Ma su Elide te le ha già date lei! Per quanto riguarda le altre, non capisco cosa intendi?”
“Elide non ha detto quasi niente, solo, che alcune volte t’ha visto teso e con un erezione spaventosa e ha voluto darti sollievo”
“E’ così mamma!”
“E le altre?”
“Quali altre?”
“Ehi non credere di prendermi in giro, parlami delle altre senza fare il furbo, perché io so tutto”
Quest’affermazione m’ha spiazzato, nella mia ingenuità ho spiattellato tutto.
“Vedi mamma Elide è stata la prima, a lei devo la perdita della verginità, con me ha avuto molta pazienza e dolcezza, è stata una seconda mamma!”
“Che porca e io, che mi fidavo di lei, la consideravo un’amica, non una dipendente, ora come ora, devo valutare se licenziarla!”
“Mamma non licenziarla, se la licenzi vado a vivere con mio padre a Verona e noi non ci vediamo più”
“Dai continua a raccontare!”
“Beh subito dopo Elide, m’ha voluto in intimità anche Vera”
“Ma chi? Vera la tua professoressa delle medie, quella, che dopo l’esame t’ha dato lezioni per prepararti alle superiori?”
“Si proprio lei, ma le sue lezioni m’hanno preparato al livello superiore di sesso, dopo la prima lezione di lingua, sua materia e passata alla lezione di lingua, ma sessuale, ogni volta non mancava di leccarmi il pene e farsi eiaculare in bocca, fino ad arrivare a fare sesso completo. Nel mentre ho soddisfatto anche”
Mi sono interrotto, non sapevo se dovevo pronunciare il nome Gabriella o se causavo una spaccatura tra le due amiche.
“Anche? Chi è, che non mi vuoi dire?”
“Beh sai è un po’ complicato, è una donna sposata, anche se il marito è un emerito stronzo e cornuto”
“Dai Claudio non farmi perdere la pazienza, di questo nome!”
“Gabriella!”
“Chi, Gabriella quella, che prima era qui con me. La mia amica del cuore”
“Si mamma era stufa delle lamentele di Walter, perché non rimaneva incinta, così sé rivolta a me e ha funzionato!”
“Che bella amica, approfittare del mio bambino alle mie spalle!”
“Beh in quanto a marito incapace e poco dotato c’è anche Roberta, la quale ancora adesso mi vuole nel suo letto”
“Come?”
“Si mamma, hai capito bene! Sono il suo uomo, io dormo nel letto con la prof e quel fesso e impotente di Camillo, dorme nella stanza degli ospiti, fin quando non abbiamo ospitato Marina, la mia ragazza, che alcuni mesi fa s’è innamorata di Carola, la preside e oggi convivono!”
“Spero, che almeno la preside non sia stata a letto con te?”
“Beh qualche volta è successo! Perché credi, che possa assentarmi da scuola senza giustificazioni? Perché le assenze non risultano su ordine di Carola!”
“Spero, che abbia finito qui, visto, che non hai ancora 16 anni e già ti sei fatto 5/6 ragazze”
“No mamma, non ragazze ma donne! E poi veramente ci sarebbe ancora una cosa, ma non vorrei, che t’indispettissi”
“Dai dimmi! Ormai non mi stupisco più di niente!”
“Sai non sono stato del tutto sincero con te, in questo week end non sono andato in vacanza, mi sono trovato con una magnifica donna per fare sesso!”
“Allora dove sei andato? E con chi?”
“Beh sono stato con una donna, che ho conosciuto a pasqua a Verona, quando sono stato da papà!”
“Raccontami, chi è questa donna?”
“E’ Jolanda la compagna del tuo ex marito!”
“A tuo padre ben gli sta! Faceva le corna a me, ora mio figlio ha fatto cornuto lui!”
“Mamma sai credo, che nonostante la differenza d’età, Jo m’abbia fatto innamorare tanto, che ormai penso solo a lei”
“Vorrei capire solamente a cosa devi tutto questo successo col sesso femminile?”
