Amico ? (Capitolo 5 - Arturo)
di
Moses
genere
dominazione
Dopo una notte agitata, mi svegliai e andai a fare una doccia mentre Chiara ancora dormiva, così avrei avuto del tempo per pensare, capivo di non avere molta scelta, mi ero cacciato in quel guaio per la mia insoddisfazione sessuale nel matrimonio e di certo non avevo riflettuto sulle possibili conseguenze ne tantomeno sulla possibilità che un eventuale Master/Padrone fosse un conoscente o addirittura un vecchio amico, in fondo io volevo solo sfogare la repressione sessuale in cui ero caduto.
In quel momento il mio cellulare squillò, il numero era sconosciuto, mi accorsi che era una videochiamata e quando risposi mi apparve la faccia di Arturo, e il suo ghigno maligno, avevo un asciugamano legato ai fianchi, che memore delle indicazioni ricevute, feci scivolare in terra e poi mi misi a quattro zampe, con lo sguardo verso il pavimento, Arturo disse bene vedo che la cagna che e in te ti fa fare la cosa giusta senza che io ti ordini nulla.
Ora prova a pensare a noi, due giorni fa', amici fin da piccoli, le nostre famiglie che sono cresciute insieme, certo ognuno aveva i suoi segreti e le sue perversioni, ma per fortuna le nostre erano complementari, io Dominante e tu Sottomesso, e anche per le nostre signore è lo stesso, Chiara gode nell'essere dominata e nell'essere usata e umiliata, hai visto come ha goduto con il cazzo di Salvatore, ma tu non l'hai mai capito, mentre io con l'aiuto delle confidenze non esplicite che Chiara ha fatto a Camilla l'ho compreso e con Camilla abbiamo pianificato come lei avrebbe potuto sottometterla.
Come vedi non è stato difficile, con te è stato ancora più facile, ti avevo riconosciuto subito dalle foto, anche con il volto coperto, quindi ho fatto in modo che ti salisse la voglia del tuo padrone, cosa che è puntualmente successa, i miei silenzi, ti hanno portato a un punto in cui avrei potuto chiederti di fare qualunque cosa e tu avresti obbedito, ma mi sono limitato per il momento, sappi che non sarà sempre così, ti userò e ti farò usare da chi voglio, e quando voglio, ti schiaccerò, ti annienterò la volontà, ti sodomizzerò e ti degraderò al livello di un animale, tu sarai ciò che io ti dirò di essere, avrai paura di me, ma non potrai farne a meno, ti farò prostituire come una troia, e sarai contento di consegnarmi tutto il denaro che avrai guadagnato e adesso vai ad aprire la porta che sono qui fuori e non farmi aspettare.
Mi girava la testa, ero terorizzato ma il livello di eccitazione era pazzesco, diciamo che Arturo prima del corpo mi stava scopando la mente e ci riusciva benissimo.
Corsi alla porta la aprì e lo trovai li fuori, poggiato alla porta dell'ascensore, che mi disse be' non saluti il tuo padrone ? Io mi gettai sulle sue scarpe e le baciai, mi lasciò fare per un minuto, interminabile per la possibilità di essere scoperti sul pianerottolo, poi si mosse verso l'interno, ma con mia sorpresa mi chiuse fuori. Da dentro disse tu aspetta li che vado a svegliare l'altra cagna.
Restai per un quarto d'ora nudo a pecora sul pianerottolo senza avere il coraggio di muovermi, ne quasi di respirare, comunque al cazzo pareva piacere questa situazione, svettava tutto contento fregandosene dei pericoli che correvo, tirai un sospiro di sollievo quando la porta fu aperta, ma solo per cadere ancora più in basso, alla mia vista c'era Chiara, lo stava succhiando ad Arturo che lo spingeva in fondo alla gola provocandole conati e lacrime, e nel mentre la stava cinghiando sul culo e aulla schiena, Arturo disse quanto lo avevo sognato questo momento, ma anche voi lo avevate sognato vero ? Almeno per me era vero, certo l'uomo a cui nei miei sogni Chiara faceva il pompino non era certo Arturo, ma ormai le cose stavano così la gelosia mista ad eccitazione mi portò ad un orgasmo senza che mi fossi nemmebo sfiorato, Arturo lo vide e sghignazzando disse a Chiara, visto al tuo maritino piace proprio vederti usata come la peggiore delle troie masochiste, e allora diglielo bene di chi diventerai la troia su, e sentì Chiara dire a voce sommessa sarò la troia di Arturo e la schiava di Camilla che potranno fare di me quello che più gli aggrada.
