L'adulterio di Ludovica Bianchi - Ep.9. Ringo

di
genere
trio

Non ebbe tempo di ripensare all’accaduto, chiedersi se era stata brava. Mentre era ancora inginocchiata a suggere dalla pesca di Simona, i due uomini la presero e la sbatterono sul divano, e lei ormai non chiedeva altro che essere fottuta. Luciano, nudo e con l’asta diritta, si distese lungo il divano e lei vi si impalò sopra. L’uomo la tirò a sé e le leccò dalle labbra il piacere di Simona, le succhiò la lingua come a cavarle l’anima. E mentre era lì, che accennava la solita danza col bacino, sentì altre mani sul suo posteriore, altre dita. Si voltò lasciva e guardò Marino alle sue spalle, col cazzo in tiro e gli occhi sul suo sedere. Gli sorrise in modo sconcio vedendolo colare saliva sulle dita e poi portarle al suo ano per penetrarla. Simona, ancora sconvolta dal recente orgasmo, la guardava distesa sul tappeto, una mano furtiva sul sesso, a darsi ancora piacere. Quando Marino appoggiò il glande al suo buchetto, e quando spinse per entrare, Ludovica gridò oscenità, e poi si buttò di nuovo alla ricerca della bocca di Luciano. Lui la sollevò tenendola per le spalle, perché voleva guardarla in viso. E quel viso esplose e si ricompose più volte. La bocca si spalancò e si strinse, gridò parole sconnesse e gemiti, si morse le labbra e se le leccò, le aprì e le serrò a seconda che i due cazzi dentro di lei la stessero trattando. Gli occhi si dilatarono, le pupille si rivoltarono al punto che Luciano la schiaffeggiò sulla guancia, e Ludovica in cambio gli sorrise, poi scese e gli morse il collo. Fu allora Marino a schiaffeggiarle il culo, forte, lasciandole i segni delle dita. Ludovica allora sì sollevò, fino a sentire il corpo dell’omone che la stantuffava da dietro, alzò le braccia e le portò dietro al suo collo, si voltò e gli infilò la lingua in bocca, mentre le mani di lui correvano ai suoi capezzoli. Luciano le venne in fica con un rantolo, lei se ne accorse e tornò da lui, abbandonata e ancora offerta a Marino, che urlandole un’ultima volta ‘puttana’ le schizzò violentemente in culo.
Ludovica non sapeva se o quante volte fosse venuta, mentre i cazzi dei due uomini, spolpati, le scivolavano fuori dalla fica e dal culo.
«Credo di non averti lasciato più niente,» disse a voce bassa a Simona, controllando il fiatone, con il tono di chi ha appena finito l’ultimo biscotto.

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I commenti sono oltremodo graditi.
Joe Cabot vi aspetta per altre puntate di questa saga e altre storie, corredate da foto delle muse ispiratrici, all’indirizzo: https://raccontiviola.wordpress.com/
scritto il
2022-07-14
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