Dopo un lungo volo, stanza con vista (Lei)
di
Flying Kitty
genere
etero
Questo racconto è il frutto di un gioco, che ho fatto con un mio lettore, due racconti, stessa storia vista dal punto di vista dei due protagonisti. Lui scriveva un paragrafo, ed io rispondevo.
Finisco di allacciarmi la camicia, sistemo per bene il foulard giallo di ordinanza, spruzzo un po' di Idole sul collo, afferro la giacca nel armadio, saluto mio marito e scappo in macchina.
Sono leggermente in ritardo, per sfortuna pochi chilometri prima del parcheggio staff dell'aeroporto c'è stato un piccolo tamponamento, questo mi fa perdere ulteriori 10 minuti.
Arrivo nella crew room con un leggero ritardo, me crew control mi comunica che ho perso il mio Buenos Aires, e che mi avevano messo in stand by. La cosa mi ha fatto inviperire parecchio, visto che era tempo che volevo tornare in Argentina, e la paga per i 5 giorni del duty è buona.
Dopo un ora riecco il crew control che mi chiama, mi tocca un Dubai 3 giorni. Non è una destinazione che apprezzo molto, l`influencer-express come lo chiamiamo noi. Bloggers, videomakers, fotografi, content creators, YouTubers, Instagrammers che cercano la insta-fama postando i loro 15 minuti nel lusso, quelli che provano a sgattaiolare in business o first per fare una foto da postare per i followers, per far vedere la loro vita fatta di un lusso effimero, giusto la durata per mandarli al posto a loro assegnato.
Dubai mi ha sempre dato questa immagine di città di plastica, il lato positivo è che potrò vedere la mia amica Sara, che lavora per la EK da diversi anni.
Dopo aver fatto il briefing pre partenza, con la crew ci incamminiamo verso il gate, siamo in 14 , ed oggi mi tocca il servizio in business class.
Attraversando il terminal ti senti sempre scrutata, passano gli anni, ma il fascino dell'uniforme di una hostess non tramonta mai, ed è una sensazione che non smetterò mai di amare, pensare a chissà quali fantasie passano per la testa dei passeggeri, quando poi la realtà è meno mondana di quello che sembra.
Iniziamo con la preparazione del volo, i primi passeggeri entrano, la business class si riempie piano piano, offriamo i drinks di benvenuto.
Tra i passeggeri noto un signore molto distinto, una 50ina di anni, mi ricorda tantissimo il professore di filosofia delle superiori per cui avevo una discreta cotta. Si siede proprio nella sezione che dovrò coprire.
Sul manifest dei passeggeri vedo il suo nome , cerchiamo sempre di ricordare il nome dei passeggeri della business e first, per offrire un servizio più personalizzato.
Il volo prosegue senza problemi, dopo il servizio pasto vedo il mio "professore" venire verso di me, pensando che avrebbe attaccato bottone con una delle tante scuse banali che sento su ogni volo, ma niente, abbozza un timido sorriso e va nel bagno.
Dopo un paio d'ore, eccoci atterrati a Dubai, disimbachiamo, saluto il "professore" per nome, e dopo di lui tutti gli altri passeggeri.
Adesso abbiamo circa 36h prima del volo di ritorno, mando subito un messaggio a Sarah per fissare un appuntamento.
Ci troviamo la sera in un hotel al Marina, erano un paio di anni che non ci vediamo di persona, così tra un sorso di g&t e l'altro passano un paio di ore. All improvviso scorgo una faccia già vista, era il "professore " del volo di andata, mi guarda e così senza neanche pensarci lo saluto...
Lui un po sorpreso si avvicina al tavolo dove eravamo sedute, si presenta, e lo invitamo a fermarsi con noi. Ha la faccia un po' incredula ma accetta subito l'invito, ma chiede un po' di tempo per rinfrescarsi e cambiarsi.
Così lo vediamo allontanarsi con passo svelto.
A Sarah le racconto di questo passeggero che avevo appena avuto sul mio volo, e quanto mi ricordava il professore di filosofia, a scuola rimanevo sempre affascinata quando ci parlava di Nietzsche e Schopenahuer, sarei rimasta ore ed ore ad ascoltarlo.
Poco dopo torna al tavolo con noi, ci offre un altro drink, un buon bianco fresco e leggero.
Si parla un po' del suo lavoro, dei tanti viaggi che deve fare ogni mese, e che era la prima volta che nelle sue molteplici trasferte si era trovato a bersi qualcosa con due assistenti di volo.
Il tempo scorre in maniera piacevole, lui è una persona molto interessante, che ha vissuto e vive il mondo. Dopo un po' Sarah ci saluta, che il giorno dopo aveva un'alzataccia ed lungo volo.
Siamo soli, lui sembra più rilassato adesso che Sara non c'è più.
Mi offre un altro giro di bianco, adesso la conversazione vira più sul mio lavoro di assistente di volo, gli racconto un po' dei miei inizi appena 19enne per una nota low cost, per poi passare ai charter, i miei due anni con Japan Airlines, le notti passate a cantare nei locali di Karaoke di Tokyo.
Poi mi il discorso si fa più piccante, mi chiede dalle avances ricevute in aereo, su quello potrei parlarne per ora, ma non voglio annoiarlo, si parla del "mile high club", così gli racconto delle mie 2 esperienze.
Il suo sguardo è tutto su di me, mi ascolta come io ascoltavo il mio professore. Vedo che mi sta spogliando con gli occhi.