“Vedi mamma, non so come spiegartelo, non vorrei essere volgare!”
“Non importa Claudio sentiti libero d’esprimerti liberamente, io non m’offendo!”
“Devi sapere mamma, che ho un cazzo smisurato, tutte anche solo intuendolo sotto i jeans vogliono vederlo, toccarlo e provarlo”
“Ma, che sarà mai?”
“Vedi Fiorenza, ricordo la notte, che Elide lo misurò lei stessa, restò meravigliata dalle misure, 27 cm di lunghezza e 10.5 cm di circonferenza”
“Ma dai Claudio non è possibile!”
“Mamma se non t’offendi mi libero di pantaloni e slip e te lo mostro!”
“Ok Claudio!”
Mi sbottonai il bottone, tirai in basso la cerniera, dopodiché scesi gli slip, in quel momento spuntò fuori un signor uccello, che solo la tensione d’essere davanti a mia madre, lo faceva risultare ancora più voluminoso.
“Madonna mia! Neanche quello stronzo di tuo padre, aveva un simile articolo!”
Detto questo, Fiorenza allungò una mano, impugnando il bazooka, la sua piccola mano, non riusciva a circondarlo completamente, poi per qualche secondo lo segò, infine ritornò in sé e disse:
“Ma cosa sto facendo, sei mio figlio, questo sarebbe incesto! Comunque capisco, che le donne possano perdere la testa per un simile articolo!”
“Se ti piace mamma continua pure, mi stai solo dando sollievo”
“Sei matto! Come ho detto è incesto e questo, oltre, contro natura e anche infrangere la legge! Certo, che è un è peccato, che tu sia mio figlio!”
“Va bene comunque ora dovrò chiamare Elide per rilassarmi”
“Ti proibisco di fare porcate in casa mia!”
Non appena finito di parlare chiamai ad alta voce:
“Elide vieni presto!”
“T’ho detto, che te lo proibisco!”
Elide giunse di corsa, non sapendo cosa succedeva, quando fu in salotto si bloccò, perché mi vide denudato dalla vita in giù.
Io la chiamai vicino, poi le dissi:
“Elide per favore o mi dai la figa o mi fai un pompino, visto, che Fiorenza non ha voluto nonostante fosse interessata al mio bastone”
“Posso?” domandò lei.
“Si!” rispose mamma quasi sussurrando, così Elide prima s’inginocchiò prendendo l’attributo in bocca, poi quando lo ritenne d’una giusta durezza s’alzò la gonna e disse:
“Eccoti la mia figa! È una fornace tanta voglia ho!”
“Bene Elide apri le gambe, che le do una ripassatina!”
Così per la prima volta ho scopato Elide in presenza di mamma, davo dei colpi forti, affondando tutto il cazzo nella figa d’Elide, nel mentre guardavo mamma, ad un certo punto, sentii le contrazioni della figa della mia seconda mamma, così venimmo contemporaneamente.
Appena finito Elide andò a lavarsi, io presi dello scottex per pulirmi il cazzo, mentre con gli occhi fuori delle orbite mamma mi disse:
“Stanotte Claudio dormirai con me! È meglio, che ti controlli un po’!”
“Certo mamma e se vuoi favorire, per me oltre, che un piacere sarà un onore!”
“Ma cosa vai a pensare! T’ho già detto, che sarebbe incesto e potrebbero esserci conseguenze con la legge”
“Ok mamma!”
La sera andai in camera di mia madre, che m’accolse nel suo letto, come quando ero piccolino, poi curiosa mi chiese di Gabriella e Roberta”
“Gabriella scoprì la mia dotazione per puro caso, fu quando trascorse la settimana di ferie da noi, un giorno pensando, che stessi male bussò alla mia porta, io credendo fosse Elide, dissi avanti, ma invece d’Elide era Gabriella, che rimase scioccata, poi pensò, che poteva divertirsi, magari approfittarne per restare incinta, fu così, che le venne l’idea d’ospitarmi a casa sua!”
