Marta , la madre del mio migliore amico parte 4ª
di
Dino Lavan
genere
etero
Era trascorso un anno da quando io e Marta , la madre del mio migliore amico eravamo amanti…. E la cosa onestamente mi solleticava parecchio….avere una donna che poteva essere per età mia madre, che si era invaghita e che voleva fare sesso appena possibile, credo sia il sogno di ogni giovane ragazzo…..
Però in questo periodo. Dopo un anno esatto iniziò la mia storia d’amore con Giusy, mia zia… (vedi racconto Zia Giusy)
Si, storia d’amore, perché entrambi provavamo l’uno per l’altra un fortissimo sentimento, mentre con Marta io provavo fortissima attrazione sessuale ma niente di più e lei invece era quella che si era molto legata sentimentalmente a me e, gestire le cose iniziava ad essere complicato in quanto le due donne erano “molto esigenti”….
A Marta non sfuggiva nulla….avendo trascorso un anno con me, sapendo quanto fossi sensibile alla sua fisicità, ogni qual volta io adducessi qualche scusa, dalla più banale alla più complessa, per evitare di passare del tempo con lei , subito diventava una tigre che andava all’attacco della sua preda facendomi il terzo grado…. Ma poi appena la mia mano si poggiava sul suo posteriore e la mia bocca sulle sue labbra ritornava micetta…
Mancavano pochi giorni al Natale ed erano già alcuni mesi che io dovevo gestire queste donne e si iniziava a organizzare sia il 24 che il 25 il 31 e il capodanno….. con chi trascorrerli. Entrambe volevano passare del tempo con me compatibilmente agli impegni di famiglia e, se con zia per ovvi motivi saremmo stati insieme Marta era agitata perché sapeva che sarebbe stato difficile.
Marta infatti organizzò sia due cene sia per la sera del 24 dicembre che per quella del 31….
Me lo disse mia madre informandomi che saremmo stati dal 24 dicembre al 2 gennaio presso la nostra abitazione al mare in quanto Marta aveva proposto di trascorrere sia il natale che il capodanno tutti insieme le famiglie di amici……
Il mio pensiero volò subito alla zia e dissi a mia madre se la zia sarebbe stata dei nostri… le però mi disse che forse sarebbe venuta a pranzo giorno 25 ma nelle altre date era impegnata con i parenti dello zio…. Ed inoltre avrebbe dovuto lavorare il 31 sera in quanto reperibile nel proprio reparto…… questa situazione mi mise in allarme, e la mia gelosia iniziò a farmi innervosire, perché pensai a colui che poteva approfittare di fare “visita” alla zia in ospedale. Pensai subito a quel Gaetano… ( vedi racconto la zia Giusy parte quinta).
Comunque il fatto di trascorrere questi giorni a stretto contatto con Marta contribuì ad alleggerire le mie preoccupazioni e favorì invece il mio “prurito sessuale”…..
Giunse il 24 mattina e ci dirigemmo presso la residenza estiva, che durante i periodo invernale assumeva un aspetto decisamente solitario e triste, ma l’essere tutte le famiglie contribuiva a rendere un poco più vivibile il luogo…
Prima arrivarono i miei io arrivai con la mia auto solo tardo pomeriggio, perché riuscii a passare del tempo con la zia… ovviamente a letto e mi feci promettere che pur se stuzzicata, infastidita non avrebbe ceduto alle avances di Gaetano….
Quindi , arrivato a casa, mi preparai e raggiunsi i miei familiari che erano già scesi al piano di sotto, a casa di Marta.
Mi accolse alla porta il mio amico Giulio che subito mi offri da bere, quindi iniziai il giro dei saluti e per ultimo, appositamente lasciai Marta, avvolta in un tubino nero lungo alla caviglia con scollatura che poneva in risalto il suo prorompente seno, i capelli raccolti in uno scignon con dei boccoli lunghi che scendevano lungo le tempie. Rimasi favorevolmente attratto dalla sua bellezza e nel momento in cui la baciai le sussurrai all’orecchio “sei bellissima”… lei mi sorrise e continuò a comportarsi da perfetta donna di casa…. Non vi era invitato di sesso maschile che non la squadrasse da testa a piedi…..
Cenammo in piena aria di festa tutti insieme, Noi, la famiglia di Marta, i Martelli, ed alcuni parenti delle famiglie presenti… fu una cena quasi a buffet dove si poteva intrattenere discorso con tutti, e pur non potendo stare a contatto sempre con Marta ci si lanciava occhiate che erano cariche di sensualità o di gelosia, come quando la figlia di Martelli, Agata faceva la gattina con me ed io rispondevo alle sue avances e Marta mi fulminava con gli sguardi o quando per ripagarmi con la stessa moneta senza farsi accorgere dagli altri si strusciava sul Martelli che si esaltava o quando intratteneva discorsi fitti fitti con un signore molto elegante e distinto dal fascino brizzolato con pizzetto ed occhio scuro che non avevo mai visto prima e che seppi essere un collega di lavoro del marito di Marta, che sembrava avere atteggiamenti interessati nei confronti di Lei…più volte infatti li vidi parlare in solitudine con lui che spesso le parlava con il viso vicino…
La situazione mi infastidiva parecchio ma farlo notare non potevo, più che fare qualche battuta a Giulio tipo: “ Giulio, ma quello ce sta a provà con tua madre???” e lui che rideva mi dava dello scemo, che certe cose le vedevo solo io…..allora presi Agata e mi feci vedere da Marta che uscivamo da casa e me la portai a casa mia, al piano di sopra.
Appena siamo entrati dentro Agata mi disse: “finalmente ti sei deciso a giocare un poco con me…”. Infatti non mi feci ripetere l’invito che ci sedemmo sul divano ed iniziammo a baciarci e toccarci, avevo il membro in piena erezione e stavo per affidarlo alla bocca di Agata quando la fermai subito perché sentii salire le scale infatti subito dopo suonarono al campanello…
Ci ricomponemmo subito e sorpresa mi ritrovai Marta..
“ragazzi scusate, non vorrei interrompervi….” disse con tono ironico e stizzito “ma sono salita a prendere dei cucchiaini e delle coppette per la macedonia perché non bastano giù. Mauro ho chiesto a tua madre che le avrei prese io e mi sarei fatta aiutare da te , le ho detto che eri già su… era in conversazione e mi spiaceva disturbarla….”
“Marta nessun disturbo… con agata stavamo scambiando 4 chiacchiere in tranquillità, sotto c’era troppo confusione…..ma avevamo finito vero Agata?”
“si signora Marta, avevamo appena iniziato il discorso, ma poi lo riprenderemo più avanti, vero Mauro?” sorridendo salutò e scese sotto
Appena chiuse la porta Marta disse un “puttanella come sua madre…” mi guardò fissa negli occhi con sguardo truce e mi diede dello stronzo…
Io risposi con “Marta ma che cazzo hai ? che cazzo vuoi? Pensa a fare la gatta morta con quello….sai dove sono le cose prendile da sola…. Io ho un discorso da finire con la puttanella come l’hai chiamata tu”… le passai accanto e lei mi fermò con il braccio destro prendendomi il mio…si avvicino si appoggiò stretta a me schiacciando il suo seno sulla mia schiena facendomelo sentire tutto…mi abbracciò da dietro appoggiando la testa sulla mia spalla prima incrociando le sue mani sul mio petto e poi spostando la destra lungo lo stomaco per arrivare alla patta della pantalone, accarezzando dall’esterno il mio membro che riprese subito vigore gonfiandosi e mi sospirò all’orecchio “ Mauro…. Ti voglio, ho voglia di te….scopami, scopami ora, non resisto più….”
Mi girai iniziai a baciarla con foga, e lei rispondeva con altrettanta passione.
Avvertivo il suo coinvolgimento per me il suo amore per me nel modo come mi abbracciava, come mi stringeva, come mi baciava .
Mentre la baciavo la spinsi contro la parete, e iniziai a tirarle il vestito verso l’alto portandolo fin sopra l’ombelico, riuscendovi con facilità aiutato dagli spacchi laterali che da sotto la coscia arrivavano alle caviglie e sorpresa lei non portava mutandine…. Mi fermai dal baciarla e la guardai con aria di soddisfatta sorpresa mi sbottonai il pantaloni che scesero alle mie caviglie, mi scesi le mutande e liberai il membro che svettava impaziente di poter “cantare”… Marta subito si inginocchio per prenderlo in bocca ma io la fermai, le dissi di no e la voltai la misi a pecora le divaricai le gambe con le mie e le puntai il membro subito tra le cosce..
