Il gatto e il topo 4
di
Baco
genere
incesti
Finalmente avevo coronato il mio sogno, il mio cazzo era dentro la fica di mia suocera, era come se mi stessi scopando mia madre.
Assestai bene il cazzo nella sua fica fino a riempirla completamente fino all'utero, allargai le sue cosce infilando le mie braccia sotto le sue ginocchia che si alzarono e cominciai a fotterla con colpi decisi e profondi ma senza fretta.
Sei mia le dissi, ti ho desiderata fin dal giorno che ti ho conosciuta.
Noo Noo mi rispose, non dovevi e si accascio' senza più resistere, la sua fica intando era diventata un lago, cominciò nolente a gemere e dopo qualche minuto si inarco' con il bacino e con alcuni spasmi della fica mi sbrodo' sul cazzo, io non ero ancora pronto, continuai a fotterla più decisamente e le dissi vedi mi hai sbrodato sul cazzo, era quello che volevi, non rispose ma cominciò a gemere più forte, cercai la sua bocca per baciarla, dopo una timida resistenza rispose al bacio.
Era fatta l'avevo conquistata.
Mentre la scopavo sempre più velocemente le dissi pensa quanti dei tuoi studenti si sono ammazzati di seghe per te, pensa quanti vorrebbero essere al mio posto, a quella frase si inarco' ancora e sbrodo di nuovo con forti contrazioni della fica e mi sembrò che squirtasse anche, non resistetti oltre le inondai letteralmente la fica di sperma.
Non dovevi venirmi dentro mi disse senza molta convinzione.
Non sarei uscito per tutto l'oro del mondo le risposi, non replicò.
Ma non ero certo soddisfatto, alla mia età potevo farmene due o tre di seguito, cominciai quindi dopo poco e senza uscire dalla fica a pomparla di nuovo mentre dalla fica usciva di tutto.
Cominciò a gemere più forte, si stava decisamente lasciando andare, ti farò diventare la mia troia le dissi, sei una fica reale che merita di essere posseduta in tutti i modi, no non possiamo replicò ma la sua fica si stava scatenando di nuovo, dopo qualche minuto ebbe un paio di orgasmi multipli, ma io ero ben lungi da venire, volevo farle il servizio completo (bocca fica e culo perché come diceva un mio amico donna inculata donna domata) per farla mia definitivamente, dopo l'ultima sua sbrodata levai il cazzo dalla fica e mi misi in posizione da 69 cominciando a leccarle il clitoride che era diventato come un fagiolo, le infilai quindi il cazzo pieno dei nostri umori in bocca e le ordinai succhialo e ripuliscilo , mi sarei aspettato un po' di resistenza, ma obbedi' e prese il glande tra le labbra succhiandomelo dolcemente, dopo qualche minuto di questo servizio la misi di fianco e da dietro ricominciai a scoparla, quel culo a mandolino con il mio cazzo tra le mele mi mandava fuori di testa, risbrodo' dopo poco contraendo fica e culo, io non venni, avevo altre idee, lasciai il cazzo nella fica e umettato un dito nella sua fica che continuava a grondare di umori lo infilai deciso ma delicatamente nel suo forellino anale piccolo e scuro.
Capì immediatamente e mi disse, non questo no, non lo mai fatto nemmeno con mio marito.
Quella frase se possibile mi carico' ancora di più, l'avrei sverginata di culo.
Stai ferma troia, le dissi deciso, sei mia, non ti provare a resistere perché sentiresti male, levai quindi il cazzo grondante di umori dalla fica e ben lubrificato e con una spinta decisa e costante ma non brutale entrai nello sfintere pino a metà cazzo.
Era stretta e si lamentava, le dissi tranquilla, è già dentro per metà, rilassati che sarò delicato, cercherò di non farti male, non rispose ma cominciò a piangere.
Non mi impietosii di certo ormai il suo culo era mio, molto delicatamente e dopo aver raccolto umori dalla fica umettando il cazzo via via, riuscii ad entrare nel suo sfintere con il cazzo intero.
Le avevo rotto quel bel culetto sverginandola come la figlia.
Detti il tempo al cazzo di assestarsi bene dentro il suo culo e cominciai a muoverlo delicatamente in su ed in giù.
Continuavo a bagnarlo con i suoi umori titillando nel frattempo il clitoride e dopo un po' il suo sfintere si rilasso'abbastanza per farmi aumentare il ritmo dell'inculata.
Ero arrapato come non mai, cominciai a pomparle il culo sempre più velocemente fino a che dopo un po' non sentii l'ano che si allargava contraendosi a ogni pompata, stava godendo e lo sfintere si stava allargando come quasi la fica, la troia stava godendo, i suoi gemiti aumentarono di tono intensificandosi, io partii di testa, la sodomizzavo come un ossesso e quando la sentii sbrodare ancora una volta mentre la inculavo non resistetti e sbrodai nel suo culo una marea di sborra.
