Sogno ricorrente
di
Marilena C.
genere
dominazione
Frequentemente, da quando ad attività di ospitalità turistica chiusa, in attesa della riapertura, ritorna un sogno che mi capitava di fare spesso da adolescente e da ragazza, quando, non ancora sposata o impegnata, stavo nella città natale capoluogo di regione, ma anche durante la mia permanenza a Torino dopo le superiori dove, come ho giù scritto, mi ero trasferita per Stage/lavoro a causa della mancanza di opportunità qui da noi.
Sia da ragazzina, che da più adulta, questo sognare compariva quasi sempre in seguito ad apprezzamenti particolarmente pesanti e volgari ricevuti durante il giorno, il che non capitava di rado, oppure con puntualità incredibile, in occasione, di palpeggi, appoggi, strusciamenti o ancora di peggio, quando i bus giravano stracarichi di varia umanità già dalle prime fermate. Situazione non più così abituale da molto prima dell'avvento covid.
Non mi sono mai percepita bella, ma questi avvenimenti non lasciavano dubbi sul fatto che i porci maniaci, si tuffano dentro ogni occasione; senza il minimo scrupolo.
Così, a volte capitava di sentire donne magari in uno stato di particolare eccitazione che tiravano fuori dichiarazioni ad alta voce come: - Oddio.... sento mani dappertutto...!- Oppure: - Mi stava facendo sentire i suoi attributi, non riuscivo a staccarmi. Gli ero seduta sopra.-
Inutile rimarcare che l'immaginazione mi conduceva a vedermi al posto di quelle femmine e come conseguenza il bagnato tra le cosce non aveva più nessun ostacolo a farsi concreto.
Il sogno prendeva origine dalla scena di un film, vista casualmente ambientata nei secoli passati. Una signora piuttosto corpulenta ed una ragazza/ragazzina con un corpo decisamente ben sviluppato dormivano in un letto matrimoniale. La donna posta su un fianco dava le spalle alla ragazza addormentata distesa supina.
Entrambe sotto le coperte con indosso le classiche camicie da notte corredate di cuffietta legata sotto il mento.
Una mano maschile entra nell'inquadratura e si vede che lenta e delicata comincia a tirar giù le coperte dal lato della giovane. La camicia da notte lascia nudi piedi e caviglie.
La stessa mano, molto lentamente per non svegliare la ragazzina, comincia a sollevare l'indumento, fino a scoprire un paio di cosce da donna fatta; ben tornite, dritte, lisce. Una gamba leggermente piegata al ginocchio fa in modo che le cosce siano quasi una sull'altra. Questo non impedisce di intravedere la parte superiore del ciuffo di peluria nera del pube.
Scoprendo poi i seni uno dopo l'altro e massaggiandoli, la ragazzina si sveglia. Un'altra mano a tapparle la bocca per non urlare. La donna non reagisce. Occhi sgranati. Sorpresa e paura.
La mano che le accarezzava le cosce ne prende delicatamente una della donna, senza far rumore così da non disturbare il russare dell'anziana. Chi la guida verso la cucina è un vecchio omaccione corpulento, capelli grigi lunghi alle spalle e barba
La fa adagiare distesa col la schiena sul tavolo in legno grezzo e in piedi sollevandole la camicia da notte fin sopra i seni, le spalanca le gambe forzandone un po' la resistenza afferrandole le ginocchia. Le cosce morbide della giovane avvolgono la vita dell'uomo che non perde tempo. Seppur l'inquadratura con la macchina da presa alle spalle dell'uomo dall'alto, rimane sull'immagine totale, è un film erotico, non porno, non si vede la penetrazione, ma si intuisce che il vecchio maiale si afferra il cazzo e puntandolo sulle labbra vaginali della ragazzina spinge.
Lui spinge fino a invaderle tutta la vagina mentre con l'altra mano blocca un urlo che stava per uscire dalla bocca della giovane. Nel sogno immagino il sangue della giovane colorare il cazzo durissimo del vecchio maiale. Se la sta facendo e lei ne comincia a godere. La scena si interrompe con la comparsa dell'altra donna, l'anziana che dormiva, in cucina.
Nel sogno la ragazzina sono io. Sogno che da ragazza era il mio sangue che bagnava il cazzo del vecchio e io non riuscivo ad urlare. Poi godevo. Godevo come una pazza, non volevo più che uscisse.
Anche adesso, da adulta, sposata, da quando il sogno è ricomparso, mi svergina, gli regalo il mio sangue. Provo dolore ma non riesco a urlare, ma in cucina non entra la vecchia ad interrompere la violenza, entra mio marito, al quale tendo la mano non perché mi liberi, ma perché questo aumenta il mio piacere.
Mio marito è ben piazzato, robusto, tenta di staccare il vecchio da me, mi vuole difendere, secondo lui, ma il vecchio, continuando a godersi il mio corpi, con il cazzo che mi invade con colpi che mi fanno letteralmente sollevare dal tavolo, gli da una spinta e lo manda per terra. È a quel punto che un orgasmo talmente potente mi invade fino a farmi perdere i sensi.
