Zia Giusy 6ª parte
di
Dino Lavan
genere
etero
Era il giorno di Natale e, dopo essere salito a casa in seguito alla mia scopata mattutina di augurio con Marta, il mio pensiero era volto inevitabilmente a zia Giusy…. Avevo voglia di lei di possederla e quale momento migliore del giorno di Natale in quanto lei era di turno in Ospedale avrebbe lavorato fino alle 14
Erano le 10:30, mi infilai la tuta per stare più comodo e inventata una banalissima scusa ai miei genitori presi la macchina e mi involai verso il luogo di lavoro di zia.
In venti minuti arrivai, riuscii a trovare il parcheggio e velocemente giunsi nel reparto ove lavorava.
Entro in reparto e vedo alcuni colleghi di zia che mi salutano con fare veloce ed io chiedo subito ad una di loro dove fosse. Questa, anch’essa una donna piacente e prosperosa, con fare un poco tra il disagio ed il fastidio mi dice velocemente “è impegnata diciamo…. Ma non so dove si trova… e.. auguri di buon natale”…
Questo suo modo di fare mi ha insospettito alquanto e decisi di iniziare, senza dare nell’occhio, a cercare zia Giusy. Da un certo punto mio avvia verso la famosa stanza in cui quella volta la vidi che veniva scopata da Gaetano, quel rozzo operatore sanitario di 50 anni….
Mentre mi avviavo verso la stanza vidi un infermiere con in mano un pacco che entrava proprio in quella stanza…
Ad un certo punto sentii dire a questo“ scusate il disturbo il tempo di posare questo pacco e vado via…” immediatamente vidi una persona che usciva e mi misi dietro una piccola colonna per non farmi vedere, ma ero talmente vicino da poter osservare ed ascoltare…
Vidi Gaetano uscire dalla porta con il suo camice lievemente aperto sul petto, ed un leggero rigonfiamento sui pantaloni che mise una mano sul collo all’infermiere e girando lo sguardo a destra e sinistra come per poter vedere se qualcuno li osservava e li sentiva e disse a questo ragazzo “senti… non mi devi rompere i coglioni… non entrare più qui dentro per almeno un’ora… e dillo pure a quella troia della Corsi, di non rompermi le scatole nemmeno lei… tanto so che te la scopi e non me ne frega niente, puoi sbattertela quanto vuoi…ma se mi fai girare le scatole tu non te la fai più… ok? Ci siamo capiti???” e lui abbassando lo sguardo fece un cenno di assenso col capo e si allontanò rapidamente…
In un attimo mi avvicinai alla porta che Gaetano nella fretta di entrare aveva chiuso dietro di se ma questa sbattè senza però chiudersi restando socchiusa….
Quella stanza aveva una piccola anticamera e da una porta si accedeva alla stanza con il lettino in cui Gaetano quella volta si montava la zia…. Riuscì ad accedere e chiusi pianissimo la porta lasciandola socchiusa per conservarmi una via di fuga se ve ne fosse bisogno…
Mi avvicinai a questa porta socchiusa e là vidi lo spettacolo che non avrei voluto….
Gaetano che si stava spogliando dicendo “ hai visto Giusy.. quella zoccola della Corsi è gelosa perché sa che mi scopo te…ed il mio cazzo non lo vede da un pò di tempo.. e si sta facendo ripassare da Giuseppe… quello con una scusa è venuto a portare quel pacco perché mandato da quella puttana che voleva che oggi le facessi gli “auguri”…ma l’ho mandata a cacare perché prima dovevo porgere gli auguri ad una altra persona.. mi ha dato dello stronzo e se ne è andata….ma immaginava fossi tu……”
La Corsi era la collega della zia con cui avevo parlato… ecco spiegato tutto…
Gaetano quindi con fare rozzo e autoritario disse: “avanti Giusy, che cazzo aspetti, spogliati che ho voglia di farti una bella cosa che ti piace”..
La zia lo guardava in piedi immobile, con le mani nelle tasche del camice, quando gli disse con voce tremante “ no… Gaetano… non voglio più… basta non riesco più a continuare, mi hai avuta per un poco… ma ora devo e voglio chiudere…” e fece per andare via venendo verso la direzione della porta.
Gaetano era già a petto nudo e con i boxer…. E appena la zia gli fu vicino con la mano destra le blocca la mano sinistra, se la porta davanti a se e con fare brutale le strappa letteralmente il camice tirandolo verso il basso, facendo saltare tutti i bottoni…
La zia rimase impietrita e con il torso nudo, con solo il reggiseno a balconcino di pizzo in vista…e la gonna nera…
“ Giusy dove minchia vuoi andare…..?non hai capito che prima ti faccio la festa e poi forse te ne vai….” E con un altro gesto irruento afferra il reggiseno davanti e con forza lo tira facendolo strappare…
Zia aveva il seno in mostra, i capezzoli duri e fece un passo indietro… “Gaetano, ti prego, non andare oltre…. Ti prego fermati, non voglio….”
“ah ah ah ah tu non vuoi…. E se non volevi perché ti sei tolta il maglioncino sotto il camice… perché sei rimasta in reggiseno… che??? avevi caldo??? No bella puttana che sei.. lo volevi il cazzo di Gaetano.. se no non venivi qui quando ti ho fatto chiamare…..tu lo vuoi….!!!”
Detto questo si avvicina a lei la prende da dietro il collo con la mano gli avvicina il suo viso ed inizia a baciarla con foga…..
La zia subito pone le sue braccia tra lei e lui per allontanarlo, ma appena Gaetano le infila la sua manona sotto la gonna da dietro evidentemente posandosi sul culo per attrarla ancora di più a lui, le sue braccia scivolano immediatamente avvolgendolo e ponendosi sulla sua schiena rispondendo con foga ai baci di LUI
Una troia di prima qualità….. avevo i nervi a fior di pelle… ma volli vedere fino a dove si spingeva la zia…
Gaetano spostò la mano dal collo di zia e la posizionò sul suo seno strizzandolo e palpandolo con forza…. Quindi si staccò da lei giusto per far prendere un poco di respiro alla zia, che era come dire affannata, quindi le disse: “ che zoccola che sei… ah ah ah ah ah , una che non vuole farsi scopare, inoltre non si toglie le mutande da sotto la gonna……ti piacciono le maniere forti… ed allora ti faccio ricordare questo Natale…”
La scosta leggermente da lui, la zia sempre in silenzio e con il respiro pesante, Gaetano le toglie la gonna, facendo scorrere la zip laterale e facendola scivolare sola per terra, la zia alza le gambe per non averla tra le caviglie….Gaetano la spinge verso il lettino quindi si dirige verso una scrivania apre un cassetto e prende una forbice e va verso la zia che osserva il rozzo in silenzio….con la forbice si avvicina ai collant di zia, infila prima la mano sinistra ed inizia a strofinarla sulla sua figa… zia chiude gli occhi e divarica le gambe….
“che bagnata che sei, un lago…. Sei proprio puttana….” Gaetano allontana con la mano la calza dal corpo di zia, e fa una piccola incisione con la forbice all’altezza del pube , quindi butta la forbice per terra si inginocchia e con le mani le lacera il collant… tra un gemito di zia…. Quindi si rialza la fa girare e allarga lo squarcio fino a sopra le chiappe…. Quindi da una forte sculacciata alla zia facendole emettere un gemito di dolore….
Quindi la rigira la alza di peso e la posizione sul lettino, le allarga le cosce in modo vergognoso tant’è che dalla mia posizione vedevo tutto….
Zia chiude gli occhi e lui sputa sulla fica ed inizia a leccare con foga ed avidità portando la zia in breve tempo ad avere un orgasmo violento, aveva la faccia affondata nella fica di zia, credo che ad un certo punto entrò pure la punta del naso… le mani salde sui fianchi e leccava senza fine… zia ansimava sempre e sentivo il suono nitido del suo succhiare e leccare… era disgustoso ma allo stesso tempo di un eros pazzesco.
Ero incazzato da morire ma al contempo eccitatissimo, avevo una erezione paurosa…..non riuscivo a distogliere lo sguardo….
Credo fossero passati 10 minuti abbondanti, e la zia ebbe due orgasmi…..cercava di emettere meno gemiti possibili, ma riconoscevo oramai quando la zia godeva… si inarcava leggermente all’indietro facendo leva sulle punte dei piedi serrando i pugni se li aveva chiusi o stringendoli sulla schiena di chi la possedeva….
