La mamma 2 -❤️💋

di
genere
incesti

"Dio mio che voglia di toccare quei corpi!

Di toccarli ed essere toccata sino all'orgasmo liberatorio che, anche senza penetrazione, quei due corpi apparentemente inerti, erano in grado di darle."

Stretta tra le membra nude e sudate della mamma e del fratello, la ragazza aveva avuto una specie di languore o vuoto nelle stomaco come suole dirsi in certe occasioni.

La mamma l'aveva accolta passandole il braccio dietro la schiena e stringendola a se mentre il fratello in preda ad una specie di trans da stanchezza, aveva fatto appena in tempo a sfiorarle la spalla con le labbra prima di addormentarsi.

Dalla sua postura supina, con la gamba accavallata a quella del fratello, poteva percepire l'umido del suo pene "sconfitto" che gli pendeva moscio e gocciolante tra le cosce.

Dal lato della mamma che, al contrario, la stringeva a se, percepiva il piacere del contatto fisico ed il calore del suo alito sul viso e la leggera pressione dell'altra mano mollemente appoggiata sul suo seno.

La ragazza si beava da quella posizione anche se il suo corpo giaceva in una specie di fremente attesa sul lenzuolo umido di sudore e delle tracce organiche che il fresco amplesso tra la mamma e suo fratello aveva fatto colare sul lenzuolo.

Quasi subito, il fratello, accompagnato da un respiro pesante si era addormentato ed anche la mamma, dopo averle rivolto incomprensibili parole dolci e delicati bacini sul volto, era precipitata nel mondo dei sogni.

"Erano stanchi i due amanti fiaccati dalla lunga sessione di sesso che li aveva impegnati sin dal mattino: La mamma languidamente esausta dagli innumerevoli orgasmi ed il ragazzo sfinito ed oramai incapace di ricaricare la sacca scrotale completamente asciutta!"

Come la mamma le aveva ricordato, mancava pochissimo tempo all'agognato momento in cui, nel rispetto della sua età e delle convenzioni, anche lei sarebbe diventata donna a tutti gli effetti grazie al fratello al quale avrebbe regalato la sua verginità.

Un groviglio di pensieri si affastellavano nella sua mente facendole vibrare il corpo ed infiammare il sesso che si torturava col meccanico movimento delle dita sulla clitoride che, ancorché poco sviluppata, sentiva tra le dita eretta e turgida come un sasso a guardia delle labbra della inviolata fichetta madide di umori.

L'impossibilità di contenere l'eccitazione che le martellava la mente e le scuoteva le membra, l'aveva portata ad avere due orgasmi in successione che, coi singulti del suo corpo ed i gemiti che non riusciva a contenere, avevano svegliato la mamma.

-Che c'è bambina, non riesci a dormire?-

-Non ci riesco mamma!

Mi sono eccitata troppo vedendo te e Nico che facevate l'amore mentre il cornuto di mio padre, sicuramente origliava dietro la porta.

Ho dovuto masturbarmi rimanendo comunque insoddisfatta e ancora vogliosa dopo 2 orgasmi.-

-Ti capisco bambina mia.

Adesso, ci pensa la mamma a farti godere e magari anche tu, visto che oramai sono sveglia, potrai dare piacere alla tua mammina.-

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A questo punto del racconto è opportuno fare un passo indietro e spiegare le cose non ancora dette della storia di quella famiglia:

E' già stato chiarito che la Mamma, ragazza timida e riservata, veniva tradita già da fidanzata dal futuro marito che aveva una tresca con sua sorella più scaltra e disinibita "Una vera troia ninfomane che tradiva il marito con più amanti tra i quali, il futuro cognato col quale avrebbe anche fatto un figlio."

La ragazza non aveva ancora compiuto 18 anni quando era stata messa incinta dal fidanzato che per "riparare", l'aveva sposata quando ancora era totalmente impreparata alla vita coniugale.

Prima di lei però, aveva messo incinta la sorella più grande e dunque, la giovane moglie e la scaltra amante, avevano partorito due maschi a distanza di pochi mesi l'uno dall'altro.

Dopo circa tre anni, la mamma in questione, era rimasta ancora incinta ed aveva partorito una bambina, "Sara".

Quando la mamma (dopo moltissimi anni in cui il marito la trascurava sotto tutti i punti di vista compreso quello sessuale per dedicare le sue attenzioni alla sorella con la complicità del marito cornuto) aveva fatto fatto l'amore per la prima volta con suo figlio, lui aveva da poco compiuto la maggiore età mentre la sorellina adolescente, aveva 16 anni circa.

