L'isola 6. Con la matrigna nell'idromassaggio.
di
iosonoimmaginario
genere
orge
Marco punto' il cazzo in direzione di Maria, facendoci scorrere sopra la mano in un lento movimento di masturbazione.
"Maria, dimmi la verità, non ti manca un bel cazzo?"
"Stronzo!" Era intervenuta Chiara, offesa dalle parole del fratello. Ma Maria non sembrava essersela presa, anzi, ribatté tranquilla.
"Pensi davvero di poter fare meglio di tua sorella?"
"Chiara è una gran figa, di sicuro. Ma non parlavo di quello, ma del piacere che ti darebbe questo, non c'è paragone."
Marco tirò la pelle del cazzo indietro per provocare la donna che non si fece problemi a posare lo sguardo sulla grossa cappella lucida di umori.
Marco sorrise. Maria lo attizzava, da quella prima volta che l'aveva vista nuda, sulla sua barca, l'estate precedente. Proprio Maria gli aveva chiesto di accompagnare lei e Chiara in un giro attorno all'isola, in un pomeriggio che si era rivelato davvero importante. Marco si era portato dietro due puttanelle che aveva per mano in quei giorni, e una volta al largo se le era ripassate per bene, figa, culo e bocca, con classiche sborrate finali in faccia. Maria era a bordo con sua sorella Chiara, e anche loro si erano prima messe in topless, poi erano passate al nudo integrale ed infine lasciate andare ad effusioni decisamente spinte, erano venute più di una volta.
Ma di giovani turiste in calore in cerca di avventure con il pescatore abbronzato e fisicato lui aveva cominciato ad averne abbastanza. Oramai era attratto da donne più mature, sofisticate, eleganti. Era il periodo in cui aveva cominciato ad avere rapporti quasi regolari con la matrigna. Aver visto sua sorella farsi una donna così più grande di lei aveva fatto scattare qualcosa. Forse un po' d'invidia? Spirito di competizione? Fatto sta che da lì a breve dopo quella gita in barca le due donne avevano cominciato a fare coppia, e Maria era diventata off limits. Ma il desiderio di Marco nei suoi confronti non era scemato, piuttosto il contrario. Ogni volta che le vedeva assieme in taverna scattava la scintilla, e Marco si sorprendeva a ricordare le forme del corpo nudo di Maria durante la scopata con la sorella, quel fatidico giorno sulla sua barca. Ed ora, finalmente, sembrava essere giunta l'occasione giusta.
Maria era divertita. "Che cos'è, un'altra sfida? Ti vuoi rifare con me dopo che hai perso quella con Melissa? Pensavi davvero di riuscire a far godere due donne in cinque minuti?"
Le altre ragazze ridacchiarono. Ora erano tutte in ascolto, incuriosite da cosa stava accadendo. Davvero Marco si sarebbe scopata la fidanzata della sorella?
Marco arrossì, leggermente in imbarazzo. Non capitava tutto i giorni che una donna mettesse un dubbio la sua virilità. Anzi, era vero il contrario. Sua moglie l'aveva lasciato proprio perché lui non riusciva a tenere il cazzo nei pantaloni, costantemente in cerca della prossima troia da scopare.
Marco rilanciò. "Scommetto che ti faccio venire prima e più forte di quanto riesca a fare mia sorella."
Maria diede un'occhiata alla fidanzata. "Chiara, ti fidi?"
"Lo sai che per te metto la mano sul fuoco. Ma non devi sentirti in obbligo con quello stronzo di mio fratello perche siamo alla sua festa."
Maria sorrise, posando le labbra su quelle della fidanzata in un bacio lungo ed intenso.
"Scommessa accettata. Tu e Chiara avete cinque minuti per farmi venire, nel modo che volete voi. Che ne dici, pensi di essere all'altezza?"
"Senza dubbio. Con chi vuoi iniziare?"
"Comincia Chiara."
Maria sussurrò qualcosa all'orecchio della sua amante, che rispose con un sorriso d'intesa.
"Tengo io il tempo! Dai, fateci divertire con questo spettacolino." Barbara si era accomodata sul divano di fianco a Melissa, e sembrava avere tutte le intenzioni di godersi la scena. Prese il telefonino dalla borsetta e fece partire il cronometro. "Tre, due, uno, via alla lesbicata!"