Gaetano si saziò, con il dorso della mano si asciugò la bocca, si tolse i boxer e restò per un attimo a godersi la vista di zia con le cosce aperte, menandosi per qualche istante il membro eretto….
Avanzò verso la zia, le prese con le mani le caviglie e la trascinò sul bordo del lettino, come se fosse un normale pacco.
Quindi prese con entrambe le mani i seni di zia ed iniziò a palparli con forza, stringendo i capezzoli schiaffeggiandoli, e ad ogni colpo la zia emetteva un sospiro eccitato, quindi la zia allungò le mani sul membro di Gaetano avvolgendolo iniziando a segarlo, mentre lui continuava a palpare ed ora anche a succhiare i capezzoli, fino a quando le disse “basta così, ora voglio scoparti per bene!!!!!”.
Prende nuovamente le caviglie di zia e la sistema in modo che lei sia seduta proprio sul bordo del lettino, si prende il membro con la mano destra ed inizia a strofinarlo sulla sua passera . la zia si teneva reggendosi con le mani sui bordi del lettino e serrava con forza le mani sul bordo…
“ allora, troia, ti piace il cazzo, ti piace sentirlo sulla fica??? non parli? Stai muta puttana??lo vuoi???parla troia LO VUOI IL MIO CAZZO!!!”
La zia mugolava di piacere fino a quando esasperata per questo continuo sfregamento del glande del pene di Gaetano sulla sua vagina inizia a implorarlo di scoparla..
“ mmmhhhh siiiii daiiiii, ti pregoooo non resisto…..daiii Gaetanooooo suuuu mettilo dentrooohhh ti prego scopamiiii dai scopamiiiiiii scopami oraaaa!!!!!”
Gaetano non se lo fece ripetere ed in un colpo solo gli entra tutto il cazzo in fica….
La zia emise un gemito di piacere che sembrava non finire mai rafforzato dagli occhi che si spalancarono appena il pene affondò in lei!!!
Gaetano dava colpi secchi, profondi, e lenti! Sembrava un animale feroce che gioca con la sua preda appena catturata, prima di sferrare il colpo mortale.
Zia Giusy aveva incrociato le gambe sulla schiena di Gaetano che a sua volta aveva serrato le sue mani sui fianchi della zia, in modo tale da aver un buon punto di appoggio ogni volta che con forza e decisione spingeva tutto il membro nella passera della donna.
La zia mugolava di piacere, ogni colpo era un sussulto che diveniva un muggito di piacere, questo andamento andò avanti per quasi dieci minuti in cui la zia rimase con gli occhi chiusi con la testa leggermente rivolta indietro e sebbene io dalla mia posizione vedessi solo le spalle di Gaetano si avvertiva chiaramente il senso di onnipotenza che provava questo rozzo energumeno di 50 anni….
Zia intanto raggiunse un altro orgasmo quando aprì gli occhi e lo invito chiaramente a cambiare posizione….
“Gaetano, mmmmmhhhhh vieni sopra di me!!!!! Voglio sentirti sopra di me, ti pregoooo non resisto più cosiiii. Daiiiii, mmmmhhhh daiiiii “ e dicendo questo mentre lui continuava inesorabile a farla sussultare ad ogni colpo che affondava in lei, la zia aprì i suoi occhi guardandolo e ponendo le sue mani sulla sue spalle lo carezzava.
Lui si fermo uscì da lei , la invitò a scendere per terra la fece inginocchiare, e le disse “intanto succhia puttana”.
Come un automa la zia iniziò a succhiare con avidità il membro dell’uomo, facendolo grugnire di piacere… questa volta avevo la visuale migliore.. la zia in ginocchio che leccava l’asta di Gaetano che, più che altro, non era poi così di dimensioni eccezionali in lunghezza, però era larga, era di diametro importante…..
Zia succhiava e leccava, succhiava e leccava senza fermarsi, sembrava godesse di quel pezzo di carne fino a quando l’energumeno le ordinò di fermarsi….
Le disse con tono irruento di sdraiarsi sul letto, cosa che fece subito. Zia salì sul lettino si distese e immediatamente spalancò le cosce in attesa di essere nuovamente penetrata….
Gaetano salì anche lui sul lettino, posizionò il membro eretto all’ingresso della fica di zia, si stese su di lei, ed iniziò a penetrarla…
Prima colpi lenti decisi come prima, ma stavolta il peso del corpo faceva avvertire di più l’azione a zia che iniziò a gemere con convinzione maggiore, come se fosse appagata da questa posizione. Gaetano iniziò a muoversi più veloce e grugnire dando ora un senso a quella scopata in posizione missionaria…
Ogni colpo era un affondo deciso e violento con la sua mano sinistra che aveva preso possesso del seno di zia e la sua lingua del collo, leccandola a più non posso …
“ puttana ti piace???ti piace essere scopata così??allora troia dimmi…., dimmi!!! DIMMI ZOCCOLA SE LO SENTI IL MIO CAZZO!!!!!” e dicendo così Gaetano iniziò a spingere con più foga….
La zia avvolse le coscie sulla sua schiena e le mani sul suo collo e cominciò a gemere forte… ”siiii… mi piace il tuo cazzo!!!! Siiiii…. cosiiiii !!! spingi cosìììì fammi sentire quanto mi vuoi bastardo, porco!!!!! Mmmmhhhh siiiiii cosìììì. Lurido verme, scopami con forza avanti bastardooooo!!!!
Gaetano sembrava si eccitasse di più ed iniziò a spingere con maggiore violenza ed ogni affondo zia emetteva gemiti di piacere.
Ad un certo punto Gaetano rallentò visibilmente il suo andamento dedicandosi a succhiare il capezzolo di zia per poi fermarsi un attimo, sorridere con un ghigno, quindi, affondare un colpo violento che fece spalancare gli occhi a zia e emettere un “siiiii” di piacere, quindi si avvicinò alle labbra di zia ed iniziarono a baciarsi, che più baci erano violente leccate e succhiate di lingua e così facendo iniziò a scopare con forza e colpi veloci. La zia gli ripetè che stava godendo che stava venendo di nuovo e lo abbracciò con forza stringendolo a se.
Lui continuò ad insultarla, a ripeterle quanto era puttana e continuava a affondare in lei senza pietà…
“Cosììì, godi puttana, godiii mmmhhhh arghhhhh seeee seeee seee così ti sento come godì puttana, sei un lago!!!
“Gaetanooooo siiiii ti sentoooo siiiii ti sentooooo daiiii suuuuu cosiìììì!!mmmmhhhh ahhhhh ahhhhh ahhhhh ancoraaaaa ancora godoooo vengo di nuovooooo!!!!!!!”
“minchia che femmina che seiiiiii ti svuoto i coglioni in ficaaaa! Ora!!!!”
“noooooooooooo vieni fuoriiii ti pregooooooooooo!!!!vieni fuoriiiiiiiiiiii!!!!!!!!!”
Gaetano allora si alzo in tempo per scaraventare una gran quantità di sperma sul corpo di zia, e poi Le disse “ sappi che la prossima volta ti faccio prendere la pillola, perchè ti allago la fica”… Gaetano scese dal lettino mentre la zia si puliva con un lenzuolino usa e getta, poi appena scesa dal lettino Gaetano, che era ancora nudo in piedi la prende e la posiziona prona con la testa appoggiata sul lettino e tenendola schiacciata con la mano destra, con la sinistra inizia a accarezzare il culo e le stimola l’ano con il dito indice e le dice: “dottoressa, ma lo sai che hai un culetto delizioso??? Quasi quasi ci faccio un pensierino…” ed inizia a forzarlo col dito.
“noooooohhhhh Gaetano no!!!! Ti prego lasciami stare, che fai??? Smettila subito il culo no!!!!!assolutamente!!!!!!!!!!!!!non l’ho mai fatto!!!! E non lo voglio fare”.
La zia cercava con le mani di divincolarsi, ma lui era decisamente più forte.
Le parole di zia avevano risvegliato Gaetano, che aveva lasciato il sedere di zia ed aveva ripreso a menarsi il pene che era tornato in forma…
“la mia bella zoccolona non lo ha mai preso in culo!!!! Ottimo sarò io a sverginarti il culo troia!!!sai anche la moglie del primario, faceva la schizzinosa…. La nobildonna snob dei miei coglioni…..… ora da me vuole fatto solo il culo!!!! Sai, come te era verginella….”
