Zia Giusy 8ª parte

di
genere
etero

Trascorse il Natale e la storia con zia procedeva, pari passo con quella con Marta. Un pomeriggio seppi da mia madre che la zia non lavorava quindi la raggiunsi a casa perché sapevo che lo zio era al lavoro. Appena aprì la porta mi gettò le mani al collo iniziammo a baciarci mi prese poi la mano e ci recammo subito a letto dove facemmo l’amore in modo dolcissimo . Quindi mentre eravamo a letto feci una domanda a bruciapelo a zia.
“Giusy come quando e con chi fu la tua prima volta??”
“Mauro , amore, cose passate” disse ridendo… ma io la incalzavo, ero molto curioso...e dopo tanta insistenza confessò…………….
“Allora, la mia prima volta fu all’età di 17 anni, e accadde con un uomo… un uomo più grande…. Molto più grande di me!….”
“16 anni? Un uomo molto più grande di te?Giusy chi?” La incalzai notai che all’inizio faceva fatica ma poi si strinse tra le mie braccia ed iniziò a raccontare…
“io avevo 16 anni e lui 43...Era una amico di famiglia, un professore universitario, il Prof. Roberto XXXXXXXXXXXXXXXXX, era molto amico di mio padre e spessissimo veniva da noi.. frequentava casa nostra. All’epoca era sposato, con 2 figli, con una bella donna come moglie, ma da sempre un puttaniere mai scoperto…. Poi conoscendolo bene e meglio seppi che era solito scoparsi le studentesse più disinibite…”
“quel Prof. Xxxxxxxx???cazzo!!!! continua dai”
“spesso, come ti dicevo nelle grandi occasioni con la moglie ed i figli pranzavano e/o cenavano da noi, ed onestamente ti dirò che lui non ebbe mai atteggiamenti strani..era molto galante, con tutte noi con la nonna, con tua mamma, con me…..ma non fece mai, o disse, un qualcosa che poteva mai far capire quello che sarebbe successo...Roberto era un bell’uomo sempre rasato di fresco, ben vestito, profumato, con uno sguardo penetrante che a volte ti snobbava altre ti rapiva quando parlava dei suoi studi…
Durante una di quelle occasioni, credo fosse il compleanno del nonno, quindi i primi di giugno erano a pranzo da noi e subito dopo pranzo arrivò una telefonata di una mia compagna di scuola che mi chiedeva se potevo andare a studiare da lei, io la lasciai al telefono e domandai a papà il quale disse che non potevo perché non poteva accompagnarmi, quindi Roberto disse che se non era un problema mi avrebbe accompagnato lui ..che mi avrebbe lasciato dalla mia compagna mentre rientrava a casa con la moglie e i figli. Io lo guardai e poi guardai papà il quale, ovviamente fidandosi, acconsentì.. io non so che mi prese corsi da Roberto e l’abbracciai ringraziandolo e lui mi fece un sorriso che da un lato mi inquietò e dall’altro mi fece felice...ricordo che mio papà sorrise a questa reazione come tutti i presenti tra cui la moglie ed i figli all’epoca di 5 e 7 anni. Questo per farti capire la confidenza che avevamo.
Per farla breve salimmo in auto ma invece di lasciare prima me, come disse, cambiò idea e ci dirigemmo prima a casa sua. Fermò l’auto e ricordo che disse alla moglie che approfittava per andare all’università al suo Istituto per lasciare degli appunti per la lezione del giorno dopo. Quindi salutai moglie e figli e dopo 5 minuti ritornò con una carpetta. Quindi mi fece sedere avanti e partimmo. In auto non parlammo ma appena arrivammo lui parcheggiò non proprio sotto casa ma un poco più avanti, esattamente dietro l’angolo del palazzo ove vi era un vicolo cieco e tra due alberi le cui fronde impedivano di vedere all’interno della vettura a chi si affacciava dalle finestre. Appena spense il motore io lo ringraziai e lui mi disse di stare attenta, che ero molto bella e sicuramente avrei attirato l’attenzione dei ragazzi…. Io ridendo gli dissi di stare tranquillo che nessuno mi calcolava, quindi mi prese la mano sinistra con la destra dicendomi che non poteva crederci….io ricordo bene che iniziai diventare rossa e ad avere caldo… lui se ne accorse e iniziò a ridere dicendomi che non pensava fossi così timida….e mi lasciò la mano…..anzi rincarò la dose dicendo che pensava che fossi più disinibita….questa cosa mi infastidì e stimolò il mio orgoglio e fu la mia condanna...ero caduta nella sua trappola…..riuscì a portarmi dove voleva con una manipolazione che solo anni dopo capii.
