Una famiglia interscambiabile 2
di
Fiocinatore
genere
incesti
Una famiglia interscambiabile 2
Durante la passeggiata m’avvicinai a Giorgio, gli chiesi come mai fosse così silenzioso e mogio.
Mi rispose, che mamma era stata fino alle 4:00 del mattino a fargli la paternale, che lui aveva il cazzo duro, ma dopo venti minuti s’era ammosciato a sentire tutte quelle chiacchere sulle fisime di Nora.
Che comunque sperava di riuscire a chiavare sua madre la prossima notte.
Parlando gli consigliai d’andarci piano con Nicole, perché era una bellissima donna, ma aveva anche tanto sofferto, non solo per la morte del marito, ma soprattutto, perché lui l’amava a modo suo, non aveva mai pensato al piacere della moglie, pertanto il figlio non avrebbe dovuto fare come il padre.
A mezzogiorno pranzammo in un localino caratteristico del posto, ci furono poche parole da parte di Nora e Giorgio, al contrario Nicole era molto più ciarliera del solito, evidenziava la mia bravura a farla godere pensando solo a lei, non come faceva il marito, che lei etichettava come egoista e permaloso, in quanto si vantava d’essere un esperto amatore, ma, che io a 20 anni sapevo come trattare una donna 100 mila volte meglio del defunto, che se fosse ancora in vita l’avrebbe ricoperto di corna, come un cesto di lumache.
Mamma intervenne dicendo:
“Non vorrai dirmi, che Sergio, che non ha esperienza è molto meglio di Pietro?”
“Certo cara, provalo poi mi saprai dire!”
“Non ci penso nemmeno!”
Dopo pranzo passeggiammo per un po’, poi tornammo in albergo dove cenammo, alle 22:00 Giorgio e Nicole salutarono e andarono nella loro stanza, io e mamma ci fermammo ancora un po’ nella hall, poi verso le 23:00 andammo anche noi in stanza, qui mamma in malo modo mi disse:
“Non crederai di fare i tuoi porci comodi, come hai fatto con quella troia di Nicole!”
“Perché la chiami troia? E’ solo una donna, che ha bisogno d’amore, come te d’altronde!”
“Io non voglio avere rapporti incestuosi con te, e neanche rapporti con un ventenne come Giorgio”
“Ok mamma, allora dormiamo!”
Mi sono messo il pigiama solo nella parte sottostante, per il resto restai a torso nudo, Nora mise una camicia da notte e mi raggiunse a letto.
“Buonanotte!” disse
“Buonanotte!” risposi.
Dieci minuiti e dormiva tranquillamente, qui mi venne l’idea di spogliarmi e incominciare a leccarle la fica.
Così pian piano mi posizionai di fianco a lei a 69, sbottonai i bottoni della sua camicia da notte all’altezza del pube, intravvidi la sua vagina pelosa, sempre facendo attenzione a non svegliarla, separai la sua folta foresta e incominciai con dei leggeri passaggi di lingua, pensando, che se le fosse piaciuto avrei dovuto obbligarla a farsi la barba all’inguine.
Dopo una decina di slinguate, iniziai a sentire dei leggeri mugolii, allora immersi di più la lingua.
Mamma incominciò a godere e a bagnarsi come una fontana, ad un certo punto incominciò a gridare, il nome di mio padre e a maledirlo.
“Aldo brutto porco, perché non m’ha mai fatto godere cosi! Oh Aldo, che porco, che sei! Aldo e pensare, che una volta dicevi, che solo le puttane prendono in bocca il cazzo e solo le troie si fanno leccare la figa!”
Continuai, dopo una mezzora e tre orgasmi nuovamente a insultare il consorte:
“Maledetto porco, che non sei altro, adesso ti piace limonare con la mia figa, ma quando te lo chiedevo io, non volevi, avevi sempre delle scuse!”
Passarono altri 5 minuti e sussurrò:
“Aldo adesso scopami, che non resisto!”