Questa situazione mi eccita, adoro quando gli uomini mi guardano in questo modo, mi sento al centro dei loro desideri.
Sento quella sensazione di trasgressione che mi accompagnava in gioventù rivenire in superficie , la quale di solito riesco a tenere a bada, ma il ricordo dell'amore platonico che provavo per il professore, e forse un bicchiere di troppo, mi fanno vacillare.
Lui mi chiede se mi andasse di andare da un altra parte, ma a Dubai dove vai? Un altro hotel? boring...andare in spiaggia? si rischia di essere fermati dalla polizia ed avere problemi.
Ormai lo volevo mio, così senza troppi indugi, gli chiedo di darmi la chiave sella sua stanza e di raggiungermi dopo 10 minuti.
Mi alzo, vado verso l'ascensore, gli do un occhiata sfuggente, vedo che osserva ogni mio movimento, e salgo verso la stanza.
Entro nella sua stanza, una junior suite con vista sulla baia, anche se Dubai non mi piace, la vista dei palazzi, le luci che riflettono sul mare è sempre un bel vedere, non è la vista vhe hai all'Intercontinental in Kowloon, ma non si può avere tutto.
Mi rinfresco un attimo al bagno, collego il mio telefono alla radio con bluetooth della stanza, e metto a suonsre la mia playlist.
Mi metto a guardare alla finestra, sento la porta aprirsi, dei passi leggeri si avvicinano, è dietro di me, un po titubante. Poi mi sposta i capelli da un lato, e mi da un bacio sul collo, per salire sul lobo del orecchio, una scossa elettrica mi attraversa il corpo, l'orecchio è uno dei miei spot più sensibili.
Sento che il mio fiore si sta eccitando, comincio a sentirla bagnata, e non sono l'unica, sento una certa pressione dal suo basso ventre spingere nella mia direzione.
Mi gira lentamente, stiamo l'una di fronte all'altro, le labbra lentamente si avvicinano, chiudo gli occhi, apro la bocca, le nostre lingue iniziano una danza leggera.
Sento le mani scendere sulla mia schiena, una serie di brividi mi attraversa il corpo, poi mi afferra le natiche. La sua presa è decisa, finalmente il predatore può affondare sulla preda. Penso a come si sta gustando questi attimi.
Le mani risalgono fino ad arrivare alle spalline del vestito che delicatamente scosta fino a far scivolare il vestito alle caviglie.
Mi metto a sbottonargli la camicia, gli accarezzo il petto, sento il suo battito aumentare, anche la tensione nei suoi pantaloni aumenta.
Lui non perde tempo e mi slaccia il reggiseno, me lo solleva, liberando il io seno voglioso di essere baciato ed adorato, cosa che non tarda molto.
Le nostre lingue si separano, scende baciandomi il collo, fino ad arrivare al mio seno, a piena bocca mi succhia l'aureola, stuzzicando il capezzolo con la lingua.
Le scosse continuano ad attraversarmi il corpo, il suo viso ora è ben messo tra i due seni, sento che li sta assaporando.
Si inginocchia davanti a me, facendo scorrere le mani lungo il mio corpo, mette la sua faccia davanti al mio pube, affonda il naso ed inala profondamente, tra le gambe sento che si è formato un lago, l'eccitazione è altissima.
Mi bacia il fiore senza togliere lo slip, la sta assaporando con calma.
Ho una voglia matta di essere presa in maniera decisa, ho voglia di sentirmi piena, ho voglia di raggiungere il piacere.
Intanto piano piano, quasi in slow motion, mi abbassa gli slip, ora non c'è più niente che separa il mio fiore dalla sua bocca.
Sono pronta a fare di tutto per farlo impazzire per poi regarlarmi un orgasmo da ricordare.
Comincia delicatamente a leccarmela, lo sento gustarsi gli umori da lui provocati, la lingua pressa sapientemente sul clitoride aumentando io mio stato di eccitazione.
Poi si alza in piedi e mi fa distendere sul letto, mi afferra una caviglia, comincia un dolce massaggio, per risalire sulla gamba, l'inguine, lo sento avvicinarsi sempre di più, si sofferma all'ingresso della mia passerina, non resisto, ho voglia di lui, voglio essere presa da questo gentiluomo in maniera decisa, voglio il suo membro e dedicargli tutta la mia passione.
Adesso tocca a me ricambiare le attenzioni, riesco a muoverlo a mettero supino, finalmente riesco a sfilargli i pantaloni ed i boxers.
Finalmente ce l'ho davanti a me, eretto e pulsante, il glande è scintillante, finalmente lo posso gustare. Adoro il sesso orale, questo strumento che usiamo per comunicare, per nutrirci, per dissetarci, lo uso per provocare un piacere assoluto, snon quei momenti in cui hai il controllo assoluto sul suo piacere.
La lingua gira intorno al glande, alterno leggere succhiate, a più profonde, facendolo sparire per bene in gola. Per poi farlo uscire, leccarlo lungo l'asta per assaporare i suoi testicoli mentre con la mano lo masturbo senza sosta.
Lo vedo teso, credo che il mio orale gli stia dando un piacere estremo, mi ferma, mi gira e adesso è di nuovo il suo turno.
Comincia a torturarla con il suo sapiente uso di mani e lingua, é bellissimo. Sento vibrazioni ed eccitazione prendere il sopravvento, ed ecco che esplodo in un primo orgamso fragoroso, pieno, intenso.