Infatti mi disse vai dalla tua compagna a studiare, dai… io invece gli risposi che avrebbe aspettato e che mi interessava capire perché mi aveva detto che mi credeva più disinibita... lui mi disse perché ero diventata rossa in viso, che aveva capito che ero molto timida e che probabilmente era la causa del fatto che non avessi fidanzato, molto strano per una bellissima ragazza come me, e che la mia esuberanza era tutta una tattica difensiva…. Io risposi che non era vero che avevo avuto delle storielle da poco conto e che in quel periodo ero single per scelta….Lui non credette ad una sola parola e in modo sfrontato mi disse anche che secondo lui non avevo mai baciato un ragazzo…
Mauro era vero… non avevo mai baciato seriamente ma non volevo fare la figura della bambina dinanzi a Lui e gli dissi che si sbagliava…
Lui a questo punto mi guardò fisso negli occhi, e mi guardò con reale desiderio e mi disse non ci credo ….. io con fare presuntuoso gli dissi, chiamandolo per nome, Roberto è vero!!! e lui si avvicinò e sorridendo a pochi cm dal mio viso, tanto da sentire il suo profumo, mi disse “inutile che cerchi di fare la grande... tanto non hai baciato ancora nessun ragazzo e nessun uomo!!!”
Io ero in preda ad una vampa di calore, mi sentivo il fuoco dentro, e gli risposi che se voleva glielo dimostravo…..e lui candidamente mi disse che non avevo il coraggio….in quel preciso istante, io, inconsciamente, divenni una cosa sua……. Infatti mi avvicinai alle sue labbra e lo baciai. Prima lentamente poi lui iniziò a rispondere al mio bacio con enfasi sempre crescente e in men che non si dica mi ritrovai avvinghiata a lui a limonare. Quindi mi staccò da se e mi disse che potevo fare molto meglio con le labbra che avevo, e che se volevo mi avrebbe dato delle lezioni, ma che sicuramente, presuntuosa per come ero, non avrei accettato.
Quel bacio per me fu intenso, non avrei voluto smettere mai, lui lo capì dal mio sguardo ed infatti mi chiese se volevo essere baciata di nuovo..
Al mio si, stavolta, il bacio fu più impetuoso e sentii la sua mano sul mio seno che già era di dimensioni rispettabili. Essendo estate avevo una maglietta leggera e il contatto con la sua mano mi fece indurire subito il capezzolo, lui avverti chiaramente tant’è che lo massaggiò conil pollice con molta delicatezza facendomi rabbrividire, quindi si allontanò da me e mi disse che era meglio se salivo….io gli dissi grazie, per tutto e lui mi disse che sapevo dove cercarlo….per una settimana non feci altro che pensare a lui, avevo sempre il suo sapore in bocca…..sai a 16 anni pomiciare con un uomo era un qualcosa di assurdo...mi faceva sentire una donna...praticamente dopo una settimana un primo pomeriggio inventai una scusa credibile e andai a trovarlo all’università….mi ricordo che quel pomeriggio l’ateneo era quasi deserto ed io appena giunta presso la facoltà di XXXXXXXX chiesi al portiere dove fosse la stanza del prof. Xxxxxxx . Subito mi chiese chi ero e gli dissi la figlia di un’amica di famiglia. Mi ricordo che mi fece aspettare mentre telefonò a Roberto nella sua stanza per annunciarmi, poi mi disse di prendere l’ascensore e salire al 4 piano, porta numero 25.
Giunta alla stanza bussai ed una voce mi disse con tono deciso “PREGO”, io avevo il battito accelerato e pronunciai un flebile “PERMESSO?”
“AVANTI…..” appena entrai lo vidi seduto alla scrivania intento a scrivere, alzò lievemente gli occhi dal piano di scrittura e mi guardò per un attimo, un occhiata in cui mi sentii nuda dinanzi a lui, poi continuando a scrivere mi disse “vieni, accomodati, a cosa devo la tua piacevole visita, non vieni mai a trovarmi…..”.
