Zia Giusy 3ª parte
di
Dino Lavan
genere
etero
Per i due giorni a seguire evitai volontariamente qualsiasi contatto con la zia, e nel frattempo me la spassavo allegramente con Marta (vedi racconto “Marta, la madre del mio migliore amico”), di cui ero divenuto amante a tutti gli effetti, con la quale appena si poteva si trascorrevano piacevolissimi momenti di sesso e non….
Giunse il giorno della partenza, e dopo esserci dati appuntamento presso la nostra casa al mare arrivarono lo zio e la zia, che salutai molto freddamente e si partì tutti insieme come da tradizioni… in auto io , mia madre e mio padre la zia Giusy e lo zio…
Certo, non è che a 20 anni mi esaltavano queste vacanze familiari, ma essendo un desiderio dei miei che mi lasciavano decisamente libero durante l’anno, non me la sentivo mai di creare problemi e per sette giorni mi dedicavo a loro…
Guidava papà, accanto a lui sedette lo zio io mi fiondai subito nei posti posteriori lato finestrino dietro lo zio. Generalmente la mamma, che era più bassina andava al centro, ma la zia questa volta la anticipò e si sedette accanto al centro e mamma lato finestrino… dietro papà…
All’inizio del viaggio io volontariamente mi disinteressai dei discorsi che si tenevano in auto… e nonostante mia zia cercasse di stimolarmi, io non la calcolavo… anzi per fare pesare la cosa quando qualcuno mi rivolgeva la parola io rispondevo escludendo di dare confidenza alla zia che pure era accanto a me.
Approfittando di un attimo quiete nelle conversazioni e della radio accesa appoggiò la testa sulla mia spalla destra e sottovoce quasi sospirando mi disse “Mauro, perché mi tratti cosi??? Ti prego basta, ci sto male!!”
Io non risposi totalmente continuando nel mio essere indifferente, anche se realmente era dura….
La zia indossava un abitino leggerissimo in cotone, un poco più aderente nella parte superiore con una scollo a V all’altezza del seno e largo dalla vita in giù, di colore bianco.
Ad un certo punto dopo circa quasi trequarti d’ora di viaggio feci una mossa che sorprese la zia….
Premetto che la vettura su cui si viaggiava era una Mercedes, una vecchia classe C 190 bianca e tutto sommato abbastanza comoda anche se in tre si stava decisamente vicini….
Approfittando della musica che a discreto volume risuonava all’interno dell’abitacolo, del fatto che papà e zio discutessero di calcio tra loro, del fatto che mamma si era appisolata e soprattutto approfittando della vicinanza della zia e del fatto che il suo vestito si allargava dalla vita in giù, mossi la mia mano fino a farla scivolare sotto la leggera gonna.
La mano si insinuò all’altezza della piega posteriore al ginocchio e da li ad arrivare sul ginocchio fui rapidissimo.
Questo movimento fece subito girare la zia verso di me e iniziammo a fissarci… a poco a poco la mia mano risali fino all’interno coscia…
La zia mi guardò con fare insospettito ma i suoi occhi parlavano e sembravano volessero dirmi “Mauro, ma che cosa stai facendo?????”
Io risposi con uno sorriso di sfida, quasi a dire “ adesso vediamo che fai…”
Risalii la mia mano sinistra con decisione fino alle sue mutande andando a toccare la sua vagina.
La zia subito strinse le gambe mi fulminò con lo sguardo e posò la sua mano destra da sopra il vestito sulla mia con forza, tentando di allontanare la mia.
Io allora forzai la mia mano, chiudendo quasi a coppa la mano sulla sua intimità e spingendo medio ed indice con forza.
Nel fare questo la zia si irrigidì e i suoi occhi mi guardavano con rabbia , ma io continuavo ad sostenere fiero o il suo sguardo con il mio di sfida e mi portai con la mia mano destra verso il suo braccio destro e la solleticai sotto l’ascella…. In questo modo lei inevitabilmente mollò la presa sulla mia mano sinistra perché strinse il braccio destro al suo corpo per difesa… e con la sua mano sinistra si portò sulla mia mano destra per allontanarla in modo da evitare che potessi solleticarla. Nell’eseguire questo movimento lei si girò verso me, ovviamente restando un attimo indifesa…in questo breve lasso di tempo riuscii a risalire con la mano sopra il bordo delle mutandine e infilare tutta la mia mano sinistra dentro. Il contatto della mia mano sulla sua vagina pelosa ma indubbiamente curata provocò in me un sussulto di emozione che portò il mio membro a destarsi e prendere vigore, ma alla zia portò un sussulto che la indusse a serrare con forza le gambe a rimettersi seduta per bene con la schiena adagiata al sedile…
Io oramai, però, avevo preso possesso della sua fica…iniziavo nonostante le gambe serratissime di zia a muovere quel tanto che basta indice e medio per indurre in lei sensazioni forti.
La zia mi guardava con uno sguardo misto a rabbia e richiesta implorante di terminare… posò entrambe le sue mani sull’inguine da sopra nel tentativo di coprire la mia mano e di fermare la mia azione che iniziava a creare problemi di piacere in lei…
Più la zia premeva sulla mia mano per allontanarla più io strofinavo fin a quando con un colpo deciso entrai il medio dentro la fica che era diventata decisamente umida.
Lei sgranò gli occhi e con la testa faceva di no… ma io continuai a penetrarla con il dito, aggiunsi anche il dito indice dentro ed iniziai a masturbarla…
Gli occhi di zia iniziarono ad inumidirsi…ed il respiro si fece più affannoso , le mie dita erano tutte dentro la sua vagina bagnata e le sue mani sopra le mie iniziarono a mollare la presa e le sue gambe iniziarono a schiudersi, lasciandomi la possibilità di entrare ed uscire la dita con una certa facilità…
Con la sua testa si avvicino al mi orecchio e mi disse quasi sospirando “sei uno stronzo, maledetto!!! Bastardo finiscila ti prego, finiscila subito…”
Io in effetti mi fermai ma solo per uscire le dita e dedicarmi al clitoride che era duro… appena iniziai a torturarlo strofinando le dita di sopra la zia emise un sospiro che distolse le chiacchiere di papà e zio , il quale si voltò e le disse “Giusy, amore , tutto bene?”