Mentre parlava la sua mano era nuovamente sul culo di zia con le dita che a poco a poco giocherellavano con l’ano quando ad un tratto il dito indice forzò la resistenza di zia ed entrò tutto dentro… la zia emise un “nooooooooooooooooooooooooohhhhhhhhhhhhhhhh” talmente sospirato che tutto sembrava tranne sdegno…. Gaetano se ne accorse ed iniziò a stantuffare con foga dicendo “ troia hai visto che ti piace, puttana ora te lo apro in due, te lo distruggo!!! E sarai MIA DEFINITIVAMENTE, come tutte le altre!!!!”
Non potevo permettere altro.
Uscii dalla stanza ed iniziai a fare casino chiamando “ZIA. ZIA GIUSY dove sei???” aprivo stanze e porte gridando Permesso? C’è qualcuno?”
Ritornai dinanzi alla porta di ingresso della stanza e continuai a chiamare la zia, quindi aprii la porta dicendo “permesso?”
Prima che riuscissi ad aprire la porta questa si aprii con forza e mi si presentò davanti Gaetano rosso in viso, si capiva che era vestito di corsa e indubbiamente contrariato….
Mi disse “ giovanotto tutto sto gridare? Siamo in ospedale??? A chi cerchi?”
Io per nulla intimorito gli risposi a tono “ mi scusi, ma qui più che un ospedale sembra un cimitero, non si vede anima in giro…. Comunque mi chiamo Mauro XXXXXXXXXX, e cerco mia zia la dottoressa Giusy XXXXXXXX. E qui dentro, forse???”.
“ si è qui… sta finendo di sistemare alcune cose… ma sta uscendo subito quindi ti consiglio di aspettarla qui!!!”
“ va bene…..”
La zia uscii decisamente sfatta in viso, cercò di presentarsi al meglio dinanzi a me, con un sorriso di circostanza, ma per me era impossibile cadere nell’inganno… quindi la mia occhiata fu peggio di un ceffone…..
“ero venuto a trovarti, per farti gli auguri di Natale….ma evidentemente qualcuno te li ha già fatti………. e tu hai molto gradito….. credo che la mia presenza sia inopportuna ed inutile… io vado.. ci vediamo a pranzo, forse…..”. la zia con voce rotta da un pianto in arrivo, mi disse:
“Mauro aspetta!!!! Entra un attimo ti scongiuro….devo parlar…”
“senti basta tra me e te c’era un patto non l’ho tradito io……”
Me ne andai con un rivolo di lacrima che scendeva dall’occhio destra di zia….
Ero sicuro però che avrei girato a mio favore la situazione perché mi ero intestardito che sarei dovuto essere io il primo ad avere quello che voleva Gaetano e doveva accadere per forza oggi….
Infatti mentre stavo andando via ero arrivato quasi all’ascensore mi sentii chiamare nuovamente da zia che a passo veloce veniva verso di me..
“Mauro aspettami vengo a casa con te!!!!!non mi sento bene e chiedo un permesso!!!!!”
Mi fermai e le dissi “e la tua macchina???”
“la lascio qui, voglio venire con te…..”
La zia sbrigò le carte e venne con me.. dal reparto fino all’ingresso in auto non ci fu una parola, un silenzio che era carico di una forte tensione, io non aprii bocca fu lei ad iniziare il discorso e dopo le prime parole scoppiò a piangere, un pianto isterico...
“Mauro, amore mio, ho sbagliato nuovamente lo so!!! credimi ho provato a resistere, ma non ci riesco… sono una troia? Forse si! mi piace il cazzo???? SIIII MI PIACE!!!!!!ma con lui è sesso, solo fine a se stesso, è capace con il suo essere rozzo di tirare gli istinti più beceri, mi chiama cagna, la sua cagna… forse è vero! Mi sento una cagna in calore quando sono con lui… il solo poggiare le sue dite ruvide sulla mia pelle mi fa venire la pelle doca, e mi fa sorgere il desiderio di essere il suo oggetto sessuale….una malattia probabilmente si... Ma con te è amore, sei mio nipote ma ti amo!!!Lo so è un amore sbagliato e perverso, ma non ci posso fare nulla e so che anche tu mi ami so che soffri maledettamente, ma non mi lasciare….farò tutto quello che vuoi ma non lasciarmi!!!”
Ero serio, guidavo e non la guardavo in viso, ma il suo dire che avrebbe fatto quello che volevo era per me la vittoria che cercavo….. anche Marta capitolò….ero sicuro che anche la zia avrebbe dato quello che cercavo…
Dopo che ebbe parlato e pianto la portai a casa sua e sotto casa le dissi “ vai lavati sistemati e quando sei pronta scendi!!!”
“Mauro, ma non vuoi salire…? lo zio a quest’ora sarà andato a casa tua…visto che lavoravo ha detto che si spostava con la sua auto.. siamo soli, ti prego Sali, non lasciarmi da sola…. Ti prego”
Senza dire nulla parcheggiai sotto casa e salimmo insieme……..
Durante il tragitto in ascensore ci guardavamo senza proferire una parola, e appena entrati in casa Giusy stava per iniziare a parlare quando dopo appena aver sussurrato il mio nome le dissi con tono deciso “vatti a lavare e non rompermi le palle con le tue inutili giustificazioni…, ti aspetto di là…” e mi diressi in salotto.
La prima cosa che fece la zia fu quella di chiamare a casa mia, parlò con mia madre accertarsi che lo zio fosse già arrivato, quindi disse che era appena rincasata che doveva lavarsi e sistemarsi… poi disse chiaramente: “si, Mauro è passato dall’Ospedale ci siamo visti ma avendo la necessità di lavarmi e cambiarmi lui ha deciso di non aspettarmi e approfittare di restare a farsi un giro incontrare degli amici e poi ci siamo dati appuntamento in Ospedale per venire insieme”
La troia aveva creato l’alibi a me…..per non creare sospetti…
Intanto io mi ero accomodato in salotto la stanza in fondo al corridoio e dalla porta d accesso avevo la visuale sul corridoio e su tutte le stanza di casa che si affacciavano su di esso, quindi con lo sguardo seguii tutti i suoi movimenti.. entro con i vestiti nella sua stanza da letto e uscii completamente nuda per entrare in bagno, la cui porta era quasi dinanzi la camera da letto. Nell’aprire la porta del bagno, mi volse lo sguardo ma io feci finta di non vedere avevo lo sguardo basso un un libro che nel frattempo avevo preso.
Lei lasciò volontariamente la porta del bagno aperto e sentii chiaramente il rumore della doccia…….
La consapevolezza di essere soli in casa che nessuno poteva arrivare, il fatto che la zia fosse in doccia, le mie intenzioni di possederla lì dove nessuno mai, forse, l’aveva presa mi eccitarono parecchio, e decisi di spogliarmi completamente e con il membro quasi in erezione mi diressi in bagno senza fare rumore….
Si sentiva chiaramente lo scroscio dell’acqua che scorreva e data l’acqua calda la stanza da bagno era piena di vapore acqueo che sembrava essere in piena nebbia.
Mia zia non poteva vedermi perchè le pareti scorrevoli della doccia erano opache, quindi mi avvicinai ed improvvisamente aprii la porta scorrevole,.
Io entrai e chiusi le porte dietro di me….il box doccia era molto grande e permetteva che due persone al suo interno potessero muoversi liberamente e tranquillamente…
Giusy rimase immobile sotto il getto della doccia, e sorridendo disse solo: “ ti stavo aspettando amore mio” .
Mi avvicinai a lei e non ci fu bisogno di dire nulla, ci abbracciammo ed iniziammo furiosamente a baciarci sotto il getto caldo dell’acqua.
