Fremiti di mamma- 8 - A letto col ragazzo di colore bisex.

di
genere
incesti

Come d'accordo con la mamma, Marco, dopo una notte meravigliosa d'amore e di sesso senza più barriere di sorta (Morali e fisici) si era alzato presto e dopo una doccia gelata per ritemprare tutti i muscoli e svegliarsi, era uscito lasciando il tempo alla mamma di prepararsi per le 10, ora in cui, abitualmente veniva servito la colazione in camera.

Mentre attraversava la hall diretto verso la spiaggia, aveva incrociato Ajsha e, fingendo di non vederlo, non l'aveva neanche salutato.

A differenza del suo solito, una ventina di minuti prima delle 10, un tocco sulla porta segnalava che il cameriere, in anticipo aveva portato la colazione.

-Avanti!-

Pochi secondi e la slanciata figura del ragazzo di colore aveva superato il piccolo disimpegno (che come molti alberghi aveva sulla destra la porta del bagno) presentandosi col vassoio in mano oltre la soglia che dava sull'ampia camera con al centro il letto matrimoniale.

Alla vista della donna distesa nuda sul letto nella postura che ricordava la "Maja desnuda" di Goya, il ragazzo aveva fatto un passo indietro e girandosi aveva esclamato "Pardon!"

Al che la signora era subito intervenuta:

-Non preoccuparti Ajsha, lascia il vassoio sul tavolino e vieni vicino a me che dobbiamo parlare.. ci vediamo ogni giorno e non so neanche di dove sei!-

A quella richiesta, il ragazzo aveva risposto "Marocco!" con fare incerto poi, aveva appoggiato il vassoio e fermo, con le spalle rivolte verso la donna, aveva esclamato:

-Posso andare?-

-No! Non puoi andare, ti ho chiesto di venirmi vicino che devo parlarti.-

Gli aveva ripetuto.

Quando il ragazzo con fare professionale si era accostato al letto, lei cambiando la sua postura, si era seduta sul materasso davanti a lui ed in quella posizione, senza profferire parole, gli aveva slegato la fascia nera in vita e dopo avergli sbottonato la patta dei pantaloni, glielo aveva abbassato insieme al tanga che a stenti riusciva a nascondere il prezioso contenuto mentre lasciava ben scoperti i glutei scuri e sodi come certi meloni.

Il figlio, poco dopo le dieci, mentre tornava in camera, aveva incrociato Ajsha in ascensore il quale con una strana luce negli occhi lo aveva salutato "Buon giorno signore, la colazione è in camera." "Buon giorno Ajsha.. grazie!"

Il cuore gli pulsava in petto come un tamburo mentre col fiato corto ed il passo lesto, correva verso la sua camera in fondo al corridoio.

La mamma era distesa completamente nuda supina sul letto con due cuscini che le tenevano il busto sollevato, i seni gonfi, i capezzoli irti ed arrossati.

Alla vista del figlio aveva allargato le cosce, mettendo in mostra tra le grandi e piccole labbra la riga rossa lucida come una ferita dalla quale un rivolo denso e bianco come crema, sgorgava lento scivolando verso il lenzuolo già umido:

-Vieni amore.. vieni anche tu dentro la tua mamma.. fammi godere e godi anche tu ed unisci il tuo seme a quello di Ajsha che mi ha riempita e appagata coi suoi bollenti fiotti di panna montata.-

A quella vista e quelle parole il ragazzo, aveva avuto una erezione istantanea e liberatosi con un solo colpo del bermuda, le era salito sopra scivolandole dentro come fosse davvero una torta alla crema.

La mamma gli aveva subito stretto le gambe dietro la schiena e benché avesse avuto da poco il rapporto col ragazzo di colore, faceva sentire bene la sua morsa sulla possente verga del figlio che, grazie allo sperma che lo lubrificava, scivolava in modo dolce e lussurioso al tempo stesso.-

Mentre il ragazzo la montava con crescente vigore, lei gli aveva afferrato la testa con entrambe le mani per infilargli in bocca la lingua ancora impastata dallo sperma di Ajsha che gli aveva ripulito dopo la sborrata e prima che si rivestisse per tornare al suo servizio.