Il cervello ed il corpo stanno ancora assaporando il gusto dell'orgamso appena arrivato, che finalmente decide di passare al piatto principale.
Sento il suo membro entrare dentro di me, la mia vagina lo accoglie senza alcuna difficoltà, sento ogni centimetro farsi largo, spinge con decisione, poi rallenta.
Il "professore" sa veramente come far godere una donna, le sue spinte arrivano fino all'utero, per poi retrocedere fino all'entrata del mio fiore, e rispingerlo dentro con veemenza, per famri sentire riempita di nuovo.
Mi gira di lato e mi prende lateralmente, mentre una mano gioca con il clitoride e l'altra mi stuzzia un seno, e per farmi impazzire ancora di più con la bocca mi lecca il lobo dell'orecchio.
Le sensazioni di lussuria volano dentro di me, questa è una di quelle notti dove farei qualsiasi cosa.
Sento il suo pene scivolare fuori dal mio corpo, mi gira supina, mi alza leggermente il bacino e mi accarezza di nuovo la micina, sento che inizia a giocare con l'altro orifizio utilizzando la sua lingua, lo sento inumidito.
Godo!Ansimo, gli dico di non fermarsi!
Si mette bene dietro di me, e comincia a montarmi sapientemente, sento che il suo pollice bagnato di umori che si sta facendo largo nel mio fiorellino fino a farlo entrare incontrando non molta resistenza.
Continua a sincronizzare la stimolazione del suo pollice nel mio fiorellino, con il movimento del suo bacino, il piacere che mi sta offrendo è eccezionale. Il suono che proviene dall'unione dei nostri sessi, i resticoli che sbattono contro l'entrata della mia vagina è quasi ipnotico, ritmico, sinfonico quasi.
All'improvviso smette, mi gira, adesso sono sdraiata sulla schiena, lui sopra di me, divarico un po' le gambe e riprende a penetrarmi, sono momenti che vorrei non finissero mai, poi si solleva in ginocchio, prendendomi per la caviglie, comincia a baciarmi e leccarmi le ditacdei piedi, la sua dedizione a questo atto è incredibile, sarà tutta l'eccitazione che mi ha procurata, il livello delle endorfine è oramai fuori da ogni scala.
Poi smette questo trattamento paradisiaco ai piedi, vedo la tensione salire, le vene gonfiarsi un po', anche per lui la stimolazione è arrivata al punto di non ritorno, è pronto a scaricarsi.
Vedo che sta per sfilarsi da dentro di me, ma la sua crema non può essere sprecata, non questa notta.
Ci guardiamo, lui capisce immediatamente che "Quiero su leche", apro la bocca e tiro fuori la lingua.
Come un fulmine si avvicina a me in ginocchio, offrendomi il suo bellissimo pene, avvolgo immediatamente il glande tra le mie labbra, e sento il suo orgasmo arrivare, il primo schizzo è violento, alzo la lingua verso il palato per evitare che mi vada dritto in gola, poi ne arriva un secondo, un terzo, un quarto.
Lui emette un gemito forte, un gemito di godimento assoluto che forse non provava da tempo.
La mia bocca è piena del suo nettare, che piano piano deglutisco, lo sento scorrere caldo dentro di me, finito di ingerirlo, lecco per bene la sua asta per non perdermi neanche una goccia.
La sensazione che provo prima, durante e dopo aver fatto un fellatio è difficile da descrivere a parole, è l'atto sessuale a cui dedico tutta me stessa, e forse provoca piu piacere a me farlo che al mio uomo riceverlo, anche se su questo si può aprire una dibattito, visto la quantità di nettare che ne tiro fuori ;)
Tornando al professore, dopo un attimo per riprendersi, vedo con sommo piacere che il suo membro non ha perso la sua rigidezza iniziale, possiamo avere un secondo round, e magari anche un terzo, stanotte mi sento insaziabile.
Lo faccio sdraiare, lo cavalco, con la mano destra gli afferro delicatamente il peno e lo guido dentro di me.
Questa è la mia posizione preferita perché posso controllare il ritmo e la profondità della penetrazione, offrendo a lui la libertà alle sue mani di giocare con il mio corpo.
Lo cavalco per qualche minuto per poi appoggiarmi su di lui, mi prende per le natiche e lo sento giocare di nuovo con il mio fiorellino anale, sento un dito penetrarmi da dietro. Sto godendo di nuovo moltissimo, lui lo nota ed aumenta il ritmo delle sue spinte, sempre piu veloce.
Sento di nuovo arrivare un altro orgasmo, intenso come il primo, il piacere mi invade di nuovo, lo sento scorrere dentro la vagina.
Neanche il tempo di riprendermi che lui mi fa sdraiare, si gira, dandomi le spalle, si corica sul mio pube e comincia a leccarmi per bene, assaporando il gusto del mio orgasmo, passa sul clitoride, le labbra, come se stesse ispezionando che tutto fosse in regola.
Vista la posizione mi trovo il suo pene giusto davanti al mio viso, il che mi permette di giocare e sollazzarlo di nuovo.
Sento la lingua sel professore dedicarsi sapientemente alla mia vagina e allo stesso tempo lubrificando l'altro orifizio con i miei stessi umori.
Il piacere sembra non avere limiti questa notte.
Vorrei vedere questa scena da fuori, due amanti adoperandosi a dare il piacere
più profondo all'altro, quasi in una competizione a chi fa godere di più l'altra persona.