Arturo mi fece avvicinare con un gesto e quando fui vicino mi fece abbassare mettendomi un piede sulla testa, rimase così e poi ho cominciato a sentire i rumori di un cazzo in bocca a qualcuno, e Arturo cominciò a insultarla quando fu quasi Al culmine lo tirò fuori la posizionò con la pancia sul tavolo e glielo mise in fica con un solo colpo, Chiara emise un urletto e Arturo mi disse questa troia è fradicia, basta prenderla con la forza e fa' qualsiasi cosa vero ? Chiara disse solo Siii e poi ricominciò a gemere, Arturo lo tirò fuori e tenne Chiara per i capelli ferma ma lei si dibatteva per rimetterlo dentro, le diede due sberle sulle chiappe e Chiara si fermò, Arturo disse adesso ti rompo quel culo da lurida maiala che sei e se sento anche solo uno strillo inculo anche l'altra troia che ho sotto il piede, poi puntò la cappella sul buco quasi vergine di Chiara, e con un colpo secco infilo la cappella, Chiara trattenne il fiato, ma resistette, ma la seconda spinta le lacerò il retto e lei urlò, proprio come una maiala al macello, Arturo sorrise soddisfatto, e rimanendo dentro al culo di Chiara, mi disse vieni su cagna che ora tocca a te, tremavo, Arturo mi prese pwr i capellie mi posizionò accanto a Chiara, Arturo lo sfilo dal suo culo, lei fece una smorfia e poi si rilassò, Arturo le si avvicinò all'orecchio e le sussurrò, troia già non ne puoi fare a meno, ma stai tranquilla, ora faccio diventare frocio tuo marito e poi torno da te e tra poco litigherete per farvelo mettere nel culo da me, dopo questa previsione, appoggiò il cazzo sul mio buco e mi spaccò in due il dolore e fu enorme, ma poi Arturo comincio a incularmi con sapienza, prima piano, e via via con forza, e poi con furia, mi tirava i capelli, mi infilava le dita in bocca oer farsele succhiare, la sua cappella colpiva la prostata con violenza,.avrei voluto che non finisse mai, ma all'ennesimo colpo ii venni con degli schizzi potenti , Arturo si fermò dentro di me e poi mi disse adesso sei proprio la mia frocetta, lo tirò fuori, e senza il suo sostegno le gambe mi cedettero e scivolai a terra, ero sfatto, ma guardavo Arturo come se ne fossi innamorato, lui disse apri la bocca lo feci e Aturo ci sputò dentro, ingoia vacca e mettiti sotto il culo della troia di tua moglie, mi posizionai e Arturo mi infilò il cazzo in bocca, dai puliscilo dai residui del tuo culo, lo feci immediatamente, ogn ok tanto lo sfilava dalla mia bocca e lo infilava nella fica di Chiara, alla fine il suo cazzo era enorme e rosso, ma anche scivoloso di saliva e di umori vaginali, quindi senza preavviso lo infilò completamente in un solo colpo nel culo du Chiara, con lei fu meno delicato, voleva romperla, e dopo una furiosa galoppata le venne nelle viscere, ma anche Chiara venne con il culo, schizzando umori sulla mia faccia, Arturo si sfilò dal suo culo e la copiosa sborrata mista a sangue scivolò fuori e finì sulla mia faccia, anche Chiara scivolò a terra, Arturo sembrava non accusare la stanchezza, ci guardava soddisfatto e poi disse per suggellare la vostra sottomissione a me facciamo un filmino in cui voi vi dichiarate miei schiavi per sempre e che io potrò fare di voi quello che voglio fino a vendervi ad altri Padroni, anche separatamente, e lo farete pronunciando le vostre generalità pulendomi cazzo e palle con le vostre luride lingue, lo facemmo e firmammo la nostra condanna alla schiavitù.