Quella situazione così nuova ed inaspettata per il figlio, gli aveva dato una carica tale che, godendole anche lui dentro (mentre la mamma tra grida e contorsioni del bacino e tremore di tutto il corpo squirtava violentemente) aveva provocato una fuoruscita di schizzi che aveva imbrattato le lenzuola ed i loro corpi sino sui loro capelli.

-Che bello bambino di mamma.. che meraviglia il tuo cazzo e come mi hai fatta godere!-

-Anche tu però mamma, con la fica così piena, cosa ti aspettavi che rimanessi di sasso a contemplarti nella tua posa classica?-

Si erano detti ridendo e rimanendo attaccati ed immersi nei loro fluidi.

Finalmente poi, dopo il languido tributo ai loro sensi appagati e dopo la doccia fatta insieme tra scrosci d'acqua tiepida, baci, carezze e toccamenti sensuali, si erano preparati per scendere in spiaggia.

Mentre sdraiati l'uno accanto all'altra la mamma gli raccontava ciò che il ragazzo bramava di sapere, si era avvicinato Ajsha con due bicchieri di una bibita fresca dal vago sentore orientale.

-Sai Marco, Ajsha è un ragazzo davvero speciale.

E' molto educato, gentile e proprio bravo a letto.

Non è stato facile fargli superare la timidezza che anche tu hai potuto notare.

Quando poi però, gli ho sfilato i pantaloni e le mutande emettendo un grido di ammirato stupore, si è sciolto ed è venuto fuori il ragazzo che è davvero.

Non appena gli avevo fatto scivolare in basso il tanga, davanti ai miei occhi era scattata come una molla una verga scura e lucida come mogano.

Sottile ma lunghissimo, forse 25/30 centimetri con una cappella color pesca che sovrastava il gambo come un fungo.

Credimi, non avevo mai visto in vita mia un cazzo così bello, glabro e corredato di due testicoli grossi e lisci come bilie.. una vera meraviglia!

Guarda anche tu, mentre l'avevo dentro gli ho scattato queste due foto e come puoi vedere almeno un terzo era rimasto fuori mentre la cappella premeva sull'utero.

Purtroppo per via del suo lavoro non avevo tanto tempo per gustarmelo come avrebbe meritato e come avrei desiderato fare.

Comunque, l'ho subito imboccato gustando immediatamente le gustose goccioline che fuoruscivano copiose stimolate dalla mia lingua.

Subito dopo mi ha ricambiata lui che, con la sua lingua guizzante e penetrante come fosse un serpente mi ha fatta godere per due volte nel giro di pochi secondi ed infine cosciente del poco tempo che avevamo a disposizione, lo avevo implorato io di mettermelo dentro, di chiavarmi e farmi godere.

Il risultato lo hai visto anche tu entrando e scivolandomi dentro come fossi di burro e poi.. hai sentito anche tu mentre ti baciavo che sapore speciale ha il suo seme.

Mentre si rivestiva, gli ho chiesto come mai invece di un normale slip o boxer maschili, indossava un tanga e lui serafico mi ha risposto: "Sono bisex, mi piacciono le donne come te ed i maschi come tuo figlio!"

A quel punto, non mi è stato difficile fissare un incontro insieme a te stasera.-

-Sei fantastica mamma.. sei unica.. sei la migliore mamma del mondo.. sei una gran troia e sei mia madre!-

-Credo che stasera prima di uscire faremo entrambi un bel clistere.. il mio desiderio di sentirmelo sino in gola mentre tu mi scopi la farfallina è certo, quanto a te, è una esperienza che magari ti andrà di provare.

Anche mio fratello d'altra parte, non disdegnava di giocare con qualche maschietto se se ne presentava l'occasione.

Ci era capitato di fare il trenino con lui dentro di me mentre l'altro lo infilzava da dietro facendolo godere come un porco.-
scritto il
2022-09-22
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