Io avanzai in questa grande stanza luminosa, aveva alle sue spalle una grande finestra da cui filtrava una forte luce solare, due poltroncine dinanzi la scrivania poi sulle pareti ai lati due librerie ricolme di libri e due mobili bassi sul cui piano vi erano foto e dei vasi di piante grasse e di rampicanti molto rigogliose, e alle mie spalle, sulla parete ove c’era la porta un divano…
Ad un certo punto mentre stavo sedendomi sulla poltroncina lui si alzò e mi disse di accomodarci sul divano per stare più comodi…. Mi sedetti accanto a lui, aveva un jeans e una camicia azzurra arrotolata sulle maniche con i primi 2 bottoni fuori dalle asole che lasciavano intravedere un poco del suo petto ed una leggerissima peluria, emanava un forte profumo fresco. Mi guardò come ero vestita e mi disse nuovamente il perché della visita… io ovviamente arrossii subito e dissi che passavo di lì per caso...lui da grande stronzo manipolatore, sorrise e mi disse che come bugiarda lasciavo molto a desiderare… e poi scoppiò a ridere… io avvampai in viso ancora di più.. ti giuro avevo un calore che mi prese tutto il corpo….lui notò subito il mio imbarazzo e caricò la dose…. Tanto lo so che non hai fatto altro che pensarmi in questi giorni….e fece un sorriso maliziosissimo.
Io penso che un ceffone mi avrebbe colpita di meno...non riuscivo a rispondere abbassai subito gli occhi…. Lui si avvicinò di più a me, con la mano destra prese il mio viso e con estrema dolcezza lo sollevò in modo che i nostri occhi potessero guardarsi e a pochi centimetri dal mio viso mi disse “dimmi la verità...perchè sei qui…..?”
I suoi occhi che mi fissavano come mai nessuno fino ad allora avevano fatto, il suo profumo, il ricordo delle sue labbra sulle mie e della sua lingua che rapida furtiva e dolce giocherellava con la mia...Ero in trans e sottovoce gli dissi “voglio i tuoi baci”
Sentii chiaramente la sua mano sinistra che quasi sfiorandomi salì dalla mia coscia fino a posarsi sul seno….e senti le sue dita giocare sul mio capezzolo che iniziava a indurirsi fino a farmi male, avevo un calore immenso tra le cosce e lui mi disse guardandomi sempre dritto negli occhi “vuoi solo i miei baci…...o vuoi anche altro…?”
Mauro ero eccitata. Pendevo dalle sue labbra ma non riuscii a dire nulla…..
Lui allora mi diede un bacio sulla guancia e si alzò andando verso la finestra restando in piedi e mi disse “ Giusy, forse e meglio che vai a casa…..”
Ero impietrita, ma morivo dalla voglia di essere baciata, di essere toccata da lui avevo il fuoco dentro e tra le cosce, mi alzai mi diressi alla porta aprii, poi dopo un attimo la chiusi subito e girai la chiave nella toppa per chiuderla… lui sentii questo scatto e si girò verso di me, aveva le mani in tasca ed un sorriso beffardo… avanzai verso di lui lentamente a testa alta fissandolo e appena gli fui vicino senza abbassare lo sguardo dai suoi occhi , feci una cosa che non mi sarei mai azzardata di fare con nessuno, allungai il mio braccio destro e lo posai sul suo pube e avvertì chiaramente la sua eccitazione. Questo gesto non lo turbò per nulla, anzi restò quasi indifferente… io gli dissi “ io ho desiderio di te...non riesco a negarlo, tu lo sai, ma anche tu mi desideri….e lo sento chiaramente”
“sei una ragazza bellissima faresti perdere la testa a chiunque, ma secondo me la tua è solo spavalderia….quindi...non attacca con me.. secondo me è tutto falso…..”
“non è vero Roberto! Io ti desidero!!”
“non ci credo... sono solo chiacchiere di una ragazzina eccitata” e detto questo mi tolse la mano dal suo pacco che si avvertiva di grandi dimensioni e si allontanò da me….
Mi ha aveva ferita e nello stesso tempo punta nel mio orgoglio di donna…. Sapeva quello che avrei fatto e mi portò dritto dove voleva…..