Marta iniziò a muovere il bacino facendosi strusciare la punta del mio pene sulla sua figa già bagnata.. non aspettai oltre e le piantai subito il mio fallo dentro.
Iniziai a spingere con decisione facendo gemere Marta ad ogni affondo, portai subito le mie mani sui suoi seni gonfi, li feci fuoriuscire dal reggiseno e dal vestito e le presi con entrambe le mani stringendoli e tenendomi da loro spingevo senza tregua…
Marta scuoteva la testa a destra e sinistra godeva, ansimava, gemeva sotto i miei colpi, sospirava il mio nome, mi incitava a spingere e a non smettere… il mio membro stantuffava in facilità, la sua vagina era bagnatissima di umori, ad un certo mi fermai con il membro dentro , mi avvicinai al suo orecchio e le dissi “tu sei mia…non devi scopare più con tuo marito, perchè sei solo mia” e le diedi un affondo violento la feci sobbalzare e gemere profondamente.
Continuai a dare dei colpi secchi e violenti facendola sobbalzare in avanti e verso l’alto. Marta ansimava forte non riusciva a parlare fin quando le dissi fermandomi “ di chi sei tu”? e diedi un affondo, poi uscii il pene fino quasi a fuori e gli dissi “di chi sei tu?” al suo “ TUAHHHH” affondai con forza e riuscii il pene come prima “non ho capito, di chi sei tu?”
“ Tuaaaahhhh “ e diedi un altro affondo..
Marta capì il mio gioco ed iniziò a dire ansimando “sono tuahhh” e ad ogni suo “TUAHHH” affondavo dentro di lei…. Con forza praticamente prima diceva questa parola ad intervalli lenti, poi sempre più ravvicinati, fino a quando diceva sempre “ sono tuahhh, tuahhh, tuahhh, tuaaaa, tua, tua, tua,… tuaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh godooooo!!! Vengooooooo!” la sentii gemere sotto i miei affondi veloci e dopo poco scaricai in lei il mio piacere. Mi accasciai un attimo su di lei poi estratto il membro gocciolante mi avviai verso il bagno…..
Lei mi segui e si diede una sistemata, aveva il viso stravolto da piacere…ma era radiosa, andammo in cucina a prendere quello che serviva sotto e dei vassoi per portargli ad un tratto lei aveva il vassoio con le coppette ed io la fermai sulla porta ancora chiusa, le alzai nuovamente il vestito e lei disse “Mauro cosa fai ? no dai ci aspettano è già quasi mezzora che siamo qui…” ma io continuai a salirle il vestito fin sopra il culo mi abbassai ed inizia a leccare i suoi glutei, ad accarezzarli, “Mauro ti prego amore noooohhhh non fare così che non resisto… mmmmhhhh”.
Ad un tratto portai la mia lingua sul solco dei due glutei ed iniziai a dare dei piccoli colpetti con la lingua… immediatamente lei serrò i glutei e si ricoprì di pelle d’oca, allargai con le mie mani i glutei e mi fiondai con la lingua a leccarle l’ano…
“ MauroHHHH” disse irrigidendosi “ che faiii?? basta ti prego mi cade tutto dalle mani, ohhh nooohhhhh ti prego nooooooohhhh basta” continuai a leccarle tutto il forellino anale sentendola tremare… la lingua roteava lungo tutto il bordo per poi scendere per il perineo toccare la fica e risalire nuovamente al buco forzandolo leggermente con la punta della lingua… ad ogni lavoro di lingua Marta emetteva un leggerissimo sospiro ed un tremore la faceva scuotere leggermente, come se il suo corpo venisse preso dai brividi…poi d’un tratto finii le abbassai il vestito e le dissi “ Marta , gioia, per stasera non abbiamo finito…stasera sarai totalmente mia…. Stasera mi prendo il tuo culo!!!!”
“no!!!! Questo mai!!!mai!!!! ora andiamo che è tardi” aprii la porta e scendemmo sotto e prima di entrare a casa sua le dissi “o sarai totalmente mia o non lo sarai più…” mi guardò con sguardo preoccupato Marta abbassò gli occhi e facendo un sorriso agli ospiti entrò dicendo “eccoci finalmente. Scusate il ritardo ma le coppette, non si trovavano.
Erano intanto giunte le 00:30 e gli Ospiti iniziarono ad andare via… Giulio con Agata e gli altri ragazzi del gruppo stavano andando a fare un giro e mi dissero di andare con loro, ma finsi di essere stanco e con stupore mi salutarono. Agata ci rimase un poco male, me lo fece capire con lo sguardo…intanto era trascorsa un’altra mezzora ed i Miei salutarono e salirono a casa…io dissi loro che avrei aiutato Marta a sistemare e sarei salito dopo… anche i Martelli andarono via, dopo che il sig. Martelli provò a restare con una scusa banale quale quella di aiutare anche lui ma subito smontata da Marta.
Eravamo rimasti in 4 io, Marta, suo marito ed il collega…questi con il marito di Marta continuarono a bere alcolici di ogni tipo seduti sul divano mentre io realmente aiutavo Marta a sistemare casa, sparecchiare, smontare i tavoli etc…alle 01:30 anche il collega del marito di Marta capendo che non sarebbe riuscito a stare da solo con la padrona di casa salutò e andò via. Il Marito di Marta era visibilmente alticcio e ci salutò per andare a dormire dicendoci “ Marta e Mauro, vorrei darvi una mano a finire, ma mi si chiudono gli occhi soli… ho bevuto tanto e non riesco a stare sveglio….buonanotte.. Marta a proposito ma Giulio e Carlo quando tornano? come al solito ha dimenticato le chiavi di casa” e mostrò un mazzo di chiavi…
Marta rispose “Nunzio, caro, non preoccuparti che resto ad aspettarli io, tanto ancora prima di sistemare e ordinare tutto ce ne vuole..” mi intromisi io dicendo “Nunzio tranquillo che faccio compagnia io a Marta, non la lascio sola…”
“ahh.., bene.., è in buone mani allora.. buona notte e scusatemi ancora…”
Aspettai un buon quarto d’ora, dopo di che raggiunsi senza far rumore Marta che era in cucina intenta a sciacquare i piatti…
L’abbracciai da dietro portando subito le mie mani sui suoi seni stringendoli…. Lei fece un salto per la paura…”ma sei pazzo, mi hai fatto morire…” mi disse sottovoce per non svegliare il marito che dormiva….
Io impassibile iniziai sempre cingendola da dietro a strofinare il mio membro sul suo culo…sentivo i capezzoli indurirsi sotto le mie mani e lei chiuse l’acqua ed inarcò la testa indietro dicendomi “ti prego…..mmmmmhhh mi fai morire così… ti pregoooo basta.. Nunzio può svegliarsi”.
“...per quanto ha bevuto con il suo amico, dubito che si sveglierà….Marta ti voglio, ho voglia di scoparti subito” continuavo a palparle con decisione il seno, strofinando il mio membro che sotto il pantalone era cresciuto, facendolo sentire per bene a Marta. Iniziai a leccarle con la punta della lingua dietro l’orecchio scendendo sul collo …
Marta aveva iniziato a mugolare di piacere.. la girai iniziai a baciarla dolcemente sulle labbra. Lei schiuse le sue labbra ed iniziammo a baciarci con foga.
La desideravo e glielo feci capire .
Mentre ci baciavamo la mia mano sinistra si intrufolo all’altezza dello spacco, tirai su il vestito e a mano aperta la poggiai sulla sua vagina, madida di umori, iniziai a strofinare a mano aperta, provocandole dei gemiti di piacere fin quando mi disse “Maurohhh, amore, scopami!!! Ti prego scopami adesso!!!”