La zia si affrettò a porre le sue man sul basso ventre e con voce leggermente rotta da emozione disse “ si gioia, solo un poco di caldo, magari appena troviamo una area di servizio scendiamo quanto mi rinfresco che ne ho bisogno”.
“ certo senza problemi rispose mio padre”, che riprese a parlare con zio.
Nel frattempo le mie mani continuarono a tormentare il clitoride di zia e la sua fica che era decisamente bagnata.
La zia nuovamente si avvicinò con la testa alla mia spalla e mentre la mia masturbazione su di lei continuava decisa e senza tregua, si accostò all’orecchio stavolta sospirando di piacere e mi disse “Maurooooohhh, mmmmhhhhh, ti pregoooooo ouuuhhhhh, bastaaaaaaaahhhhhhh, ti pregoooooohhhhh, ti odiooooooo oooooouuuuhhhhhh siiiiii nnoooooohhhhhhh bastaaaa”
La zia stava godendo del mio fare ma non voleva darmi sazio e mentre era ancora con la testa appoggiata sulla mia spalla sinistra le ripiantai indice e medio in fica tutti dentro ed iniziai a stantuffare con decisione….
La zia a stento trattenne un gemito di piacere, impossibilitata a fermarmi e in preda al piacere si avvicinò il più possibile a me, allargò le sue gambe per facilitare la mia opera e si posizionò in modo tale che nessuno capisse nulla…..
I suo occhi erano quasi chiusi…la testa appoggiata alla mia spalla e i suoi sospiri di piacere sebbene camuffati non lasciavano adito a dubbi….era in preda al piacere… e quando arrivò al punto di non ritorno pressò con violenza la mia mano con le mie dita nella sua fica serrò le gambe e ebbe un tremito, quasi una scossa che la fece vibrare tutta.
Ebbe un orgasmo violento.
Dopo qualche istante, io tirai fuori le dita e mentre mi guardava con occhi umidi con uno sguardo ancora carico di piacere ma di disapprovazione, mi misi le dita intrise di lei in bocca e le leccai avidamente….. e le dissi , “hai decisamente un buon sapore” e mi girai dal lato del finestrino a guardare il paesaggio….
Dopo circa 10 minuti ci fermammo in un area di servizio…. Io avevo necessità di andare in bagno, anche perché avevo il membro in erezione, ed in qualche modo dovevo farlo ritornare in quiete.
Aspettai che tutti fossero usciti dall’auto e velocemente con una mano sopra il pacco mi diressi verso i bagni…..
Arrivato ai bagni passando dinanzi a quello delle donne vidi la zia che si sciacquava il viso….
Mi fermai ed appena lei alzò il viso mi vide di riflesso nello specchio, si girò di scatto e si avvio versò di me, mi prese per il braccio mi portò dentro e aperta un porta dei sanitari mi ficcò dentro ed entrata anche lei chiuse a chiave!
“tuuuuu, tuuuu lurido bastardo!!!! Cosa hai creduto di fare!!!!sei un pezzo di merda, ti è piaciuto????mi fai schifo!!! Sono tua zia non dovevi farlo!!!!”. Eravamo uno fronte all’altro a circa 15 cm di distanza e mentre stava riversando la sua “rabbia” le misi la mano destra dietro la nuca e la sinistra sulla schiena e senza che ebbe il tempo di opporsi la baciai...
La zia invece di resistere si sciolse in un bacio focoso e passionale e mi strinse a se anche lei. Le nostre lingue erano intrecciate in un turbine di avidità e passione sembrava non volessero più lasciarsi…
Il mio membro pulsava dentro i miei pantaloni ed a fatica potevo trattenere la mia voglia di avere la zia..
Mi fermai dal baciarla e le dissi “TI VOGLIO , TI VOGLIO ORA!!!!”
Lei però mi fermò disse: “no!!!!! Ti prego fermiamoci ora, quello che stiamo facendo è sbagliato, ti prego Mauro fermati”
“No, Non ora!!!!tu mi vuoi e lo sento!” mi riavvicinai e la baciai di nuovo, anche lei riprese a baciarmi senza opporre alcuna resistenza, poi le presi la sua mano e la poggiai sul membro eretto , il cui rigonfiamento si sentiva chiaramente dai bermuda che indossavo.
Lei iniziò ad accarezzarlo mentre continuavamo a baciarci, poi… poi si interruppe mi allontanò da lei “ ti prego basta!!! Basta!” Si girò in fretta aprì la porta ed andò via….
Ero incazzato perché mancava veramente poco, ma oramai ero sicuro che sarebbe stato questione di tempo.
Riprendemmo la strada verso il villaggio, ma stavolta la zia si sedette lontana da me…. E non ci guardammo più fino all’arrivo nel Villaggio.
Giunti in villaggio sbrigammo le pratiche di benvenuto e ci dirigemmo nelle nostre stanze io riuscii ad ottenere una stanza singola, una delle condizioni poste ai miei genitori affinché venissi, e fummo posizionati tutti nella stessa area… il bungalow matrimoniale dei miei e degli zii erano adiacenti mentre il mio era posizionato fronte quello degli zii diviso solo da un vialetto che collegava le varie aree con la zona piscina e ristorante…
Giungemmo per il pranzo quindi ci sistemammo al tavolo per noi riservato e, durante tutto il pranzo, nonostante avessi la zia dinanzi, non ci guardammo mai e non ci parlammo.. più che altro parlavano tra loro, anche se la zia era più silenziosa del solito….
Dopo il pranzo ci ritirammo nelle nostre sistemazioni per un breve riposino….
Verso le 16 sentii bussare alla porta, aprii ed era mamma che mi diceva che con papà e zio, che si erano già incamminati, stavano andando in piscina… Chiesi di zia e mi disse che sarebbe giunta dopo perché aveva un poco di mal di testa. Dissi allora a mia madre che il tempo di sistemarmi di stare un altro poco al fresco in camera a rilassarmi e li avrei raggiunti.. anzi dissi , “magari prima di raggiungervi, vedo se Zia sta meglio e la convinco a venire..” salutai quindi mamma e chiusi la porta.
