Zia Giusy 10ª parte

di
genere
etero

Gaetano, ogni giorno in ospedale girava sempre intorno a zia Giusy, come un felino fiuta e punta la prede per azzannarle e divorarle fino a sazietà.
Io sapevo che la zia, pur amandomi, era molto sensibile ai suoi modi rudi, barbari da padrone burbero ed ero sicuro che Gaetano nel giro di poco tempo l’avrebbe inculata con o senza la sua volontà, ed allora sarebbe stata la fine, l’avrei persa per sempre, ma non potevo fare in modo che accadesse.
Allora decisi di compiere un gesto meschino, mosso dal fine che giustifica i mezzi , ossia barattare Marta per Giusy…… (per chi volesse sapere chi è Marta legga i racconti "la madre del mio migliore amico")
Avrei offerto Marta a Gaetano sicuro che la cosa l’avrebbe reso felice….
Andai quindi in ospedale e lo cercai…..appena mi vide mi disse con il suo fare da spaccone e arrogante che cosa volessi…. Io gli dissi che sapevo che si scopava Giusy, che la cosa mi dava fastidio che non poteva andare più avanti e che gli avrei fatto un’offerta che l’avrebbe fatto divertire per molto tempo, ad un patto, che lui lasciasse stare mia zia…. Lui rise e mi disse che potevo scordarmi di ciò, perché troie come Giusy difficilmente ne aveva trovate e di lasciarlo in pace…. Io gli dissi dopo varie contrattazioni che lei era mia che era la mia femmina…..
Appena sentii ciò iniziò a ridere come un animale… dicendo “quindi ti scopi la zia… ah ah ah che puttanone che è, si fa scopare anche dal nipote… ah ah ah ah”
io per mera voglia di rivalsa , sapendo di ferirlo e di provocarlo gli dissi guardandolo dritto negli occhi con un sorriso beffardo “veramente non solo me la scopo, ma me la inculo ANCHE…”
Sapevo di averlo fatto incazzare perché mi stava mettendo le mani addosso quando gli dissi “ ti porto una che a Giusy te la fa dimenticare…..”
Si fermò subito e mi disse chi fosse….io mi ero portato una foto di Marta e gliela mostrai…una foto fatta d’estate, una foto dove lei era sdraiata in posa provocante con un costume due pezzi molto succinto ove si intuiva il suo fisico.
Gaetano sembrò gradire e mi disse chi era… gli dissi che era un amica di famiglia, che gli piace il cazzo a dispetto della sua aria da donna morigerata e tutta dedita al marito….
Una donna, Marta, le cui maniere forti, ma non violente, decise e di sfida, volte a farle abbassare il capo, volte a far capire chi comandava la eccitavano da morire e che un uomo con certi modi l’avrebbe fatta sua.
Gaetano disse “questa è un puttanone, tipo la moglie del primario, che mi cerca quasi in lacrime perché lo vuole sentire in culo…e prima mi guardava dall’alto in basso…. Ok ci sto, a questo me la apro per bene!”
Ok allora invitai Gaetano a prenderci una granita in modo da organizzare per bene il tutto.
Ci incontrammo i un bar vicino casa sua e gli raccontai come mi scopai Marta per la prima volta, gli raccontai del Martelli, ma soprattutto gli raccontai del suocero, giusto per fargli capire il tipo di donna ed il tipo di uomo che la faceva capitolare….
Gli spiegai che avrei creato l’occasione al fine che lui se la potesse scopare anche in ospedale, solo al fine di farle assaggiare la “situazione” e poi, certo che lei sarebbe caduta nella trappola, avrebbe dovuto darle appuntamento a casa sua il giorno dopo per essere totalmente sua.
Insieme escogitammo tutto nei minimi particolari ma mi feci promettere che io avrei assistito alla sua prima scopata e che in casa sua io mi sarei nascosto per filmare tutto quello che avrebbe fatto a Marta.
Gaetano accettò, anzi la cosa lo divertì parecchio e mi disse alla fine “te, ragazzino, mi stai simpatico…..”
Ci accordammo con Gaetano per il giorno stabilito e ci salutammo.
Quel giorno con una scusa chiamai Marta, che volontariamente non avevo visto per renderla più vogliosa del nostro incontro e le dissi che volevo vederla, le capì subito di cosa si trattava e mi disse che avrebbe preso un giorno di ferie e si sarebbe fatta trovare a casa… io per la riuscita del piano mi spostai con un mezzo pubblico per essere appositamente senza mezzo proprio
Inutile dire che appena giunsi a casa sua, lei mi aprì facendosi trovare completamente nuda.