La presi per la mano e la condussi in bagno….. Lei mi seguì controvoglia nel bagno in quanto mi fece segno chiaramente che la camera da letto ove Nunzio stava dormendo era quasi di fronte…. Io non mi interessai e la spinsi dentro chiudendo la porta a chiave…
Una volta dentro io mi inginocchiai, mi sciolsi le scarpe, le tolsi e mi sfilai i pantaloni, mi tolsi le mutande restando con il pene eretto in bella vista, Marta mi guardava , mi fissava dritto negli occhi, mi avvicinai a lei e le accarezzai sul viso, poi la girai verso lo specchio del bagno che sovrastava il lavandino e mi posizionai dietro di lei. Con molta lentezza le tirai verso il basso la cerniera del vestito che copriva l’intera schiena e appena terminata la corsa con un leggero movimento delle mie mani sopra le sue spalle, il vestito cadde velocemente per terra. Le sfilai il reggiseno a balconcino e le abbassai le mutande…
Lei non riusciva a guardarsi nello specchio aveva gli occhi rivolti verso il lavandino….. iniziai a baciarle la schiena, a leccarle il collo mentre le mie mani si impossessavano dei suoi seni grossi, avvertivo con chiarezza i capezzoli diventare duri. Mentre le massaggiavo i seni per poi stringerli tra le mani e poi stringergli i capezzoli tra indice e pollice, emetteva dei gemiti molto soffusi per evitare di farsi sentire…. Nel frattempo il mio membro era decisamente eretto e premeva sul culo di lei…. Decisi che era il momento…
Misi le mani sui suoi fianchi e la tirai leggermente indietro verso di me, poggiai la mano destra sulla sua schiena facendola chinare leggermente, e lei per tenersi meglio appoggiò le mani sul bordo del lavandino…
Quindi presi il mio membro con la mano destra tenendo la sinistra sul suo fianco sinistro, e poggiai la cappella sulle sue labbra…Marta divaricò leggermente le gambe e mi guardò riflesso nello specchio quindi diedi prima una leggera spinta giusto per fare entrare per intero il membro… Marta socchiuse gli occhi e chinò la testa verso il basso, quindi uscii il membro quasi per intero, per poi affondare molto lentamente… e feci così per un paio di volte….
Appena avvertii che Marta iniziava a gemere portai le mie mani sui suoi seni e sempre lentamente andavo avanti ed indietro giusto per farle assaporare per intero il mio membro… fino a quando improvvisamente le diedi una spinta forte tale da farle sentire i testicoli sulle labbra della sua fica.
La spinta fu decisa e lei la sentì tutta, tant’è che dovette trattenersi per non gridare… Iniziai così a stantuffare con bordate decise prima lente, poi sempre più veloci ma con eguale intensità. Spingevo con decisione tenendomi unicamente dal suo generoso seno che ad ogni spinta ballonzolava in avanti.. e ad un certo punto il piacere cominciò a prendere il sopravvento su di lei e iniziò a stringere con forza il bordo del lavandino con le sue mani, facendo diventare bianchi le sue nocche.
Iniziava a gemere, sospirava il mio nome…mi incitava a possederla con forza…
“Mauroooo mmmmhhhhh siiiiiii Maurooooo siiiiii di più…di più…. Amoreeeehhhhhhhhhhhh ahhhhhhh ahhhhhh ahhhhh amoreeeeeee sino tua, prendimi così………, sono tua… solo tua….. mmmmhhhhhh siiiiiiiiiiiiiiiiii godoooooooh godoooooohhhhhh amore mioooooohhhhhhhhh vengoooooooooooohhhhhhhhh”
La sentii emettere un sospiro lungo quindi mi bloccai , non volevo venire… erano altri i miei progetti, subito uscii il pene dalla sua fica bollente ed iniziai a leccare dandole ulteriore piacere, era realmente un lago di umori… e poi con furbizia con la lingua continuai a stimolarle il clitoride.. Lei continuava a gemere sommessamente per non farsi sentire e a poco a poco insinuavo la lingua verso il suo ano…
Insomma ad un tratto avevo le mie mani sulle sue natiche che le allargavo e leccavo dalla fica al suo buco del culo cercando di indugiare il più possibile sul suo buchetto…
Le davo sensazioni molto forti infatti Marta gemeva e mentre con la destra si reggeva tenendosi sempre dal bordo del lavandino con le mano sinistra si toccava anche il suo clitoride stimolandolo.
Il suo buco era completamente insalivato ed iniziai a violarlo prima con il dito indice della mano destra e mentre facevo questo la leccavo la fica.
A poco a poco il mio dito fu totalmente dentro con lei che ansimava più forte raggiungendo un altro orgasmo e riempendo ulteriormente di umori la sua figa calda ed oscenamente bagnata, approfittando di questo stato convulso continuando a leccare cercai di allargare il buchino forzandolo con l’altro indice e facendo in modo di allargarlo….
Marta però si accorse di ciò e mi disse cosa stavo facendo, che mi voleva in fica che mi voleva sentire dentro di lei… ma io continuavo senza darle retta…
Ma sentendo che lei stava irrigidendosi mi fermai e feci come volle lei le piantai nuovamente il pene in figa ed iniziai a spingere dandole la sensazione desiderata, poi rallentai le spinte fino ad entrare il mio pene piano piano tutto per intero mentre con le dita cercavo di lavorare sull’ano, che sembrava ancora ben lubrificato.
Tra una spinta e l’altra forzai il suo buchino con il pollice destro fino a farlo entrare tutto…
“Maurooo che faiiihh mmmmhhhh dai scopami non perdere tempo… non distrarti con altro.. daiiii suuuuuuhhhh scopami….”
Ad un tratto mmi fermai con il pollice dentro il suo ano fino alla sua attaccatura e dissi “ Marta voglio il tuo culo, lo voglio ora!!!!!!”
“Nooooohhhhh che dici… non l’ho mai fatto!!! Farò tutto quello che vuoi ma il culo no!!!!”
“Marta o mi dai il tuo culo o me ne vado e ti lascio così!!”
“Mauroooo che diciiiii!!!!!!!!!!!!! Ti voglio, ma il culo no!!!”
“ Marta dici che mi ami, che sei mia, dimostramelo dammi il tuo culo!!!!”
Detto questo tolsi il pollice da dentro l’ano e uscìì il cazzo dalla fica che era inzuppato dei suoi umori, restando a contatto con lei
“amore ti prego non fare così!!!!” mentre parlava roteava il culo invitandomi a prenderla perché me lo strofinava sul membro.
Ad un tratto la presi per il collo e le girai completamente verso me e la baciai in bocca con foga poi le dissi o “mi dai il culo e finisce qui!!!”
Furono secondi interminabili fin quando abbassando gli occhi mi disse
“ Mauro, non voglio perderti…. Ti amo…prendimi come vuoi, ma non farmi male…. Ti prego…!”
La presi nuovamente per il mento la portai a me e iniziammo a limonare come due ragazzini, poi la feci scendere verso il mio pene e mi feci fare un pompino… giusto per lubrificare ancora di più il pene, quindi la feci alzare, la girai e la misi prona, bagnai ulteriormente la punta del pene con i suoi umori vaginali e posizionai il membro sul suo sfintere e iniziai a spingere leggermente ma senza ottenere grande successo.. Marta era rigida.
La invitai a rilassarsi, presi del sapone liquido dal dispenser posato sul lavandino e lo spalmai bene sul suo ano e lavorai nuovamente con le dita introducendo prima l’indice, poi lo uscii ed entrai il pollice, quindi quando mi accorsi che forse poteva essere pronta tolsi il dito e presi dell’altro sapone liquido e lo spalmai su tutto il mio membro e poi con un poco di acqua lo inumidii per renderlo più lubrificato in modo da non fare troppo attrito quindi posizionai subito la cappella sul buchino e iniziai a forzare piano piano fino ad entrare parte della cappella
“Maurooohhhhh , nooohhh, ti prego non voglio non riesco, oohhh nohhhh ho fastidio….” Mai io niente!!! decisi che doveva essere mio il suo culo e forzai fino a fare entrare quasi tutta la cappella.
Marta si portò la mano sulla bocca per trattenere un lamento…
Mi guardava dallo specchio e mi supplicava di smettere, aveva gli occhi umidi, ma io non cedevo e a poco a poco riuscii ad entrare per buona parte il membro… mi fermai con il pene dentro per fare riposare Marta che evidentemente a fatica stava accettando la situazione:
“amore ti prego fermatiiiihhh, ti prego, non voglio…. Farò tutto per te, ma non andare oltre”
Io allora ebbi un attimo di esitazione, stavo per cedere alle sue suppliche. Poi scattò qualcosa in me… non so perché, ma pensai alla zia Giusy e quando il membro era quasi fuori spinsi dentro ed iniziai a stantuffare piano fino a farlo entrare tutto dentro e fino a che si muovesse con serenità.
Al primo affondo Marta sgranò gli occhi ed a fatica trattenne un urlo, come se avesse ricevuto un pugno nello stomaco… non riuscì ad emettere alcun suono se non dopo qualche secondo in cui il suo ano si fosse abituato al mio pene.
A poco a poco la sua espressione cambio e il primo fastidio, il bruciore si sostituì ad una sorta di piacere perverso che aveva preso possesso di lei..
