Una moglie ninfomane 3 - Una gravidanza incestuosa
di
Incest 2021
genere
incesti
Devo confessare che la situazione era tanto eccitante che avevo persino perso il conto degli orgasmi che avevano devastato mia moglie nel corpo e nella mente.
Credo comunque che fosse venuta almeno 4 o 5 volte senza che il maschione desse cenni di cedimento.
Lei era sudatissima e tra le cosce era un vero lago che inzuppava oscenamente il lenzuolo quando lui, cambiando postura con movimenti lenti e misurati, si era disteso facendosi sdraiare addosso mia moglie in un fantastico 69.
Una vera composizione scultorea con lei dalla pelle bianca, i seni procaci schiacciati sulla sua pancia e le natiche rotonde e sode che parevano scolpite col marmo di Carrara tanto apprezzato dai più grandi scultori.
Lui, disteso sotto di lei emergeva dalle sue cosce, sotto le chiappe solo nella parte riccia e scura della sua testa mentre io, dalla mia posizione riuscivo a vedere i testicoli bruni ricoperti da una rada peluria scura dalla quale si ergeva verso il cielo la sua poderosa verga solcata da gonfie vene bluastre e sormontata da un incredibile glande che, circonciso, appariva in tutto il suo livido turgore.
Mia moglie lo teneva stretto tra le mani e con le labbra appoggiate alla cappella, mi guardava negli occhi con la stessa aria sicura e soddisfatta di chi esibisce uno scettro.
Io la guardavo rapito e lei, con l'espressione sempre più suadente e complice, ricambiava il mio sguardo.
Mentre lei con le mani simulava un impossibile scappellamento, con la lingua titillava il frenulo roteando nel contempo intorno alla capocchia dal cui foro uretrale, facevano capolino goccioline lucide e cremose che lei correva a raccogliere con la lingua leccandosi poi soddisfatta le labbra senza mai distogliere il suo sguardo lubrico dai miei occhi.
Mentre assistevo come ipnotizzato a quella fellatio in cui a malapena riusciva ad imboccare metà della cappella, il suo corpo, disteso su quello del suo amante, aveva cominciato a sussultare come se fosse attraversato da scariche elettriche.
Dalla sua bocca sortivano ansimi sempre più corti ed intensi sino a che, un sussulto accompagnato da un grido, non avevano segnalato un improvviso, devastante, nuovo orgasmo.
Il suo piacere era stato accompagnato dallo schiocco della lingua del nero che tra le labbra bagnate della fica di mia moglie, produceva suoni simili allo scroscio d'acqua su una pietra bagnata.
Godeva mia moglie, godeva e gemeva travolta da una serie continua di orgasmi lunghi, intensi e senza tregua.
Al culmine di uno di quegli orgasmi, aveva spalancato la bocca in modo incredibile e osceno e con un violento affondo, aveva ingoiato la cappella strappando un sordo lamento nel maschio che continuava a mangiarle e chiavarle la fica con la lingua.
Quando rimanendo disteso aveva fatto mettere mia moglie a cavalcioni su di lui favorendone la penetrazione a smorzacandela, avevo avuto il timore che un movimento sbagliato potesse essere fatale per lei ed invece, in quella postura, col corpo proteso in avanti, le mani appoggiate sul petto del maschio ed il cazzo saldamente infilato nella sua fica, lei poteva gestire la bestia a suo piacimento roteando il bacino e muovendosi in avanti e indietro in assoluta sicurezza traendone il massimo godimento.
La meraviglia di quella cavalcata da Amazzone, provocava in un crescendo di alti e bassi, dentro e fuori, dei suoni liquidi incredibili fatti di schiocchi e colpi di frusta che mi davano l'impressione che lui riuscisse a penetrarla completamente schiantando i testicoli in modo violento e rumoroso sulle lisce e sode chiappe di mia moglie.
Ed invece, nulla di tutto questo avveniva.
Il vero miracolo consisteva nel fatto che il cazzo penetrando produceva lo stridio di una pompa immersa in un liquido e ritraendosi, emetteva il rumore di un risucchio via via più forte.
A quel punto, io non avevo più resistito e mi ero sborrato nelle mutande senza neanche toccarmi e mentre mia moglie in preda al delirio dei sensi, esplodeva in un nuovo, sconvolgente orgasmo, lo stallone aveva gridato:
-Sto per venire.. sto godendo.. che faccio.. che faccio.. sono nero e non ho il preservativo?!-
Anche in quella circostanza l'uomo si era mostrato all'altezza della sua immagine e cosciente del fatto di essere nero alle prese con una donna sposata bianca, aveva lanciato un grido di preavviso e di soccorso.
