Matrimonio agli sgoccioli, eppure...
di
Isapel
genere
trio
Le cose con mia moglie andavano male. Dopo 7 anni di matrimonio, con alti e bassi molto forti, avremmo deciso, in breve tempo, di chiudere definitivamente questa esperienza.
Eppure ci fu spazio per una novità, impensata fino a quel momento:
Accadde che lei, una sera, uscì con "degli amici", ma il tempo passava e non dava segni di rientro.
Non mi scriveva, non rincasava.
Io attesi fino all'alba, mi addormentai. Erano le 10 quando rientrò, e le chiesi spiegazioni.
In breve, aveva dormito a casa di un altro. Un ragazzo che conoscevo e con cui avevamo delle frequentazioni, soprattutto per via del lavoro di mia moglie, ma non avrei mai pensato che potesse attrarla a tal punto.
Venne fuori che, in realtà, non era lei ad essere attratta, quanto lui a corteggiarla da tempo, e quella volta lei aveva ceduto.
Era la fine. Pensai.
Poi, un impulso sotterraneo dentro di me prese il sopravvento.
Mi eccitai pensando di essere stato cornificato in modo così plateale, senza fingere o dissimulare.
Le chiesi dettagli, per il suo stupore; temeva una reazione violenta o adirata che non ci fu.
Mi assecondò.
- racconta. Le dissi.
- siamo stati in un bar per un paio d'ore, poi gli ho proposto di andare in macchina e appartarci, ma lui era un po' imbarazzato. Mi propose piuttosto di andare a casa sua, e io accettai. Durante il viaggio cercavo di provocarlo, mi palpavo le tette e gli cercavo il cazzo, sotto i calzoni, ma lui era più impacciato del previsto.
Non avrei mai pensato che mia moglie potesse trovare un amante così imbranato, eppure...
- continua
Dissi mentre la situazione mi eccitava sempre di più
- arrivati a casa l'ho baciato con foga, per farlo arrapare, nonostante il suo evidente imbarazzo. Non aveva mai avuto rapporti con una donna.
- ah benone, ha trovato la migliore che poteva. Scherzai sentendo il cazzo gonfiarsi sempre di più.
- cosa gli hai fatto perciò?
- ho iniziato a succhiarlo e masturbarlo, sperando di non farlo venire troppo in fretta, perché era imbarazzato, ma cominciava ad eccitarsi sul serio.
Gli ho messo il preservativo con la bocca (lei lo sapeva fare, davvero) e sono salita a cavallo, ma è durato poco, poverino.
Disse con tenerezza.
Io ero troppo eccitato per fermarmi, si era comportata da troia, sia pure, ma non potevo negare che mi piacesse pensare a lei, scopata da qualcuno senza di me.
Era capitato che avessimo rapporti con prostitute (a mia moglie piacevano quelle molto volgari e magari rifatte), trans ed avevamo frequentato ultimamente un club per scambisti; avevamo un certo curriculum da trasgressivi, ma era la prima volta che uno di noi prendeva iniziativa senza accordo col partner.
Tutte queste riflessioni mi fecero scoppiare il cazzo, feci appena in tempo a metterglielo in mano dicendo:
- intanto occupati di questo, poi ne riparliamo.
Pochi affondi di mano e le scaricai sul braccio una spruzzata che diceva tutto:
Forse era davvero finita, ma forse c'era spazio per un ultimo atto memorabile.
- fallo venire qui, dobbiamo parlare.
Le dissi a pranzo, la decisione di separarci sarebbe giunta in breve, ma volevo proprio togliermi lo sfizio di far vedere al tipo che cosa gli stavo cedendo.
Ci raggiunse nel pomeriggio, inquieto, temendo una scenata da parte mia che non ci fu.
In modo abbastanza pacato gli spiegai che si era comportato molto male, anzi, tutti e due! Ma ero disposto a perdonare entrambi alla sola condizione di scopare mia moglie in tre.
