Zia Giusy 9ª parte

di
genere
etero

Il racconto della zia mi aveva eccitato tantissimo e tra una carezza, un bacio, la spinsi a continuare…
“quei giorni furono molto intensi e Roberto mi trattò realmente come fossi la sua donna a tutti gli effetti, mi fece scoprire tutto quello che c’è da sapere del sesso, mi fece provare di tutto… io che ero una ragazza alle prime armi ebbi una sorta di vero e proprio svezzamento sessuale…
La notte ovviamente dormivamo insieme o io da lui o lui da me e ci si addormentava sempre tardissimo perché si faceva sempre sesso e ci si addormentava proprio perché stremati ed appagati.
Mi faceva vestire in modo molto provocante truccatissima e divenni l’oggetto del desiderio di tutti i suoi colleghi di tutte le età, e non perdevano occasione di farmelo capire in tutti i modi, ed a fatica tenni le avances a distanza perché qualcuno era veramente bello, e mi sarei concessa molto volentieri, però io ero innamoratissima di Roberto e pendevo dalle sue labbra.
Io lo accompagnavo nelle sue giornate, agli incontri del convegno, come la sua segretaria, e nelle pause quelle mezzore in cui si poteva discutere tra colleghi non appena notava che i suoi colleghi, si avvicinavano a me attorniandomi facendo domande, mi guardava fulminandomi e con una scusa banalissimo lo raggiungevo, e lui puntualmente mi prendeva sotto braccio con eleganza e ci allontanavamo chiacchierando di programmi giornalieri, per lo più inventati al momento e mi portava nei bagni dove puntualmente si faceva succhiare il membro o come è successo in 2 casi mi ha letteralmente sbattuta selvaggiamente in preda alla gelosia……ed io impazzivo perché mi sentivo sua, desiderata sopra ogni altra cosa.
Il massimo però fu l’ultima notte che siamo stati a Roma…siamo stati a cena con tutti i colleghi e li, un suo collega, il Prof. Exxxxx Fxxxxxx, uomo decisamente bello ed affascinante si fece più ardito perché in un attimo che Roberto fu chiamato in disparte con altri colleghi, si avvicinò e spudoratamente mi disse “non so se sei realmente la nipote di Roberto, ma a me frega poco, mi piaci moltissimo, ed una di queste sere voglio vederti, voglio passare una sera da “solo” con te, non accetto rifiuti perché insisterò fino a quando non verrai con me..” detto ciò avvicinò la bocca al mio orecchio sussurrandomi con molto fascino “sei meravigliosa e stupendamente irresistibile” mi baciò fugacemente sul collo e mi diede un biglietto da visita con i suoi recapiti….io non riuscii a dire nulla ma feci in tempo a nascondere il biglietto prima che se ne accorgesse Roberto.
La interruppi e come finì????? Un’altra volta ti dirò…. Ah ahahah
Dai continua Giusy….
Riprese a raccontare: “conclusasi la serata con i colleghi di Roberto, con il Prof. Fxxxxx che per tutta la sera non perdeva occasione di avvicinarsi ma soprattutto di strusciarsi di sopra facendomi sentire in alcuni casi, come quando si era al buffet, anche la sua erezione, posizionandosi proprio dietro di me, creandomi anche un certo desiderio nei suoi riguard., Terminata la serata ritornammo in albergo e andammo dritti nella mia camera. Immediatamente Roberto appena chiusa la porta mi sbattè al muro e mi strappò letteralmente il vestito, lacerandolo riducendolo in un insieme di stracci, mi denudò con violenza, io ero inerme non riuscivo a reagire anche perché non capii cosa stava capitando… aveva uno sguardo carico di desiderio e sul viso aveva un ghigno che sembrava quasi malefico….”
Mentre raccontava ciò, notai chiaramente che Giusy aveva la pelle d’oca, come se quel ricordo ancora le provocasse sconcerto….