Fu Giusy a staccarsi da me e senza che io le dicessi nulla si inginocchiò ed iniziò a leccare il mio membro che nel frattempo era divenuto duro., dapprima in modo lento e dolce, gustandolo come se fosse un cono gelato per poi ingoiarlo e succhiarlo voracemente, con desiderio ardente. Fui costretto a fermarla per evitare di godere nella sua bocca. La presi con forza per i capelli facendola alzare e lei più per orgoglio che per altro non emise un grido di dolore e quando il suo viso fu nuovamente dinanzi al mio tenendola sempre con la mano destra i capelli ripresi a baciarla, quindi la girai mettendole la faccia al muro e schiacciandole il viso contro la parete, quindi le divaricai le gambe con il mio piede sinistro facendo forza sulla gamba destra. Lei appoggiò subito le mani aperte sul muro per cercare di trovare il giusto equilibrio, e inarcò leggermente il suo corpo verso di me in modo da far letteralmente toccare la punta del mio membro con il suo culo e appena senti la mia mano sinistra prendere possesso del suo seno sinistro e stringerlo in modo rude emise il primo gemito misto a piacere e dolore e disse : “ohhh Mauro siihh, mi piace quando sei così violento…!!!”
continuai a palpare e stringere il seno sinistro con forza mentre strusciavo da dietro il mio membro sulle grandi labbra della sua vagina fino a quando tenendola sempre per i capelli e con il viso schiacciato sulle pareti della doccia, con lei che assecondava il movimento di strofinamento del mio membro sulla sua vagina lasciai il seno sinistro e con la mia mano libera presi il mio membro , lo indirizzai per bene verso la sua intimità e con una poderosa spinta la penetrai facendole emettere un gemito lungo e profondissimo.
Iniziai a spingere con bordate secche e decise impedendo ogni suo movimento…
Giusy godeva di ogni mio affondo emettendo prima dei gemiti che risuonavano amplificati nel silenzio del bagno, per poi iniziare a incitarmi a non smettere…
Ad ogni affondo la sentivo tremare di piacere, “siiiiihhhhhh cosiiiiihhhhh, ancoraaaahhh di piùùùù, cosììììì forte!!!forte!!! fammi sentire come mi vuoi!!!ancoraaaa più forte!!!”
Avevo aumentato il ritmo ed avevo lasciato i suoi capelli con la mano destra e con entrambe le mani avevo afferrato i suoi seni stringendoli e torturandoli. Ad ogni spinta la sentivo fremere e godere con Giusy che non si vergognava minimamente a farsi sentire..
“amoreeeehhhh siiiii cosìììììììììì, cosììììììììììììììhhhhhhh godooooo!!!ti pregoooo fammi sentire come mi vuoi!!!!!con forzaaa siiiihhhh, forteeeehhh cosììììììì!!!!! sbattimi come una puttana, scopamiiiiii, scopami così forteeeehhhhhhhh, puniscimiiiii!!!!Amoreeeee oddiiiioooooooohhhh,,, amore mioooooo vengooooooooo vengooooooohhh!”
La chiavavo con forza, in silenzio, facendola letteralmente sollevare ad ogni affondo secco, avevo dinanzi a me la scena di qualche ora prima, con Gaetano che se la scopava, che la chiamava lurida cagna da monta, e mentre affondavo senza pietà venne emettendo un gemito lunghissimo che risuonò nel silenzio del bagno e dopo poco, dopo altre due tre spinte venni copiosamente all’interno della sua fica……
Mi accasciai su di lei esausto, restando in piedi con il mio petto schiacciato sulla sua schiena, e con le mani aggrappate ai suoi seni, con Giusy che in silenzio respirava come se avesse finito di correre...con il solo rumore del getto dell’acqua che ci ricopriva….
Dopo circa un minuto mi staccai da lei, che si girò verso di me e guardandomi mi sorrise … Giusy quindi con fare lento e sinuoso diminuì il gettito dell’acqua, prese la spugna che si trovava appesa al gancio all’interno delle pareti della doccia e dalla piccola mensola affissa prelevò il doccia schiuma che verso abbondante sulla spugna, quindi dopo averla strofinata un poco tra le sue mani iniziò ad insaponarsi dinanzi a me…..
Mi guardava e sorrideva, ed il modo in cui si strofinava la spugna sul suo corpo insaponandosi era di una sensuale pazzesco….era completamente insaponata, si strofinava lentamente entrambi i seni, con i capezzoli che diventavano sempre più duri, la pancia, poi le spalle le braccia le gambe… quindi si passò la spugna sulla fica più volte, indugiando sulle grandi labbra e sul clitoride procurandosi del piacere.
Questa scena era di un erotismo unico, tant’è che il mio pene riprendeva vigore.
Giusy se ne accorse, e credo che lo fece apposta e prese nuovamente il doccia schiuma versandone ancora sulla spugna, quindi iniziò a strofinare la spugna sul mio petto, le mie braccia con delicatezza, si inginocchiò, scese con la spugna sulle gambe evitando accuratamente di passare sul mio membro quasi del tutto eretto la cui punta era vicinissima al suo viso, così vicino che sentivo il suo respiro sul mio glande, quindi massaggiò i miei glutei quindi si rialzò e inizio a massaggiarmi con la spugna il pene insaponandolo per bene…
Le dissi : “Giusy, sei una gran troia!”
e lei: “ si è vero!!! ma sono solo tua, gli altri mi prendono, ma tu mi possiedi ricordalo sempre… amore mio ti amo”
Riprendemmo a baciarci, abbracciati tra i nostri corpi insaponati che ci facevano quasi scivolare.
Mentre ci baciavamo portai la mia mano sul suo culo ed iniziai a stimolare il suo ano, prima delicatamente, poi in modo sempre più deciso fino a quando introdussi tutto il dito medio della mano sinistra, provocando dei gemiti in Giusy che pur gradendo cercava di farmi smettere..
Giusy si stacco dalla mia bocca e mi disse “ Maurohh che fai, dai basta...mmmhhh su daiiiihh si sta facendo tardi… ouuhhhh mmmmhhhh dai dobbiamo andarehhh mmmhhhh”
io continuavo a leccarle il collo e baciarla mentre stantuffavo il mio dito dentro il suo ano. Sentivo i suoi capezzoli duri spingere contro il mio petto ed il mio cazzo che premeva contro il suo pube…
“amoreee ti prego fermatihhh, Mauro daiiiiiiiiihhhhhh” Giusy da un lato voleva che finissi ma con il suo culo iniziava ad assecondare il movimento del mio dito fino a giungere ad essere in sincrono.. io le leccavo il collo e scesi al seno iniziando a succhiare il capezzolo durissimo ed ogni affondo del dito nel suo ano spingeva indietro il culo..
Giusy iniziò ad ansimare forte a gemere sempre di più quindi accentuai allora il movimento con la zia che tra il lavoro della mia lingua sul suo capezzolo, ed il mio dito dentro il suo ano iniziò a toccarsi furiosamente la fica fino a giungere ad un nuovo orgasmo…..
Allora mi fermai, con la mano sinistra aperta sul suo gluteo destro e tutto il dito medio infilato dentro il suo ano.
“Giusy voglio il tuo culo!!!” gli dissi in modo gelido e perentorio.
Giusy mi guardò impaurita e disse : “Maurohhh ti prego no.. non voglio ti supplico farò tutto quello che vuoi ma il culo noooo!!”quindi cercò di allontanarsi da me ma io strinsi con forza la natica spingendole ancora dentro il mio dito facendole male
“Nooooohhh amore mioooo nooohhhh!non voglio, non voglioooo”
“non permetterò che sia Gaetano a farti sua nel culoooo!!!!! ho sentito che oggi te l’ha promesso !!!!tu cederai lo soooo!!! ma tu sei mia e non intendo dividerti più con nessuno”
“amore mio nooo non accadra!!! ma ti prego nooohhh non voglio, poi, poi amore è tardi ci aspettano si insospettiranno, Mauro mio ti prego!!!”
Tolsi il dito dal suo ano e mi staccai da lei, aprii il gettto dell’acqua al massimo mi sciacquai ed uscii dalla doccia con il pene ancora in tiro….
“ora muoviti che dobbiamo andare, ma sappi che io oggi ti inculo!!! regolati di conseguenza…..”
Presi un asciugamano mi diressi verso il salotto ove c’erano i miei vestiti…
Ci fu un assordante silenzio per tutto il tempo che io mi vestii e che Giusy si preparò…
dopo quasi mezzora senti la zia chiamarmi :“Mauro, eccomi io sono pronta, andiamo”
mi si presento in tutto il suo splendore… truccatissima con un vestito nero fino al ginocchio, calze neri, stivali in tinta, e con il suo decoltè in vista che lasciava poco all’immaginazione, avvolta in un cappottino a pellicciotto ¾.
Rimasi senza parole… la zia se ne accorse e disse “ ti piaccio???”
“si molto me l’hai fatto tornare duro solo al vederti”
Giusy sorrise e avanzando verso di me, posò la mano sul mio pacco e disse: “ amore mio, la giornata è lunga...troveremo assolutamente il tempo per noi... “
Quindi ci dirigemmo direttamente a casa mia dove ci aspettavano senza passare dall’Ospedale a prendere la sua auto, in modo tale da avere la scusa per farsi accompagnare da me…….