“Claudio, vuol dire, che Gabriella è sana, che il difetto è di Walter?”
“A quanto pare si, perché in poco tempo l’ho ingravidata, infatti ha avuto un bellissimo bimbo ed ora, fra qualche giorno come ben sai, dovrà partorire una bimba, che quel becco del marito pensa siano suoi!”
“Ah, ah, ah il grande stallone imbattibile, ha avuto da sua moglie due parti con figli, che crede suoi, ma in realtà sono d’un adolescente!”
“Già quando si può fare un favore a qualcuno, non bisogna tirarsi indietro, ah, ah, ah”
“Già proprio così! Invece con Roberta la tua professoressa com’è andata?”
“Un giorno consegnai il foglio bianco d’un interrogazione, lei spazientita mi rimproverò, per farla breve, le dissi, che non volevo parlarne lì a scuola, allora mi diede appuntamento nel pomeriggio a casa sua, si presentò in vestaglia dicendomi, che andava a vestirsi, per essere più consona al momento, ma io mi tirai giù sia i calzoni, che l’intimo, che avevo sotto! Quando ha visto il bazooka, non c’ha pensato due volte ed è così che è incominciata tra noi”
“Però, che troia la prof!”
“Si mamma, è una troia nata, pensa, che d’allora ha buttato fuori dal letto il marito e al suo posto ci sono io, spero presto di renderla nuovamente madre, tanto il cornuto si sorbirà tutta la nidiata, anzi sai, che ti dico, per quando sosterrò l’esame di maturità vorrei farle sfornare il 5° figlio”
“Invece com’è cominciata con la donna di tuo padre?”
“Mamma possiamo parlarne domani di Jo”
“Va bene tesoro!”
Uscii e camminai a lungo
Rientrai verso le 15:00, andai subito in bagno, dovevo andare a svuotare la vescica, dopodiché andai a sdraiarmi sul letto, non potei non notare una bellissima donna, Fiorenza mia madre.
Piedi piccoli, caviglie sottili, gambe slanciate, culo a mandolino, snella con un seno di 3° misura, nasino all’insù, bocca piccola con labbra sottili, occhi grandi mi ricordo, che erano d’uno splendido grigio con riflessi verdi.
Ammirai Fiorenza per diversi minuti, poi la confrontai mentalmente con tutte le donne, che ho posseduto, il confronto era solo retto dalla bellissima Jolanda.
Mi coricai di fianco a lei, che in quel momento si mosse dandomi la schiena, così in un attimo elaborai di togliermi le braghe del pigiama e coricarmi col cazzo in libertà, fatta questa manovra, mi posizionai alle sue spalle, lei sempre dormendo venne ancora un po’ indietro, io avanzai un po’, qui combinai il patatrac.
Da solo il serpente di carne trovò la sua strada, quasi senza accorgermene, inserii non solo la cappella, ma anche 6/7 cm di puro cazzo nella fregna di Fiorenza.
Non ricevendo rimostranze, continuai pian piano ad entrare, fino a raggiungere il limite, Fiorenza continuò a non dire niente, così mi decisi ad andare avanti indietro, dopo dieci minuti d’entra ed esci, si svegliò o più probabilmente si decise a parlare:
“Claudio è magnifico, sono tre anni, che non faccio l’amore, ma devo dire, che farlo con mio figlio, che possiede un pene superdotato, è qualcosa di magnifico! Non pensavo fosse così meraviglioso, l’unico problema, è come farai a gestire tutte le donne, che ti fai?”
“Mamma cara per me non c’è problema, dal lunedì al giovedì sono con Roberta, anche, perché le ho promesso, che la farò figliare almeno ancora due volte, poi il venerdì sarò qui con te, fino alla domenica, mancherò solo qualche volta, quando avrò voglia di Jolanda, ma non ti preoccupare, in quella settimana rientrerò per passare il mercoledì notte nel tuo letto. Piuttosto come farai tu a gestire il problema dell’incesto?”
