Lettera a Perla (15. Sfumature)
di
Occhi di Smeraldo
genere
etero
La mia giornata caotica si conclude con dentifricio e spazzolino. Ora sono nel silenzio. Medito sulla tua assenza seduto sul divano. Ho in grembo un barattolo di Nutella che finirò entro la mezzanotte. Ricordo certe sere, senza di te, in cui le mie mani carezzavano il mio desiderio che il ricordo di te mi innescava e la mia immaginazione incendiava. Una voglia di averti, implacabile nel senso letterale del termine: una voglia di te, che non si placa mai.
Stasera no.
Non sogno ad occhi aperti le mie mani sul tuo corpo sodo, la pelle liscia e calda, la mia lingua nel tuo sesso infuocato o i nostri corpi nudi danzare in ritmi sincopati.
Penso ai tuoi occhi.
Mi torturo con infinita dolcezza evocando i tuoi sguardi.
Gli sguardi furtivi e obliqui che mi lanciavi.
Vedo i tuoi occhi che mi sorridono mentre mi chino a baciarti sulla bocca.
Li perdo per qualche attimo quando affondi il tuo volto nel mio collo per annusarmi.
Hai gli occhi socchiusi mentre sollevi la testa dal letto per guardarmi mentre ti bacio su tutta la pelle.
Non vorrei vedere mai più i tuoi occhi tristi e angosciati che mi trasmettono tutto il loro dolore.
Scorgo i dubbi e le paure in fondo alle tue pupille ogni volta che ne hai.
Scruto la tua anima attraverso i tuoi occhi e mi esplode il cuore di felicità ogni volta che sei felice tu.
Hai occhi timidi da gazzella quando ti bacio il palmo delle mani.
Hai gli occhi intriganti di un felino se mi sbirci da sopra la spalla quando sono dietro di te.
Il sole caldo e i tuoi occhi scintillanti quel giorno sulla spiaggia, insieme.
L’acqua che scorre sul tuo viso e il tuo sguardo incantevole con le ciglia bagnate dal mare.
Le palpebre sbattono forte, si serrano e poi si spalancano: occhi negli occhi mentre facciamo l’amore.
Pieni di lacrime di gioia, colmi di lacrime di dolore.
Stravolti e tesi dalla fatica e dall’impegno con occhiaie scure.
Teneramente assonnati la mattina.
Rossi e socchiusi dal sonno la sera tardi.
Altre volte ammiccano con lo sguardo sensuale dalle ciglia che si socchiudono.
Truccati con il colore che preferisco.
Vedo i tuoi occhi felici.
Penso ai tuoi occhi.
E l’assenza di te mi divora a brandelli come un mostro maligno.
Infinitamente solo, con pensieri e congetture, emozioni e desideri, ma mi manca la tua voce.
Monologhi, ma non sono pazzo, perché in realtà non parlo da solo: sto parlando a te, senza poter sentire le risposte.
A cosa pensi gatta dolce?
Cosa provi in questi giorni che non possiamo vederci?
Quali tormenti hai nell’anima?
La mia mano scorre piano sul tuo zigomo in una carezza leggera fino ad accogliere la tua guancia nel palmo. Mi fermo così, con il pollice che ti sfiora le labbra e le dita che ti asciugano una piccola lacrima.
Sussurro nel silenzio parole d’amore al vento di scirocco.
Solo.
Sogno: nuotiamo completamente nudi, insieme, in un’acqua trasparente e immobile come il cristallo, ma calda e accogliente.
I brividi non sono di freddo.
Le mie dita scorrono sulla tua pelle, le nostre gambe si intrecciano e le nostre bocche si uniscono.
Sogno di luce accecante.
Noi. Brilliamo come diamanti roventi di passione.
Ti penso e il cuore si scioglie.
Ho chiuso le persiane in faccia alla notte che si avvicina rapida.