Erano le 10:30, mi infilai la tuta per stare più comodo e inventata una banalissima scusa ai miei genitori presi la macchina e mi involai verso il luogo di lavoro di zia.
In venti minuti arrivai, riuscii a trovare il parcheggio e velocemente giunsi nel reparto ove lavorava.
Entro in reparto e vedo alcuni colleghi di zia che mi salutano con fare veloce ed io chiedo subito ad una di loro dove fosse. Questa, anch’essa una donna piacente e prosperosa, con fare un poco tra il disagio ed il fastidio mi dice velocemente “è impegnata diciamo…. Ma non so dove si trova… e.. auguri di buon natale”…
Questo suo modo di fare mi ha insospettito alquanto e decisi di iniziare, senza dare nell’occhio, a cercare zia Giusy. Da un certo punto mio avvia verso la famosa stanza in cui quella volta la vidi che veniva scopata da Gaetano, quel rozzo operatore sanitario di 50 anni….
Mentre mi avviavo verso la stanza vidi un infermiere con in mano un pacco che entrava proprio in quella stanza…
Ad un certo punto sentii dire a questo“ scusate il disturbo il tempo di posare questo pacco e vado via…” immediatamente vidi una persona che usciva e mi misi dietro una piccola colonna per non farmi vedere, ma ero talmente vicino da poter osservare ed ascoltare…
Vidi Gaetano uscire dalla porta con il suo camice lievemente aperto sul petto, ed un leggero rigonfiamento sui pantaloni che mise una mano sul collo all’infermiere e girando lo sguardo a destra e sinistra come per poter vedere se qualcuno li osservava e li sentiva e disse a questo ragazzo “senti… non mi devi rompere i coglioni… non entrare più qui dentro per almeno un’ora… e dillo pure a quella troia della Corsi, di non rompermi le scatole nemmeno lei… tanto so che te la scopi e non me ne frega niente, puoi sbattertela quanto vuoi…ma se mi fai girare le scatole tu non te la fai più… ok? Ci siamo capiti???” e lui abbassando lo sguardo fece un cenno di assenso col capo e si allontanò rapidamente…
In un attimo mi avvicinai alla porta che Gaetano nella fretta di entrare aveva chiuso dietro di se ma questa sbattè senza però chiudersi restando socchiusa….
Quella stanza aveva una piccola anticamera e da una porta si accedeva alla stanza con il lettino in cui Gaetano quella volta si montava la zia…. Riuscì ad accedere e chiusi pianissimo la porta lasciandola socchiusa per conservarmi una via di fuga se ve ne fosse bisogno…
Mi avvicinai a questa porta socchiusa e là vidi lo spettacolo che non avrei voluto….
Gaetano che si stava spogliando dicendo “ hai visto Giusy.. quella zoccola della Corsi è gelosa perché sa che mi scopo te…ed il mio cazzo non lo vede da un pò di tempo.. e si sta facendo ripassare da Giuseppe… quello con una scusa è venuto a portare quel pacco perché mandato da quella puttana che voleva che oggi le facessi gli “auguri”…ma l’ho mandata a cacare perché prima dovevo porgere gli auguri ad una altra persona.. mi ha dato dello stronzo e se ne è andata….ma immaginava fossi tu……”
La Corsi era la collega della zia con cui avevo parlato… ecco spiegato tutto…
Gaetano quindi con fare rozzo e autoritario disse: “avanti Giusy, che cazzo aspetti, spogliati che ho voglia di farti una bella cosa che ti piace”..
La zia lo guardava in piedi immobile, con le mani nelle tasche del camice, quando gli disse con voce tremante “ no… Gaetano… non voglio più… basta non riesco più a continuare, mi hai avuta per un poco… ma ora devo e voglio chiudere…” e fece per andare via venendo verso la direzione della porta.
Gaetano era già a petto nudo e con i boxer…. E appena la zia gli fu vicino con la mano destra le blocca la mano sinistra, se la porta davanti a se e con fare brutale le strappa letteralmente il camice tirandolo verso il basso, facendo saltare tutti i bottoni…
La zia rimase impietrita e con il torso nudo, con solo il reggiseno a balconcino di pizzo in vista…e la gonna nera…
“ Giusy dove minchia vuoi andare…..?non hai capito che prima ti faccio la festa e poi forse te ne vai….” E con un altro gesto irruento afferra il reggiseno davanti e con forza lo tira facendolo strappare…
Zia aveva il seno in mostra, i capezzoli duri e fece un passo indietro… “Gaetano, ti prego, non andare oltre…. Ti prego fermati, non voglio….”
“ah ah ah ah tu non vuoi…. E se non volevi perché ti sei tolta il maglioncino sotto il camice… perché sei rimasta in reggiseno… che??? avevi caldo??? No bella puttana che sei.. lo volevi il cazzo di Gaetano.. se no non venivi qui quando ti ho fatto chiamare…..tu lo vuoi….!!!”
Detto questo si avvicina a lei la prende da dietro il collo con la mano gli avvicina il suo viso ed inizia a baciarla con foga…..
La zia subito pone le sue braccia tra lei e lui per allontanarlo, ma appena Gaetano le infila la sua manona sotto la gonna da dietro evidentemente posandosi sul culo per attrarla ancora di più a lui, le sue braccia scivolano immediatamente avvolgendolo e ponendosi sulla sua schiena rispondendo con foga ai baci di LUI
Una troia di prima qualità….. avevo i nervi a fior di pelle… ma volli vedere fino a dove si spingeva la zia…
Gaetano spostò la mano dal collo di zia e la posizionò sul suo seno strizzandolo e palpandolo con forza…. Quindi si staccò da lei giusto per far prendere un poco di respiro alla zia, che era come dire affannata, quindi le disse: “ che zoccola che sei… ah ah ah ah ah , una che non vuole farsi scopare, inoltre non si toglie le mutande da sotto la gonna……ti piacciono le maniere forti… ed allora ti faccio ricordare questo Natale…”
La scosta leggermente da lui, la zia sempre in silenzio e con il respiro pesante, Gaetano le toglie la gonna, facendo scorrere la zip laterale e facendola scivolare sola per terra, la zia alza le gambe per non averla tra le caviglie….Gaetano la spinge verso il lettino quindi si dirige verso una scrivania apre un cassetto e prende una forbice e va verso la zia che osserva il rozzo in silenzio….con la forbice si avvicina ai collant di zia, infila prima la mano sinistra ed inizia a strofinarla sulla sua figa… zia chiude gli occhi e divarica le gambe….
“che bagnata che sei, un lago…. Sei proprio puttana….” Gaetano allontana con la mano la calza dal corpo di zia, e fa una piccola incisione con la forbice all’altezza del pube , quindi butta la forbice per terra si inginocchia e con le mani le lacera il collant… tra un gemito di zia…. Quindi si rialza la fa girare e allarga lo squarcio fino a sopra le chiappe…. Quindi da una forte sculacciata alla zia facendole emettere un gemito di dolore….
Quindi la rigira la alza di peso e la posizione sul lettino, le allarga le cosce in modo vergognoso tant’è che dalla mia posizione vedevo tutto….
Zia chiude gli occhi e lui sputa sulla fica ed inizia a leccare con foga ed avidità portando la zia in breve tempo ad avere un orgasmo violento, aveva la faccia affondata nella fica di zia, credo che ad un certo punto entrò pure la punta del naso… le mani salde sui fianchi e leccava senza fine… zia ansimava sempre e sentivo il suono nitido del suo succhiare e leccare… era disgustoso ma allo stesso tempo di un eros pazzesco.
Ero incazzato da morire ma al contempo eccitatissimo, avevo una erezione paurosa…..non riuscivo a distogliere lo sguardo….
Credo fossero passati 10 minuti abbondanti, e la zia ebbe due orgasmi…..cercava di emettere meno gemiti possibili, ma riconoscevo oramai quando la zia godeva… si inarcava leggermente all’indietro facendo leva sulle punte dei piedi serrando i pugni se li aveva chiusi o stringendoli sulla schiena di chi la possedeva….
Gaetano si saziò, con il dorso della mano si asciugò la bocca, si tolse i boxer e restò per un attimo a godersi la vista di zia con le cosce aperte, menandosi per qualche istante il membro eretto….
