Korova Milkbar & porno-bowlingo

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Korova Milkbar & porno-bowlingo

Eccomi là. Cioè Alex, e i miei tre drughi, Pete, Georgie e Dim.
Eravamo seduti nel “Korova Milkbar” arrovellandoci il gulliver per sapere cosa fare della serata.
Il “Korova Milkbar” vende “latte +”, cioè diciamo latte rinforzato con qualche droguccia mescalina, che è quel che stavamo bevendo. È roba che ti fa robusto.
Ma voi, miei affezionati, forse non siete updati delle ultime news di cui si è fornito e si vanta il Korova Milkbar.
Ed è proprio di porno-bowlingo che si parla.
Ora, questa non è un'attività destinata a qualunque migno malcico appena uscito dalla nadsat, non è roba in cui serve rovellare il gulliver. È piuttosto uno sgroppo riservato a un bigio, qualcuno che sappia distinguersi con un colpo rially zamečat, roba da lasciarti spoogy, non so se rendo.

“Appy polly loggy, Alex, ma quando farai provare anche a noi un tiro alle devotchke? Non è giusto che solo tu ti diverta nell'arte very antica del porno-bowlingo!”
Dim ci prova sempre. È il fesso del gruppo, ma sa snocciolare bene gli stivaletti sul planetario quando si menano le hende, ed è per questo che gli concediamo di sedere al convitto. Un giorno forse imparerà, e riposiamo sereni il gulliver in questa convinzione.
“Chiudi il truglio, soma, se della vita la continuazione a cuor ti sta, sei sviccio. Ai drughi come te riescono solo tiri da sguana, e se mi crasti la jarballa te la dovrai vedere col mio britva. Bratty sei troppo malenco per questo gioco. Abbattere la quaglia non fa per te. Ti farò luccare un festone che ti farà scricciare. Questa è arte da moloko addizionato di Synthmesc.
Per queste cose serve un drencrom da cinebrivido e non un tiro friggibuco lanciato da un infame che ha smesso l'altro ieri di ueueare.”
E, detto questo, mi gluto un'intera tass di moloko appena spillato da una ptitsa di lucente ceramica, latte coi coltelli, per intenderci; mi accendo una cancerosa e mi avvicino alla pista del porno-bowlingo che luccica di sierosa di dama.
Crosso, ignorandole, le piste per pivelli. I drughi yunghi possono accedere a questi posti. Carine le nuove jarballe stile zombie. Facce sanguinolente che rollano squeshi verso la decina. Hanno il loro fascino. I birifalli, birilli fallici molto realistici, sono poi un tocco d'alta classe, quella a cui ci ha abituato il Korova.
Ma i leader si fanno condurre dall'ispirazione senza thinkare. Non è roba da gulliver, noi ci lasciamo osoosh dalle ispirazioni direttamente dallo zio.
Le altre piste, quelle hardcore, mi si showano in un'aura mistica, condita dal secondo movimento della nona creazione del grande grande Ludovico van.
Mi guardo in giro con superior sight mentre i miei drughi si sgrollano le hende.
Ed eccole.
Cinque devotchke standano incerte in fondo alla pista, completamente ignude, come em le ha fatte. Corpi choodessny da cinebrivido, fatte per il dolce su e giù e invece devolute allo sano sport del bowlingo. Veramente molto horrorshow, robe da pan-handle immediato, se non ci sei abituato. Ptitsa con un body molto sharp e delle tette veramente sammy. Ma diamogli un shive.
A differenza del bowlingo classico, quello con zombie jarballe, la variante hardcore utilizza devotchke. I dieci birifalli sono stati sostituiti da quaglie senza veli, e la stessa jarballa è una soomka, che va lanciata sulla pista spalmata di soap-foamy.
È la caratteristica del porno-bowlingo, un'arte per organismi superiori
Le cinque mi luccano molto spoogy e solo alla mia vista iniziano a scivolare sulla pista slappata di soap-foamy, lì approdato apposta per facilitare la scivolata. Qualcuna inizia a scricciare in un misto di paura e ammirazione. Adoro queste situazioni.
Alla destra si trovano altre soomka, anche loro ignude. Quelle da lanciare.
Le squitte però, come natura comanda, non sono dotate di tre yahma, come le jarballe, ma come sapete anche voi, ne hanno solo due, senza considerare la bocca.
Ed è ora che posso showare il mio Vacu-grips
Mi avvicino alla prima e le infilo medio e anulare nello yahma di dietro e il pollice in quello davanti. La quaglia sembra apprezzare il grip, ma non ho tempo per fare su e giù, non ora.
Una henda sull'espalda, la sollevo arpionandola bene con la destra e la appoggio sulla pista.
La dama ha capito dalla presa che si trova in buone hende.
Appoggiata di schiena sulla foamy le allargo braccia e cosce, tipo stella marina. Lei ammicca mentre le infilo più deep le dita nei due yahma. Questa, se la prendi bene ti fa sbaraccare, ma non è serata, questa, per renderla, e mi concentro sul bersaglio.
“Stai attento Dim! Se strike vuoi fare.”
Poco taim per prendere la mira e scaglio la molodoj verso le cinque devotchke sullo sfondo.
Il trick sta tutto nello spin, e le mie dita, quando abbandonano i sugosi yahma, imprimono una lenta rotazione alla star.
I drughi restano in adorazione, mentre la meteora affronta il trip interstellare. La pista slippera come un concerto per arpa di Haendel. Non serve lo spid, ma la spinta lenta e lo spin giusto, e quando la jarballa si avvicina ruotando al quintetto per archi, gambe e braccia fanno strage di corpi e lo strike è garantito.
“Cinebrivido, Alex!” scriccia Pete.
“Tamagno, che festone!” fa eco il fratellino.
“Una chepooka!” rispondo io con superior, e senza bisogno di repetita torno allo scranno a glutare una nuova tass di moloko al vellocet.

NB i termini di apparente origine russa, non sono russi, ma derivano solo da quella lingua e sono utilizzati in linguaggio Nadsat, quello, appunto, impiegato nel libro di Anthony Burgess e poi nel film di Stanley Kubrick, “Arancia Meccanica” tratto dal libro.
di
scritto il
2022-04-19
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