Io continuai a leccarla in modo più deciso, lei sempre dormendo disse:
“Aldo testa di cazzo, vuoi o non vuoi infilare il tuo cazzo nella figa! Hai capito, che ora voglio godere! Se non ci pensi tu lo chiedo a quel porco di nostro figlio! Tanto per me in questo momento un cazzo vale l’altro!”
Così salii su mia madre, introdussi il cazzo nella sua fonte della vita.
Due, tre, quattro alla quinta pompata, sempre dormendo disse:
“Aldo com’è che c’è l’hai grosso e lungo è quasi il doppio di sempre! Ecco queste sono le dimensioni, che fanno per me, non quel pisellino molle e senza vita, che avevi in mezzo alle gambe!”
Continuai a fottere mia madre, ma a un certo punto sentii un grido:
“Cazzo, ma tu non sei Aldo, sei Sergio mio figlio! T’avevo detto, che non volevo rapporti con te!”
“Mamma amore, è vero, ma sei tu, che hai iniziato e poi sembrava piacerti, pensavo avessi cambiato idea! Comunque adesso lo tolgo!”
“Ma, che cazzo dici Sergio! Adesso, che sono sul punto di godere, tu vuoi toglierlo, adesso continui e mi fai venire, capito!”
“Certo amore mio!”
Continuai a stantuffare come un invasato la figa di mamma, andai avanti circa 7/8 minuti, poi la sentii orgasmare e venire in un mare di sborra, il problema era, che io nonostante la sera prima avessi amoreggiato con Nicole e ora avessi scopato quella gran porca di Nora, non ero ancora venuto.
Continuai a scopare Nora, poi quando sentii il bisogno d’eruttare lo sperma dai miei coglioni, chiesi a mamma:
“Posso venirti sulle tette?”
Lei rilassata e non ancora soddisfatta mi rispose:
“Amore non ti va bene sparare tutto il tuo prezioso seme nelle caverna della tua mamma porca?”
“Certo mamma, ma credevo non volessi!”
“Adesso, che ho trovato un cazzo dalle misure perfette per me e non il cazzettino, col quale tuo padre mi faceva il solletico nella tana, vuoi, che lo lasci a qualche puttana?”
“No certo mamma, è tuo, solo tuo e di Nicole”
“Nicole chi?”
“Nicole la mamma di Giorgio!”
“Ah quella troia, che ieri sera ti sei portato a letto, la mamma di quella mezza sega, che ieri sera appena coricati, m’ha dato la buonanotte e poi s’è addormentato, non come te, che hai aspettato, che dormissi e poi m’hai violentato!”
“Violentato poi!”
“Si violentato, perché t’avevo detto di no, perché non volevo commettere incesto, ma un cazzo come il tuo, merita un peccato mortale e se tu lo vorrai sarò tua!”
“Certo mamma e con Giorgio e Nicole come vuoi fare?”
“Se la puttana t’interessa, puoi anche suonarla ogni tanto, ma io con Giorgio non voglio scopare, secondo me a lui il cazzo non si drizza!”
“Beh mamma per fare una cosa diciamo regolare, cioè per non far parlare i pettegoli proporrei, che tu sposi Giorgio e io Nicole”
“Ok amore sposiamoci i due debosciati, ma poi il cazzo, che voglio è il tuo!”
“Bene mamma, ma come mai sei così volgare oggi?”
“Amore quando prendo il cazzo, mi piace essere sboccata, ma quando ritorno la donna manager, il mio linguaggio è nuovamente normale! Però adesso sono solo le 4:00 del mattino e abbiamo ancora due ore per scopare”
“Mamma io con te non scopo, faccio l’amore!”
“Bene tesoro non sai quanto t’amo, però adesso dammi un’altra ripassata!”
Mi posizionai supino e feci salire Nora a cavallo, facendola impalare da sola, poi iniziò a cavalcarmi.
Cavalcò fino alle 5:30, poi giunto agli estremi della resistenza, dissi a mamma:
“Senti amore bello, non c’è la faccio più, devo sborrare è meglio se ti togli, non vorrei metterti incinta!”
“Che male ci sarebbe, se facessimo un figlio noi due?” rispose.
Mentre stavo svotando i coglioni nel suo nido, anche lei ebbe l’orgasmo, poi crollò su me e c’addormentammo abbracciati coi sessi l’uno dentro l’altro.