Il riscaldamento è acceso e sotto i vestiti la mia pelle è calda, ma ho i piedi e le mani gelate.
Ricordo tutte le volte che mi hai detto di quanto ti ecciti sentire il mio odore ...
Mi sembra di sentire il rumore di te che mi annusi.
Sarà che è calato il buio, non so, ma il sangue ha cominciato a scorrere veloce come la mia fantasia.
Vado a fare una doccia per scaldarmi, ma è una scusa: voglio “immaginarti”.
Il mio bagno è più caldo delle altre stanze.
Mi tolgo il maglione e sbottono meccanicamente la camicia che butto in un angolo insieme ai pantaloni e al resto.
Entro nella doccia e sento sotto i piedi la ceramica fredda.
Apro l’acqua al massimo: è fredda!
Dopo qualche secondo, mi infilo sotto il getto che ha raggiunto la giusta temperatura.
L’acqua mi batte sulla testa bagnandomi i capelli, scorre sul mio viso carezzandomi le labbra, il collo, le orecchie. Chiudo gli occhi e sento il calore delle tue labbra sulle palpebre, sui lobi delle orecchie. La tua lingua gioca con il mio orecchino, scende come l’acqua sul lato del mio collo, entra nella mia bocca tra le mie labbra socchiuse.
L’acqua ti bagna i capelli e li rende pesanti. Mi guardi con i tuoi occhioni e sorridi. Sul tuo viso bagnato scivolano i miei baci. La mia bocca accoglie la tua lingua ardente: ti succhio la lingua eccitandomi.
L’acqua scorre insieme alle mie dita sulla tua schiena mentre le tue dita scivolano dal mio collo ai miei capezzoli.
L’acqua della doccia è calda come la tua lingua nella mia bocca.
Sono le tue mani che mi accarezzano o è l’acqua che scorre sui miei fianchi?
Le mie mani scivolano sul tuo sedere come l’acqua scivola sul mio sesso eretto. Ho gli occhi chiusi e sento una mano ferma che lo afferra e comincia a muoversi con decisa perizia.
Ti immagino mentre, in punta di piedi, scendi appoggiando i glutei sui talloni sollevati da terra, una mano sul mio ventre.
La tua bocca bollente si chiude sul mio glande pulsante e scorre fino alla base del mio pene turgido.
Non sono concesse piccole variazioni, girandole della tua lingua o piccoli morsi: il ritmo cadenzato è incalzante, rapido, metodico.
Ti guardo e ti vedo, anche se ho le palpebre chiuse, mentre mi lanci uno sguardo furtivo e compiaciuto di darmi piacere con la tua bocca morbida
Il ritmo aumenta, la tua mano stringe quando scorre verso di me e allenta lievemente la presa quando torna verso di te, all’unisono con la tua bocca che mi succhia vorace.
Vedo le tue cosce allargate ai lati delle mie gambe con le ginocchia sospese. L’acqua scorre sulla tua pelle e si insinua sotto di te carezzandoti piano il sesso eccitato dal mio piacere mentre le gocce che scorrono sulla tua schiena scivolano tra le tue chiappe rotonde e raggiungono le altre.
Senti che sono al limite. I brividi mi scuotono. Confondo i tuoi impercettibili mugolii con i miei. Un’accelerazione crescente si interrompe: vengo nella tua bocca che continua a succhiarmi voracemente mentre bevi il mio seme infuocato che scorre come l’acqua calda che continua a scorrere su di noi.
Il mio corpo vibra di piacere.
Rimango sotto l’acqua mentre ti sogno uscire e asciugarti con un grande accappatoio bianco che abbandoni poi ai tuoi piedi. Mentre ti asciughi i capelli con il phon, ti contemplo mentre sei di spalle davanti allo specchio, completamente nuda, nella tua fulgente bellezza.
Guardo le tue mani infilarsi nei capelli. Seguo la linea del tuo seno prima di lato e poi nello specchio.
