Sono ninfomane e troia 17 - La svolta: L'incontro col Tranny nero

di
genere
incesti

Grazie a quello che era successo il giorno precedente e la conclusione notturna compreso il pompino che avevo fatto al marito di Jenny mentre lei succhiava il pisellino di mio marito, si era presentata la favorevole occasione di chiarire una volta per tutte l'evoluzione dei mie rapporti con mio marito.

Già prima di andare a letto gli avevo fatto capire che la nostra luna di miele aveva preso una diversa piega da come l'avevamo programmata.

La scoperta dell'abbondanza di cazzi neri (E che cazzi!) aveva messo definitivamente in luce la grande differenza che vi era tra noi in fatto di sesso.

Naturalmente, non era in discussione il nostro amore che tuttavia, per evitare che il tempo e le circostanze lo facessero appassire, aveva bisogno di una nuova complicità.

-Ciao cucciolo!-

Gli avevo detto sfiorandogli le labbra con la bocca mentre con la mano, gli massaggiavo il pisellino.

-Ciao amore!-

Mi aveva risposto aprendo gli occhi.

-Sai cucciolo, mi ha incuriosita molto la frase soddisfatta di Jenny dopo che ti aveva succhiato il pisello e le palline.

La cosa mi ha fatto riflettere sul fatto che da quando ci conosciamo ed anche adesso da sposati, non te l'ho mai preso in bocca ed il fatto che il tuo seme abbia un sapore di menta, mi ha fatto venire la voglia di provarlo anch'io e mi piacerebbe che anche tu mi leccassi per sentire il mio sapore ed imparare a farmi fodere con la lingua come hanno fatto Jenny e quei ragazzi di colore quando stavamo giocando e tu e suo marito non c'eravate.

Adesso ti vengo sopra a sessantanove e mentre io ti succhio, tu mi lecchi la passera e mi succhi il grilletto che riconosci subito quando si gonfia e diventa duro quasi come il tuo pisello.

Non era riuscito a farmi godere il cucciolo mentre io usando tutta la mia tecnica, lo avevo succhiato e risucchiato sino a quasi strapparglielo e ingoiarlo per intero.

Anche con lui, quando sentivo le sue contrazioni mi bloccavo per dargli piacere senza farlo venire subito.

Certo, per me erano sensazioni diverse da quando succhiavo quelli di mio padre, mio fratello e mio suocero per non parlare dei cazzoni neri scoperti la sera prima e tuttavia, sentirmelo muovere umido e caldo nel cavo orale, mi dava proprio l'impressione di avere un corpo vivo dentro di me e mi sentivo felice in quanto, benché minuscolo, reagiva con un virilità particolare ai miei stimoli.

Quando infine lo avevo fatto godere, davvero le sue gocce calde, avevano un sapore molto diverso dallo sperma.

Sapevano proprio di menta come aveva detto Jenny!

Ero felice di quella scoperta e lo ero anche per il fatto che mai prima di quel momento lo avevo sentito gemere con un sibilo lungo e simile ad un lamento.. bello, bello ed eccitante anche per me.

Tutte le altre volte che lo avevo fatto godere con la mano, se ne era venuto in silenzio imbrattandomi le dita con la sua sboretta viscida e disgustosa.

In bocca invece mi era piaciuta e mi ero ripromessa che da quel momento lo avrei fatto godere sempre così.

A quel punto però, rimaneva la mia voglia insoddisfatta e per rimediare, mi ero seduta con la fica sulla sua faccia e muovendogli la testa in modo energico con entrambe le mani, lo avevo scosso e cavalcato sino all'orgasmo col quale gli avevo riempito la bocca e schizzata tutta la faccia coi succhi del mio piacere.

Quando siamo scesi in spiaggia Jenny ed il marito ci stavano aspettando.

Il servizio di bibite sotto l'ombrello di paglia ci era stato fatto da una bellissima ragazza dalla pelle scura.