In questo lussurioso 69 le mia bocca si stanno occupando del suo glande, senza l'aiuto delle mani cerco di stimolarlo ancora con la lingua, sulla punta, sull'orifizio da cui prima mi ha nutrita con il suo nettare, sento il profumo inebriante del suo sesso, vorrei un'altra dose di piacere d gustare.
Vedo che cambia di posizione, si gira verso di me, mi accarezza il corpo, dalla vagina, completamente allagata, per salire all'ombelico, al seno, passando sui capezzoli sempre turgidi, al collo, per poi darmi un sensualissimo bacio. Sento il sapore di entrambi i sessi.
Sento che la mia micina ha ancora voglia di godere, cosi allargo le gambe e lo invitona continuare il suo lavoro orale.
Lui non si fa pregare così si inginocchia ai piedi del letto, mi afferra le gambe e porta il mio pube al bordo del letto.
E ricomincia il suo sapiente lavoro orale, non tralascia un singolo centimetro, dando la stessa attenzione tanto al clitoride, che alle labbra, al monte di venere e tutta l'area del pube, per risalire verso il mio seno e succhiare i capezzoli, con una dolcezza quasi materna.
Risale ancora ed inaspettatamente il suo pene si infila di nuovo dentro di me.
Godo!
Ad ogni colpo del suo bacino lancio un leggero gemito, sento scorrere ogni suo centimetro nel mio canale vaginale, strisciando contro ogni terminazione nervosa che vanno direttamente a colpire il centro nervoso del mio cervello che controlla il piacere.
Allo stesso tempo le sue mani non smettono di giocare tra le mie natiche, cosi cerco di rendergli la vita più facile sollevando leggermente il bacino.
Il sesso anale non è qualcosa che faccio spesso, per farlo il mio livello di eccitazione deve essere oltrepassare certi confini mentali.
Sento che il mio orifizio è ben lubrificato ed il suo dito non incontra nessuna resistenza, tant'è che prova a farsi largo anche con un secondo.
Questo sta mandando in tilt l'amigdala, il flusso di piacere che sta arrivando dai due orifizi è incredibile.
Uno dei miei sogni erotici che vorrei realizzare quello di soddisfare due uomini allo stesso tempo per poi essere soddisfatta dagli stessi in una piena doppia penetrazione.
Pensando a questo sento che le sue dita ed escono dal mio corpo, anche il ritmo della sua monta rallenta.
Mi lecca il lobo dell'orecchio e mi sussurra che mi vuole tutta, capisco che vuole fare, e stanotte Kitty darà tutta se stessa al suo uomo.
Con un sorriso lussurioso mi giro lentamente, sollevo il bacino, e gli offro il mio fiorellino divaricando la natiche con le mani, dandogli praticamente il via libera.
Lo sento avvicinarsi con la bocca e a leccarmelo per bene, usa anche i miei umori vaginali per essere sicuro che sia ben lubrificato, per rendere la penetrazione che seguirà un piacere per entrambi.
Sento che si alza sulle ginocchia, immagino la scena con lui che con il suo membro in mano si avvicina sempre di più al obiettivo, è un momento che sembra durare tantissimo, aspetto con estrema eccitazione essere posseduta da dietro. Sento il suo glande appoggiato all'ingresso del mio ano, sono trepidante, l'attesa mi fa quasi soffrire.
Non so se aspettare lui che mi penetra lentamente, oppure con un movimento del mio bacino, spingere praticamente il suo pene dentro di me...
Lui fa la prima mossa, inizia a spingerlo dentro lentamente, sento un po' di resistenza, ma continua ad avanzare, sento un leggero fastidio misto a godimento, mi sento completamente rilassata. Il passaggio della sua asta dentro di me manda tantissimi impulsi al mio cervello, sento che ormai il glande è dentro, adesso scorre dentro con più facilità.
Lancio un grido di piacere, lui vede che mi sta facendo godere, ed inizia un movimento lento ma continuo, il piacere che sto provando è quasi assoluto, quasi automaticamente mi accarezzo la micina, mi stimolo il clitoride, ed infilo un paio di dita tra le piccole e grandi labbra.
È un apoteosi di piacere, ansimo rumorosamente, mentre i nostri corpi si scontrano suonando una sinfonia.
Aumento anche il ritmo della mia stimolazione "¡madre de dios hermoso, me corro viva!", sento che rallenta il ritmo, travolta dall'eccitazione , gli dico "¡no pares, sigues así!
Mi dice che se continua cosi viene subito al che gli rispondo "no pares, quiero gozar, ¡quiero que te corras dentro de mí!
Un attimo che sembra un eternità, ed ecco che sento arrivare il suo orgasmo dentro di me, allo stesso momento arriva il mio, profondissimo, lancio un altro grido mozzato dell'intensità di questo momento.
Sento il suo membro perdere di consistenza, mi abbraccia teneramente, mentre continuo a godermi ancora delle piccole scosse di piacere xhe attraversano il mio corpo.
Restiamo così, avvinghiati, sudati, l'odore dì sesso che si respira ancora mi inebria la mente. Era tempo che non vivevo una notte così piena di passione. Mi giro, guardo il mio professore negli occhi, lo ringrazio per la magnifica serata, chiudo gli occhi e lo bacio con passione.