“Claudio vaffanculo l’incesto! La gioia, che ti dà un figlio, quando ti rientra dentro, lo può solo sapere una mamma, che l’ha provato! Claudio scusami se prima di provarlo t’ho rifiutato, non sapevo quello, che dicevo e facevo!”
Verso le 21:00 il treno si fermò alla stazione del paesino dove risiedo, ad attendermi c’erano sia Fiorenza, che Elide, tutte due preoccupate del mio cambio di meta.
Appena mi videro all’unisono chiesero:
“Come mai sei venuto a casa, invece d’andare da Roberta?”
“Beh vedete invece di riposarmi in vacanza mi sono stancato ancora di più”
“So io il perché!” disse Elide sotto voce, che mamma non sentisse.
“Elide cosa vuoi dire?” chiese Fiorenza.
“Beh il ragazzo è giovane e aitante, avrà incontrato qualche fanciulla, che l’ha concupito!” cercò di scherzare Elide.
“Cosa dici Elide, Claudio è ancora un bambino!”
“Si, ma se incontra la bambina giusta, sa come castigarla!” rispose ancora Elide.
“Beh ragazze andiamo a casa, che voglio riposare!” intervenni io.
“Ok, ma questo è un discorso, che dobbiamo riprendere, non vorrei, che essendo cresciuto senza una guida paterna, che ti spiegasse le cose dei maschi, tu sia stato traviato, poi vorrei capire, perché circa tre anni fa ti sei trasferito da Roberta”
“Uffa mamma sono stanco, se andiamo a casa bene, se no risalgo sul treno e vado da Roberta!”
“No, no andiamo a casa signorino, che domani mi darai delle spiegazioni, in quanto a te Elide amica mia, non potrai esimerti da dirmi quello, che sai!”
Salimmo sull’auto di mamma una Citroen AX, macchina molto più modesta di quella di Jo.
Tornammo a casa in 5/6 minuti, andai subito a letto, ma Elide fu bloccata da mamma, che le disse, che voleva selle spiegazioni su quel che sapeva.
M’addormentai subito, stanco del viaggio, ma ancora di più della maratona di sesso con Jolanda.
Il mattino dopo alle 8:00 Elide venne a svegliarmi e mi disse:
“Ho dovuto dire una parte di verità e una parte di menzogne su noi due, poi per il resto ho detto, che non sapevo, ma, che sarai tu a spiegarle le mie intuizioni su te, se così possiamo chiamarle”
“Grazie Elide, quando mi riprenderò saprò come sdebitarmi!”
“Lo sai bambino mio, che per te sono disposta a buttarmi nel fuoco, scusami ancora, ma ho pensato sotto voce, non pensando, che tua madre sentisse”
“Non importa Elide, tu per me sei una seconda mamma, tanto prima o poi dovevo dare spiegazioni a Fiorenza. Ora m’alzo e dopo colazione le parlerò”
“Claudio le parlerai dopo pranzo, ora tua madre e uscita per commissioni”
“Senti Elide, mi fermerò tutta la settimana, nel fine settimana vorrei passare una notte con te!”
“Vediamo prima come va con tua madre! Se tutto va bene, perché no! Lo sai quanto mi piace la tua clava!”
A mezzogiorno pranzai con Elide, alle 14:00 arrivò mamma, cinque minuti dopo suonarono al citofono, era Gabriella, ho subito pensato, che si sarebbe aperto un processo nei miei confronti, invece da parte di Gabriella, era solo una visita di cortesia.
Dopo un’oretta di chiacchere tra mamma e Gabri, lei salutò e se ne andò, mamma mi chiamò dicendomi:
“Ora mio bel furbacchione, devi darmi delle spiegazioni su te e Elide e poi su tutte le altre!”
“Ma su Elide te le ha già date lei! Per quanto riguarda le altre, non capisco cosa intendi?”
“Elide non ha detto quasi niente, solo, che alcune volte t’ha visto teso e con un erezione spaventosa e ha voluto darti sollievo”
“E’ così mamma!”
“E le altre?”
“Quali altre?”
