9 Ester la mamma del mio miglior amico

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incesti

Ester la mamma del mio miglior amico

Un giorno in laboratorio, Roberta vedendo, che parlavo con Carmen, una nuova compagna di scuola, presa dalla gelosia, decise di divederci a gruppi di due mettendo le femmine con le femmine e i maschi con i maschi, sapendo, che Paolo era il mio miglior amico ci mise insieme, oltretutto il compito era da sviluppare anche all’infuori della scuola, pertanto disse a Paolo, se potevo andare da lui, perché se fossimo venuti da me il compito poteva sembrare un vantaggio per noi due.
A casa Roberta mi fece una scenata di gelosia, dicendomi:
“Non devi azzardarti a mettere gli occhi se nessun’altra, sono io la tua donna, sai, che t’amo al punto, che ho buttato fuori dal letto mio marito, facendo entrare te!”
Questo successe il martedì così nei pomeriggi di mercoledì e di giovedì andai da Paolo, dove conobbi sua madre Ester, in quel momento capii il perché di quel accoppiamento, Roberta conosceva molto bene la mamma di Paolo.
Ester andava ogni 15 giorni a parlare coi professori, per sapere del rendimento scolastico del figlio.
Ester era una donna simpaticissima, ma purtroppo per lei era veramente brutta, in questo modo Roberta pensava d’essersi tutelata dai miei assalti verso una sua rivale.
Lo sbaglio di Roberta, fu il giorno dopo, quando Ester si recò a scuola per il solito colloquio coi professori, nel loro Roberta le disse, che ero un tipo posato e calmo, ma che ero uno scapestrato quando la questione riguardava non solo le ragazze, ma soprattutto le donne, che purtroppo quando s’accorgevano, che ero un superdotato perdevano letteralmente la testa, glielo disse sicura, che non sarei mai andato a letto con uno sgorbio come Ester.
Ester alta meno di 150 cm, abbastanza grassa pesava sui 70 kg, gambe tozze, seno prosperoso 4° misura, naso a patata, occhi blu grandi e sporgenti, bocca carnosa, braccia robuste.
Ester dopo qual che ha saputo su me da Roberta, deve aver fatto un pensierino anche lei, perché il giovedì ci controllava, quasi alla fine del tempo che trascorrevo a casa loro, consigliò d’organizzarci già per la settimana prossima.
Il compito assegnato da Roberta, doveva essere portato a compimento prima della fine dell’anno scolastico, perciò avevamo solamente due mesi di tempo.
Così la settimana dopo, quando arrivai da Paolo ed Ester, con mia sorpresa trovai solo lei.
Mi disse:
“Claudio ho mandato Paolo a fare delle commissioni, ne avrà fino a stasera. Ho bisogno di parlare con te, ho saputo, che tu, anche se sei così giovane, sei esperto in questioni di donne, questo me l’ha confessato la tua professoressa di chimica!”
Fu così, che scoprii il discorso, che fece Roberta a Ester.
“Beh Ester dimmi pure, se posso esserti utile lo faccio più che volentieri”
“Come sai sono vedova da più di dieci anni, in tutto questo tempo ho pensato solo a crescere Paolo, ma ora, che ho scoperto, che non ti crea nessun problema attirare le attenzioni di una donna matura, vorrei poterne avere alcune anch’io, vedi so di non essere bella come molte, che voi giovani definite milf, ma posso assicurarti, che nel caso tu accettassi, saprò darti molte soddisfazioni. Vedi io ora ho 35 anni, anche se so, che ne dimostro almeno dieci in più”
Ester mi fece tenerezza, non era proprio la donna, che mi faceva tirare il cazzo, ma vedere nei suoi occhi tanta tristezza le dissi:
“Ester io sarei molto contento d’aiutarti, ma non so che fare, quando non sono qui, sono controllato a vista da Roberta, visto, che sono sotto la sua tutela e quando sono qui dobbiamo fare il compito”
“A tutto questo ho pensato io, convincerò Paolo il mercoledì e di giovedì di farsi dar una mano da sua zia per fare un buon lavoro col compito, in modo, che prendiate un buon voto, così noi avremo la casa libera”
“Ok! Ma resta il problema con Roberta, lei s’è presa la responsabilità con mia mamma d’accudirmi, quindi se scopre di noi, sono guai per me e di conseguenza per tuo figlio”
“Cosa vuoi dire Claudio?”