Gemendo sottovoce diceva“ Mauroooo cosa mi stai facendooo… cazzo che mi stai facendooooo, Maurooohhhh amore mioooo , amoreeehhh cosìììì ti prego non fermarti cosìì prendimi!!!!”
La afferrai per le natiche ed iniziai a stantuffare con foga, il suo canale era stretto ma lo sentivo allargarsi a poco a poco.
Marta afferrò i pomelli dei rubinetti e con il corpo spingeva indietro verso di me quasi ad assaporare tutto il membro…
Sempre sussurrando ma con la voglia di urlare diceva “Mauroooohhhh, amorehhhhh che mi stai facendooooo godoo come non mai… ti sento fino al cervello!!!! Non fermarti, ti pregooooo fammi godereeeehhh..mi sento una puttana… cosììì, ancora, scopami fammi male!!!! fammi tuaaaaaa!!!! cazzo vengooooooooooooh” la sentii tremare tutta e con una mano si bloccò la bocca per non fare uscire il suo urlo di piacere
Io non resistetti oltre lasciai i suoi fianchi e con le mani afferrai con forza i suoi seni che fino ad ora ballonzolavano in avanti e li strinsi saldamente e con delle spinte violente scaricai tutto il mio piacere nel suo ano.
Rimasi avvinghiato a lei fino a quando il mio pene non perse vigore e lo uscii fuori e contemporaneamente colò dal suo ano il mio sperma.
Lei ancora tremante si girò verso di me, con gli occhi lucidi per la evidente forte emozione e mi guardò fissa negli occhi.
Mi abbracciò ed iniziammo a baciarci dolcemente, poi mi chiese di andare via perché aveva paura che rientrassero i figli e perché doveva restare sola….
Io mi vestii usci da casa lasciandola in bagno nuda e andai a casa al piano di sopra……
Ricordo bene che quella sera faticai a prendere sonno sia perché ero riuscito a dominare totalmente Marta e poi perché iniziai a pensare come ottenere lo stesso risultato con zia Giusy….
La mattina seguente mi svegliai presto, e dopo essermi vestito e preso un caffè mi congedai dai miei genitori e con una scusa scesi a casa di Marta, dissi infatti che andavo a porgere gli auguri del giorno di Natale…
Entrai in casa.. come al solito la chiave era inserita nella toppa della porta di ingresso….chiesi permesso ma non rispose nessuno…con passo felpato mi aggirai per casa fin quando vidi Marta che seduta in cucina sorseggiava un caffè, era in vestaglia.
Le poggiai una mano sulla spalla, lei senza girarsi (aveva sentito la mia voce) mi mise la sua sopra la mia e mi disse di sedermi….
Aveva il volto stravolto, era evidente che non aveva chiuso occhio. Cosa che mi confermò…
“Mauro, stanotte non ho dormito…non ho fatto altro che pensare a noi a quello che abbiamo fatto…. Hai fatto crollare tutte le mie barriere, mi sento totalmente tua…ma ho paura che possano scoprire tutto… ma non riesco a non pensarti………….vorrei stare tutto il giorno con te, vorrei essere sempre tua… non ho goduto mai come ieri sera, ho sempre voglia di te, delle tue labbra del tuo corpo…Sei stato il primo uomo a violarmi l’ano…. “
Mentre parlava mi ero eccitato, mi era tornato duro.. Io non l’amavo, così come mi amava LEI, perché in realtà il mio sentimento forte era verso zia Giusy, ma per Marta provavo un’attrazione fisica assurda…
“Mauro, però… non so come fare…non riesco a guardare Nunzio in viso, e a volte nemmeno i ragazzi… poi soprattutto dopo ieri notte… Mauro…. Cioè…. Con te ho fatto un qualcosa che non avevo fatto mai con nessuno….non riesco a non pensarci…. mi hai inculato!!!!mi sono sentita una puttana e della peggiore specie, e non ho avuto la forza di dire di no… eh… e nonostante tutto mi è pure piaciuto….non dovrei dirtelo, perché le complicazioni sono tante… mahh Mauro io credo di amarti…, ti amo dalla prima volta che abbiamo fatto l’amore!!!!ti desidero da allora, ed anche ora….” Dicendo questo abbassò lo sguardo.
Mi alzai e le presi la mano, la feci alzare… quindi mi avvicinai a lei il mio viso era ad un cm dal suo.. sentivo il suo respiro che si confondeva con il mio… stava per parlare quando le misi un dito sulle labbra come per volerle dire di non parlare, quindi la portai in bagno, entrammo e chiusi la porta a chiave.
Le slacciai la vestaglia che scivolò immediatamente per terra, le tolsi delicatamente il pigiama, prima il pezzo di sopra e poi quello di sotto . Non indossava alcun intimo…. Subito il freddo prese il sopravvento in lei, tutto il corpo fu ricoperto dalla “pelle d’oca” il capezzolo si inturgidì immediatamente. In un attimo io fui nudo innanzi a lei, con il mio membro in erezione e abbassai la tavola del water e mi sedetti.
Avevo il pene in mostra eretto in tutta la sua evidenza e mi posizionai le mani dietro la nuca…
Marta senza dire nulla si inginocchiò ed iniziò a leccarlo prima con dolcezza poi con voracità sempre maggiore… iniziò a fare uno dei suoi pompini meravigliosi, quando ad un tratto la presi per i capelli con la mano destra e la feci alzare…la guardai dritta negli occhi e le dissi sottovoce “ vediamo quanto mi desideri, fammi godere”
Marta non se lo fece ripetere mi guardò fisso negli occhi, con fierezza e passionalità quindi si girò di spalle e si posiziono con le mani sui rubinetti e leggermente prona…
Io rimasi immobile e lei vedendomi dallo specchio che mi “lisciavo “ il membro senza alzarmi , rimanendo sempre prona, con le mani si allarga leggermente i glutei, mostrandomi la sua figa umida ed il proprio ano e guardandomi sempre dallo specchio mi dice “prendimi come vuoi!!!”.
Ero eccitatissimo per la sua sottomissione, ma le dissi: “Marta, vieni qui e siediti su di me, voglio scoparti così!!!”
Lei subito si girò, mi guardo con gli occhi lievemente umidi, si accovacciò un attimo tra le gambe mi succhiò nuovamente il pene eretto e dopo due tre pompate si alzo e si posizionò sopra di me, quindi si impalò sul mio membro con estrema dolcezza fino a gustarsi tutto il mio pene!
Non appena fui completamente in lei, le cinsi con la mano destra il capo la avvicinai, le dissi sottovoce, quasi sospirando: “voglio che tu sia mia così!!!” quindi la baciai con foga.
Marta rispose subito al mio bacio e iniziò a cavalcarmi con dolcezza e sensualità, entrambe le sue mani dietro il mio collo… la mia mano sinistra sul suo seno destro che lo stringeva e la mano destra sul suo culo, con il dito indice che stimolava il suo ano, e le nostre bocche incollate in un bacio che sembrava non finisse mai….
Non durammo molto, perché entrambi eravamo molto eccitati, so solo che a d’un tratto le infilai il mio dito nel suo culo e lei aumentò il ritmo e lasciando la mia bocca si avvicinò all’orecchio sussurrandomi “ Maurooooohhhh godo, amore mio godo, amore sto venendo, amore mio ti amoooooohhhhh”
Io le dissi “ Marta sei mia!” e le infilai fino al limite massimo il mio dito indice in culo facendola gemere e sentii serrare le sue cosce e stringendosi il più possibile a me emise un “siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiihhhhhhhhhhhhh” così sensuale che la volli ribaciare immediatamente e dopo alcuni colpi violenti dal basso verso l’alto sempre baciandola scaricai dentro di lei una gran quantità di sperma.
Dopo essere venuto smisi di baciarla. Lei aveva ancora gli occhi umidi e ci fissammo intensamente e mi disse, “ho ancora voglia di te, voglia di sentirmi tua…ma ho paura che ci sentano… dormono ancora tutti qui…. Ma ho voglia di sentirti nuovamente dentro di me, voglio sentirmi nuovamente troia come stanotte…..”
“Marta, abbiamo tanto tempo ma ora non è il caso….” Le schiacciai l’occhio, la baciai nuovamente, la feci alzare e ci vestimmo velocemente.
Il tempo di arrivare in cucina e sederci che entrarono i figli……..colsi l’occasione per fare gli auguri ai ragazzi e mentre Marta preparava un buon caffè giunse anche Nunzio appena sveglio…
Ci scambiammo gli auguri e mi disse “Mauro, bello auguri di buon Natale… grazie per aver aiutato Marta stanotte a sistemare, sei stato un tesoro….”