Mentre i mariti si erano allontanati per una passeggiata, io e lei siamo rimaste a parlare e toccarci all'ombra del tucul.

Ci sapeva fare con la lingua Jenny e mi aveva fatta godere subito baciandomi con la lingua morbida e sinuosa e masturbandomi poi,con la mano mentre mi succhiava i capezzoli irti e duri.

Stavo per ricambiarle il servizio quando era apparsa l'imponente figura di Maikel che in controluce, con la pelle scura e lucida, appariva ancora più maestosa.

Il fatto poi, che fosse messo in posizione obliqua rispetto all'ingresso, metteva in mostra il voluminoso pacco che spingeva sotto i bermuda.

-Ciao, sono di corsa verso il lavoro ma volevo prima salutarvi e ringraziarvi per la bella serata.-

Ci aveva detto muovendosi come se stesse ballando per via della fretta:

-Ehi.. ehi.. Maikel non c'è nulla di cui ringraziare salvo che tu non ci voglia chiedere scusa per andartene senza lasciarci neanche un ricordino.-

Gli aveva risposto Jenny alzandosi di scatto per andargli incontro e saltargli addosso con le mani legate al collo e le gambe cinte dietro la vita.

La risposta di Maikel era stata istantanea come uno scatto fotografico.

Con una mano le aveva strappato il tanga e con l'altra le aveva puntato il cazzo tra le cosce e con un colpo secco l'aveva penetrata "Ahi!" aveva gridato Jenny stringendosi ancora di più a lui.

Il giovane e dotato nero, l'aveva fatta dondolare col cazzo conficcato nella fica ma, con la difficoltà di controllare i movimenti in quella scomoda postura, ad ogni affondo le strappava un grido di dolore provocato dall'impatto della cappella contro l'utero.

L'aveva chiavata così per diversi minuti facendola gridare di dolore ed ansimare di piacere prima di aprire le sue valvole e riempirla di sborra soffocando in gola un grugnito bestiale.

-Scusami Andrea ma devo davvero scappare!-

Aveva detto a me mentre, col cannone ancora gocciolante, si allontanava con passo lesto sulla rena.

-Mi sa che sarà proprio lui stavolta!-

Aveva esclamato Jenny mentre un fiume di sperma le colava tra le cosce:

-Sarà lui a fare che?-

Avevo chiesto curiosa.

-A mettermi incinta!

Ieri sera mi ha inseminata due volta e adesso, hai visto anche tu quanta!-

Alla mia espressione stupita aveva subito aggiunto:

-Ti ho detto già che la prima bambina nera "Una meraviglia.. un vero dono di dio!" era venuta per un mio errore di calcolo ma poi, vedendo come sta venendo su, bella, sanissima e intelligente (Sarà la combinazione dei diversi geni come sostengono i medici!) io e mio marito abbiamo deciso di farne un altro e fanculo i ben pensanti e le critiche che ci potranno arrivare dai conoscenti e dalla famiglia tanto abbiamo già deciso che ci trasferiremo a vivere qui.

Mio marito ha già rilevato una piccola azienda e qui nessuno si cura se i tuoi figli sono black o white.

I figli sono figli ed è questo che conta.

Abbiamo già informato i nostri 3 bambini che forse avranno un altro fratellino nero e non stanno nella pelle in attesa che glielo confermiamo.-

Aveva concluso tenendomi per mano e sorridendomi con gli occhi lucidi dal piacere di avere un'amica alla quale confidare scelte così scabrose e anticonformiste

Che meraviglia! Che pensiero nobile, dirompente e meraviglioso persino rivoluzionario nelle parole che avevo sentito.

Con naturalezza e senza indugi, mi ero sdraiata sulla sabbia ed avevo atteso che Jenny si accucciasse sul mio viso per offrire alla mia bocca il suo fertile sesso gocciolante di seme nero ancora caldo.

