Nelle docce della palestra

di
genere
gay

Ciò che mi è capitato è stato bellissimo.
Qualche giorno fa ero andato in palestra, come di consueto, ma un po' più tardi rispetto al solito.
Appena arrivato iniziai ad allenarmi, quel giorno dovevo allenare le gambe, mi spostai quindi nella zona macchine e iniziai la mia sessione di allenamento. Saremmo stati in totale meno di una decina,tutti uomini un po' avanti con l'eta, io ero il più giovane,faccio la terza liceo. Fatto sta che piano piano se ne stavano andando tutti e rasi ad allenarmi io solo con un uomo sui quarant'anni; io ero nella sala macchine e lui in quella dei pesi quindi ci incrociammo poco durante la serata. Feci un'ora e mezza di allenamento e una volta finito andai negli spogliatoi per farmi la doccia, cambiarmi e poi tornare a casa; intanto quel signore si stava ancora allenando.
Arrivai negli spogliatoi e notai che non c'era più nessuno, nessun armadietto aveva il lucchetto,tranne il mio e quello del signore che scoprii essere vicino al mio.
Stavo per spogliarmi quando sentii dei passi, era lui, aveva finito l'allenamento.
Mentre mi stavo spogliando disse sorridendo: "Siamo rimasti solo noi due"
Io sorrisi a mia volta e una volta completamente nudo mi diressi verso le docce. Iniziai a fare scorrere l'acqua e vidi che anche lui, completamente nudo, si doveva fare la doccia. Di fisico non era male ma subito il mio sguardo venne catturato dal suo cazzo che anche se moscio era enorme.
Intanto ci scambiavamo occhiate e sorrisini, mi era venuta una voglia assurda. Era nella doccia davanti a me e subito mi venne il lampo di genio. Con me avevo la chiave dell'armadietto e la feci cadere. Lui sentì il rumore della chiave e guardò verso di me. Io qui di mi misi di spalle rispetto a dove era lui e mi abbassai per prenderla: ero col culo all'aria bello aperto verso di lui.
Mentre ero piegato spostai leggermente lo sguardo e notai, senza farmi vedere da lui che lo stavo guardando, che mi stava fissando il culo e che piano piano il suo bellissimo cazzo si stava indurendo.
Feci qualche micro passettino indietro verso di lui ma ancora niente, era fermo col cazzo dritto. Io, non sapendo che altro fare per farmi inculare, gli chiesi: "Scusami, potresti aiutarmi? Non trovo più la chiave e non la trovo."
Detto ciò lui mi rispose con voce tremolante: "C...certo."
Si avvicinò a me da dietro e lì mi venne un altro lampo di genio. Indietreggiai appena era abbastanza vicino e di conseguenza mi toccò il culo col cazzo. Mi alzai di colpo, era tutto rosso, feci una faccia falsamente stupita che poi tramutai in un sorriso. Non dicemmo nulla, neanche una parola, presi il suo cazzo in mano e me lo infilai immediatamente nel culo. Era rossissimo. Gli presi le mani e me le misi sui fianchi, appoggiai le mie sul muro, girai la testa verso di lui e dissi: "Fammi vedere cosa sai fare."
Cambiò subito espressione, iniziò quindi a incularmi aumentando sempre più la velocità. Continuava a sbattermi poi venne tantissimo dentro il mio culo.
Presi infine la chiave da terra, uscimmo dalle docce andammo verso gli armadietti. Aprii il mio, mi chinai a prendere la borsa e subito, una volta che ero piegato, colse l'occasione e me lo rimise dentro, sbattendomi di nuovo e venendomi ancora dentro, tanto non c'era nessuno negli spogliatoi.
Ci vestimmo e uscimmo dalla palestra. Una volta fuori ci scambiammo i numeri di telefono per poi proseguire verso le nostre case
scritto il
2023-02-04
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