Poi mi rigiro, mi metto di lato, lui mi abbraccia da dietro, entrambi stiamo in una posizione semi fetale, mi stringe forte, mi accarezza i capelli, chiudo gli occhi, la stanchezza prende il sopravvento e mi addormento...
Finisco di allacciarmi la camicia, sistemo per bene il foulard giallo di ordinanza, spruzzo un po' di Idole sul collo, afferro la giacca nel armadio, saluto mio marito e scappo in macchina.
Sono leggermente in ritardo, per sfortuna pochi chilometri prima del parcheggio staff dell'aeroporto c'è stato un piccolo tamponamento, questo mi fa perdere ulteriori 10 minuti.
Arrivo nella crew room con un leggero ritardo, me crew control mi comunica che ho perso il mio Buenos Aires, e che mi avevano messo in stand by. La cosa mi ha fatto inviperire parecchio, visto che era tempo che volevo tornare in Argentina, e la paga per i 5 giorni del duty è buona.
Dopo un ora riecco il crew control che mi chiama, mi tocca un Dubai 3 giorni. Non è una destinazione che apprezzo molto, l`influencer-express come lo chiamiamo noi. Bloggers, videomakers, fotografi, content creators, YouTubers, Instagrammers che cercano la insta-fama postando i loro 15 minuti nel lusso, quelli che provano a sgattaiolare in business o first per fare una foto da postare per i followers, per far vedere la loro vita fatta di un lusso effimero, giusto la durata per mandarli al posto a loro assegnato.
Dubai mi ha sempre dato questa immagine di città di plastica, il lato positivo è che potrò vedere la mia amica Sara, che lavora per la EK da diversi anni.
Dopo aver fatto il briefing pre partenza, con la crew ci incamminiamo verso il gate, siamo in 14 , ed oggi mi tocca il servizio in business class.
Attraversando il terminal ti senti sempre scrutata, passano gli anni, ma il fascino dell'uniforme di una hostess non tramonta mai, ed è una sensazione che non smetterò mai di amare, pensare a chissà quali fantasie passano per la testa dei passeggeri, quando poi la realtà è meno mondana di quello che sembra.
Iniziamo con la preparazione del volo, i primi passeggeri entrano, la business class si riempie piano piano, offriamo i drinks di benvenuto.
Tra i passeggeri noto un signore molto distinto, una 50ina di anni, mi ricorda tantissimo il professore di filosofia delle superiori per cui avevo una discreta cotta. Si siede proprio nella sezione che dovrò coprire.
Sul manifest dei passeggeri vedo il suo nome , cerchiamo sempre di ricordare il nome dei passeggeri della business e first, per offrire un servizio più personalizzato.
Il volo prosegue senza problemi, dopo il servizio pasto vedo il mio "professore" venire verso di me, pensando che avrebbe attaccato bottone con una delle tante scuse banali che sento su ogni volo, ma niente, abbozza un timido sorriso e va nel bagno.
Dopo un paio d'ore, eccoci atterrati a Dubai, disimbachiamo, saluto il "professore" per nome, e dopo di lui tutti gli altri passeggeri.
Adesso abbiamo circa 36h prima del volo di ritorno, mando subito un messaggio a Sarah per fissare un appuntamento.
Ci troviamo la sera in un hotel al Marina, erano un paio di anni che non ci vediamo di persona, così tra un sorso di g&t e l'altro passano un paio di ore. All improvviso scorgo una faccia già vista, era il "professore " del volo di andata, mi guarda e così senza neanche pensarci lo saluto...
Lui un po sorpreso si avvicina al tavolo dove eravamo sedute, si presenta, e lo invitamo a fermarsi con noi. Ha la faccia un po' incredula ma accetta subito l'invito, ma chiede un po' di tempo per rinfrescarsi e cambiarsi.
Così lo vediamo allontanarsi con passo svelto.
A Sarah le racconto di questo passeggero che avevo appena avuto sul mio volo, e quanto mi ricordava il professore di filosofia, a scuola rimanevo sempre affascinata quando ci parlava di Nietzsche e Schopenahuer, sarei rimasta ore ed ore ad ascoltarlo.
Poco dopo torna al tavolo con noi, ci offre un altro drink, un buon bianco fresco e leggero.
Si parla un po' del suo lavoro, dei tanti viaggi che deve fare ogni mese, e che era la prima volta che nelle sue molteplici trasferte si era trovato a bersi qualcosa con due assistenti di volo.
Il tempo scorre in maniera piacevole, lui è una persona molto interessante, che ha vissuto e vive il mondo. Dopo un po' Sarah ci saluta, che il giorno dopo aveva un'alzataccia ed lungo volo.
Siamo soli, lui sembra più rilassato adesso che Sara non c'è più.
Mi offre un altro giro di bianco, adesso la conversazione vira più sul mio lavoro di assistente di volo, gli racconto un po' dei miei inizi appena 19enne per una nota low cost, per poi passare ai charter, i miei due anni con Japan Airlines, le notti passate a cantare nei locali di Karaoke di Tokyo.
Poi mi il discorso si fa più piccante, mi chiede dalle avances ricevute in aereo, su quello potrei parlarne per ora, ma non voglio annoiarlo, si parla del "mile high club", così gli racconto delle mie 2 esperienze.
Il suo sguardo è tutto su di me, mi ascolta come io ascoltavo il mio professore. Vedo che mi sta spogliando con gli occhi.
Questa situazione mi eccita, adoro quando gli uomini mi guardano in questo modo, mi sento al centro dei loro desideri.
