Lettera a Perla (25. L'appuntamento segreto)

di
genere
etero

Mia dolce e bellissima Perla, seduto in una delle comode poltrone Chesterfield di pelle nella hall di un piccolo e delizioso boutique hotel, fremo perché sei in ritardo. L’attesa mi induce a fare congetture altalenanti: verrai? Mentre sono alle prese con la silenziosa battaglia tra i pensieri negativi e quelli esaltanti, compare il tuo viso fuori dalla porta a vetri. Entri spingendo titubante la porta e, appena mi vedi, il tuo volto si illumina di un sorriso luminoso, ma i tuoi occhi spaziano timorosi. So cosa stai pensando: che qualcuno potrebbe vederci. Mi alzo e ti vengo incontro con la chiave della camera in mano. Indossi il tuo cappotto nero lungo fino alle caviglie, con il berretto calato sulla fronte e una sciarpa immensa che ti copre quasi la bocca, più per nasconderti dagli sguardi indiscreti che per il freddo pungente di questa giornata invernale. Appena mi avvicino ti irrigidisci un po' e ti avvii subito verso il piccolo ascensore a vetri nel quale so già che non ti farai baciare. Hai le guance rosse per il caldo eccessivo, ma non ti togli nemmeno il berretto.
Dopo un breve corridoio di moquette, arriviamo alla camera che apro con le mani un po' incerte mentre tu mi guardi, impaziente di entrare al sicuro.
Clack!
La porta è chiusa a chiave e, finalmente, dopo una rapida occhiata alle finestre protette da grandi tende opache, ti togli il cappello liberando i tuoi splendidi capelli vaporosi e profumati. Mi tolgo il mio giaccone perché fa molto caldo e, prima che mi avvicini a te, ti sciogli la sciarpa e la lasci cadere insieme al berretto sull’enorme poltrona che sta di fronte al letto.
Con le dita che ti carezzano i capelli sulla nuca ti bacio con una leggera sfumatura di irruenza dovuta alla tua prolungata mancanza. Mi sono scordato di spegnere il cellulare: mi giro verso l'altra poltrona, dove ho appoggiato il mio giaccone, estraggo il cellulare e lo spengo. Mi volgo verso di te e mi fermo per guardarti con più calma: ti stai togliendo i guanti di pelle nera mentre sei appoggiata allo schienale della poltrona. Hai le gambe accavallate che sbucano dalle falde del cappotto ancora abbottonato. Mentre dondoli maliziosamente il piede una vampata di caldo mi arroventa come se le tue scarpe di vernice nera fossero di vero fuoco ardente. Sarà il tacco altissimo o le tue gambe accavallate con le calze, non so, ma devo togliermi il maglione sennò scoppio.
Slacci piano il primo bottone del cappotto sotto il mento e scopri, sbottonando anche il secondo, il tuo collo ornato dal cerchietto d’oro rigido. Spostando poi i capelli sull'altro lato del volto con un gesto della testa accompagnato dalla tua mano, sbottoni l'ultimo bottone in basso del cappotto liberando tutta le gambe e porgendo ai miei occhi spalancati la vista delle tue cosce nude con le calze autoreggenti dal prezioso decoro di pizzo.
Sono immobile ad ammirarti e imbambolato ti guardo mentre sbottoni tutto il cappotto, ma non te lo togli. Senti quasi i miei pensieri e vedi nel mio stupore l'effetto che hai ottenuto. Mi avvicino a te e allargo le falde del cappotto senza sapere che il tuo cuore sta battendo all'impazzata per il segreto che sto per scoprire. Le mie mani ti scorrono lungo il collo e incontrano solo le spalline del tuo top nero: resto di sasso scoprendo che porti solo quello e le mutandine nere che adoro. la vertigine di averti tutta per me è incommensurabile. Con gli occhi spalancati indietreggio quel poco che basta per ammirare il tuo corpo appena celato sotto gli indumenti sottili. Ti sei staccata dallo schienale della poltrona su cui ti eri appoggiata e mi provochi spostando le falde indietro e poggiando le mani sui fianchi: sei una visione meravigliosa oppure sei realmente davanti ai miei occhi? Ti tocco piano per essere sicuro che sei vera. Le tue labbra calde si schiudono con il mio bacio. Senti le mie labbra esitanti. Accogliendo la mia lingua nella tua bocca, la sfiori con la tua mentre senti le mie mani abbracciarti e carezzarti la schiena. Senti il mio corpo premere sul tuo. Vorrei avere quattro mani e due bocche per poterti carezzare tutto il corpo e baciare contemporaneamente la bocca e il seno.
