La suocera puritana
di
Baco
genere
incesti
Mia suocera aveva 20 anni precisi più di me, all'epoca 47 anni.
Avevo sposato sua figlia due anni prima, dopo 5 di fidanzamento ed avevamo un bambino di un anno. Io ero già laureato ed avevo un ottimo lavoro che mi lasciava anche abbastanza indipendente.
Mia suocera, pur riconoscendo che ero una brava persona, aveva sempre detto alla figlia che ero un po' bruttino per lei
Mia suocera è un po' bigotta, molto credente ed un po' con la puzza al naso di quelle so tutto io, moglie e madre perfetta e incorruttibile. Sapevo da mia moglie, che nel frattempo avevo usato in tutti i buchi fino da fidanzati, che la mamma era stata carnalmente solo del marito ed in maniera molto casta.
Insomma fra me e mia suocera non c'era molta simpatia.
Un giorno che avevo invitato i miei suoceri in barca per una gita successe qualche cosa che mi scatenò una libidine improvvisa, a mia suocera, pur avendo un costume intero uscivano un po' di peli della fica, lunghi e neri, probabilmente non si era depilata a sufficienza, ebbi una immediata erezione che nascosti tuffandomi in acqua.
Da quel momento decisi che quella stronza me la dovevo scopare a fondo ed in tutti i buchi, per farle provare cosa significava godersi un cazzo tosto e duraturo come il mio.
Dovevo trovare il modo ed agire per gradi.
Al ritorno dalla barca, nella nostra casa al mare, entrando per ultimo dietro mia suocera che si era attardata, colsi l'occasione e incoscientemente
e senza pensare alla reazione, da dietro le palpai il culo.
Si girò e mi fulmino' con lo sguardo, ma fece finta di niente e senza dire nulla entrò in casa, sicuramente non voleva casini con il marito.
Avevo segnato un punto a mio favore, durante la cena cercavo il suo sguardo ma lei lo rifuggiva. Capii che da buona bigotta, teneva più alla apparenze che a fare casino.
La volevo montare duramente ma non era facile, dovevo trovare l'occasione
giusta. Più passavano i giorni più volevo scopare mia suocera in tutti i buchi, il solo pensiero di quei peli della fica lunghi e neri che avevo visto in barca mi faceva indurire il cazzo, ma non riuscivo a capire come cogliere il momento adatto.
Un sabato però, mi chiama mia moglie dal suo lavoro in comune e mi chiede di preparare la roba del bimbo (che era all'asilo fino alle due quando mia moglie usciva dal lavoro) perché alle 14 saremmo partiti subito per il mare, sapendo però che in queste cose ero imbranato mi disse di andare a prendere mia suocera e di farmi aiutare da lei. Così feci, naturalmente il mio cervello era in ebollizione, stavo elaborando una strategia per farmela.
Mia suocera salì in macchina e partimmo per casa mia, aveva gonna di jeans alle ginocchia, una camicetta leggera ed essendo estate, era senza calze. Ciminciai a farle dei complimenti su come era carina vestita così ma mi gelo' subito dicendomi, falla finita e non ti permettere mai più di fare il cretino come l'altra volta al mare. Entrammo in casa in un silenzio di tomba, io ero piuttosto incazzato dal suo modo di fare, ma l'accompagnai in cameretta a prendere la roba del bimbo che voleva mia moglie.
A quel punto non sapevo che fare, la sua reazione alle avance in macchina mi aveva un po' bloccato, ero indeciso se tentare di scoparla o no.
L'armadio della cameretta era a specchio e con i cassetti sotto, ad un certo momento lei si abbasso' in ginocchio per aprire un cassetto e scegliere dei vestitini ed io da dietro le vidi dallo specchio le cosce un po' aperte e le mutandine bianche da cui spuntava leggermente una scura peluria.
Rividi la scena della barca e persi il capo, chiusi la porta della cameretta e dietro di lei mi levai pantaloncini e slip da cui emerse un cazzo maestoso e già pronto, capì qualcosa, si girò e vide la porta chiusa ed il mio cazzo turgido ad un metro dalla sua faccia, casco' all'indietro dallo stupore o spavento, non so, e vidi ancora di più cosce, mutande e peli della fica, la stronza non si depilava bene.
Si rialzo' dicendomi sei impazzito e cercò di andare alla porta, l'abbrancai per la vita e la gettai sul letto mentre urlava :fermo, fermo.
Ma io mentre le montavo addosso e la tenevo ferma, le dissi nell'orecchio (se urli ci sentiranno i vicini e sarà uno scandalo) continuava a dimenarsi e a dirmi bastardo, bastardo sei uno stronzo ma non urlò più, da buona bigotta aveva paura di uno scandalo.
Insensibile le infilai un ginocchio tra le cosce e con una mano scostai le mutande e cominciai a carezzarle le labbra della fica tra un pelo maestoso, aveva la fica secca e continuava a dimenarsi colpendomi con forza la schiena ma non avrei mollato per tutto l'oro del mondo, decisi di non perdere tempo e di montarla subito, strappai le mutande da una coscia e incurante di lei che, cambiato atteggiamento, mi supplicava per favore di non farlo le abboccai il cazzo nella fica che entrò per metà.
Era stretta e non ancora bagnata, con un colpo secco la infilai fino all'utero facendogli sicuramente male perché emise un urlo di dolore.
Si accascio' sotto di me cominciando a singhiozzare ma non mi impietosii, ero eccitato come mai in vita mia, era mia, ne avrei fatto la mia troia come sua figlia.
Mi fermai cercando di assestare il cazzo con dei colpetti per darle il tempo di aprirsi e le sbottonai la camicetta tirando poi su il reggiseno, né uscirono due tette da bambina, piccole e dure, cominciai a succhiarne una mentre cominciavo a lavorarla con il cazzo, cominciava a bagnarsi la troia ed io cominciai a montarla lentamente ma con durezza da cima a fondo della fica, volevo che sentisse bene chi era il padrone, lei singhiozzava e piangeva ma la sua fica era diventata fradicia e questo mi eccitava ancora di più, volevo sentirla sbrodare ma ero partito. Cominciai a montarla velocemente e con forza e dopo qualche minuto non resistetti più e le inondai la fica di sborra bollente, lei non era venuta.
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