Sento quella sensazione di trasgressione che mi accompagnava in gioventù rivenire in superficie , la quale di solito riesco a tenere a bada, ma il ricordo dell'amore platonico che provavo per il professore, e forse un bicchiere di troppo, mi fanno vacillare.
Lui mi chiede se mi andasse di andare da un altra parte, ma a Dubai dove vai? Un altro hotel? boring...andare in spiaggia? si rischia di essere fermati dalla polizia ed avere problemi.
Ormai lo volevo mio, così senza troppi indugi, gli chiedo di darmi la chiave sella sua stanza e di raggiungermi dopo 10 minuti.
Mi alzo, vado verso l'ascensore, gli do un occhiata sfuggente, vedo che osserva ogni mio movimento, e salgo verso la stanza.
Entro nella sua stanza, una junior suite con vista sulla baia, anche se Dubai non mi piace, la vista dei palazzi, le luci che riflettono sul mare è sempre un bel vedere, non è la vista vhe hai all'Intercontinental in Kowloon, ma non si può avere tutto.
Mi rinfresco un attimo al bagno, collego il mio telefono alla radio con bluetooth della stanza, e metto a suonsre la mia playlist.
Mi metto a guardare alla finestra, sento la porta aprirsi, dei passi leggeri si avvicinano, è dietro di me, un po titubante. Poi mi sposta i capelli da un lato, e mi da un bacio sul collo, per salire sul lobo del orecchio, una scossa elettrica mi attraversa il corpo, l'orecchio è uno dei miei spot più sensibili.
Sento che il mio fiore si sta eccitando, comincio a sentirla bagnata, e non sono l'unica, sento una certa pressione dal suo basso ventre spingere nella mia direzione.
Mi gira lentamente, stiamo l'una di fronte all'altro, le labbra lentamente si avvicinano, chiudo gli occhi, apro la bocca, le nostre lingue iniziano una danza leggera.
Sento le mani scendere sulla mia schiena, una serie di brividi mi attraversa il corpo, poi mi afferra le natiche. La sua presa è decisa, finalmente il predatore può affondare sulla preda. Penso a come si sta gustando questi attimi.
Le mani risalgono fino ad arrivare alle spalline del vestito che delicatamente scosta fino a far scivolare il vestito alle caviglie.
Mi metto a sbottonargli la camicia, gli accarezzo il petto, sento il suo battito aumentare, anche la tensione nei suoi pantaloni aumenta.
Lui non perde tempo e mi slaccia il reggiseno, me lo solleva, liberando il io seno voglioso di essere baciato ed adorato, cosa che non tarda molto.
Le nostre lingue si separano, scende baciandomi il collo, fino ad arrivare al mio seno, a piena bocca mi succhia l'aureola, stuzzicando il capezzolo con la lingua.
Le scosse continuano ad attraversarmi il corpo, il suo viso ora è ben messo tra i due seni, sento che li sta assaporando.
Si inginocchia davanti a me, facendo scorrere le mani lungo il mio corpo, mette la sua faccia davanti al mio pube, affonda il naso ed inala profondamente, tra le gambe sento che si è formato un lago, l'eccitazione è altissima.
Mi bacia il fiore senza togliere lo slip, la sta assaporando con calma.
Ho una voglia matta di essere presa in maniera decisa, ho voglia di sentirmi piena, ho voglia di raggiungere il piacere.
Intanto piano piano, quasi in slow motion, mi abbassa gli slip, ora non c'è più niente che separa il mio fiore dalla sua bocca.
Sono pronta a fare di tutto per farlo impazzire per poi regarlarmi un orgasmo da ricordare.
Comincia delicatamente a leccarmela, lo sento gustarsi gli umori da lui provocati, la lingua pressa sapientemente sul clitoride aumentando io mio stato di eccitazione.
Poi si alza in piedi e mi fa distendere sul letto, mi afferra una caviglia, comincia un dolce massaggio, per risalire sulla gamba, l'inguine, lo sento avvicinarsi sempre di più, si sofferma all'ingresso della mia passerina, non resisto, ho voglia di lui, voglio essere presa da questo gentiluomo in maniera decisa, voglio il suo membro e dedicargli tutta la mia passione.
Adesso tocca a me ricambiare le attenzioni, riesco a muoverlo a mettero supino, finalmente riesco a sfilargli i pantaloni ed i boxers.
Finalmente ce l'ho davanti a me, eretto e pulsante, il glande è scintillante, finalmente lo posso gustare. Adoro il sesso orale, questo strumento che usiamo per comunicare, per nutrirci, per dissetarci, lo uso per provocare un piacere assoluto, snon quei momenti in cui hai il controllo assoluto sul suo piacere.
La lingua gira intorno al glande, alterno leggere succhiate, a più profonde, facendolo sparire per bene in gola. Per poi farlo uscire, leccarlo lungo l'asta per assaporare i suoi testicoli mentre con la mano lo masturbo senza sosta.
Lo vedo teso, credo che il mio orale gli stia dando un piacere estremo, mi ferma, mi gira e adesso è di nuovo il suo turno.
Comincia a torturarla con il suo sapiente uso di mani e lingua, é bellissimo. Sento vibrazioni ed eccitazione prendere il sopravvento, ed ecco che esplodo in un primo orgamso fragoroso, pieno, intenso.
Il cervello ed il corpo stanno ancora assaporando il gusto dell'orgamso appena arrivato, che finalmente decide di passare al piatto principale.