Alle 9:00 Giorgio e Nicole, bussarono per un bel po’, poi si decisero ad aprire la porta, dove ci trovarono con me supino sul materasso e mamma abbracciata al mio corpo, videro, che il mio uccello era nella passera di Nora.
Pi appena svegli facemmo la doccia, ci vestimmo poi li raggiungemmo per fare colazione, a fine giornata tornammo a casa.
Nei week end successivi non ci muovemmo da casa, mamma in quei fine settima pretendeva sempre una bella razione di cazzo.
Un mese dopo l’ultimo week end, Nicole ebbe una piccola perdita di sangue e dei crampi, le si presentò anche un po’ di tensione e gonfiore del seno e un paio di giorni dopo un fastidio ad alcuni tipi d’odori.
Si recò dal proprio ginecologo, che constatò la sua maternità.
Nora le chiese:
“Sai di chi è?”
“Certo! Mica la do a chiunque!”
“Allora di chi è?”
“Di Sergio!”
“Non potrebbe essere di Giorgio?”
“No!”
“Perché?”
“Perché purtroppo Giorgio, deve risolvere un problema!”
A quel punto intervenne lui stesso:
“Vedi Nora il mio problema è, che neanche col Viagra, il pene s’indurisce, lo specialista, che ho interpellato m’ha detto, che dev’essere causa d’un trauma, ma molto difficilmente guarirò”
“Giorgio e tu vuoi sposarmi?”
“Beh Nora causa questo problema non posso impegnarmi con te, quindi come d’accordo mamma sposerà Sergio, visto, che è il padre del nascituro e io ti lascio libera di cercarti un altro!”
“No Giorgio ho io la soluzione, io e te ci sposiamo, faremo una vita di coppia, poi però la nostra famiglia interscambiabile vedrà, che a mettermi incinta sia mio figlio e tu lo riconoscerai. Per tutti sarai il padre, così porteremo avanti il nostro progetto di famiglia unica”
Giorgio accettò il discorso di Nora e fissammo il doppio matrimonio.
Nei giorni seguenti anch’io e Giorgio iniziammo a lavorare in azienda con le nostre mamme.
Una settimana prima dei matrimoni, Nora si sentì male, il medico, che la visitò si congratulò con lei:
“Complimenti signora lei è incinta”
Mamma si girò verso Giorgio, con un sorriso da presa per i fondelli disse:
“Complimenti papà! Aspettiamo un bebè!”
Giorgio mi guardo e io dissi:
“Per fortuna, che ci sposiamo fra poco, almeno le nostre mamme non saranno sole, ma avranno un marito! La fortuna ha voluto, che ognuno di noi si sia innamorato della madre dell’altro!”
“Già fortuna!” replicò lui.
Il giorno del fatidico si, mamma la mattina mi prese da parte e mi disse:
“La prossima notte la passerai con me spero, a quello non viene neanche duro”
Vediamo come si mette la situazione, al banchetto di nozze, c’era tutto il personale dell’azienda, in un momento di tranquillità peresi Giorgio da parte e gli dissi:
“Amico mio, ora tu sei il marito di mia mamma, ma visto il tuo problema per venirti incontro, ti propongo un cosa non proprio idilliaca, ma comunque, che ti permette di partecipare attivamente anche se non al 100%. D’ora in poi facciamo in modo, che le stanze matrimoniali diventino una, facciamo costruire un letto più grande per tutti quattro, così mentre io scopo le mamme tu puoi dedicarti a slinguazzarle in ogni dove del loro corpo”
“Pensi, che loro accettino?” domandò.