“Se scopre, che noi andiamo a letto insieme, lei si sente tradita da te, con la quale se confidata e da me per aver riposto la sua fiducia”
Dicendo queste parole credevo d’essermela cavata, che la paura, che Roberta si vendicasse su Paolo, la sua ragione di vita la frenasse, invece:
“Senti Claudio, martedì testerò il terreno con la prof, se riesco in quello, che ho in mente attuiamo il mio piano, va bene?”
L’ho vista rasserenarsi aspettando una risposta affermativa, così le dissi:
“Ok Ester, va bene, però dovrai riferirmi sempre ogni cosa, che Roberta ti dice in modo, che poi io sappia comportarmi davanti a lei e suo marito, che m’ospitano”
Tralasciai, che ero l’amante di Roberta, che del compito non me ne fregava niente, tanto un voto da 8 a10 era assicurato, anche se il foglio fosse stato bianco, che a Roberta interessava solo allontanarmi da Carmen, nella quale vedeva una rivale.
Ester in quel momento cambiò espressione, sfoggiò un sorriso mettendo in mostra la cosa più bella fino a quel momento, che aveva di suo, appunto un magnifico sorriso.
“Certo affare fatto! Ci vediamo mercoledì!”
Martedì mattina venne a scuola appositamente per parlare con Roberta, le vidi al fondo del corridoio, in quel momento dovevo iniziare l’ora di storia, dissi:
“Camillo tua moglie mi vuole, perciò vado da lei e non disturbarci”
Poi quasi sussurrando:
“Cornuto fra un po’ avrai l’onore d’avere un figlio mio”
Detto questo non attesi risposta e andai da Roberta e Ester:
“Buongiorno signora Ester, tutto bene! Ciao Roberta la signora s’è lamentata di qualcosa, che inavvertitamente ho fatto recandole problemi?”
“No Claudio, la signore mi stava dicendo, che sei educato e molto rispettoso, mi domandava visto, che le avevo detto, che sei un po’ monello riguardo alle donne e non solo alle ragazze, se poteva dopo che tu e Paolo avete finito il compito in alcuni giorni farsi accompagnare da voi due per avere consigli come vestirsi, per rammodernarsi un po’ visto, che sono anni che è vedova, sperando di trovare qualcuno con cui accompagnarsi!”
Con tono quasi scocciato sembrando indispettito da cose dette senza interpellarmi risposi:
“Ma Roberta non so, quando ho finito, corro subito a casa perché non vorrei creare problemi a te e tuo marito con mia mamma!”
“Claudio se la signora ha bisogno d’aiuto, non puoi rifiutarti con tua mamma caso mai me la vedo io!”
“Ok, ok se lo vuoi tu!”
Ester tutta raggiante salutò, uscì dall’istituto scolastico, io nel mentre presi per mano Roberta e dissi:
“Andiamo in aula magna, ho voglia di fare l’amore con te! Visto, che domani mi devo sorbire lo sgorbio!”
Roberta tutta felice, stringendomi la mano mi portò in aula magna, prima di togliersi le mutandine, guardandomi negli occhi mi disse:
“Eh si, la mamma di Paolo è proprio una schifezza come donna, scommetto, che non la toccheresti nemmeno sotto tortura! Ho fatto bene a metterti con Paolo, così non pensi alle altre, ma solo a me! Vero tesoro, che ci sono solo io per te?”
“Certo Roberta, ci sei solo tu! Per quanto riguarda la signora Ester, hai ragione è talmente brutta, che non la toccherei nemmeno coi guanti e poi devo proprio aiutarla per qual che riguarda il look?”
“Certo caro, in fin dei conti fai un’opera di bene!”
«Vorrai dire un’opera di pene!» pensai poi risposi tristemente:
“Va bene!”
Il giorno dopo mi recai da Paolo, ma lui non c’era, Ester come m’aveva detto l’aveva mandato da sua sorella per i compiti, così appena entrato volle subito approfondire il discorso relativo alla sua trasformazione da scialbe a vamp e da timorata a puttana.
