Vienimi dentro papà 7° - Ho dato il culo al mio papà!

di
genere
incesti

-Stai calma cucciola.. rilassati mentre ti massaggio con le dita.-

Mi diceva mio padre con un tono lieve e rassicurante nella voce mentre io, prona e con le natiche nude, mi offrivo ai suoi giochi di mano col mio buchetto inviolato sino ad allora.

-Cucciola.. ma la tua amica non ti ha spiegato come aveva fatto la prima volta?-

Mi aveva chiesto mentre percepiva dal tremore del mio corpo, la paura di provare dolore:

-Certo che me lo ha spiegato papà, ma un conto è sentire un racconto ed altra cosa sentirsi qualcosa di duro e innaturale che ti perfora l'ano.-

-Cucciola, capisco i tuoi timori, ma ti assicuro che sino a questo momento, non vi è nulla di doloroso e innaturale che massaggia la tua rosellina segreta.. è un mio ditino per di più lubrificato che sta cercando di darti piacere dove mai te lo saresti aspettato.-

Aveva aggiunto mio padre che in verità mi aveva già procurato più di un orgasmo da quando avevamo deciso di aprire quella nuova via.

Mi aveva dato un piacere diverso ma intenso e languido quando mi aveva fatto il clistere per svuotarmi le visceri ed evitare così, perdite disgustose.

Avevo goduto mentre evacuavo per quella sensazione nuova e perché nel contempo mio padre mi succhiava un capezzolo e mi strizzava la clitoride in modo sublime: Due orgasmi pazzeschi prima di svuotarmi completamente!

La mia amica me lo aveva detto spiegandomi anche che lei aveva iniziato quella pratica con un ragazzo che le piaceva e volendosi mantenere vergine per il matrimonio col suo fidanzato, non aveva trovato altra scelta che "Dargli il culo" come le piaceva ripetere in tono di sfida aggiungendo poi: "Al mio fidanzato neanche quello, solo seghe!

D'altra parte, avrà il privilegio di sverginarmi la prima notte di nozze e se mi piacerà, farò anche a lui un pompino con ingoio.. cos'altro ancora, anche il culo prima di sposarmi? E no! Questo proprio no!"

Mio padre al quale avevo raccontato quella cosa, aveva intuito che oltre al fatto di essere una "Moglie troia prima ancora di sposarsi" era anche previdente e si teneva alla larga dal rischio di rimanere incinta godendosi lo stesso i piaceri del sesso facendosi sodomizzare e succhiando gli amici che la ricambiavano leccandole la fichetta vergine.

A seguito di quei miei racconti che mio padre (rifiutandosi di penetrarmi con tutti i rischi che avremmo corso), aveva deciso di farmi provare il piacere tanto decantato dalla mia amica.

Dopo quella prima meravigliosa notte in cui con mio padre avevamo goduto scambiandoci il piacere con le mani e la bocca, avevamo continuato per tutte le notti successive perfezionando la tecnica e superando definitivamente ogni remora legata al fatto che vivessimo un rapporto incestuoso.

Mio padre, dietro la mia insistenza aveva anche cominciato a giocare col suo "cannone" con le labbra del mio sesso e la clitoride che appariva ogni giorno più ricettiva e turgida al punto che talvolta dopo pochi strusciamenti col suo glande, mi esplodevano orgasmi violenti con emissione di caldi fluidi di piacere.

Nonostante il godimento che sempre riusciva a darmi, sentivo che qualcosa mancava ancora e dunque, avevo cominciato ad implorarlo: "Mettimelo dentro papà.. mettimelo dentro ti prego!"

Dopo circa un mese di quei giochi, cedendo alle mie implorazioni, aveva cominciato ad infilarmi il glande tra le grandi labbra sfiorando appena le piccole ancora ben chiuse come valve di un frutto di mare.

Mi faceva impazzire di godimento con quelle penetrazioni appena accennate che culminavano con potenti eiaculazioni sulla mia pancia, sui miei seni o tra le mie labbra oramai abituate a riceverlo dentro ed ingoiare il suo seme senza più perderne una goccia.

-Papà ti prego.. mettimelo dentro.. ti prego!-

-Cucciola non possiamo!

Non possiamo correre il rischio di metterti incinta.. non possiamo!-

Mi ripeteva.

In quei momenti avevamo anche chiarito che ne io ne lui avremmo potuto fare l'amore col preservativo.

Io avevo già provato una volta col mio ragazzo con un risultato disastroso ed anche mio padre d'altra parte, non riusciva ad avere una buona erezione con quel cappuccio di gomma addosso.

-Amore.. cucciola di papà.. in attesa del momento propizio per il grande salto, facciamo come la tua amica, mi regali il fiorellino nascosto tra le tue natiche dando tempo al tempo per la scelta definitiva se lo vorrai ancora.

Piuttosto cucciola, non mi hai ancora detto se col tuo ragazzo fai l'amore completo.-

-Certo papà, l'abbiamo fatto una volta e ci siamo sporcati di sangue ma poi, per evitare i rischi di cui parli anche tu, ci siamo limitati a farlo entrare per metà e poi, lo estrae e finisce lui con la mano.