Appena chiuse la porta si inginocchiò subito, aprendomi i pantaloni abbassandoli fino a terra con tutta le mutande e me lo prese in bocca. Me lo feci succhiare fino a godere nella sua bocca costringendola a ingoiare il tutto…. Quindi ci spostammo nella sua camera da letto e per tutta la mattina facemmo sesso sfrenato, sapevo che poteva essere l’ultima volta e volli regalarmi i piaceri più intensi. La presi in tutti i modi possibili venendole sempre dentro anche fregandomi dei suoi “ti prego vieni fuori”, lasciandomi il piacere finale della scopata in culo suo culo, godendo non solo del piacere che ricevevo ma anche godendo nel vedere lei stravolta dal piacere.
Dopo esserci lavati e sistemati, sapendo che i suoi figli ed il marito non rientravano per pranzo, restammo a mangiare qualcosa di veloce insieme e dopo le dissi se poteva accompagnarmi da mia zia in ospedale perché ero senza auto, in quanto era a sistemare per un piccolo problemino, e sarei rientrato a casa con lei.
Accettò di buon grado e la provocai mentre si preparava dicendo di mettersi un vestitino di quelli suoi particolari, ma senza mutandine…
Si presento con un vestito di colore chiaro, abbastanza leggero di stoffa, con un‘apertura sul davanti che lasciava intravedere i suoi seni, stretti in un reggiseno a balconcino che ne risaltava maggiormente le forme, e sotto si allargava in una leggera campana, arrivando poco sopra il ginocchio, e davanti ai miei occhi si alzò l’orlo mostrandomi la sua nudità….dicendomi “ti piaccio??” e fece un giro su se stessa…..
mi sentivo un verme perché non sapeva che l’avrei lasciata alle cure di Gaetano… anche se ero certissimo che lei in fondo avrebbe gradito parecchio….
Ovviamente in auto la mia mano era costantemente nella sua vagina, riuscii a farla venire mentre guidava mettendo a serio rischio la sua facoltà di lucidità alla guida…..
Giunti in ospedale dissi se voleva salire così avrebbe salutato la zia….che conosceva in quanto si erano conosciute in alcune circostanze di natura culinaria...pranzi tra famiglie in comune…
Salimmo sopra e arrivati in reparto le feci fare corridoi in continuazione giusto per farla confondere un poco, quindi incontrai la zia che fu felice di vedermi (sapeva che sarei andato a trovarla).
Con la scusa di andare in bagno andai a cercare Gaetano e gli dissi che la sua donna era arrivata.. gli dissi tra 10 minuti vieni i stanza da zia e poi asseconda le mie richieste. Cosi facemmo.
Sentii bussare alla porta ed entro Gaetano con una scusa e, il Bastardo, sicuramente doveva essersi ampiamente toccato il membro in quanto si notava una certa protuberanza dai pantaloni soffici del camice…
Cosa che notai subito io e le due donne, Giusy e Marta la quale fece finta di nulla ma notai che il suo sguardo era andato inequivocabilmente sull’inguine dell’energumeno.
Gaetano chiese scusa per l’intrusione non sapendo ci fosse gente alchè io dissi “non si preoccupi stavamo andando via, anzi , a dire il vero devo chiederle una cortesia, sempre se non disturbo”
“prego ragazzì, dimmi pure”
Quando mi chiamava ragazzino mi infastidiva e lui lo sapeva ma mi schiacciò l’occhio in un attimo che le donne guardarono me in attesa della mia richiesta.
“potrebbe accompagnare la signora Marta all’uscita perché io torno a casa con mia zia..”
Marta disse che non era un problema che avrebbe trovato la via da sola, ma Gaetano disse “sia mai che una bella signora come voi venga lasciata sola..”
Giusy mi guardava con sospetto cosa che immaginasse qualcosa, leggendo nei suoi occhi per un attimo un accenno di gelosia quando Marta disse con voce molto flebile e tono poco sereno “beh.. allora grazie..”
