Sono ninfomane e troia 16 - Un resort pieno di cazzi da succhiare

di
genere
incesti

All'aeroporto ci avevano accompagnato mia suocera e il marito con la sua Mercedes e mentre lei era seduta davanti accanto al figlio alla guida, io ero sul sedile posteriore di fianco a mio suocero col quale avevo trascorso una meravigliosa prima notte di nozze mentre il mio sposo completamente ubriaco dormiva sul divano accanto al letto sul quale io e suo padre avevamo scopato per tutta la notte.

Il solo pensiero di ciò che era successo mi aveva mantenuta eccitata sin dal risveglio e dunque, avevo la fica già bagnata nel momento in cui, con una gonna lunga e vaporosa e senza mutande, mi ero seduta accanto a lui.

Il viaggio verso l'aeroporto durava un paio d' ore e durante il tragitto mia suocera si era appisolata e mentre mio marito era impegnato alla guida, io e mio suocero avevamo avuto tutta la possibilità di giocare con le mani.

In quella situazione così intrigante, il suo cazzo mi sembrava ancora più grosso e duro e non avevo saputo resistere alla voglia di abbassarmi e prenderglielo in bocca.

Mentre glielo succhiavo mi masturbavo ed ero talmente eccitata che me ne ero venuta subito.

Poi mi ero rialzata ed abbandonando il corpo verso destra in una postura rilassata da riposo, gli avevo messo una gamba sulle sue offrendo alle sue mani la fica ben aperta mentre con gli occhi chiusi fingevo di dormire.

In quel caso mio suocero si era comportato da vero contorsionista e mentre la mia gonna permetteva di coprire le nostre parti nude, era riuscito ad infilarmelo fingendo lui stesso di dormire.

Gli sbalzi della macchina ed i suoi movimenti lievi dentro di me mi avevano fatta godere ancora.

Dio che sensazione!

Quando bloccandosi come una spada con lo scroto appoggiato al mio perineo aveva cominciato a sciogliersi infiammandomi l'utero coi suoi fiotti di sborra, il mio orgasmo era esploso in modo violento e devastante ed avevo faticato non poco a trasformare il rantolo di piacere in una specie di singulto da risveglio traumatico.

Quel verso cosi improvviso e strozzato aveva fatto svegliare mia suocera che preoccupata si era girata verso di me senza accorgersi del movimento della mia gamba per tornare ad una postura più composta.

Anche mio marito, preoccupato aveva accostato per accertarsi che stessi bene.

Tossivo ed ansimavo forte oramai senza controllo e quando mi ero finalmente ripresa, avevo rassicurato tutti che si era trattato solo di un brutto sogno in particolare avevo dovuto calmare mio suocero che si mostrava particolarmente preoccupato.

Che attore! Che pervertito! E che troia io!

Quando tutto era tornato tranquillo, per evitare di sporcare il sedile, con la mano avevo raccolto la sborra che avevo dentro ed a più riprese me l'ero portata in bocca sino a sentirmi quasi asciutta ed infine avevo indossato il perizoma che avevo in borsa.

Avrei anche voluto ripulirgli il cazzo con la bocca ma quell'episodio teneva oramai tutti svegli e ben vigili.

L'albergo a Santo Domingo, l'aveva prenotato mio suocero e devo dire che si trattava davvero di un bellissimo resort proprio sul mare con una magnifica spiaggia di palme e freschi tucul di paglia.

Avevamo passato i primi due giorni in completo riposo fatto di mare, passeggiate pranzo, cena e poi a letto dove cercavo di soddisfare mio marito ma a causa della sua scarsa dotazione era impossibile farmi penetrare e dunque, come avevamo fatto sino ad allora, lo facevo venire con una sega (Impressionata come sempre per via della sua sboretta liquida).

In quei due giorni però, essendo ormai marito e moglie, gli avevo insegnato come farmi godere con la lingua.

Devo dire che aveva imparato presto.

A pranza e cena ci avevano messi allo stesso tavolo di una coppia di americani.

Grazie al mio fluente inglese, eravamo quasi subito entrati in simpatia e già dal secondo giorno lei aveva cominciato ad aprirsi con me anche con confidenze particolarmente intime.

Avevo così saputo che anche suo marito aveva qualche problema col sesso a differenza del mio però, lui aveva un pene quasi normale ma soffriva di eiaculazione precoce che gli impediva di compiere un rapporto sessuale che il più delle volte si concludeva nelle mutande senza neanche toccarsi e quando andava bene, se ne veniva al primo contatto con le grandi labbra della fica della moglie.