Qualche volta lo faccio venire anch'io con la mano ma non mi piace quando mi sporca.. con lui non è come con te papà!

Lo sai, adoro il tuo seme e non mi stancherei mai di berlo o spalmarmelo sul viso o sulle tette.. mm.. che gusto.. che piacere.. che profumo.. me ne inebrio ogni volta.. è la tua sborra papà.. è il seme che mi ha dato la vita ed io vorrò quello e solo quello per sempre!-

Mio padre mi aveva convinta ed avevo così deciso che gli avrei dato il culo prima ancora che mi prendesse la fica!

In un certo senso ero contenta di questo giacché ero convinta di essere stata già sverginata dal mio ragazzo.

Mi sbagliavo!

Ma di questo racconterò in un prossimo episodio.

Dunque, nella vasca da bagno, mi padre mi aveva infilato nel culo la cannula ben lubrificata della soluzione emolliente del clistere.

Dopo una prima evacuazione, mi aveva riempita ancora e, mentre dietro suo suggerimento mi trattenevo, lui mi baciava sulla bocca, mi succhiava i capezzoli e nel contempo mi stimolava la clitoride sino al punto di farmi esplodere insieme l'orgasmo ed il getto caldo e pulito dal mio buco del culo.

Dopo il terzo lavaggio intestinale, mio padre mi aveva lavata e massaggiata tutta nella vasca piena di acqua tiepida e sali al profumo d'oriente.

Dopo avermi ben asciugata, mi aveva fatta distendere sul letto carponi e da dietro mi aveva leccato il buco del culo e la fica facendomi avere un nuovo orgasmo.

Poi, tenendomi sempre nella medesima postura, mi aveva spalmata di una crema emolliente ed aveva cominciato a giocare con le dita ugualmente lubrificate.

All'iniziale piacere col primo dito, avevo cominciato ad avere qualche disturbo con l'introduzione del secondo e terzo dito che roteando continuavano ad aprirmi lo sfintere anale.

Tremavo!

-Cucciola rilassati e rilassa i muscoli dello sfintere.. spingi come se dovessi defecare tanto hai l'intestino pulito e non può succede niente.-

Aveva ragione mio padre e, seguendo i suoi consigli, il fastidio di quelle intrusioni andava scemando sino a divenire piacere.

Un piacere nuovo, diverso e ugualmente intenso di quello che mi procurava la stimolazione vaginale.

-Sei pronta cucciola?-

Mi aveva chiesto mio padre accarezzandomi la fica con la mano libera.

-Si!-

Avevo risposto con un filo di voce mentre avrei voluto gridare al mondo che mio padre stava per prendersi la mia verginità anale: "SIIIIIIIII!"

Avevo ripetuto per altre tre volte ad alta voce: "SIIIIII papà prenditi il mio culo!-

Prima che appoggiasse la sua impressionante verga tra le chiappe, mi ero girata e dopo averlo visto gonfio e turgido come mai prima, il mio cuore aveva cominciato a battere come impazzito ed io:

-Papà, girami, voglio guardarti negli occhi nel momento in cui apri la tua bambina per sfiorarle il cuore con l'artefice della sua vita.-

A quel punto mio padre mi aveva girata in posizione supina e ponendomi un cuscino sotto i glutei, si era portato le mie gambe sulle spalle.

Avevamo gli occhi dell'uno puntati su quelli dell'altra quando, dopo aver appoggiato il glande alla fessura appena appena dilatata, aveva cominciato a spingere:

-Spingi cucciola.. spingi..-

-Spingi papà.. spingi piano.. ti sento..-

-Cucciola spingi.. spingi.. sento che ti stai aprendo..-

-Ahi.. ahi.. papà mi fai male ma mi piace.. mmm..spingi ancora papa spingi.. piano.. piano..-

Uno strano rumore, sordo e violento e acuto come una scudisciata avevano scosso i miei orecchi e la mia mente mentre la cappella, lacerando dolorosamente il mio sfintere anale, si era fatta largo nel mio corpo definitivamente profanato.

Avevo urlato, un urlo breve e lacerante che aveva scosso tutta la stanza ,mentre mio padre, definitivamente dentro di me, si accasciava sul mio corpo per tempestarmi di baci il viso e la bocca.

Quei baci e quelle carezze avevano sortito l'effetto di far scomparire il dolore e come d'incanto sostituirlo con sensazioni di piacere languido e violento al tempo stesso:

-Inculami papà.. inculami.. godimi tutta e fammi godere.. fammi sentire che sono la tua donna.. la tua femmina.. la tua cagna.. godo.. godo.. papà godooooo.. godi anche anche tu.. scaldami tutta.. scaldami lo stomaco, il cuore ed il cervello coi tuoi fiotti bollentiiiiiii!!!!!-

Il volto di mio padre era stravolto dal piacere e dalle mie incitazioni mentre i nostri occhi fissi ed uniti per l'eternità, lanciavano dardi infuocati di una libidine senza tempo.

segue

scritto il
2023-01-18
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