“Nunzio, figurati, per te e per Marta questo ed altro.. e poi per me è stato un vero piacere” e sorridendo guardai tutti, Marta per ultima che rispose al mio sorriso e congedandomi me ne andai…
Però in questo periodo. Dopo un anno esatto iniziò la mia storia d’amore con Giusy, mia zia… (vedi racconto Zia Giusy)
Si, storia d’amore, perché entrambi provavamo l’uno per l’altra un fortissimo sentimento, mentre con Marta io provavo fortissima attrazione sessuale ma niente di più e lei invece era quella che si era molto legata sentimentalmente a me e, gestire le cose iniziava ad essere complicato in quanto le due donne erano “molto esigenti”….
A Marta non sfuggiva nulla….avendo trascorso un anno con me, sapendo quanto fossi sensibile alla sua fisicità, ogni qual volta io adducessi qualche scusa, dalla più banale alla più complessa, per evitare di passare del tempo con lei , subito diventava una tigre che andava all’attacco della sua preda facendomi il terzo grado…. Ma poi appena la mia mano si poggiava sul suo posteriore e la mia bocca sulle sue labbra ritornava micetta…
Mancavano pochi giorni al Natale ed erano già alcuni mesi che io dovevo gestire queste donne e si iniziava a organizzare sia il 24 che il 25 il 31 e il capodanno….. con chi trascorrerli. Entrambe volevano passare del tempo con me compatibilmente agli impegni di famiglia e, se con zia per ovvi motivi saremmo stati insieme Marta era agitata perché sapeva che sarebbe stato difficile.
Marta infatti organizzò sia due cene sia per la sera del 24 dicembre che per quella del 31….
Me lo disse mia madre informandomi che saremmo stati dal 24 dicembre al 2 gennaio presso la nostra abitazione al mare in quanto Marta aveva proposto di trascorrere sia il natale che il capodanno tutti insieme le famiglie di amici……
Il mio pensiero volò subito alla zia e dissi a mia madre se la zia sarebbe stata dei nostri… le però mi disse che forse sarebbe venuta a pranzo giorno 25 ma nelle altre date era impegnata con i parenti dello zio…. Ed inoltre avrebbe dovuto lavorare il 31 sera in quanto reperibile nel proprio reparto…… questa situazione mi mise in allarme, e la mia gelosia iniziò a farmi innervosire, perché pensai a colui che poteva approfittare di fare “visita” alla zia in ospedale. Pensai subito a quel Gaetano… ( vedi racconto la zia Giusy parte quinta).
Comunque il fatto di trascorrere questi giorni a stretto contatto con Marta contribuì ad alleggerire le mie preoccupazioni e favorì invece il mio “prurito sessuale”…..
Giunse il 24 mattina e ci dirigemmo presso la residenza estiva, che durante i periodo invernale assumeva un aspetto decisamente solitario e triste, ma l’essere tutte le famiglie contribuiva a rendere un poco più vivibile il luogo…
Prima arrivarono i miei io arrivai con la mia auto solo tardo pomeriggio, perché riuscii a passare del tempo con la zia… ovviamente a letto e mi feci promettere che pur se stuzzicata, infastidita non avrebbe ceduto alle avances di Gaetano….
Quindi , arrivato a casa, mi preparai e raggiunsi i miei familiari che erano già scesi al piano di sotto, a casa di Marta.
Mi accolse alla porta il mio amico Giulio che subito mi offri da bere, quindi iniziai il giro dei saluti e per ultimo, appositamente lasciai Marta, avvolta in un tubino nero lungo alla caviglia con scollatura che poneva in risalto il suo prorompente seno, i capelli raccolti in uno scignon con dei boccoli lunghi che scendevano lungo le tempie. Rimasi favorevolmente attratto dalla sua bellezza e nel momento in cui la baciai le sussurrai all’orecchio “sei bellissima”… lei mi sorrise e continuò a comportarsi da perfetta donna di casa…. Non vi era invitato di sesso maschile che non la squadrasse da testa a piedi…..
Cenammo in piena aria di festa tutti insieme, Noi, la famiglia di Marta, i Martelli, ed alcuni parenti delle famiglie presenti… fu una cena quasi a buffet dove si poteva intrattenere discorso con tutti, e pur non potendo stare a contatto sempre con Marta ci si lanciava occhiate che erano cariche di sensualità o di gelosia, come quando la figlia di Martelli, Agata faceva la gattina con me ed io rispondevo alle sue avances e Marta mi fulminava con gli sguardi o quando per ripagarmi con la stessa moneta senza farsi accorgere dagli altri si strusciava sul Martelli che si esaltava o quando intratteneva discorsi fitti fitti con un signore molto elegante e distinto dal fascino brizzolato con pizzetto ed occhio scuro che non avevo mai visto prima e che seppi essere un collega di lavoro del marito di Marta, che sembrava avere atteggiamenti interessati nei confronti di Lei…più volte infatti li vidi parlare in solitudine con lui che spesso le parlava con il viso vicino…
La situazione mi infastidiva parecchio ma farlo notare non potevo, più che fare qualche battuta a Giulio tipo: “ Giulio, ma quello ce sta a provà con tua madre???” e lui che rideva mi dava dello scemo, che certe cose le vedevo solo io…..allora presi Agata e mi feci vedere da Marta che uscivamo da casa e me la portai a casa mia, al piano di sopra.
Appena siamo entrati dentro Agata mi disse: “finalmente ti sei deciso a giocare un poco con me…”. Infatti non mi feci ripetere l’invito che ci sedemmo sul divano ed iniziammo a baciarci e toccarci, avevo il membro in piena erezione e stavo per affidarlo alla bocca di Agata quando la fermai subito perché sentii salire le scale infatti subito dopo suonarono al campanello…
Ci ricomponemmo subito e sorpresa mi ritrovai Marta..
“ragazzi scusate, non vorrei interrompervi….” disse con tono ironico e stizzito “ma sono salita a prendere dei cucchiaini e delle coppette per la macedonia perché non bastano giù. Mauro ho chiesto a tua madre che le avrei prese io e mi sarei fatta aiutare da te , le ho detto che eri già su… era in conversazione e mi spiaceva disturbarla….”
“Marta nessun disturbo… con agata stavamo scambiando 4 chiacchiere in tranquillità, sotto c’era troppo confusione…..ma avevamo finito vero Agata?”
“si signora Marta, avevamo appena iniziato il discorso, ma poi lo riprenderemo più avanti, vero Mauro?” sorridendo salutò e scese sotto
Appena chiuse la porta Marta disse un “puttanella come sua madre…” mi guardò fissa negli occhi con sguardo truce e mi diede dello stronzo…
Io risposi con “Marta ma che cazzo hai ? che cazzo vuoi? Pensa a fare la gatta morta con quello….sai dove sono le cose prendile da sola…. Io ho un discorso da finire con la puttanella come l’hai chiamata tu”… le passai accanto e lei mi fermò con il braccio destro prendendomi il mio…si avvicino si appoggiò stretta a me schiacciando il suo seno sulla mia schiena facendomelo sentire tutto…mi abbracciò da dietro appoggiando la testa sulla mia spalla prima incrociando le sue mani sul mio petto e poi spostando la destra lungo lo stomaco per arrivare alla patta della pantalone, accarezzando dall’esterno il mio membro che riprese subito vigore gonfiandosi e mi sospirò all’orecchio “ Mauro…. Ti voglio, ho voglia di te….scopami, scopami ora, non resisto più….”
Mi girai iniziai a baciarla con foga, e lei rispondeva con altrettanta passione.
Avvertivo il suo coinvolgimento per me il suo amore per me nel modo come mi abbracciava, come mi stringeva, come mi baciava .
Mentre la baciavo la spinsi contro la parete, e iniziai a tirarle il vestito verso l’alto portandolo fin sopra l’ombelico, riuscendovi con facilità aiutato dagli spacchi laterali che da sotto la coscia arrivavano alle caviglie e sorpresa lei non portava mutandine…. Mi fermai dal baciarla e la guardai con aria di soddisfatta sorpresa mi sbottonai il pantaloni che scesero alle mie caviglie, mi scesi le mutande e liberai il membro che svettava impaziente di poter “cantare”… Marta subito si inginocchio per prenderlo in bocca ma io la fermai, le dissi di no e la voltai la misi a pecora le divaricai le gambe con le mie e le puntai il membro subito tra le cosce..
Marta iniziò a muovere il bacino facendosi strusciare la punta del mio pene sulla sua figa già bagnata.. non aspettai oltre e le piantai subito il mio fallo dentro.