Aspettai 5 minuti, quindi indossai il costume a pantaloncino una canotta e la tovaglia e andai a bussare alla zia…
Bussai una prima volta, poi una seconda… senza risposta, poi quando stavo per andare, sentii aprire la porta… e sentii dire dalla zia “ gioia che hai dimenticato??”
Appena la zia mi vide disse con tono di sorpresa e di imbarazzo “Mauro!!! Sei tu!!!Pensavo fosse lo zio, che avesse dimenticato qualcosa…” lei era in canotta e mutandine e si capiva che era senza reggiseno…
La fissai dritta negli occhi senza dire nulla…. Lei non riusciva a reggere il mio sguardo tant’è che disse, “scusami, ma non mi sento bene… ci vediamo dopo” tentò di chiudere la porta ma misi un piede e la bloccai, forzai ed entrai chiudendo la porta dietro di me…
Girai la chiave nella serratura, feci cadere la tovaglia per terra e avanzai verso di lei..
“Mauro….. ti prego…. Forse è meglio che vai…. Ho mal di testa ho bisogno di riposare… non averne a male ma..” non la feci finire di parlare che la cinsi con il braccio destro dietro la schiena… lei mise la sua mano sul mio petto come per difesa…
“Mauro… ti prego, no….. ti scongiuro… fermati…vai via, lasciami da sola…” le sue parole erano cariche di emozione, e gli occhi le luccicavano. Io la tenevo sempre più salda guardandola dritta negli occhi e la sua mano la sentivo opporre sempre meno resistenza….
Avanzai spingendola in avanti tenendola sempre salda a me e guardandola negli occhi e dopo qualche metro la sua gamba toccò il letto….
“Maurooooohhhhhh , Maurohhhh cosa fai… ti prego fermati…. Non andare oltre ti supplico”
Avanzai rasente il bordo del letto, quindi la stesi, con delicatezza, i suoi occhi erano gonfi di lacrime…. E la voce rotta da una profonda commozione……
Mi stesi accanto a lei… e appena stava iniziando a proferire parola le misi il dito sulle labbra, le accarezzai il viso , le asciugai una lacrima che dall’occhio destro stava rigando il suo bel volto, mi avvicinai e la baciai sulle labbra.
La zia rispose immediatamente schiudendo le labbra abbracciandomi e iniziammo a baciarci con dolcezza ma allo stesso tempo con passione…. Lasciai le sue labbra e scesi lungo il collo baciandolo e leccandolo con la lingua, arrivai dietro l’orecchio nel frattempo la mia mano sinistra si era intrufolata sotto la canotta ed aveva preso possesso del suo seno, iniziando a palparlo con decisione per poi soffermarsi sul capezzolo diventato duro…
Sentivo la zia tremare, gemere, sospirare il mio nome, ripeterlo senza fermarsi implorandomi di fermarci, ma io non avevo alcuna intenzione di farlo e nemmeno lei, in realtà, lo voleva….
Mi fermai, le tolsi la canotta e le mutandine…
Zia ebbe un attimo di pudore coprendosi con le sue mani i seni e la vagina e si mise in posizione quasi fetale, io mi alzai, mi tolsi la canotta e mi scesi il costume….
Svettò subito il mio membro in erezione… e gli occhi della zia si bloccarono a guardarlo fisso, poi mi guardò con intensità senza parlare.
Io restai fermo a distanza da lei volevo che mi guardasse in toto, quindi lei si posizionò seduta sul bordo del letto dinanzi a me, il viso in direzione del mio membro eretto, lo guardava fisso mordendosi le labbra, poi quel silenzio si ruppe da questa frase: “Mauro, amore di zia, promettimi che non ci pentiremo mai…”. Io le risposi che non sarebbe mai accaduto.
Io feci un passo in avanti portando il mio membro a toccare la punta del naso di zia, che senza dire nulla, aprì la bocca uscendo la lingua e iniziò a leccare, prima molto lentamente dal glande fino alla base, poi roteando la lingua lungo tutta l’asta, quindi pose le sue mani sui miei glutei e mi avvicino più a se ed iniziò a ingoiarlo fin quasi alla mia base, dandomi veramente un grande piacere, sembrava non avesse fatto altro in vita sua che sesso orale….
Lo leccava e succhiava divinamente e nemmeno Marta riusciva a darmi i piaceri che mi dava la zia con il semplice uso della bocca…ad un certo punto iniziò a stantuffarsi la bocca in modo più ossessivo, mi stringeva le natiche ogni volta che succhiava con forza, io non resistetti e dopo quasi 10 minuti di questo incessante lavoro scaricai in bocca tutto ciò che dalla mattina mi tenevo…
La zia a fatica riuscì a contenere il frutto del mio piacere, tant’è che fu costretta ad ingoiare per non soffocarsi….
Era la prima volta che ricevevo un piacere così intenso con la bocca…
Dopo aver ingoiato ed essersi pulita con le mani alla meglio la sua bocca, la zia si distese sul letto e sorridendo mi fece cenno di coricarmi accanto a lei.
Appena mi distesi non ci fu bisogno di dire nulla iniziammo a baciarci con grande passione, sentivo ancora il sapore del mio sperma nella sua bocca, ma non mi interessava. Iniziai a scendere poi sul suo seno leccandolo e palpandolo stringendolo, con la zia che iniziava a gemere, i capezzoli durissimi che mordicchiavo senza darle sazio, la sentivo sfregarsi le cosce finché abbandonai il suo senso e leccandola scesi fino alla sua fica che era oscenamente bagnata, inizia a leccare a lingua aperta, con zia che sospirava senza tregua..
