Zia Giusy 5ª parte
di
Dino Lavan
genere
etero
La settimana era volata via, ma per fortuna io e zia abbiamo trovato i nostri spazi…. Rientrammo con la mia famiglia nella residenza estiva, che distava pochi km fuori città e la zia con zio rientrarono in città. Inutile dire che appena Marta mi vide riuscì ad organizzare una notte di fuoco solo per noi…. Riuscì a dormire in città senza figli e marito giustificando un impegno di lavoro e doveva recarsi in ufficio molto presto…. Io dissi ai miei che sarei stato stato con degli amici in città a vedere un film e avrei dormito a casa per non rientrare molto tardi….. ovviamente quella notte dormii pochissimo in quanto Marta volle rifarsi dei 7 giorni in cui non ci vedemmo…. Ma questo ve lo racconterò in altro momento…..
Nonostante la meravigliosa notte di sesso con Marta, il mio pensiero fisso era la zia Giusy.
Per Marta era un infatuazione solo ed unicamente di natura sessuale, almeno da parte mia, mentre Marta anche a livello sentimentale era proprio presa e poi il suo corpo nonostante i suoi anni era sodo, formoso, con un seno irresistibile. Per la zia invece, oltre alla attrazione fisica per un fisico longilineo, perfettamente proporzionato, con un seno leggermente più piccolo di quello di Marta ma decisamente ben in risalto nell’insieme del suo sinuoso corpo, vie era il lato sentimentale che aveva accomunato entrambi….
Quindi salutata Marta mi affrettai ad andare in un bar a fare una abbondante colazione con molti zuccheri……quindi provai a contattare la zia chiamandola a casa…
Mi rispose dicendomi che aveva preso due giorni di ferie per sistemare casa e che lo zio era al lavoro e che non sarebbe tornato prima di metà pomeriggio in quanto avrebbe fatto dello straordinario per terminare alcune pratiche prima delle ferie di agosto… Quando seppe da me che ero in città mi disse di raggiungerla subito perché era sola… ovviamente non me lo feci ripetere e la raggiunsi…
Appena arrivato suonai al citofono e salii in ascensore all’ottavo piano del palazzo in cui zia abitava. Suonai il campanello, ma subito dopo mi accorsi che la porta era aperta… entrai dentro casa e dissi “zia, ci sei? Permesso?”
“Mauro, tesoro, chiudi la porta e vieni…. sono qui….”
Feci come disse…. Chiusi la porta e, nel dubbio, diedi anche tutte le mandate dall’interno. Superai l’entrata e impegnai il corridoio girando a destra e sinistra nelle varie stanze, cucina, soggiorno, i due bagni, studio, salotto una camera fino ad arrivare alla camera da letto che era l’unica camera socchiusa. Dischiusi la porta e mi ritrovai innanzi la zia distesa sul letto avvolta solo in una vestaglia leggerissima color rosa pallido leggermente allacciata sul davanti, con i seni che si intravedevano e con le cosce accavallate che lasciavano intuire che non indossava intimo. Leggermente truccata, i lunghi capelli sciolti….
“Ben arrivato amore di zia”… ero bloccato al vederla ed il suo sorriso accattivante stampato sul viso con l’immagine di lei svegliò il membro che iniziò a destarsi….
“ non vieni a salutare la tua zietta preferita? Te ne stai fermo li”
Sorrisi, mi spogliai completamente nudo gettando per terra i vestiti, avanzai lentamente e mi stesi accanto a lei…
Non appena fui accanto a lei si avvicinò mi accarezzò il viso ed iniziò a baciarmi dolcemente le labbra, le guance il collo e facendo ciò mi massaggiava con la mano destra il petto poi continuò a scendere a baciarmi il petto giunse fino all’ombelico e poi risalì nuovamente sul collo, le guance e le labbra con bacini leggeri . Come una gatta stava praticamente facendo le fusa…
Il mio membro era quasi eretto, allora la abbracciai e la baciai io stavolta con decisione… lei sembrava non aspettare altro… iniziammo un bacio molto lungo ed appassionato sembrava che nessuno dei due volesse staccarsi dall’altro…
Fin quando sentendo il mio pene decisamente pronto per l’azione la feci salire su di me a cavalcioni la zia , senza spogliarla….
Si posizionò con il corpo sopra il mio membro e, dopo essersi strofinata dolcemente la sua intimità col mio pene, si impalò sul mio membro molto lentamente, emettendo un sospiro lungo…
Quindi si tolse la vestaglia con estrema lentezza guardandomi negli occhi e cominciò a salire e scendere, andare su e giù, con estrema dolcezza e ruotando spesso il bacino, procurandomi un forte piacere.
Io le posai le mani sui seni e con l’indice ed il pollice le torturavo i capezzoli turgidi…
Zia gemeva , ansimava, si portò le mani sulla testa ed iniziò a salire e scendere con più foga e più il membro affondava in lei, più gemeva “mauroooohhh amoreeee, siiiiihhhh godo tesoroooo, godoooooo godooooooo ahhhhh ahhhhh ahhhhhh siiiiii siiiiiii siiiiiiiiiiii vengoooooooooooooh”
Le lasciai i seni la afferrai con le mani e la portai a me,, le strinsi le mie mani sulla schiena e iniziai a dare colpi violenti e secchi dal basso verso l’alto.
“zia sto per venireeeee siiiiii siiiiii”
“Mauroooo vieni fuori amoreeeee”
Ci girammo subito e venni sui suoi seni, e lei si spalmò tutto il mio seme sul seno e sulla pancia guardandomi con sguardo malizioso…
Dopo aver fatto l’amore, la zia andò a lavarsi, quindi ritorno da me che ero rimasto steso nel letto e si distese accanto a me…
Ad un tratto le chiesi chi era il tizio che se la stava scopando in ospedale, e che volevo la verità, da quanto durava come mai era iniziata…
La zia pur tra mille reticenze si convinse a parlare e a raccontarmi tutto…
“Mauro, quell’uomo è Gaetano, fa parte del personale ospedaliero, ma non è un infermiere vero e proprio.. è addetto al trasporto dei vari materiali, carrelli, etc etc….vi è sempre stato in ospedale sin da prima che io arrivassi 5 anni fa….