Ci salutammo ed i due si incamminarono…
Giusy mi chiese spiegazioni, che significasse tutto ciò? Io le dissi che ero senza auto avevo bisogno di un passaggio e mi sono fatto accompagnare da Marta poichè ero da loro ed i ragazzi non potevano darmi uno strappo...la zia era perplessa ma vedendo che lei aveva sempre gli occhi sulla porta le dissi in tono secco “hai paura che se la scopi vero?”.
La zia trasalì come scossa da un ceffone e balbettò qualche scusa ma io le dissi, andiamo, vediamo se ci riesce quel maiale. Le presi la mano e uscimmo dalla porta….
Ovviamente con Gaetano avevamo studiato il percorso, sapevo che l’avrebbe fatta scendere in un ascensore diverso da quello preso da me e Marta con capienza 10 persone, più stretto e con capienza ridotta ad un max di 4 persone in modo da potere stare da soli e quasi a contatto, che giungeva quasi direttamente in un angolo molto appartato e semi buio del garage dell’ospedale, appositamente scelto da noi, infatti feci parcheggiare Marta in un’area riservata ai dipendenti in modo tale che nessuno poteva essere presente in quel luogo in un determinato orario.
Io e Giusy facendo il percorso che avevo fatto all’andata con Marta giungemmo quasi subito e ci posizionammo dietro una vettura che si trovava a una decina di metri dall’auto di Marta ma la cui visuale era ottima. Ci siamo nascosti e poco dopo vedemmo arrivare due figure, una donna che procedeva e subito dietro un uomo molto più alto di corporatura, che si lisciava palesemente il membro….
La vettura di Marta era parcheggiata in una specie di incavo con la parte anteriore orientata verso la parete e in uno spazio ove entravano 2 veicoli, quindi una serie di 2 pilastri quindi altri 2 stalli e così via….
Lo spazio che divideva la parte anteriore dell’auto dalla parete era di circa un metro e mezzo circa, ricordo che dissi a Marta quando parcheggiava di lasciarsi spazio per fare manovro nel caso si parcheggiasse un’altra vettura…
Ad un certo punto arrivati alla vettura Marta si ferma come per prendere le chiavi dalla borsa e Gaetano con una nonchalance invidiabile si pone le mani in tasca e si appoggia con il membro alle natiche di Marta che per un attimo rimane impietrita, quindi si volta con sguardo duro e dice “signore, grazie per il suo gesto cortese e galante, per avermi scortato…ma ora la sua presenza non è più necessaria, per non dire non più gradita!!!” quindi Marta fece due passi in avanti e fece per inserire le chiavi nella portiera, e ne fare ciò si piegò leggermente in avanti… Gaetano né approfitto e posizionandosi in perfetto allineamento dietro di lei poggiò il suo membro in modo aderente al culo di Marta e fece sentire tutto il suo corpo sulla schiena di lei e posò la sua mano sinistra sulla spalla sinistra che era scoperta dato l’abito che indossava e con si posò sulla mano destra di Marta e chiudendola tra la sua inserì la chiave nella serratura girandola e facendo scattare il segnale di apertura…..
“ecco fatto bella signora, aperta…..” Gaetano disse questa frase restando ancora nella medesima posizione, ma ruotando la mano sinistra sulla spalla di Marta che si irrigidì moltissimo.
“mi levi immediatamente le mani di dosso, non si permetta più….”
“uhhh bella signora, come siamo nervosi….invece di ringraziare per il mio gesto……..” e dicendo ciò Gaetano fece un piccolo movimento rotatorio di bacino facendo strofinare tutto il pube sul fondoschiena di Marta, la quale rimase ancora immobile, sempre più rigida..
Erano ancora nella stessa posizione, il pube di Gaetano quasi schiacciato sul culo di Marta la sua mano destra che chiudeva quella di Marta con le chiavi ancora inserite nella portiera e la mano sinistra che le iniziava a carezzare la spalla sinistra.
Quindi Marta fece un grande respiro e gli rispose “la sua cortesia, qualora ci fosse stata…,è stata completamente cancellata dalla sua impertinenza, dalla sua volgarità, dall’essersi permesso di mettermi le mani addosso e non solo quelle” detto ciò si scrolla con dei movimenti isterici della mano sinistra di Gaetano sulla spalla e della mano destra sulla sua e girandosi completamente guardandolo in faccia “ed ora vada via, grazie!!!!”
“però…che caratterino la signora… oggi un poco nervosa? come mai? qualcosa la agita?”
“non sono nervosa, nulla mi agita, non sopporto i cafoni… e lei lo è! Ora mi lasci che devo tornare a casa dove ho un marito che mi aspetta…!!”
