Amico ? (Capitolo 8 - Figli)
di
Moses
genere
dominazione
L'attesa dell'arrivo di Roberta ci aveva messo un po' in tensione, non sapevamo bene cosa aspettarci anche Roberta era stata vaga sui motivi per il suo rientro improvviso, ci dividevamo tra il lavoro e gli obblighi imposti dai padroni, in più Salvatore, veniva sempre più spesso a casa nostra e faceva i suoi comodi con Chiara mi umiliava un po' po' mi usava come pisciatoio e se ne andava, qualche volta quando rientravo dal lavoro mi costringeva ad entrare nella guardiola, mi faceva inginocchiare sotto il tavolo e poi mi pisciava in bocca, delle volte faceva due chiacchiere con altri condomini nel mentre e urinava, e poi diceva agli interlocutori che buongustaio fossi diventato in vero sommelier, e se qualche goccia mi cadeva in terra me la faceva leccare, una sera dopo questo trattamento mi disse guarda che oggi è arrivata Aurora (la figlia maggiore anche lei all'estero per studiare)
anche lei avendo saputo che la sorella veniva a trovarci ci aveva voluto fare una sorpresa.
Le cose si complicavano maledettamente, come avremmo potuto tenere nascosta la nostra situazione se la nostra casa era la base per le angherie che subivamo ?
Ne parlai con Chiara che propose di chiedere ai nost i Padroni di vederci da loro, così chiamai Arturo e glielo chiesi, lui disse ci devo pensare, ti faccio sapere e chiuse il discorso.
Intanto arrivò anche Roberta e tutto sembrava normale, Arturo e Camilla e anche Salvatore allentarono la morsa, e tutto sommato sembrava che potessimo superare indenni il periodo di convivenza forzata, poi però una sera ricevemmo un messaggio dei nostri Padroni, che ci aspettavano per il sabato successivo a cena con tutta la famiglia, ci sarebbero stati anche i loro ragazzi Mimmo e Francesco, funmo presi dal panico, ma non potevamo rifiutare, quindi lo comunicammo alle ragazze, Roberta acconsentì subito, mentre Aurora non ne voleva sapere, ma l'ordine era stato chiaro dovevamo andare tutti riuscimmo a convicerla.
Così arrivò il sabato sera ci preparammo Chiara e le nostre ragazze erano bellissime vestitini primaverili leggeri e scarpe con il tacco alto io sportivo, scendemmo a prendere l'automobile, e quando passammo davanti alla guardiola Salvatore ci chiamò dicendo che doveva farci firmare una cosa, le ragazze andarono avanti e noi a testa bassa entrammo in guardiola, mi fece inginocchiare sotto al tavolo come al solito dicendo a Chiara che quello era il posto del cane, poi le disse dai mettitit a pecora che ti inculo, le strappo il perizoma le sputò sul culo e la penetrò violento, la stantuffo per qualche minuto e poi con un urlo ke sborrò nelle viscere, poi pres era un plug e le tappò il culo, mi fece ripulire il suo cazzo che sapeva di residui del culo di Chiara e ci cacciò via dicendo salutate i vistri Padroni.
Cercammo di ricomporci, alla meglio prima di entrare in macchina, ma le ragazze si accorsero che era successo qualcosa e ci fecero delle domande a a cui noi demmo risposte evasive, ma non convincenti, ci avviammo e arrivammo a casa di Arturo e Camilla, ci accolsero sorridenti come se nulla fosse cambiato nelle ultime settimane, poi arrivarono anche i ragazzi che ci salutarono con dei sorrisetti strani e poi salutarono le ragazze abbracciandole con un po' troppa enfasi, e notai le smorfie di disappunto delle nostre figlie.
Aperitivo in giardino e poi notai che Arturo si era allontanato con Chiara con una scusa, tardavano a ritornare, e con la scusa di andare in bagno mi allontanai anche io sotto lo sguardo severo di Camilla, cercai Chiara e arrivai nel bagno di servizio, da fuori sentivo i suoi gemiti, Arturo la stava scopando, e la schiaffeggiava sul culo, brutta troia di merda diceva, ti sei fatta inculare senza il mio permesso e poi mi hai portato la sborra di Salvatore in casa mia, sei proprio una deficente ritardata, stasera vedrai cosa succede, Chiara singhiozzava e diceva pietà io pensavo che Salvatore aveva ricevuto la Sua autorizzazione, cosa che in effetti era proprio quello che era successo, Arturo le sborrò in fica, e poi estrasse il plug e le due sborrate si unirono scivolando lungo le gambe e sgocciolando per terra, Arturo spalancò la porta e mi tirò dentro, mi spinse in ginocchio accanto a Chiara e ci fece leccare tutto per bene, chi sporca pulisce è il motto della casa, sbrigatevi che le sorprese non finiscono certo qui, bravi miei cagnolini ora, datevi una sistemata e tornate di là.