Sento il suo membro entrare dentro di me, la mia vagina lo accoglie senza alcuna difficoltà, sento ogni centimetro farsi largo, spinge con decisione, poi rallenta.
Il "professore" sa veramente come far godere una donna, le sue spinte arrivano fino all'utero, per poi retrocedere fino all'entrata del mio fiore, e rispingerlo dentro con veemenza, per famri sentire riempita di nuovo.
Mi gira di lato e mi prende lateralmente, mentre una mano gioca con il clitoride e l'altra mi stuzzia un seno, e per farmi impazzire ancora di più con la bocca mi lecca il lobo dell'orecchio.
Le sensazioni di lussuria volano dentro di me, questa è una di quelle notti dove farei qualsiasi cosa.
Sento il suo pene scivolare fuori dal mio corpo, mi gira supina, mi alza leggermente il bacino e mi accarezza di nuovo la micina, sento che inizia a giocare con l'altro orifizio utilizzando la sua lingua, lo sento inumidito.
Godo!Ansimo, gli dico di non fermarsi!
Si mette bene dietro di me, e comincia a montarmi sapientemente, sento che il suo pollice bagnato di umori che si sta facendo largo nel mio fiorellino fino a farlo entrare incontrando non molta resistenza.
Continua a sincronizzare la stimolazione del suo pollice nel mio fiorellino, con il movimento del suo bacino, il piacere che mi sta offrendo è eccezionale. Il suono che proviene dall'unione dei nostri sessi, i resticoli che sbattono contro l'entrata della mia vagina è quasi ipnotico, ritmico, sinfonico quasi.
All'improvviso smette, mi gira, adesso sono sdraiata sulla schiena, lui sopra di me, divarico un po' le gambe e riprende a penetrarmi, sono momenti che vorrei non finissero mai, poi si solleva in ginocchio, prendendomi per la caviglie, comincia a baciarmi e leccarmi le ditacdei piedi, la sua dedizione a questo atto è incredibile, sarà tutta l'eccitazione che mi ha procurata, il livello delle endorfine è oramai fuori da ogni scala.
Poi smette questo trattamento paradisiaco ai piedi, vedo la tensione salire, le vene gonfiarsi un po', anche per lui la stimolazione è arrivata al punto di non ritorno, è pronto a scaricarsi.
Vedo che sta per sfilarsi da dentro di me, ma la sua crema non può essere sprecata, non questa notta.
Ci guardiamo, lui capisce immediatamente che "Quiero su leche", apro la bocca e tiro fuori la lingua.
Come un fulmine si avvicina a me in ginocchio, offrendomi il suo bellissimo pene, avvolgo immediatamente il glande tra le mie labbra, e sento il suo orgasmo arrivare, il primo schizzo è violento, alzo la lingua verso il palato per evitare che mi vada dritto in gola, poi ne arriva un secondo, un terzo, un quarto.
Lui emette un gemito forte, un gemito di godimento assoluto che forse non provava da tempo.
La mia bocca è piena del suo nettare, che piano piano deglutisco, lo sento scorrere caldo dentro di me, finito di ingerirlo, lecco per bene la sua asta per non perdermi neanche una goccia.
La sensazione che provo prima, durante e dopo aver fatto un fellatio è difficile da descrivere a parole, è l'atto sessuale a cui dedico tutta me stessa, e forse provoca piu piacere a me farlo che al mio uomo riceverlo, anche se su questo si può aprire una dibattito, visto la quantità di nettare che ne tiro fuori ;)
Tornando al professore, dopo un attimo per riprendersi, vedo con sommo piacere che il suo membro non ha perso la sua rigidezza iniziale, possiamo avere un secondo round, e magari anche un terzo, stanotte mi sento insaziabile.
Lo faccio sdraiare, lo cavalco, con la mano destra gli afferro delicatamente il peno e lo guido dentro di me.
Questa è la mia posizione preferita perché posso controllare il ritmo e la profondità della penetrazione, offrendo a lui la libertà alle sue mani di giocare con il mio corpo.
Lo cavalco per qualche minuto per poi appoggiarmi su di lui, mi prende per le natiche e lo sento giocare di nuovo con il mio fiorellino anale, sento un dito penetrarmi da dietro. Sto godendo di nuovo moltissimo, lui lo nota ed aumenta il ritmo delle sue spinte, sempre piu veloce.
Sento di nuovo arrivare un altro orgasmo, intenso come il primo, il piacere mi invade di nuovo, lo sento scorrere dentro la vagina.
Neanche il tempo di riprendermi che lui mi fa sdraiare, si gira, dandomi le spalle, si corica sul mio pube e comincia a leccarmi per bene, assaporando il gusto del mio orgasmo, passa sul clitoride, le labbra, come se stesse ispezionando che tutto fosse in regola.
Vista la posizione mi trovo il suo pene giusto davanti al mio viso, il che mi permette di giocare e sollazzarlo di nuovo.
Sento la lingua sel professore dedicarsi sapientemente alla mia vagina e allo stesso tempo lubrificando l'altro orifizio con i miei stessi umori.
Il piacere sembra non avere limiti questa notte.
Vorrei vedere questa scena da fuori, due amanti adoperandosi a dare il piacere
più profondo all'altro, quasi in una competizione a chi fa godere di più l'altra persona.