“Ehi non credere di prendermi in giro, parlami delle altre senza fare il furbo, perché io so tutto”
Quest’affermazione m’ha spiazzato, nella mia ingenuità ho spiattellato tutto.
“Vedi mamma Elide è stata la prima, a lei devo la perdita della verginità, con me ha avuto molta pazienza e dolcezza, è stata una seconda mamma!”
“Che porca e io, che mi fidavo di lei, la consideravo un’amica, non una dipendente, ora come ora, devo valutare se licenziarla!”
“Mamma non licenziarla, se la licenzi vado a vivere con mio padre a Verona e noi non ci vediamo più”
“Dai continua a raccontare!”
“Beh subito dopo Elide, m’ha voluto in intimità anche Vera”
“Ma chi? Vera la tua professoressa delle medie, quella, che dopo l’esame t’ha dato lezioni per prepararti alle superiori?”
“Si proprio lei, ma le sue lezioni m’hanno preparato al livello superiore di sesso, dopo la prima lezione di lingua, sua materia e passata alla lezione di lingua, ma sessuale, ogni volta non mancava di leccarmi il pene e farsi eiaculare in bocca, fino ad arrivare a fare sesso completo. Nel mentre ho soddisfatto anche”
Mi sono interrotto, non sapevo se dovevo pronunciare il nome Gabriella o se causavo una spaccatura tra le due amiche.
“Anche? Chi è, che non mi vuoi dire?”
“Beh sai è un po’ complicato, è una donna sposata, anche se il marito è un emerito stronzo e cornuto”
“Dai Claudio non farmi perdere la pazienza, di questo nome!”
“Gabriella!”
“Chi, Gabriella quella, che prima era qui con me. La mia amica del cuore”
“Si mamma era stufa delle lamentele di Walter, perché non rimaneva incinta, così sé rivolta a me e ha funzionato!”
“Che bella amica, approfittare del mio bambino alle mie spalle!”
“Beh in quanto a marito incapace e poco dotato c’è anche Roberta, la quale ancora adesso mi vuole nel suo letto”
“Come?”
“Si mamma, hai capito bene! Sono il suo uomo, io dormo nel letto con la prof e quel fesso e impotente di Camillo, dorme nella stanza degli ospiti, fin quando non abbiamo ospitato Marina, la mia ragazza, che alcuni mesi fa s’è innamorata di Carola, la preside e oggi convivono!”
“Spero, che almeno la preside non sia stata a letto con te?”
“Beh qualche volta è successo! Perché credi, che possa assentarmi da scuola senza giustificazioni? Perché le assenze non risultano su ordine di Carola!”
“Spero, che abbia finito qui, visto, che non hai ancora 16 anni e già ti sei fatto 5/6 ragazze”
“No mamma, non ragazze ma donne! E poi veramente ci sarebbe ancora una cosa, ma non vorrei, che t’indispettissi”
“Dai dimmi! Ormai non mi stupisco più di niente!”
“Sai non sono stato del tutto sincero con te, in questo week end non sono andato in vacanza, mi sono trovato con una magnifica donna per fare sesso!”
“Allora dove sei andato? E con chi?”
“Beh sono stato con una donna, che ho conosciuto a pasqua a Verona, quando sono stato da papà!”
“Raccontami, chi è questa donna?”
“E’ Jolanda la compagna del tuo ex marito!”
“A tuo padre ben gli sta! Faceva le corna a me, ora mio figlio ha fatto cornuto lui!”
“Mamma sai credo, che nonostante la differenza d’età, Jo m’abbia fatto innamorare tanto, che ormai penso solo a lei”
“Vorrei capire solamente a cosa devi tutto questo successo col sesso femminile?”
“Vedi mamma, non so come spiegartelo, non vorrei essere volgare!”
“Non importa Claudio sentiti libero d’esprimerti liberamente, io non m’offendo!”
“Devi sapere mamma, che ho un cazzo smisurato, tutte anche solo intuendolo sotto i jeans vogliono vederlo, toccarlo e provarlo”
“Ma, che sarà mai?”
