Vienimi dentro papà! 2 - Mia madre con 2 uomini
di
Incest 2021
genere
incesti
Il tepore del suo corpo attaccato al mio, mi dava brividi di piacere.
Il suo profumo nelle mie narici mi inebriava.
I suoi respiri caldi e leggeri sul mio corpo mi accarezzavano con la stessa dolcezza di quando ero bambina ed era lui ad occuparsi prevalentemente di me mentre mia madre pareva distratta da altre questioni.
Già allora sentivo di amare mio padre mentre verso lei la ricambiavo inconsciamente con lo stesso distacco.
Ero appoggiata nuda al corpo di mio padre anch'egli nudo.
Sentivo ancora dentro di me il calore del suo seme e le labbra della vagina ancora dischiuse dalla fantastica "Intrusione" del suo membro.. che meraviglia!
Quell'incubo che così tanto mi aveva turbata, doveva essere durato solo pochi minuti giacché aprendo il mio telefonino avevo visto che erano le tre.
Quella sera mio padre era rientrato a casa piuttosto tardi da un suo viaggio e tale era la voglia di fare l'amore, che avevamo fatto una cena veloce e leggera e poi, subito a letto per amarci.
Lui era davvero stanco dal viaggio e tuttavia, non mi aveva fatto mancare il piacere che sempre riusciva a darmi.
Anche quella notte dunque, mi aveva portata in paradiso per ben tre volte una con la lingua e due col suo amichetto (Come lo chiamavo vezzosamente anche se in verità era almeno il doppio di quello del mio ragazzo) prima di godere lui stesso riscaldandomi coi suoi caldi e potenti fiotti.
Avevamo finito di fare l'amore dopo le due ed entrambi eravamo caduti di schianto in un sonno profondo, lui per la stanchezza ed io per la soddisfazione di quei tre meravigliosi orgasmi.
Ci eravamo dunque addormentati senza lavarci e questo spiegava l'intenso olezzo e profumo di maschio che impregnava la stanza e l'umido calore che sentivo ancora tra le cosce e nella pancia.
Comunque, dopo quel traumatico risveglio, rassicurata dalla presenza di mio padre accanto a me, mi ero riaddormentata facendo sogni bellissimi.
Il mio ragazzo insisteva con me affinché mi trasferissi da lui nel piccolo appartamento che gli avevano regalato i suoi genitori che peraltro, stravedevano per me unendo le loro pressioni a quelle del figlio.
A me non era difficile tergiversare rinviando la cosa a dopo la fine degli studi e dopo il matrimonio col plausibile pretesto che essendo l'unica donna di casa, non potevo certo lasciare da solo mio padre.
Mio padre infatti, sarebbe rimasto solo se fossi andata via anch'io dopo che mia madre era scappata col suo amante.
Uno dei suoi amanti!
Io ero piccola quando in casa in assenza di mio padre, vi era un via vai di uomini che venivano a trovarla "Per lavoro!".
Impegnata com'ero a quella età con lo studio ed il gioco e col disinteresse che avevo per lei a causa dei nostri rapporti non propriamente affettuosi, non mi curavo della cosa e men che meno cercavo di capire l'origine dei rumori che provenivano dallo studio di mio padre nel quale vi era anche un divano trasformabile all'occorrenza in letto matrimoniale.
Crescendo e maturando le mie conoscenze in fatto di sesso durante la mia adolescenza, mi ero resa conto del fatto che quelle visite non avevano per niente a che fare col lavoro ma semplicemente erano incontri sessuali nei quali mia madre tradiva mio padre.
Quella presa di coscienza, pur avendo raffreddato ulteriormente i nostri rapporti conditi da minacce da parte di mia madre, non mi aveva spinta a rivelare ogni cosa a mio padre.
La goccia che aveva fatto traboccare il vaso è stata in occasione del festeggiamento del mio diciottesimo compleanno e il conseguimento con ottimi voti della mia maturità.
Neanche in quella occasione lei aveva mostrato empatia nei miei confronti e quella sera al ristorante, ci eravamo ritrovati da soli io e mio padre mentre lei, era uscita col suo amante.
Ero certa di quella cosa avendola sentita parlare con quell'uomo due giorni prima per organizzarsi grazie proprio al fatto che mio padre fosse impegnato con me.
Il nostro programma era che dopo cena, mi avrebbe accompagnata in discoteca a festeggiare anche lui insieme ai miei amici ed alcuni altri genitori.
A quel punto la cosa era troppo sporca e non ero stata capace di trattenermi oltre.
A cena, avevo raccontato ogni cosa a mio padre rivelandogli anche che in quel momento sua moglie (Mia madre) era a casa nostra a scopare con l'amante proprio nel suo letto coniugale.
Quello che successo dopo, va oltre ogni più fervida immaginazione.
Aprendo la porta della sua camera da letto agli occhi miei e di mio padre era apparsa la figura di mia madre che, completamente nuda e carponi sul letto, aveva un uomo che ansimando la stava montando da dietro mentre davanti un altro maschio tenendole la testa tra le mani la insultava e le chiavava la bocca facendola guaire come una cagna in calore.
In un attimo mio padre aveva estratto il telefonino per riprendere la scena.
Immaginando una reazione violenta di mio padre, ero scappata a chiudermi nella mia camera ed incredibilmente dal corridoio dopo poche concitate frasi peraltro incomprensibili, era sceso un silenzio turbato solo dallo sbattere della porta d'ingresso della nostra casa.
segue
Il suo profumo nelle mie narici mi inebriava.