“Beh subito no, ma poi la gelosia d’una nei confronti dell’altra avrà il sopravento e passerà, allora si, che accetteranno! Come hai avuto modo di constatare anche tu, Nora era ritrosa sia al matrimonio, che fare l’amore, ma poi una volta provato il cazzone non c’ha più rinunciato, purtroppo per te c’è quel problema, ma quel che ti propongo e un modo per sentire la tua sposa anche tua e il figlio un po’ tuo, pensaci e fammi sapere, perché vorrei iniziare stasera visto, che una mi vuole, perché sono il marito, l’altra, perché sono il figlio e padre del suo nascituro, ma non posso andare avanti molto a questi ritmi, perciò se a te va bene ci dividiamo i compiti”
Dopo circa un’ora Giorgio m’invia un sms con scritto:
«Ok d’ora in avanti io m’occupo di farle godere oralmente e tu sessualmente, ma convincerle d’usare una sola camera e prendere un maxi letto, è compito tuo!»
Faccio passare una decina di minuti e davanti alle due donne rispondo:
«Ok, con tua mamma non ci sono problemi è qui, che legge il tuo messaggio, adesso vado al bagno, tu mandami tua moglie con la scusa, che debbo parlarle!»
«Ok! Arriva subito!»
Così dopo aver baciato mia moglie, mi sono recato al WC, neanche il tempo di prendermi il cazzo in mano, che arriva Nora:
“Amore hai bisogno, che te lo scolli?”
“No devo parlarti! Ora, che siamo una sola famiglia, ho delle idee e mi piacerebbe, le mettessimo in pratica!”
“Dimmi amore, ma fai in fretta, non possiamo far aspettare gli ospiti!”
“Senti Nora, che ne dici se mentre di delucido, mi fai un bel pompino?”
“Era quello, che volevo sentire da mio figlio, nel giorno del nostro matrimonio!”
Mamma s’è chinata, ha preso tra le sue fauci il mio membro, mentre io ho cominciato a spiegarle la mia idea:
“Vedi mamma, come ben sai tuo marito per problemi non può avere un’erezione da chiamarsi uomo, pertanto vorrei far buttare giù il muro, che separa le due stanze matrimoniali, così da farne una sola, poi da un fabbro farci costruire un letto matrimoniale a 4/5 piazze, in modo da dormire tutti insieme! Giorgio si dedicherà a soddisfare te e mia moglie oralmente, mentre io mi dedicherò a voi carnalmente”
“Va bene amore, come ti fa più piacere, ma ricordati, che io oltre a tua mamma sono anche la tua donna e quella troia di tua moglie è solo la seconda scelta”
“Mamma, perché c’è l’’hai tanto con Nicole?”
“Perché quella troia consumata, prima con la scusa della tristezza per il lutto, s’è stabilita in casa, poi coi soldi dell’assicurazione è entrata in società, ma la cosa, che non le perdono è, che a 40 anni s’è presa mio figlio e s’è fatta mettere incinta per riuscire ad averlo tutto per sé, aveva anche ordito come poi è avvenuto di farmi sposare quell’impotente suo figlio!”
“No, il piano l’abbiamo ordito io e Giorgio, perché io volevo mia madre e lui la sua, il problema l’abbiamo scoperto solo in seguito, ma nel modo, che t’ho illustrato possiamo risolvere tutto”
“Ok! L’importante è, che sia io la tua prima donna!”
Nel mentre le sono venuto in bocca, ci siamo ricomposti e siamo tornati in sala, mamma come per vendicarsi ha subito limonato col marito, facendole sentire la mia sborra.
La sera siamo tornati a casa, in auto mentre guidavo Nicole mi toccava il cazzo, poi con voce bassa, ma, che la sentissero suo figlio e mia madre disse:
“Oh finalmente il ricevimento è finito, stanotte mi godrò questo magnifico cazzo!”
Intervenne come una furia Nora, che la corresse:
“Senti stronza, il cazzo me lo godo io, tu dedicati a tuo figlio, che al mio penso io!”
“Ehi Nora, che puttana incestuosa sei, non puoi scopare con tuo figlio, lui ha sposato me!”
“Basta, adesso torniamo a casa e nel letto ci mettiamo tutti quattro, cominciando la vita da quartetto e basta gelosie, litigate per contendervi un cazzo, ma non pensate a come si sente Giorgio, tu sei sua madre e pensi solo a godere col mio cazzo e tu altrettanto anche se sei sua moglie!” intervenni incazzato.
“Hai ragione scusa Sergio, sono stata egoista! E scusami anche tu amore!” disse Nicole.
