Frammenti di una donna: il monte di Venere di Flying Kitty
di
Yuko
genere
saffico
Due linee convergono dal tuo basso ventre verso il cavallo dei calzoni, ben delineato tra le tue cosce.
Jeans aderenti raccontano di un ventre teso che cede gradualmente a un delta rovesciato che, come saetta, indirizza verso la tua vulva.
Le cosce piene delimitano il confine di queste pieghe insondabili, emissarie di paradisi inaccessibili che invece, ora, si schiudono alla mia vista e ai miei baci audaci.
Il tessuto di cotone aderisce alle forme del tuo addome, esplicitandole con precisione fedele e disegnando il triangolo che, al di là della frontiera sotto le mutandine, racchiude i peli del tuo pube.
La cerniera del tessuto introduce e suggerisce il piccolo solco che, sotto al limitare del soffice vello, si insinuerà tra le tua labbra, oltre il piccolo faro di guardia del tuo minuto clitoride.
Dai tuoi fianchi si snoda una prospettiva sfuggente tra le tue gambe forti, verso l'imbuto del piacere nelle tue umide foglie.
Stille di rugiada, vapori di nettare, miele prezioso sta racchiuso nello scrigno morbido e muschioso al di là dell'orizzonte del tuo monte di Venere, un dosso ricco di promesse.
Vagheggio con le dita inseguendo le linee che si uniscono in angoli acuti, sotto la soffice peluria.
Le dita ripetono il percorso dello sguardo, rapito e risucchiato dal gorgo d'oblio sotto al tuo pube.
Mentre ti sfili le mutandine un regolare ciuffo di peli castani si sporge timido come nido di primule nell'acerbo prato dell'inizio della primavera. Vello curato tra inguini rosei, isolotto di mortella nel giardino liscio del monte di Afrodite, tra ordinati vialetti di pelle chiara.
La fine brughiera si infittisce insinuandosi verso la linea centrale che divide le labbra, un sentiero che adduce all'ingresso dell'Eden, umido universo di amore e di piacere.
Il percorso, costellato di sogni e desideri, finemente madido, lascia spazio a sogni e immaginazione, esalando un tenue aroma che esalta la tua eccitazione incipiente.
Le dita lasciano posto alle mie labbra che si tuffano nel soffice velcro, ne riemergono ebbre di passione, lasciando impronte di umidi baci.
Mi lascio accarezzare le labbra dal minuto crine; con la punta della lingua inseguo leggende sussurrate imprimendo la mia firma di vischiosa saliva.
Tu sussulti di piacere al contatto delicato del tuo venereo monte con la mia bocca. Il mio respiro si perde alle radici del diradato manto erboso dalle sfumature di nocciola e dai sapori di pesco.
Soffio verso la vulva che come oscuro pertugio affonda oltre la convessità del sensibile cuscinetto adiposo, in amorosa e impaziente attesa dei miei baci e delle mie note in punta di lingua.
Piccolo vortice di tenerezza, il mio respiro assorbe i tuoi umori e ti porta il lieve zefiro come fresca carezza tra le calde onde in attesa delle mie attenzioni.
Dune di morbide mucose, sensibili superfici, si stirano e si gonfiano mentre la mia lingua si perde nelle pieghe senza peli del tuo inguine, liscio e glabro sotto la calligrafia di saliva che descrive il mio amore per te.
Con discreti assalti mordicchino il morbido rilievo, convessità sinuosa e accogliente, aiuola trapuntata e ricamata di indomiti crini, setosi riflessi e languide promesse profumate di donna in amore. Riposo il capo, le gote e le labbra, avvolta dalle soffici spire, fiammelle di tiepido amore, seta filante di perdizione ineffabile.
Il guanciale racchiuso tra le tue cosce, esclusiva delizia di intimità, accoglie il mio sguardo adorante, e appoggio le mie labbra e le mie gote sulla collinetta, col cuore gonfio di serenità.
La tua mano mi accarezza i capelli, mentre ancora indugio felice sul ricamo del vestibolo dei tuoi segreti più intimi. Delicati vapori di eccitazione sublimano dalla tua vulva e si condensano nei miei organi di senso.