E lui sin da quando ci siamo incrociati per la prima volta mi rise in modo beffardo e portandosi la mano sul pisello se lo accarezzò….
Cercò sempre un approccio sia diretto che non, è una persona rozza per niente educato, ha 50 anni ed è stato l’unico che almeno una volta si è scopato tutte le colleghe piacenti del reparto. Figurati che si è scopato anche la moglie del primario…”
“anche la moglie del primario???ma come cazzo fate che siete andate tutte a farvi scopare con questo animale???”
“Mauro, hai ragione è un animale, ti possiede in modo selvaggio, ti entra in testa quando ti scopa….io sono stata l’ultima in ordine di tempo e la prima volta è stata circa 6 mesi fa…”
“come è successo Zia”
“Mauro non voglio….. non mi va..”
“Ho detto che voglio sapere!!!!!!” le risposi in modo perentorio.
Lei allora assunse la posizione fetale e si accoccolò vicino a me, con la testa adagiata sul mio petto, io la cinsi con delicatezza e le poggiai la mano sul seno…. Ed iniziò a raccontare nei minimi particolari…
“stavo uscendo dall’Ospedale e mi recai nei garage sotterranei per prendere l’auto che era parcheggiata negli stalli riservati…Ad un tratto quasi giunta all’auto, la mia attenzione venne attratta da dei gemiti profondi……e capii subito che qualcuno stava facendo sesso… allora la mia curiosità fu tanta e mi diressi verso i rumori… la luce era fioca e cercando di non farmi vedere avanzai…. La scena che mi trovai davanti era senza dubbio eccitante. Una donna che vedevo di schiena, seduta sul cofano di un auto con cosce aperte e Gaetano che era fronte il mio viso con il camice sbottonato che stava scopando questa donna. Ad un tratto Gaetano mi ha visto, perché i nostri sguardi si sono incrociati, io restai di sasso non sapevo cosa fare… lui mi sorrise fece un passo indietro, con tono da padrone disse alla donna, troia girati e questa ubbidì subito e si con i gomiti sul cofano dandole offrendogli il fondoschiena… aveva la camicia sbottonata ed il seno fuori dalle coppe del reggiseno che ballonzolava, la fece appoggiare poi con la pancia sul cofano e con la mano sinistra le schiacciò la testa sul cofano, mi guardò nuovamente quindi posizionò il suo membro e con un colpo secco la penetrò facendo urlare la donna. Scopò la donna così per alcuni minuti sempre guardandomi in viso e sorridendomi…. La insultava scopandola, apostrofandola nei modi più squallidi, e lei rispondeva con dei gemiti di piacere e assecondando i suoi insulti….. la donna venne perché lanciando degli sospiri lunghissimi e lui poco dopo si fermò fece un passo indietro e disse “ora ti inculo, come piace a te…” Vidi che si inginocchiò ed evidentemente stava leccando la donna che gemeva quindi si rialzò e si posizionò dietro di lei quindi la donna emise un gemito lunghissimo e dopo pochi secondi iniziò furiosamente a muoversi. Lei gemeva senza ritegno e credo che ebbe un altro intenso orgasmo quando fece riecheggiare in tutto il garage vuoto il nome di Gaetano, questo dopo altre poderose spinte con un grugnito giunse al piacere anche Lui che rimase immobile per alcuni secondi che sembravano interminabili sempre fissandomi.... Quindi mi fece segno con la mano che dopo sarebbe toccato a me…. Si allontanò dalla donna e mi mostro il suo membro ancora in tiro, se lo lisciò e mi fece segno che era per me… ebbi il tempo poi di vedere la donna in pieno viso senza essere vista e scappare via verso l’auto. La donna era proprio la moglie del primario… sbattuta ed inculata come una cagna in calore….
Nei giorni a seguire Gaetano era sempre in reparto ed ogni volta che mi vedeva si strofinava la mano sulla patta….io cambiavo sempre percorso se lo incontravo, poi però accadde l’irreparabile….
Stavo percorrendo il corridoio del reparto per andare a controllare una degente, mi spuntò davanti Gaetano che proveniva dalla stanza della caposala…mi sorride e si massaggiò il pene da sopra il camice….io allora , forse sbagliai, invece di procedere nella sua direzione e andare verso la stanza dei degenti in cui vi erano i parenti visto che era anche orario delle visite, tornai indietro e uscii dal reparto ed entrai nella stanza dove ci hai sorpreso e mi chiusi dentro…Gaetano mi seguì e, avendo la chiave, aprì la porta la chiuse a chiave lasciando le chiavi nella toppa e sorridendo come un diavolo mi disse “Dottoressa, finalmente… io e Te da soli….”ed iniziò a sbottonarsi il camice… io non potevo fare nulla ero bloccata in quella stanza dove vi era la scrivania, le sedie degli armadietti ed un lettino. Si era spogliato tutto, il pene era moscio ma di dimensioni importanti. Lui si accorse che lo stavo guardando… mi disse “so che ti piace, so che lo vuoi ed io ti accontento…”, gli dissi di lasciarmi andare, che non avrei detto nulla in giro, ma lui incurante e ridendo mi ha detto “dottoressa, l’altra sera ti è piaciuto lo spettacolo???ho visto come guardavi…, ed ora ti faccio essere la protagonista”.