“ero nuda senza alcun indumento addosso, e lui si spoglio innanzi a me era molto eccitato, la sua verga era tesa e pulsante, senza dire nulla mi prese la mano e mi fece distendere sul letto a pancia sotto, mi fece allargare le braccia e le gambe ponendomi in una posizione che richiamava il famoso dipinto di Leonardo dell’uomo Vitruviano, lui si posizionò su di me ed iniziò a simulare una penetrazione strofinando il suo membro sulle mie labbra vaginali…. Dopo poco il suo membro scivolava come fosse cosparso di olio per quanto ero bagnata e vittima di piacere, leccavo il mio collo ed aveva posizionato le sue mani sotto i miei seni stringendoli. Lo pregai di scoparmi perché per me era un supplizio sentirlo duro che sfregava sulle labbra e sul clitoride che sentivo in fiamme…
Il bastardo mi portò più volto sull’orlo del piacere senza farmi mai godere, lo scongiuravo di farmi godere ma lui in silenzio ansimava solamente, ma avvertivo sempre il suo ghigno, fin quando, si alzò scivolò ai piedi del letto mi posizionò prona ed iniziò a leccarmi la figa da dietro molto lentamente, la sua lingua lavorava sulle mia parti intime come fosse un pennello continuava a leccarmi procurandomi piacere ma sempre senza farmi mai godere, ero un lago mi sentivo colare lungo le cosce.
Ad un tratto sentii le sue mani allargarmi le natiche e avvertii la sua lingua procedere dalla mia vagina verso l’ano leccando tutto il perineo e non appena sentii la punta della lingua che come una saetta iniziò a slinguazzarmi proprio sul buchino ebbi dei brividi lungo tutto il corpo. Nessuno si era mai spinto a tanto ed ero in preda a brividi di piacere ad un tratto sentì che infilava il dito indice dentro il mio ano ed ebbi finalmente un orgasmo liberatorio e lui lo avvertì chiaramente, poi uscì il dito indice iniziò a stantuffarmi con il dito pollice mentre con il medio stimolava il clitoride, ed ebbi due orgasmi violenti uno seguente all’altro. Ansimavo ma non riuscivo a parlare.
Finchè si fermò e mi disse “ora sei pronta per essere definitivamente mia”
sentii chiaramente il suo membro duro pressare contro il mio ano e appena avvertii chiaramente il suo glande forzare il foro già ben lavorato e leggermente aperto iniziai a dire “Roberto ma cosa….”
Non riuscii a finire la frase che spinse tutto il membro in culo sverginandomi. Ebbi un dolore lancinante urlai, piansi ma a lui sembrava non fregare nulla..
Lo implorai di fermarsi e lui rimase tutto piantato dentro. Lo sentivo durissimo.
Mi disse “rilassati… ora sei mia per sempre e definitivamente , io sono il padrone della tua verginità, sei la mia donna”
Io singhiozzavo avevo dolore, ma iniziai a sentire le sue mani che mi accarezzavano la schiena e che si portarono sui miei seni iniziando a massaggiarli a palparli sentivo la sua lingua sul mio collo, iniziava a dirmi frasi dolci calmandomi, ma al tempo stesso iniziava muoversi piano dentro di me dolcemente, iniziò il suo andare avanti ed indietro nel mio ano… i miei capezzoli erano duri da farmi male, e lui se ne accorse e non appena lasciò una mano sul seno ed una si spostò sulla mia fica mi disse “sei bagnata da fare schifo, ti piace vero?”
Non riuscivo a parlare avevo il cervello bloccato iniziò a muoversi più veloce e a sfregarmi la figa...iniziai a gemere, ad ansimare e più ansimavo più si faceva deciso nel suo incedere fino a quando iniziò a scoparmi con decisione, e ricordo bene che lo incitavo a continuare fino a quando lui si portò le sue mani sui miei fianchi e dopo dei colpi furiosi e vigorosi portandomi a godere come non avevo mai goduto prima tra i miei lamenti di piacere lui venne dentro di me…. Ancora ricordo perfettamente che mi serrò con forza i fianchi tirandomi verso di lui e spinse tutto dentro gemendo con forza…….quando uscì da me sentivo colare liquido dal mio ano tant’è che senza dire nulla mi alzai e corsi in bagno…. Mi lavai e uscii dal bagno quindi senza parlarmi andò lui e si lavò.