Maria aprì le gambe, e Chiara non perse un attimo. Con due dita iniziò a stimolare la figa della fidanzata, stringendo all'altezza del clito, spingendo piano verso l'alto. Le aprì le labbra, rivelando il clitoride e stimolandolo con la punta delle dita, in un moto circolare. Poi scese alla base della vagina, la penetrò appena, risalendo piano fino al clito, sfiorandolo con tocchi leggeri. Maria stava reagendo, gli occhi chiusi, il respiro profondo. Chiara scese con il viso fra le cosce dell'amante, succhiando e leccando. Melissa ed Eleonora quasi nello stesso istante cominciarono a toccarsi. Iris e Rachel si scambiarono un bacio, e si accarezzarono, avvicinando i loro corpi, il seno che si toccava, le mani che presto scivolarono fra le cosce, penetrando la figa.
Barbara si avvicinò al figliastro, prendendogli il cazzo in mano, segandolo con colpi lenti e lunghi. Gli sussurrò qualcosa all'orecchio "la vorresti attorno al tuo cazzo, la bocca di tua sorella?"
Poi annunciò a tutti che mancava solo un minuto. Chiara incrociò le gambe con quelle di Maria, portando a contatto le vagine, strofinandole una sull'altra, con Maria che assecondava il movimento in una scopata lesbica. Non ci fu neanche bisogno del conto alla rovescia, Maria scossa dal piacere venne travolta dall'orgasmo, cominciò a godere strofinandosi frenetica la mano sulla figa che esplose umori su Chiara e sul divano.
Chiara le diede un bacio, e si voltò verso il fratello, facendogli il dito. "Stronzo."
Maria era ancora ansimante, cercò di portare il respiro sotto controllo. "Mmhhh… Non ti avevo detto che tua sorella ci sa fare? Pensi davvero di poter fare meglio di lei?"
"Non ho dubbi. Barbara, sei pronta col tempo? Maria, stai per essere travolta di piacere con una vera scopata."
"Davvero? Dai allora, fammi provare questa magia che mi starei perdendo."
Maria aprì le cosce per accogliere il cazzo dell'uomo. Era grosso, la riempiva tutta. Marco ci sapeva fare, senza dubbio, le afferrò i fianchi e la scopava con colpi profondi, il ritmo costante, quasi travolgente. Maria cominciò ad ansimare, Marco le stava donando vero piacere. Ma non poteva dargliela vinta. Chiuse gli occhi e si concentrò sul membro dell'uomo. Doveva smettere di pensare al suo piacere e diventare lei la protagonista della scopata. Incominciò a muovere il bacino per accompagnare le spinte di Marco, facendogli modificare il ritmo, portandolo ad un livello che lei riusciva a controllare.
E poi prese ad usare i muscoli della vagina, stringendo il cazzo di Marco, ogni volta che lui risaliva dopo un affondo. Maria aprì gli occhi per fissarli in quelli dell'uomo, che ora parevano sorpresi. Maria rimase concentrata, non lasciò trasparire la minima emozione, il volto impassibile. Strinse ancor più la vagina al cazzo di Marco, che sembrò arrestarsi per un attimo, indeciso. Ma Maria non gli lasciò il tempo di reagire, afferrandolo ai fianchi e stringendolo a se. Marco sentì la punta del cazzo alla bocca dell'utero e non riuscì a resistere. Venne nella figa della donna, riversandole dentro tutto lo sperma accumulato durante l'orgia.
"E sono cinque minuti!"
Marco guardo' Barbara, anche lei con l'espressione stupita da quanto era successo. "Sembrerebbe proprio che tu abbia finalmente trovato una donna che sa scopare meglio di te. Peccato sia la fidanzata di tua sorella!"
Le ragazze si misero a ridere, e Chiara si buttò fra le braccia dell'amante, baciandola forte in bocca.
Ma non era finita, Barbara aveva ancora delle voglie da soddisfare.
"Dai caro, non te la prendere. La tua mammina ha in serbo per te la sorpresa finale. Seguitemi tutte!"
Barbara si recò nel grande bagno appena rifatto, dove Marco aveva fatto installare un bell'idromassaggio, proprio al centro. Ad insaputa del figliastro quando prima si era assentata l'aveva riempito e fatto partire, ed ora ci si calo' dentro, sensuale, i grossi seni che emergevano bagnati sopra la superficie dell'acqua.