Lo supplicai di lasciarmi di non toccarmi, venne verso di me, io indietreggiai ma mi chiusi in un angolo ero in trappola. Lui arrivò da me e mentre camminava si masturbava, il suo membro era eretto, io non riuscivo a muovermi ero impietrita, avevo davanti questo gigante nudo, che avanzò fino a poggiarmi il suo membro eretto sul mio ventre…
Iniziò a sbottonarmi il camice che fece scivolare per terra. Lui era sicuro di quello che faceva, come se sapesse che poteva fare quello che voleva, lo implorai di fermarsi ma lui nulla.
Iniziò a sbottonarmi la camicetta il primo bottone, il secondo, il terzo ad un certo punto alzai la mia mano destra e la posai sul suo braccio per fermarlo e gli dissi “la prego si fermi o sarò costretta ad urlare”, lui per tutta risposta mi disse “ti faccio urlare io ma di piacere appena di sfondo come una cagna” detto questo mi allontana il braccio e con entrambe le mani prende i lembi del colletto della camicetta che aveva iniziato ad aprire e con forza in un solo colpo me la tira verso il basso lacerandola e strappandola, facendo in modo che le mie mani restassero intrappolate, perché si rivoltò la camicia ed avendo i bottoni dei polsini chiusi nelle asole non potevo fare alcun movimento, ero come se fossi ammanettata. Quel giorno avevo la gonna, lui ne aprì la cerniera laterale e immediatamente scivolò per terra, mi strappò le mutandine con la sola forza delle mani strappandole sul lato ed anche quelle vennero giù. Mauro, ero impaurita e non riuscivo a parlare, il cuore mi batteva fortissimo…
Avevo il reggiseno a balconcino che in un attimo tirando strappò, graffiandomi sulla schiena col gancetto…
Mi ricordo che la prima cosa che fece fu quella di posare la mano sinistra sulla fica la strofinò forte e mi disse ridendo ”guarda, guarda come è bagnata la dottoressa… lo sapevo che ti piacevano le maniere forti”.
Si avvicinò di più, il membro lo piazzo tra le cosce che cercavo di serrare, cosa che però provocò una sorta di effetto masturbativo per lui, infatti lo faceva strisciare avanti ed indietro contro le labbra della vagina e questo inevitabilmente provocava del piacere a lui in quanto sentivo il membro ingrossarsi di più, ma anche a me che mi bagnavo di più…
Ad un tratto sentii le sue mani sui miei seni, iniziò a torturarmeli fin quando senti le sue labbra sul seno destro che leccavano e mordevano, lo implorai di nuovo di finire quel che stava facendo, ma lui mi disse che si era scocciato di sentirmi parlare… e praticamente mi mise le labbra sulle mie ed iniziò a baciarmi con foga, leccava e baciava la mia bocca stringendomi i seni con le mani e facendo sempre avanti ed indietro col sul cazzo tra le cosce strusciando sulla mia fica...
Io resistetti più che potei, ma respiravo male ed appena lui si posizionò con la sua mano destra dietro la schiena e la sinistra sul culo schiacciandomi a se, a contatto col suo corpo peloso emisi un gemito e lui ne approfittò per mettermi la lingua in bocca ed appena mi mise il dito della mano sinistra sull’ano ebbi un cedimento definitivo.
Mauro lo strusciamento del pene inevitabilmente mi aveva eccitato contro la mia volontà, e poi sentire un dito che voleva violare il mio ano mi fecero trasalire tant’è che risposi al bacio….
Lui se ne accorse e, continuando a baciarmi con le nostre lingue che si intrecciavano, approfittando dello strusciamento del suo membro duro sulla mia fica riuscì, senza delicatezza, a forzarmi l’ano entrando tutto il dito dentro.
Ciò, mi fece avere un orgasmo violento quanto inaspettato e sicuramente non voluto, però mi destabilizzò….divenni immediatamente una preda inerme, in balia di quest’uomo che vinse ogni mia resistenza….
Infatti l’orgasmo avuto fu come una scossa, mi fece stringere le mie braccia attorno alla sua schiena e baciare con più passione quell’essere che fino a pochi istanti prima detestavo.
Gaetano aveva vinto ed infatti mi allontanò da se, mi prese la testa e mi fece inginocchiare e mi disse “suca il cazzo al tuo padrone” e io pur avvertendo un odore che non gradivo presi a fatica questo membro duro, grosso, in bocca ed iniziai a succhiare e leccare con forza.
Questa cosa a lui piaceva, lo faceva sentire potente… ero l’ultima delle donne del reparto che gli mancava, mi disse che ero la preda più ambita, perché l’unica che era riuscita per più tempo ad sfuggirgli….
Lo stavo spompinando a dovere e stavo per farlo venire, quando mi fermò e mi disse” dottoressa, ti sembra che risolvi la questione con un pompino??? Noooo io ti voglio fottere….!!!”.
Questo suo modo di fare autoritario non ti nego che mi fece eccitare di più…
Mi fece stendere sul lettino, mi aprì le cosce riprese a leccarmi con forza la fica, sembrava volesse divorarla, mi fece bagnare tanto dopo di chè si posizionò in ginocchio sul lettino tra le mie gambe che aprì al massimo e mise la testa del pene all’ingresso della vagina e si fermò.
Mi guardava e rideva, io lo guardavo fissa, le braccia a penzoloni in attesa di essere penetrata… spinse leggermente il membro dentro di me.. avvertivo la testa del pene gonfia , dura che poggiava sul clitoride e già solo questa sensazione mi stava recando un insano piacere, tant’è che iniziai a mugolare di piacere, cercavo di muovermi per averlo dentro, ma lui lo teneva fermo. Mi disse” dimmelo dottoressa, dimmelo che lo vuoi” io non parlavo, ansimavo ma non volevo dirlo che stavo morendo dalla voglia di essere presa… ma lui sembrava che sapesse cosa pensassi, infatti mi disse “ah, non lo vuoi allora non te lo do, e lo riservo per la caposala che oggi fa straordinario…e me la scopo bene bene”. Non so che mi prese so solo che la mia mano destra gli prese il braccio sinistro che aveva in quel momento preso il membro per estrarlo dalla mia fica, chiusi gli occhi e gli dissi “muoviti scopami che lo voglio, muovitiiii che non resisto più!!!”