“Vedi Fiorenza, ricordo la notte, che Elide lo misurò lei stessa, restò meravigliata dalle misure, 27 cm di lunghezza e 10.5 cm di circonferenza”
“Ma dai Claudio non è possibile!”
“Mamma se non t’offendi mi libero di pantaloni e slip e te lo mostro!”
“Ok Claudio!”
Mi sbottonai il bottone, tirai in basso la cerniera, dopodiché scesi gli slip, in quel momento spuntò fuori un signor uccello, che solo la tensione d’essere davanti a mia madre, lo faceva risultare ancora più voluminoso.
“Madonna mia! Neanche quello stronzo di tuo padre, aveva un simile articolo!”
Detto questo, Fiorenza allungò una mano, impugnando il bazooka, la sua piccola mano, non riusciva a circondarlo completamente, poi per qualche secondo lo segò, infine ritornò in sé e disse:
“Ma cosa sto facendo, sei mio figlio, questo sarebbe incesto! Comunque capisco, che le donne possano perdere la testa per un simile articolo!”
“Se ti piace mamma continua pure, mi stai solo dando sollievo”
“Sei matto! Come ho detto è incesto e questo, oltre, contro natura e anche infrangere la legge! Certo, che è un è peccato, che tu sia mio figlio!”
“Va bene comunque ora dovrò chiamare Elide per rilassarmi”
“Ti proibisco di fare porcate in casa mia!”
Non appena finito di parlare chiamai ad alta voce:
“Elide vieni presto!”
“T’ho detto, che te lo proibisco!”
Elide giunse di corsa, non sapendo cosa succedeva, quando fu in salotto si bloccò, perché mi vide denudato dalla vita in giù.
Io la chiamai vicino, poi le dissi:
“Elide per favore o mi dai la figa o mi fai un pompino, visto, che Fiorenza non ha voluto nonostante fosse interessata al mio bastone”
“Posso?” domandò lei.
“Si!” rispose mamma quasi sussurrando, così Elide prima s’inginocchiò prendendo l’attributo in bocca, poi quando lo ritenne d’una giusta durezza s’alzò la gonna e disse:
“Eccoti la mia figa! È una fornace tanta voglia ho!”
“Bene Elide apri le gambe, che le do una ripassatina!”
Così per la prima volta ho scopato Elide in presenza di mamma, davo dei colpi forti, affondando tutto il cazzo nella figa d’Elide, nel mentre guardavo mamma, ad un certo punto, sentii le contrazioni della figa della mia seconda mamma, così venimmo contemporaneamente.
Appena finito Elide andò a lavarsi, io presi dello scottex per pulirmi il cazzo, mentre con gli occhi fuori delle orbite mamma mi disse:
“Stanotte Claudio dormirai con me! È meglio, che ti controlli un po’!”
“Certo mamma e se vuoi favorire, per me oltre, che un piacere sarà un onore!”
“Ma cosa vai a pensare! T’ho già detto, che sarebbe incesto e potrebbero esserci conseguenze con la legge”
“Ok mamma!”
La sera andai in camera di mia madre, che m’accolse nel suo letto, come quando ero piccolino, poi curiosa mi chiese di Gabriella e Roberta”
“Gabriella scoprì la mia dotazione per puro caso, fu quando trascorse la settimana di ferie da noi, un giorno pensando, che stessi male bussò alla mia porta, io credendo fosse Elide, dissi avanti, ma invece d’Elide era Gabriella, che rimase scioccata, poi pensò, che poteva divertirsi, magari approfittarne per restare incinta, fu così, che le venne l’idea d’ospitarmi a casa sua!”
“Claudio, vuol dire, che Gabriella è sana, che il difetto è di Walter?”
“A quanto pare si, perché in poco tempo l’ho ingravidata, infatti ha avuto un bellissimo bimbo ed ora, fra qualche giorno come ben sai, dovrà partorire una bimba, che quel becco del marito pensa siano suoi!”
“Ah, ah, ah il grande stallone imbattibile, ha avuto da sua moglie due parti con figli, che crede suoi, ma in realtà sono d’un adolescente!”
