La mia mammina 2

di
genere
incesti

Ormai avevo deciso, avrei fatto l'amore con mamma per provare a scuoterla dalla sua inedia. Certo mi aspettavo della resistenza da parte sua, ma in fin dei conti ero molto simile a mio padre da giovane ed ero comunque suo figlio maggiore, amato e rispettato.
Scelsi un sabato mattina saremmo stati soli, mia moglie al lavoro, mio fratello a scuola e mia zia in visita alla amiche a Roma dove andava spesso.
Arrivai dalla mamma alle 9,avevo le chiavi ed entrai, la trovai in camera ancora in camicia da notte si vedevano le mutandine ma era senza reggiseno, a letto non lo portava mai. Gli chiesi se aveva fatto colazione ma mi rispose di no che non aveva fame, mi arrabbiai e la rimproverai aspramente, lei si mise a piangere dicendomi che non capivo.
Mi fece tenerezza, mi sedetti su letto accanto a lei e la abbracciai dicendole di non fare così. Cominciai ad accarezzarla e baciarla in viso ed a dirle che doveva rimettersi a tono e dolcemente le dissi che per farla ritornare felice avrei preso il posto di babbo facendo l'amore con lei.
Mi quardo come se non capisse e mi disse: sei pazzo, sono tua mamma, si lo so ma proprio per questo ti voglio amare e veder rifiorire le risposi e le slilai la camicia da notte, in un primo momento non reagi come se non capisse bene quello che stava accadendo, la vidi con solo le mutandine, le piccole poppe ancora carine e della peluria nera che usciva dalle mutandine, la mamma non era bellissima, ma carina, fatta bene e molto giovanile.
Iniziai a togliere le mutandine quando comincio' a reagire allontanandomi con forza e dicendomi sei matto smettila, non me l'aspettavo una reazione così improvvisa, ma non volevo desistere, avevo deciso, poi la vista del seno e del pelo nero aveva cominciato ad eccitarmi, il cazzo si era indurito.
Le strappati le mutandine da una coscia e le abbassai dall'altra, mi apparve una fica pelosissima nera e poco curata che risaltava moltissimo dal biancore della pelle di mia madre, le allargai un attimo le cosce e mi apparvero le grandi e le piccole labbra rosa chiaro, fu una vista di una oscenità enorme dato che si trattava della fica di mia madre dalla quale ero uscito, quella vista mi sconvolse e mi eccito' enormemente, la lasciai un attimo per levarmi velocemente i pantaloni della tuta dalla quelle svetto'un cazzo enorme che non ricordavo di avere, ma nel frattempo mia madre mi era sfuggita si era ricoperta con il lenzuolo e mi diceva di andare via, le strappai il lenzuolo di dosso e la abbracciai ma si difendeva come una tigre, non voglio diceva colpendomi e cominciando a piangere, poi si accascio'sul letto continuando a singhiozzare. A quel pianto mi sentii morire non volevo certo farle del male, smisi di cercare di bloccarla e gli dissi va bene mamma come vuoi tu e l'abbracciai teneramente.
di
scritto il
2023-02-10
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