Il bastardo mi disse “e no cara dottoressa, no!!! Voglio sentirmi dire Gaetano voglio il tuo cazzo!!!!”
Aprii gli occhi immediatamente e gli dissi “Gaetano sei un lurido bastardo, ma dammi il tuo cazzo!!!!”
Non ricordo cosa successe, so solo che mi ritrovai in un attimo il suo arnese conficcato fino alle palle in fica. Non riuscii a dire nulla, mi tolse il respiro, sgranai gli occhi e la bocca, ed iniziò a scoparmi come un animale….
Mi ritrovai avvinghiata a lui, al suo corpo che ripugnavo incitandolo a scoparmi con forza…
Non ero io, non potevo essere io, ma quell’animale mi era entrato in testa e mi faceva essere come voleva lui.
Mi scopò così per circa alcuni minuti che sembrarono interminabili, mi fece venire, poi nonostante mi sentissi indolenzita mi fece girare, mi mise carponi ed iniziò a scoparmi da dietro… sentivo le sue mani che mi prendevano i seni da dietro e ad ogni spinta me li stringeva. Fu un adorabile supplizio, godevo nel sentire queste mani grosse che stringevano i miei seni, nel sentire questo uomo che tutto era tranne il massimo della bellezza, ma che aveva un arnese che ti faceva capitolare… ero in sua totale balia.
Lui mi ripeteva mentre mi penetrava che ero la sua cagna, che erano mesi che voleva scoparmi, che era sicuro che mi avrebbe preso… questo suo modo di fare, il modo con cui mi stava possedendo mi fecero venire di nuovo e capii che anche lui stava venendo e lo supplicai di venire fuori…. Il bastardo mi venne sul culo , sulla schiena, sentivo i suoi spruzzi colarmi lungo tutto il corpo…dopo che ebbe finito mi girò ancora sporca di sperma e volle pulito il membro con la mia bocca….. assecondai mio malgrado questa sua voglia, dopo di che mi disse “brava la mia dottoressa, sono sicuro che io e te ci divertiremo parecchio….” Si vestì e se ne andò…..dopo ebbi una forte crisi di pianto, non riuscii a guardare tuo zio per alcuni giorni e a fatica evitai di fare sesso con lui, mi sentivo sporca e lurida… da allora quando lui vuole con la sua imponenza riesce a possedermi, ma ora ci sei tu amore mio, ci sei tu che hai illuminato la mia vita”
Ero sconvolto, adirato, avrei voluto prendere a schiaffi la zia, ero pazzo di gelosia, ma allo stesso tempo, il suo racconto mi fecero eccitare tantissimo, avevo una erezione paurosa. La zia mi guardò e sorrise del fatto che il mio arnese era in vigore, iniziò con la mano a massaggiarlo e con la lingua iniziò a leccarlo come un gelato…. La fermai subito e lei mi guardò con fare stranito…
Dissi alla zia “non sopporto di saperti con un altro… già a fatica digerisco che tu possa essere di zio, ma è tuo marito e sei pure mia zia e comunque devo fare buon viso a cattiva sorte, ma sapere che un energumeno possa scoparti quando vuole e che tu soggiaci alle sue voglie, mi fa imbestialire”, le presi i capelli con la mano destra e la tirai con forza verso di me, tant’è che lei emise un gemito di dolore e feci in modo che mi guardasse dritto negli occhi.
Quindi le dissi “non devi essere di nessun altro, per devo esserci solo io!!!! Non posso dirti di lasciare zio perché sarebbe una cosa impossibile da fare, e da spiegare, ma non devi più avere altre storie, io devo essere l’unico!!! O giuro che non ti parlerò mai più e tutti sapranno, tutti!!!!”
“nooohhhhh Maurooohhh!!! Io amo te, voglio solo te, non voglio nessun altro, non ho bisogno di altri, da quando ho trovato te!! Io sono tua solo tua!!!
“ Mi ami??? Mi ami!!!!” mi alzai furioso dal letto e le risposi furioso avviandomi verso la porta della camera da letto “dici che mi ami ma ti fai scopare dal primo che viene…. O devo ricordarti dell’animatore del villaggio????roba di tre giorni fa…se non fossi arrivato io a fare rumore ti avrebbe scopato, e tu ci stavi!!! ho visto tutto!!!!”
“Mauro amore, noooohhh !non dire così!!! Non è come pensi!! Si è vero sono debole, quando mi fanno eccitare a volte perdo il controllo subito, ma io amo te, solo te… farò in modo che non accadano più certe cose!!! Non voglio perderti!!!!”
“ dimostramelo che ami solo me, dimostramelo!!!!!!da ora in poi ogni giorno devi darmi le prove che per te esisto solo io!!!”
“si amore mio si, farò tutto quello che vuoi!!!!!!tutto!!!!”
Detto questo si alzò dal letto, nuda, e venne verso di me… si avvicinò in modo sensualissimo e adagiò il suo corpo al mio eravamo entrambi nudi e fece si che il mio membro eretto toccasse il suo pube, quindi mi mise le mani sul petto avvicino il suo viso al mio e mi guardò con dolcezza e desiderio e mi disse sottovoce quasi sospirando:” Mauro, amore mio, amore grande di zia, io amo te, ti amo tantissimo, non voglio perderti e farò di tutto per tenerti stretto….. da ora voglio che mi chiami Giusy, zia mi chiamerai dinanzi agli altri, ma per te sarò solo Giusy. Ed ora fa di me quello che vuoi….” Mi sfiorò le labbra con la sua lingua si girò e si diresse al letto, si distese e chiudendo gli occhi mi disse “ io sono qui, tutta tua, per te solo per te e sarà sempre così…”
Ovviamente io mi avvicinai, mi stesi accanto a lei e facemmo l’amore tutto il giorno fino a mezz’ora prima che arrivasse lo zio a casa, e lo facemmo nel modo più dolce che ci potesse essere, godendo l’uno dell’altra.