“Scusatemi!” disse lapidaria Nora.
Durante la passeggiata m’avvicinai a Giorgio, gli chiesi come mai fosse così silenzioso e mogio.
Mi rispose, che mamma era stata fino alle 4:00 del mattino a fargli la paternale, che lui aveva il cazzo duro, ma dopo venti minuti s’era ammosciato a sentire tutte quelle chiacchere sulle fisime di Nora.
Che comunque sperava di riuscire a chiavare sua madre la prossima notte.
Parlando gli consigliai d’andarci piano con Nicole, perché era una bellissima donna, ma aveva anche tanto sofferto, non solo per la morte del marito, ma soprattutto, perché lui l’amava a modo suo, non aveva mai pensato al piacere della moglie, pertanto il figlio non avrebbe dovuto fare come il padre.
A mezzogiorno pranzammo in un localino caratteristico del posto, ci furono poche parole da parte di Nora e Giorgio, al contrario Nicole era molto più ciarliera del solito, evidenziava la mia bravura a farla godere pensando solo a lei, non come faceva il marito, che lei etichettava come egoista e permaloso, in quanto si vantava d’essere un esperto amatore, ma, che io a 20 anni sapevo come trattare una donna 100 mila volte meglio del defunto, che se fosse ancora in vita l’avrebbe ricoperto di corna, come un cesto di lumache.
Mamma intervenne dicendo:
“Non vorrai dirmi, che Sergio, che non ha esperienza è molto meglio di Pietro?”
“Certo cara, provalo poi mi saprai dire!”
“Non ci penso nemmeno!”
Dopo pranzo passeggiammo per un po’, poi tornammo in albergo dove cenammo, alle 22:00 Giorgio e Nicole salutarono e andarono nella loro stanza, io e mamma ci fermammo ancora un po’ nella hall, poi verso le 23:00 andammo anche noi in stanza, qui mamma in malo modo mi disse:
“Non crederai di fare i tuoi porci comodi, come hai fatto con quella troia di Nicole!”
“Perché la chiami troia? E’ solo una donna, che ha bisogno d’amore, come te d’altronde!”
“Io non voglio avere rapporti incestuosi con te, e neanche rapporti con un ventenne come Giorgio”
“Ok mamma, allora dormiamo!”
Mi sono messo il pigiama solo nella parte sottostante, per il resto restai a torso nudo, Nora mise una camicia da notte e mi raggiunse a letto.
“Buonanotte!” disse
“Buonanotte!” risposi.
Dieci minuiti e dormiva tranquillamente, qui mi venne l’idea di spogliarmi e incominciare a leccarle la fica.
Così pian piano mi posizionai di fianco a lei a 69, sbottonai i bottoni della sua camicia da notte all’altezza del pube, intravvidi la sua vagina pelosa, sempre facendo attenzione a non svegliarla, separai la sua folta foresta e incominciai con dei leggeri passaggi di lingua, pensando, che se le fosse piaciuto avrei dovuto obbligarla a farsi la barba all’inguine.
Dopo una decina di slinguate, iniziai a sentire dei leggeri mugolii, allora immersi di più la lingua.
Mamma incominciò a godere e a bagnarsi come una fontana, ad un certo punto incominciò a gridare, il nome di mio padre e a maledirlo.
“Aldo brutto porco, perché non m’ha mai fatto godere cosi! Oh Aldo, che porco, che sei! Aldo e pensare, che una volta dicevi, che solo le puttane prendono in bocca il cazzo e solo le troie si fanno leccare la figa!”
Continuai, dopo una mezzora e tre orgasmi nuovamente a insultare il consorte:
“Maledetto porco, che non sei altro, adesso ti piace limonare con la mia figa, ma quando te lo chiedevo io, non volevi, avevi sempre delle scuse!”
Passarono altri 5 minuti e sussurrò:
“Aldo adesso scopami, che non resisto!”
Io continuai a leccarla in modo più deciso, lei sempre dormendo disse:
“Aldo testa di cazzo, vuoi o non vuoi infilare il tuo cazzo nella figa! Hai capito, che ora voglio godere! Se non ci pensi tu lo chiedo a quel porco di nostro figlio! Tanto per me in questo momento un cazzo vale l’altro!”