“ooooohhhhhh ahhhhhhhh ahhhhhhhha ahhhhhhhhh ahhhhhhh siiii cosìììììì leccamiiiii lecca la ziaaaaahhhh siiiiii Mauroooohhhh cosììììììì”
Le mani della zia erano sulla mia testa che mi spingevano con forza, le mie mani sui capezzoli a tormentarli strizzandoli , poi la mia lingua lasciò le gradi labbra e si dedicò al clitoride, lo succhiai lo mordicchiai, la zia incrociò le gambe sulla mia testa e muoveva il bacino dall’alto verso il basso in modo frenetico
“Maurooooooooohhhhh oooooooooooooooooouuuuuhhhh oooooooooooooouuoohhhh siiiiiiiihhhhhhhhh godoooooooooooooooo godooooooooooooo!!!! Aaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhh continuaaaaaa stai facendo venire la ziaaaaaaaaaaaaaaaaaaa godooooooooooooooooo!!!!!!!”
Emise un “siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiihhhhhhhhh” che sembrava una specie di urlo represso e venne in preda a scosse lungo tutto il corpo.
Nel frattempo il mio membro aveva ripreso vigore a causa di tutto questo e senza dare modo a zia di riprendersi risalii lungo il suo corpo leccandola, posizionai il membro in direzione della fica e senza fare alcuna fatica, per i copiosi umori venne risucchiato dalla sua vagina
Appena la zia avvertì il mio pene dentro di lei emise un lungo gemito, incrociò le sue gambe sui miei glutei e le serrò incrociandole, poi guardandomi dritto negli occhi mi disse “Mauroooo, ti prego, scopami….. fammi tua, fammi ciò che vuoi… amore mio scopami!!!!!”
Sentendo queste parole, io non capii più nulla…
Iniziai a baciarla e spingere con forza dentro di lei; le braccia di zia sulla mia schiena le mie sotto la sua e iniziammo a scopare senza smetter mai un momento di baciarci e laccarci..
Spingevo senza sosta, la zia nei brevi momenti in cui la bocca era libera dalla mia lanciava sospiri di piacere che al solo sentirli si rischiava di godere, mi incitava a scoparla senza sosta, ma ripeteva “amami, Mauro amami!!! Fammi tua, amami quanto puoi e sempre di più!!!!”
Affondavo dentro di lei con forza e poi lento poi forte e poi lento, la zia ebbe un altro orgasmo quindi mi fermai, ci girammo e la feci sedere sopra di me, si impalò con estrema lentezza. Iniziò a salire e scendere e muovere il bacino in un modo assurdo, col suo solo muoversi risucchiava in se il cazzo duro, sul quale colavano i suoi umori, senza fermarsi mai, era una donna che da questo punto di vista mi stava regalando sorprese e piacere indescrivibili. Iniziai a sentire il piacere che saliva in me, ed anche lei stava per avere un altro orgasmo… io ero disteso con lei sopra di me che spesso inarcava la schiena mostrando il suo petto da cui si ergevano i capezzoli duri.
Ad un tratto le afferrai con la mia mano destra il seno sinistro stringendolo e le misi la mano sinistra sul culo, lo stavo accarezzando, poi scesi sulla sua fica madida di umori e li feci arrivare sul suo ano, iniziando a stimolarlo con il dito medio.
Appena la zia sentì il dito stuzzicare il suo foro anale, iniziò a gemere con forza chiamandomi, spronandomi a scoparla più forte, allora lasciai il seno con la mano destra e le misi una mano sul collo portando il suo viso vicino al mio, quindi iniziai a baciarla e spingere con poderose spinte dal basso verso l’alto, tant’è che lei smise di baciarmi e gemeva ad ogni colpo quindi quando il foro anale fu ben lubrificato con i suoi umori iniziai a spingere il dito medio dentro il culo, fino ad entrarlo fino alla base con decisione, cosa che le fece sgranare gli occhi ed emettere un urlo di piacere, diedi altri poderose spinte con il dito dentro il culo riuscendo a farle raggiungere un altro orgasmo dove lei stavolta a fatica soffoco un “siiiiii vengooooooooo”.
Dopo altre spinte non mi trattenni più e venni anche io, copiosamente dentro di lei, come se non avessi sborrato prima……
La zia quindi si accasciò esausta su di me, con la guancia destra appoggiata al mio viso e restammo così per circa 5 minuti di assoluto silenzio… avvertii lo sperma colarmi lungo l’asta, quindi piano piano ci alzammo senza dire una parola…..
Entrò in bagno a lavarsi… io guardai l’ora erano quasi le 17:30…. Uscì dopo 10 minuti.. era un'altra persona.. radiosa, solare sorridente, venne verso di me che nel frattempo mi ero asciugato con dei fazzoletti trovati in camera e mi ero rivestito…
Mi abbracciò ed iniziammo a baciarci di nuovo e subito le mie mani ripresero ad accarezzarle il suo seno il suo culo avevo nuovamente voglia di lei.
“ Ti voglio Giusy, ti desidero ancora, non smetterei mai di possederti”
“ Mauro, ti voglio anche io, e forse inconsciamente ti ho sempre voluto…ma dobbiamo andare… ci aspettano”
“ si forse è meglio andare..”
La zia fece strada ma appena aperta la porta da dietro la chiusi subito, la girai la avvicinai a me con forza e la baciai di nuovo con passione, cosa che venne subito ricambiata, quindi mi fermai e le dissi “sappi che tu da ora sei solo mia e sarai per sempre solo mia” e mentre le dicevo questa la strinsi con forza, tant’è che lei avvertì la mia presa dopo di che che la baciai nuovamente e la lasciai.
Lei mi prese il viso tra le mani e disse “ non pensare che sia un sentimento solo tuo…anche per me è così….ho capito di volerti, quando ti ho visto scopare l’altro giorno con quella ragazzina….ho provato una grande gelosia e poi quando ti ho visto nudo ho avuto voglia di TE…ma poi ho pensato che ero pazza malata…poi dopo quello che hai fatto in auto la voglia era aumentata ma non potevamo e non dovevamo, poi il bacio nei bagni dell’area di servizio…. Forse se tu avessi forzato mi avresti avuto li….dopo pranzo quando siamo venuti in camera per riposarci non riuscivo a non pensare a TE e non ti nego che speravo che tu venissi da me pomeriggio, e quando ti ho visto arrivare la voglia di te era talmente forte da avere paura…. Paura e consapevolezza di fare qualcosa di sbagliato…ma ora son felice di quello che è successo anche se sei venuto dentro… e la cosa mi preoccupa un pochino… speriamo bene. Ma…. bada che…se ti vedo con qualche altra ti taglio il pisello” e ridendo uscimmo da casa….