Quando arrivammoa aituazione era cambiata, cera della musica e i rgazzi ballavano con le nostre figlie un lento, Mimmo ballava con Roberta e Francesco con Aurora, le loro mani erano sulle loro chiappe e le pastrugnavano tranquilli le ragazze non aprivano bocca, noi ci sedemmo vicino ai nostri Padroni, che presero a parlarci, Camilla disse vi ricordate quando qualche anno fa portammo le vostre ragazze in vacanza con noi al mare, perché voi avevate da fare con i genitori di Massimo che erano malati, credo fosse dopo la maturità di Roberta, siano stati insieme per due mesi circa, lo abbiamo impiegato bene quel periodo e delle vostre bambine ne abbiamo fatto delle splendide cagnette da sesso, sottomesse non solo a noi, ma anche ai nostri figlioli, che ne hanno fatto dei giocattoli per loro e per i loro amici, rimanemmo senza parole, ma capimmo perché le ragazze avevano insistito per andare a studiare lontano da casa, comunque adesso sono di nuovo qui, e siamo felici, di poterle usare nuovamente a nostro piacimento, Chiara piangeva singhiozzando, io ero sbiancato, la cattiveria dei nostri ex amici ci sconvolse, nel frattempo i ragazzi avevano fatto passi avanti Aurora e Roberta erano inginocchiate e stavano succhiando i cazzi dei ragazzi mentre venivano insultate e prese a schiaffi dai due aguzzini, Camilla e Arturo ridevano di gusto, allora vi è piaciuta la sorpresina, quando le nostre schiave sessuali sono partite avevamo perso i nostri giocattolini e abbiano pensato a voi per sostituirle, cosa che è stata abbastanza facile non abbiano nemmeno usato le vostre figlie per convincervi, ma vi siete sottomessi di vostra spontanea volontà, adesso fate l'ultimo passo, spogliatevi nudi, mettetevi a quattro zampe indossate il collare e poi consegnateci il guinzaglio, in segno della vostra appartenenza senza condizioni ai vostri padroni, lo facemmo tanto ormai non avevamo più una dignità da difendere, cosi le nostre ragazze assistettero in ginocchio con il cazzo in bocca alla nostra pubblica sottomissione, i nostri Padroni ci stavano portando a spasso per il giardino, ogni tanto ci colpivano il culo tra le risate dei loro figli, Arturo portava a spasso me e Camilla portava Chiara, la fece avvicinare ai ragazzi e gli consegnò il guinzaglio, ecco ragazzI, potete farne qualsiasi cosa ma solo per stasera, le due troiette giovani le prendo io, che voglio fargli pagare la loro fuga dai padroni come dei topi di fogna, le prese per i capelli le strattono facendole appoggiare anche sulle mani, e facendole camminare cone le cagne, arrivarono vicino ad Arturo e me, non avevo il coraggio di alzare gli occhi, ma Arturo voleva umiliarmi fino al limite, mi tirò per i capelli, e disse dai amico mio, su di alle tue bambine cosa sei tu e cosa sono io, poi io ti dimostrero coso sono le tue bambine, con le lacrime dissi che io ero diventato spontaneamente e di mia volontà lo schiavo di Arturo che era il padrone anche della loro mamma, dopo che anche lei era stata sottomessa da Camilla, loro non parlarono, lo fece Arturo, ok ora che abbiamo finito le presentazioni passiamo a far vedere a papà in cosa vi abbiano trasformato, forza, le due ragazze si tolsero i vestiti, sotto non indossavano intimo, erano completamente depilate e avevano degli anelli ai capezzoli e alle labbra della fica, entrambe si misero un anello molto grande al naso, tipo quello che si mette alle mucche e a quello attaccarono un piccolo guinzaglio che consegnarono a Camilla, Arturo disse non ti piacciono le mie vacche, epoure loro sono delle brave vacche, le abbiamo fatte montare da mezzo paese, a pagamento naturalmente, con i soldi guadagnati vendendole ho acquistato le auto nuove per i miei ragazzi. Poi viste le loro tendenze masochiste, le abbiano affittate anche per dei particolari filmini, se vuoi poi b vediamo uno insieme, ma per ora le due vacche sollazzeranno Camilla e a te invece penserò io, Camilla appena ebbe mano libera tirò con foza i guinzagli delle ragazze e che sentirono