Gaetano rise beffardo e posizionandosi le mani in tasca col suo corpo si fece poco più avanti spingendo solo con la sua presenza Marta verso la sua auto dicendo : “uhhhhh allora fortunato il maritino….chissà cosa lo aspetta……quale programmino interessante… ah ah ahah”
“ma come si permette???chi Le ha dato tutta questa confidenza????maleducato, cafone!!!ora si allontani e vada via immediatamente!!!”
Io stavo gustando la scena con Giusy da dietro l’auto vedendo e ascoltando perfettamente il tutto. Cera una tensione erotica pazzesca, sentivo il respiro di Giusy sempre più intenso tant’è che la cinsi da dietro facendole sentire tutta la mia presenza e solo allora mi volse un sorriso.
“mi stai insultando gratuitamente…..secondo me dovresti rilassarti un poco mia cara..” detto ciò fece un altro passo avanti, era vicinissimo a lei, solo pochi cm dividevano i loro corpi”
“siamo passati al tu???come si permette vada via non lo ripeto più!!!!”
“e se non me ne vado che fai???”
“mi metto a urlare e le faccio passare un brutto quarto d’ora…!!!!lei è una persona volgare di basso livello”
“ahhh ti metti ad urlare???beh….mi farebbe piacere sentirti urlare…. Tutto sommato, dato il luogo in cui siamo, puoi farlo bene…..anzi quasi quasi ti faccio urlare”
Marta si rese conto, perché iniziò a guardarsi intorno della situazione e capì che anche se avesse gridato nessuno poteva sentirla perché nel garage vi erano poche vetture e soprattutto a quell’ora pomeridiana tutti stavano lavorando….
“la prego mi lasci andare ho delle cose da fare chiudiamola qui…..!”
Marta forse ingenuamente si girò dando le spalle a Gaetano per cercare di aprire la portiera della sua auto, ma dato la vicinanza dei corpi tutto il suo corpo ruotò facendo perno sul membro di Gaetano che era già quasi “pronto per l’uso” e li Gaetano ebbe la sensazione che Marta era senza mutandine….
Nell’atto in cui Marta stava aprendo la portiera Gaetano la schiacciò col suo corpo, bloccandola…
“aspetta, dove vai…come non volevi urlare? Fallo avanti??su” mentre diceva ciò Gaetano iniziò ad accarezzare le spalle scoperte di Marta, faceva aderire il suo petto alla sua schiena e ruotava il bacino facendo sentire il suo pene alla donna
“la prego, mi lasci andare… abbiamo scherzato va bene.. ho esagerato anche io, ora però, la prego mi lasci andare a casa da mio marito” la voce di Marta ora era diversa morbida più malleabile, la riconoscevo, stava iniziando a cedere….Lo sapevo…..
“ahhhh ora stiamo scherzando? Ora non mi insulta più???dov’è finita tutta la sua spavalderia…..ah ah ah ah ah”
“ha ragione ,mi scusi… forse ho esagerato…..le chiedo scusa”
Gaetano iniziò ad avvicinarsi al collo di Marta ad annusarlo mentre Lei appoggiò entrambe le mani sulla portiera.
“sai, hai un bel profumo, un bel profumo di femmina…. Tuo marito è fortunato, anche se non so se realmente si rende conto della femmina che sei….” Gaetano le parlava sempre strusciandosi il membro sulle natiche di Marta ed ora le sue mani avevano preso più confidenza col corpo di lei accarezzando tutte le braccia.
“ la prego non parli di cose che non sa, lasci stare mio marito e lasci stare pure me, la prego, si è fatto tardi……”
“lasciarti andare e perché? non ti stai rilassando ora,? la sento la tua voce meno altezzosa….tanto so quello che vuoi ora….lo capisco….”
“lei non sa nulla!!!!!”
“ io non so nulla…..??? ora vediamo subito”
Improvvisamente facendo blocco col suo corpo Gaetano con entrambe le mani solleva il vestito di Marta lasciandola nuda!!!!
Improvvisamente Marta ricordandosi di essere senza mutande andò in panico cercando di districarsi dalla presa ma Gaetano era un omone impossibile per lei che rimase bloccata quasi supina sotto di lui….
“fermo cosa fa?????come ti permetti!!!!!lasciami subito!!!!!!!”