Panico. Lui divenne rosso di imbarazzo, voleva andare via, ma gli spiegai (bluffando parecchio) che se fosse fuggito allora si che sarebbe andato incontro alla mia ira e al mio sdegno.
Intervenne lei. Lei sapeva sempre, dannatamente, essere persuasiva.
Gli disse:
- dai non fare così, anzi, senti io comincio a farti un pompino poi vediamo cosa succede...
Lui era paonazzo all'inverosimile, mentre lei gli si inginocchiava davanti e gli slacciava i pantaloni.
Ben presto ebbe il suo cazzo in bocca. Non era proprio niente di che, nella media come me, ma non riusciva ad arrizzarsi per lo scandalo della situazione.
Dissi:
- o così o niente, mi spiace.
Tirai fuori il mio e mi avvicinai.
Lei ce la metteva tutta, di bocca, lingua, mani, armeggiava con le palle, faceva ventose a raffica, succhiava il glande e leccava il tronco. Tutto apparentemente inutile, il suo coso stava moscio.
- vediamo se questo ti aiuta. Intevenni ficccando il mio cazzo in bocca a mia moglie.
È stata probabilmente la pompinara migliore che ho mai incontrato.
In poco tempo io ero in una erezione esagerata, lei mi succhiava mentre cercava di animare il nostro ospite segandolo contro le tette, che nel frattempo aveva estratto dal vestito.
- mettigli il preservativo come ieri
Dissi.
Lei lo fece, ma mentre era chinata su di lui, col suo coso in bocca, inguainato di lattice, la presi da dietro bruscamente.
Questo diversivo ebbe l'effetto di farlo eccitare quel tanto da dare a lei l'impressione di avere in bocca un uomo, non un chewing-gum.
Io iniziai a pompare nella figa di mia moglie, che a sua volta succhiava e segava l'ospite.
- ci siamo. Pensai.
Quel pomeriggio il nostro terzo incomodo ebbe una lezione di sesso dalla migliore che poteva incontrare:
Lei in ginocchio ci spompinava alternativamente, poi si mise in bocca entrambi i nostri cazzi.
Fece anche sfregare le cappelle, la troia, come fosse un gesto di conciliazione fra gentiluomini.
Accucciati sul divano ci facemmo leccare il buco del culo e la carrozza con le palle.
Presi poi mia moglie da sotto, dicendogli di prenderla in doppia, ma l'ebete non capiva, allora lo feci sedere e lei montò su di lui, così potei penetrarla nel culo, nella doppia più classica.
Mancava qualcosa, eravamo troppo generosi con lui. Non sembrava proprio che mi stessi vendicando, per quanto il suo imbarazzo restava palese.
In un attimo l'idea, nel momento che mia moglie lo stava segando con le tette, per cercare di ravvivare la sua erezione, mi intromisi lestamente e cominciai a fargli un pompino.
Era l'ultima cosa che si aspettava, si mise a gridare che non potevo, che ero matto, ma io sentivo la consistenza, dentro il preservativo, che gonfiava e gonfiava.
- ma smettila cretino, a quanto pare io sono cornuto, ma tu sei un bel frocetto.
Dissi esagerando.
Sta di fatto che quel gesto lo fece indurire di nuovo, giusto in tempo, perché io ero pronto a sborrare ma non volevo finire prima di lui.
Mia moglie si mise a pecora e lui la penetrò mentre io mi inserivo nella bocca di lei.
- vengo! Biascicò lui
Fece in tempo a uscire dalla figa rasata di lei, ma non a sborrare fuori dal gommino.
Io ero maturo, la bocca di mia moglie fu invasa da uno schizzo copioso, più del solito.
- aspetta a ingoiare, fagli vedere cosa ci piace.
Lei lo guardò facendo roteare la lingua coperta di sperma, gocciolava talvolta sulla sua sesta.
Ci sedemmo sulla poltrona di fronte a lui e ci baciammo come facevamo spesso, scambiandoci il mio seme.
Lui era terrorizzato e forse anche disgustato. Cretino.