“Roberto farò tutto ciò che vuoi, fai di me quel che vuoi voglio che tu sia il primo…”
“Giusy, Giusy… non sai quello che dici, finiscila… va a casa” è andò a prendere un libro dalla libreria e come se non ci fossi si sedette sul divano iniziando a sfogliarlo…...allora presa dai nervi mi spogliai completamente nuda davanti a LUI, tolsi tutto…..
“Roberto ancora pensi che stia scherzando??”
Mi guardò ammirandomi senza fare una piega...quindi si alzò venne verso di me mi squadrò tutta girandomi attorno con le mani in tasca, quindi mi poggiò la mano sul seno, lo palpò con delicatezza ma allo stesso tempo con voluttà guardandomi in viso, poi prese il capezzolo tra indice e pollice e lo strinse senza farmi male avevo la pelle d’oca su tutto il corpo, poi lasciò il mio seno mi accarezzò la schiena, la spalla, poi scese sui glutei a massaggiarli sempre fissandomi io schiusi le labbra per fargli capire che volevo i suoi baci, lui era serio e mi fissava, quindi spostò la sua mano tra le cosce e non appena poggiò la sua mano aperta sul mio inguine mi morsi il labbro ma rimase fermo guardandomi, come se volesse che fossi io a guidarlo. Avvertivo il suo desiderio e se avesse potuto mi avrebbe preso immediatamente ma lui era fermo… allora io mi decisi e guidai la sua mano a massaggiarmi sulla vagina….. avevo fremiti lungo tutto il corpo…. Appena lui inserì un dito lievemente dentro ebbi un orgasmo violento emettendo un gemito e appena iniziò a masturbarmi iniziai ad emettere gemiti che risuonavano nella stanza fu allora che lui mi tappò la bocca con i suoi baci e iniziammo a pomiciare quindi mi girò, adagiandomi al suo corpo avvertivo il suo membro che dal pantalone spingeva sui miei glutei mentre una sua mano era sul mio seno a strapazzarlo con dolcezza e l’altra dentro la vagina che era un lago di umori….non so quante volte venni finché lui si fermò e si portò il dito in bocca e leccarlo dicendomi che avevo un sapore buono… quindi mi disse di andare… ma io volevo di più e glielo dissi ma lui nulla non ne voleva sapere finché gli dissi apertamente “ voglio assaggiare il tuo sapore, fammi assaggiare il sapore di un uomo!!!”
“ma se non lo ha mai fatto mi disse lui…. Forse è meglio che vai a casa siamo andati troppo oltre…”
Io sapevo che lo desiderava, quindi mi inginocchiai dinanzi a lui e gli dissi “Roberto voglio assaggiarti!!! voglio il tuo sapore in bocca”.
Acconsentì con un cenno della testa, quindi gli slacciai prima le scarpe, le tolsi ad una ad una, gli slacciai i jeans e glieli sfilai come una serva fa con il suo padrone e appena abbassai i boxer rigonfiati svettò un pene duro, con una cappella violacea che emergeva tant’è che restai sorpresa. Mi lasciai guidare da lui, mi spiegò come fare lo baciai tutto, roteai con la lingua attorno al glande come fosse un gelato e lo leccai per tutta la lunghezza arrivando a toccare con il naso il suo pube sentendo l’odore della sua pelle, lo presi in bocca prima piano poi sempre di più seguendo attentamente tutto quello che mi diceva poi sentii le sue mani che mi presero per i capelli e guidavano il ritmo.. mi piaceva essere trattata in quel modo fino a che mi disse di portare le mani sui suoi glutei e stare ferma…. Iniziò a chiavarmi la bocca con decisione io non mi fermai mai, mi arrivava fino a toccarmi la parete della gola fino a quando mi disse di guardarlo negli occhi e sentii arrivare una quantità immensa di sperma in bocca. Dovetti necessariamente ingoiare per non affogare…..mentre eruttava ebbi un altro orgasmo, mi sentivo la sua femmina... Quando finii di eruttare lo pulii senza che lui dicesse nulla e appena mi alzai ci baciammo con molta passione poi mi prese in braccio e mi stese sul divano, mi aprii le cosce ed iniziò a leccarmi la vagina, dentro fuori e succhiarmi il clitoride per almeno un quarto d’ora mentre le sue mani avevano preso possesso dei miei seni. Non so quante volte venni...ero stravolta di un piacere mai provato sino ad allora... Era solo l’inizio di un gioco perverso che durò anni.
