11 Silvana la mamma della mia ragazza

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incesti

Silvana la mamma della mia ragazza

Il martedì rientrai all’università, Patrizia sarebbe rientrata solo la settimana successiva, avevo il bisogno e la volontà di chiudere il rapporto con lei, non potevo stare con una persona, che non voleva le stesse cose.
Così telefonai a casa sua, mi rispose sua mamma Silvana, la quale m’invitò a Diano Marina, per trascorrere alcuni giorni e risolvere le questioni relative a sua figlia, così andai in Liguria per troncare il nostro rapporto.
Il giovedì arrivai in città, faticai leggermente per recarmi da loro, visto, che abitavano nell’entroterra, in una splendida villa con piscina.
Quando suonai, m’accolse la mamma una splendida e solare signora, a prima vista una 50enne, bruna con capelli alle spalle, curatissima, occhi gioiosi, con un sorriso splendente, era in costume, un due pezzi, che faticava a contenere le sue grazie, sia in alto visto, che il seno una 4° abbondante quasi 5° strabordava dal tessuto e in basso lo slippino lasciava intuire una fighetta curata, ma cicciottella.
Presentandosi mi disse:
“Ciao sono Silvana la mamma di Patrizia, tu devi essere Claudio! T’ho riconosciuto, perché avevo visto la tua foto sul cellulare di mia figlia!”
“Buongiorno signora, si sono Claudio, Patrizia non c’è?”
“No! Mi dispiace quando ha saputo, che t’ho invitato, è andata su tutte le furie ed è partita per qualche giorno con una sua amica, comunque vieni accomodati l’invito è ancora più valido, adesso, che sono sola, perché anche il mio compagno è partito per un viaggio di lavoro in Africa. Io mi sento tanto sola, senza nessuno vicino! Se hai portato il costume possiamo accomodarci in piscina, li staremo tranquilli nessuno ci disturberà!”
Come potevo notare, Silvana aveva sì, diversi anni più di Patrizia, ma era molto più fresca e spontanea della figlia, poi io nei miei pochi anni di vita, mi sono sempre trovato meglio, con le donne mature, che con le giovani”
“Accetto volentieri signora Silvana, mi ci vuole proprio un bel tuffo in piscina!”
“Chiamami Silvana, lascia stare signora, mi fa sentire più vecchia di quel che sono!”
“Silvana lei non è affatto vecchia!”
“Grazie, ma lo sai quanti anni ho? Prova un po’ a dire?”
“Ma non saprei!”
“Dai di pure non m’offendo!”
Al quel punto azzardai, non volevo esagerare ho fatto un calcolo mentalmente veloce, sua figlia aveva quasi 19 anni, lei avrà partorito Patrizia a 25 anni, il conto era belle fatto così dissi:
“Ma io le darei, le darei più o meno 42 anni!”
“Ti ringrazio Claudio sei gentile, ma tra un mese ne compio 56!”
“Complimenti Silvana non l’avrei mai detto!”
“Senti Claudio vorrei dirti due cose!”
“Mi dica Silvana!”
“La prima vorrei, che mi dessi del tu, anche se potrei essere tua madre, la seconda qualsiasi cosa ci sia o non ci sia tra te e quella testona di mia figlia, vorrei invitarti alla mia festa di compleanno, che si terrà qui in villa il 27 giugno”
“Grazie Silvana per il tu, sono contento e lusingato per la festa, penso non si possa fare, perché sono venuto fin qui per chiudere la relazione con tua figlia”
“L’immaginavo, ma comunque l’invito è mio, se mia figlia non vuole incontrarti potrà fare come oggi, fuggire invece d’affrontare il problema. Sai ha preso tutto da suo padre, anche lui scappava sempre, invece di chiarire le cose. Figurati, che quando 8 anni fa l’ho pizzicato a letto con una ragazzina, ha detto all’avvocato di darmi tutto quel che serviva per vivere nel lusso, ma lui voleva sentirsi libero”
Mi misi il costume e la raggiunsi in piscina, Silvana era nuda, dopo avermi lanciato un’occhiata disse:
“Ho capito, che ti piace il mio corpo, allora ne ho approfittato per prendere il sole integrale” mentre parlava fissava il mio costume alche le risposi:
“Hai fatto bene, però ho visto, che mi stai fissando, c’è qualcosa, che posso fare per te?”
“Direi di sì! Togliti il costume e fammi vedere sotto!”
Appena lo tolsi dissi:
“Ecco!”
Contemporaneamente mi giunse un fischio e sentii:
“Wow! Wow! E quella stronza di mia figlia rinuncia a questo ben di dio!”
“Beh Silvana a dirla tutta mi dà l’impressione, che tua figlia sia frigida!”
“Beh Claudio, se la figlia è frigida, non è detto, che lo sia anche la mamma! Vieni qui vicino a me, che ti do una dimostrazione, spero, che non ti faccia schifo una donna della mia età?”
“Ma cosa dici, ti confesso cara Silvana, che alcuni anni fa ho perso la verginità con una donna di 56 anni e le migliori scopate, le ho fatte con donne di almeno 35 anni, però devo altrettanto ammettere, che non mi sono mai trovato bene con le ragazzine sotto i 30”
“Bene! Mi sa, che in questi giorni ti farò entrare in me diversissime volte, poi se ci piaceremo potremmo essere amanti, vedendo il bel pistone, che hai, potrei perdere la testa e lasciare anche il mio attuale compagno, che a letto è una mezza sega”
