La prova costume

di
genere
saffico

Giornata magnifica oggi!!
Nei prati, nei giardini, sui terrazzi della città ci sono già centinaia di macchie colorate…gialle, rosse, rosa, celesti, bianche…nell’aria il profumo dell’incipiente primavera…
L’inverno, nel suo grigio arrancare verso il termine, sta lasciando lentamente ma in modo inesorabile il posto a una nuova luce…
L’inverno che se va non lascia molti ricordi… le feste di Natale, gli occhi sorpresi dei bambini davanti alle luci intermittenti e ai regali avvolti in carte lucide e colorate, i piatti della tradizione cucinati con fatica e amore, qualche festa di compleanno, un film appena uscito nella stagione invernale, i pomeriggi di lavoro trascorsi sbirciando fuori dai vetri per vedere se smette di piovere e arriva uno squarcio di azzurro nel cielo.. in quel cielo di Lombardia così bello quand’è bello…
L’inverno che se va lascia spesso più tangibili ricordi sul girovita di chi…pensando che non arrivasse più la bella stagione… si è lasciata coinvolgere dal marito, dai figli, dalle amiche o da un fidanzato in molto trasgressivi piaceri di gola…una torta, una pizza, una bella meringa con panna, una focaccia appena sfornata nel negozio qui all’angolo…
Simona è una mia coetanea, poco sopra i 40, sposata come me, come me con due figli quasi della stessa età… Non è infrequente che ci si veda nelle nostre mattine solitarie, i figli a scuola e i mariti al lavoro, per un caffè, due risate o qualche pettegolezzo innocente (ma quando mai sono innocenti i pettegolezzi??)..
Oggi è diverso, oggi è il giorno della temuta “prova costume”.. per vedere se l’inverno ha fatto danni vistosi e se bisogna correre ai ripari… con una dieta strettissima, con un incremento delle sedute in palestra.. o più semplicemente con un rinnovo del guardaroba estivo, costumi compresi…
L’avevamo fatta già lo scorso anno la “prova costume”, per la prima volta, e sicuramente c’era stato qualche momento di imbarazzo nel mettersi nude davanti a uno specchio e davanti agli occhi di un’altra…
Si, ovvio, ci vediamo spesso in spiaggia in Liguria, a Loano, dove abbiamo entrambe una casa in affitto nei mesi estivi… ma un conto è incontrarsi in bikini in mezzo alla gente di agosto e un conto è ritrovarsi nella mia o nella sua camera da letto per infilarsi i costumi e chiedere all’altra un giudizio… spassionato, eh!!?? Mi raccomando… Cosa dici? Lo butto o va ancora bene quest’anno?
Sul letto un diluvio di colori e modelli, un paio di Triumph, un Oisho, qualche Calzedonia o anche uno sgambatissimo (forse troppo per la nostra età!!) Reina Olga… triangolini di stoffa che costano come gioielli… mutandine, brasiliane e reggiseni di tutte le fogge… a balconcino, con il ferretto, senza il ferretto, qualcuno che lascia arditamente scoperto più di quanto vorresti, qualcun altro più castigato da signora sposata con prole e marito in città…
Mi provo un costume Triumph blue cobalto dell’anno scorso e incrocio le dita… mi stringe un filino sui fianchi ma il reggiseno senza ferretto sta ancora che è una meraviglia, come vedo nello specchio in cui mi rifletto e nello sguardo di approvazione di Simona… Temevo peggio, speriamo che anche i costumi di due anni fa facciano la stessa figura…
Simona sceglie nel suo mucchio di costumi un bellissimo Parah che le ho invidiato l’anno scorso… un bikini bianco bordato di rosa che ne slanciava la figura e ne esaltava le morbide forme… La mutandina la fascia perfetta, è il reggiseno che la stringe di più…Si gira verso lo specchio e si guarda dubbiosa, si solleva le tette strizzate dentro la stoffa e i suoi occhi mi chiedono cosa ne penso…
Io rimango dietro di lei, lo sguardo incollato sui suoi seni perfetti…i capelli biondi sciolti sulle spalle la fanno sembrare più giovane di quello che è… Non rispondo alla muta domanda.. si toglie nervosa il reggiseno, ne guarda il disegno… “Che bello però…peccato non vada più bene… Forse sarebbe perfetto per te…perché non lo provi?”
Si gira verso di me… i seni nudi che danzano morbidi nel movimento, i capezzoli chiari naturalmente eretti… mi ritrovo a pensare che devono essere dolci da prendere tra le labbra… ma lei non mi sta guardando…tiene ancora in mano il costume e ripete “Dai, provalo!!!” e allunga la mano per porgermelo…
Forse c’è meno imbarazzo dell’altra volta, ma non mi sento del tutto a mio agio quando mi slaccio il reggiseno davanti a lei… con le mani Simona appoggia le coppe del reggiseno ai miei seni… li schiaccia nel movimento… io chiudo un attimo gli occhi…
Poi mi circonda il torace per allacciarmi il costume e nel farlo i suoi seni si appoggiano a me… sono caldi… mi giro verso lo specchio per guardare come mi sta.. i suoi occhi alle mie spalle mi trafiggono con un nuovo messaggio… mi appoggia le mani sulle spalle “Vedi? Lo dicevo che per te è perfetto!!” e come se fosse una cosa normale mi prende le tette tra le mani e le solleva… “Guarda come si adatta bene…”…
Chiudo gli occhi di nuovo e ora mi appoggio a lei con la schiena.. che mattinata strana e diversa….
Quando riapro gli occhi incontro il suo sguardo da gatta, quegli occhi di un blue così strano che da sempre le ho un poco invidiato.. guardo quelle labbra così vicine alla mia spalla, guardo i miei seni ancora chiusi in quelle mani… sento il suo respiro leggero che sfiora la mia spalla…
Sospiro, incerta e felice senza sapere perché…. Le palpebre si chiudono sulla sua luce blue quando appoggia le labbra sulla pelle della mia spalla e i suoi denti mi mordono, dolci…
Quando mi giro incontro subito la sua bocca che si apre sopra la mia, la sua lingua che incontra la mia… sento le punte dei seni che si sfiorano… le unghie di Simona guidano i brividi sulla mia schiena, le mie accarezzano lievi i suoi capelli dorati e profumati…
Il suo profumo mi avvolge, si mescola al mio….
Poi lei si stacca da me, mi guarda con quei fari blue spalancati… Sussurra il mio nome con voce tremula e dolce… Il cuore si arresta impazzito mentre accarezzo il suo seno, disegno con l’indice l’areola increspata, ne saggio la punta eccitata.. Con un coraggio che non riconosco la guido sul letto coperto da tanti colori… le sfilo il piccolo slip, accarezzo il suo morbido fiore e le mie dita scivolano lievi nella sua nascente rugiada…
Inarca la schiena e si offre ardita alla mia carezza… che si fa ardita dentro di lei…. Mi tira verso di sé, mi morde con dolce violenza soffocando nella mia spalla un lungo gemito rauco…
Poi mi abbraccia con forza, i suoi morbidi seni schiacciati contro di me… nasconde nell’incavo del mio collo il viso… la mia pelle inumidita.. non capisco se sono lacrime di gioia o di rimorso….
Le asciugo con le labbra… il suo sorriso mi dice che non è rimorso… la gioia nel mio cuore quando mi chino a baciarla…
scritto il
2023-03-15
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