Così salii su mia madre, introdussi il cazzo nella sua fonte della vita.
Due, tre, quattro alla quinta pompata, sempre dormendo disse:
“Aldo com’è che c’è l’hai grosso e lungo è quasi il doppio di sempre! Ecco queste sono le dimensioni, che fanno per me, non quel pisellino molle e senza vita, che avevi in mezzo alle gambe!”
Continuai a fottere mia madre, ma a un certo punto sentii un grido:
“Cazzo, ma tu non sei Aldo, sei Sergio mio figlio! T’avevo detto, che non volevo rapporti con te!”
“Mamma amore, è vero, ma sei tu, che hai iniziato e poi sembrava piacerti, pensavo avessi cambiato idea! Comunque adesso lo tolgo!”
“Ma, che cazzo dici Sergio! Adesso, che sono sul punto di godere, tu vuoi toglierlo, adesso continui e mi fai venire, capito!”
“Certo amore mio!”
Continuai a stantuffare come un invasato la figa di mamma, andai avanti circa 7/8 minuti, poi la sentii orgasmare e venire in un mare di sborra, il problema era, che io nonostante la sera prima avessi amoreggiato con Nicole e ora avessi scopato quella gran porca di Nora, non ero ancora venuto.
Continuai a scopare Nora, poi quando sentii il bisogno d’eruttare lo sperma dai miei coglioni, chiesi a mamma:
“Posso venirti sulle tette?”
Lei rilassata e non ancora soddisfatta mi rispose:
“Amore non ti va bene sparare tutto il tuo prezioso seme nelle caverna della tua mamma porca?”
“Certo mamma, ma credevo non volessi!”
“Adesso, che ho trovato un cazzo dalle misure perfette per me e non il cazzettino, col quale tuo padre mi faceva il solletico nella tana, vuoi, che lo lasci a qualche puttana?”
“No certo mamma, è tuo, solo tuo e di Nicole”
“Nicole chi?”
“Nicole la mamma di Giorgio!”
“Ah quella troia, che ieri sera ti sei portato a letto, la mamma di quella mezza sega, che ieri sera appena coricati, m’ha dato la buonanotte e poi s’è addormentato, non come te, che hai aspettato, che dormissi e poi m’hai violentato!”
“Violentato poi!”
“Si violentato, perché t’avevo detto di no, perché non volevo commettere incesto, ma un cazzo come il tuo, merita un peccato mortale e se tu lo vorrai sarò tua!”
“Certo mamma e con Giorgio e Nicole come vuoi fare?”
“Se la puttana t’interessa, puoi anche suonarla ogni tanto, ma io con Giorgio non voglio scopare, secondo me a lui il cazzo non si drizza!”
“Beh mamma per fare una cosa diciamo regolare, cioè per non far parlare i pettegoli proporrei, che tu sposi Giorgio e io Nicole”
“Ok amore sposiamoci i due debosciati, ma poi il cazzo, che voglio è il tuo!”
“Bene mamma, ma come mai sei così volgare oggi?”
“Amore quando prendo il cazzo, mi piace essere sboccata, ma quando ritorno la donna manager, il mio linguaggio è nuovamente normale! Però adesso sono solo le 4:00 del mattino e abbiamo ancora due ore per scopare”
“Mamma io con te non scopo, faccio l’amore!”
“Bene tesoro non sai quanto t’amo, però adesso dammi un’altra ripassata!”
Mi posizionai supino e feci salire Nora a cavallo, facendola impalare da sola, poi iniziò a cavalcarmi.
Cavalcò fino alle 5:30, poi giunto agli estremi della resistenza, dissi a mamma:
“Senti amore bello, non c’è la faccio più, devo sborrare è meglio se ti togli, non vorrei metterti incinta!”
“Che male ci sarebbe, se facessimo un figlio noi due?” rispose.
Mentre stavo svotando i coglioni nel suo nido, anche lei ebbe l’orgasmo, poi crollò su me e c’addormentammo abbracciati coi sessi l’uno dentro l’altro.