“Già quando si può fare un favore a qualcuno, non bisogna tirarsi indietro, ah, ah, ah”
“Già proprio così! Invece con Roberta la tua professoressa com’è andata?”
“Un giorno consegnai il foglio bianco d’un interrogazione, lei spazientita mi rimproverò, per farla breve, le dissi, che non volevo parlarne lì a scuola, allora mi diede appuntamento nel pomeriggio a casa sua, si presentò in vestaglia dicendomi, che andava a vestirsi, per essere più consona al momento, ma io mi tirai giù sia i calzoni, che l’intimo, che avevo sotto! Quando ha visto il bazooka, non c’ha pensato due volte ed è così che è incominciata tra noi”
“Però, che troia la prof!”
“Si mamma, è una troia nata, pensa, che d’allora ha buttato fuori dal letto il marito e al suo posto ci sono io, spero presto di renderla nuovamente madre, tanto il cornuto si sorbirà tutta la nidiata, anzi sai, che ti dico, per quando sosterrò l’esame di maturità vorrei farle sfornare il 5° figlio”
“Invece com’è cominciata con la donna di tuo padre?”
“Mamma possiamo parlarne domani di Jo”
“Va bene tesoro!”
Uscii e camminai a lungo
Rientrai verso le 15:00, andai subito in bagno, dovevo andare a svuotare la vescica, dopodiché andai a sdraiarmi sul letto, non potei non notare una bellissima donna, Fiorenza mia madre.
Piedi piccoli, caviglie sottili, gambe slanciate, culo a mandolino, snella con un seno di 3° misura, nasino all’insù, bocca piccola con labbra sottili, occhi grandi mi ricordo, che erano d’uno splendido grigio con riflessi verdi.
Ammirai Fiorenza per diversi minuti, poi la confrontai mentalmente con tutte le donne, che ho posseduto, il confronto era solo retto dalla bellissima Jolanda.
Mi coricai di fianco a lei, che in quel momento si mosse dandomi la schiena, così in un attimo elaborai di togliermi le braghe del pigiama e coricarmi col cazzo in libertà, fatta questa manovra, mi posizionai alle sue spalle, lei sempre dormendo venne ancora un po’ indietro, io avanzai un po’, qui combinai il patatrac.
Da solo il serpente di carne trovò la sua strada, quasi senza accorgermene, inserii non solo la cappella, ma anche 6/7 cm di puro cazzo nella fregna di Fiorenza.
Non ricevendo rimostranze, continuai pian piano ad entrare, fino a raggiungere il limite, Fiorenza continuò a non dire niente, così mi decisi ad andare avanti indietro, dopo dieci minuti d’entra ed esci, si svegliò o più probabilmente si decise a parlare:
“Claudio è magnifico, sono tre anni, che non faccio l’amore, ma devo dire, che farlo con mio figlio, che possiede un pene superdotato, è qualcosa di magnifico! Non pensavo fosse così meraviglioso, l’unico problema, è come farai a gestire tutte le donne, che ti fai?”
“Mamma cara per me non c’è problema, dal lunedì al giovedì sono con Roberta, anche, perché le ho promesso, che la farò figliare almeno ancora due volte, poi il venerdì sarò qui con te, fino alla domenica, mancherò solo qualche volta, quando avrò voglia di Jolanda, ma non ti preoccupare, in quella settimana rientrerò per passare il mercoledì notte nel tuo letto. Piuttosto come farai tu a gestire il problema dell’incesto?”
“Claudio vaffanculo l’incesto! La gioia, che ti dà un figlio, quando ti rientra dentro, lo può solo sapere una mamma, che l’ha provato! Claudio scusami se prima di provarlo t’ho rifiutato, non sapevo quello, che dicevo e facevo!”
3
voti
voti
valutazione
6.3
6.3
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
7 La mia matrigna Jolandaracconto sucessivo
9 Ester la mamma del mio miglior amico
Commenti dei lettori al racconto erotico