La mamma,il figlio e Rocky - 2 - Cucciolo chiava anche tu la mamma dopo il cane.
di
Andrea2022
genere
incesti
-Mmmm.. che bello.. che bello come mi fai godere con la lingua.. si.. si ancora.. godo.. godooooo!-
Dopo aver superato ogni ostacolo di tipo morale, il ragazzo rispondendo all'invito della mamma, le si era subito gettato col viso tra le cosce già spalancate ed aveva cominciato a leccarle la fica con foga ed inaspettata perizia regalando quasi subito due orgasmi alla mamma che rispondeva ansimando rumorosamente incitandolo e spingendosi la testa tra le gambe come se volesse riportarlo nel luogo dal quale lo aveva messo al mondo.
-Che meraviglia amore, che lingua e che tocco hai con le mani, mi hai fatta godere come solo tuo padre e Rocky riescono.-
Togliendosi da quella postura, la donna aveva tirato su di se il ragazzo il quale, aveva accennato ad una piccola sosta per leccarle il seno e succhiarle i capezzoli scuri, turgidi e dolci come frutti selvatici.
Nello stesso momento la mamma aveva allungato il braccio e con la mano gli segava il cazzo tornato duro come il marmo.
Poi, lo aveva tirato ancora su di se facendo aderire i due corpi ben stretti con i sessi vogliosi ed accaldati a contatto mentre con le labbra dischiuse stampate su quelle del figlio, gli aveva infilato la lingua in bocca dando inizio, corrisposta, ad una danza liquida e sfrenata fatta di intrecci, risucchi, spinte, risucchi e intrecci ancora con l'urgenza di chi teme di perdere qualcosa di troppo prezioso.
Quel bacio lungo e voluttuoso, aveva accentuato il senso di trasgressione incestuosa che stavano vivendo aumentando a dismisura la libidine che scorreva come una corrente elettrica nei loro corpi attaccati, sudati e tremanti.
Con un movimento rapido che tradiva una tecnica ben consolidata, la mamma aveva modificato la loro postura col ragazzo supino e lei addosso a 69.
-Te lo voglio succhiare anch'io questo bel cazzone mentre tu mi lecchi la fica.-
Gli aveva detto prima di cominciare a leccargli le palle risalendo poi con la lingua a spatola sul gambo duro e liscio sino al frenulo, il prepuzio e la cappella per leccare le goccioline che fuoruscivano dal buchino sino a succhiarlo come se volesse già aspirarne tutto il miele in esso contenuto.
Lo leccava, lo succhiava e lo segava ed al tempo stesso si spingeva con la lingua oltre lo scroto ed il perineo per titillare, leccare e succhiare anche il suo sfintere anale.
Godeva il ragazzo rispondendo al trattamento della mamma con ritmiche contrazioni alle quali lei rispondeva interrompendo il "trattamento" che segnalava minacciosamente il momento di non ritorno.
Per tutto quel tempo lei aveva avuto già altri due orgasmi versando nella bocca del figlio una notevole quantità di umori che lui ingoiava con avido e rumoroso piacere.
Naturalmente, anche alla mamma sarebbe piaciuto far godere il figlio come lui faceva con lei purtroppo però la sessualità maschio/femmina è diversa ed in quel momento il massimo desiderio della donna era quello di farsi montare e far godere il figlio dentro la sua fica vogliosa e bollente.
Per farsi sborrare in bocca e gustarne il sapore, vi era tempo avendo superato insieme il tabù dell'incesto!
Quando infine, con una nuova mossa da femmina navigata si era trovata lei in posizione supina col figlio sopra, se lo era infilato sino al contatto coi testicoli poi, stringendogli le gambe dietro la schiena, aveva cominciato a muoversi ad un ritmo crescente sorprendendo il ragazzo il quale, non poteva fare altro che assecondarla contrastandola con vigorose e schioccanti spinte pelviche sino al momento in cui, al giungere del secondo orgasmo la mamma gli aveva gridato "Sto venendo ancora.. vieni.. vieni anche tu insieme a me.. vieni amore.. vieni.. sborro mamma.. sborro.. godo.. godoooooooo!"
Con l'abilità che oramai aveva caratterizzato tutti i loro primi momenti di sesso, la mamma era riuscita fare in maniere da godere insieme al figlio e come per miracolo nel momento dell'acme accompagnato da gemiti, grida e rantoli incontenibili, sulla porta della camera da letto era apparsa la figura del padre.