I suoi respiri caldi e leggeri sul mio corpo mi accarezzavano con la stessa dolcezza di quando ero bambina ed era lui ad occuparsi prevalentemente di me mentre mia madre pareva distratta da altre questioni.
Già allora sentivo di amare mio padre mentre verso lei la ricambiavo inconsciamente con lo stesso distacco.
Ero appoggiata nuda al corpo di mio padre anch'egli nudo.
Sentivo ancora dentro di me il calore del suo seme e le labbra della vagina ancora dischiuse dalla fantastica "Intrusione" del suo membro.. che meraviglia!
Quell'incubo che così tanto mi aveva turbata, doveva essere durato solo pochi minuti giacché aprendo il mio telefonino avevo visto che erano le tre.
Quella sera mio padre era rientrato a casa piuttosto tardi da un suo viaggio e tale era la voglia di fare l'amore, che avevamo fatto una cena veloce e leggera e poi, subito a letto per amarci.
Lui era davvero stanco dal viaggio e tuttavia, non mi aveva fatto mancare il piacere che sempre riusciva a darmi.
Anche quella notte dunque, mi aveva portata in paradiso per ben tre volte una con la lingua e due col suo amichetto (Come lo chiamavo vezzosamente anche se in verità era almeno il doppio di quello del mio ragazzo) prima di godere lui stesso riscaldandomi coi suoi caldi e potenti fiotti.
Avevamo finito di fare l'amore dopo le due ed entrambi eravamo caduti di schianto in un sonno profondo, lui per la stanchezza ed io per la soddisfazione di quei tre meravigliosi orgasmi.
Ci eravamo dunque addormentati senza lavarci e questo spiegava l'intenso olezzo e profumo di maschio che impregnava la stanza e l'umido calore che sentivo ancora tra le cosce e nella pancia.
Comunque, dopo quel traumatico risveglio, rassicurata dalla presenza di mio padre accanto a me, mi ero riaddormentata facendo sogni bellissimi.
Il mio ragazzo insisteva con me affinché mi trasferissi da lui nel piccolo appartamento che gli avevano regalato i suoi genitori che peraltro, stravedevano per me unendo le loro pressioni a quelle del figlio.
A me non era difficile tergiversare rinviando la cosa a dopo la fine degli studi e dopo il matrimonio col plausibile pretesto che essendo l'unica donna di casa, non potevo certo lasciare da solo mio padre.
Mio padre infatti, sarebbe rimasto solo se fossi andata via anch'io dopo che mia madre era scappata col suo amante.
Uno dei suoi amanti!
Io ero piccola quando in casa in assenza di mio padre, vi era un via vai di uomini che venivano a trovarla "Per lavoro!".
Impegnata com'ero a quella età con lo studio ed il gioco e col disinteresse che avevo per lei a causa dei nostri rapporti non propriamente affettuosi, non mi curavo della cosa e men che meno cercavo di capire l'origine dei rumori che provenivano dallo studio di mio padre nel quale vi era anche un divano trasformabile all'occorrenza in letto matrimoniale.
Crescendo e maturando le mie conoscenze in fatto di sesso durante la mia adolescenza, mi ero resa conto del fatto che quelle visite non avevano per niente a che fare col lavoro ma semplicemente erano incontri sessuali nei quali mia madre tradiva mio padre.
Quella presa di coscienza, pur avendo raffreddato ulteriormente i nostri rapporti conditi da minacce da parte di mia madre, non mi aveva spinta a rivelare ogni cosa a mio padre.
La goccia che aveva fatto traboccare il vaso è stata in occasione del festeggiamento del mio diciottesimo compleanno e il conseguimento con ottimi voti della mia maturità.
Neanche in quella occasione lei aveva mostrato empatia nei miei confronti e quella sera al ristorante, ci eravamo ritrovati da soli io e mio padre mentre lei, era uscita col suo amante.
Ero certa di quella cosa avendola sentita parlare con quell'uomo due giorni prima per organizzarsi grazie proprio al fatto che mio padre fosse impegnato con me.
Il nostro programma era che dopo cena, mi avrebbe accompagnata in discoteca a festeggiare anche lui insieme ai miei amici ed alcuni altri genitori.
A quel punto la cosa era troppo sporca e non ero stata capace di trattenermi oltre.
A cena, avevo raccontato ogni cosa a mio padre rivelandogli anche che in quel momento sua moglie (Mia madre) era a casa nostra a scopare con l'amante proprio nel suo letto coniugale.
Quello che successo dopo, va oltre ogni più fervida immaginazione.
Aprendo la porta della sua camera da letto agli occhi miei e di mio padre era apparsa la figura di mia madre che, completamente nuda e carponi sul letto, aveva un uomo che ansimando la stava montando da dietro mentre davanti un altro maschio tenendole la testa tra le mani la insultava e le chiavava la bocca facendola guaire come una cagna in calore.
In un attimo mio padre aveva estratto il telefonino per riprendere la scena.
Immaginando una reazione violenta di mio padre, ero scappata a chiudermi nella mia camera ed incredibilmente dal corridoio dopo poche concitate frasi peraltro incomprensibili, era sceso un silenzio turbato solo dallo sbattere della porta d'ingresso della nostra casa.
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