10 La mia ragazza Patrizia
di
Fiocinatore
genere
incesti
La mia ragazza Patrizia
Dopo il conseguimento del diploma andai a studiare a Torino all’università, non rividi più Roberta, che nel frattempo aveva dato alla luce il nostro quinto figlio, sempre riconosciuto da quel gran cornuto di Camillo.
Come detto Paolo e mamma Ester si trasferirono in Asia, ci sentiamo di tanto in tanto telefonicamente.
Continuo la relazione con la mia matrigna/amante Jolanda, quando sono a casa frequento stabilmente il letto di Fiorenza, qualche volta ci scappa una pompatina anche con Elide, ornai ultra settantenne, ma come si dice la prima scopata non si scorda mai e io in campo sessuale posso solo ringraziarla.
Nel frattempo ho conosciuto Patrizia, che frequenta come me giurisprudenza.
Patrizia è una bella ragazza, ma pensa molto più allo studio, che al sesso, per questo ci sono molte discussioni tra noi.
La settimana scorsa per il week end, le ho chiesto se veniva con me a fare una gita nelle Langhe e nel Roero, ma ha declinato l’invito, adducendo scuse sullo studio.
Lunedì ha dato un esame, purtroppo per lei non è stato positivo al contrario di me.
Io il fine settimana l’ho passato a letto con Fiore mia mamma, c’alzavamo solo per pranzare e cenare, abbiamo anche rinunciato ad incontrare quella gran figa di Gabriella, perché mamma da quando ha saputo, che siamo stati a letto insieme non vuole più la sua amicizia.
Fiorenza dalla prima volta, che l’ho posseduta è diventata molto gelosa, non sopporta nessuna accanto a me, difatti il mese scorso, m’ha proposto di seguire l’esempio di Ester e Paolo e trasferirci io lei e Elide in Asia.
Per adesso non ho accettato, non voglio lasciare Jo, che è innamorata di me, ha accettato di sposare Ettore su mio consiglio per poterci vedere senza destare sospetti, mamma sa di Jolanda solo fino ad un certo punto.
Di certo sa, che ho scopato con lei quando ci siamo trovati a Grezzana, un po’ di tempo fa, ma pensa, che quando vado a Verona è per vedere mio padre e non per scopare Jo.
Un paio di mesi fa le ho fatto conoscere Patrizia, ma fra le due non è scoccata la scintilla, Fiore per gelosia, non sopporta la mia ragazza, di contro Patrizia ogni volta, che le propongo di venire in Langa per il week end adduce sempre delle scuse, per non incontrarsi con mamma.
Adesso dopo l’esame andato per lei male è nervosa e scostante, se m’avvicino anche solo per una carezza, si scansa e mi risponde male.
Da quando stiamo insieme, Patrizia non ha mai voluto fare sesso, quando ci provo dice, che prima o poi lo faremo, che devo resistere, che solo i malati lo fanno sempre.
Per mia fortuna non è al corrente delle mie due relazioni chiamiamole clandestine, così non sa, che la settimana, che mi reco a Verona, mi tolgo la voglia di figa con Jolanda la mia matrigna porca, mentre la settimana, che trascorro nelle Langhe, mi tolgo la voglia con mamma Fiore.
Questa settimana Patrizia m’ha detto, che venerdì tona a casa a trovare i suoi in Liguria, precisamente a Diano Marina, così per farla infuriare le ho detto:
“Beh pensavo di restare con te, visto, che mio padre andrà in Francia per lavoro, ma se tu vai dai tuoi, andrò a Verona a trovare la mia matrigna e sua figlia”
Non ho specificato, che Rosa Maria ha appena 16 anni, così Patrizia ha sbottato:
“Dove ci sono delle puttane disposte a dartela, tu non perdi occasione”
Le ho risposto in malo modo, abbiamo fatto una discussione tremenda e ci siamo lasciti, promettendoci di riparlarne lunedì prossimo, ma ho capito, che Patrizia non è la donna per me.
A parte la gelosia, non va d’accordo con Fiore, insulta Jo e Rosa Maria, senza conoscerle, mi sa, che tra noi sia finita e non ultima cosa incomincio a pensare, che sia frigida.
Sto pensando seriamente di chiudere con lei lunedì.
Non sopporto, che insultino la mia amante e la mia sorellina, tanto meno non concepisco una relazione, con una persona, che non sopporti la mia bellissima mamma.
Comunque dopo la discussione Patrizia partì per andare a trovare i suoi, mentre io partii il giorno dopo ufficialmente per andare a trovare mio padre, sapendo, che sarebbe stato un week end di solo sesso con Jolanda.
Arrivai a in tarda mattinata, ad attendermi alla stazione come quasi sempre c’era Jo, che col suo sorriso, mi disse:
“Ho prenotato una camera per tre giorni in un albergo in periferia”
“Ma Jo non andiamo da te?”
