La mamma disperata

di
genere
incesti

Mio padre era morto d'infarto a soli 50 lasciando sola mia mamma 46enne, io, bancario con un buon stipendio, avevo 25 anni sposato da poco e in attesa di un figlio.
Non avevamo grossi problemi di soldi mio padre aveva lasciato a mia madre una discreta pensione ed una buona liquidazione.
Ma mia mamma Anna non sapeva farsene una ragione, era deperita, non usciva mai di casa e sembrava volersi abbando are all'oblio.
Premetto che i miei genitori erano una bella coppia con una forte intesa sessuale, lo sapevo bene perché quattordicenne, lasciai per un anno la mia camera ad una zia ed andai a dormire nella camera dei miei.
Spesso loro, pensando che dormissi, facevano l'amore, ma a volte ero ben sveglio e sentivo mio padre che fottendo mia madre le diceva frasi come:
Te la sfondo questa fica da troia, sei la mia puttana, ti ci piscio dentro e tante altre,.
Mia madre cercava di tenerlo buono dicendogli che io avrei potuto sentirli, ma non c'era verso, anzi dopo un po' si scatenava anche lei rispondendo che era la sua troia etc.
A volte, ma questo lo dedussi dopo, la inculava e mia madre prima si lamentava poi dopo un po' godeva.
Per me erano i primi approcci al mondo del sesso, ed alla figura femminile, infatti, a volte, dopo l'amore mamma si alzava nuda per andare in bagno a lavarsi ed io pur facendo finta di dormire, la guardavo con gli occhi socchiusi vedendo una gran fica nera e pelosa che poi era l'immagine che avevo in testa quando mi facevo le prime seghe.
In sostanza mia madre era diventata l'oggetto dei miei desideri come penso capiti a molti adolescenti che vedono la madre nuda per le mille ragioni per cui può capitare.
Sono certo poi, dai discorsi che nel tempo avevo sentito, che la mamma aveva conosciuto carnalmente solo mio padre.
Comunque, ripeto ero felicemente sposato ed ormai erano anni che avevo abbandonato i pensieri incestuosi su mia madre.
Lei però più passava il tempo e più si lasciava andare era diventata lo spettro della donna briosa ed energica che conoscevo, stava un po' meglio solo quando andavo a trovarla, mi abbracciava stretto e mi pregava di non lasciarla sola.
Dovevo fare qualcosa per darle una scossa, tra l'altro non era ancora in menopausa e potenziamente sessualmente attiva.
Avevo letto che anticamente ed anche oggi in alcune popolazioni, alla morte del genitore il primo figlio maschio si sostituiva allo stesso per il benessere della famiglia.
Decisi dopo giorni e giorni e non senza ripensamenti che avrei fatto questo anche per dare una scossa sessuale a mia madre, la cosa, tra l'altro, mi intrigava, ripensavo ai miei sogni di gioventù nei quali mi sarei sostituito a mio padre nel letto di mamma.
Sapevo bene che sarebbe stato molto difficile ma avrei attuato il mio piano anche se lei non avesse voluto.
Un giorno che ero in ferie preannunciai alla mamma che ero libero e che avrei pranzato con lei..
Ne fu' felice, portai una bottiglia ghiacciata di Ferrari che aprii per il pranzo, pensai infatti di farla bere un po' per scioglierla prima delle mie avance, non voleva ma fra aperitivo e pranzo le feci bere almeno due bicchieri abbondanti che sortirono l'effetto di renderla un po' allegra.
A fine pranzo la pregai di venire con me su divano a bere un amaro, venne ma bevvi solo io lei non volle. Appena a sedere la presi tra le braccia cullandola e baciandola nel viso. Lei si abbandonò a me, allora con dolcezza e carezzandole il viso le dissi che avrei preso il posto del babbo in tutti i sensi, lei mi rispose
= grazie amore so che posso contare su di te =, poi ebbe un ripensamento e mi chiese cosa volesse dire in tutti i sensi, la baciai sulle labbra e le dissi ti amerò come ti amava babbo anche a letto.
Si rivolto' immediatamente allontanandosi da me e dicendomi che ero pazzo.
Ma io avevo deciso la presi in braccio e la portai in camera, si dimenava e mi urlava che non voleva e che ero pazzo, si aggrappo' anche allo stipite della porta di camera, ma detti uno strattone e la depositai nel letto matrimoniale, dopodiché chiusi a chiave la camera, lei comincio' a urlare ma io imperterrito le dissi quarda che ho deciso, se urli ci sentiranno i vicini e succederà uno scandalo, capi' ed abbassò il tono della voce continuando però a dirmi che non voleva, io non dissi più nulla, cominciai a spogliarmi fino a rimanere nudo con il cazzo che svettava turgido come non mai, sia perché pensavo di coronare i miei sogni di gioventu' che perché avevo preso un po' di viagra.
Il suo sguardo fu calamitato dal mio cazzo che era più grosso della media ma continuava a dire no no.
Mi avvicinai e cominciai a spogliarla, non fece una grossa resistenza pur continuando a dire che non voleva, ma quando rimase solo con le mutandine, che lasciavano uscire un folto gruppo di peli neri, probabilmente non li curava dalla morte del babbo e che mi scatenarono una grossa libidine, si aggrappo' con le mani alle stesse, ma non mi impietosii le feci a brandelli strappandogliele di dosso.
Si abbandonò mettendosi a piangere e dicendo che non voleva, ma le allargai le cosce e mi misi a leccare quella fica nera e maestosa.
Le leccavo il clitoride è le titillavo la fica con due dita, all'inizio era secca ma dopo un po' la fica comincio' a bagnarsi.
Le dissi vedi mamma tu non vuoi ma la tua fica la pensa diversamente e senza aspettare risposta la montai infilando il cazzo nella fica che mi aveva partorito, entrò come nel burro e le riempi completamente la fica che probabilmente, in assenza d'uso, si era ristretta un po' .
Segue
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2023-09-03
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