Quando m’avvicinai, Silvana imboccò al volo il mio cazzo, poco per volta riuscì ad accoglierlo tutto in bocca, lo lavorò come nessun’altra prima, nel giro di pochi minuti, circa 10, cosa mai accaduta con nessuna le venni in bocca.
Da brava troia, ingoiò tutta la sborra, poi spalancando la bocca mi disse:
“Visto come sono stata brava, ho pure inghiottito tutta la tua crema! Penso proprio, che in questi giorni io e te ci divertiremo”
La sera mi portò a cena in ristorante con vista mare, la cena fu a base di pesci e accompagnata da un vinello delle colline liguri.
Tornammo a casa dopo l’una, Silvana ormai era partita, già durante la cena prima col piede fasciato da calze di seta e con la scarpa, mi tastava il pene sotto il tavolo, continuò senza scarpa, poi chiese al cameriere di spostarla di fianco a me, perché doveva parlarmi di cose personali e non voleva la sentissero.
Le cose personali erano, prima il palparmi il cazzo, poi visto, che la tovaglia era lunga l’estrasse, mi masturbò, quindi sempre sotto l’effetto dell’alcool s’avvicinò all’orecchio, mordicchiandolo, sussurrandomi:
“Vedrai dopo a letto, cosa sarò capace di fare ah, ah, ah”
Finita la cena ce ne andammo a fare una passeggiata lungo la spiaggia, Silvana continuava a parlare come un’ubriaca:
“Se il mio uomo avesse un cazzo come il tuo, non cercherei nessun altro. Per una donna come me, il cazzo è importante. Sai, che col cazzo come hai tu, puoi dominare il mondo. Te lo dice una, che di cazzi se ne intende. Vedrai cosa ti farò una volta a casa. Ragazzi non ho mai trovato un cazzo così! Quasi, quasi rubo il ragazzo a mia figlia. Mia figlia non se lo merita un cazzo così. Mi vuoi come tua moglie amore. Amore se mi prendi in moglie, il tuo cazzo lo faccio venire a dormire nella mia caverna”
Continuo così fino alle 3:00 quando dopo averle dato una spazzolata alla figa, sono riuscito a convincerla di tornare a casa.
Nel tragitto verso casa, urlava sempre frasi senza senso compiuto:
“Vedi Patrizia non apprezzi il suo cazzo. Lo apprezzo molto di più io il cazzo, del tuo ragazzo che tu figlia mia. Pensa il tuo uomo vuole me, vecchia, brutta, ma tanto porca. Se vieni a casa figlia mia t’insegno come scopa una vera donna. Un uomo con me non chiede, prende sono meglio d’una puttana”
Per fortuna eravamo arrivati alla villa, mi feci dare le chiavi, la feci entrare.
L’accompagnai nella sua stanza, ma dopo altre frasi sotto i fumi dell’alcool si tolse le scarpe, poi senza togliersi altro cadde sul letto e tra le braccia di Morfeo.
Io andai in salotto e m’appisolai sul divano.
Il giorno dopo mi svegliai alle 11:30, andai a spiare cosa facesse Silvana, vidi, che dormiva ancora, difatti si svegliò solamente alle 17:00, con una terribile emicrania e voglia di vomitare, in un momento di lucidità, mi chiese di perdonarla, che la sera prima aveva perso la testa, adesso quel poco, che ricordava la faceva vergognare, che l’unica verità, che voleva sapessi, che le piacevo e capiva se ero andato lì per chiudere con sua figlia, comunque mi chiedeva ancora di restare, che appena si riprendeva avremo parlato di tutto.
Mi fermai ancora due giorni, che passai tra le cosce di Silvana, quando ci lasciammo mi ricordò l’invito per la sua festa e di stare tranquillo, che avrebbe parlato lei con sua figlia per la fine del nostro rapporto.
Non vidi mai più Patrizia, so tramite sua madre, che frequentò l’università a Milano dove trovò un medico, che la sposò, al contrario con Silvana andai al suo compleanno dei 56 anni, che festeggiammo con una bella chiavata, che durò tutta la notte, il mattino ci trovò ancora uniti, purtroppo non fu il solo a trovarci uno dentro l’altra, anche il suo compagno ritornato all’improvviso da un viaggio, per farle una sorpresa, ci trovò in quella posizione nel letto, così la sorpresa la ricevette lui.
Fece le valigie, se ne andò sbattendo la porta, il commento di Silvana fu laconico:
“Beh, che vuoi farci prima ho lasciato un cazzo da 20 cm, per uno da 14 ed avevo 48 anni adesso invecchiando sono come il vino buono, miglioro a 56 anni se ne va quello da 14cm e me ne trovo uno da 25”
“Scusa Silvana, ma il mio è leggermente più voluminoso parliamo di 27 x 10.5”
La relazione con Silvana andò avanti sporadicamente per 12 anni, decidemmo, che ci vedevamo di tanto in tanto, ma ognuno era libero di frequentare altri letti, poi all’età di 68 anni Silvana decise di mettere la testa apposto, trovò un direttore di banca 40enne, che perse la testa per lei e si sposarono.
Ogni tanto con un po’ di nostalgia ci telefoniamo, ma ormai ognuno di noi ha la sua vita.



scritto il
2022-04-14
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