Mentre ci rivestivamo mi disse : “come iniziò non ce male , ma sappi che da ora in poi voglio molto di più...”ed io stupidamente gli dissi “ anche io voglio di più…. “
Per un mese mi evitò volontariamente… cercavo di rintracciarlo ma si faceva negare, anche quando veniva a casa faceva in modo di non restare mai solo con me…. Fremevo dalla voglia di baciarlo di essere nuovamente oggetto dei suoi desideri, ero gelosa di lui, anche semplicemente quando abbracciava sua moglie, io volevo Lui….. era riuscito a farmi dipendere da Lui.
Poi una domenica seppi che sarebbe venuto a pranzo con la famiglia da noi, e quando suonarono alla porta andai io ad aprire. Indossavo un semplice vestitino bianco ma in maniera provocatoria non indossai reggiseno e mutandine, volevo farlo morire di desiderio… invece lui mi ignorò tutto il giorno, poi solo poco prima di andare via attirò la mia attenzione e mi fece segno con gli occhi di seguirlo… entrò in bagno ed io senza farmi vedere entrai dentro e lui chiuse a chiave la porta. Stavo per parlare quando mi mise un dito sulle labbra, quindi mi attirò a se con decisione e mi baciò. Le sue labbra sulle mie, le nostre lingue intrecciate, il suo profumo, la sua mano che catturò subito il mio seno con forza stringendolo quindi la sua mano che lasciò il seno e si intrufolò sotto il vestitino prendendo possesso del mio sesso e non appena sentii le sua dita che lo strofinavano e stimolarono il clitoride venni immediatamente abbandonandomi su di lui soffocando a fatica il miei gemiti...quindi senza dire nulla si abbassò la cerniera e fece uscire il suo membro eretto, con la sua mano destra sulla mia testa mi fece scendere e senza dirmi nulla con il solo suo sguardo mi ordinò di succhiarlo e così feci….fino a farlo venire dentro la mia bocca..quindi senza dire nulla si sistemò e una volta alzata mi disse all’orecchio, parto per un convegno… sarò a Roma per 5 giorni, da solo…. Vieni con me, inventa una scusa con i tuoi, voglio che tu sia la mia donna….vediamo se sei grande o sei solamente una bambina, vediamo se realmente mi vuoi….aprì la porta del bagno e se né andò via con moglie e figli che l’aspettavano… io non potevo perdere questa occasione ma non sapevo come fare.
Il giorno dopo lo raggiunsi in facoltà….aspettai fuori dalla sua stanza che terminasse tutti i colloqui con i suoi studenti. Appena entrai chiuse a chiave la porta e si sedette sul divano mi accomodai accanto a lui e non ci fu bisogno di parlare…. Iniziammo a baciarci e poi di mia iniziativa gli apri la cerniera e glielo presi in bocca.. dopo averlo soddisfatto gli dissi che volevo andare con lui ma non sapevo cosa inventare a mio padre….lui mi disse solo questo “partiamo con il treno ho già prenotato per me e te un vagone letto andata e ritorno ed ho già prenotato un albergo “sicuro e tranquillo” vicino alla stazione, tutto il resto tocca a te…” ero sconvolta ed eccitata allo stesso tempo….
Ebbi un’idea chiamai la mia migliore amica dell’epoca le dissi che doveva coprirmi per 7 giorni che avevo necessità di andare in campeggio con un ragazzo che avevo conosciuto tramite mia sorella, tua mamma, e che per andare avevo detto ai miei che saremmo andati insieme….e che se mi avrebbe aiutato avrei ricambiato il favore… lei mi aiutò… faticai tanto con tuo nonno, però alla fine ci riuscii avvertii subito Roberto e ci organizzammo…..
Il giorno prefissato per la partenza, di pomeriggio il nonno mi accompagnò alla fermata dell’autobus ove mi aspettava la mia amica… ci salutammo con il nonno e dopo le raccomandazioni partimmo. Lei scese alla fermata successiva alla partenza, io a quella subito dopo ove mi aspettava Roberto… salì sulla sua auto e ci avviammo prima a casa sua, li non vi era nessuno in quanto la moglie e i figli erano presso la residenza estiva...restammo a casa fino alle 20.