"Ragazze, non vi ha eccitato la performance amorosa del festeggiato con l'amante di sua sorella? Non volete venire anche voi? Avvicinatevi, cominciate a toccarvi, venite a farvi leccare la figa. Voglio che mi squirtate tutte in faccia. Lo so che siete tutte delle porche, sfogatevi su di me, voglio farvi godere!"
Rachel fece la prima mossa, ed entro' nella vasca, portandosi sopra Barbara, in ginocchio all'altezza del viso della matrigna, che cominciò a leccarle la figa mentre si accarezzava il grande seno. Le altre ragazze si avvicinarono alla vasca, alzando una gamba sul bordo e cominciando a toccarsi, prima lentamente, poi a ritmo sempre più frenetico, mantre fra di loro si scambiavano carezze, palpatine, baci, s'infilavano dita una nella figa dell'altra e poi piene di umori se le facevano leccare. Marco osservava l'orgia tutta al femminile, il cazzo di nuovo duro. Non voleva restare in disparte e allora si accostò alla matrigna, che non si fece pregare e gli prese il cazzo in bocca. Eleonora fu la prima a venire. Poi fu il turno di Alessandra, che si lasciò andare ad una vera e propria squirtata, spruzzando i suoi succhi sul viso di Barbara. Rachel, sempre dentro la vasca, fece pressione con il bacino spingendo la figa sulla bocca della donna, fino a godere. Melissa continuava a toccarsi, e finalmente anche lei esplose travolta dal piacere. E poi fu Marco a sfilare il cazzo dalla bocca della matrigna, e a sborrarle in faccia. Il volto della donna era stravolto, ricoperto di umori e sperma, ma riusci' comunque a chiudere con un ultimo sorriso.
"Buon compleanno dalla tua mamma."
La fine.
La storia è liberamente ispirata ad un bel racconto di Paola L, 'L'isola che non c'è', dall'idea di un lettore che desiderava leggerne un nuovo finale. Spero di non aver fatto scempio dell'originale.
https://www.eroticiracconti.it/racconto/52927-l-isola-che-non-c-e-prima-parte
Per due chiacchiere:
iosonoimmaginario @ protonmail.me
Trovate alcuni miei racconti in ebook o cartaceo su Amazon, il titolo è "Giochi per coppie"
https://www.amazon.it/dp/B0B7F8CFRS
Il libro e’ edito dalla casa editrice Sogni Piccanti, e lo trovate anche cliccando sul sito:
https://www.sognipiccanti.it/libreria.html )
"Maria, dimmi la verità, non ti manca un bel cazzo?"
"Stronzo!" Era intervenuta Chiara, offesa dalle parole del fratello. Ma Maria non sembrava essersela presa, anzi, ribatté tranquilla.
"Pensi davvero di poter fare meglio di tua sorella?"
"Chiara è una gran figa, di sicuro. Ma non parlavo di quello, ma del piacere che ti darebbe questo, non c'è paragone."
Marco tirò la pelle del cazzo indietro per provocare la donna che non si fece problemi a posare lo sguardo sulla grossa cappella lucida di umori.
Marco sorrise. Maria lo attizzava, da quella prima volta che l'aveva vista nuda, sulla sua barca, l'estate precedente. Proprio Maria gli aveva chiesto di accompagnare lei e Chiara in un giro attorno all'isola, in un pomeriggio che si era rivelato davvero importante. Marco si era portato dietro due puttanelle che aveva per mano in quei giorni, e una volta al largo se le era ripassate per bene, figa, culo e bocca, con classiche sborrate finali in faccia. Maria era a bordo con sua sorella Chiara, e anche loro si erano prima messe in topless, poi erano passate al nudo integrale ed infine lasciate andare ad effusioni decisamente spinte, erano venute più di una volta.
Ma di giovani turiste in calore in cerca di avventure con il pescatore abbronzato e fisicato lui aveva cominciato ad averne abbastanza. Oramai era attratto da donne più mature, sofisticate, eleganti. Era il periodo in cui aveva cominciato ad avere rapporti quasi regolari con la matrigna. Aver visto sua sorella farsi una donna così più grande di lei aveva fatto scattare qualcosa. Forse un po' d'invidia? Spirito di competizione? Fatto sta che da lì a breve dopo quella gita in barca le due donne avevano cominciato a fare coppia, e Maria era diventata off limits. Ma il desiderio di Marco nei suoi confronti non era scemato, piuttosto il contrario. Ogni volta che le vedeva assieme in taverna scattava la scintilla, e Marco si sorprendeva a ricordare le forme del corpo nudo di Maria durante la scopata con la sorella, quel fatidico giorno sulla sua barca. Ed ora, finalmente, sembrava essere giunta l'occasione giusta.