Ma i dubbi su di lei rimasero sempre perché nonostante lei mi amasse, ed io amassi lei, se una è troia lo è sempre e certe cose emergono sempre…..
To Be continued….
Nonostante la meravigliosa notte di sesso con Marta, il mio pensiero fisso era la zia Giusy.
Per Marta era un infatuazione solo ed unicamente di natura sessuale, almeno da parte mia, mentre Marta anche a livello sentimentale era proprio presa e poi il suo corpo nonostante i suoi anni era sodo, formoso, con un seno irresistibile. Per la zia invece, oltre alla attrazione fisica per un fisico longilineo, perfettamente proporzionato, con un seno leggermente più piccolo di quello di Marta ma decisamente ben in risalto nell’insieme del suo sinuoso corpo, vie era il lato sentimentale che aveva accomunato entrambi….
Quindi salutata Marta mi affrettai ad andare in un bar a fare una abbondante colazione con molti zuccheri……quindi provai a contattare la zia chiamandola a casa…
Mi rispose dicendomi che aveva preso due giorni di ferie per sistemare casa e che lo zio era al lavoro e che non sarebbe tornato prima di metà pomeriggio in quanto avrebbe fatto dello straordinario per terminare alcune pratiche prima delle ferie di agosto… Quando seppe da me che ero in città mi disse di raggiungerla subito perché era sola… ovviamente non me lo feci ripetere e la raggiunsi…
Appena arrivato suonai al citofono e salii in ascensore all’ottavo piano del palazzo in cui zia abitava. Suonai il campanello, ma subito dopo mi accorsi che la porta era aperta… entrai dentro casa e dissi “zia, ci sei? Permesso?”
“Mauro, tesoro, chiudi la porta e vieni…. sono qui….”
Feci come disse…. Chiusi la porta e, nel dubbio, diedi anche tutte le mandate dall’interno. Superai l’entrata e impegnai il corridoio girando a destra e sinistra nelle varie stanze, cucina, soggiorno, i due bagni, studio, salotto una camera fino ad arrivare alla camera da letto che era l’unica camera socchiusa. Dischiusi la porta e mi ritrovai innanzi la zia distesa sul letto avvolta solo in una vestaglia leggerissima color rosa pallido leggermente allacciata sul davanti, con i seni che si intravedevano e con le cosce accavallate che lasciavano intuire che non indossava intimo. Leggermente truccata, i lunghi capelli sciolti….
“Ben arrivato amore di zia”… ero bloccato al vederla ed il suo sorriso accattivante stampato sul viso con l’immagine di lei svegliò il membro che iniziò a destarsi….
“ non vieni a salutare la tua zietta preferita? Te ne stai fermo li”
Sorrisi, mi spogliai completamente nudo gettando per terra i vestiti, avanzai lentamente e mi stesi accanto a lei…
Non appena fui accanto a lei si avvicinò mi accarezzò il viso ed iniziò a baciarmi dolcemente le labbra, le guance il collo e facendo ciò mi massaggiava con la mano destra il petto poi continuò a scendere a baciarmi il petto giunse fino all’ombelico e poi risalì nuovamente sul collo, le guance e le labbra con bacini leggeri . Come una gatta stava praticamente facendo le fusa…
Il mio membro era quasi eretto, allora la abbracciai e la baciai io stavolta con decisione… lei sembrava non aspettare altro… iniziammo un bacio molto lungo ed appassionato sembrava che nessuno dei due volesse staccarsi dall’altro…
Fin quando sentendo il mio pene decisamente pronto per l’azione la feci salire su di me a cavalcioni la zia , senza spogliarla….
Si posizionò con il corpo sopra il mio membro e, dopo essersi strofinata dolcemente la sua intimità col mio pene, si impalò sul mio membro molto lentamente, emettendo un sospiro lungo…
Quindi si tolse la vestaglia con estrema lentezza guardandomi negli occhi e cominciò a salire e scendere, andare su e giù, con estrema dolcezza e ruotando spesso il bacino, procurandomi un forte piacere.
Io le posai le mani sui seni e con l’indice ed il pollice le torturavo i capezzoli turgidi…
Zia gemeva , ansimava, si portò le mani sulla testa ed iniziò a salire e scendere con più foga e più il membro affondava in lei, più gemeva “mauroooohhh amoreeee, siiiiihhhh godo tesoroooo, godoooooo godooooooo ahhhhh ahhhhh ahhhhhh siiiiii siiiiiii siiiiiiiiiiii vengoooooooooooooh”
Le lasciai i seni la afferrai con le mani e la portai a me,, le strinsi le mie mani sulla schiena e iniziai a dare colpi violenti e secchi dal basso verso l’alto.
“zia sto per venireeeee siiiiii siiiiii”
“Mauroooo vieni fuori amoreeeee”
Ci girammo subito e venni sui suoi seni, e lei si spalmò tutto il mio seme sul seno e sulla pancia guardandomi con sguardo malizioso…
Dopo aver fatto l’amore, la zia andò a lavarsi, quindi ritorno da me che ero rimasto steso nel letto e si distese accanto a me…
Ad un tratto le chiesi chi era il tizio che se la stava scopando in ospedale, e che volevo la verità, da quanto durava come mai era iniziata…
La zia pur tra mille reticenze si convinse a parlare e a raccontarmi tutto…
“Mauro, quell’uomo è Gaetano, fa parte del personale ospedaliero, ma non è un infermiere vero e proprio.. è addetto al trasporto dei vari materiali, carrelli, etc etc….vi è sempre stato in ospedale sin da prima che io arrivassi 5 anni fa….