Avanzò verso la zia, le prese con le mani le caviglie e la trascinò sul bordo del lettino, come se fosse un normale pacco.
Quindi prese con entrambe le mani i seni di zia ed iniziò a palparli con forza, stringendo i capezzoli schiaffeggiandoli, e ad ogni colpo la zia emetteva un sospiro eccitato, quindi la zia allungò le mani sul membro di Gaetano avvolgendolo iniziando a segarlo, mentre lui continuava a palpare ed ora anche a succhiare i capezzoli, fino a quando le disse “basta così, ora voglio scoparti per bene!!!!!”.
Prende nuovamente le caviglie di zia e la sistema in modo che lei sia seduta proprio sul bordo del lettino, si prende il membro con la mano destra ed inizia a strofinarlo sulla sua passera . la zia si teneva reggendosi con le mani sui bordi del lettino e serrava con forza le mani sul bordo…
“ allora, troia, ti piace il cazzo, ti piace sentirlo sulla fica??? non parli? Stai muta puttana??lo vuoi???parla troia LO VUOI IL MIO CAZZO!!!”
La zia mugolava di piacere fino a quando esasperata per questo continuo sfregamento del glande del pene di Gaetano sulla sua vagina inizia a implorarlo di scoparla..
“ mmmhhhh siiiii daiiiii, ti pregoooo non resisto…..daiii Gaetanooooo suuuu mettilo dentrooohhh ti prego scopamiiii dai scopamiiiiiii scopami oraaaa!!!!!”
Gaetano non se lo fece ripetere ed in un colpo solo gli entra tutto il cazzo in fica….
La zia emise un gemito di piacere che sembrava non finire mai rafforzato dagli occhi che si spalancarono appena il pene affondò in lei!!!
Gaetano dava colpi secchi, profondi, e lenti! Sembrava un animale feroce che gioca con la sua preda appena catturata, prima di sferrare il colpo mortale.
Zia Giusy aveva incrociato le gambe sulla schiena di Gaetano che a sua volta aveva serrato le sue mani sui fianchi della zia, in modo tale da aver un buon punto di appoggio ogni volta che con forza e decisione spingeva tutto il membro nella passera della donna.
La zia mugolava di piacere, ogni colpo era un sussulto che diveniva un muggito di piacere, questo andamento andò avanti per quasi dieci minuti in cui la zia rimase con gli occhi chiusi con la testa leggermente rivolta indietro e sebbene io dalla mia posizione vedessi solo le spalle di Gaetano si avvertiva chiaramente il senso di onnipotenza che provava questo rozzo energumeno di 50 anni….
Zia intanto raggiunse un altro orgasmo quando aprì gli occhi e lo invito chiaramente a cambiare posizione….
“Gaetano, mmmmmhhhhh vieni sopra di me!!!!! Voglio sentirti sopra di me, ti pregoooo non resisto più cosiiii. Daiiiii, mmmmhhhh daiiiii “ e dicendo questo mentre lui continuava inesorabile a farla sussultare ad ogni colpo che affondava in lei, la zia aprì i suoi occhi guardandolo e ponendo le sue mani sulla sue spalle lo carezzava.
Lui si fermo uscì da lei , la invitò a scendere per terra la fece inginocchiare, e le disse “intanto succhia puttana”.
Come un automa la zia iniziò a succhiare con avidità il membro dell’uomo, facendolo grugnire di piacere… questa volta avevo la visuale migliore.. la zia in ginocchio che leccava l’asta di Gaetano che, più che altro, non era poi così di dimensioni eccezionali in lunghezza, però era larga, era di diametro importante…..
Zia succhiava e leccava, succhiava e leccava senza fermarsi, sembrava godesse di quel pezzo di carne fino a quando l’energumeno le ordinò di fermarsi….
Le disse con tono irruento di sdraiarsi sul letto, cosa che fece subito. Zia salì sul lettino si distese e immediatamente spalancò le cosce in attesa di essere nuovamente penetrata….
Gaetano salì anche lui sul lettino, posizionò il membro eretto all’ingresso della fica di zia, si stese su di lei, ed iniziò a penetrarla…
Prima colpi lenti decisi come prima, ma stavolta il peso del corpo faceva avvertire di più l’azione a zia che iniziò a gemere con convinzione maggiore, come se fosse appagata da questa posizione. Gaetano iniziò a muoversi più veloce e grugnire dando ora un senso a quella scopata in posizione missionaria…
Ogni colpo era un affondo deciso e violento con la sua mano sinistra che aveva preso possesso del seno di zia e la sua lingua del collo, leccandola a più non posso …
“ puttana ti piace???ti piace essere scopata così??allora troia dimmi…., dimmi!!! DIMMI ZOCCOLA SE LO SENTI IL MIO CAZZO!!!!!” e dicendo così Gaetano iniziò a spingere con più foga….
La zia avvolse le coscie sulla sua schiena e le mani sul suo collo e cominciò a gemere forte… ”siiii… mi piace il tuo cazzo!!!! Siiiii…. cosiiiii !!! spingi cosìììì fammi sentire quanto mi vuoi bastardo, porco!!!!! Mmmmhhhh siiiiii cosìììì. Lurido verme, scopami con forza avanti bastardooooo!!!!
Gaetano sembrava si eccitasse di più ed iniziò a spingere con maggiore violenza ed ogni affondo zia emetteva gemiti di piacere.
Ad un certo punto Gaetano rallentò visibilmente il suo andamento dedicandosi a succhiare il capezzolo di zia per poi fermarsi un attimo, sorridere con un ghigno, quindi, affondare un colpo violento che fece spalancare gli occhi a zia e emettere un “siiiii” di piacere, quindi si avvicinò alle labbra di zia ed iniziarono a baciarsi, che più baci erano violente leccate e succhiate di lingua e così facendo iniziò a scopare con forza e colpi veloci. La zia gli ripetè che stava godendo che stava venendo di nuovo e lo abbracciò con forza stringendolo a se.
Lui continuò ad insultarla, a ripeterle quanto era puttana e continuava a affondare in lei senza pietà…
“Cosììì, godi puttana, godiii mmmhhhh arghhhhh seeee seeee seee così ti sento come godì puttana, sei un lago!!!
“Gaetanooooo siiiii ti sentoooo siiiii ti sentooooo daiiii suuuuu cosiìììì!!mmmmhhhh ahhhhh ahhhhh ahhhhh ancoraaaaa ancora godoooo vengo di nuovooooo!!!!!!!”
“minchia che femmina che seiiiiii ti svuoto i coglioni in ficaaaa! Ora!!!!”
“noooooooooooo vieni fuoriiii ti pregooooooooooo!!!!vieni fuoriiiiiiiiiiii!!!!!!!!!”
Gaetano allora si alzo in tempo per scaraventare una gran quantità di sperma sul corpo di zia, e poi Le disse “ sappi che la prossima volta ti faccio prendere la pillola, perchè ti allago la fica”… Gaetano scese dal lettino mentre la zia si puliva con un lenzuolino usa e getta, poi appena scesa dal lettino Gaetano, che era ancora nudo in piedi la prende e la posiziona prona con la testa appoggiata sul lettino e tenendola schiacciata con la mano destra, con la sinistra inizia a accarezzare il culo e le stimola l’ano con il dito indice e le dice: “dottoressa, ma lo sai che hai un culetto delizioso??? Quasi quasi ci faccio un pensierino…” ed inizia a forzarlo col dito.
“noooooohhhhh Gaetano no!!!! Ti prego lasciami stare, che fai??? Smettila subito il culo no!!!!!assolutamente!!!!!!!!!!!!!non l’ho mai fatto!!!! E non lo voglio fare”.
La zia cercava con le mani di divincolarsi, ma lui era decisamente più forte.
Le parole di zia avevano risvegliato Gaetano, che aveva lasciato il sedere di zia ed aveva ripreso a menarsi il pene che era tornato in forma…
“la mia bella zoccolona non lo ha mai preso in culo!!!! Ottimo sarò io a sverginarti il culo troia!!!sai anche la moglie del primario, faceva la schizzinosa…. La nobildonna snob dei miei coglioni…..… ora da me vuole fatto solo il culo!!!! Sai, come te era verginella….”