Mi sto dando da fare affinché l'attività del B&b riprenda presto. Avrò persona a cui non potrò certo rifiutarmi di far dormire e dar loro colazione. Poi... che intenzioni avranno su di me... non so
Commenti, scambi di idee opinioni o altro MaryCambury@libero.it
Sia da ragazzina, che da più adulta, questo sognare compariva quasi sempre in seguito ad apprezzamenti particolarmente pesanti e volgari ricevuti durante il giorno, il che non capitava di rado, oppure con puntualità incredibile, in occasione, di palpeggi, appoggi, strusciamenti o ancora di peggio, quando i bus giravano stracarichi di varia umanità già dalle prime fermate. Situazione non più così abituale da molto prima dell'avvento covid.
Non mi sono mai percepita bella, ma questi avvenimenti non lasciavano dubbi sul fatto che i porci maniaci, si tuffano dentro ogni occasione; senza il minimo scrupolo.
Così, a volte capitava di sentire donne magari in uno stato di particolare eccitazione che tiravano fuori dichiarazioni ad alta voce come: - Oddio.... sento mani dappertutto...!- Oppure: - Mi stava facendo sentire i suoi attributi, non riuscivo a staccarmi. Gli ero seduta sopra.-
Inutile rimarcare che l'immaginazione mi conduceva a vedermi al posto di quelle femmine e come conseguenza il bagnato tra le cosce non aveva più nessun ostacolo a farsi concreto.
Il sogno prendeva origine dalla scena di un film, vista casualmente ambientata nei secoli passati. Una signora piuttosto corpulenta ed una ragazza/ragazzina con un corpo decisamente ben sviluppato dormivano in un letto matrimoniale. La donna posta su un fianco dava le spalle alla ragazza addormentata distesa supina.
Entrambe sotto le coperte con indosso le classiche camicie da notte corredate di cuffietta legata sotto il mento.
Una mano maschile entra nell'inquadratura e si vede che lenta e delicata comincia a tirar giù le coperte dal lato della giovane. La camicia da notte lascia nudi piedi e caviglie.
La stessa mano, molto lentamente per non svegliare la ragazzina, comincia a sollevare l'indumento, fino a scoprire un paio di cosce da donna fatta; ben tornite, dritte, lisce. Una gamba leggermente piegata al ginocchio fa in modo che le cosce siano quasi una sull'altra. Questo non impedisce di intravedere la parte superiore del ciuffo di peluria nera del pube.
Scoprendo poi i seni uno dopo l'altro e massaggiandoli, la ragazzina si sveglia. Un'altra mano a tapparle la bocca per non urlare. La donna non reagisce. Occhi sgranati. Sorpresa e paura.
La mano che le accarezzava le cosce ne prende delicatamente una della donna, senza far rumore così da non disturbare il russare dell'anziana. Chi la guida verso la cucina è un vecchio omaccione corpulento, capelli grigi lunghi alle spalle e barba
La fa adagiare distesa col la schiena sul tavolo in legno grezzo e in piedi sollevandole la camicia da notte fin sopra i seni, le spalanca le gambe forzandone un po' la resistenza afferrandole le ginocchia. Le cosce morbide della giovane avvolgono la vita dell'uomo che non perde tempo. Seppur l'inquadratura con la macchina da presa alle spalle dell'uomo dall'alto, rimane sull'immagine totale, è un film erotico, non porno, non si vede la penetrazione, ma si intuisce che il vecchio maiale si afferra il cazzo e puntandolo sulle labbra vaginali della ragazzina spinge.
Lui spinge fino a invaderle tutta la vagina mentre con l'altra mano blocca un urlo che stava per uscire dalla bocca della giovane. Nel sogno immagino il sangue della giovane colorare il cazzo durissimo del vecchio maiale. Se la sta facendo e lei ne comincia a godere. La scena si interrompe con la comparsa dell'altra donna, l'anziana che dormiva, in cucina.
Nel sogno la ragazzina sono io. Sogno che da ragazza era il mio sangue che bagnava il cazzo del vecchio e io non riuscivo ad urlare. Poi godevo. Godevo come una pazza, non volevo più che uscisse.
Anche adesso, da adulta, sposata, da quando il sogno è ricomparso, mi svergina, gli regalo il mio sangue. Provo dolore ma non riesco a urlare, ma in cucina non entra la vecchia ad interrompere la violenza, entra mio marito, al quale tendo la mano non perché mi liberi, ma perché questo aumenta il mio piacere.
Mio marito è ben piazzato, robusto, tenta di staccare il vecchio da me, mi vuole difendere, secondo lui, ma il vecchio, continuando a godersi il mio corpi, con il cazzo che mi invade con colpi che mi fanno letteralmente sollevare dal tavolo, gli da una spinta e lo manda per terra. È a quel punto che un orgasmo talmente potente mi invade fino a farmi perdere i sensi.
Mi sto dando da fare affinché l'attività del B&b riprenda presto. Avrò persona a cui non potrò certo rifiutarmi di far dormire e dar loro colazione. Poi... che intenzioni avranno su di me... non so
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