“No sai c’è Rosa Maria, che è rientrata dal collegio in Svizzera per stare un po’ con me, ma le ho detto, che questo per me è impossibile, perché ho del lavoro da svolgere di tornare pure in collegio, ma non ha voluto saperne, così andiamo nell’arberguccio, ogni tanto passo velocemente a casa per un salutino”
“Cara Jolanda cosa ti fa fare la voglia di cazzo, che col mio cornuto papà, non sazi!”
“Non parlare così, se tu non avessi un signor cazzo a quest’ora non sarei qui!”
Arrivati in albergo, raggiunta la stanza, abbracciai e baciai Jo, poi incominciai a spogliarla nel mentre le dissi:
“Ho una voglia pazzesca di scoparti, sono 10 giorni, che ho voglia della tua passerina, comunque un giorno non molto lontano, vorrei prendermi anche il tuo bel culetto!”
“Questo mai! E poi come mai tutta questa voglia, quella puttanella frigida della tua ragazza non te la dà?”
“Lasciamo perdere! Penso proprio, che quando tornerò all’università chiuderò con lei”
Sul volto di Jo, apparve un sorriso, poi disse quasi parlando tra sé:
“Meglio se la lasci, così sentirai di più il bisogno di venire tra le cosce della tua adorata mamma!”
Quei tre giorni a Verona furono solo all’insegna del sesso, Jolanda si dimenticò di Rosa Maria, le uniche pause furono dedicate al mangiare, che si fece portare in camera, durante una cena si sdette a cavalcioni su me, con la mano sinistra s’introdusse il cazzo in figa, con la destra m’imboccava facendo anche la voce da bambina, dicendo:
“Un boccone a te, uno a me! Un boccone, te e uno a me! Un boccone a te, uno a me!” ripetutamente e ad ogni boccone corrispondeva un’uscita e un’entrata del mio cazzone nella sua tana.
Si ricordò di sua figlia solo il lunedì mattina, quando dovevamo lasciare l’albergo dicendo:
“Claudio tu per me sei una droga, quando sono con te dimentico tutto, stavolta ho scordato mia figlia, che madre degenerata, che sono!”
“Ma mammina, hai fatto felice il tuo bambino adorato, che così ha deciso di lasciare la sua ragazza per te!”
Ha posato il cellulare sul letto dopo aver dato l’invio, per iniziare la comunicazione con Rosa Maria ed è volata tra le mie braccia, m’ha limonato, poi ha quasi urlato:
“Claudio scopami qui in piedi, fammi tua, la prossima volta mi farò sverginare il culetto”
Dall’altra parte del telefonino la voce di Rosa Maria:
“Pronto mamma! Pronto mamma!”
Dopo il conseguimento del diploma andai a studiare a Torino all’università, non rividi più Roberta, che nel frattempo aveva dato alla luce il nostro quinto figlio, sempre riconosciuto da quel gran cornuto di Camillo.
Come detto Paolo e mamma Ester si trasferirono in Asia, ci sentiamo di tanto in tanto telefonicamente.
Continuo la relazione con la mia matrigna/amante Jolanda, quando sono a casa frequento stabilmente il letto di Fiorenza, qualche volta ci scappa una pompatina anche con Elide, ornai ultra settantenne, ma come si dice la prima scopata non si scorda mai e io in campo sessuale posso solo ringraziarla.
Nel frattempo ho conosciuto Patrizia, che frequenta come me giurisprudenza.
Patrizia è una bella ragazza, ma pensa molto più allo studio, che al sesso, per questo ci sono molte discussioni tra noi.
La settimana scorsa per il week end, le ho chiesto se veniva con me a fare una gita nelle Langhe e nel Roero, ma ha declinato l’invito, adducendo scuse sullo studio.
Lunedì ha dato un esame, purtroppo per lei non è stato positivo al contrario di me.
Io il fine settimana l’ho passato a letto con Fiore mia mamma, c’alzavamo solo per pranzare e cenare, abbiamo anche rinunciato ad incontrare quella gran figa di Gabriella, perché mamma da quando ha saputo, che siamo stati a letto insieme non vuole più la sua amicizia.
Fiorenza dalla prima volta, che l’ho posseduta è diventata molto gelosa, non sopporta nessuna accanto a me, difatti il mese scorso, m’ha proposto di seguire l’esempio di Ester e Paolo e trasferirci io lei e Elide in Asia.
Per adesso non ho accettato, non voglio lasciare Jo, che è innamorata di me, ha accettato di sposare Ettore su mio consiglio per poterci vedere senza destare sospetti, mamma sa di Jolanda solo fino ad un certo punto.
Di certo sa, che ho scopato con lei quando ci siamo trovati a Grezzana, un po’ di tempo fa, ma pensa, che quando vado a Verona è per vedere mio padre e non per scopare Jo.
Un paio di mesi fa le ho fatto conoscere Patrizia, ma fra le due non è scoccata la scintilla, Fiore per gelosia, non sopporta la mia ragazza, di contro Patrizia ogni volta, che le propongo di venire in Langa per il week end adduce sempre delle scuse, per non incontrarsi con mamma.