Guardo la tua magnifica schiena, le tue fossette e il tuo bel culo scolpito, i fianchi rotondi, le cosce tese e i piedi da ballerina. Esco anch’io e mi faccio asciugare i capelli da te seduto davanti a te sulla seggetta chiusa del vaso. Ti cingo la vita mentre spegni i phon e lo appoggi sul piano del lavabo.
La mia lingua gioca con i tuoi capezzoli mente le mie mani ti afferrano le chiappe: che gran culo che hai!
La mia bocca ti succhia i capezzoli, poi le areole e poi il seno per quanto può entrare. I capezzoli sono duri e le areole si sono gonfiate di piacere.
Ti tocco con entrambe le mani senza tregua, le dita ti carezzano, ti sfiorano, ti titillano, ti penetrano, ovunque, ti fanno eccitare senti che trattengo la mia foga e misuro l’intensità sul tuo piacere.
Ti sposto sul letto e resto in piedi eretto davanti a te sdraiata di schiena. Ti guardo ancora: nel mio sogno ho tutto il tempo che voglio.
Nel mio sogno il tempo non conta e i miei occhi possono assaporare il tuo sguardo che gronda piacere. Posso scorrere lungo le tue cosce tornite fino alla tua vulva carnosa sfacciatamente eccitata. Gemi mentre la mia lingua scivola sul tuo clitoride, si infila dentro di te e le mie mani ti strapazzano le tette.
Il mio sesso nudo si infila piano dentro di te che sei arroventata: sento un calore immenso.
Mi guardi dritta negli occhi ansimando forte mentre il mio ritmo incalzante è pura fantasia come il tuo respiro affannato.
Sei sotto di me, sei sopra di me mentre avidamente fantastico di strapazzarti quel tuo sedere favoloso. Tu ti muovi sopra di me sollevando il bacino, ruotando il bacino. Le mie mani non hanno paura di lasciarti lividi sulla tua pelle troppo delicata e ti afferrano libere con la foga del sogno, ti tirano sul mio sesso eccitatissimo dando il ritmo al tuo corpo che segue il mio piacere. Immagino che il tuo piacere segua il mio crescente godimento. In un colpo di palpebre sei sulle ginocchia con il viso sulle lenzuola. Le tue chiappe sono solide e magicamente intatte sotto quel fuoco di fila a cui le sottopongo. Le stringo forte mentre ti penetro con voglia e foga crescente. Girati e guardami gatta dolce, guardami negli occhi. Sentimi gatta focosa, godi della mia irruenza più di quanto godo io.
Fossette adorate... Confuso nel sogno sono dentro di te indifferentemente nel tuo sesso bagnato o nell’anello fatato. I tuoi occhi brillano nell’attimo in cui vengo per la seconda volta dentro l’essenza di te. Il mio seme scivola per la seconda volta insieme all’acqua della doccia.
Ti desidero ancora.
Mi scateni un desiderio infinito.
Lascio ancora scorrere l’acqua su di me pensando che sono le tue dita che mi danno piccole carezze dopo aver fatto l’amore.
Aspetto che il turgore diminuisca lentamente.
Esco gocciolante e mi infilo l’accappatoio.
Mi asciugo i capelli. Guardo i miei occhi arrossati dal piacere che mi hai dato.
Li chiudo e ti vedo mentre mi sorridi e mi dici come qualche giorno fa:“Oggi sono piena di pensieri, solo per te”.
Ora ci starebbe bene un bicchiere di vino con qualche cubetto di mortadella. Vorrei abbracciarti così calda dalla doccia, dal sesso e dal vino vestita di pantaloni morbidi e maglioni larghi per poterti carezzare ancora.
Ho voglia di sentire il sapore del vino nella tua bocca e veder brillare i tuoi occhi mentre mi sorridi.