In questo lussurioso 69 le mia bocca si stanno occupando del suo glande, senza l'aiuto delle mani cerco di stimolarlo ancora con la lingua, sulla punta, sull'orifizio da cui prima mi ha nutrita con il suo nettare, sento il profumo inebriante del suo sesso, vorrei un'altra dose di piacere d gustare.
Vedo che cambia di posizione, si gira verso di me, mi accarezza il corpo, dalla vagina, completamente allagata, per salire all'ombelico, al seno, passando sui capezzoli sempre turgidi, al collo, per poi darmi un sensualissimo bacio. Sento il sapore di entrambi i sessi.
Sento che la mia micina ha ancora voglia di godere, cosi allargo le gambe e lo invitona continuare il suo lavoro orale.
Lui non si fa pregare così si inginocchia ai piedi del letto, mi afferra le gambe e porta il mio pube al bordo del letto.
E ricomincia il suo sapiente lavoro orale, non tralascia un singolo centimetro, dando la stessa attenzione tanto al clitoride, che alle labbra, al monte di venere e tutta l'area del pube, per risalire verso il mio seno e succhiare i capezzoli, con una dolcezza quasi materna.
Risale ancora ed inaspettatamente il suo pene si infila di nuovo dentro di me.
Godo!
Ad ogni colpo del suo bacino lancio un leggero gemito, sento scorrere ogni suo centimetro nel mio canale vaginale, strisciando contro ogni terminazione nervosa che vanno direttamente a colpire il centro nervoso del mio cervello che controlla il piacere.
Allo stesso tempo le sue mani non smettono di giocare tra le mie natiche, cosi cerco di rendergli la vita più facile sollevando leggermente il bacino.
Il sesso anale non è qualcosa che faccio spesso, per farlo il mio livello di eccitazione deve essere oltrepassare certi confini mentali.
Sento che il mio orifizio è ben lubrificato ed il suo dito non incontra nessuna resistenza, tant'è che prova a farsi largo anche con un secondo.
Questo sta mandando in tilt l'amigdala, il flusso di piacere che sta arrivando dai due orifizi è incredibile.
Uno dei miei sogni erotici che vorrei realizzare quello di soddisfare due uomini allo stesso tempo per poi essere soddisfatta dagli stessi in una piena doppia penetrazione.
Pensando a questo sento che le sue dita ed escono dal mio corpo, anche il ritmo della sua monta rallenta.
Mi lecca il lobo dell'orecchio e mi sussurra che mi vuole tutta, capisco che vuole fare, e stanotte Kitty darà tutta se stessa al suo uomo.
Con un sorriso lussurioso mi giro lentamente, sollevo il bacino, e gli offro il mio fiorellino divaricando la natiche con le mani, dandogli praticamente il via libera.
Lo sento avvicinarsi con la bocca e a leccarmelo per bene, usa anche i miei umori vaginali per essere sicuro che sia ben lubrificato, per rendere la penetrazione che seguirà un piacere per entrambi.
Sento che si alza sulle ginocchia, immagino la scena con lui che con il suo membro in mano si avvicina sempre di più al obiettivo, è un momento che sembra durare tantissimo, aspetto con estrema eccitazione essere posseduta da dietro. Sento il suo glande appoggiato all'ingresso del mio ano, sono trepidante, l'attesa mi fa quasi soffrire.
Non so se aspettare lui che mi penetra lentamente, oppure con un movimento del mio bacino, spingere praticamente il suo pene dentro di me...
Lui fa la prima mossa, inizia a spingerlo dentro lentamente, sento un po' di resistenza, ma continua ad avanzare, sento un leggero fastidio misto a godimento, mi sento completamente rilassata. Il passaggio della sua asta dentro di me manda tantissimi impulsi al mio cervello, sento che ormai il glande è dentro, adesso scorre dentro con più facilità.
Lancio un grido di piacere, lui vede che mi sta facendo godere, ed inizia un movimento lento ma continuo, il piacere che sto provando è quasi assoluto, quasi automaticamente mi accarezzo la micina, mi stimolo il clitoride, ed infilo un paio di dita tra le piccole e grandi labbra.
È un apoteosi di piacere, ansimo rumorosamente, mentre i nostri corpi si scontrano suonando una sinfonia.
Aumento anche il ritmo della mia stimolazione "¡madre de dios hermoso, me corro viva!", sento che rallenta il ritmo, travolta dall'eccitazione , gli dico "¡no pares, sigues así!
Mi dice che se continua cosi viene subito al che gli rispondo "no pares, quiero gozar, ¡quiero que te corras dentro de mí!
Un attimo che sembra un eternità, ed ecco che sento arrivare il suo orgasmo dentro di me, allo stesso momento arriva il mio, profondissimo, lancio un altro grido mozzato dell'intensità di questo momento.
Sento il suo membro perdere di consistenza, mi abbraccia teneramente, mentre continuo a godermi ancora delle piccole scosse di piacere xhe attraversano il mio corpo.
Restiamo così, avvinghiati, sudati, l'odore dì sesso che si respira ancora mi inebria la mente. Era tempo che non vivevo una notte così piena di passione. Mi giro, guardo il mio professore negli occhi, lo ringrazio per la magnifica serata, chiudo gli occhi e lo bacio con passione.
Poi mi rigiro, mi metto di lato, lui mi abbraccia da dietro, entrambi stiamo in una posizione semi fetale, mi stringe forte, mi accarezza i capelli, chiudo gli occhi, la stanchezza prende il sopravvento e mi addormento...
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