Praticamente uscito dal bagno aveva il membro in piena erezione, io ero coricata e senza dire nulla venne nel letto mi strappò nuovamente l’indumento che avevo riducendolo a brandelli, quindi mi apre le cosce mi penetra iniziando a scoparmi con foga e brutalità. Era una furia godetti senza tregua e quando capii che stava per venire mi fece prendere il suo membro in bocca e mi obbligò ad ingoiare tutto…. Mi scopò tutta la notte, eiaculando sempre dentro le mie viscere…
Da quella notte in poi ogni volta che facevamo l’amore per evitare contraccettivi vari mi sodomizzava sempre venendo sempre in culo.
Per tre anni intensissimi fui la sua amante, la sua donna, io mi sentivo tale e lui mi faceva sentire tale e lo facevamo ovunque, anche quando veniva a pranzo da noi con tutta la famiglia trovavamo il modo...ed ogni volta che mi voleva ero il suo cagnolino il suo oggetto sessuale, non era mai dolce, erano sempre scopate furiose ove manifestava il suo dominio…ma a me piaceva da impazzire essere l’oggetto del suo desiderio più morboso
Poi tutto finii con mio grande dispiacere e dolore, anzi per un periodo stesi pure male, ma lui decise che era finito tutto e si trovò un altra...
Feci di tutto per non farlo allontanare, perché lo desideravo e non riuscivo a pensare ad altri uomini che non fossero lui….cercai di farlo ingelosire in ogni modo, andai pure con il suo collega nella speranza che glielo dicesse...fui io a chiamarlo e passammo due notti di fuoco ma in testa avevo solo lui…, Roberto, ma non accadde più nulla tranne un’ultima volta.
Qualche giorno prima del mio matrimonio ero un pomeriggio sola a casa intenta a sbrigare le ultime cose per avere tutto pronto per iniziare ad abitare con lo zio al rientro del viaggio di nozze. Ero vestita con un vestitino leggerissimo fino alle ginocchia perché c’era caldo data la stagione e non indossavo il reggiseno come spesso capita quando sono sola in casa a fare i servizi domestici.
Improvvisamente sento suonare alla porta e credevo fosse o tua madre che disse che sarebbe venuta ad aiutare o tua nonna. Quindi vado ad aprire la porta e me lo ritrovo davanti con un meraviglioso mazzo di fiori.
Restai di sasso e sentivo il mio cuore battere in modo inaudito…. Lui era sempre bello ed elegante come al solito e nonostante avesse superato da poco la 60ntina era sempre affascinante e dallo sguardo magnetico….
“ciao Giusy, non mi fai entrare?”
balbettai qualcosa e lo feci entrare…. Mi diede i fiori dicendomi che erano per la casa nuova
“Roberto… ma come sapevi dove abitavo…”
“ah ah ah ah e secondo te non lo avrei saputo???”ci sedemmo sul divano e iniziammo a conversare piacevolmente, gli offrii un caffè, ma io ero in ansia, molto turbata e non capivo il perché in quanto altre volte c’eravamo visti anche da soli oltre che a casa dai miei ma non avevo mai avvertito un imbarazzo così forte, del resto erano passati quasi vent’anni dall’ultimo volta che facemmo l’amore ed io ora mi apprestavo a sposare lo zio…
Ad un tratto mi alzai per portare le tazzine in cucina ma mi prese la mano e mi disse di non alzarmi di restare seduta ancora a parlare… mi sedetti nuovamente sul divano accanto a lui ma stavolta eravamo a contatto.
Ad un tratto posò la sua mano sinistra sul ginocchio ed il suo braccio destro lo poggiò dietro il mio collo, come in un abbraccio con le sue dita che con molta maestria sfioravano volontariamente il mio capezzolo, muovendosi lentamente fino a farlo indurire.