Non era proprio il tipo a cui avrei voluto lasciare quella donna meravigliosa.
Eppure ci fu spazio per una novità, impensata fino a quel momento:
Accadde che lei, una sera, uscì con "degli amici", ma il tempo passava e non dava segni di rientro.
Non mi scriveva, non rincasava.
Io attesi fino all'alba, mi addormentai. Erano le 10 quando rientrò, e le chiesi spiegazioni.
In breve, aveva dormito a casa di un altro. Un ragazzo che conoscevo e con cui avevamo delle frequentazioni, soprattutto per via del lavoro di mia moglie, ma non avrei mai pensato che potesse attrarla a tal punto.
Venne fuori che, in realtà, non era lei ad essere attratta, quanto lui a corteggiarla da tempo, e quella volta lei aveva ceduto.
Era la fine. Pensai.
Poi, un impulso sotterraneo dentro di me prese il sopravvento.
Mi eccitai pensando di essere stato cornificato in modo così plateale, senza fingere o dissimulare.
Le chiesi dettagli, per il suo stupore; temeva una reazione violenta o adirata che non ci fu.
Mi assecondò.
- racconta. Le dissi.
- siamo stati in un bar per un paio d'ore, poi gli ho proposto di andare in macchina e appartarci, ma lui era un po' imbarazzato. Mi propose piuttosto di andare a casa sua, e io accettai. Durante il viaggio cercavo di provocarlo, mi palpavo le tette e gli cercavo il cazzo, sotto i calzoni, ma lui era più impacciato del previsto.
Non avrei mai pensato che mia moglie potesse trovare un amante così imbranato, eppure...
- continua
Dissi mentre la situazione mi eccitava sempre di più
- arrivati a casa l'ho baciato con foga, per farlo arrapare, nonostante il suo evidente imbarazzo. Non aveva mai avuto rapporti con una donna.
- ah benone, ha trovato la migliore che poteva. Scherzai sentendo il cazzo gonfiarsi sempre di più.
- cosa gli hai fatto perciò?
- ho iniziato a succhiarlo e masturbarlo, sperando di non farlo venire troppo in fretta, perché era imbarazzato, ma cominciava ad eccitarsi sul serio.
Gli ho messo il preservativo con la bocca (lei lo sapeva fare, davvero) e sono salita a cavallo, ma è durato poco, poverino.
Disse con tenerezza.
Io ero troppo eccitato per fermarmi, si era comportata da troia, sia pure, ma non potevo negare che mi piacesse pensare a lei, scopata da qualcuno senza di me.
Era capitato che avessimo rapporti con prostitute (a mia moglie piacevano quelle molto volgari e magari rifatte), trans ed avevamo frequentato ultimamente un club per scambisti; avevamo un certo curriculum da trasgressivi, ma era la prima volta che uno di noi prendeva iniziativa senza accordo col partner.
Tutte queste riflessioni mi fecero scoppiare il cazzo, feci appena in tempo a metterglielo in mano dicendo:
- intanto occupati di questo, poi ne riparliamo.
Pochi affondi di mano e le scaricai sul braccio una spruzzata che diceva tutto:
Forse era davvero finita, ma forse c'era spazio per un ultimo atto memorabile.
- fallo venire qui, dobbiamo parlare.
Le dissi a pranzo, la decisione di separarci sarebbe giunta in breve, ma volevo proprio togliermi lo sfizio di far vedere al tipo che cosa gli stavo cedendo.
Ci raggiunse nel pomeriggio, inquieto, temendo una scenata da parte mia che non ci fu.
In modo abbastanza pacato gli spiegai che si era comportato molto male, anzi, tutti e due! Ma ero disposto a perdonare entrambi alla sola condizione di scopare mia moglie in tre.
Panico. Lui divenne rosso di imbarazzo, voleva andare via, ma gli spiegai (bluffando parecchio) che se fosse fuggito allora si che sarebbe andato incontro alla mia ira e al mio sdegno.
Intervenne lei. Lei sapeva sempre, dannatamente, essere persuasiva.