Per suggerimenti e consigli
submos1963@gmail.com
In quel momento il mio cellulare squillò, il numero era sconosciuto, mi accorsi che era una videochiamata e quando risposi mi apparve la faccia di Arturo, e il suo ghigno maligno, avevo un asciugamano legato ai fianchi, che memore delle indicazioni ricevute, feci scivolare in terra e poi mi misi a quattro zampe, con lo sguardo verso il pavimento, Arturo disse bene vedo che la cagna che e in te ti fa fare la cosa giusta senza che io ti ordini nulla.
Ora prova a pensare a noi, due giorni fa', amici fin da piccoli, le nostre famiglie che sono cresciute insieme, certo ognuno aveva i suoi segreti e le sue perversioni, ma per fortuna le nostre erano complementari, io Dominante e tu Sottomesso, e anche per le nostre signore è lo stesso, Chiara gode nell'essere dominata e nell'essere usata e umiliata, hai visto come ha goduto con il cazzo di Salvatore, ma tu non l'hai mai capito, mentre io con l'aiuto delle confidenze non esplicite che Chiara ha fatto a Camilla l'ho compreso e con Camilla abbiamo pianificato come lei avrebbe potuto sottometterla.
Come vedi non è stato difficile, con te è stato ancora più facile, ti avevo riconosciuto subito dalle foto, anche con il volto coperto, quindi ho fatto in modo che ti salisse la voglia del tuo padrone, cosa che è puntualmente successa, i miei silenzi, ti hanno portato a un punto in cui avrei potuto chiederti di fare qualunque cosa e tu avresti obbedito, ma mi sono limitato per il momento, sappi che non sarà sempre così, ti userò e ti farò usare da chi voglio, e quando voglio, ti schiaccerò, ti annienterò la volontà, ti sodomizzerò e ti degraderò al livello di un animale, tu sarai ciò che io ti dirò di essere, avrai paura di me, ma non potrai farne a meno, ti farò prostituire come una troia, e sarai contento di consegnarmi tutto il denaro che avrai guadagnato e adesso vai ad aprire la porta che sono qui fuori e non farmi aspettare.
Mi girava la testa, ero terorizzato ma il livello di eccitazione era pazzesco, diciamo che Arturo prima del corpo mi stava scopando la mente e ci riusciva benissimo.
Corsi alla porta la aprì e lo trovai li fuori, poggiato alla porta dell'ascensore, che mi disse be' non saluti il tuo padrone ? Io mi gettai sulle sue scarpe e le baciai, mi lasciò fare per un minuto, interminabile per la possibilità di essere scoperti sul pianerottolo, poi si mosse verso l'interno, ma con mia sorpresa mi chiuse fuori. Da dentro disse tu aspetta li che vado a svegliare l'altra cagna.
Restai per un quarto d'ora nudo a pecora sul pianerottolo senza avere il coraggio di muovermi, ne quasi di respirare, comunque al cazzo pareva piacere questa situazione, svettava tutto contento fregandosene dei pericoli che correvo, tirai un sospiro di sollievo quando la porta fu aperta, ma solo per cadere ancora più in basso, alla mia vista c'era Chiara, lo stava succhiando ad Arturo che lo spingeva in fondo alla gola provocandole conati e lacrime, e nel mentre la stava cinghiando sul culo e aulla schiena, Arturo disse quanto lo avevo sognato questo momento, ma anche voi lo avevate sognato vero ? Almeno per me era vero, certo l'uomo a cui nei miei sogni Chiara faceva il pompino non era certo Arturo, ma ormai le cose stavano così la gelosia mista ad eccitazione mi portò ad un orgasmo senza che mi fossi nemmebo sfiorato, Arturo lo vide e sghignazzando disse a Chiara, visto al tuo maritino piace proprio vederti usata come la peggiore delle troie masochiste, e allora diglielo bene di chi diventerai la troia su, e sentì Chiara dire a voce sommessa sarò la troia di Arturo e la schiava di Camilla che potranno fare di me quello che più gli aggrada.