Iniziai a spingere con decisione facendo gemere Marta ad ogni affondo, portai subito le mie mani sui suoi seni gonfi, li feci fuoriuscire dal reggiseno e dal vestito e le presi con entrambe le mani stringendoli e tenendomi da loro spingevo senza tregua…
Marta scuoteva la testa a destra e sinistra godeva, ansimava, gemeva sotto i miei colpi, sospirava il mio nome, mi incitava a spingere e a non smettere… il mio membro stantuffava in facilità, la sua vagina era bagnatissima di umori, ad un certo mi fermai con il membro dentro , mi avvicinai al suo orecchio e le dissi “tu sei mia…non devi scopare più con tuo marito, perchè sei solo mia” e le diedi un affondo violento la feci sobbalzare e gemere profondamente.
Continuai a dare dei colpi secchi e violenti facendola sobbalzare in avanti e verso l’alto. Marta ansimava forte non riusciva a parlare fin quando le dissi fermandomi “ di chi sei tu”? e diedi un affondo, poi uscii il pene fino quasi a fuori e gli dissi “di chi sei tu?” al suo “ TUAHHHH” affondai con forza e riuscii il pene come prima “non ho capito, di chi sei tu?”
“ Tuaaaahhhh “ e diedi un altro affondo..
Marta capì il mio gioco ed iniziò a dire ansimando “sono tuahhh” e ad ogni suo “TUAHHH” affondavo dentro di lei…. Con forza praticamente prima diceva questa parola ad intervalli lenti, poi sempre più ravvicinati, fino a quando diceva sempre “ sono tuahhh, tuahhh, tuahhh, tuaaaa, tua, tua, tua,… tuaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh godooooo!!! Vengooooooo!” la sentii gemere sotto i miei affondi veloci e dopo poco scaricai in lei il mio piacere. Mi accasciai un attimo su di lei poi estratto il membro gocciolante mi avviai verso il bagno…..
Lei mi segui e si diede una sistemata, aveva il viso stravolto da piacere…ma era radiosa, andammo in cucina a prendere quello che serviva sotto e dei vassoi per portargli ad un tratto lei aveva il vassoio con le coppette ed io la fermai sulla porta ancora chiusa, le alzai nuovamente il vestito e lei disse “Mauro cosa fai ? no dai ci aspettano è già quasi mezzora che siamo qui…” ma io continuai a salirle il vestito fin sopra il culo mi abbassai ed inizia a leccare i suoi glutei, ad accarezzarli, “Mauro ti prego amore noooohhhh non fare così che non resisto… mmmmhhhh”.
Ad un tratto portai la mia lingua sul solco dei due glutei ed iniziai a dare dei piccoli colpetti con la lingua… immediatamente lei serrò i glutei e si ricoprì di pelle d’oca, allargai con le mie mani i glutei e mi fiondai con la lingua a leccarle l’ano…
“ MauroHHHH” disse irrigidendosi “ che faiii?? basta ti prego mi cade tutto dalle mani, ohhh nooohhhhh ti prego nooooooohhhh basta” continuai a leccarle tutto il forellino anale sentendola tremare… la lingua roteava lungo tutto il bordo per poi scendere per il perineo toccare la fica e risalire nuovamente al buco forzandolo leggermente con la punta della lingua… ad ogni lavoro di lingua Marta emetteva un leggerissimo sospiro ed un tremore la faceva scuotere leggermente, come se il suo corpo venisse preso dai brividi…poi d’un tratto finii le abbassai il vestito e le dissi “ Marta , gioia, per stasera non abbiamo finito…stasera sarai totalmente mia…. Stasera mi prendo il tuo culo!!!!”
“no!!!! Questo mai!!!mai!!!! ora andiamo che è tardi” aprii la porta e scendemmo sotto e prima di entrare a casa sua le dissi “o sarai totalmente mia o non lo sarai più…” mi guardò con sguardo preoccupato Marta abbassò gli occhi e facendo un sorriso agli ospiti entrò dicendo “eccoci finalmente. Scusate il ritardo ma le coppette, non si trovavano.
Erano intanto giunte le 00:30 e gli Ospiti iniziarono ad andare via… Giulio con Agata e gli altri ragazzi del gruppo stavano andando a fare un giro e mi dissero di andare con loro, ma finsi di essere stanco e con stupore mi salutarono. Agata ci rimase un poco male, me lo fece capire con lo sguardo…intanto era trascorsa un’altra mezzora ed i Miei salutarono e salirono a casa…io dissi loro che avrei aiutato Marta a sistemare e sarei salito dopo… anche i Martelli andarono via, dopo che il sig. Martelli provò a restare con una scusa banale quale quella di aiutare anche lui ma subito smontata da Marta.
Eravamo rimasti in 4 io, Marta, suo marito ed il collega…questi con il marito di Marta continuarono a bere alcolici di ogni tipo seduti sul divano mentre io realmente aiutavo Marta a sistemare casa, sparecchiare, smontare i tavoli etc…alle 01:30 anche il collega del marito di Marta capendo che non sarebbe riuscito a stare da solo con la padrona di casa salutò e andò via. Il Marito di Marta era visibilmente alticcio e ci salutò per andare a dormire dicendoci “ Marta e Mauro, vorrei darvi una mano a finire, ma mi si chiudono gli occhi soli… ho bevuto tanto e non riesco a stare sveglio….buonanotte.. Marta a proposito ma Giulio e Carlo quando tornano? come al solito ha dimenticato le chiavi di casa” e mostrò un mazzo di chiavi…
Marta rispose “Nunzio, caro, non preoccuparti che resto ad aspettarli io, tanto ancora prima di sistemare e ordinare tutto ce ne vuole..” mi intromisi io dicendo “Nunzio tranquillo che faccio compagnia io a Marta, non la lascio sola…”
“ahh.., bene.., è in buone mani allora.. buona notte e scusatemi ancora…”
Aspettai un buon quarto d’ora, dopo di che raggiunsi senza far rumore Marta che era in cucina intenta a sciacquare i piatti…
L’abbracciai da dietro portando subito le mie mani sui suoi seni stringendoli…. Lei fece un salto per la paura…”ma sei pazzo, mi hai fatto morire…” mi disse sottovoce per non svegliare il marito che dormiva….
Io impassibile iniziai sempre cingendola da dietro a strofinare il mio membro sul suo culo…sentivo i capezzoli indurirsi sotto le mie mani e lei chiuse l’acqua ed inarcò la testa indietro dicendomi “ti prego…..mmmmmhhh mi fai morire così… ti pregoooo basta.. Nunzio può svegliarsi”.
“...per quanto ha bevuto con il suo amico, dubito che si sveglierà….Marta ti voglio, ho voglia di scoparti subito” continuavo a palparle con decisione il seno, strofinando il mio membro che sotto il pantalone era cresciuto, facendolo sentire per bene a Marta. Iniziai a leccarle con la punta della lingua dietro l’orecchio scendendo sul collo …
Marta aveva iniziato a mugolare di piacere.. la girai iniziai a baciarla dolcemente sulle labbra. Lei schiuse le sue labbra ed iniziammo a baciarci con foga.
La desideravo e glielo feci capire .
Mentre ci baciavamo la mia mano sinistra si intrufolo all’altezza dello spacco, tirai su il vestito e a mano aperta la poggiai sulla sua vagina, madida di umori, iniziai a strofinare a mano aperta, provocandole dei gemiti di piacere fin quando mi disse “Maurohhh, amore, scopami!!! Ti prego scopami adesso!!!”