E lui sin da quando ci siamo incrociati per la prima volta mi rise in modo beffardo e portandosi la mano sul pisello se lo accarezzò….
Cercò sempre un approccio sia diretto che non, è una persona rozza per niente educato, ha 50 anni ed è stato l’unico che almeno una volta si è scopato tutte le colleghe piacenti del reparto. Figurati che si è scopato anche la moglie del primario…”
“anche la moglie del primario???ma come cazzo fate che siete andate tutte a farvi scopare con questo animale???”
“Mauro, hai ragione è un animale, ti possiede in modo selvaggio, ti entra in testa quando ti scopa….io sono stata l’ultima in ordine di tempo e la prima volta è stata circa 6 mesi fa…”
“come è successo Zia”
“Mauro non voglio….. non mi va..”
“Ho detto che voglio sapere!!!!!!” le risposi in modo perentorio.
Lei allora assunse la posizione fetale e si accoccolò vicino a me, con la testa adagiata sul mio petto, io la cinsi con delicatezza e le poggiai la mano sul seno…. Ed iniziò a raccontare nei minimi particolari…
“stavo uscendo dall’Ospedale e mi recai nei garage sotterranei per prendere l’auto che era parcheggiata negli stalli riservati…Ad un tratto quasi giunta all’auto, la mia attenzione venne attratta da dei gemiti profondi……e capii subito che qualcuno stava facendo sesso… allora la mia curiosità fu tanta e mi diressi verso i rumori… la luce era fioca e cercando di non farmi vedere avanzai…. La scena che mi trovai davanti era senza dubbio eccitante. Una donna che vedevo di schiena, seduta sul cofano di un auto con cosce aperte e Gaetano che era fronte il mio viso con il camice sbottonato che stava scopando questa donna. Ad un tratto Gaetano mi ha visto, perché i nostri sguardi si sono incrociati, io restai di sasso non sapevo cosa fare… lui mi sorrise fece un passo indietro, con tono da padrone disse alla donna, troia girati e questa ubbidì subito e si con i gomiti sul cofano dandole offrendogli il fondoschiena… aveva la camicia sbottonata ed il seno fuori dalle coppe del reggiseno che ballonzolava, la fece appoggiare poi con la pancia sul cofano e con la mano sinistra le schiacciò la testa sul cofano, mi guardò nuovamente quindi posizionò il suo membro e con un colpo secco la penetrò facendo urlare la donna. Scopò la donna così per alcuni minuti sempre guardandomi in viso e sorridendomi…. La insultava scopandola, apostrofandola nei modi più squallidi, e lei rispondeva con dei gemiti di piacere e assecondando i suoi insulti….. la donna venne perché lanciando degli sospiri lunghissimi e lui poco dopo si fermò fece un passo indietro e disse “ora ti inculo, come piace a te…” Vidi che si inginocchiò ed evidentemente stava leccando la donna che gemeva quindi si rialzò e si posizionò dietro di lei quindi la donna emise un gemito lunghissimo e dopo pochi secondi iniziò furiosamente a muoversi. Lei gemeva senza ritegno e credo che ebbe un altro intenso orgasmo quando fece riecheggiare in tutto il garage vuoto il nome di Gaetano, questo dopo altre poderose spinte con un grugnito giunse al piacere anche Lui che rimase immobile per alcuni secondi che sembravano interminabili sempre fissandomi.... Quindi mi fece segno con la mano che dopo sarebbe toccato a me…. Si allontanò dalla donna e mi mostro il suo membro ancora in tiro, se lo lisciò e mi fece segno che era per me… ebbi il tempo poi di vedere la donna in pieno viso senza essere vista e scappare via verso l’auto. La donna era proprio la moglie del primario… sbattuta ed inculata come una cagna in calore….
Nei giorni a seguire Gaetano era sempre in reparto ed ogni volta che mi vedeva si strofinava la mano sulla patta….io cambiavo sempre percorso se lo incontravo, poi però accadde l’irreparabile….
Stavo percorrendo il corridoio del reparto per andare a controllare una degente, mi spuntò davanti Gaetano che proveniva dalla stanza della caposala…mi sorride e si massaggiò il pene da sopra il camice….io allora , forse sbagliai, invece di procedere nella sua direzione e andare verso la stanza dei degenti in cui vi erano i parenti visto che era anche orario delle visite, tornai indietro e uscii dal reparto ed entrai nella stanza dove ci hai sorpreso e mi chiusi dentro…Gaetano mi seguì e, avendo la chiave, aprì la porta la chiuse a chiave lasciando le chiavi nella toppa e sorridendo come un diavolo mi disse “Dottoressa, finalmente… io e Te da soli….”ed iniziò a sbottonarsi il camice… io non potevo fare nulla ero bloccata in quella stanza dove vi era la scrivania, le sedie degli armadietti ed un lettino. Si era spogliato tutto, il pene era moscio ma di dimensioni importanti. Lui si accorse che lo stavo guardando… mi disse “so che ti piace, so che lo vuoi ed io ti accontento…”, gli dissi di lasciarmi andare, che non avrei detto nulla in giro, ma lui incurante e ridendo mi ha detto “dottoressa, l’altra sera ti è piaciuto lo spettacolo???ho visto come guardavi…, ed ora ti faccio essere la protagonista”.
Lo supplicai di lasciarmi di non toccarmi, venne verso di me, io indietreggiai ma mi chiusi in un angolo ero in trappola. Lui arrivò da me e mentre camminava si masturbava, il suo membro era eretto, io non riuscivo a muovermi ero impietrita, avevo davanti questo gigante nudo, che avanzò fino a poggiarmi il suo membro eretto sul mio ventre…
Iniziò a sbottonarmi il camice che fece scivolare per terra. Lui era sicuro di quello che faceva, come se sapesse che poteva fare quello che voleva, lo implorai di fermarsi ma lui nulla.