Maria era divertita. "Che cos'è, un'altra sfida? Ti vuoi rifare con me dopo che hai perso quella con Melissa? Pensavi davvero di riuscire a far godere due donne in cinque minuti?"
Le altre ragazze ridacchiarono. Ora erano tutte in ascolto, incuriosite da cosa stava accadendo. Davvero Marco si sarebbe scopata la fidanzata della sorella?
Marco arrossì, leggermente in imbarazzo. Non capitava tutto i giorni che una donna mettesse un dubbio la sua virilità. Anzi, era vero il contrario. Sua moglie l'aveva lasciato proprio perché lui non riusciva a tenere il cazzo nei pantaloni, costantemente in cerca della prossima troia da scopare.
Marco rilanciò. "Scommetto che ti faccio venire prima e più forte di quanto riesca a fare mia sorella."
Maria diede un'occhiata alla fidanzata. "Chiara, ti fidi?"
"Lo sai che per te metto la mano sul fuoco. Ma non devi sentirti in obbligo con quello stronzo di mio fratello perche siamo alla sua festa."
Maria sorrise, posando le labbra su quelle della fidanzata in un bacio lungo ed intenso.
"Scommessa accettata. Tu e Chiara avete cinque minuti per farmi venire, nel modo che volete voi. Che ne dici, pensi di essere all'altezza?"
"Senza dubbio. Con chi vuoi iniziare?"
"Comincia Chiara."
Maria sussurrò qualcosa all'orecchio della sua amante, che rispose con un sorriso d'intesa.
"Tengo io il tempo! Dai, fateci divertire con questo spettacolino." Barbara si era accomodata sul divano di fianco a Melissa, e sembrava avere tutte le intenzioni di godersi la scena. Prese il telefonino dalla borsetta e fece partire il cronometro. "Tre, due, uno, via alla lesbicata!"
Maria aprì le gambe, e Chiara non perse un attimo. Con due dita iniziò a stimolare la figa della fidanzata, stringendo all'altezza del clito, spingendo piano verso l'alto. Le aprì le labbra, rivelando il clitoride e stimolandolo con la punta delle dita, in un moto circolare. Poi scese alla base della vagina, la penetrò appena, risalendo piano fino al clito, sfiorandolo con tocchi leggeri. Maria stava reagendo, gli occhi chiusi, il respiro profondo. Chiara scese con il viso fra le cosce dell'amante, succhiando e leccando. Melissa ed Eleonora quasi nello stesso istante cominciarono a toccarsi. Iris e Rachel si scambiarono un bacio, e si accarezzarono, avvicinando i loro corpi, il seno che si toccava, le mani che presto scivolarono fra le cosce, penetrando la figa.
Barbara si avvicinò al figliastro, prendendogli il cazzo in mano, segandolo con colpi lenti e lunghi. Gli sussurrò qualcosa all'orecchio "la vorresti attorno al tuo cazzo, la bocca di tua sorella?"
Poi annunciò a tutti che mancava solo un minuto. Chiara incrociò le gambe con quelle di Maria, portando a contatto le vagine, strofinandole una sull'altra, con Maria che assecondava il movimento in una scopata lesbica. Non ci fu neanche bisogno del conto alla rovescia, Maria scossa dal piacere venne travolta dall'orgasmo, cominciò a godere strofinandosi frenetica la mano sulla figa che esplose umori su Chiara e sul divano.
Chiara le diede un bacio, e si voltò verso il fratello, facendogli il dito. "Stronzo."
Maria era ancora ansimante, cercò di portare il respiro sotto controllo. "Mmhhh… Non ti avevo detto che tua sorella ci sa fare? Pensi davvero di poter fare meglio di lei?"
"Non ho dubbi. Barbara, sei pronta col tempo? Maria, stai per essere travolta di piacere con una vera scopata."
"Davvero? Dai allora, fammi provare questa magia che mi starei perdendo."
Maria aprì le cosce per accogliere il cazzo dell'uomo. Era grosso, la riempiva tutta. Marco ci sapeva fare, senza dubbio, le afferrò i fianchi e la scopava con colpi profondi, il ritmo costante, quasi travolgente. Maria cominciò ad ansimare, Marco le stava donando vero piacere. Ma non poteva dargliela vinta. Chiuse gli occhi e si concentrò sul membro dell'uomo. Doveva smettere di pensare al suo piacere e diventare lei la protagonista della scopata. Incominciò a muovere il bacino per accompagnare le spinte di Marco, facendogli modificare il ritmo, portandolo ad un livello che lei riusciva a controllare.