Avevano comunque tre figli due dei quali ottenuti con l'inseminazione artificiale del seme del marito che comunque era fertile.

Il terzo invece, una bambina nera, (Ufficialmente, ad uso amici e parenti, l'avevano adottata) in realtà era il frutto del rapporto con uno dei ragazzi neri che incontravano nelle loro vacanze che passavano 2 volte l'anno a Santo Domingo.

Come coppia erano davvero innamorati ed affiatati e a causa di quel "problemino" avevano anche stabilito una sorta di complicità sessuale per la quale lei gli garantiva fedeltà accontentandosi, nella vita di tutti i giorni, dell'uso di sexi toys e giochi di mano e di bocca.

Per le vacanze estive e di fine anno invece, passavano due settimane in quel posto in cui lei soddisfaceva le sue necessità sessuali con tutti i ragazzi di colore (Bellissimi- aitanti-e ben dotati) che lavoravano in quell'albergo o altri hotel dell'isola o li frequentavano proprio con lo scopo di soddisfare le donne da sole in cerca di sesso o, se sposate con mariti compiacenti o cornuti.

Nei suoi racconti si era aperta completamente con me e mi aveva confidato che in quei due periodi dell'anno in cui lei si scatenava abbattendo ogni barriera morale o taboo anche il marito assumeva atteggiamenti alquanto trasgressivi.

Nella vita e nel rapporto "canonico" con la moglie era assolutamente eterosessuale.

Nelle quattro settimane in "libera uscita" della moglie, diventava parte e complice dei suoi giuochi assumendo comportamenti collaborativi al punto da preparare la moglie per gli incontri e quando richiesto di partecipare direttamente per assistere o leccarla durante la monta senza disdegnare i contatti orali con la verga, i testicoli o l'ano del bull.

Le leccava la fica preparandola prima ed anche dopo la monta, per ripulirla con la lingua da ogni traccia di sborra.

"Non disdegna neanche di succhiare il cazzo del maschio per farglielo diventare duro e accompagnarlo lui stesso nel pertugio scelto."

Se poi il maschio o la moglie glielo chiedono, si fa montare anche lui.

In genere quel tipo di rapporto lo decidono mentre in camera si preparano entrambi per essere pronti con l'intestino pulito da un accurato clistere.

Quelle confidenze mi avevano intrigato molto e mi avevano fatto vedere con occhi diversi quei ragazzi dalla pelle scura sempre disponibili e gentili.

Quella sera stessa ne avevo parlato con mio marito il quale era parso piuttosto perplesso a quell'idea e tuttavia gli era piaciuta se a letto per la prima volta, era riuscito a mettermelo dentro tanto era eccitato.

-Non sarà pericoloso visto che non prendi la pillola?-

Aveva sussurrato ansimando mentre mi sborrava tra le piccole labbra della fica.

Io non lo avevo neanche sentito mentre lo avevo dentro.

Avevo però sentito le sue parole mentre godeva.. era fatta! Ci stava a farmi scopare da uno di quei maschioni!

-Cucciolo adesso dormiamo e domani lei mi accompagna dal suo ginecologo per vedere se sono fertile o se sono già incinta.

Sai che sono già in ritardo con le mie cose!

Nel caso non fossi già gravida mi faccio dare la pillola.-

Il ginecologo avevo confermato che ero gravida da circa un mese ed a quel punto, visto che la mia amica conosceva la mia storia, avevo dovuto confessarle che il figlio che avevo in grembo non era di mio marito anche se non le avevo detto che a mettermi incinta era stato mio fratello.

Jenny (Così si chiamava la mia nuova amica) aveva organizzato per quella sera stessa con due incredibili stalloni ed alla richiesta di mio marito di partecipare, lei lo aveva sconsigliato: "La prima volta potrebbe essere traumatico per te come lo era stato per mio marito. Tu stai tranquillo che veglio io affinché tutto vada per il meglio per la tua giovane e inesperta mogliettina. Tu stai con mio marito mentre noi non ci siamo e vedrai che lui ti spiegherà tutti i vantaggi di concedere alla moglie quel tipo di libertà ogni tanto.

Quei due ragazzi non avevano un cazzo tra le gambe ma veri tronchi durissimi e nodosi.

Non avevo mai visto nulla di simile e men che mai avrei immaginato di poterne prendere uno in corpo.

Naturalmente mi sbagliavo ed a metà dei giochi, ne aveva preso persino uno nella fica e l'altro nel culo contemporaneamente.