La presi per la mano e la condussi in bagno….. Lei mi seguì controvoglia nel bagno in quanto mi fece segno chiaramente che la camera da letto ove Nunzio stava dormendo era quasi di fronte…. Io non mi interessai e la spinsi dentro chiudendo la porta a chiave…
Una volta dentro io mi inginocchiai, mi sciolsi le scarpe, le tolsi e mi sfilai i pantaloni, mi tolsi le mutande restando con il pene eretto in bella vista, Marta mi guardava , mi fissava dritto negli occhi, mi avvicinai a lei e le accarezzai sul viso, poi la girai verso lo specchio del bagno che sovrastava il lavandino e mi posizionai dietro di lei. Con molta lentezza le tirai verso il basso la cerniera del vestito che copriva l’intera schiena e appena terminata la corsa con un leggero movimento delle mie mani sopra le sue spalle, il vestito cadde velocemente per terra. Le sfilai il reggiseno a balconcino e le abbassai le mutande…
Lei non riusciva a guardarsi nello specchio aveva gli occhi rivolti verso il lavandino….. iniziai a baciarle la schiena, a leccarle il collo mentre le mie mani si impossessavano dei suoi seni grossi, avvertivo con chiarezza i capezzoli diventare duri. Mentre le massaggiavo i seni per poi stringerli tra le mani e poi stringergli i capezzoli tra indice e pollice, emetteva dei gemiti molto soffusi per evitare di farsi sentire…. Nel frattempo il mio membro era decisamente eretto e premeva sul culo di lei…. Decisi che era il momento…
Misi le mani sui suoi fianchi e la tirai leggermente indietro verso di me, poggiai la mano destra sulla sua schiena facendola chinare leggermente, e lei per tenersi meglio appoggiò le mani sul bordo del lavandino…
Quindi presi il mio membro con la mano destra tenendo la sinistra sul suo fianco sinistro, e poggiai la cappella sulle sue labbra…Marta divaricò leggermente le gambe e mi guardò riflesso nello specchio quindi diedi prima una leggera spinta giusto per fare entrare per intero il membro… Marta socchiuse gli occhi e chinò la testa verso il basso, quindi uscii il membro quasi per intero, per poi affondare molto lentamente… e feci così per un paio di volte….
Appena avvertii che Marta iniziava a gemere portai le mie mani sui suoi seni e sempre lentamente andavo avanti ed indietro giusto per farle assaporare per intero il mio membro… fino a quando improvvisamente le diedi una spinta forte tale da farle sentire i testicoli sulle labbra della sua fica.
La spinta fu decisa e lei la sentì tutta, tant’è che dovette trattenersi per non gridare… Iniziai così a stantuffare con bordate decise prima lente, poi sempre più veloci ma con eguale intensità. Spingevo con decisione tenendomi unicamente dal suo generoso seno che ad ogni spinta ballonzolava in avanti.. e ad un certo punto il piacere cominciò a prendere il sopravvento su di lei e iniziò a stringere con forza il bordo del lavandino con le sue mani, facendo diventare bianchi le sue nocche.
Iniziava a gemere, sospirava il mio nome…mi incitava a possederla con forza…
“Mauroooo mmmmhhhhh siiiiiii Maurooooo siiiiii di più…di più…. Amoreeeehhhhhhhhhhhh ahhhhhhh ahhhhhh ahhhhh amoreeeeeee sino tua, prendimi così………, sono tua… solo tua….. mmmmhhhhhh siiiiiiiiiiiiiiiiii godoooooooh godoooooohhhhhh amore mioooooohhhhhhhhh vengoooooooooooohhhhhhhhh”
La sentii emettere un sospiro lungo quindi mi bloccai , non volevo venire… erano altri i miei progetti, subito uscii il pene dalla sua fica bollente ed iniziai a leccare dandole ulteriore piacere, era realmente un lago di umori… e poi con furbizia con la lingua continuai a stimolarle il clitoride.. Lei continuava a gemere sommessamente per non farsi sentire e a poco a poco insinuavo la lingua verso il suo ano…
Insomma ad un tratto avevo le mie mani sulle sue natiche che le allargavo e leccavo dalla fica al suo buco del culo cercando di indugiare il più possibile sul suo buchetto…
Le davo sensazioni molto forti infatti Marta gemeva e mentre con la destra si reggeva tenendosi sempre dal bordo del lavandino con le mano sinistra si toccava anche il suo clitoride stimolandolo.
Il suo buco era completamente insalivato ed iniziai a violarlo prima con il dito indice della mano destra e mentre facevo questo la leccavo la fica.
A poco a poco il mio dito fu totalmente dentro con lei che ansimava più forte raggiungendo un altro orgasmo e riempendo ulteriormente di umori la sua figa calda ed oscenamente bagnata, approfittando di questo stato convulso continuando a leccare cercai di allargare il buchino forzandolo con l’altro indice e facendo in modo di allargarlo….
Marta però si accorse di ciò e mi disse cosa stavo facendo, che mi voleva in fica che mi voleva sentire dentro di lei… ma io continuavo senza darle retta…
Ma sentendo che lei stava irrigidendosi mi fermai e feci come volle lei le piantai nuovamente il pene in figa ed iniziai a spingere dandole la sensazione desiderata, poi rallentai le spinte fino ad entrare il mio pene piano piano tutto per intero mentre con le dita cercavo di lavorare sull’ano, che sembrava ancora ben lubrificato.
Tra una spinta e l’altra forzai il suo buchino con il pollice destro fino a farlo entrare tutto…
“Maurooo che faiiihh mmmmhhhh dai scopami non perdere tempo… non distrarti con altro.. daiiii suuuuuuhhhh scopami….”
Ad un tratto mmi fermai con il pollice dentro il suo ano fino alla sua attaccatura e dissi “ Marta voglio il tuo culo, lo voglio ora!!!!!!”
“Nooooohhhhh che dici… non l’ho mai fatto!!! Farò tutto quello che vuoi ma il culo no!!!!”
“Marta o mi dai il tuo culo o me ne vado e ti lascio così!!”
“Mauroooo che diciiiii!!!!!!!!!!!!! Ti voglio, ma il culo no!!!”
“ Marta dici che mi ami, che sei mia, dimostramelo dammi il tuo culo!!!!”
Detto questo tolsi il pollice da dentro l’ano e uscìì il cazzo dalla fica che era inzuppato dei suoi umori, restando a contatto con lei
“amore ti prego non fare così!!!!” mentre parlava roteava il culo invitandomi a prenderla perché me lo strofinava sul membro.
Ad un tratto la presi per il collo e le girai completamente verso me e la baciai in bocca con foga poi le dissi o “mi dai il culo e finisce qui!!!”
Furono secondi interminabili fin quando abbassando gli occhi mi disse
“ Mauro, non voglio perderti…. Ti amo…prendimi come vuoi, ma non farmi male…. Ti prego…!”
La presi nuovamente per il mento la portai a me e iniziammo a limonare come due ragazzini, poi la feci scendere verso il mio pene e mi feci fare un pompino… giusto per lubrificare ancora di più il pene, quindi la feci alzare, la girai e la misi prona, bagnai ulteriormente la punta del pene con i suoi umori vaginali e posizionai il membro sul suo sfintere e iniziai a spingere leggermente ma senza ottenere grande successo.. Marta era rigida.
La invitai a rilassarsi, presi del sapone liquido dal dispenser posato sul lavandino e lo spalmai bene sul suo ano e lavorai nuovamente con le dita introducendo prima l’indice, poi lo uscii ed entrai il pollice, quindi quando mi accorsi che forse poteva essere pronta tolsi il dito e presi dell’altro sapone liquido e lo spalmai su tutto il mio membro e poi con un poco di acqua lo inumidii per renderlo più lubrificato in modo da non fare troppo attrito quindi posizionai subito la cappella sul buchino e iniziai a forzare piano piano fino ad entrare parte della cappella
“Maurooohhhhh , nooohhh, ti prego non voglio non riesco, oohhh nohhhh ho fastidio….” Mai io niente!!! decisi che doveva essere mio il suo culo e forzai fino a fare entrare quasi tutta la cappella.
Marta si portò la mano sulla bocca per trattenere un lamento…
Mi guardava dallo specchio e mi supplicava di smettere, aveva gli occhi umidi, ma io non cedevo e a poco a poco riuscii ad entrare per buona parte il membro… mi fermai con il pene dentro per fare riposare Marta che evidentemente a fatica stava accettando la situazione:
“amore ti prego fermatiiiihhh, ti prego, non voglio…. Farò tutto per te, ma non andare oltre”
Io allora ebbi un attimo di esitazione, stavo per cedere alle sue suppliche. Poi scattò qualcosa in me… non so perché, ma pensai alla zia Giusy e quando il membro era quasi fuori spinsi dentro ed iniziai a stantuffare piano fino a farlo entrare tutto dentro e fino a che si muovesse con serenità.
Al primo affondo Marta sgranò gli occhi ed a fatica trattenne un urlo, come se avesse ricevuto un pugno nello stomaco… non riuscì ad emettere alcun suono se non dopo qualche secondo in cui il suo ano si fosse abituato al mio pene.
A poco a poco la sua espressione cambio e il primo fastidio, il bruciore si sostituì ad una sorta di piacere perverso che aveva preso possesso di lei..
Gemendo sottovoce diceva“ Mauroooo cosa mi stai facendooo… cazzo che mi stai facendooooo, Maurooohhhh amore mioooo , amoreeehhh cosìììì ti prego non fermarti cosìì prendimi!!!!”