Vorrei sentirti prendermi un po’ in giro sulle mie debolezze e i miei difetti e fare finta di arrabbiarmi per poterti sculacciare delicatamente.
Ti vorrei avere tra le braccia e respirare nei tuoi capelli.
Carezzare la tua pelle ancora e farti venire ancora.
Vieni qui: baciami gatta dolce.
Stasera no.
Non sogno ad occhi aperti le mie mani sul tuo corpo sodo, la pelle liscia e calda, la mia lingua nel tuo sesso infuocato o i nostri corpi nudi danzare in ritmi sincopati.
Penso ai tuoi occhi.
Mi torturo con infinita dolcezza evocando i tuoi sguardi.
Gli sguardi furtivi e obliqui che mi lanciavi.
Vedo i tuoi occhi che mi sorridono mentre mi chino a baciarti sulla bocca.
Li perdo per qualche attimo quando affondi il tuo volto nel mio collo per annusarmi.
Hai gli occhi socchiusi mentre sollevi la testa dal letto per guardarmi mentre ti bacio su tutta la pelle.
Non vorrei vedere mai più i tuoi occhi tristi e angosciati che mi trasmettono tutto il loro dolore.
Scorgo i dubbi e le paure in fondo alle tue pupille ogni volta che ne hai.
Scruto la tua anima attraverso i tuoi occhi e mi esplode il cuore di felicità ogni volta che sei felice tu.
Hai occhi timidi da gazzella quando ti bacio il palmo delle mani.
Hai gli occhi intriganti di un felino se mi sbirci da sopra la spalla quando sono dietro di te.
Il sole caldo e i tuoi occhi scintillanti quel giorno sulla spiaggia, insieme.
L’acqua che scorre sul tuo viso e il tuo sguardo incantevole con le ciglia bagnate dal mare.
Le palpebre sbattono forte, si serrano e poi si spalancano: occhi negli occhi mentre facciamo l’amore.
Pieni di lacrime di gioia, colmi di lacrime di dolore.
Stravolti e tesi dalla fatica e dall’impegno con occhiaie scure.
Teneramente assonnati la mattina.
Rossi e socchiusi dal sonno la sera tardi.
Altre volte ammiccano con lo sguardo sensuale dalle ciglia che si socchiudono.
Truccati con il colore che preferisco.
Vedo i tuoi occhi felici.
Penso ai tuoi occhi.
E l’assenza di te mi divora a brandelli come un mostro maligno.
Infinitamente solo, con pensieri e congetture, emozioni e desideri, ma mi manca la tua voce.
Monologhi, ma non sono pazzo, perché in realtà non parlo da solo: sto parlando a te, senza poter sentire le risposte.
A cosa pensi gatta dolce?
Cosa provi in questi giorni che non possiamo vederci?
Quali tormenti hai nell’anima?
La mia mano scorre piano sul tuo zigomo in una carezza leggera fino ad accogliere la tua guancia nel palmo. Mi fermo così, con il pollice che ti sfiora le labbra e le dita che ti asciugano una piccola lacrima.
Sussurro nel silenzio parole d’amore al vento di scirocco.
Solo.
Sogno: nuotiamo completamente nudi, insieme, in un’acqua trasparente e immobile come il cristallo, ma calda e accogliente.
I brividi non sono di freddo.
Le mie dita scorrono sulla tua pelle, le nostre gambe si intrecciano e le nostre bocche si uniscono.
Sogno di luce accecante.
Noi. Brilliamo come diamanti roventi di passione.
Ti penso e il cuore si scioglie.
Ho chiuso le persiane in faccia alla notte che si avvicina rapida.
Il riscaldamento è acceso e sotto i vestiti la mia pelle è calda, ma ho i piedi e le mani gelate.
Ricordo tutte le volte che mi hai detto di quanto ti ecciti sentire il mio odore ...
Mi sembra di sentire il rumore di te che mi annusi.