“ahhhh ma te sei solita uscire senza mutande o era un’occasione speciale……ah ah ah ah ah” e detto ciò diede una sonora sberla sulla natica di Marta.
“porco ma come ti… “
“zitta, non parlare!!! Troia!!!!” la apostrofò senza ritegno Gaetano…
Marta si irretì subito
“vedo però che sei passata al tu, ora abbiamo più confidenza….sono contento…perché saremo più intimi, decisamente più intimi da ora”
“lasciami ti prego….”
“suuuu non preoccuparti, del resto faccio solo quello che volevi, ti faccio urlare, di piacere però…”
“nooooo ti prego…..ti prego lasciami andare….non dirò nulla a nessuno, ti prego…”
Gaetano si ritrasse poco a lasciando Marta libera, il vestito scese da solo a coprirla e mentre lei si girava verso di lui, Gaetano dinanzi a lei si abbassò la cerniera dei pantaloni estrasse il pene in erezione e le disse con voce tranquilla “io non obbligo nessuna, io offro questo, tocca a te decidere……”
Giusy accanto a me si mise una mano sulla bocca non credeva ai suoi occhi….e con l’altra mi strinse con forza la mia mano.
Marta aveva gli occhi incollati sul membro eretto di Gaetano, che sapientemente si stava lisciando….non riusciva a parlare…guardava ora Gaetano ora il suo pene, passarono 30 secondi infiniti…
Gaetano, furbo come era disse “ te lo faccio ammirare meglio” e così facendo si tolse le scarpe si tolse i pantaloni e le mutande poggiandole sul cofano della macchina restando così, come se offrisse in bella mostra il suo trofeo
“come ti chiami?”
“Mm Ma Ma Marta”
“allora Marta, hai deciso? Lo vuoi? Si che lo vuoi lo sento, se no saresti già andata via!!!!”
Per un attimo Marta si destò e si girò per andare via, aprì la portiera dell’auto ma lo fece con gesti molto lenti….
Tant’è che Gaetano facendo due passi le arrivò dietro con la sua mano chiuse la portiera con la mano destra e portò la sua mano sinistra sul seno di Marta schiacciando il suo pene sul suo culo, iniziò a leccarle il collo
“Marta tu lo vuoi, tu mi vuoi, non resistere….muori dalla voglia di prendere il mio cazzo!!!! Ed io ti accontento”
“no…non voglio….no... lasciami ti prego…”
Gaetano iniziava a massaggiare con decisione i seni di Marta strofinandosi sul suo sedere e baciandole il collo.
Marta iniziava a cedere sembrava assecondare col suo corpo i movimenti di Gaetano, si iniziavano a sentire dei piccoli lamenti
Gaetano se ne accorse e sollevo il vestito di Marta, posizionandosi in ginocchio, con le mani aprì le natiche di Marta e vi fiondò la sua faccia iniziando a leccarle la fica.
Così facendo il vestito cadde sul corpo di Gaetano coprendolo…
“oddio noooohhh che fai, ti prego basta, lasciami andare ohhhh nooooohhhhh ahhhhh ti pregoooo”
Marta sotto i colpi di lingua di Gaetano era letteralmente crollata, godeva, i suoi “nooohhh” risuonavano per tutto il garage.
“noooohhhh nooohhhhhh, mmmmhhhhh, nooohhhhh bastaaaaaa bastaaaaa fermatiiiiihhhh ahhhh ahhhhh nooooohhh ti pregoooooohhhhh ti supplicoooooohhhh”
Gaetano si fermò, si alzò in piedi e si posizionò dietro di Marta che era rimasta immobile con le mani adagiate sulla sua auto che respirava affannosamente, e Gatano le disse “ vedo che ti è piaciuto il discorso….. mi piace molto il gusto della tua fica, ha un sapore delizioso, ed io ne ho assaggiate parecchie”
“basta non andare oltre, fammi andare….”
“si ti lascio andare ma solo dopo che hai provato il mio cazzo..!!!”
Con le mani ha preso i lembi del vestito gli ha alzati e gli ha arrotolati fino ad incastrarli nella parte della chiusura con cerniera ad altezza collo.
Marta era oscenamente nuda ed in silenzio, Gaetano le ha divaricato le gambe con il suo piede destro e ha posizionato il cazzo in direzione della fica, ed aveva iniziato a strusciarlo sulle grandi labbra.