Tu lo sai e con gli occhi chiusi ti stai immaginando che le mie mani siano di più e mentre mi baci senti scorrere le mie dita sulle tue fossette e sul tuo seno gonfio, sul tuo sedere rotondo sulle tue cosce nude. Senti le mie dita che spostano l'elastico delle tue mutandine per carezzarti lievi il tuo sesso caldo mentre la mia lingua percorre il lobo del tuo orecchio e senti le mie mani che ti avvolgono con carezze lievi mentre mi scosto per poi avvicinarmi di nuovo premendo ancora su di te il mio desiderio. Senti che mi sono eccitato e con le mani mi sfili la camicia dai pantaloni per carezzare la pelle dei miei fianchi mentre io faccio lo stesso. Avvolgo le tue chiappe meravigliose e ti tiro verso il mio sesso ancora prigioniero mentre tu cominci a sbottonarmi la camicia e annusi l'odore del mio corpo. Mi libero della camicia sbottonandomi da solo i polsini e con un gesto simmetrico delle mani, infilo le dita nella scollatura del leggero top nero e lo abbasso fino a scoprire le tue tette rotonde su cui svettano i tuoi capezzoli eretti. Senti la mia lingua rotearci intorno e succhiarli. Contemporaneamente senti le mie mani che li stringono piano carezzandoli e palpandoli con crescente desiderio. Riesco a togliermi le scarpe spingendo le con i piedi. Ora ti faccio indietreggiare un pochino fino a farti appoggiare, quasi seduta, sullo schienale della poltrona.
La visione di te incorniciata dal cappotto con il seno sorretto dal top abbassato, le gambe lunghe con le calze autoreggenti mi eccita da morire. Ti sfilo piano le mutandine facendole scorrere piano quando arrivo alle tue scarpe di vernice nera e comincio a baciarti le gambe da sopra le calze. Senti il calore del mio respiro. Arrivato all'altezza delle tue cosce mi perdo a carezzarle e baciarle sempre più appassionato fino a leccarti piano fino all'attaccatura dell'inguine. senti le mie labbra posarsi sulle tue grandi labbra e baciarle delicatamente. Senti i miei baci posarsi delicati mentre il piacere cresce e ti allaga. Solo allora la punta della mia lingua si insinua piano tra di loro e scorre lieve su e giù sulle piccole labbra, sul clitoride fremente, lasciandolo per scendere e lasciare la tua vulva carnosa e gonfia di piacere per roteare piano intorno al tuo anello inquieto e ritornare poi a risalire fino al clitoride e dedicargli una serenata di attenzioni. Senti la mia lingua dentro di te e vieni quasi in silenzio, con un respiro interrotto repentinamente. Ti bacio nella bocca e senti il sapore del tuo sesso nella mia. Mi spoglio completamente e mi avvicino. Entro piano dentro di te: il tuo sesso è rovente. Piccoli movimenti ritmicamente sempre più profondi, ma ancora non completamente. Prendo le tue cosce con entrambe le mani. Il tuo respiro è leggermente pesante. Senti le mie mani scorrere selle tue cosce. Afferro con gusto indicibile il tuo bel culo rotondo e ti tiro verso di me mentre mi spingo dentro di te sempre più a fondo. Il ritmo è incalzante. Osservi il mio volto dall'espressione di puro piacere che provo, mutarsi lievemente e distorcersi in una leggera smorfia, un'increspatura del naso accompagnata de una serie di sospiri accentuati. Mi vedi aprire leggermente la bocca e respirare sempre più forte mentre le mie mani stringono le tue chiappe più forte, artigliandole. Quando mi vedi ormai affannato trattenere il respiro un po' più a lungo vengo dentro di te con piccoli gemiti prolungati e mentre godo in questo amplesso vedi il mio volto distendersi con gli occhi sorridenti e la bocca pronta a baciarti, Sei dolce e le mie labbra ti succhiano dolcemente la bocca.
Ti togli allora il cappotto e con passi lenti e sinuosi scompari nel bagno lasciandomi negli occhi la visione del tuo sedere ondeggiante, delle tue gambe calzate e la tua schiena ancora coperta.
Apro il letto e mi sdraio nell'attesa di vederti comparire. Torni da me e la visione di te mi stupisce e il tuo sguardo mi eccita di nuovo. Guardarti mi esalta e ti fotografo con la mente.
Ora ti sfili le scarpe e lasci a me il compito di sfilarti le calze e il top. Incredibilmente è bastato guardarti e spogliarti per risvegliare la mia voglia. Non ti passa inosservato il nuovo desiderio e mentre percepisco un ronzio nell'aria vedo scomparire il mio sesso nella tua bocca. Senti il mio glande gonfiarsi tra le tue labbra mentre con la mano mi accarezzi. Giochi con la tua lingua su di me per qualche istante per poi succhiarmi nuovamente come un ghiacciolo anzi di più, con più attenzione, con più vigore sentendo nella tua bocca il sapore che prova il mio piacere. Le tue labbra scorrono sulla mia pelle e io ti guardo e mi eccito di più.
Ti lascio sul letto, appoggiata sulle ginocchia e sui gomiti. La tua schiena si inarca lievemente mentre entro dentro di te. Le fossette ammiccano mentre ti tengo salda per i fianchi, Percepisci la bramosia dalla pressione delle mie mani sulle tue chiappe. Sai che ti sto guardando il culo e mi sbirci da sopra la spalla per lanciarmi uno sguardo di assenso. Questa volta non farò in fretta.
Chiudi gli occhi e ti lasci andare alle sensazioni, al rimo dei nostri corpi e in questo vortice senti crescere la voglia e l'orgasmo ti scuote, ti scarica la sua forza in ogni parte di te e quasi non ti accorgi che vengo anch'io.
Le bocche unite in un bacio interminabile.
scritto il
2023-02-17
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