Sarà che è calato il buio, non so, ma il sangue ha cominciato a scorrere veloce come la mia fantasia.
Vado a fare una doccia per scaldarmi, ma è una scusa: voglio “immaginarti”.
Il mio bagno è più caldo delle altre stanze.
Mi tolgo il maglione e sbottono meccanicamente la camicia che butto in un angolo insieme ai pantaloni e al resto.
Entro nella doccia e sento sotto i piedi la ceramica fredda.
Apro l’acqua al massimo: è fredda!
Dopo qualche secondo, mi infilo sotto il getto che ha raggiunto la giusta temperatura.
L’acqua mi batte sulla testa bagnandomi i capelli, scorre sul mio viso carezzandomi le labbra, il collo, le orecchie. Chiudo gli occhi e sento il calore delle tue labbra sulle palpebre, sui lobi delle orecchie. La tua lingua gioca con il mio orecchino, scende come l’acqua sul lato del mio collo, entra nella mia bocca tra le mie labbra socchiuse.
L’acqua ti bagna i capelli e li rende pesanti. Mi guardi con i tuoi occhioni e sorridi. Sul tuo viso bagnato scivolano i miei baci. La mia bocca accoglie la tua lingua ardente: ti succhio la lingua eccitandomi.
L’acqua scorre insieme alle mie dita sulla tua schiena mentre le tue dita scivolano dal mio collo ai miei capezzoli.
L’acqua della doccia è calda come la tua lingua nella mia bocca.
Sono le tue mani che mi accarezzano o è l’acqua che scorre sui miei fianchi?
Le mie mani scivolano sul tuo sedere come l’acqua scivola sul mio sesso eretto. Ho gli occhi chiusi e sento una mano ferma che lo afferra e comincia a muoversi con decisa perizia.
Ti immagino mentre, in punta di piedi, scendi appoggiando i glutei sui talloni sollevati da terra, una mano sul mio ventre.
La tua bocca bollente si chiude sul mio glande pulsante e scorre fino alla base del mio pene turgido.
Non sono concesse piccole variazioni, girandole della tua lingua o piccoli morsi: il ritmo cadenzato è incalzante, rapido, metodico.
Ti guardo e ti vedo, anche se ho le palpebre chiuse, mentre mi lanci uno sguardo furtivo e compiaciuto di darmi piacere con la tua bocca morbida
Il ritmo aumenta, la tua mano stringe quando scorre verso di me e allenta lievemente la presa quando torna verso di te, all’unisono con la tua bocca che mi succhia vorace.
Vedo le tue cosce allargate ai lati delle mie gambe con le ginocchia sospese. L’acqua scorre sulla tua pelle e si insinua sotto di te carezzandoti piano il sesso eccitato dal mio piacere mentre le gocce che scorrono sulla tua schiena scivolano tra le tue chiappe rotonde e raggiungono le altre.
Senti che sono al limite. I brividi mi scuotono. Confondo i tuoi impercettibili mugolii con i miei. Un’accelerazione crescente si interrompe: vengo nella tua bocca che continua a succhiarmi voracemente mentre bevi il mio seme infuocato che scorre come l’acqua calda che continua a scorrere su di noi.
Il mio corpo vibra di piacere.
Rimango sotto l’acqua mentre ti sogno uscire e asciugarti con un grande accappatoio bianco che abbandoni poi ai tuoi piedi. Mentre ti asciughi i capelli con il phon, ti contemplo mentre sei di spalle davanti allo specchio, completamente nuda, nella tua fulgente bellezza.
Guardo le tue mani infilarsi nei capelli. Seguo la linea del tuo seno prima di lato e poi nello specchio.
Guardo la tua magnifica schiena, le tue fossette e il tuo bel culo scolpito, i fianchi rotondi, le cosce tese e i piedi da ballerina. Esco anch’io e mi faccio asciugare i capelli da te seduto davanti a te sulla seggetta chiusa del vaso. Ti cingo la vita mentre spegni i phon e lo appoggi sul piano del lavabo.