Alle 9:00 Giorgio e Nicole, bussarono per un bel po’, poi si decisero ad aprire la porta, dove ci trovarono con me supino sul materasso e mamma abbracciata al mio corpo, videro, che il mio uccello era nella passera di Nora.
Pi appena svegli facemmo la doccia, ci vestimmo poi li raggiungemmo per fare colazione, a fine giornata tornammo a casa.
Nei week end successivi non ci muovemmo da casa, mamma in quei fine settima pretendeva sempre una bella razione di cazzo.
Un mese dopo l’ultimo week end, Nicole ebbe una piccola perdita di sangue e dei crampi, le si presentò anche un po’ di tensione e gonfiore del seno e un paio di giorni dopo un fastidio ad alcuni tipi d’odori.
Si recò dal proprio ginecologo, che constatò la sua maternità.
Nora le chiese:
“Sai di chi è?”
“Certo! Mica la do a chiunque!”
“Allora di chi è?”
“Di Sergio!”
“Non potrebbe essere di Giorgio?”
“No!”
“Perché?”
“Perché purtroppo Giorgio, deve risolvere un problema!”
A quel punto intervenne lui stesso:
“Vedi Nora il mio problema è, che neanche col Viagra, il pene s’indurisce, lo specialista, che ho interpellato m’ha detto, che dev’essere causa d’un trauma, ma molto difficilmente guarirò”
“Giorgio e tu vuoi sposarmi?”
“Beh Nora causa questo problema non posso impegnarmi con te, quindi come d’accordo mamma sposerà Sergio, visto, che è il padre del nascituro e io ti lascio libera di cercarti un altro!”
“No Giorgio ho io la soluzione, io e te ci sposiamo, faremo una vita di coppia, poi però la nostra famiglia interscambiabile vedrà, che a mettermi incinta sia mio figlio e tu lo riconoscerai. Per tutti sarai il padre, così porteremo avanti il nostro progetto di famiglia unica”
Giorgio accettò il discorso di Nora e fissammo il doppio matrimonio.
Nei giorni seguenti anch’io e Giorgio iniziammo a lavorare in azienda con le nostre mamme.
Una settimana prima dei matrimoni, Nora si sentì male, il medico, che la visitò si congratulò con lei:
“Complimenti signora lei è incinta”
Mamma si girò verso Giorgio, con un sorriso da presa per i fondelli disse:
“Complimenti papà! Aspettiamo un bebè!”
Giorgio mi guardo e io dissi:
“Per fortuna, che ci sposiamo fra poco, almeno le nostre mamme non saranno sole, ma avranno un marito! La fortuna ha voluto, che ognuno di noi si sia innamorato della madre dell’altro!”
“Già fortuna!” replicò lui.
Il giorno del fatidico si, mamma la mattina mi prese da parte e mi disse:
“La prossima notte la passerai con me spero, a quello non viene neanche duro”
Vediamo come si mette la situazione, al banchetto di nozze, c’era tutto il personale dell’azienda, in un momento di tranquillità peresi Giorgio da parte e gli dissi:
“Amico mio, ora tu sei il marito di mia mamma, ma visto il tuo problema per venirti incontro, ti propongo un cosa non proprio idilliaca, ma comunque, che ti permette di partecipare attivamente anche se non al 100%. D’ora in poi facciamo in modo, che le stanze matrimoniali diventino una, facciamo costruire un letto più grande per tutti quattro, così mentre io scopo le mamme tu puoi dedicarti a slinguazzarle in ogni dove del loro corpo”
“Pensi, che loro accettino?” domandò.
“Beh subito no, ma poi la gelosia d’una nei confronti dell’altra avrà il sopravento e passerà, allora si, che accetteranno! Come hai avuto modo di constatare anche tu, Nora era ritrosa sia al matrimonio, che fare l’amore, ma poi una volta provato il cazzone non c’ha più rinunciato, purtroppo per te c’è quel problema, ma quel che ti propongo e un modo per sentire la tua sposa anche tua e il figlio un po’ tuo, pensaci e fammi sapere, perché vorrei iniziare stasera visto, che una mi vuole, perché sono il marito, l’altra, perché sono il figlio e padre del suo nascituro, ma non posso andare avanti molto a questi ritmi, perciò se a te va bene ci dividiamo i compiti”
Dopo circa un’ora Giorgio m’invia un sms con scritto:
«Ok d’ora in avanti io m’occupo di farle godere oralmente e tu sessualmente, ma convincerle d’usare una sola camera e prendere un maxi letto, è compito tuo!»