La prima cosa, che fece fu il tastarmi lo scroto da sopra i jeans, subito dopo il tatto esclamò:
“Cristo se sei fornito! Capisco, perche la prof ti controlla! Ho fatto bene a chiedere il suo permesso per poterti avere!”
“Ester comunque direi, che per cominciare sarebbe meglio rinnovare il tuo guardaroba, sia con vestiti, che con l’intimo. Però ricordati, che quando ti presenti a scuola il look deve essere migliorato, ma non più di tanto, se no poi s’insospettisce!”
“Ho capito! Da dove cominciamo?”
Domani andiamo a Torino e facciamo un po’ di spese, certo sarà un costo bel sostanzioso”
“Non è un problema, mio marito il padre di Paolo, m’ha lasciato una sostanziosa eredità e l’assicurazione ha pagato quasi più di 500 milioni per il suo incidente mortale!”
“Ok allora domani mattina alle 8:30, fatti trovare in stazione, che partiamo per andare ad acquistare il tutto”
“Claudio, ma con la scuola come fai?”
“Non preoccuparti dopo lo dico a Roberta poi telefono a Carola!”
“Carola chi è?”
“La preside, lei mi giustifica ogni volta, che ho bisogno”
“Scusa la mia curiosità, per caso ti sei fatto anche lei?”
“Si e non solo, comunque adesso, per far trascorrere queste ore in tua compagnia spogliati e fammi un pompino, poi se avanza tempo ti do una bottarella”
“Maleducato!”
“Ester, ma se dalla prima volta, che sono entrato da quella porta non aspetti altro!”
“Si è vero!”
“A proposito, hai una gonna appena sotto il ginocchio?”
“Si perché?”
“Indossala domani, perché a me piace la donna con la gonna e non in pantaloni!”
“Ok!”
Ester si spogliò, quando la vidi nuda, capii, che c’era bisogno di un restaling completo della sua persona, aveva delle gambe pelose, unghie da curare, sia alle mani, che hai piedi, poi c’era bisogno di un’esperta per migliorarle il viso con del trucco agli occhi e alla pelle.
Comunque non le dissi niente, la feci sedere vicino a me sul divano, poi m’avvicina e presi a limonarla, si vedeva, che le mancava la pratica, così dopo circa dieci minuti, pensai bene di farla sdraiare supina, incominciando a sliguazzarle la fregna, dopo altrettanti minuti, incominciò a gemere e ha eruttare succhi fino ad urlare per l’orgasmo, quindi la feci rivestire, infine le chiesi di vedere i vestiti e l’intimo che aveva.
Una volta nella sua stanza davanti l’armadio, scegliemmo due vestiti di moda anni prima, per quando andava a colloquio coi professori, un vestito da mettere l’indomani, ma poi da buttare, quindi passammo all’intimo.
Aveva diversi mutandoni, come quelli, che mettevano le nonne nel secolo scorso, alcune paia di gambaletti color carne, ma non calze sexy, non aveva reggiseni moderni, ma tutti vecchio stampo, scarpe solo tipo ginnastica o scarponcini fuori moda.
Comunque le dissi, che era quasi tutto da buttare, ma le scelsi anche cosa doveva mettere il giorno dopo, dopodiche la salutai.
Tornai a casa da Roberta, le spiegai, che il giorno dopo avrei accompagnato la signora Ester a Torino, per aiutarla a rimodernare il guardaroba, così mi feci dare gli indirizzi dove si serviva lei, chiedendole se potevo fare il suo nome per avere maggiore attenzione dal personale.
La sua risposta fu positiva, poi le dissi, che avevo bisogno della giustificazione di Carola, lei mi disse:
“Carola non c’è per una settimana, non ti sei accorto, che anche Marina è assente, sono andate in Austria a lesbicare”
“E adesso come faccio per la giustificazione?”
“Chiedilo con gentilezza alla vice preside, chissà, che non sia compiacente, magari se tu sarai carino con lei!”
“E chi è la puttana?”
“Beh c’è l’hai di fronte!”
M’avvicinai la strinsi, poi avvicinai le mie labbra alle sue, incominciando a limonarla, nel mentre feci entrare una mano dalla cintola dei pantaloni raggiungendo la figa, iniziando un ditalino.