Gli disse:
- dai non fare così, anzi, senti io comincio a farti un pompino poi vediamo cosa succede...
Lui era paonazzo all'inverosimile, mentre lei gli si inginocchiava davanti e gli slacciava i pantaloni.
Ben presto ebbe il suo cazzo in bocca. Non era proprio niente di che, nella media come me, ma non riusciva ad arrizzarsi per lo scandalo della situazione.
Dissi:
- o così o niente, mi spiace.
Tirai fuori il mio e mi avvicinai.
Lei ce la metteva tutta, di bocca, lingua, mani, armeggiava con le palle, faceva ventose a raffica, succhiava il glande e leccava il tronco. Tutto apparentemente inutile, il suo coso stava moscio.
- vediamo se questo ti aiuta. Intevenni ficccando il mio cazzo in bocca a mia moglie.
È stata probabilmente la pompinara migliore che ho mai incontrato.
In poco tempo io ero in una erezione esagerata, lei mi succhiava mentre cercava di animare il nostro ospite segandolo contro le tette, che nel frattempo aveva estratto dal vestito.
- mettigli il preservativo come ieri
Dissi.
Lei lo fece, ma mentre era chinata su di lui, col suo coso in bocca, inguainato di lattice, la presi da dietro bruscamente.
Questo diversivo ebbe l'effetto di farlo eccitare quel tanto da dare a lei l'impressione di avere in bocca un uomo, non un chewing-gum.
Io iniziai a pompare nella figa di mia moglie, che a sua volta succhiava e segava l'ospite.
- ci siamo. Pensai.
Quel pomeriggio il nostro terzo incomodo ebbe una lezione di sesso dalla migliore che poteva incontrare:
Lei in ginocchio ci spompinava alternativamente, poi si mise in bocca entrambi i nostri cazzi.
Fece anche sfregare le cappelle, la troia, come fosse un gesto di conciliazione fra gentiluomini.
Accucciati sul divano ci facemmo leccare il buco del culo e la carrozza con le palle.
Presi poi mia moglie da sotto, dicendogli di prenderla in doppia, ma l'ebete non capiva, allora lo feci sedere e lei montò su di lui, così potei penetrarla nel culo, nella doppia più classica.
Mancava qualcosa, eravamo troppo generosi con lui. Non sembrava proprio che mi stessi vendicando, per quanto il suo imbarazzo restava palese.
In un attimo l'idea, nel momento che mia moglie lo stava segando con le tette, per cercare di ravvivare la sua erezione, mi intromisi lestamente e cominciai a fargli un pompino.
Era l'ultima cosa che si aspettava, si mise a gridare che non potevo, che ero matto, ma io sentivo la consistenza, dentro il preservativo, che gonfiava e gonfiava.
- ma smettila cretino, a quanto pare io sono cornuto, ma tu sei un bel frocetto.
Dissi esagerando.
Sta di fatto che quel gesto lo fece indurire di nuovo, giusto in tempo, perché io ero pronto a sborrare ma non volevo finire prima di lui.
Mia moglie si mise a pecora e lui la penetrò mentre io mi inserivo nella bocca di lei.
- vengo! Biascicò lui
Fece in tempo a uscire dalla figa rasata di lei, ma non a sborrare fuori dal gommino.
Io ero maturo, la bocca di mia moglie fu invasa da uno schizzo copioso, più del solito.
- aspetta a ingoiare, fagli vedere cosa ci piace.
Lei lo guardò facendo roteare la lingua coperta di sperma, gocciolava talvolta sulla sua sesta.
Ci sedemmo sulla poltrona di fronte a lui e ci baciammo come facevamo spesso, scambiandoci il mio seme.
Lui era terrorizzato e forse anche disgustato. Cretino.
Non era proprio il tipo a cui avrei voluto lasciare quella donna meravigliosa.
1
voti
voti
valutazione
10
10
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
L'ultima voltaracconto sucessivo
Nuova esperienza 3
Commenti dei lettori al racconto erotico