Adesso dopo l’esame andato per lei male è nervosa e scostante, se m’avvicino anche solo per una carezza, si scansa e mi risponde male.
Da quando stiamo insieme, Patrizia non ha mai voluto fare sesso, quando ci provo dice, che prima o poi lo faremo, che devo resistere, che solo i malati lo fanno sempre.
Per mia fortuna non è al corrente delle mie due relazioni chiamiamole clandestine, così non sa, che la settimana, che mi reco a Verona, mi tolgo la voglia di figa con Jolanda la mia matrigna porca, mentre la settimana, che trascorro nelle Langhe, mi tolgo la voglia con mamma Fiore.
Questa settimana Patrizia m’ha detto, che venerdì tona a casa a trovare i suoi in Liguria, precisamente a Diano Marina, così per farla infuriare le ho detto:
“Beh pensavo di restare con te, visto, che mio padre andrà in Francia per lavoro, ma se tu vai dai tuoi, andrò a Verona a trovare la mia matrigna e sua figlia”
Non ho specificato, che Rosa Maria ha appena 16 anni, così Patrizia ha sbottato:
“Dove ci sono delle puttane disposte a dartela, tu non perdi occasione”
Le ho risposto in malo modo, abbiamo fatto una discussione tremenda e ci siamo lasciti, promettendoci di riparlarne lunedì prossimo, ma ho capito, che Patrizia non è la donna per me.
A parte la gelosia, non va d’accordo con Fiore, insulta Jo e Rosa Maria, senza conoscerle, mi sa, che tra noi sia finita e non ultima cosa incomincio a pensare, che sia frigida.
Sto pensando seriamente di chiudere con lei lunedì.
Non sopporto, che insultino la mia amante e la mia sorellina, tanto meno non concepisco una relazione, con una persona, che non sopporti la mia bellissima mamma.
Comunque dopo la discussione Patrizia partì per andare a trovare i suoi, mentre io partii il giorno dopo ufficialmente per andare a trovare mio padre, sapendo, che sarebbe stato un week end di solo sesso con Jolanda.
Arrivai a in tarda mattinata, ad attendermi alla stazione come quasi sempre c’era Jo, che col suo sorriso, mi disse:
“Ho prenotato una camera per tre giorni in un albergo in periferia”
“Ma Jo non andiamo da te?”
“No sai c’è Rosa Maria, che è rientrata dal collegio in Svizzera per stare un po’ con me, ma le ho detto, che questo per me è impossibile, perché ho del lavoro da svolgere di tornare pure in collegio, ma non ha voluto saperne, così andiamo nell’arberguccio, ogni tanto passo velocemente a casa per un salutino”
“Cara Jolanda cosa ti fa fare la voglia di cazzo, che col mio cornuto papà, non sazi!”
“Non parlare così, se tu non avessi un signor cazzo a quest’ora non sarei qui!”
Arrivati in albergo, raggiunta la stanza, abbracciai e baciai Jo, poi incominciai a spogliarla nel mentre le dissi:
“Ho una voglia pazzesca di scoparti, sono 10 giorni, che ho voglia della tua passerina, comunque un giorno non molto lontano, vorrei prendermi anche il tuo bel culetto!”
“Questo mai! E poi come mai tutta questa voglia, quella puttanella frigida della tua ragazza non te la dà?”
“Lasciamo perdere! Penso proprio, che quando tornerò all’università chiuderò con lei”
Sul volto di Jo, apparve un sorriso, poi disse quasi parlando tra sé:
“Meglio se la lasci, così sentirai di più il bisogno di venire tra le cosce della tua adorata mamma!”
Quei tre giorni a Verona furono solo all’insegna del sesso, Jolanda si dimenticò di Rosa Maria, le uniche pause furono dedicate al mangiare, che si fece portare in camera, durante una cena si sdette a cavalcioni su me, con la mano sinistra s’introdusse il cazzo in figa, con la destra m’imboccava facendo anche la voce da bambina, dicendo:
“Un boccone a te, uno a me! Un boccone, te e uno a me! Un boccone a te, uno a me!” ripetutamente e ad ogni boccone corrispondeva un’uscita e un’entrata del mio cazzone nella sua tana.
Si ricordò di sua figlia solo il lunedì mattina, quando dovevamo lasciare l’albergo dicendo:
“Claudio tu per me sei una droga, quando sono con te dimentico tutto, stavolta ho scordato mia figlia, che madre degenerata, che sono!”
“Ma mammina, hai fatto felice il tuo bambino adorato, che così ha deciso di lasciare la sua ragazza per te!”
Ha posato il cellulare sul letto dopo aver dato l’invio, per iniziare la comunicazione con Rosa Maria ed è volata tra le mie braccia, m’ha limonato, poi ha quasi urlato:
“Claudio scopami qui in piedi, fammi tua, la prossima volta mi farò sverginare il culetto”
Dall’altra parte del telefonino la voce di Rosa Maria:
“Pronto mamma! Pronto mamma!”
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