La mattina dopo mi trovai con Ester alla stazione, per prendere il treno, l’osservai meglio, bella non era, ma nella sua bruttezza di donna 35enne, c’era qualcosa, che mi faceva rizzare l’uccello.
Forse l’avermi chiesto d’essere per lei il pigmaglione, che la svegliasse dal suo torpore, che durava da più di dieci anni.
Alle 8:35 il treno partì in direzione Torino dopo pochi minuti sussurrai all’orecchio di Ester:
“Vieni con me, che voglio farti vedere una cosa!”
S’alzò anche lei, prese la borsa e mi seguì al fondo del vagone, dove guardandola negli occhi le dissi:
“Entra qui!”
“Dove al W.C.?” chiese stupita.
“Si ho voglia della tua bocca, ho voglia di un pompino. Al ritorno se ti comporti bene vediamo di farci anche una scopata. Sai, che a me piace avere la donna a mia disposizione, ma se non vuoi andiamo solo a fare gli acquisti, poi ti trovi un altro cazzo, che ti soddisfi”
“No cosa dici Claudio! Io ho solo fatto una domanda! Dai entriamo, che anch’io ho voglia del tuo bel cazzone!”
Entrammo nel cesso, chiudemmo la porta, poi la feci sedere sulla tazza e nello stretto del vano estrassi il cazzo, mettendoglielo davanti alle labbra, che lei aprì per introdursi dentro circa 20 cm, poi lo sputò quasi fuori e disse:
“Scusa Claudio mi piace molto il tuo cazzo, ma non riesco a inghiottirlo tutto”
“Ester non preoccuparti prima o poi ci riuscirai! Adesso pensa solo a leccare e succhiare, hai 40 minuti prima, che arriviamo a Porta Nuova”
Quando arrivammo al lingotto, eruttai una grande quantità di sperma nella sua bocca, lei inghiottì tutto, poi si ricompose, uscimmo dal gabinetto una signora ci guardò in modo ironico alche le dissi:
“Scusi se doveva entrare, ma mia mamma non stava bene!”
Arrivati a Porta Nuova scesi dal treno, poi aiutai Ester a scendere quindi c’incamminammo in via Roma, dove c’erano diversi negozi, comprammo due tailleur corredati sia di gonna, che di pantaloni, cinque camicie e cinque maglioncini , nella via trovammo anche un negozio di scarpe d’alta moda, entrammo, le feci acquistare diversi tipi di scarpe, consigliandole le Ankle boot calzatura appena sopra la caviglia, un paio di cage sandal con tacco, caratterizzate da lacci, che formano una gabbia sul piede poi tre paia di Chanel spuntate con tacchi di 8-10 e 12 aperte davanti, le consigliai anche delle decollete, ne prese tre paia uno nero uno blu e uno rosso, mi disse sussurrando:
“Per quando vorrò essere troia!”
Allora m’avvicinai al suo orecchio, quasi mordicchiandolo a bassissima voce le dissi:
“Se proprio vuoi fare la figura della troietta comprati dei thigh high boot”
“Stupita, che fossi così afferrato sui vestiti e accessori femminili, tutte cose imparate quando accompagnavo mamma per negozi, mi chiese:
“Ma cosa sono questi boot?”
Le spiegai:
“È un modello di stivale, che copre la gamba oltre il ginocchio scoprendo solo la coscia”
Chiese alla commessa di provarne un paio, gliene portò un paio neri e uno rosso, Ester li acquistò tutti due.
Per ultimo andammo in un negozio di lingerie, dove fece incetta di un po’ di tutto.
Prese dei reggiseni per il seno grande e reggiseni a balconcino, consigliata dalla commessa comprò anche delle Coulotte, che coprono interamente i fianchi e scendono sotto i glutei, sia di cotone, che più eleganti e intriganti di seta.
Le consigliai d’acquistare un paio di body, realizzati in tessuto elasticizzato, che copre completamente il busto restando aderente al corpo specialmente per i primi tempi, finche non avesse un corpo più modellato.
I body che le consigliai erano aderenti con la chiusura sotto il cavallo dotata di bottoni per motivi di praticità igienica, ma io consideravo più la praticità per chiavare.