To be continued
Giunse il giorno della partenza, e dopo esserci dati appuntamento presso la nostra casa al mare arrivarono lo zio e la zia, che salutai molto freddamente e si partì tutti insieme come da tradizioni… in auto io , mia madre e mio padre la zia Giusy e lo zio…
Certo, non è che a 20 anni mi esaltavano queste vacanze familiari, ma essendo un desiderio dei miei che mi lasciavano decisamente libero durante l’anno, non me la sentivo mai di creare problemi e per sette giorni mi dedicavo a loro…
Guidava papà, accanto a lui sedette lo zio io mi fiondai subito nei posti posteriori lato finestrino dietro lo zio. Generalmente la mamma, che era più bassina andava al centro, ma la zia questa volta la anticipò e si sedette accanto al centro e mamma lato finestrino… dietro papà…
All’inizio del viaggio io volontariamente mi disinteressai dei discorsi che si tenevano in auto… e nonostante mia zia cercasse di stimolarmi, io non la calcolavo… anzi per fare pesare la cosa quando qualcuno mi rivolgeva la parola io rispondevo escludendo di dare confidenza alla zia che pure era accanto a me.
Approfittando di un attimo quiete nelle conversazioni e della radio accesa appoggiò la testa sulla mia spalla destra e sottovoce quasi sospirando mi disse “Mauro, perché mi tratti cosi??? Ti prego basta, ci sto male!!”
Io non risposi totalmente continuando nel mio essere indifferente, anche se realmente era dura….
La zia indossava un abitino leggerissimo in cotone, un poco più aderente nella parte superiore con una scollo a V all’altezza del seno e largo dalla vita in giù, di colore bianco.
Ad un certo punto dopo circa quasi trequarti d’ora di viaggio feci una mossa che sorprese la zia….
Premetto che la vettura su cui si viaggiava era una Mercedes, una vecchia classe C 190 bianca e tutto sommato abbastanza comoda anche se in tre si stava decisamente vicini….
Approfittando della musica che a discreto volume risuonava all’interno dell’abitacolo, del fatto che papà e zio discutessero di calcio tra loro, del fatto che mamma si era appisolata e soprattutto approfittando della vicinanza della zia e del fatto che il suo vestito si allargava dalla vita in giù, mossi la mia mano fino a farla scivolare sotto la leggera gonna.
La mano si insinuò all’altezza della piega posteriore al ginocchio e da li ad arrivare sul ginocchio fui rapidissimo.
Questo movimento fece subito girare la zia verso di me e iniziammo a fissarci… a poco a poco la mia mano risali fino all’interno coscia…
La zia mi guardò con fare insospettito ma i suoi occhi parlavano e sembravano volessero dirmi “Mauro, ma che cosa stai facendo?????”
Io risposi con uno sorriso di sfida, quasi a dire “ adesso vediamo che fai…”
Risalii la mia mano sinistra con decisione fino alle sue mutande andando a toccare la sua vagina.
La zia subito strinse le gambe mi fulminò con lo sguardo e posò la sua mano destra da sopra il vestito sulla mia con forza, tentando di allontanare la mia.
Io allora forzai la mia mano, chiudendo quasi a coppa la mano sulla sua intimità e spingendo medio ed indice con forza.
Nel fare questo la zia si irrigidì e i suoi occhi mi guardavano con rabbia , ma io continuavo ad sostenere fiero o il suo sguardo con il mio di sfida e mi portai con la mia mano destra verso il suo braccio destro e la solleticai sotto l’ascella…. In questo modo lei inevitabilmente mollò la presa sulla mia mano sinistra perché strinse il braccio destro al suo corpo per difesa… e con la sua mano sinistra si portò sulla mia mano destra per allontanarla in modo da evitare che potessi solleticarla. Nell’eseguire questo movimento lei si girò verso me, ovviamente restando un attimo indifesa…in questo breve lasso di tempo riuscii a risalire con la mano sopra il bordo delle mutandine e infilare tutta la mia mano sinistra dentro. Il contatto della mia mano sulla sua vagina pelosa ma indubbiamente curata provocò in me un sussulto di emozione che portò il mio membro a destarsi e prendere vigore, ma alla zia portò un sussulto che la indusse a serrare con forza le gambe a rimettersi seduta per bene con la schiena adagiata al sedile…
Io oramai, però, avevo preso possesso della sua fica…iniziavo nonostante le gambe serratissime di zia a muovere quel tanto che basta indice e medio per indurre in lei sensazioni forti.
La zia mi guardava con uno sguardo misto a rabbia e richiesta implorante di terminare… posò entrambe le sue mani sull’inguine da sopra nel tentativo di coprire la mia mano e di fermare la mia azione che iniziava a creare problemi di piacere in lei…
Più la zia premeva sulla mia mano per allontanarla più io strofinavo fin a quando con un colpo deciso entrai il medio dentro la fica che era diventata decisamente umida.
Lei sgranò gli occhi e con la testa faceva di no… ma io continuai a penetrarla con il dito, aggiunsi anche il dito indice dentro ed iniziai a masturbarla…
Gli occhi di zia iniziarono ad inumidirsi…ed il respiro si fece più affannoso , le mie dita erano tutte dentro la sua vagina bagnata e le sue mani sopra le mie iniziarono a mollare la presa e le sue gambe iniziarono a schiudersi, lasciandomi la possibilità di entrare ed uscire la dita con una certa facilità…
Con la sua testa si avvicino al mi orecchio e mi disse quasi sospirando “sei uno stronzo, maledetto!!! Bastardo finiscila ti prego, finiscila subito…”
Io in effetti mi fermai ma solo per uscire le dita e dedicarmi al clitoride che era duro… appena iniziai a torturarlo strofinando le dita di sopra la zia emise un sospiro che distolse le chiacchiere di papà e zio , il quale si voltò e le disse “Giusy, amore , tutto bene?”