Durante tutto il periodo della crescita e dello sviluppo dei ragazzi, tra loro (che capivano la situazione in famiglia) e la mamma si era sviluppato un amore ed una complicità che andava ben oltre l'affetto madre/figli.

La prima volta dunque, che la mamma ed il figlio (Ricordiamo: Lei 36 enne lui 18 enne!) avevano avuto il loro rapporto incestuoso completo, la ragazza ne era stata subito messa al corrente e da quel momento, aveva seguito tutti gli sviluppi di quel rapporto che diveniva sempre più intenso, meraviglioso, sicuro e disinibito al punto da metterne al corrente, in modo provocatorio e con toni da sfida, anche il marito: "Tu non mi servi più, ci pensa mio figlio a darmi ciò che tu mi hai sempre negato!"

Da quel momento in cui la Mamma ed il fratello avevano avuto il primo rapporto (Ripeto: Rapporto completo giacché già da tempo avevano cominciato i loro giochi erotici dandosi reciprocamente piacere con le mani e la bocca) da soli, non era raro che partecipasse anche lei "Per imparare e dare il suo contributo" senza mai tuttavia essere penetrata o violata in qualche altro modo nelle sue intimità.

La ragazza aveva imparato a fare i giochi di mano e di lingua col fratello godendosi anche in modo meraviglioso e inaspettato, il rapporto saffico che aveva scoperto e fatto scoprire alla mamma.

Tutto vero!

Il suo ingresso nei rapporti incestuosi in famiglia, aveva permesso a tutti di esplorare il mondo del sesso nelle sue mille e mille sfaccettature che nessuno di loro aveva mai provato.

Naturalmente, mentre per i ragazzi, era del tutto normale che non conoscessero certe cose, normale non era per la mamma la quale, sposata da quasi venti anni, per di più con due figli, era completamente a digiuno dei piaceri del sesso e di tutti i giochi che si potevano fare.

La scoperta di quanta parte dei piaceri della vita le aveva sottratto il marito, le aveva fatto crescere un rancore che mostrava ogni volte che le si presentava l'occasione.

Oramai era diventato normale per lei, fargli trovare le volte che tornava a casa per dormire insieme a lei nel letto coniugale, la stanza satura degli odori di sesso e le lenzuola macchiate dai suoi umori e dalle sborrate del figlio.

Capitava anche talvolta che lui rientrasse senza preavviso trovando la moglie che scopava col figlio (a volte anche in compagnia della figlia) in soggiorno o in camera da letto o col vestito tirato su distesa sul tavolo in cucina senza che smettessero ignorando così completamente, la sua presenza:

-Spingi amore.. spingi.. fammi godere.. sborrami dentro amore che abbiamo quel cornuto di tuo padre che ci guarda!-

Era una delle provocazioni che gli rivolgeva senza peraltro che lui avesse il coraggio di rispondere cosciente del fatto di averle fatto del male durante tutto il loro rapporto matrimoniale.

Se poi, era presente anche la figlia, le offese erano ancora più pesanti e dolorose:

-Guarda papà.. guarda anche tu che cazzo che ha tuo figlio e come fa godere la mamma e come gode lui sborrandole dentro la fica.. guarda papà.. stai qui anche tu e goditi lo spettacolo di quando tua figlia, la tua amata bambina lecca la fica di tua moglie piena della sborra di tuo figlio Nico.. guarda cornuto.. guarda cosa sei riuscito a fare della tua famiglia.. cornuto.. cornuto!

Ecco, queste le premesse di questa storia.

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......destandosi la mamma, aveva afferrato il viso della figlia e si era unita a lei un un bacio lungo, profondo e carico di amore e di libidine.

Poi era scesa col viso sul suo collo pennellandole ogni lembo di pelle sino a raggiungere le tettine sulle quali si era soffermata con la stessa devozione con la quale si adora un idolo.. un Dio.. un feticcio.. era la sua bambina e quelli erano i seni che lei le aveva fatto, depositarie di immensi piaceri e fonte di vita.

"Dio mio! Quanti ricordi le tornavano alla mente mentre succhiava i piccoli capezzoli della figlia!

I ricordi di quando allattava i suoi bambini provandone un piacere addirittura superiore alle poche volte in cui faceva l'amore col marito.

Quelle piccole labbra, che le suggevano il latte provocandole uno struggente piacere e quei dentini che le mordevano i capezzoli in modo quasi doloroso, la facevano bagnare costringendola poi a masturbarsi sino all'orgasmo."

La ragazza ansimava ed accompagnava i movimenti della testa della mamma perdendosi nel suo godimento con le dita sensualmente perse tra i suoi capelli arruffati....

segue






scritto il
2022-06-09
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