Segue
Dopo aver superato ogni ostacolo di tipo morale, il ragazzo rispondendo all'invito della mamma, le si era subito gettato col viso tra le cosce già spalancate ed aveva cominciato a leccarle la fica con foga ed inaspettata perizia regalando quasi subito due orgasmi alla mamma che rispondeva ansimando rumorosamente incitandolo e spingendosi la testa tra le gambe come se volesse riportarlo nel luogo dal quale lo aveva messo al mondo.
-Che meraviglia amore, che lingua e che tocco hai con le mani, mi hai fatta godere come solo tuo padre e Rocky riescono.-
Togliendosi da quella postura, la donna aveva tirato su di se il ragazzo il quale, aveva accennato ad una piccola sosta per leccarle il seno e succhiarle i capezzoli scuri, turgidi e dolci come frutti selvatici.
Nello stesso momento la mamma aveva allungato il braccio e con la mano gli segava il cazzo tornato duro come il marmo.
Poi, lo aveva tirato ancora su di se facendo aderire i due corpi ben stretti con i sessi vogliosi ed accaldati a contatto mentre con le labbra dischiuse stampate su quelle del figlio, gli aveva infilato la lingua in bocca dando inizio, corrisposta, ad una danza liquida e sfrenata fatta di intrecci, risucchi, spinte, risucchi e intrecci ancora con l'urgenza di chi teme di perdere qualcosa di troppo prezioso.
Quel bacio lungo e voluttuoso, aveva accentuato il senso di trasgressione incestuosa che stavano vivendo aumentando a dismisura la libidine che scorreva come una corrente elettrica nei loro corpi attaccati, sudati e tremanti.
Con un movimento rapido che tradiva una tecnica ben consolidata, la mamma aveva modificato la loro postura col ragazzo supino e lei addosso a 69.
-Te lo voglio succhiare anch'io questo bel cazzone mentre tu mi lecchi la fica.-
Gli aveva detto prima di cominciare a leccargli le palle risalendo poi con la lingua a spatola sul gambo duro e liscio sino al frenulo, il prepuzio e la cappella per leccare le goccioline che fuoruscivano dal buchino sino a succhiarlo come se volesse già aspirarne tutto il miele in esso contenuto.
Lo leccava, lo succhiava e lo segava ed al tempo stesso si spingeva con la lingua oltre lo scroto ed il perineo per titillare, leccare e succhiare anche il suo sfintere anale.
Godeva il ragazzo rispondendo al trattamento della mamma con ritmiche contrazioni alle quali lei rispondeva interrompendo il "trattamento" che segnalava minacciosamente il momento di non ritorno.
Per tutto quel tempo lei aveva avuto già altri due orgasmi versando nella bocca del figlio una notevole quantità di umori che lui ingoiava con avido e rumoroso piacere.
Naturalmente, anche alla mamma sarebbe piaciuto far godere il figlio come lui faceva con lei purtroppo però la sessualità maschio/femmina è diversa ed in quel momento il massimo desiderio della donna era quello di farsi montare e far godere il figlio dentro la sua fica vogliosa e bollente.
Per farsi sborrare in bocca e gustarne il sapore, vi era tempo avendo superato insieme il tabù dell'incesto!
Quando infine, con una nuova mossa da femmina navigata si era trovata lei in posizione supina col figlio sopra, se lo era infilato sino al contatto coi testicoli poi, stringendogli le gambe dietro la schiena, aveva cominciato a muoversi ad un ritmo crescente sorprendendo il ragazzo il quale, non poteva fare altro che assecondarla contrastandola con vigorose e schioccanti spinte pelviche sino al momento in cui, al giungere del secondo orgasmo la mamma gli aveva gridato "Sto venendo ancora.. vieni.. vieni anche tu insieme a me.. vieni amore.. vieni.. sborro mamma.. sborro.. godo.. godoooooooo!"
Con l'abilità che oramai aveva caratterizzato tutti i loro primi momenti di sesso, la mamma era riuscita fare in maniere da godere insieme al figlio e come per miracolo nel momento dell'acme accompagnato da gemiti, grida e rantoli incontenibili, sulla porta della camera da letto era apparsa la figura del padre.
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