La mia lingua gioca con i tuoi capezzoli mente le mie mani ti afferrano le chiappe: che gran culo che hai!
La mia bocca ti succhia i capezzoli, poi le areole e poi il seno per quanto può entrare. I capezzoli sono duri e le areole si sono gonfiate di piacere.
Ti tocco con entrambe le mani senza tregua, le dita ti carezzano, ti sfiorano, ti titillano, ti penetrano, ovunque, ti fanno eccitare senti che trattengo la mia foga e misuro l’intensità sul tuo piacere.
Ti sposto sul letto e resto in piedi eretto davanti a te sdraiata di schiena. Ti guardo ancora: nel mio sogno ho tutto il tempo che voglio.
Nel mio sogno il tempo non conta e i miei occhi possono assaporare il tuo sguardo che gronda piacere. Posso scorrere lungo le tue cosce tornite fino alla tua vulva carnosa sfacciatamente eccitata. Gemi mentre la mia lingua scivola sul tuo clitoride, si infila dentro di te e le mie mani ti strapazzano le tette.
Il mio sesso nudo si infila piano dentro di te che sei arroventata: sento un calore immenso.
Mi guardi dritta negli occhi ansimando forte mentre il mio ritmo incalzante è pura fantasia come il tuo respiro affannato.
Sei sotto di me, sei sopra di me mentre avidamente fantastico di strapazzarti quel tuo sedere favoloso. Tu ti muovi sopra di me sollevando il bacino, ruotando il bacino. Le mie mani non hanno paura di lasciarti lividi sulla tua pelle troppo delicata e ti afferrano libere con la foga del sogno, ti tirano sul mio sesso eccitatissimo dando il ritmo al tuo corpo che segue il mio piacere. Immagino che il tuo piacere segua il mio crescente godimento. In un colpo di palpebre sei sulle ginocchia con il viso sulle lenzuola. Le tue chiappe sono solide e magicamente intatte sotto quel fuoco di fila a cui le sottopongo. Le stringo forte mentre ti penetro con voglia e foga crescente. Girati e guardami gatta dolce, guardami negli occhi. Sentimi gatta focosa, godi della mia irruenza più di quanto godo io.
Fossette adorate... Confuso nel sogno sono dentro di te indifferentemente nel tuo sesso bagnato o nell’anello fatato. I tuoi occhi brillano nell’attimo in cui vengo per la seconda volta dentro l’essenza di te. Il mio seme scivola per la seconda volta insieme all’acqua della doccia.
Ti desidero ancora.
Mi scateni un desiderio infinito.
Lascio ancora scorrere l’acqua su di me pensando che sono le tue dita che mi danno piccole carezze dopo aver fatto l’amore.
Aspetto che il turgore diminuisca lentamente.
Esco gocciolante e mi infilo l’accappatoio.
Mi asciugo i capelli. Guardo i miei occhi arrossati dal piacere che mi hai dato.
Li chiudo e ti vedo mentre mi sorridi e mi dici come qualche giorno fa:“Oggi sono piena di pensieri, solo per te”.
Ora ci starebbe bene un bicchiere di vino con qualche cubetto di mortadella. Vorrei abbracciarti così calda dalla doccia, dal sesso e dal vino vestita di pantaloni morbidi e maglioni larghi per poterti carezzare ancora.
Ho voglia di sentire il sapore del vino nella tua bocca e veder brillare i tuoi occhi mentre mi sorridi.
Vorrei sentirti prendermi un po’ in giro sulle mie debolezze e i miei difetti e fare finta di arrabbiarmi per poterti sculacciare delicatamente.
Ti vorrei avere tra le braccia e respirare nei tuoi capelli.
Carezzare la tua pelle ancora e farti venire ancora.
Vieni qui: baciami gatta dolce.
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