Qui mi fece trovare una piccola valigia con dei capi intimi e dei vestiti... Mi disse che li aveva acquistati per me… In effetti io avevo solo dei vestiti da campeggio quindi costumi e qualche vestitino e dei jeans in uno zaino… io restai scioccata e durante tutto il periodo che restammo nella sua abitazione eccezion fatta per qualche bacio non accadde nulla, mi disse chiaramente che non voleva lasciare tracce di alcun tipo. Alle 20:30 ci avviammo in una pizzeria molto tranquilla e poi ci recammo alla stazione. Il treno partiva alle 24.
Ricordo bene che prima di partire chiamai a casa da una cabina per rassicurare i miei che era tutto ok, facendo attenzione a non farmi scoprire…
Quindi salimmo sul treno il controllore verificò i biglietti e ci indicò la cabina solo per noi…
Ero agitatissima, ma avevo anche una eccitazione pazzesca….
Sistemammo i bagagli, Roberto sistemo subito i letti, quindi si sedette sul letto ed iniziò a leggere un libro senza rivolgermi la parola… io non sapevo cosa fare mi giravo e rigiravo in quel metro quadrato di spazio, intanto il treno era partito ed aveva iniziato la sua corsa.
Nel più totale imbarazzo e nel silenzio rotto solo dal suono del treno in corsa appoggiai un piede sulla scaletta per salire sul lettino di sopra ed allora Roberto disse: “Hai già sonno...??”
Quella frase risuonò come un tuono in una valle desolata, benché fosse stata detta con estrema dolcezza.
Io balbettai qualcosa fermandomi dal salire ma restando ancora con le mani sulla scaletta ed il piede sul primo scalino, non riuscivo a guardarlo...quindi lui smise di leggere, si alzò andò verso la finestrino che aprì in quanto vi era molto caldo, ed entrò una folata di vento fresco che mi rabbrividì tutta, quindi abbassò la tendina sul finestrino in modo che l’aria entrasse senza essere troppo irruenta… quindi mi prese la mano e mi fece sedere accanto a lui sul lettino….mi guardò fissa negli occhi appoggiò la sua mano sinistra sul mio viso e mi accarezzò poi mi avvicinò a lui ed iniziammo a pomiciare molto delicatamente, mi fece rilassare poi mi disse: “Giusy finalmente potrò averti tutta per me, senza limiti….”
Io risposi con un sorriso… quindi lui mi disse “ se sei venuta con me, sai che non avremo ostacoli, limiti, sai che sarai tutta per me e farai tutto quello che voglio, vero? È stata una tua liberissima scelta. Se sei qui con me è perché lo vuoi anche tu!!!”ed io gli dissi di si che lo volevo e lo desideravo con forza!!
Lui in modo gelido ma col sorriso mi disse “bene, ora dimostramelo!!!! spogliati!!!!”
Mi alzai e come un automa mi tolsi i jeans e la maglietta, mi slacciai il reggiseno e mi tolsi le mutandine… quindi Roberto si alzo mi disse “ora spogliami!!!” ed io mi avvicinai gli sbottonai la camicia e la sfilai, quindi mi accovacciai gli slacciai i lacci delle scarpe e le sfilai una ad una quindi tolsi cintura e sbottonai il suo jeans e lo feci scivolare e col suo aiuto lo tolsi.
Era rimasto in boxer ma già si vedeva che il suo membro era attivo...abbassai i boxer e senza che lui dicesse nulla gli presi in bocca il membro. Dopo pochi istanti lo sentii chiaramente crescere nella mia bocca sempre di più, il dondolio del treno aiutava il mio lavoro con la bocca quindi mi disse basta, mi fece alzare e mi fece sdraiare sul letto, iniziò a baciare ogni parte del mio corpo già con i suoi baci con la sua lingua che saettava da per tutto sul mio senso i capezzoli stavo avendo piacere a non finire, ma appena giunse sulla mia vagina dopo pochissimi colpi venni. Quindi iniziò a leccare con furia le sue mani sui miei seni e la sua bocca sul mi sesso a darmi piacere a ripetizione, fino a quando con le mani mi allargò le grandi labbra ed iniziò a succhiare e leccare dandomi piacere unico.