Marta doveva aver sentito perfettamente le dimensioni del pene che strusciava con le pareti della sua vagina, tant’è che per la prima volta girò il suo volto verso di Lui guardandolo ma non riuscendo a proferire parola, ma con il suo volto che era un misto di paura, ansia preoccupazione ma anche voglia di piacere, voglia di godere…. Riconoscevo quello sguardo, quello che vidi quando facemmo sesso per la prima volta…..
Gaetano appena incrociò i suoi occhi sorrise, e senza dire nulla stavolta con molta astuzia entrò tutto il suo pene eretto con lentezza estrema……
Io infatti gli dissi di essere rude ma alla prima volta di fare in modo che se lo gustasse appieno e poi dare sfoggio della potenza, perché l’avrebbe posseduta mentalmente definitivamente!!!
Il volto di Marta era un libro aperto… ogni smorfia sul suo viso era figlio del moto interiore che la stava sconvolgendo…..
Gaetano entrò circa 10 volte in Marta con lentezza facendo assaporare tutto il suo pezzo di carne, fino alle palle per poi uscirlo con la medesima lentezza.
Marta lo guardava fisso con la bocca semi aperta da cui uscivano dei sospiri di un erotismo e sensualità unico.
Lui la reggeva dai fianchi portandosela anche a se quando entrava e allontanandola quando ne usciva fuori.
Marta aveva iniziato a mordersi le labbra e a questo punto notai che Gaetano iniziò a
Muoversi un poco di più e vidi che il volto di Marta cambiò espressione, come in una smorfia di dolore, ma che in realtà era il non poter più fermare il piacere che la stava sconvolgendo.
Gaetano lo capì e improvvisamente diede una bordata imperiosa facendola emettere un urlo, poi un altro ed un altro ancora
“Urli, vedi ?Urli!! vediiiii troia come ti faccio urlare” e mentre lo diceva guardandola diede altri due/tre colpi secchi violenti facendola sobbalzare e facendole emettere dei “siiiiiiiihhhhhh” in risposta.
Si fermò con il membro in lei muovendosi facendolo aderire a tutte le pareti interni della fica quindi lasciò i fianchi e si impossessò con forza dei suoi seni stringendoli tra le mani dicendole “ troia è ora di godere!!!”
“NOHH ti prego!!!!”
Gaetano iniziò a dare bordate furiose stingendole i seni ogni affondo la faceva alzare da terra, era una furia animale.
“oddioooo oddio noooooooooohhhh nohhhhhhhhhhhhh noooooooohhhhh”
“ti piace troia, mmmhhhh,, prendilo tutto il mio cazzo, ti piace troia…seeeehh seeehhhhh”
“nooooohhhh noooooohhhh bastaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhh nooooooooooooooooohhhhh”
“godiiiiiiiii Martaaaaahhh godiiiiiiiii puttanaaaaa mmmmmhhhhh seeehhhhh sehhhhhhh cosììììì cosìììììì”
“ahhhhhhhhhh, ahhhhhhhhhhhhhh, mmmmmmmhhhhhh bastaaaaaaaaaaa oddiooooooooooo noooooohhhhh nooooooooooooohhhhh mmmmhhhh bastaaaaaa siiiiiiiihhhhh siiiiiiiiiiihhhh oddio godoooooo noooooooooohhhhh oddio sto venendoooo noooooohhhhhh”
Gaetano la scopava furiosamente tenendosi abbrancato ai suoi seni strapazzandoli con forza e lei stava godendo sotto i suoi colpi furiosi quando emise un gemito urlato di piacere e Gaetano dopo altri tre colpi invece di rallentare e continuare la scopata decise di raggiungere anche lui il piacere schiacciandola col suo peso alla macchina e dandole altri 3 colpi lunghi e decisi riempiendo la sua fica emettendo anche lui un “Siiiiiiiihhhhhh “ liberatorio……
Quando si allontanò da lei il suo membro era semi eretto, e gocciolante…
Si avviò vero il cofano della macchina e si vestì…
Marta era immobile ancora adagiata alla sua vettura immobile, si notava solo il suo respiro che stava acquistando la normalità….. Gaetano tornò da lei, gli scese il vestito, la girò in modo che lei potesse guardarlo negli occhi…
Marta era ancora stordita ed incredula…. per quello che era successo, lui la cinse con la mano sinistra e la strinse a se, le prese il viso con la mano destra e la portò pochi cm dal suo e le disse: “questo è solo un piccolissimo assaggio….e lo so che anche per te lo è stato, e vuoi anche tutto il resto…. Domani io ho giornata di riposo, ti aspetto alle 9 a casa mia, Via Delle Ceneri 13, 4 piano…. Ti conviene prenderti tutta la giornata perché faremo molto, molto tardi…puoi avvisare già da oggi quella minchia morta di tuo marito. Te da domani sei mia, quando voglio e tutte le volte che voglio…….ciao Marta, a Domani” e detto questo le lasciò il viso con la mano destra che portò sotto il vestito e data la reazione del volto di Marta, si capì che la mise in fica e dopo qualche secondo la uscì e le passò le dita sulle labbra di Marta cospargendo una sorta di unguento creato dallo sperma associato con gli umori della vagina di Marta stessa quindi avvicinò le sue labbra alla sua bocca e invece di baciarla le leccò le labbra a lingua aperta. Il tutto nell’assoluta immobilità di Marta letteralmente in trans…….