Iniziò a sbottonarmi la camicetta il primo bottone, il secondo, il terzo ad un certo punto alzai la mia mano destra e la posai sul suo braccio per fermarlo e gli dissi “la prego si fermi o sarò costretta ad urlare”, lui per tutta risposta mi disse “ti faccio urlare io ma di piacere appena di sfondo come una cagna” detto questo mi allontana il braccio e con entrambe le mani prende i lembi del colletto della camicetta che aveva iniziato ad aprire e con forza in un solo colpo me la tira verso il basso lacerandola e strappandola, facendo in modo che le mie mani restassero intrappolate, perché si rivoltò la camicia ed avendo i bottoni dei polsini chiusi nelle asole non potevo fare alcun movimento, ero come se fossi ammanettata. Quel giorno avevo la gonna, lui ne aprì la cerniera laterale e immediatamente scivolò per terra, mi strappò le mutandine con la sola forza delle mani strappandole sul lato ed anche quelle vennero giù. Mauro, ero impaurita e non riuscivo a parlare, il cuore mi batteva fortissimo…
Avevo il reggiseno a balconcino che in un attimo tirando strappò, graffiandomi sulla schiena col gancetto…
Mi ricordo che la prima cosa che fece fu quella di posare la mano sinistra sulla fica la strofinò forte e mi disse ridendo ”guarda, guarda come è bagnata la dottoressa… lo sapevo che ti piacevano le maniere forti”.
Si avvicinò di più, il membro lo piazzo tra le cosce che cercavo di serrare, cosa che però provocò una sorta di effetto masturbativo per lui, infatti lo faceva strisciare avanti ed indietro contro le labbra della vagina e questo inevitabilmente provocava del piacere a lui in quanto sentivo il membro ingrossarsi di più, ma anche a me che mi bagnavo di più…
Ad un tratto sentii le sue mani sui miei seni, iniziò a torturarmeli fin quando senti le sue labbra sul seno destro che leccavano e mordevano, lo implorai di nuovo di finire quel che stava facendo, ma lui mi disse che si era scocciato di sentirmi parlare… e praticamente mi mise le labbra sulle mie ed iniziò a baciarmi con foga, leccava e baciava la mia bocca stringendomi i seni con le mani e facendo sempre avanti ed indietro col sul cazzo tra le cosce strusciando sulla mia fica...
Io resistetti più che potei, ma respiravo male ed appena lui si posizionò con la sua mano destra dietro la schiena e la sinistra sul culo schiacciandomi a se, a contatto col suo corpo peloso emisi un gemito e lui ne approfittò per mettermi la lingua in bocca ed appena mi mise il dito della mano sinistra sull’ano ebbi un cedimento definitivo.
Mauro lo strusciamento del pene inevitabilmente mi aveva eccitato contro la mia volontà, e poi sentire un dito che voleva violare il mio ano mi fecero trasalire tant’è che risposi al bacio….
Lui se ne accorse e, continuando a baciarmi con le nostre lingue che si intrecciavano, approfittando dello strusciamento del suo membro duro sulla mia fica riuscì, senza delicatezza, a forzarmi l’ano entrando tutto il dito dentro.
Ciò, mi fece avere un orgasmo violento quanto inaspettato e sicuramente non voluto, però mi destabilizzò….divenni immediatamente una preda inerme, in balia di quest’uomo che vinse ogni mia resistenza….
Infatti l’orgasmo avuto fu come una scossa, mi fece stringere le mie braccia attorno alla sua schiena e baciare con più passione quell’essere che fino a pochi istanti prima detestavo.
Gaetano aveva vinto ed infatti mi allontanò da se, mi prese la testa e mi fece inginocchiare e mi disse “suca il cazzo al tuo padrone” e io pur avvertendo un odore che non gradivo presi a fatica questo membro duro, grosso, in bocca ed iniziai a succhiare e leccare con forza.
Questa cosa a lui piaceva, lo faceva sentire potente… ero l’ultima delle donne del reparto che gli mancava, mi disse che ero la preda più ambita, perché l’unica che era riuscita per più tempo ad sfuggirgli….
Lo stavo spompinando a dovere e stavo per farlo venire, quando mi fermò e mi disse” dottoressa, ti sembra che risolvi la questione con un pompino??? Noooo io ti voglio fottere….!!!”.
Questo suo modo di fare autoritario non ti nego che mi fece eccitare di più…
Mi fece stendere sul lettino, mi aprì le cosce riprese a leccarmi con forza la fica, sembrava volesse divorarla, mi fece bagnare tanto dopo di chè si posizionò in ginocchio sul lettino tra le mie gambe che aprì al massimo e mise la testa del pene all’ingresso della vagina e si fermò.
Mi guardava e rideva, io lo guardavo fissa, le braccia a penzoloni in attesa di essere penetrata… spinse leggermente il membro dentro di me.. avvertivo la testa del pene gonfia , dura che poggiava sul clitoride e già solo questa sensazione mi stava recando un insano piacere, tant’è che iniziai a mugolare di piacere, cercavo di muovermi per averlo dentro, ma lui lo teneva fermo. Mi disse” dimmelo dottoressa, dimmelo che lo vuoi” io non parlavo, ansimavo ma non volevo dirlo che stavo morendo dalla voglia di essere presa… ma lui sembrava che sapesse cosa pensassi, infatti mi disse “ah, non lo vuoi allora non te lo do, e lo riservo per la caposala che oggi fa straordinario…e me la scopo bene bene”. Non so che mi prese so solo che la mia mano destra gli prese il braccio sinistro che aveva in quel momento preso il membro per estrarlo dalla mia fica, chiusi gli occhi e gli dissi “muoviti scopami che lo voglio, muovitiiii che non resisto più!!!”
Il bastardo mi disse “e no cara dottoressa, no!!! Voglio sentirmi dire Gaetano voglio il tuo cazzo!!!!”
Aprii gli occhi immediatamente e gli dissi “Gaetano sei un lurido bastardo, ma dammi il tuo cazzo!!!!”