Arturo mi fece avvicinare con un gesto e quando fui vicino mi fece abbassare mettendomi un piede sulla testa, rimase così e poi ho cominciato a sentire i rumori di un cazzo in bocca a qualcuno, e Arturo cominciò a insultarla quando fu quasi Al culmine lo tirò fuori la posizionò con la pancia sul tavolo e glielo mise in fica con un solo colpo, Chiara emise un urletto e Arturo mi disse questa troia è fradicia, basta prenderla con la forza e fa' qualsiasi cosa vero ? Chiara disse solo Siii e poi ricominciò a gemere, Arturo lo tirò fuori e tenne Chiara per i capelli ferma ma lei si dibatteva per rimetterlo dentro, le diede due sberle sulle chiappe e Chiara si fermò, Arturo disse adesso ti rompo quel culo da lurida maiala che sei e se sento anche solo uno strillo inculo anche l'altra troia che ho sotto il piede, poi puntò la cappella sul buco quasi vergine di Chiara, e con un colpo secco infilo la cappella, Chiara trattenne il fiato, ma resistette, ma la seconda spinta le lacerò il retto e lei urlò, proprio come una maiala al macello, Arturo sorrise soddisfatto, e rimanendo dentro al culo di Chiara, mi disse vieni su cagna che ora tocca a te, tremavo, Arturo mi prese pwr i capellie mi posizionò accanto a Chiara, Arturo lo sfilo dal suo culo, lei fece una smorfia e poi si rilassò, Arturo le si avvicinò all'orecchio e le sussurrò, troia già non ne puoi fare a meno, ma stai tranquilla, ora faccio diventare frocio tuo marito e poi torno da te e tra poco litigherete per farvelo mettere nel culo da me, dopo questa previsione, appoggiò il cazzo sul mio buco e mi spaccò in due il dolore e fu enorme, ma poi Arturo comincio a incularmi con sapienza, prima piano, e via via con forza, e poi con furia, mi tirava i capelli, mi infilava le dita in bocca oer farsele succhiare, la sua cappella colpiva la prostata con violenza,.avrei voluto che non finisse mai, ma all'ennesimo colpo ii venni con degli schizzi potenti , Arturo si fermò dentro di me e poi mi disse adesso sei proprio la mia frocetta, lo tirò fuori, e senza il suo sostegno le gambe mi cedettero e scivolai a terra, ero sfatto, ma guardavo Arturo come se ne fossi innamorato, lui disse apri la bocca lo feci e Aturo ci sputò dentro, ingoia vacca e mettiti sotto il culo della troia di tua moglie, mi posizionai e Arturo mi infilò il cazzo in bocca, dai puliscilo dai residui del tuo culo, lo feci immediatamente, ogn ok tanto lo sfilava dalla mia bocca e lo infilava nella fica di Chiara, alla fine il suo cazzo era enorme e rosso, ma anche scivoloso di saliva e di umori vaginali, quindi senza preavviso lo infilò completamente in un solo colpo nel culo du Chiara, con lei fu meno delicato, voleva romperla, e dopo una furiosa galoppata le venne nelle viscere, ma anche Chiara venne con il culo, schizzando umori sulla mia faccia, Arturo si sfilò dal suo culo e la copiosa sborrata mista a sangue scivolò fuori e finì sulla mia faccia, anche Chiara scivolò a terra, Arturo sembrava non accusare la stanchezza, ci guardava soddisfatto e poi disse per suggellare la vostra sottomissione a me facciamo un filmino in cui voi vi dichiarate miei schiavi per sempre e che io potrò fare di voi quello che voglio fino a vendervi ad altri Padroni, anche separatamente, e lo farete pronunciando le vostre generalità pulendomi cazzo e palle con le vostre luride lingue, lo facemmo e firmammo la nostra condanna alla schiavitù.
Per suggerimenti e consigli
submos1963@gmail.com
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Amico ? (Capitolo 4 - Chiara)racconto sucessivo
Amico ? (Capitolo 6 - Camilla)
Commenti dei lettori al racconto erotico