La afferrai per le natiche ed iniziai a stantuffare con foga, il suo canale era stretto ma lo sentivo allargarsi a poco a poco.
Marta afferrò i pomelli dei rubinetti e con il corpo spingeva indietro verso di me quasi ad assaporare tutto il membro…
Sempre sussurrando ma con la voglia di urlare diceva “Mauroooohhhh, amorehhhhh che mi stai facendooooo godoo come non mai… ti sento fino al cervello!!!! Non fermarti, ti pregooooo fammi godereeeehhh..mi sento una puttana… cosììì, ancora, scopami fammi male!!!! fammi tuaaaaaa!!!! cazzo vengooooooooooooh” la sentii tremare tutta e con una mano si bloccò la bocca per non fare uscire il suo urlo di piacere
Io non resistetti oltre lasciai i suoi fianchi e con le mani afferrai con forza i suoi seni che fino ad ora ballonzolavano in avanti e li strinsi saldamente e con delle spinte violente scaricai tutto il mio piacere nel suo ano.
Rimasi avvinghiato a lei fino a quando il mio pene non perse vigore e lo uscii fuori e contemporaneamente colò dal suo ano il mio sperma.
Lei ancora tremante si girò verso di me, con gli occhi lucidi per la evidente forte emozione e mi guardò fissa negli occhi.
Mi abbracciò ed iniziammo a baciarci dolcemente, poi mi chiese di andare via perché aveva paura che rientrassero i figli e perché doveva restare sola….
Io mi vestii usci da casa lasciandola in bagno nuda e andai a casa al piano di sopra……
Ricordo bene che quella sera faticai a prendere sonno sia perché ero riuscito a dominare totalmente Marta e poi perché iniziai a pensare come ottenere lo stesso risultato con zia Giusy….
La mattina seguente mi svegliai presto, e dopo essermi vestito e preso un caffè mi congedai dai miei genitori e con una scusa scesi a casa di Marta, dissi infatti che andavo a porgere gli auguri del giorno di Natale…
Entrai in casa.. come al solito la chiave era inserita nella toppa della porta di ingresso….chiesi permesso ma non rispose nessuno…con passo felpato mi aggirai per casa fin quando vidi Marta che seduta in cucina sorseggiava un caffè, era in vestaglia.
Le poggiai una mano sulla spalla, lei senza girarsi (aveva sentito la mia voce) mi mise la sua sopra la mia e mi disse di sedermi….
Aveva il volto stravolto, era evidente che non aveva chiuso occhio. Cosa che mi confermò…
“Mauro, stanotte non ho dormito…non ho fatto altro che pensare a noi a quello che abbiamo fatto…. Hai fatto crollare tutte le mie barriere, mi sento totalmente tua…ma ho paura che possano scoprire tutto… ma non riesco a non pensarti………….vorrei stare tutto il giorno con te, vorrei essere sempre tua… non ho goduto mai come ieri sera, ho sempre voglia di te, delle tue labbra del tuo corpo…Sei stato il primo uomo a violarmi l’ano…. “
Mentre parlava mi ero eccitato, mi era tornato duro.. Io non l’amavo, così come mi amava LEI, perché in realtà il mio sentimento forte era verso zia Giusy, ma per Marta provavo un’attrazione fisica assurda…
“Mauro, però… non so come fare…non riesco a guardare Nunzio in viso, e a volte nemmeno i ragazzi… poi soprattutto dopo ieri notte… Mauro…. Cioè…. Con te ho fatto un qualcosa che non avevo fatto mai con nessuno….non riesco a non pensarci…. mi hai inculato!!!!mi sono sentita una puttana e della peggiore specie, e non ho avuto la forza di dire di no… eh… e nonostante tutto mi è pure piaciuto….non dovrei dirtelo, perché le complicazioni sono tante… mahh Mauro io credo di amarti…, ti amo dalla prima volta che abbiamo fatto l’amore!!!!ti desidero da allora, ed anche ora….” Dicendo questo abbassò lo sguardo.
Mi alzai e le presi la mano, la feci alzare… quindi mi avvicinai a lei il mio viso era ad un cm dal suo.. sentivo il suo respiro che si confondeva con il mio… stava per parlare quando le misi un dito sulle labbra come per volerle dire di non parlare, quindi la portai in bagno, entrammo e chiusi la porta a chiave.
Le slacciai la vestaglia che scivolò immediatamente per terra, le tolsi delicatamente il pigiama, prima il pezzo di sopra e poi quello di sotto . Non indossava alcun intimo…. Subito il freddo prese il sopravvento in lei, tutto il corpo fu ricoperto dalla “pelle d’oca” il capezzolo si inturgidì immediatamente. In un attimo io fui nudo innanzi a lei, con il mio membro in erezione e abbassai la tavola del water e mi sedetti.
Avevo il pene in mostra eretto in tutta la sua evidenza e mi posizionai le mani dietro la nuca…
Marta senza dire nulla si inginocchiò ed iniziò a leccarlo prima con dolcezza poi con voracità sempre maggiore… iniziò a fare uno dei suoi pompini meravigliosi, quando ad un tratto la presi per i capelli con la mano destra e la feci alzare…la guardai dritta negli occhi e le dissi sottovoce “ vediamo quanto mi desideri, fammi godere”
Marta non se lo fece ripetere mi guardò fisso negli occhi, con fierezza e passionalità quindi si girò di spalle e si posiziono con le mani sui rubinetti e leggermente prona…
Io rimasi immobile e lei vedendomi dallo specchio che mi “lisciavo “ il membro senza alzarmi , rimanendo sempre prona, con le mani si allarga leggermente i glutei, mostrandomi la sua figa umida ed il proprio ano e guardandomi sempre dallo specchio mi dice “prendimi come vuoi!!!”.
Ero eccitatissimo per la sua sottomissione, ma le dissi: “Marta, vieni qui e siediti su di me, voglio scoparti così!!!”
Lei subito si girò, mi guardo con gli occhi lievemente umidi, si accovacciò un attimo tra le gambe mi succhiò nuovamente il pene eretto e dopo due tre pompate si alzo e si posizionò sopra di me, quindi si impalò sul mio membro con estrema dolcezza fino a gustarsi tutto il mio pene!
Non appena fui completamente in lei, le cinsi con la mano destra il capo la avvicinai, le dissi sottovoce, quasi sospirando: “voglio che tu sia mia così!!!” quindi la baciai con foga.
Marta rispose subito al mio bacio e iniziò a cavalcarmi con dolcezza e sensualità, entrambe le sue mani dietro il mio collo… la mia mano sinistra sul suo seno destro che lo stringeva e la mano destra sul suo culo, con il dito indice che stimolava il suo ano, e le nostre bocche incollate in un bacio che sembrava non finisse mai….
Non durammo molto, perché entrambi eravamo molto eccitati, so solo che a d’un tratto le infilai il mio dito nel suo culo e lei aumentò il ritmo e lasciando la mia bocca si avvicinò all’orecchio sussurrandomi “ Maurooooohhhh godo, amore mio godo, amore sto venendo, amore mio ti amoooooohhhhh”
Io le dissi “ Marta sei mia!” e le infilai fino al limite massimo il mio dito indice in culo facendola gemere e sentii serrare le sue cosce e stringendosi il più possibile a me emise un “siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiihhhhhhhhhhhhh” così sensuale che la volli ribaciare immediatamente e dopo alcuni colpi violenti dal basso verso l’alto sempre baciandola scaricai dentro di lei una gran quantità di sperma.
Dopo essere venuto smisi di baciarla. Lei aveva ancora gli occhi umidi e ci fissammo intensamente e mi disse, “ho ancora voglia di te, voglia di sentirmi tua…ma ho paura che ci sentano… dormono ancora tutti qui…. Ma ho voglia di sentirti nuovamente dentro di me, voglio sentirmi nuovamente troia come stanotte…..”
“Marta, abbiamo tanto tempo ma ora non è il caso….” Le schiacciai l’occhio, la baciai nuovamente, la feci alzare e ci vestimmo velocemente.
Il tempo di arrivare in cucina e sederci che entrarono i figli……..colsi l’occasione per fare gli auguri ai ragazzi e mentre Marta preparava un buon caffè giunse anche Nunzio appena sveglio…
Ci scambiammo gli auguri e mi disse “Mauro, bello auguri di buon Natale… grazie per aver aiutato Marta stanotte a sistemare, sei stato un tesoro….”
“Nunzio, figurati, per te e per Marta questo ed altro.. e poi per me è stato un vero piacere” e sorridendo guardai tutti, Marta per ultima che rispose al mio sorriso e congedandomi me ne andai…
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