Si fermò ad un tratto ed io lo supplicai di continuare… ma lui si distese accanto a me ed iniziammo a baciarci...con passione e desiderio, la sua mano destra dietro la mia nuca e la sua mano sinistra si alternava tra lo stringermi il seno e il capezzolo e tormentarmi il clitoride, le nostre bocche incollate… io lo abbracciavo con forza, ma poi presi il membro tra le mie mani ed iniziai a masturbarlo. Lo sentivo duro tra le mie mani e più lo masturbavo più mi stimolava la vagina, era un piacere continuo… poi mi ferma la mano e posiziona il membro sulla vagina…. Inizia a strofinarlo sul mio sesso… solo all’esterno... lo sentivo scivolare sulla mia pelle come se ci fosse uno strato d’olio per quanto ero bagnata... credo che dopo solo 2 / 3 strofinate mi ha fatto godere… ero un lago..
Roberto fu maledettamente bastardo, subdolo come sempre, mi portava dove voleva, lo ha sempre fatto….fu così scientifico nei modi da portare me a dirgli che volevo essere sua… che volevo essere scopata…..
Mi portò a supplicarlo di essere scopata, godevo in continuazione non resistevo più… ero quasi in trans.. mai avevo provato quelle emozioni… era il primo uomo….
Devo dire che la prima volta fu veramente dolcissimo e lo fece apposta, se poi penso a come furono le volte successive… mi fece innamorare... all’ennesima volta che gli ripetevo “Roberto scopami lo voglio ti prego, ti prego scopami”, lui si posizionò sopra di me puntò il pene durissimo all’ingresso… ero talmente bagnata che il membro venne quasi risucchiato dentro la mi vagina e affondò con dolcezza...avvertì bruciore ma non eccessivo...mi deflorò quasi all’istante e il sentire che era dentro di me mi fece emettere un gemito di piacere che solo il rumore dello sferragliamento del treno attudì….
Dopo circa una decina di minuti di affondi lenti e sinuosi lo tirò fuori venendomi sulla pancia…
Dopo che ci pulimmo, mi chiese se avessi dolore, come stavo ma gli risposi che stavo bene, ebbi pochissime perdite ematiche…
Ci abbracciammo e ci addormentammo insieme sul lettino entrambi sudati….
La mattina alle prime luci del giorno ci svegliammo quasi insieme e la prima cosa che facemmo fu quella di baciarci e poco dopo mi ritrovai avvinghiata a lui, desiderosa di riaverlo dentro di me, infatti glielo presi in mano e in poco tempo divenne duro, mi guardava con grande desiderio ma anche questa volta fu molto delicato, anzi fece fare tutto a me… glielo presi in bocca lo succhiai per qualche minuto poi mi misi sopra di lui e mi impalai dolcemente… all’inizio avvertii un poco di bruciore ma poi il fastidio passò via subito. Salivo e scendevo sul suo membro, le sue mani sui miei seni le nostre bocche attaccate fino a quando sentì il piacere prendere possesso del mio corpo venni due volte poi lui mi disse che voleva venirmi in bocca.. lo presi subito in bocca e stavolta la sua vera essenza iniziò a venir alla luce… mi bloccò la testa con le mani e mi scopò la bocca con molta decisione e quando venne ricordo bene che mi immobilizzò tant’è che dovetti ingoiare tutto e poi uscì il membro solo quando fu ammosciato e per tutto il tempo che rimase in bocca continuai a leccarlo e succhiarlo e pulirlo…. Quindi mi baciò con foga….
Intanto eravamo arrivati e ci preparammo per scendere dal treno.. ci rivestimmo con gli stessi abiti e ci dirigemmo velocemente all’albergo.
Giunti all’albergo sbrigate le pratiche di accettazione e Roberto ci registrò come zio e nipote e prendemmo 2 camere adiacenti entrambe matrimoniali…
Lui aveva alle 10 l’inizio dei lavori quindi ognuno andò nella propria camera per sistemarsi...
Io mi feci subito una doccia ed appena aprii la valigia regalatami da Roberto trovai vestiti più adatti ad una donna che ad una ragazza della mia età…. Vi erano 2 tailleur giacca e gonna di color nero e blu scuro e 2 vestiti a tubino anch’essi nero e blu, con delle vistose scollatura davanti e spacchi laterali, poi delle auto reggenti a rete leggerissime, dei completi intimi molto succinti… ero scioccata ed allo stesso tempo divertita….
Dopo un oretta sentii bussare alla porta.. aprii ed era Roberto vestito tutto punto… io ero ancora in accappatoio, lui era rasato fresco e profumava di dopobarba, un odore fresco ma intenso.