Due donne in intimo dialogo sensuale, senza inutili parole, si preparano a una notte d'amore, un'altra, una nuova irripetibile esperienza di simbiosi.
Jeans aderenti raccontano di un ventre teso che cede gradualmente a un delta rovesciato che, come saetta, indirizza verso la tua vulva.
Le cosce piene delimitano il confine di queste pieghe insondabili, emissarie di paradisi inaccessibili che invece, ora, si schiudono alla mia vista e ai miei baci audaci.
Il tessuto di cotone aderisce alle forme del tuo addome, esplicitandole con precisione fedele e disegnando il triangolo che, al di là della frontiera sotto le mutandine, racchiude i peli del tuo pube.
La cerniera del tessuto introduce e suggerisce il piccolo solco che, sotto al limitare del soffice vello, si insinuerà tra le tua labbra, oltre il piccolo faro di guardia del tuo minuto clitoride.
Dai tuoi fianchi si snoda una prospettiva sfuggente tra le tue gambe forti, verso l'imbuto del piacere nelle tue umide foglie.
Stille di rugiada, vapori di nettare, miele prezioso sta racchiuso nello scrigno morbido e muschioso al di là dell'orizzonte del tuo monte di Venere, un dosso ricco di promesse.
Vagheggio con le dita inseguendo le linee che si uniscono in angoli acuti, sotto la soffice peluria.
Le dita ripetono il percorso dello sguardo, rapito e risucchiato dal gorgo d'oblio sotto al tuo pube.
Mentre ti sfili le mutandine un regolare ciuffo di peli castani si sporge timido come nido di primule nell'acerbo prato dell'inizio della primavera. Vello curato tra inguini rosei, isolotto di mortella nel giardino liscio del monte di Afrodite, tra ordinati vialetti di pelle chiara.
La fine brughiera si infittisce insinuandosi verso la linea centrale che divide le labbra, un sentiero che adduce all'ingresso dell'Eden, umido universo di amore e di piacere.
Il percorso, costellato di sogni e desideri, finemente madido, lascia spazio a sogni e immaginazione, esalando un tenue aroma che esalta la tua eccitazione incipiente.
Le dita lasciano posto alle mie labbra che si tuffano nel soffice velcro, ne riemergono ebbre di passione, lasciando impronte di umidi baci.
Mi lascio accarezzare le labbra dal minuto crine; con la punta della lingua inseguo leggende sussurrate imprimendo la mia firma di vischiosa saliva.
Tu sussulti di piacere al contatto delicato del tuo venereo monte con la mia bocca. Il mio respiro si perde alle radici del diradato manto erboso dalle sfumature di nocciola e dai sapori di pesco.
Soffio verso la vulva che come oscuro pertugio affonda oltre la convessità del sensibile cuscinetto adiposo, in amorosa e impaziente attesa dei miei baci e delle mie note in punta di lingua.
Piccolo vortice di tenerezza, il mio respiro assorbe i tuoi umori e ti porta il lieve zefiro come fresca carezza tra le calde onde in attesa delle mie attenzioni.
Dune di morbide mucose, sensibili superfici, si stirano e si gonfiano mentre la mia lingua si perde nelle pieghe senza peli del tuo inguine, liscio e glabro sotto la calligrafia di saliva che descrive il mio amore per te.
Con discreti assalti mordicchino il morbido rilievo, convessità sinuosa e accogliente, aiuola trapuntata e ricamata di indomiti crini, setosi riflessi e languide promesse profumate di donna in amore. Riposo il capo, le gote e le labbra, avvolta dalle soffici spire, fiammelle di tiepido amore, seta filante di perdizione ineffabile.
Il guanciale racchiuso tra le tue cosce, esclusiva delizia di intimità, accoglie il mio sguardo adorante, e appoggio le mie labbra e le mie gote sulla collinetta, col cuore gonfio di serenità.
La tua mano mi accarezza i capelli, mentre ancora indugio felice sul ricamo del vestibolo dei tuoi segreti più intimi. Delicati vapori di eccitazione sublimano dalla tua vulva e si condensano nei miei organi di senso.
Due donne in intimo dialogo sensuale, senza inutili parole, si preparano a una notte d'amore, un'altra, una nuova irripetibile esperienza di simbiosi.
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