Mentre parlava la sua mano era nuovamente sul culo di zia con le dita che a poco a poco giocherellavano con l’ano quando ad un tratto il dito indice forzò la resistenza di zia ed entrò tutto dentro… la zia emise un “nooooooooooooooooooooooooohhhhhhhhhhhhhhhh” talmente sospirato che tutto sembrava tranne sdegno…. Gaetano se ne accorse ed iniziò a stantuffare con foga dicendo “ troia hai visto che ti piace, puttana ora te lo apro in due, te lo distruggo!!! E sarai MIA DEFINITIVAMENTE, come tutte le altre!!!!”
Non potevo permettere altro.
Uscii dalla stanza ed iniziai a fare casino chiamando “ZIA. ZIA GIUSY dove sei???” aprivo stanze e porte gridando Permesso? C’è qualcuno?”
Ritornai dinanzi alla porta di ingresso della stanza e continuai a chiamare la zia, quindi aprii la porta dicendo “permesso?”
Prima che riuscissi ad aprire la porta questa si aprii con forza e mi si presentò davanti Gaetano rosso in viso, si capiva che era vestito di corsa e indubbiamente contrariato….
Mi disse “ giovanotto tutto sto gridare? Siamo in ospedale??? A chi cerchi?”
Io per nulla intimorito gli risposi a tono “ mi scusi, ma qui più che un ospedale sembra un cimitero, non si vede anima in giro…. Comunque mi chiamo Mauro XXXXXXXXXX, e cerco mia zia la dottoressa Giusy XXXXXXXX. E qui dentro, forse???”.
“ si è qui… sta finendo di sistemare alcune cose… ma sta uscendo subito quindi ti consiglio di aspettarla qui!!!”
“ va bene…..”
La zia uscii decisamente sfatta in viso, cercò di presentarsi al meglio dinanzi a me, con un sorriso di circostanza, ma per me era impossibile cadere nell’inganno… quindi la mia occhiata fu peggio di un ceffone…..
“ero venuto a trovarti, per farti gli auguri di Natale….ma evidentemente qualcuno te li ha già fatti………. e tu hai molto gradito….. credo che la mia presenza sia inopportuna ed inutile… io vado.. ci vediamo a pranzo, forse…..”. la zia con voce rotta da un pianto in arrivo, mi disse:
“Mauro aspetta!!!! Entra un attimo ti scongiuro….devo parlar…”
“senti basta tra me e te c’era un patto non l’ho tradito io……”
Me ne andai con un rivolo di lacrima che scendeva dall’occhio destra di zia….
Ero sicuro però che avrei girato a mio favore la situazione perché mi ero intestardito che sarei dovuto essere io il primo ad avere quello che voleva Gaetano e doveva accadere per forza oggi….
Infatti mentre stavo andando via ero arrivato quasi all’ascensore mi sentii chiamare nuovamente da zia che a passo veloce veniva verso di me..
“Mauro aspettami vengo a casa con te!!!!!non mi sento bene e chiedo un permesso!!!!!”
Mi fermai e le dissi “e la tua macchina???”
“la lascio qui, voglio venire con te…..”
La zia sbrigò le carte e venne con me.. dal reparto fino all’ingresso in auto non ci fu una parola, un silenzio che era carico di una forte tensione, io non aprii bocca fu lei ad iniziare il discorso e dopo le prime parole scoppiò a piangere, un pianto isterico...
“Mauro, amore mio, ho sbagliato nuovamente lo so!!! credimi ho provato a resistere, ma non ci riesco… sono una troia? Forse si! mi piace il cazzo???? SIIII MI PIACE!!!!!!ma con lui è sesso, solo fine a se stesso, è capace con il suo essere rozzo di tirare gli istinti più beceri, mi chiama cagna, la sua cagna… forse è vero! Mi sento una cagna in calore quando sono con lui… il solo poggiare le sue dite ruvide sulla mia pelle mi fa venire la pelle doca, e mi fa sorgere il desiderio di essere il suo oggetto sessuale….una malattia probabilmente si... Ma con te è amore, sei mio nipote ma ti amo!!!Lo so è un amore sbagliato e perverso, ma non ci posso fare nulla e so che anche tu mi ami so che soffri maledettamente, ma non mi lasciare….farò tutto quello che vuoi ma non lasciarmi!!!”
Ero serio, guidavo e non la guardavo in viso, ma il suo dire che avrebbe fatto quello che volevo era per me la vittoria che cercavo….. anche Marta capitolò….ero sicuro che anche la zia avrebbe dato quello che cercavo…
Dopo che ebbe parlato e pianto la portai a casa sua e sotto casa le dissi “ vai lavati sistemati e quando sei pronta scendi!!!”
“Mauro, ma non vuoi salire…? lo zio a quest’ora sarà andato a casa tua…visto che lavoravo ha detto che si spostava con la sua auto.. siamo soli, ti prego Sali, non lasciarmi da sola…. Ti prego”
Senza dire nulla parcheggiai sotto casa e salimmo insieme……..
Durante il tragitto in ascensore ci guardavamo senza proferire una parola, e appena entrati in casa Giusy stava per iniziare a parlare quando dopo appena aver sussurrato il mio nome le dissi con tono deciso “vatti a lavare e non rompermi le palle con le tue inutili giustificazioni…, ti aspetto di là…” e mi diressi in salotto.
La prima cosa che fece la zia fu quella di chiamare a casa mia, parlò con mia madre accertarsi che lo zio fosse già arrivato, quindi disse che era appena rincasata che doveva lavarsi e sistemarsi… poi disse chiaramente: “si, Mauro è passato dall’Ospedale ci siamo visti ma avendo la necessità di lavarmi e cambiarmi lui ha deciso di non aspettarmi e approfittare di restare a farsi un giro incontrare degli amici e poi ci siamo dati appuntamento in Ospedale per venire insieme”
La troia aveva creato l’alibi a me…..per non creare sospetti…
Intanto io mi ero accomodato in salotto la stanza in fondo al corridoio e dalla porta d accesso avevo la visuale sul corridoio e su tutte le stanza di casa che si affacciavano su di esso, quindi con lo sguardo seguii tutti i suoi movimenti.. entro con i vestiti nella sua stanza da letto e uscii completamente nuda per entrare in bagno, la cui porta era quasi dinanzi la camera da letto. Nell’aprire la porta del bagno, mi volse lo sguardo ma io feci finta di non vedere avevo lo sguardo basso un un libro che nel frattempo avevo preso.
Lei lasciò volontariamente la porta del bagno aperto e sentii chiaramente il rumore della doccia…….
La consapevolezza di essere soli in casa che nessuno poteva arrivare, il fatto che la zia fosse in doccia, le mie intenzioni di possederla lì dove nessuno mai, forse, l’aveva presa mi eccitarono parecchio, e decisi di spogliarmi completamente e con il membro quasi in erezione mi diressi in bagno senza fare rumore….
Si sentiva chiaramente lo scroscio dell’acqua che scorreva e data l’acqua calda la stanza da bagno era piena di vapore acqueo che sembrava essere in piena nebbia.
Mia zia non poteva vedermi perchè le pareti scorrevoli della doccia erano opache, quindi mi avvicinai ed improvvisamente aprii la porta scorrevole,.
Io entrai e chiusi le porte dietro di me….il box doccia era molto grande e permetteva che due persone al suo interno potessero muoversi liberamente e tranquillamente…
Giusy rimase immobile sotto il getto della doccia, e sorridendo disse solo: “ ti stavo aspettando amore mio” .
Mi avvicinai a lei e non ci fu bisogno di dire nulla, ci abbracciammo ed iniziammo furiosamente a baciarci sotto il getto caldo dell’acqua.
Fu Giusy a staccarsi da me e senza che io le dicessi nulla si inginocchiò ed iniziò a leccare il mio membro che nel frattempo era divenuto duro., dapprima in modo lento e dolce, gustandolo come se fosse un cono gelato per poi ingoiarlo e succhiarlo voracemente, con desiderio ardente. Fui costretto a fermarla per evitare di godere nella sua bocca. La presi con forza per i capelli facendola alzare e lei più per orgoglio che per altro non emise un grido di dolore e quando il suo viso fu nuovamente dinanzi al mio tenendola sempre con la mano destra i capelli ripresi a baciarla, quindi la girai mettendole la faccia al muro e schiacciandole il viso contro la parete, quindi le divaricai le gambe con il mio piede sinistro facendo forza sulla gamba destra. Lei appoggiò subito le mani aperte sul muro per cercare di trovare il giusto equilibrio, e inarcò leggermente il suo corpo verso di me in modo da far letteralmente toccare la punta del mio membro con il suo culo e appena senti la mia mano sinistra prendere possesso del suo seno sinistro e stringerlo in modo rude emise il primo gemito misto a piacere e dolore e disse : “ohhh Mauro siihh, mi piace quando sei così violento…!!!”
continuai a palpare e stringere il seno sinistro con forza mentre strusciavo da dietro il mio membro sulle grandi labbra della sua vagina fino a quando tenendola sempre per i capelli e con il viso schiacciato sulle pareti della doccia, con lei che assecondava il movimento di strofinamento del mio membro sulla sua vagina lasciai il seno sinistro e con la mia mano libera presi il mio membro , lo indirizzai per bene verso la sua intimità e con una poderosa spinta la penetrai facendole emettere un gemito lungo e profondissimo.
