Il gioco di mia moglie 2. Masturbandomi con le mutandine dell'amica di mia moglie.

di
genere
dominazione

"Cucciolo? Che stai facendo?"
Oh cazzo. Mia moglie mi ha beccato a masturbarmi. Mi sono svegliato molto presto stamattina, il cazzo già duro, i pensieri subito rivolti a Giulia, l'amica di mia moglie. Mi sono sincerato che Silvia, a letto di fianco a me, stesse ancora dormendo, apro il comodino e frugo dentro alla ricerca del perizoma di Giulia. Eccolo, l'ho trovato. Lo avvolgo attorno al cazzo sempre più duro, lo faccio scorrere lentamente lungo l'asta, accarezzando il glande. Penso alla bocca di Giulia, le sue labbra piene, carnose, ricordano quelle di Angelina Jolie, la forma fatta apposta per accogliere un cazzo, baciarlo, succhiarlo. Mi immagino il mio cazzo fra le sue labbra, devo rallentare il movimento che era diventato quasi frenetico.
Sento mia moglie muoversi al mio fianco, mi volge la schiena, e sospira.
"Allora? Cos'era quel fruscio? Cosa stai combinando?"
Stacco la mano dell'uccello, tiro su veloce i boxer per provare a coprirmi e spingo via le mutandine di Giulia.
"No, niente…"
Silvia si gira spostandosi sul mio lato del letto, allunga la mano appoggiandola sul cazzo ancora durissimo.
"Niente eh? E questo cos'è? Ti stavi masturbando. Pensavi all'incontro con le mie amiche, non è così?"
Negare l'evidenza la farebbe solo incazzare. Confesso subito, sperando di chiudere l'incidente senza troppe conseguenze, mentre Silvia è ancora nel dormiveglia.
"Si, è vero, scusami."
"E fai bene a scusarti, lo sai che ti puoi toccare solo col mio permesso."
"Si, ho sbagliato."
"Sei il solito maiale. Ti organizzo tutti questi appuntamenti con le mie amiche che ti sottomettono come tu desideri ma non ti basta mai? Forse dovremmo sospenderli, finché non diventi più ubbidiente."
"No, no, non è il caso!"
"Mmhh, vedrò che decisione prendere. Dipenderà da quanto sarai servizievole nelle prossime settimane. Ma ora dimmi, vorresti che continui io, con la sega?"
Silvia ha ancora la mano sul cazzo, la muove lentamente, su e giù.
"Sarebbe bellissimo Silvia."
"Da quanto non ti faccio una sega? Sai che non mi ricordo? D'altronde te ne fai già tu in quantità assurda, sei rimasto un adolescente, continuamente col pisellino in mano. Ma dimmi, a chi di noi ragazze stavi pensando, mentre ti segavi di nascosto? Fammi indovinare. A Carla, come al tuo solito? O a Giulia, la tua nuova amica a cui hai leccato i piedi?"
"Ma no, penso sempre a te."
"Bugiardo."
Silvia stacca la mano dal cazzo e si gira dall'altra parte, dandomi la schiena.
"Lasciami dormire. Lo sai quanto mi piace restare al calduccio sotto le coperte, almeno nel weekend. Tu rimani qua, e non toccarti. Quando ti cala l'erezione scendi e prepara la colazione, che poi arrivo. Ah, ti ho messo da parte la pila di vestiti da stirare. Portati avanti col lavoro, mentre aspetti, che hai la giornata piena di faccende domestiche."
"Certo Silvia."
Tempo due minuti e già dorme. Non so come faccia ad avere la capacità di riaddormentarsi all'istante. Provo a tastare con la mano sotto al letto alla ricerca delle mutandine di Giulia, se le trovasse mia moglie sarebbero davvero cazzi.
"Cosa stai combinando? Cosa cerchi sotto il letto? Ti ho detto di lasciarmi dormire."
"Scusami, mi si è slacciato l'orologio mentre dormivo…"
"O mentre ti segavi, più probabile. Lascialo li, va a fare quello che ti ho detto."
"Si, subito."
Fortunatamente ho trovato le mutandine, le stringo in mano ed esco dal letto cercando di non fare più rumore. Quando arrivo in cucina preparo la moka e verso il succo, metto in tavola con due brioches. Raccolgo le mutandine di Giulia che avevo appoggiato sullo sgabello, le porto al viso, e annuso. Si percepisce ancora il suo odore, e a momenti torna l'erezione. Valuto se concludere la sega in bagno. La tentazione è forte, voglio annusare di nuovo le mutandine e rievocare il mio primo incontro con Giulia. Ma non è davvero il caso, Silvia potrebbe scendere da un mimento all'altro, se mi beccasse di nuovo col cazzo in mano la farei incazzare sul serio. E poi rivedrò comunque Giulia tra qualche ora. Appena Silvia uscirà per passare da Carla potrò andare anch'io a trovarla di nascosto. Dovrei mettere a posto in giardino ma m'inventerò una scusa. È da quando Giulia mi ha dato appuntamento per questo sabato mattina che non penso ad altro, continuo a rivivere nella mia testa le immagini dei suoi piedi, le belle gambe, il culo fasciato dalla gonna elegante, la sua voce profonda e sensuale, quella bocca da pompinara. E la sua mano, che mi ha accarezzato il cazzo con un tocco magnifico, che quasi le venivo sopra dopo pochi secondi, neanche fossi un adolescente in calore.
Cara mogliettina, non ho bisogno della tua sega per divertirmi, oggi. Ma ecco che sta arrivando, sento dei rumori. L'ultima sniffata alle mutandine di Giulia poi sarà meglio nasconderle, sotto il mucchio di cose da stirare.

(Continua. Ho ripreso le avventure della mia prima storia su ER su suggerimento di una lettrice a cui era piaciuta. Per scrivermi,

iosonoimmaginario @ protonmail.me

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scritto il
2023-02-06
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