A quel punto mia moglie, seppure obnubilata nella mente da quel piacere pazzesco, gli aveva gridato:
-Vieni.. vieni.. godi.. godimi dentro.. sborra..sborra..godi insieme a me.. ooooohhh..ahhhh.. sborra..sborraaaaa.. non temere sono già incintaaaaaaaaa e voglio solo godere.. godere!-
Avevano goduto insieme come due animali mentre nei miei orecchi e nella mia mente risuonavano i loro gemiti, le loro grida e la parole di mia moglie "Sono già incinta!"
Immersi e stretti in un bagno di sudore, umori e sperma, coi cuori uniti in un sol battito ed ansimanti dallo sforzo e dal piacere che pervadeva ancora i loro corpi frementi, lui le teneva la testa tra le mani e le trafiggeva gli occhi col suo sguardo carico di libidine e gratitudine.
A quel punto mi ero inginocchiato accanto a loro ed avvicinando le labbra all'orecchio di mia moglie le avevo chiesto:
-Amore.. davvero sei gravida? Chi..-
Con fare misurato e tanta dolcezza, anche lei, come il suo amante, aveva stretto le mani sul mio volto e guardandomi negli occhi mi aveva risposto:
-Amore il bambino che porto in grembo è di Roberto!-
-Roberto? Roberto chi?-
-Ma Roberto.. mio fratello!
Te lo avevo detto che con lui faccio l'amore e sin da quando eravamo adolescenti ci eravamo ripromessi che il mio primo figlio l'avrei fatto con lui e dunque, ho mantenuto l'impegno e ne sono felice!
Sono sicura che anche tu sarai contento di accudire il figlio del nostro amore.-
Mentre il marito, frastornato da quella rivelazione, il nero che aveva sentito ogni cosa, aveva avuto una immediata erezione con la verga che a dismisura, si era gonfiata dentro la fica ancora calda dalla precedente sborrata.
-Oddio amore, questo vuole farmi impazzire, sento il suo cazzo dentro di me più grosso, più lungo e pulsante di prima.. oddio come godo.. godo.. godooooooooo!-
Anch'io mi ero sborrato ancora nelle mutande e la notte era ancora lunga.
segue
Credo comunque che fosse venuta almeno 4 o 5 volte senza che il maschione desse cenni di cedimento.
Lei era sudatissima e tra le cosce era un vero lago che inzuppava oscenamente il lenzuolo quando lui, cambiando postura con movimenti lenti e misurati, si era disteso facendosi sdraiare addosso mia moglie in un fantastico 69.
Una vera composizione scultorea con lei dalla pelle bianca, i seni procaci schiacciati sulla sua pancia e le natiche rotonde e sode che parevano scolpite col marmo di Carrara tanto apprezzato dai più grandi scultori.
Lui, disteso sotto di lei emergeva dalle sue cosce, sotto le chiappe solo nella parte riccia e scura della sua testa mentre io, dalla mia posizione riuscivo a vedere i testicoli bruni ricoperti da una rada peluria scura dalla quale si ergeva verso il cielo la sua poderosa verga solcata da gonfie vene bluastre e sormontata da un incredibile glande che, circonciso, appariva in tutto il suo livido turgore.
Mia moglie lo teneva stretto tra le mani e con le labbra appoggiate alla cappella, mi guardava negli occhi con la stessa aria sicura e soddisfatta di chi esibisce uno scettro.
Io la guardavo rapito e lei, con l'espressione sempre più suadente e complice, ricambiava il mio sguardo.
Mentre lei con le mani simulava un impossibile scappellamento, con la lingua titillava il frenulo roteando nel contempo intorno alla capocchia dal cui foro uretrale, facevano capolino goccioline lucide e cremose che lei correva a raccogliere con la lingua leccandosi poi soddisfatta le labbra senza mai distogliere il suo sguardo lubrico dai miei occhi.
Mentre assistevo come ipnotizzato a quella fellatio in cui a malapena riusciva ad imboccare metà della cappella, il suo corpo, disteso su quello del suo amante, aveva cominciato a sussultare come se fosse attraversato da scariche elettriche.
Dalla sua bocca sortivano ansimi sempre più corti ed intensi sino a che, un sussulto accompagnato da un grido, non avevano segnalato un improvviso, devastante, nuovo orgasmo.