Iniziai a spingere con bordate secche e decise impedendo ogni suo movimento…
Giusy godeva di ogni mio affondo emettendo prima dei gemiti che risuonavano amplificati nel silenzio del bagno, per poi iniziare a incitarmi a non smettere…
Ad ogni affondo la sentivo tremare di piacere, “siiiiihhhhhh cosiiiiihhhhh, ancoraaaahhh di piùùùù, cosììììì forte!!!forte!!! fammi sentire come mi vuoi!!!ancoraaaa più forte!!!”
Avevo aumentato il ritmo ed avevo lasciato i suoi capelli con la mano destra e con entrambe le mani avevo afferrato i suoi seni stringendoli e torturandoli. Ad ogni spinta la sentivo fremere e godere con Giusy che non si vergognava minimamente a farsi sentire..
“amoreeeehhhh siiiii cosìììììììììì, cosììììììììììììììhhhhhhh godooooo!!!ti pregoooo fammi sentire come mi vuoi!!!!!con forzaaa siiiihhhh, forteeeehhh cosììììììì!!!!! sbattimi come una puttana, scopamiiiiii, scopami così forteeeehhhhhhhh, puniscimiiiii!!!!Amoreeeee oddiiiioooooooohhhh,,, amore mioooooo vengooooooooo vengooooooohhh!”
La chiavavo con forza, in silenzio, facendola letteralmente sollevare ad ogni affondo secco, avevo dinanzi a me la scena di qualche ora prima, con Gaetano che se la scopava, che la chiamava lurida cagna da monta, e mentre affondavo senza pietà venne emettendo un gemito lunghissimo che risuonò nel silenzio del bagno e dopo poco, dopo altre due tre spinte venni copiosamente all’interno della sua fica……
Mi accasciai su di lei esausto, restando in piedi con il mio petto schiacciato sulla sua schiena, e con le mani aggrappate ai suoi seni, con Giusy che in silenzio respirava come se avesse finito di correre...con il solo rumore del getto dell’acqua che ci ricopriva….
Dopo circa un minuto mi staccai da lei, che si girò verso di me e guardandomi mi sorrise … Giusy quindi con fare lento e sinuoso diminuì il gettito dell’acqua, prese la spugna che si trovava appesa al gancio all’interno delle pareti della doccia e dalla piccola mensola affissa prelevò il doccia schiuma che verso abbondante sulla spugna, quindi dopo averla strofinata un poco tra le sue mani iniziò ad insaponarsi dinanzi a me…..
Mi guardava e sorrideva, ed il modo in cui si strofinava la spugna sul suo corpo insaponandosi era di una sensuale pazzesco….era completamente insaponata, si strofinava lentamente entrambi i seni, con i capezzoli che diventavano sempre più duri, la pancia, poi le spalle le braccia le gambe… quindi si passò la spugna sulla fica più volte, indugiando sulle grandi labbra e sul clitoride procurandosi del piacere.
Questa scena era di un erotismo unico, tant’è che il mio pene riprendeva vigore.
Giusy se ne accorse, e credo che lo fece apposta e prese nuovamente il doccia schiuma versandone ancora sulla spugna, quindi iniziò a strofinare la spugna sul mio petto, le mie braccia con delicatezza, si inginocchiò, scese con la spugna sulle gambe evitando accuratamente di passare sul mio membro quasi del tutto eretto la cui punta era vicinissima al suo viso, così vicino che sentivo il suo respiro sul mio glande, quindi massaggiò i miei glutei quindi si rialzò e inizio a massaggiarmi con la spugna il pene insaponandolo per bene…
Le dissi : “Giusy, sei una gran troia!”
e lei: “ si è vero!!! ma sono solo tua, gli altri mi prendono, ma tu mi possiedi ricordalo sempre… amore mio ti amo”
Riprendemmo a baciarci, abbracciati tra i nostri corpi insaponati che ci facevano quasi scivolare.
Mentre ci baciavamo portai la mia mano sul suo culo ed iniziai a stimolare il suo ano, prima delicatamente, poi in modo sempre più deciso fino a quando introdussi tutto il dito medio della mano sinistra, provocando dei gemiti in Giusy che pur gradendo cercava di farmi smettere..
Giusy si stacco dalla mia bocca e mi disse “ Maurohh che fai, dai basta...mmmhhh su daiiiihh si sta facendo tardi… ouuhhhh mmmmhhhh dai dobbiamo andarehhh mmmhhhh”
io continuavo a leccarle il collo e baciarla mentre stantuffavo il mio dito dentro il suo ano. Sentivo i suoi capezzoli duri spingere contro il mio petto ed il mio cazzo che premeva contro il suo pube…
“amoreee ti prego fermatihhh, Mauro daiiiiiiiiihhhhhh” Giusy da un lato voleva che finissi ma con il suo culo iniziava ad assecondare il movimento del mio dito fino a giungere ad essere in sincrono.. io le leccavo il collo e scesi al seno iniziando a succhiare il capezzolo durissimo ed ogni affondo del dito nel suo ano spingeva indietro il culo..
Giusy iniziò ad ansimare forte a gemere sempre di più quindi accentuai allora il movimento con la zia che tra il lavoro della mia lingua sul suo capezzolo, ed il mio dito dentro il suo ano iniziò a toccarsi furiosamente la fica fino a giungere ad un nuovo orgasmo…..
Allora mi fermai, con la mano sinistra aperta sul suo gluteo destro e tutto il dito medio infilato dentro il suo ano.
“Giusy voglio il tuo culo!!!” gli dissi in modo gelido e perentorio.
Giusy mi guardò impaurita e disse : “Maurohhh ti prego no.. non voglio ti supplico farò tutto quello che vuoi ma il culo noooo!!”quindi cercò di allontanarsi da me ma io strinsi con forza la natica spingendole ancora dentro il mio dito facendole male
“Nooooohhh amore mioooo nooohhhh!non voglio, non voglioooo”
“non permetterò che sia Gaetano a farti sua nel culoooo!!!!! ho sentito che oggi te l’ha promesso !!!!tu cederai lo soooo!!! ma tu sei mia e non intendo dividerti più con nessuno”
“amore mio nooo non accadra!!! ma ti prego nooohhh non voglio, poi, poi amore è tardi ci aspettano si insospettiranno, Mauro mio ti prego!!!”
Tolsi il dito dal suo ano e mi staccai da lei, aprii il gettto dell’acqua al massimo mi sciacquai ed uscii dalla doccia con il pene ancora in tiro….
“ora muoviti che dobbiamo andare, ma sappi che io oggi ti inculo!!! regolati di conseguenza…..”
Presi un asciugamano mi diressi verso il salotto ove c’erano i miei vestiti…
Ci fu un assordante silenzio per tutto il tempo che io mi vestii e che Giusy si preparò…
dopo quasi mezzora senti la zia chiamarmi :“Mauro, eccomi io sono pronta, andiamo”
mi si presento in tutto il suo splendore… truccatissima con un vestito nero fino al ginocchio, calze neri, stivali in tinta, e con il suo decoltè in vista che lasciava poco all’immaginazione, avvolta in un cappottino a pellicciotto ¾.
Rimasi senza parole… la zia se ne accorse e disse “ ti piaccio???”
“si molto me l’hai fatto tornare duro solo al vederti”
Giusy sorrise e avanzando verso di me, posò la mano sul mio pacco e disse: “ amore mio, la giornata è lunga...troveremo assolutamente il tempo per noi... “
Quindi ci dirigemmo direttamente a casa mia dove ci aspettavano senza passare dall’Ospedale a prendere la sua auto, in modo tale da avere la scusa per farsi accompagnare da me…….
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