Mi guardava fisso negli occhi , mi penetrava, d’un tratto mi sentii nuda dinanzi a lui, mi sentivo bruciare, quando improvvisamente la mano sul ginocchio iniziò a risalire lungo la coscia, avevo la bocca completamente asciutta fin quando mi disse “tu mi desideri ancora…..”
ed io risposi “Roberto che stai dicendo, non è vero.. sai forse è meglio se ora…..”
non riuscii a finire la frase che mi trovai la sua mano sinistra che era giunta all’orlo delle mutandine. Istintivamente chiusi le cosce e tentai di alzarmi…ma il suo braccio destro mi tenne giù e sentì chiaramente che con la forza della mano sinistra mi aprì le cosce ed intrufolò tutta la mano a contatto con la mia intimità.
“Roberto basta!!!” gli urlai con voce più disperata che infastidita.
Si avvicino col corpo sempre di più e fissandomi dritta mi disse “tu mi vuoi ancora, bruci di passione per me…..”
“non è vero, lasciami andare” gli dissi, e lui candidamente si spostò ancora più vicino con la testa quasi schiacciandomi con il corpo sul bracciolo del divano e si avvicinò con le sue labbra a pochissimi cm dalle mie e mi disse “sei bagnata, come sempre quando sei con me”.
“bugiardo!!!!!!!!”
In quel momento levò la sua mano dalla mia vagina e sempre con i volti vicinissimi mi disse ”guarda qui….” e strofinò indice e pollice e chiaramente si vide il luccichio ed il leggerissimo filamento di umore vaginale…
Mi guardava fisso, conoscevo bene il suo sguardo…
“Roberto, non è come pensi, io tra qualche giorno mi spo….”
Non ebbi il tempo di finire la frase che mi trovai con la sua mano destra che mi bloccava il viso sul suo e la sua mano sinistra dentro la scollatura del mio abito e le nostre bocche incollate in un bacio di rara passione
Ci staccammo per un attimo per riprendere fiato e gli dissi “Roberto, non possiamo, non posso..”
“ohhh si tu vuoi!!! muori dalla voglia di essere posseduta nuovamente e totalmente da me….perchè sarò sempre il tuo primo UOMO, L’UNICO ED IL SOLO!!!
riporto il mio viso a contatto con il suo e riprendemmo a baciarci con passione stavo lasciandomi andare ma appena sentii nuovamente la sua mano sulla mia vagina lo allontanai a forza e mi alzai…
“basta ti prego” gli dissi, “non puoi tornare dopo 20anni e pensare che sia sempre come prima, mi hai lasciato tu, io ti amavo, ero tua….”
Mi diressi verso il bagno per cercare di rinfrescarmi, ed il bagno sai che è difronte la camera da letto. Mi raggiunse subito e mi abbracciò da dietro
Il suo profumo era fortissimo quando all’orecchio mi sussurrò con una voce che non potrò mai dimenticare “tu mi amavi, eri, e sei ancora mia ed ora ti darò il mio regalo di nozze”.
Mi girò e mi blocco sullo stipite della porta e con entrambe le sue mani prese il vestitino leggero che indossavo dal colletto e tirò così forte che si squarciò! Restai praticamente con il seno nudo dinanzi a i suoi occhi ed il vestitino che scivolo per terra
Restai immobile non capendo che stava succedendo… quindi portò una mano dietro la mia schiena ed una dietro il collo mi avvicinò a se ed iniziò a baciarmi nuovamente con foga.
Mi ritrovai a rispondere al bacio appassionato ma non appena sentii la sua mano che si era intrufolata sotto le mutandine e stava forzando il mio ano mi risvegliai dal torpore lo allontanai con forza e dissi a Roberto di fermarsi, ma invece di spostarmi nel corridoio entrai nella camera da letto, però incespicai sul vestito che sebbene scivolato per terra era di impedimento tra le mie gambe.
Stavo cadendo quando mi prese al volo da dietro e mi riporto a se.