Mi disse come mai non ero ancora vestita e io risposi che non pensavo di uscire con lui….. allora lui si è avvicinato mi ha abbracciato con decisione e mi ha stretto a se con il braccio destro e avvicinò il suo viso al mio e a pochissimi cm mi disse che io sarei stata sempre accanto a lui ogni istante e che non ero autorizzata a stare da sola nemmeno per un minuto… aveva uno sguardo severo che mi intimorì moltissimo..
Quindi iniziò a camminare e con il suo incedere mi spinse schiena al muro….mi aprì con forza l’accappatoio denudandomisi tolse la giacca che buttò sul letto si abbassò la cerniera e uscì fuori il membro semi eretto mi disse duramente “SUCCHIA!!!”
Come un robot immediatamente iniziai a succhiare con lena il suo membro che aumentava a dismisura nella mia bocca, ad un tratto mi fermò mi prese per i capelli ancora umidi e mi alzò mi spinse schiena al muro mi allargò le gambe e si inginocchiò iniziando letteralmente a divorarmi la vagina, le sue mani che dilatavano il mio sesso e la sua lingua che leccava tutto dentro come un pennello.
Io avevo gran piacere e iniziai a gemere con intensità e portai subito le mie mani sulla sua testa schiacciandola sulla mia intimità...appena giunsi all’orgasmo si alzò e mi girò.. ero faccia al muro, lo sentii dietro di me il suo viso si avvicino al mio orecchio e la sua lingua iniziò a leccarmi il collo, la sua mano destra si incuneò sul mio seno sinistro ed iniziò a palparlo con decisione quindi sentii chiaramente il suo membro strofinare sul mio culo, e fece in modo che mi inarcassi leggermente poggiando la mano destra sulla mia schiena con decisione quindi prese con la mano sinistra il suo membro duro e lo piazzò in direzione della mia fica grondante…
Roberto quindi mi sussurrò con una sorta di ghigno “ORA CAPIRAI CHE SIGNIFICA ESSERE MIA…. E TU LO SEI,!! SEI SOLO MIA, NON DIMENTICARLO!!!”
Affondò dentro di me il suo membro con decisione… emisi un urlo che non so se mi sentirono…
Iniziò a scoparmi in questo modo….in piedi, da dietro, per la prima volta mi sentivo posseduta!!
Dopo il primo fastidio dovuto ai primi affondi iniziai a sentire solo un piacere sempre crescente. Roberto era assatanato, un altro uomo, rude, deciso, animalesco, cominciai a gemere in modo osceno, mi pompava da dietro senza sosta stringendomi sempre entrambi i seni con le sue mani incrociate, in modo da tenermi anche ferma e ben salda a lui...
Ansimavo, godevo senza pausa, lo invitavo a non fermarsi godetti almeno 2 volte di seguito, mi sussurrava all’orecchio che ero sua, solo sua, ero esclusiva proprietà sua, che non mi avrebbe divisa con nessuno… ed io in quel momento mi sentivo realmente cosa sua… vi era riuscito, io ero cosa sua…. Avrebbe potuto farmi qualsiasi cosa… ed io l’avrei lasciato fare in assoluta accondiscendenza...e così fu in seguito….
Ad un certo punto avvertii chiaramente che pompava con decisione con colpi più forti e lenti e ad ogni affondo mi sollevava da terra fino a quando tra i miei gemiti di piacere uscì il pene dalla mia vagina e continuò a strofinarlo da dietro sulla mia fica bagnata simulando una penetrazione facendomi godere di nuovo ma riuscendo a venire fuori… spruzzando tutto il seme sul muro tenendomi schiacciata al muro stesso…
Dopo mi girò iniziammo a baciarci con foga quindi mi disse “tu sei la mia femmina, lo sei sempre stata, e finalmente lo sei!!!”.
Quelle parole mi fecero impazzire, ero pazza di lui, lo amavo, fu la mia prima cotta e fu devastante….
Riuscimmo a ricomporci ci dovemmo fare un’altra doccia, lui si rivestì io mi vestii… chiamammo un taxi e ci recammo all’hotel ove si teneva il convegno…
Mma questa fu solo l’inizio di una settimana di sesso intenso e di cui ancora porto i segni…
to be continued….
scritto il
2023-06-29
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Zia Giusy 9ª parte
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