La zia si affrettò a porre le sue man sul basso ventre e con voce leggermente rotta da emozione disse “ si gioia, solo un poco di caldo, magari appena troviamo una area di servizio scendiamo quanto mi rinfresco che ne ho bisogno”.
“ certo senza problemi rispose mio padre”, che riprese a parlare con zio.
Nel frattempo le mie mani continuarono a tormentare il clitoride di zia e la sua fica che era decisamente bagnata.
La zia nuovamente si avvicinò con la testa alla mia spalla e mentre la mia masturbazione su di lei continuava decisa e senza tregua, si accostò all’orecchio stavolta sospirando di piacere e mi disse “Maurooooohhh, mmmmhhhhh, ti pregoooooo ouuuhhhhh, bastaaaaaaaahhhhhhh, ti pregoooooohhhhh, ti odiooooooo oooooouuuuhhhhhh siiiiii nnoooooohhhhhhh bastaaaa”
La zia stava godendo del mio fare ma non voleva darmi sazio e mentre era ancora con la testa appoggiata sulla mia spalla sinistra le ripiantai indice e medio in fica tutti dentro ed iniziai a stantuffare con decisione….
La zia a stento trattenne un gemito di piacere, impossibilitata a fermarmi e in preda al piacere si avvicinò il più possibile a me, allargò le sue gambe per facilitare la mia opera e si posizionò in modo tale che nessuno capisse nulla…..
I suo occhi erano quasi chiusi…la testa appoggiata alla mia spalla e i suoi sospiri di piacere sebbene camuffati non lasciavano adito a dubbi….era in preda al piacere… e quando arrivò al punto di non ritorno pressò con violenza la mia mano con le mie dita nella sua fica serrò le gambe e ebbe un tremito, quasi una scossa che la fece vibrare tutta.
Ebbe un orgasmo violento.
Dopo qualche istante, io tirai fuori le dita e mentre mi guardava con occhi umidi con uno sguardo ancora carico di piacere ma di disapprovazione, mi misi le dita intrise di lei in bocca e le leccai avidamente….. e le dissi , “hai decisamente un buon sapore” e mi girai dal lato del finestrino a guardare il paesaggio….
Dopo circa 10 minuti ci fermammo in un area di servizio…. Io avevo necessità di andare in bagno, anche perché avevo il membro in erezione, ed in qualche modo dovevo farlo ritornare in quiete.
Aspettai che tutti fossero usciti dall’auto e velocemente con una mano sopra il pacco mi diressi verso i bagni…..
Arrivato ai bagni passando dinanzi a quello delle donne vidi la zia che si sciacquava il viso….
Mi fermai ed appena lei alzò il viso mi vide di riflesso nello specchio, si girò di scatto e si avvio versò di me, mi prese per il braccio mi portò dentro e aperta un porta dei sanitari mi ficcò dentro ed entrata anche lei chiuse a chiave!
“tuuuuu, tuuuu lurido bastardo!!!! Cosa hai creduto di fare!!!!sei un pezzo di merda, ti è piaciuto????mi fai schifo!!! Sono tua zia non dovevi farlo!!!!”. Eravamo uno fronte all’altro a circa 15 cm di distanza e mentre stava riversando la sua “rabbia” le misi la mano destra dietro la nuca e la sinistra sulla schiena e senza che ebbe il tempo di opporsi la baciai...
La zia invece di resistere si sciolse in un bacio focoso e passionale e mi strinse a se anche lei. Le nostre lingue erano intrecciate in un turbine di avidità e passione sembrava non volessero più lasciarsi…
Il mio membro pulsava dentro i miei pantaloni ed a fatica potevo trattenere la mia voglia di avere la zia..
Mi fermai dal baciarla e le dissi “TI VOGLIO , TI VOGLIO ORA!!!!”
Lei però mi fermò disse: “no!!!!! Ti prego fermiamoci ora, quello che stiamo facendo è sbagliato, ti prego Mauro fermati”
“No, Non ora!!!!tu mi vuoi e lo sento!” mi riavvicinai e la baciai di nuovo, anche lei riprese a baciarmi senza opporre alcuna resistenza, poi le presi la sua mano e la poggiai sul membro eretto , il cui rigonfiamento si sentiva chiaramente dai bermuda che indossavo.
Lei iniziò ad accarezzarlo mentre continuavamo a baciarci, poi… poi si interruppe mi allontanò da lei “ ti prego basta!!! Basta!” Si girò in fretta aprì la porta ed andò via….
Ero incazzato perché mancava veramente poco, ma oramai ero sicuro che sarebbe stato questione di tempo.
Riprendemmo la strada verso il villaggio, ma stavolta la zia si sedette lontana da me…. E non ci guardammo più fino all’arrivo nel Villaggio.
Giunti in villaggio sbrigammo le pratiche di benvenuto e ci dirigemmo nelle nostre stanze io riuscii ad ottenere una stanza singola, una delle condizioni poste ai miei genitori affinché venissi, e fummo posizionati tutti nella stessa area… il bungalow matrimoniale dei miei e degli zii erano adiacenti mentre il mio era posizionato fronte quello degli zii diviso solo da un vialetto che collegava le varie aree con la zona piscina e ristorante…
Giungemmo per il pranzo quindi ci sistemammo al tavolo per noi riservato e, durante tutto il pranzo, nonostante avessi la zia dinanzi, non ci guardammo mai e non ci parlammo.. più che altro parlavano tra loro, anche se la zia era più silenziosa del solito….
Dopo il pranzo ci ritirammo nelle nostre sistemazioni per un breve riposino….
Verso le 16 sentii bussare alla porta, aprii ed era mamma che mi diceva che con papà e zio, che si erano già incamminati, stavano andando in piscina… Chiesi di zia e mi disse che sarebbe giunta dopo perché aveva un poco di mal di testa. Dissi allora a mia madre che il tempo di sistemarmi di stare un altro poco al fresco in camera a rilassarmi e li avrei raggiunti.. anzi dissi , “magari prima di raggiungervi, vedo se Zia sta meglio e la convinco a venire..” salutai quindi mamma e chiusi la porta.