Il suo piacere era stato accompagnato dallo schiocco della lingua del nero che tra le labbra bagnate della fica di mia moglie, produceva suoni simili allo scroscio d'acqua su una pietra bagnata.
Godeva mia moglie, godeva e gemeva travolta da una serie continua di orgasmi lunghi, intensi e senza tregua.
Al culmine di uno di quegli orgasmi, aveva spalancato la bocca in modo incredibile e osceno e con un violento affondo, aveva ingoiato la cappella strappando un sordo lamento nel maschio che continuava a mangiarle e chiavarle la fica con la lingua.
Quando rimanendo disteso aveva fatto mettere mia moglie a cavalcioni su di lui favorendone la penetrazione a smorzacandela, avevo avuto il timore che un movimento sbagliato potesse essere fatale per lei ed invece, in quella postura, col corpo proteso in avanti, le mani appoggiate sul petto del maschio ed il cazzo saldamente infilato nella sua fica, lei poteva gestire la bestia a suo piacimento roteando il bacino e muovendosi in avanti e indietro in assoluta sicurezza traendone il massimo godimento.
La meraviglia di quella cavalcata da Amazzone, provocava in un crescendo di alti e bassi, dentro e fuori, dei suoni liquidi incredibili fatti di schiocchi e colpi di frusta che mi davano l'impressione che lui riuscisse a penetrarla completamente schiantando i testicoli in modo violento e rumoroso sulle lisce e sode chiappe di mia moglie.
Ed invece, nulla di tutto questo avveniva.
Il vero miracolo consisteva nel fatto che il cazzo penetrando produceva lo stridio di una pompa immersa in un liquido e ritraendosi, emetteva il rumore di un risucchio via via più forte.
A quel punto, io non avevo più resistito e mi ero sborrato nelle mutande senza neanche toccarmi e mentre mia moglie in preda al delirio dei sensi, esplodeva in un nuovo, sconvolgente orgasmo, lo stallone aveva gridato:
-Sto per venire.. sto godendo.. che faccio.. che faccio.. sono nero e non ho il preservativo?!-
Anche in quella circostanza l'uomo si era mostrato all'altezza della sua immagine e cosciente del fatto di essere nero alle prese con una donna sposata bianca, aveva lanciato un grido di preavviso e di soccorso.
A quel punto mia moglie, seppure obnubilata nella mente da quel piacere pazzesco, gli aveva gridato:
-Vieni.. vieni.. godi.. godimi dentro.. sborra..sborra..godi insieme a me.. ooooohhh..ahhhh.. sborra..sborraaaaa.. non temere sono già incintaaaaaaaaa e voglio solo godere.. godere!-
Avevano goduto insieme come due animali mentre nei miei orecchi e nella mia mente risuonavano i loro gemiti, le loro grida e la parole di mia moglie "Sono già incinta!"
Immersi e stretti in un bagno di sudore, umori e sperma, coi cuori uniti in un sol battito ed ansimanti dallo sforzo e dal piacere che pervadeva ancora i loro corpi frementi, lui le teneva la testa tra le mani e le trafiggeva gli occhi col suo sguardo carico di libidine e gratitudine.
A quel punto mi ero inginocchiato accanto a loro ed avvicinando le labbra all'orecchio di mia moglie le avevo chiesto:
-Amore.. davvero sei gravida? Chi..-
Con fare misurato e tanta dolcezza, anche lei, come il suo amante, aveva stretto le mani sul mio volto e guardandomi negli occhi mi aveva risposto:
-Amore il bambino che porto in grembo è di Roberto!-
-Roberto? Roberto chi?-
-Ma Roberto.. mio fratello!
Te lo avevo detto che con lui faccio l'amore e sin da quando eravamo adolescenti ci eravamo ripromessi che il mio primo figlio l'avrei fatto con lui e dunque, ho mantenuto l'impegno e ne sono felice!
Sono sicura che anche tu sarai contento di accudire il figlio del nostro amore.-
Mentre il marito, frastornato da quella rivelazione, il nero che aveva sentito ogni cosa, aveva avuto una immediata erezione con la verga che a dismisura, si era gonfiata dentro la fica ancora calda dalla precedente sborrata.
-Oddio amore, questo vuole farmi impazzire, sento il suo cazzo dentro di me più grosso, più lungo e pulsante di prima.. oddio come godo.. godo.. godooooooooo!-
Anch'io mi ero sborrato ancora nelle mutande e la notte era ancora lunga.
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