Dettò ciò si allontanò ricordandole “a domani bella signora, ti aspetto, so che verrai perché non ti è bastato…..” Marta lo fissava assorta “ se non vieni verrò io da te, so dove abiti.”
Gaetano si allontanò…..
Marta si aggiustò alla meno peggio , si passò più volte la mano tra i capelli e sul viso, si toccò con le dita le sue labbra e poi se le leccò….quindi entrò in auto e andò via……
Giusy era sconvolta, ma al tempo stesso eccitata, aveva i capezzoli tesi e duri che si intravedevano dal camice in volto era rossa io la guardai e le chiesi se era tutto ok… le disse di si e che era meglio rientrare in reparto….. ci incamminammo e passammo accanto al posto ora libero ove cera lauto di Marta , la zia si fermò guardando per terra poi riprese a camminare quando la presi per un braccio e la sbattei alla parete e le dissi nervoso “sei gelosa vero?volevi essere al posto di Marta, vero?”
“No Mauro, che dici!!!sono sconvolta da quello che ho visto, è un animale non risparmia nessuno…”
“nooo tu sei gelosa ed anche eccitata, vuoi scopare ora ti accontento”
“Mauro che dici, ma che vuoi fare amore…”
Non riuscì a finire la frase che le avevo tappato la bocca con la mia, e come una corda di violino iniziò a vibrare subito… io avevo il pene in erezione per lo spettacolo visto ed in un attimo mentre ci baciavamo Giusy slacciò i jeans e lo tirò fuori, ma quando stava per abbassarsi e prenderlo in bocca la fermai e la girai faccia al muro, le alzai la gonna da sotto il camice e le abbassai le mutande fino alle caviglie e le disse con tono duro “SO CHE VUOI ESSERE SCOPATA COSI’, COME MARTA”
Lei girò un attimo la testa verso di me per farfugliare qualcosa ma non le diedi tempo poggiai la mia cappella sulla sua fica che era bagnatissima e conficcai con impeto il mio membro facendole emettere un urletto ed iniziai a spingere tenendola stretta per i fianchi.
“amore mio ouhhhh ouhhhh siiiiiihhh cosìììì spingi forte cosììì ahhh ahhhh ahhh siii mauroooohhh amorehhhh siiiiiihhh sihhhhhh ahhh ahhhh ahhh cosììì cosìììììì daiiiii daiiiiii daiiiii”
Andai avanti così per qualche minuto con colpi secchi poi iniziai ad essere più dolce e fargli assaporare tutto il membro cosa che le diede ulteriore piacere tante che venne ansimando il mio nome, ma io le dissi che volevo venire in bocca e lei subito si girò e si mise in ginocchio prese il mio membro turgido ed iniziò a succhiare fin quando eruttai dentro di lei…..
Mi guardava con un sorrisetto malizioso e attendeva che le dicessi qualcosa…..
“Ingoia !!!!!” e con un sorriso più grande disse “fatto….”
Ritornammo in reparto e aspettai che finisse il turno quindi mi disse se stasera volevo mangiare a casa sua con lei e lo zio, dicendomi “tanto lui si addormenta presto che domattina ha da fare e deve alzarsi all’alba quasi”, facendomi intuire che avremmo avuto tempo per noi, ma sapendo quello che mi aspettava domani dovetti rifiutare inventando una scusa, ma le dissi che non sarebbe passato molto tempo per una giornata tutta per noi….
scritto il
2023-06-29
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