E poi prese ad usare i muscoli della vagina, stringendo il cazzo di Marco, ogni volta che lui risaliva dopo un affondo. Maria aprì gli occhi per fissarli in quelli dell'uomo, che ora parevano sorpresi. Maria rimase concentrata, non lasciò trasparire la minima emozione, il volto impassibile. Strinse ancor più la vagina al cazzo di Marco, che sembrò arrestarsi per un attimo, indeciso. Ma Maria non gli lasciò il tempo di reagire, afferrandolo ai fianchi e stringendolo a se. Marco sentì la punta del cazzo alla bocca dell'utero e non riuscì a resistere. Venne nella figa della donna, riversandole dentro tutto lo sperma accumulato durante l'orgia.
"E sono cinque minuti!"
Marco guardo' Barbara, anche lei con l'espressione stupita da quanto era successo. "Sembrerebbe proprio che tu abbia finalmente trovato una donna che sa scopare meglio di te. Peccato sia la fidanzata di tua sorella!"
Le ragazze si misero a ridere, e Chiara si buttò fra le braccia dell'amante, baciandola forte in bocca.
Ma non era finita, Barbara aveva ancora delle voglie da soddisfare.
"Dai caro, non te la prendere. La tua mammina ha in serbo per te la sorpresa finale. Seguitemi tutte!"
Barbara si recò nel grande bagno appena rifatto, dove Marco aveva fatto installare un bell'idromassaggio, proprio al centro. Ad insaputa del figliastro quando prima si era assentata l'aveva riempito e fatto partire, ed ora ci si calo' dentro, sensuale, i grossi seni che emergevano bagnati sopra la superficie dell'acqua.
"Ragazze, non vi ha eccitato la performance amorosa del festeggiato con l'amante di sua sorella? Non volete venire anche voi? Avvicinatevi, cominciate a toccarvi, venite a farvi leccare la figa. Voglio che mi squirtate tutte in faccia. Lo so che siete tutte delle porche, sfogatevi su di me, voglio farvi godere!"
Rachel fece la prima mossa, ed entro' nella vasca, portandosi sopra Barbara, in ginocchio all'altezza del viso della matrigna, che cominciò a leccarle la figa mentre si accarezzava il grande seno. Le altre ragazze si avvicinarono alla vasca, alzando una gamba sul bordo e cominciando a toccarsi, prima lentamente, poi a ritmo sempre più frenetico, mantre fra di loro si scambiavano carezze, palpatine, baci, s'infilavano dita una nella figa dell'altra e poi piene di umori se le facevano leccare. Marco osservava l'orgia tutta al femminile, il cazzo di nuovo duro. Non voleva restare in disparte e allora si accostò alla matrigna, che non si fece pregare e gli prese il cazzo in bocca. Eleonora fu la prima a venire. Poi fu il turno di Alessandra, che si lasciò andare ad una vera e propria squirtata, spruzzando i suoi succhi sul viso di Barbara. Rachel, sempre dentro la vasca, fece pressione con il bacino spingendo la figa sulla bocca della donna, fino a godere. Melissa continuava a toccarsi, e finalmente anche lei esplose travolta dal piacere. E poi fu Marco a sfilare il cazzo dalla bocca della matrigna, e a sborrarle in faccia. Il volto della donna era stravolto, ricoperto di umori e sperma, ma riusci' comunque a chiudere con un ultimo sorriso.
"Buon compleanno dalla tua mamma."
La fine.
La storia è liberamente ispirata ad un bel racconto di Paola L, 'L'isola che non c'è', dall'idea di un lettore che desiderava leggerne un nuovo finale. Spero di non aver fatto scempio dell'originale.
https://www.eroticiracconti.it/racconto/52927-l-isola-che-non-c-e-prima-parte
Per due chiacchiere:
iosonoimmaginario @ protonmail.me
Trovate alcuni miei racconti in ebook o cartaceo su Amazon, il titolo è "Giochi per coppie"
https://www.amazon.it/dp/B0B7F8CFRS
Il libro e’ edito dalla casa editrice Sogni Piccanti, e lo trovate anche cliccando sul sito:
https://www.sognipiccanti.it/libreria.html )
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