Ero entrata in quel gioco nel ruolo di mogliettina inesperta quando però avevo messo sul tavolo tutte le carte di cui disponevo con la bocca, il culo e la fica, ero riuscita a stupire Jenny e spompare quei due negroni che avevano dovuto chiamare altri due ragazzi di rinforzo per saziare la mia voglia di cazzo e sete di sborra.

Ad un certo punto ne avevo due nella fica e uno in bocca mentre ne segavo un altro con la mano.

Quando verso le due di notte eravamo tornate dai nostri mariti eravamo spumeggianti come bottiglie di Champagne e prima ancora di raccontare come fosse andata, ci siamo inginocchiate io a succhiare il cazzo del marito di jenny che mi aveva sborrato in faccia prima che glielo prendessi in bocca e lei, che non riuscendo a fare un pompino a mio marito, glielo aveva risucchiato tutto, compreso il sacchetto scrotale e lo aveva tenuto in bocca succhiandolo come fosse una caramella sino a farlo sborrare: "Buono.. sa di menta!" aveva commentato dopo aver ingoiato l'acquetta di mio marito.

A quel punto però, io non ero soddisfatta.

Era la prima volta che un maschio sborrasse prima che fossi io a deciderlo.. mi aveva sfidata il cornuto!

Dopo essermi ripulita col dito ed aver ingoiato lo sperma che avevo in faccia e sui capelli, lo avevo finalmente preso in bocca.

Una vera fatica.. una sfida il solo immaginare che quel coso umido e molle che avevo in bocca potesse essere un cazzo.

Era davvero un'impresa ardua ma non potevo perdere quella sfida ne andava di mezzo il mio amor proprio ed il mio orgoglio di troia pompinara.

Per prima cosa gli avevo piantato un dito nel culo.. poi due.. poi tre ad allargarlo e stimolargli la prostata mentre con la lingua gli leccavi i coglioni.

Poi strattonandolo dalla sedia lo avevo fatto distendere ed in posizione supina, mi ero messa le sue gambe sulle spalle a con la lingua gli leccavo il perineo e il buco del culo mentre con una mano gli strizzavo i coglioni e con l'altra gli torcevo dolorosamente un capezzolo.

Ad ogni stretta di palle aveva un sussulto che gli strappava un grido di dolore.

Poi affondando tutta la mano col pugno chiuso, avevo cominciato a mordergli le palle facendolo saltare ad ogni stretta di denti.. Miracolo!

A quel punto quel pezzetto di carne sino a quel momento vuoto ed amorfo aveva cominciato a riprendere corpo, a pulsare, a gonfiarsi tumefatto dai miei trattamenti ma vivo!

Finalmente potevo prenderlo in bocca: "Sei mio.. sei mio e non ti mollo sinché non ti svuoto le palle" avevo gridato ad alta voce.

In effetti anche lo scroto che sino a pochi attimi prima pareva vuoto come un palloncino, aveva ripreso corpo e benché livido e tumefatto, aveva assunto l'aspetto di uno scroto con dentro testicoli duri al punto giusto.

Anche la capocchia aveva ripreso le sembianze di un vero glande dal cui buchetto alla sua sommità, facevano capolino goccioline lucide che pennellavo subito con avidità.

Finalmente ero alle prese con un vero cazzo che, benché di misure ridotte, ne aveva l'aspetto ed il turgore.

A quel punto ero io a decidere come e quando farlo sborrare.

Gli avevo infilato tutto il pugno nel culo e messa in moto la mia bocca come una ventosa e la lingua come una trivella, l'avevo fatto scuotere, ansimare, contorcere sino a sentirlo pregare quasi piangendo col cazzo duro come un legno e livido come fosse passato in un tritacarne: "Ahhhh.. ahhhh.. mmmm.. ti prego.. ti prego.. ancora.. ancora.. fammi sborrare.. fammi sborrare.. ahhhh"

-Godi maiale.. godi.. sborrami in bocca.. sborra.. sborra.. -

Gorgogliavo gocciolando saliva e col cazzo pulsante tra le labbra mentre lui grugnendo come un vero maiale mi riversava in bocca un fiume di sperma.

Prima di ingoiare avevo aperto la bocca mostrando a mio marito e Jenny in segno di vittoria quanta sborra era stato capace di spruzzare quel cazzo ferito.

-Come hai fatto Andrea, non l'avevo mai visto così mio marito.. è un miracolo!-

-Poi ti spiego Jenny a condizione che tu mi procuri altri stalloni come quelli di stasera.

Quel messaggio era indirizzato a mio marito.. "Ne voglio ancora di cazzi neri!"

Adesso siamo tutti stanchi e bisognosi di riposo.. domani sarà una giornata impegnativa per tutti!-

segue


scritto il
2023-03-15
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