Non ricordo cosa successe, so solo che mi ritrovai in un attimo il suo arnese conficcato fino alle palle in fica. Non riuscii a dire nulla, mi tolse il respiro, sgranai gli occhi e la bocca, ed iniziò a scoparmi come un animale….
Mi ritrovai avvinghiata a lui, al suo corpo che ripugnavo incitandolo a scoparmi con forza…
Non ero io, non potevo essere io, ma quell’animale mi era entrato in testa e mi faceva essere come voleva lui.
Mi scopò così per circa alcuni minuti che sembrarono interminabili, mi fece venire, poi nonostante mi sentissi indolenzita mi fece girare, mi mise carponi ed iniziò a scoparmi da dietro… sentivo le sue mani che mi prendevano i seni da dietro e ad ogni spinta me li stringeva. Fu un adorabile supplizio, godevo nel sentire queste mani grosse che stringevano i miei seni, nel sentire questo uomo che tutto era tranne il massimo della bellezza, ma che aveva un arnese che ti faceva capitolare… ero in sua totale balia.
Lui mi ripeteva mentre mi penetrava che ero la sua cagna, che erano mesi che voleva scoparmi, che era sicuro che mi avrebbe preso… questo suo modo di fare, il modo con cui mi stava possedendo mi fecero venire di nuovo e capii che anche lui stava venendo e lo supplicai di venire fuori…. Il bastardo mi venne sul culo , sulla schiena, sentivo i suoi spruzzi colarmi lungo tutto il corpo…dopo che ebbe finito mi girò ancora sporca di sperma e volle pulito il membro con la mia bocca….. assecondai mio malgrado questa sua voglia, dopo di che mi disse “brava la mia dottoressa, sono sicuro che io e te ci divertiremo parecchio….” Si vestì e se ne andò…..dopo ebbi una forte crisi di pianto, non riuscii a guardare tuo zio per alcuni giorni e a fatica evitai di fare sesso con lui, mi sentivo sporca e lurida… da allora quando lui vuole con la sua imponenza riesce a possedermi, ma ora ci sei tu amore mio, ci sei tu che hai illuminato la mia vita”
Ero sconvolto, adirato, avrei voluto prendere a schiaffi la zia, ero pazzo di gelosia, ma allo stesso tempo, il suo racconto mi fecero eccitare tantissimo, avevo una erezione paurosa. La zia mi guardò e sorrise del fatto che il mio arnese era in vigore, iniziò con la mano a massaggiarlo e con la lingua iniziò a leccarlo come un gelato…. La fermai subito e lei mi guardò con fare stranito…
Dissi alla zia “non sopporto di saperti con un altro… già a fatica digerisco che tu possa essere di zio, ma è tuo marito e sei pure mia zia e comunque devo fare buon viso a cattiva sorte, ma sapere che un energumeno possa scoparti quando vuole e che tu soggiaci alle sue voglie, mi fa imbestialire”, le presi i capelli con la mano destra e la tirai con forza verso di me, tant’è che lei emise un gemito di dolore e feci in modo che mi guardasse dritto negli occhi.
Quindi le dissi “non devi essere di nessun altro, per devo esserci solo io!!!! Non posso dirti di lasciare zio perché sarebbe una cosa impossibile da fare, e da spiegare, ma non devi più avere altre storie, io devo essere l’unico!!! O giuro che non ti parlerò mai più e tutti sapranno, tutti!!!!”
“nooohhhhh Maurooohhh!!! Io amo te, voglio solo te, non voglio nessun altro, non ho bisogno di altri, da quando ho trovato te!! Io sono tua solo tua!!!
“ Mi ami??? Mi ami!!!!” mi alzai furioso dal letto e le risposi furioso avviandomi verso la porta della camera da letto “dici che mi ami ma ti fai scopare dal primo che viene…. O devo ricordarti dell’animatore del villaggio????roba di tre giorni fa…se non fossi arrivato io a fare rumore ti avrebbe scopato, e tu ci stavi!!! ho visto tutto!!!!”
“Mauro amore, noooohhh !non dire così!!! Non è come pensi!! Si è vero sono debole, quando mi fanno eccitare a volte perdo il controllo subito, ma io amo te, solo te… farò in modo che non accadano più certe cose!!! Non voglio perderti!!!!”
“ dimostramelo che ami solo me, dimostramelo!!!!!!da ora in poi ogni giorno devi darmi le prove che per te esisto solo io!!!”
“si amore mio si, farò tutto quello che vuoi!!!!!!tutto!!!!”
Detto questo si alzò dal letto, nuda, e venne verso di me… si avvicinò in modo sensualissimo e adagiò il suo corpo al mio eravamo entrambi nudi e fece si che il mio membro eretto toccasse il suo pube, quindi mi mise le mani sul petto avvicino il suo viso al mio e mi guardò con dolcezza e desiderio e mi disse sottovoce quasi sospirando:” Mauro, amore mio, amore grande di zia, io amo te, ti amo tantissimo, non voglio perderti e farò di tutto per tenerti stretto….. da ora voglio che mi chiami Giusy, zia mi chiamerai dinanzi agli altri, ma per te sarò solo Giusy. Ed ora fa di me quello che vuoi….” Mi sfiorò le labbra con la sua lingua si girò e si diresse al letto, si distese e chiudendo gli occhi mi disse “ io sono qui, tutta tua, per te solo per te e sarà sempre così…”
Ovviamente io mi avvicinai, mi stesi accanto a lei e facemmo l’amore tutto il giorno fino a mezz’ora prima che arrivasse lo zio a casa, e lo facemmo nel modo più dolce che ci potesse essere, godendo l’uno dell’altra.
Ma i dubbi su di lei rimasero sempre perché nonostante lei mi amasse, ed io amassi lei, se una è troia lo è sempre e certe cose emergono sempre…..
To Be continued….
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