il naso tirare e la seguirono docili, una frusta apparve in mano a Camilla che mise le due vacche a 69 e poi le fece leccarr tra di loro, mentre le frustava II modo selvaggio, i primi segni apparvero sulla schiena e sulle chiappe delle ragazze che però non smisero di leccarsi, Arturo dopo aver osservato la scena con libidine mi trascinò verso un divano, mi fece insalivare il suo cazzo e si posizionò alle mie spalle, pubto il cazzo sul mio ano e poi fece fermare la fustigazione a Camilla, nel silenzio che seguì si sentiva solo il respiro affannoso delle due vacche, e Arturo che disse dai cagna adesso implorami di inculare te e le tue figlie e sii convincente, io percepivo il suo cazzo vicinissimo e lo desideravo dentro di me più d ogni altra cosa, quindi capitolai nuovamente e dissi ti prego Padrone fammi sentire la tua troia e poi incula anche le mie figlie ti prego, sei sicuro mi chiese e io sculettai per confermare, al che Arturo mi spinse il suo grosso cazzo tutto in culo e stavolta senza nessuna delicatezza mi montò, mi metteva le mani in bocca e ni chiedeva se volevo che la smettesse, noooo rispondevo ormai in un delirio dei sensi, lui usciva tutto osservava i ok buc ok lasciat ok dal passaggio del suo cazzo e poi lo ributtava dentro a tutta forza colpendo la prostata, dopo un po' di quel trattamento venni nuovamente dentro la gabbietta senza toccarmi, sei una vera troia disse Camilla gustandosi la scena bastano pochi colpi di cazzo e subito godi, Arturo mi rimase dentro ma sena più muoversi, nel frattempo Chiara era stata scopata in fica e culo dai due ragazzi insieme che le avevano sborrato dentro poi l'avevano portata a tiro delle figlie e le avevano costrette a leccare i buchi slabbrati della mamma da cui fuoriusciva la sborra, tra le risate dei nostri aguzzini, in quel momento Arturo riprese a incularmi, non durò molto io guaivo come una cagna, era super eccitato, e mi esplose nel retto, io avevo la faccia stravolta, ma era niente rispetto all'espressione che avevo quando cominciò a pisciarmi nel culo, cercai di divincolarmi, ma non riusci a muovermi, Arturo tirava il guinzaglio sul collo quasi a soffocarmi, ferma cagna disse, la pisciata durò moltissimo, mi sentivo pieno, mi usci dal culo, ma subito mi mise un plug per non disperdere il prezioso liquido disse ridendo, stavo per scoppiare, ma Arturo ancoranon mi dava il permesso di andare a svuotarmi, poi disse andiamo tutti in bagno a ceder svuotare la cagna e ci avviammo 4 padroni e 4 cagne ...
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Intanto arrivò anche Roberta e tutto sembrava normale, Arturo e Camilla e anche Salvatore allentarono la morsa, e tutto sommato sembrava che potessimo superare indenni il periodo di convivenza forzata, poi però una sera ricevemmo un messaggio dei nostri Padroni, che ci aspettavano per il sabato successivo a cena con tutta la famiglia, ci sarebbero stati anche i loro ragazzi Mimmo e Francesco, funmo presi dal panico, ma non potevamo rifiutare, quindi lo comunicammo alle ragazze, Roberta acconsentì subito, mentre Aurora non ne voleva sapere, ma l'ordine era stato chiaro dovevamo andare tutti riuscimmo a convicerla.
Così arrivò il sabato sera ci preparammo Chiara e le nostre ragazze erano bellissime vestitini primaverili leggeri e scarpe con il tacco alto io sportivo, scendemmo a prendere l'automobile, e quando passammo davanti alla guardiola Salvatore ci chiamò dicendo che doveva farci firmare una cosa, le ragazze andarono avanti e noi a testa bassa entrammo in guardiola, mi fece inginocchiare sotto al tavolo come al solito dicendo a Chiara che quello era il posto del cane, poi le disse dai mettitit a pecora che ti inculo, le strappo il perizoma le sputò sul culo e la penetrò violento, la stantuffo per qualche minuto e poi con un urlo ke sborrò nelle viscere, poi pres era un plug e le tappò il culo, mi fece ripulire il suo cazzo che sapeva di residui del culo di Chiara e ci cacciò via dicendo salutate i vistri Padroni.