Poi come prima per gli stivali, m’avvicinai a lei dopo averle dato un bacio sul collo sussurrai:
“Io prenderei anche delle guêpière, un indumento intimo femminile nell'ambito della corsetteria, che unisce, in un unico capo di lingerie, le funzioni del bustino e del reggicalze, che permette di modellare la silhouette, se indossata con calze e reggicalze adatte, da la sensazione d’avere a che fare con una vamp”
Così sotto mio consiglio ne acquistò quattro di diverso colore, i più sensuali e porci avevano quattro reggicalze a clip, utilizzati per fissare le calze.
Prese anche le calze da abbinare poi con un sorriso molto suadente, mentre la commessa portava tutto alla casa mi disse:
“Voglio esser la donna più porca della terra per te!”
Uscimmo dall’ultimo negozio prendemmo un taxi, ripassammo in ogni negozio per ritirare gli acquisti, poi Ester disse all’autista di riportarci a casa.
Quando giungemmo a casa sua, il taxista c’aiutò a portare dentro le scatole, Ester lo pagò dandole anche una buona mancia, poi rivolgendosi a me domandò:
“Pensi, che Roberta ti permetta di dormire qui?”
“Non so! Non credo!”
“Va beh tentare non nuocere, ormai sono eccitata, vorrei, che dopo cena tu mi scopassi”
Prese il telefono, chiamò Roberta:
“Pronto Roberta, sono Ester volevo chiederle se Claudio si può fermare a dormire qui con Paolo, così m’aiutano a sistemare la merce, che ho comprato!”
Roberta le disse, che voleva parlare prima con me, quindi presi la cornetta e sentii:
“Se ti permetto di fermarti li con Paolo, sarai educato e poi domani sera penserai alla mia passerina orfana del tuo bel cazzone?”
“Si certo Roberta, aiuterò la signora Ester a riporre gli abiti e le scarpe, poi subito a dormire, a proposito domani non vengo a scuola ci vediamo alle 17:00 a casa”
Le ripassai la cornetta, ricevette la conferma, che potevo fermarmi.
Appena chiusa la comunicazione Ester disse:
“Adesso pensiamo a Paolo!”
“Come?” chiesi io.
“Beh avverto mio figlio di dormire dalla zia, domani non andare a scuola, sarà contento”
Avvertì la sorella di far dormire Paolo da lei, poi guardandomi mi disse:
“Vuoi che mi spogli nuda o devo mettere qualcosa di quel che ho acquistato?”
“Spogliati solamente poi a te penserò io!”
Una volta nuda raggiungemmo la sua stanza, di conseguenza il letto matrimoniale, che dalla morte del marito, non aveva più ospitato nessun uomo, qui la spinsi con la schiena sul materasso, poi mi posizionai in mezzo alle sue gambe, in colpo solo le introdussi il cazzo fino in fondo, scopandola senza pietà per circa tre ore.
Ester ebbe diversi orgasmi, le venni dentro almeno tre volte, tanto, che lei preoccupata mi disse:
“Se continui così m’ingravidi”
“E non sei contenta puttanona?”
“No come giustifico una gravidanza con mio figlio?”
“Allora prendi la pillola!”
“No mi fa ingrassare, piuttosto mettiti un preservativo!”
“Non scherzare non uso preservativi, c’è solo una soluzione!”
“Quale?”
“Che non ti scopi!”
“Come? Come puoi credere, che rinunci a te!”
“Beh allora se resti incinta puoi sempre abortire!”
“No Claudio scopami come vuoi tu, farò come vuoi, ma se resto incinta, me lo tengo come un regalo!”
Dopo questo battibecco la scopai per tutta la notte, il mattino alle 9:00 la portai da un’estetista amica di Roberta, la feci trasformare, le sfoltì le sopraciglie, le depilò le gambe, le insegnò come truccarsi, infine le vendette tutti i prodotti per fare da sola, anche se Ester prese appuntamento per la settimana successiva.
Usciti dall’estetista, andammo da una parrucchiera, per un’acconciatura più moderna, inoltre come ultima cosa, la feci iscrivere a una palestra per perdere peso e trovare una dimensiona consona alla sua persona.