Aspettai 5 minuti, quindi indossai il costume a pantaloncino una canotta e la tovaglia e andai a bussare alla zia…
Bussai una prima volta, poi una seconda… senza risposta, poi quando stavo per andare, sentii aprire la porta… e sentii dire dalla zia “ gioia che hai dimenticato??”
Appena la zia mi vide disse con tono di sorpresa e di imbarazzo “Mauro!!! Sei tu!!!Pensavo fosse lo zio, che avesse dimenticato qualcosa…” lei era in canotta e mutandine e si capiva che era senza reggiseno…
La fissai dritta negli occhi senza dire nulla…. Lei non riusciva a reggere il mio sguardo tant’è che disse, “scusami, ma non mi sento bene… ci vediamo dopo” tentò di chiudere la porta ma misi un piede e la bloccai, forzai ed entrai chiudendo la porta dietro di me…
Girai la chiave nella serratura, feci cadere la tovaglia per terra e avanzai verso di lei..
“Mauro….. ti prego…. Forse è meglio che vai…. Ho mal di testa ho bisogno di riposare… non averne a male ma..” non la feci finire di parlare che la cinsi con il braccio destro dietro la schiena… lei mise la sua mano sul mio petto come per difesa…
“Mauro… ti prego, no….. ti scongiuro… fermati…vai via, lasciami da sola…” le sue parole erano cariche di emozione, e gli occhi le luccicavano. Io la tenevo sempre più salda guardandola dritta negli occhi e la sua mano la sentivo opporre sempre meno resistenza….
Avanzai spingendola in avanti tenendola sempre salda a me e guardandola negli occhi e dopo qualche metro la sua gamba toccò il letto….
“Maurooooohhhhhh , Maurohhhh cosa fai… ti prego fermati…. Non andare oltre ti supplico”
Avanzai rasente il bordo del letto, quindi la stesi, con delicatezza, i suoi occhi erano gonfi di lacrime…. E la voce rotta da una profonda commozione……
Mi stesi accanto a lei… e appena stava iniziando a proferire parola le misi il dito sulle labbra, le accarezzai il viso , le asciugai una lacrima che dall’occhio destro stava rigando il suo bel volto, mi avvicinai e la baciai sulle labbra.
La zia rispose immediatamente schiudendo le labbra abbracciandomi e iniziammo a baciarci con dolcezza ma allo stesso tempo con passione…. Lasciai le sue labbra e scesi lungo il collo baciandolo e leccandolo con la lingua, arrivai dietro l’orecchio nel frattempo la mia mano sinistra si era intrufolata sotto la canotta ed aveva preso possesso del suo seno, iniziando a palparlo con decisione per poi soffermarsi sul capezzolo diventato duro…
Sentivo la zia tremare, gemere, sospirare il mio nome, ripeterlo senza fermarsi implorandomi di fermarci, ma io non avevo alcuna intenzione di farlo e nemmeno lei, in realtà, lo voleva….
Mi fermai, le tolsi la canotta e le mutandine…
Zia ebbe un attimo di pudore coprendosi con le sue mani i seni e la vagina e si mise in posizione quasi fetale, io mi alzai, mi tolsi la canotta e mi scesi il costume….
Svettò subito il mio membro in erezione… e gli occhi della zia si bloccarono a guardarlo fisso, poi mi guardò con intensità senza parlare.
Io restai fermo a distanza da lei volevo che mi guardasse in toto, quindi lei si posizionò seduta sul bordo del letto dinanzi a me, il viso in direzione del mio membro eretto, lo guardava fisso mordendosi le labbra, poi quel silenzio si ruppe da questa frase: “Mauro, amore di zia, promettimi che non ci pentiremo mai…”. Io le risposi che non sarebbe mai accaduto.
Io feci un passo in avanti portando il mio membro a toccare la punta del naso di zia, che senza dire nulla, aprì la bocca uscendo la lingua e iniziò a leccare, prima molto lentamente dal glande fino alla base, poi roteando la lingua lungo tutta l’asta, quindi pose le sue mani sui miei glutei e mi avvicino più a se ed iniziò a ingoiarlo fin quasi alla mia base, dandomi veramente un grande piacere, sembrava non avesse fatto altro in vita sua che sesso orale….
Lo leccava e succhiava divinamente e nemmeno Marta riusciva a darmi i piaceri che mi dava la zia con il semplice uso della bocca…ad un certo punto iniziò a stantuffarsi la bocca in modo più ossessivo, mi stringeva le natiche ogni volta che succhiava con forza, io non resistetti e dopo quasi 10 minuti di questo incessante lavoro scaricai in bocca tutto ciò che dalla mattina mi tenevo…
La zia a fatica riuscì a contenere il frutto del mio piacere, tant’è che fu costretta ad ingoiare per non soffocarsi….
Era la prima volta che ricevevo un piacere così intenso con la bocca…
Dopo aver ingoiato ed essersi pulita con le mani alla meglio la sua bocca, la zia si distese sul letto e sorridendo mi fece cenno di coricarmi accanto a lei.
Appena mi distesi non ci fu bisogno di dire nulla iniziammo a baciarci con grande passione, sentivo ancora il sapore del mio sperma nella sua bocca, ma non mi interessava. Iniziai a scendere poi sul suo seno leccandolo e palpandolo stringendolo, con la zia che iniziava a gemere, i capezzoli durissimi che mordicchiavo senza darle sazio, la sentivo sfregarsi le cosce finché abbandonai il suo senso e leccandola scesi fino alla sua fica che era oscenamente bagnata, inizia a leccare a lingua aperta, con zia che sospirava senza tregua..
“ooooohhhhhh ahhhhhhhh ahhhhhhhha ahhhhhhhhh ahhhhhhh siiii cosìììììì leccamiiiii lecca la ziaaaaahhhh siiiiii Mauroooohhhh cosììììììì”
Le mani della zia erano sulla mia testa che mi spingevano con forza, le mie mani sui capezzoli a tormentarli strizzandoli , poi la mia lingua lasciò le gradi labbra e si dedicò al clitoride, lo succhiai lo mordicchiai, la zia incrociò le gambe sulla mia testa e muoveva il bacino dall’alto verso il basso in modo frenetico
“Maurooooooooohhhhh oooooooooooooooooouuuuuhhhh oooooooooooooouuoohhhh siiiiiiiihhhhhhhhh godoooooooooooooooo godooooooooooooo!!!! Aaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhh continuaaaaaa stai facendo venire la ziaaaaaaaaaaaaaaaaaaa godooooooooooooooooo!!!!!!!”