Cercammo di ricomporci, alla meglio prima di entrare in macchina, ma le ragazze si accorsero che era successo qualcosa e ci fecero delle domande a a cui noi demmo risposte evasive, ma non convincenti, ci avviammo e arrivammo a casa di Arturo e Camilla, ci accolsero sorridenti come se nulla fosse cambiato nelle ultime settimane, poi arrivarono anche i ragazzi che ci salutarono con dei sorrisetti strani e poi salutarono le ragazze abbracciandole con un po' troppa enfasi, e notai le smorfie di disappunto delle nostre figlie.
Aperitivo in giardino e poi notai che Arturo si era allontanato con Chiara con una scusa, tardavano a ritornare, e con la scusa di andare in bagno mi allontanai anche io sotto lo sguardo severo di Camilla, cercai Chiara e arrivai nel bagno di servizio, da fuori sentivo i suoi gemiti, Arturo la stava scopando, e la schiaffeggiava sul culo, brutta troia di merda diceva, ti sei fatta inculare senza il mio permesso e poi mi hai portato la sborra di Salvatore in casa mia, sei proprio una deficente ritardata, stasera vedrai cosa succede, Chiara singhiozzava e diceva pietà io pensavo che Salvatore aveva ricevuto la Sua autorizzazione, cosa che in effetti era proprio quello che era successo, Arturo le sborrò in fica, e poi estrasse il plug e le due sborrate si unirono scivolando lungo le gambe e sgocciolando per terra, Arturo spalancò la porta e mi tirò dentro, mi spinse in ginocchio accanto a Chiara e ci fece leccare tutto per bene, chi sporca pulisce è il motto della casa, sbrigatevi che le sorprese non finiscono certo qui, bravi miei cagnolini ora, datevi una sistemata e tornate di là.
Quando arrivammoa aituazione era cambiata, cera della musica e i rgazzi ballavano con le nostre figlie un lento, Mimmo ballava con Roberta e Francesco con Aurora, le loro mani erano sulle loro chiappe e le pastrugnavano tranquilli le ragazze non aprivano bocca, noi ci sedemmo vicino ai nostri Padroni, che presero a parlarci, Camilla disse vi ricordate quando qualche anno fa portammo le vostre ragazze in vacanza con noi al mare, perché voi avevate da fare con i genitori di Massimo che erano malati, credo fosse dopo la maturità di Roberta, siano stati insieme per due mesi circa, lo abbiamo impiegato bene quel periodo e delle vostre bambine ne abbiamo fatto delle splendide cagnette da sesso, sottomesse non solo a noi, ma anche ai nostri figlioli, che ne hanno fatto dei giocattoli per loro e per i loro amici, rimanemmo senza parole, ma capimmo perché le ragazze avevano insistito per andare a studiare lontano da casa, comunque adesso sono di nuovo qui, e siamo felici, di poterle usare nuovamente a nostro piacimento, Chiara piangeva singhiozzando, io ero sbiancato, la cattiveria dei nostri ex amici ci sconvolse, nel frattempo i ragazzi avevano fatto passi avanti Aurora e Roberta erano inginocchiate e stavano succhiando i cazzi dei ragazzi mentre venivano insultate e prese a schiaffi dai due aguzzini, Camilla e Arturo ridevano di gusto, allora vi è piaciuta la sorpresina, quando le nostre schiave sessuali sono partite avevamo perso i nostri giocattolini e abbiano pensato a voi per sostituirle, cosa che è stata abbastanza facile non abbiano nemmeno usato le vostre figlie per convincervi, ma vi siete sottomessi di vostra spontanea volontà, adesso fate l'ultimo passo, spogliatevi nudi, mettetevi a quattro zampe indossate il collare e poi consegnateci il guinzaglio, in segno della vostra appartenenza senza condizioni ai vostri padroni, lo facemmo tanto ormai non avevamo più una dignità da difendere, cosi le nostre ragazze assistettero in ginocchio con il cazzo in bocca alla nostra pubblica sottomissione, i nostri Padroni ci stavano portando a spasso per il giardino, ogni tanto ci colpivano il culo tra le risate dei loro figli, Arturo portava a spasso me e Camilla portava Chiara, la fece avvicinare ai ragazzi e gli consegnò il guinzaglio, ecco ragazzI, potete farne qualsiasi cosa ma solo per stasera, le due troiette giovani le prendo io, che voglio fargli pagare la loro fuga dai padroni come dei topi di fogna, le prese per i capelli