Sentivo il suo corpo stretto al mio da dietro e le sue mani forti una sul seno e l’altra sulla figa e mi disse “son passati vent’anni ma te sei sempre mia….”
Le sue mani decise una che mi palpava il seno l’altra si era intrufolata dentro le mutandine e le sue dita avevano iniziato ad esplorare con voluttà il mio sesso.
Lo pregai di fermarsi ma la mia resistenza già debole in partenza, crollò definitivamente quando sempre avvinghiato a me da dietro uscii le sue dita dalle mie mutandine piene del mio succo le portò alle mie labbra facendomele succhiare, per poi girarmi e spingendomi al muro e mi bloccò… a quel punto fu io che gli misi le braccia al collo ed iniziammo nuovamente a baciarci.
Quindi mi fermò e mentre io ero con le spalle appoggiate al muro si spoglio con molta calma piegando i suoi vestiti e posizionandoli sulla sedia che vi era ai piedi del letto, quindi si distese sul letto con il membro in erezione in bella vista e si posizionò le braccia dietro la testa.
Mi guardava con il suo ghigno stampato sul volto e già sapeva quello che avrei fatto,.
Mi tolsi le mutandine mi posizionai sul letto e mi accovacciai tra le sue gambe ed iniziai a succhiargli il membro duro.
Quando si accorse che stavo pompando con voracità per portarlo a godere mi prese con forza per i capelli, e mi tirò fino a farmi stendere su di lui, con il mio volto a pochi cm dal suo...
Riconoscevo il suo sguardo voglioso e gli dissi solo “perché? Perché dopo tutto questo tempo?”
Disse “ non puoi assolutamente sposarti senza un regalo adeguato alla circostanza”
Ha portato le sue labbra sulle mie e appena ho sentito nuovamente il calore del suo alito della sua bocca mi sono sciolta definitivamente e mi sono ritrovata a fare l’amore con lui, ed io lo volli con tutta me stessa.
È stato così intenso, forte passionale, sono stata totalmente sua con foga, con violenza, a tratti con dolcezza, siamo stati tutto il pomeriggio e parte della sera a letto a fare sesso sfrenato. 20 anni di sesso arretrato scoppiato in un attimo e lui lo ha voluto fare in ogni stanza perché in ogni luogo della casa doveva esserci il ricordo del sesso avuto con lui, mi ha fatto venire e godere in ogni stanza, ed in ogni stanza lui ha goduto del mio corpo con la perfidia che lo contraddistingueva, mi ha inculato più volte ed in ogni stanza venendo dentro il mio culo o nella mia bocca imponendomi di ingoiare il suo seme… ero ritornata ad essere il suo oggetto sessuale e a me piaceva essere presa in quel modo. Ma quel giorno Roberto soprattutto l’ultima scopata che volle fare nuovamente nel letto, come la prima, si è tolto lo sfizio che da vent’anni lo macerava, senza dirmi nulla al culmine del mio ennesimo piacere, oramai distrutta e stravolta dagli innumerevoli orgasmi provati mentre ero avvinghiata a lui e gemevo e godevo dei suoi colpi furiosi ha iniziato a limonarmi come un diavolo assatanato ed ha scaricato tutto in figa e non appena ho chiaramente avvertito le sue contrazioni ho avuto anche io un ulteriore orgasmo che mi ha portato a gridare un gemito di piacere lunghissimo....
Roberto è così stato il primo fino alla fine perché tutti i ragazzi che ho avuto e non ultimo lo zio anche da fidanzati non erano mai venuti dentro di me.
Ricordo che piansi alla fine e lui mi fece sfogare, nudi nel letto io piangevo abbracciata a lui, accusandolo di 20 anni di silenzio e lui mi disse che fu costretto a lasciarmi perché stava diventando molto pericolosa la nostra relazione e seppur a malincuore dovette sospenderla…
Una volta lavati e ricomposti ci salutammo e lui poco primo di aprire la porta di casa mi disse disse “ricordati che quando una donna è mia lo sarà per sempre” quindi ci baciammo ma da allora non successe più nulla.
scritto il
2023-06-29
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