Faccio passare una decina di minuti e davanti alle due donne rispondo:
«Ok, con tua mamma non ci sono problemi è qui, che legge il tuo messaggio, adesso vado al bagno, tu mandami tua moglie con la scusa, che debbo parlarle!»
«Ok! Arriva subito!»
Così dopo aver baciato mia moglie, mi sono recato al WC, neanche il tempo di prendermi il cazzo in mano, che arriva Nora:
“Amore hai bisogno, che te lo scolli?”
“No devo parlarti! Ora, che siamo una sola famiglia, ho delle idee e mi piacerebbe, le mettessimo in pratica!”
“Dimmi amore, ma fai in fretta, non possiamo far aspettare gli ospiti!”
“Senti Nora, che ne dici se mentre di delucido, mi fai un bel pompino?”
“Era quello, che volevo sentire da mio figlio, nel giorno del nostro matrimonio!”
Mamma s’è chinata, ha preso tra le sue fauci il mio membro, mentre io ho cominciato a spiegarle la mia idea:
“Vedi mamma, come ben sai tuo marito per problemi non può avere un’erezione da chiamarsi uomo, pertanto vorrei far buttare giù il muro, che separa le due stanze matrimoniali, così da farne una sola, poi da un fabbro farci costruire un letto matrimoniale a 4/5 piazze, in modo da dormire tutti insieme! Giorgio si dedicherà a soddisfare te e mia moglie oralmente, mentre io mi dedicherò a voi carnalmente”
“Va bene amore, come ti fa più piacere, ma ricordati, che io oltre a tua mamma sono anche la tua donna e quella troia di tua moglie è solo la seconda scelta”
“Mamma, perché c’è l’’hai tanto con Nicole?”
“Perché quella troia consumata, prima con la scusa della tristezza per il lutto, s’è stabilita in casa, poi coi soldi dell’assicurazione è entrata in società, ma la cosa, che non le perdono è, che a 40 anni s’è presa mio figlio e s’è fatta mettere incinta per riuscire ad averlo tutto per sé, aveva anche ordito come poi è avvenuto di farmi sposare quell’impotente suo figlio!”
“No, il piano l’abbiamo ordito io e Giorgio, perché io volevo mia madre e lui la sua, il problema l’abbiamo scoperto solo in seguito, ma nel modo, che t’ho illustrato possiamo risolvere tutto”
“Ok! L’importante è, che sia io la tua prima donna!”
Nel mentre le sono venuto in bocca, ci siamo ricomposti e siamo tornati in sala, mamma come per vendicarsi ha subito limonato col marito, facendole sentire la mia sborra.
La sera siamo tornati a casa, in auto mentre guidavo Nicole mi toccava il cazzo, poi con voce bassa, ma, che la sentissero suo figlio e mia madre disse:
“Oh finalmente il ricevimento è finito, stanotte mi godrò questo magnifico cazzo!”
Intervenne come una furia Nora, che la corresse:
“Senti stronza, il cazzo me lo godo io, tu dedicati a tuo figlio, che al mio penso io!”
“Ehi Nora, che puttana incestuosa sei, non puoi scopare con tuo figlio, lui ha sposato me!”
“Basta, adesso torniamo a casa e nel letto ci mettiamo tutti quattro, cominciando la vita da quartetto e basta gelosie, litigate per contendervi un cazzo, ma non pensate a come si sente Giorgio, tu sei sua madre e pensi solo a godere col mio cazzo e tu altrettanto anche se sei sua moglie!” intervenni incazzato.
“Hai ragione scusa Sergio, sono stata egoista! E scusami anche tu amore!” disse Nicole.
“Scusatemi!” disse lapidaria Nora.
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