Il circo 3 - Il nano e lo stallone
di
Andrea2022
genere
incesti
La notte, alla chiusura degli spettacoli, l'enclave del circo si trasformava in un parco delle orge dove ogni tipo di accoppiamento era possibile.
Nella notte, gli ansimi, le grida e le urla di piacere, sostituivano i comandi, i rumori ed i ruggiti che si alternavano durante gli spettacoli.
Era possibile persino che una coppia di ballerini, vivesse in modo discreto ed appartato come vorrebbe la comune morale e dopo ogni loro numero, si ritirassero nella loro roulotte e facessero l'amore davvero come una coppia innamorata e fedele indifferente alla bolgia promiscua e lussuriosa di cui erano circondati.
Vi era poi un giovane mago che tutti chiamavano "La femminuccia" per via della sua conclamata omosessualità sempre disponibile a dare piacere a qualunque maschio del circo che glielo chiedesse.
Naturalmente la sua indole e la sua psiche femminile, lo rendevano "amica" e confidente di tutte le altre donne del circo con una particolare intimità con la figlia del capo della quale conosceva ogni segreto compreso i rapporti incestuosi che intratteneva con tutti i suoi famigliari (Padre, madre e fratello).
Vi erano poi i trapezisti 2 coppie che convivevano nella stessa roulotte in un perfetto scambio di ruoli che li aveva portati ad avere 4 figli le cui madri erano certe mentre la paternità era volutamente ignorata.
Naturalmente, anche quelle due donne non perdevano occasione per sollazzarsi col capo quando lui era in buona e col nano sempre arrapato e disponibile.
Ma tornando alle due gemelle "più gemelle del mondo", ed alla prima volta che il nano le aveva portate dall'uomo dei cavalli, le sorelle, dopo essere state montate e riempite a dovere dai due maschi, si erano sedute a riposare a gambe larghe e con le fiche che colavano sborra, su una balla di fieno.
Di fronte a loro si ergeva imponente la figura dello stallone accarezzato dall'uomo dei cavalli.
Accanto a lui in piedi e con la testa sotto la pancia della bestia, stava il nano che girato di spalle verso le due ragazze, pareva agitarsi con lievi movimenti ritmici.
Il cavallo stimolato dalle carezze del padrone pareva emettere degli sbuffi di approvazione che venivano subito seguiti da un soffio nervoso e dal sordo rumore dello zoccolo sbattuto a terra.
Improvvisamente dal fianco sinistro del nato era apparso qualcosa che assomigliava ad una grossa cipolla che aveva spinto le ragazze a scambiarsi un'occhiata interrogativa.
L'enigma era stato subito risolto quando il nato, spostandosi verso destra, aveva esposto alla vista delle due, il cazzo del cavallo con in testa la cappella violacea seguita da una parte chiara e terminante in modo tozzo e scuro sino all'attaccatura di due grossi coglioni neri.
Le ragazze che al loro ingresso nella stalla avevano appena notato la sacca chiusa sotto la pancia del cavallo, erano state scosse a quella vista emettendo un grido strozzato di stupore.
Le due erano gemelle anche nelle reazioni emotive!
Senza più essere trattenuta dal palmo della mano del nano, quella verga dondolava dura e minacciosa ai movimenti nervosi della bestia:
-Cosa fate li impalate!-
Aveva gridato il nano rivolto alle due sorelle:
-Avete visto anche voi come è arrapato Gitano (Così si chiamava lo stallone.) avvicinatevi e accarezzatelo anche voi come ho fatto io.-
Le due, come eseguendo l'ordine di un ipnotizzatore, si erano alzate ed insieme, rilasciando filamenti di sperma tra le cosce, si erano avvicinate all'animale:
-Toccatelo.. toccatelo.. non morde mica!
In fondo è un cazzo che assomiglia al mio anche se è un po' più lungo.-
Ubbidendo come se fosse un ordine, avevano incominciato ad accarezzarlo entrambe traendone un piacere che le aveva scosse come un brivido di freddo:
-Provate a masturbarlo e leccategli la cappella!-
Aveva proseguito il nano con un tono più perentorio.
Entrambe lo avevano accarezzato e masturbato con le mani e mentre la prima era riuscita a leccarlo, l'altra non aveva neanche fatto in tempo che un fiume di sperma aveva preso a colare come una fontanella dopo il primo spruzzo che aveva colpito la ragazza in pieno volto.