Ci accasciammo insieme spossati con il cazzo ancora piantato nel suo culo.
Continua.. '
Assestai bene il cazzo nella sua fica fino a riempirla completamente fino all'utero, allargai le sue cosce infilando le mie braccia sotto le sue ginocchia che si alzarono e cominciai a fotterla con colpi decisi e profondi ma senza fretta.
Sei mia le dissi, ti ho desiderata fin dal giorno che ti ho conosciuta.
Noo Noo mi rispose, non dovevi e si accascio' senza più resistere, la sua fica intando era diventata un lago, cominciò nolente a gemere e dopo qualche minuto si inarco' con il bacino e con alcuni spasmi della fica mi sbrodo' sul cazzo, io non ero ancora pronto, continuai a fotterla più decisamente e le dissi vedi mi hai sbrodato sul cazzo, era quello che volevi, non rispose ma cominciò a gemere più forte, cercai la sua bocca per baciarla, dopo una timida resistenza rispose al bacio.
Era fatta l'avevo conquistata.
Mentre la scopavo sempre più velocemente le dissi pensa quanti dei tuoi studenti si sono ammazzati di seghe per te, pensa quanti vorrebbero essere al mio posto, a quella frase si inarco' ancora e sbrodo di nuovo con forti contrazioni della fica e mi sembrò che squirtasse anche, non resistetti oltre le inondai letteralmente la fica di sperma.
Non dovevi venirmi dentro mi disse senza molta convinzione.
Non sarei uscito per tutto l'oro del mondo le risposi, non replicò.
Ma non ero certo soddisfatto, alla mia età potevo farmene due o tre di seguito, cominciai quindi dopo poco e senza uscire dalla fica a pomparla di nuovo mentre dalla fica usciva di tutto.
Cominciò a gemere più forte, si stava decisamente lasciando andare, ti farò diventare la mia troia le dissi, sei una fica reale che merita di essere posseduta in tutti i modi, no non possiamo replicò ma la sua fica si stava scatenando di nuovo, dopo qualche minuto ebbe un paio di orgasmi multipli, ma io ero ben lungi da venire, volevo farle il servizio completo (bocca fica e culo perché come diceva un mio amico donna inculata donna domata) per farla mia definitivamente, dopo l'ultima sua sbrodata levai il cazzo dalla fica e mi misi in posizione da 69 cominciando a leccarle il clitoride che era diventato come un fagiolo, le infilai quindi il cazzo pieno dei nostri umori in bocca e le ordinai succhialo e ripuliscilo , mi sarei aspettato un po' di resistenza, ma obbedi' e prese il glande tra le labbra succhiandomelo dolcemente, dopo qualche minuto di questo servizio la misi di fianco e da dietro ricominciai a scoparla, quel culo a mandolino con il mio cazzo tra le mele mi mandava fuori di testa, risbrodo' dopo poco contraendo fica e culo, io non venni, avevo altre idee, lasciai il cazzo nella fica e umettato un dito nella sua fica che continuava a grondare di umori lo infilai deciso ma delicatamente nel suo forellino anale piccolo e scuro.
Capì immediatamente e mi disse, non questo no, non lo mai fatto nemmeno con mio marito.
Quella frase se possibile mi carico' ancora di più, l'avrei sverginata di culo.
Stai ferma troia, le dissi deciso, sei mia, non ti provare a resistere perché sentiresti male, levai quindi il cazzo grondante di umori dalla fica e ben lubrificato e con una spinta decisa e costante ma non brutale entrai nello sfintere pino a metà cazzo.
Era stretta e si lamentava, le dissi tranquilla, è già dentro per metà, rilassati che sarò delicato, cercherò di non farti male, non rispose ma cominciò a piangere.
Non mi impietosii di certo ormai il suo culo era mio, molto delicatamente e dopo aver raccolto umori dalla fica umettando il cazzo via via, riuscii ad entrare nel suo sfintere con il cazzo intero.
Le avevo rotto quel bel culetto sverginandola come la figlia.
Detti il tempo al cazzo di assestarsi bene dentro il suo culo e cominciai a muoverlo delicatamente in su ed in giù.
Continuavo a bagnarlo con i suoi umori titillando nel frattempo il clitoride e dopo un po' il suo sfintere si rilasso'abbastanza per farmi aumentare il ritmo dell'inculata.
Ero arrapato come non mai, cominciai a pomparle il culo sempre più velocemente fino a che dopo un po' non sentii l'ano che si allargava contraendosi a ogni pompata, stava godendo e lo sfintere si stava allargando come quasi la fica, la troia stava godendo, i suoi gemiti aumentarono di tono intensificandosi, io partii di testa, la sodomizzavo come un ossesso e quando la sentii sbrodare ancora una volta mentre la inculavo non resistetti e sbrodai nel suo culo una marea di sborra.
Ci accasciammo insieme spossati con il cazzo ancora piantato nel suo culo.
Continua.. '
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