Emise un “siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiihhhhhhhhh” che sembrava una specie di urlo represso e venne in preda a scosse lungo tutto il corpo.
Nel frattempo il mio membro aveva ripreso vigore a causa di tutto questo e senza dare modo a zia di riprendersi risalii lungo il suo corpo leccandola, posizionai il membro in direzione della fica e senza fare alcuna fatica, per i copiosi umori venne risucchiato dalla sua vagina
Appena la zia avvertì il mio pene dentro di lei emise un lungo gemito, incrociò le sue gambe sui miei glutei e le serrò incrociandole, poi guardandomi dritto negli occhi mi disse “Mauroooo, ti prego, scopami….. fammi tua, fammi ciò che vuoi… amore mio scopami!!!!!”
Sentendo queste parole, io non capii più nulla…
Iniziai a baciarla e spingere con forza dentro di lei; le braccia di zia sulla mia schiena le mie sotto la sua e iniziammo a scopare senza smetter mai un momento di baciarci e laccarci..
Spingevo senza sosta, la zia nei brevi momenti in cui la bocca era libera dalla mia lanciava sospiri di piacere che al solo sentirli si rischiava di godere, mi incitava a scoparla senza sosta, ma ripeteva “amami, Mauro amami!!! Fammi tua, amami quanto puoi e sempre di più!!!!”
Affondavo dentro di lei con forza e poi lento poi forte e poi lento, la zia ebbe un altro orgasmo quindi mi fermai, ci girammo e la feci sedere sopra di me, si impalò con estrema lentezza. Iniziò a salire e scendere e muovere il bacino in un modo assurdo, col suo solo muoversi risucchiava in se il cazzo duro, sul quale colavano i suoi umori, senza fermarsi mai, era una donna che da questo punto di vista mi stava regalando sorprese e piacere indescrivibili. Iniziai a sentire il piacere che saliva in me, ed anche lei stava per avere un altro orgasmo… io ero disteso con lei sopra di me che spesso inarcava la schiena mostrando il suo petto da cui si ergevano i capezzoli duri.
Ad un tratto le afferrai con la mia mano destra il seno sinistro stringendolo e le misi la mano sinistra sul culo, lo stavo accarezzando, poi scesi sulla sua fica madida di umori e li feci arrivare sul suo ano, iniziando a stimolarlo con il dito medio.
Appena la zia sentì il dito stuzzicare il suo foro anale, iniziò a gemere con forza chiamandomi, spronandomi a scoparla più forte, allora lasciai il seno con la mano destra e le misi una mano sul collo portando il suo viso vicino al mio, quindi iniziai a baciarla e spingere con poderose spinte dal basso verso l’alto, tant’è che lei smise di baciarmi e gemeva ad ogni colpo quindi quando il foro anale fu ben lubrificato con i suoi umori iniziai a spingere il dito medio dentro il culo, fino ad entrarlo fino alla base con decisione, cosa che le fece sgranare gli occhi ed emettere un urlo di piacere, diedi altri poderose spinte con il dito dentro il culo riuscendo a farle raggiungere un altro orgasmo dove lei stavolta a fatica soffoco un “siiiiii vengooooooooo”.
Dopo altre spinte non mi trattenni più e venni anche io, copiosamente dentro di lei, come se non avessi sborrato prima……
La zia quindi si accasciò esausta su di me, con la guancia destra appoggiata al mio viso e restammo così per circa 5 minuti di assoluto silenzio… avvertii lo sperma colarmi lungo l’asta, quindi piano piano ci alzammo senza dire una parola…..
Entrò in bagno a lavarsi… io guardai l’ora erano quasi le 17:30…. Uscì dopo 10 minuti.. era un'altra persona.. radiosa, solare sorridente, venne verso di me che nel frattempo mi ero asciugato con dei fazzoletti trovati in camera e mi ero rivestito…
Mi abbracciò ed iniziammo a baciarci di nuovo e subito le mie mani ripresero ad accarezzarle il suo seno il suo culo avevo nuovamente voglia di lei.
“ Ti voglio Giusy, ti desidero ancora, non smetterei mai di possederti”
“ Mauro, ti voglio anche io, e forse inconsciamente ti ho sempre voluto…ma dobbiamo andare… ci aspettano”
“ si forse è meglio andare..”
La zia fece strada ma appena aperta la porta da dietro la chiusi subito, la girai la avvicinai a me con forza e la baciai di nuovo con passione, cosa che venne subito ricambiata, quindi mi fermai e le dissi “sappi che tu da ora sei solo mia e sarai per sempre solo mia” e mentre le dicevo questa la strinsi con forza, tant’è che lei avvertì la mia presa dopo di che che la baciai nuovamente e la lasciai.
Lei mi prese il viso tra le mani e disse “ non pensare che sia un sentimento solo tuo…anche per me è così….ho capito di volerti, quando ti ho visto scopare l’altro giorno con quella ragazzina….ho provato una grande gelosia e poi quando ti ho visto nudo ho avuto voglia di TE…ma poi ho pensato che ero pazza malata…poi dopo quello che hai fatto in auto la voglia era aumentata ma non potevamo e non dovevamo, poi il bacio nei bagni dell’area di servizio…. Forse se tu avessi forzato mi avresti avuto li….dopo pranzo quando siamo venuti in camera per riposarci non riuscivo a non pensare a TE e non ti nego che speravo che tu venissi da me pomeriggio, e quando ti ho visto arrivare la voglia di te era talmente forte da avere paura…. Paura e consapevolezza di fare qualcosa di sbagliato…ma ora son felice di quello che è successo anche se sei venuto dentro… e la cosa mi preoccupa un pochino… speriamo bene. Ma…. bada che…se ti vedo con qualche altra ti taglio il pisello” e ridendo uscimmo da casa….
To be continued
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