Dopo aver goduto ancora insieme, avevamo fatto il bagno completamente nude ed eravamo poi tornate al nostro posto dove la cameriera di prima ci aveva servito una pina colada fresca.

Mentre ci rinfrescavamo con quella deliziosa bibita le avevo chiesto:

-Ma come sei riuscita a stabilire un rapporto così particolare con tuo marito?-

-Sai, non è stato semplice ma neanche difficilissimo.

In una situazione come la nostra, è difficile che il rapporto, per quanto amore ci possa essere, duri.

Come hai visto io sono una donna calda, disinibita e bisognosa di avere continui rapporti sessuali soddisfacenti e capisci bene che col suo problema sarebbe stato impossibile.

Non potevo ferirlo con le parole o mettendogli le corna a sua insaputa e l'occasione di rafforzare la nostra complicità l'abbiamo avuta proprio la prima volta che siamo venuti in vacanza qui dove potevamo vedere tutti quei bei ragazzi con le loro dotazioni che mostravano senza vergogna.

Vedere i tanti mariti che permettevano alle loro mogli di scopare con quegli stalloni e con un marito come il mio aumentava la mia frustrazione anche se poi, lui riusciva sempre a farmi godere con la lingua e i numerosi sexi toys che ci eravamo portati e che aveva comperato anche li.

Con uno dei ragazzi in verità avevo scopato quando mio marito era assente ma mi portavo un senso di colpa del quale non riuscivo a liberarmi ed anche se avrei voluto dirglielo, mi mancava il coraggio.

Tutto era cambiato il giorno in cui era venuta una cameriera di colore a portarci la colazione in camera.

Una ragazza stupenda come quella ci ha fatto il servizio oggi.

Alta, gambe tornite, pelle di velluto, labbra tumide e carnose, capelli corvini folti e ricci e due seni che sembravano scolpiti:

-Come sei bella!-

Le avevo detto mentre appoggiava sul tavolo il vassoio con la colazione.

-E che seno bello che hai? Silicone? Avevo aggiunto in tono ironico.-

-No, sono naturali e si sono sviluppati così con l'aiuto di ormoni che mi procurava la mia mamma.-

-Come la cura di ormoni? Ormoni femminili vuoi dire?-

-Si proprio così, ormoni e massaggi che la mia mamma mi faceva e mi fa tutt'ora quando sono a casa la notte.-

-Ma perché tua madre ti faceva quel trattamento? Avevi forse il seno troppo piccolo?-

-No, il fatto è che mia madre desiderava avere una bambina ed invece sono nata io.-

-In che senso sei nata tu?-

-Nel senso che sono con le forme femminili, la pelle liscia e glabra ma col pisello come i maschi e per questo motivo mio padre l'aveva lasciata.-

-E poi ti sei operata?-

-No! Sono come piaccio a mia madre.

Di giorno sono la sua bambina da esibire con orgoglio mentre di notte dormo con lei come moglie e marito ed abbiamo fatto anche una stupenda bambina insieme!-

Mentre Jenny mi faceva quel racconto l'ascoltavo a bocca aperta " Poi?"

Avevo chiesto non riuscendo più a trattenere la mia curiosità.

-Poi si era spogliata completamente mettendo in mostra il suo stupendo corpo di donna che pareva davvero scolpito mentre tra le cosce gli pendeva un randello impressionante!

Sia io che mio marito ne siamo rimasti subito ammaliati!

Poi? Mi chiedi? Poi abbiamo fatto l'amore!

Dopo quell'esperienza ogni altro interesse sull'isola era passato in secondo piano e per tutto il restante periodo di vacanza eravamo diventati suoi amanti a tutto tondo, ci scopava entrambi facendoci provare l'inimmaginabile.

Alcune notti le abbiamo passate a casa sua a scopare con lui e la mamma, una donnina graziosa ma col pepe nelle vene, insaziabile e talmente coinvolgente che trascinava me e mio marito in un mondo di pura lussuria.-

segue

scritto il
2023-03-16
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