Piangendo in maniera disperata per quanto era successo, le ragazze erano scappate e, attraversando il campo completamente nude, erano riparate nella loro roulotte.
segue
Nella notte, gli ansimi, le grida e le urla di piacere, sostituivano i comandi, i rumori ed i ruggiti che si alternavano durante gli spettacoli.
Era possibile persino che una coppia di ballerini, vivesse in modo discreto ed appartato come vorrebbe la comune morale e dopo ogni loro numero, si ritirassero nella loro roulotte e facessero l'amore davvero come una coppia innamorata e fedele indifferente alla bolgia promiscua e lussuriosa di cui erano circondati.
Vi era poi un giovane mago che tutti chiamavano "La femminuccia" per via della sua conclamata omosessualità sempre disponibile a dare piacere a qualunque maschio del circo che glielo chiedesse.
Naturalmente la sua indole e la sua psiche femminile, lo rendevano "amica" e confidente di tutte le altre donne del circo con una particolare intimità con la figlia del capo della quale conosceva ogni segreto compreso i rapporti incestuosi che intratteneva con tutti i suoi famigliari (Padre, madre e fratello).
Vi erano poi i trapezisti 2 coppie che convivevano nella stessa roulotte in un perfetto scambio di ruoli che li aveva portati ad avere 4 figli le cui madri erano certe mentre la paternità era volutamente ignorata.
Naturalmente, anche quelle due donne non perdevano occasione per sollazzarsi col capo quando lui era in buona e col nano sempre arrapato e disponibile.
Ma tornando alle due gemelle "più gemelle del mondo", ed alla prima volta che il nano le aveva portate dall'uomo dei cavalli, le sorelle, dopo essere state montate e riempite a dovere dai due maschi, si erano sedute a riposare a gambe larghe e con le fiche che colavano sborra, su una balla di fieno.
Di fronte a loro si ergeva imponente la figura dello stallone accarezzato dall'uomo dei cavalli.
Accanto a lui in piedi e con la testa sotto la pancia della bestia, stava il nano che girato di spalle verso le due ragazze, pareva agitarsi con lievi movimenti ritmici.
Il cavallo stimolato dalle carezze del padrone pareva emettere degli sbuffi di approvazione che venivano subito seguiti da un soffio nervoso e dal sordo rumore dello zoccolo sbattuto a terra.
Improvvisamente dal fianco sinistro del nato era apparso qualcosa che assomigliava ad una grossa cipolla che aveva spinto le ragazze a scambiarsi un'occhiata interrogativa.
L'enigma era stato subito risolto quando il nato, spostandosi verso destra, aveva esposto alla vista delle due, il cazzo del cavallo con in testa la cappella violacea seguita da una parte chiara e terminante in modo tozzo e scuro sino all'attaccatura di due grossi coglioni neri.
Le ragazze che al loro ingresso nella stalla avevano appena notato la sacca chiusa sotto la pancia del cavallo, erano state scosse a quella vista emettendo un grido strozzato di stupore.
Le due erano gemelle anche nelle reazioni emotive!
Senza più essere trattenuta dal palmo della mano del nano, quella verga dondolava dura e minacciosa ai movimenti nervosi della bestia:
-Cosa fate li impalate!-
Aveva gridato il nano rivolto alle due sorelle:
-Avete visto anche voi come è arrapato Gitano (Così si chiamava lo stallone.) avvicinatevi e accarezzatelo anche voi come ho fatto io.-
Le due, come eseguendo l'ordine di un ipnotizzatore, si erano alzate ed insieme, rilasciando filamenti di sperma tra le cosce, si erano avvicinate all'animale:
-Toccatelo.. toccatelo.. non morde mica!
In fondo è un cazzo che assomiglia al mio anche se è un po' più lungo.-
Ubbidendo come se fosse un ordine, avevano incominciato ad accarezzarlo entrambe traendone un piacere che le aveva scosse come un brivido di freddo:
-Provate a masturbarlo e leccategli la cappella!-
Aveva proseguito il nano con un tono più perentorio.
Entrambe lo avevano accarezzato e masturbato con le mani e mentre la prima era riuscita a leccarlo, l'altra non aveva neanche fatto in tempo che un fiume di sperma aveva preso a colare come una fontanella dopo il primo spruzzo che aveva colpito la ragazza in pieno volto.
Piangendo in maniera disperata per quanto era successo, le ragazze erano scappate e, attraversando il campo completamente nude, erano riparate nella loro roulotte.
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