le strattono facendole appoggiare anche sulle mani, e facendole camminare cone le cagne, arrivarono vicino ad Arturo e me, non avevo il coraggio di alzare gli occhi, ma Arturo voleva umiliarmi fino al limite, mi tirò per i capelli, e disse dai amico mio, su di alle tue bambine cosa sei tu e cosa sono io, poi io ti dimostrero coso sono le tue bambine, con le lacrime dissi che io ero diventato spontaneamente e di mia volontà lo schiavo di Arturo che era il padrone anche della loro mamma, dopo che anche lei era stata sottomessa da Camilla, loro non parlarono, lo fece Arturo, ok ora che abbiamo finito le presentazioni passiamo a far vedere a papà in cosa vi abbiano trasformato, forza, le due ragazze si tolsero i vestiti, sotto non indossavano intimo, erano completamente depilate e avevano degli anelli ai capezzoli e alle labbra della fica, entrambe si misero un anello molto grande al naso, tipo quello che si mette alle mucche e a quello attaccarono un piccolo guinzaglio che consegnarono a Camilla, Arturo disse non ti piacciono le mie vacche, epoure loro sono delle brave vacche, le abbiamo fatte montare da mezzo paese, a pagamento naturalmente, con i soldi guadagnati vendendole ho acquistato le auto nuove per i miei ragazzi. Poi viste le loro tendenze masochiste, le abbiano affittate anche per dei particolari filmini, se vuoi poi b vediamo uno insieme, ma per ora le due vacche sollazzeranno Camilla e a te invece penserò io, Camilla appena ebbe mano libera tirò con foza i guinzagli delle ragazze e che sentirono il naso tirare e la seguirono docili, una frusta apparve in mano a Camilla che mise le due vacche a 69 e poi le fece leccarr tra di loro, mentre le frustava II modo selvaggio, i primi segni apparvero sulla schiena e sulle chiappe delle ragazze che però non smisero di leccarsi, Arturo dopo aver osservato la scena con libidine mi trascinò verso un divano, mi fece insalivare il suo cazzo e si posizionò alle mie spalle, pubto il cazzo sul mio ano e poi fece fermare la fustigazione a Camilla, nel silenzio che seguì si sentiva solo il respiro affannoso delle due vacche, e Arturo che disse dai cagna adesso implorami di inculare te e le tue figlie e sii convincente, io percepivo il suo cazzo vicinissimo e lo desideravo dentro di me più d ogni altra cosa, quindi capitolai nuovamente e dissi ti prego Padrone fammi sentire la tua troia e poi incula anche le mie figlie ti prego, sei sicuro mi chiese e io sculettai per confermare, al che Arturo mi spinse il suo grosso cazzo tutto in culo e stavolta senza nessuna delicatezza mi montò, mi metteva le mani in bocca e ni chiedeva se volevo che la smettesse, noooo rispondevo ormai in un delirio dei sensi, lui usciva tutto osservava i ok buc ok lasciat ok dal passaggio del suo cazzo e poi lo ributtava dentro a tutta forza colpendo la prostata, dopo un po' di quel trattamento venni nuovamente dentro la gabbietta senza toccarmi, sei una vera troia disse Camilla gustandosi la scena bastano pochi colpi di cazzo e subito godi, Arturo mi rimase dentro ma sena più muoversi, nel frattempo Chiara era stata scopata in fica e culo dai due ragazzi insieme che le avevano sborrato dentro poi l'avevano portata a tiro delle figlie e le avevano costrette a leccare i buchi slabbrati della mamma da cui fuoriusciva la sborra, tra le risate dei nostri aguzzini, in quel momento Arturo riprese a incularmi, non durò molto io guaivo come una cagna, era super eccitato, e mi esplose nel retto, io avevo la faccia stravolta, ma era niente rispetto all'espressione che avevo quando cominciò a pisciarmi nel culo, cercai di divincolarmi, ma non riusci a muovermi, Arturo tirava il guinzaglio sul collo quasi a soffocarmi, ferma cagna disse, la pisciata durò moltissimo, mi sentivo pieno, mi usci dal culo, ma subito mi mise un plug per non disperdere il prezioso liquido disse ridendo, stavo per scoppiare, ma Arturo ancoranon mi dava il permesso di andare a svuotarmi, poi disse andiamo tutti in bagno a ceder svuotare la cagna e ci avviammo 4 padroni e 4 cagne ...
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