Tutto il periodo del compito di chimica assegnato da Roberta, io e Paolo c’incontravamo solamente a scuola, penso immaginasse cosa facevamo io e sua madre in quei pomeriggi, ma non chiese mai niente.
Ester ritrovò una forma smagliante, la donna, che a prima vista era sembrata uno sgorbio in poco tempo s’era trasformata da bruco in farfalla.
Il compito andò bene, Roberta neanche lo lesse assegnò a me e Paolo un bel 9, ma una volta vista Ester mi proibì d’andare a casa sua.
Il quarto anno finì, sia io, che Paolo fummo promossi con una buona media, Ester e Paolo in estate andarono a Riccione in ferie, andai a trovarli passando una notte nella stanza d’Ester.
Ripartii il mattino dopo, a fine estate ricominciò la scuola, Roberta nel mentre scoprì d’aspettare un figlio, ma gelosa com’era controllava, che non andassi da Ester.
Qualche volta qualche sveltina con Ester ci scappava, lei ormai s’era trasformata in una bellezza classica, aveva molti corteggiatori, ma un giorno mi confessò d’essere attratta da Paolo, la cosa pensava fosse reciproca.
Le consigliai d’aspettare, che avrei parlato con Paolo, poi nel caso li avrei aiutati a copulare.
Il mattino dopo chiamai Paolo da parte, gli confessai, che sua madre più, che un figlio vedeva in lui un compagno, lui mi disse, che la cosa era reciproca, però non sapeva come fare per proporsi, allora gli dissi:
“Paolo ormai sei quasi maggiorenne, avrai capito cosa succede quando vengo a casa tua?”
“Si! Penso, che la trasformazione di mia madre sia opera tua in tutti i sensi, da quando venivi per il compito, che c’aveva assegnato la professoressa di chimica”
“Beh come avrai capito io e tua madre siamo andati a letto fino a ieri, ma se tu la vedi come tua compagna di vita, allora questo week end invece d’andare a trovare mio padre a Verona, vengo da voi v’aiuto a trovarvi, poi sparirò dal letto di tua madre”
Certo non potevo dirgli, che a Verona andavo per scopare la mia matrigna Jolanda, che nel frattempo s’era sposata con mio padre dietro mio suggerimento, comunque Paolo mi ringraziò.
Il sabato mattina quando ancora sia Paolo, che Ester dormivano, suonai ininterrottamente il campanello della loro villetta, svegliandoli, non sapendo cosa succedesse si precipitarono entrambi ad aprire, baciai Ester, mettendole la lingua in bocca poi dissi a Paolo su dai bacia tua madre, lui titubante non si muoveva, allora presi la madre per mano, la portai in camera, tornai a prendere Paolo lo feci entrare nella camera d’Ester, poi mi spogliai, feci spogliare anche lei, subito si vergognava, ma una volta visto il mio cazzo in tiro, perse la ragione, fu lei stessa a togliere il pigiama al figlio.
Da quel momento incominciò un triangolo, che durò fino al lunedì mattina, sverginai il culo d’Ester davanti al figlio, quando la presi in culo, feci accomodare Paolo davanti, facendola penetrare da lui in figa, poi cambiammo buco io in figa e lui nel culo.
Ester in qual week end divenne donna a tutti gli effetti, ormai era diventata grazie
all’estetista, alla parrucchiera e a tutte le attenzioni, che si concedeva, una bella donna, ricercata dai maschi e molto disinibita, si poteva definire una gran puttana.
Comunque quel fine settimana lasciò in Ester un bel ricordino, che si realizzò ben 9 mesi dopo.
Paolo me lo comunicò a ottobre del 2002, proprio il giorno prima della loro partenza per l’Indonesia, dove si trasferirono definitivamente e si sposarono grazie alle leggi di quel paese.
Ancora oggi di tanto in tanto ci sentiamo, Paolo non ha mai voluto sapere di chi sia il primo genito, è troppo felice d’essere l’uomo d’Ester sua madre.
Adesso dopo quasi 20 anni, Ester e Paolo vivono il loro amore come il primo giorno, hanno avuto altri cinque figli, Paolo è un ingegnere molto importante in Indonesia, il figlio più grande ha 18 anni e andrà a studiare negli Stati Uniti.







scritto il
2022-04-10
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