Vergine per finta

di
genere
gay

Suoniamo alla Pinta stasera mi disse Duarte che suonava la tastiera in una cover band, ci vado volentieri a sentirvi risposi. La sera verso le 22 arrivai al pub mentre il gruppo stava iniziando a suonare, andai al banco a prendermi una birra ed incontrai Maurizio un ex collega che non incontravo da tempo, era felicissimo di incontrarmi mi abbracciò forte e mi baciò sulle guance, era disoccupato ma gli avevano promesso un posticino a breve, mi raccontò in breve le sue disavventure e ridendo mi disse ti voglio bene e mi diede un bacio sulla guancia, mi sembrò strano questo bacio, appena ci riuscii mi allontanai con la scusa di ascoltare meglio il gruppo. Dopo circa 45 minuti mi recai nuovamente al banco per un'altra birra, Maurizio era ancora lì e mi offrì la birra che aveva appena ordinato e lui ne prese un'altra, mi raccontò che era stato 2 mesi in Polonia e che aveva lavorato in un ristorante italiano, nuovamente mi diede un bacio sulla guancia, ma stavolta sbottai guarda che se vuoi il mio cazzo te lo do volentieri, se mi fossi sbagliato avrei detto sulla difensiva che stavo scherzando, invece rispose non chiedo di meglio, finimmo di bere le nostre birre e mi disse andiamo in bagno ho la chiave della toilette privata, lo seguii una volta dentro si scese leggermente i pantaloni e mettendo le mani sul muro, io tolsi fuori il cazzo e lo penetrai stando in piedi, ero veramente da tanto tempo che non mi facevo un ragazzo, cosa che trovai alquanto piacevole anche perché accompagnava i colpi del mio cazzo tirando dietro il culo, non venni subito e lo feci godere come una troietta, prima di rivestirci mi chiese di farglielo fare anche a lui, ma mi rifiutai categoricamente. Quando tornammo al banco il gruppo stava cantando l'ultimo canzone e Maurizio mi fece una proposta, quando era in Polonia aveva acquistato 2 biglietti per un concerto di famoso gruppo rock, sarebbe dovuto andare con un'amica che nel frattempo si era trasferita in Australia, se vieni tu non lo dico a nessun altro aggiunse, accettai. 10 giorni dopo erano su un aereo che ci portava a Varsavia arrivammo in albergo e appena ci assegnarono la stanza ci buttammo sul letto nudi e poco dopo il mio cazzo fu dentro di lui, non lo facevamo dalla sera del pub, mi piaceva fare sesso con lui e non trovavo molte differenze farlo con le ragazze, spingere piano per farlo durare l'amplesso di più, quando lo prendeva nel culo respirava a fondo, e mi faceva capire che stava godendo venni all'improvviso inondando il suo culo di sperma, ancora una volta mi chiese se glielo facevo fare, risposi che non me la sentivo. Con Maurizio erano 3 i ragazzi con cui ero stato. Col primo dopo un periodo in cui lo facevo solo io, incominciò a pretendere di farlo pure lui, e dopo le ritrosie iniziali dopo una decina di giorni dopo lo accontentai, e quindi alla fine lo presi in culo da lui parecchie volte, naturalmente mi piaceva. Col secondo fu un rapporto in cui io mettevo il cazzo e lui il culo, non mi chiese mai niente e io non mi proposi. Con Maurizio prima o poi avrei ceduto, ma non mi andava di farlo subito, e poi avevo il terrore che si accorgesse che non fossi vergine, di sicuro mi avrebbe chiesto con chi lo avessi fatto, e volevo evitare e dovevo escogitare una escamotage. La sera dopo il concerto incominciò a succhiarmelo con passione e con la mano mi palpeggiò il mio didietro ma senza cercare di infilarmi un dito, poi lo feci mettere alla pecorina e lo feci impazzire di piacere, ancora una volta tornò all'attacco e anche più insistentemente, ma mi negai ancora. I successivi due giorni gli dedicammo alla visita della città che era molto movimentata e piena di vita, quando rientravamo forse per stanchezza o cosa non faccemmo sesso. Notai che c'era qualcosa in lui, era arrabbiato. Decisi che era arrivato il momento. La mattina dopo lui si fece la doccia e si sdraiò nel letto aspettando che me la facessi pure io, in doccia mi feci un bel ditalino anale usando il bagnoschiuma come lubrificante, quando uscii dal bagno mi sedetti sul bordo del letto al suo fianco e le chiesi cosa avessi nella schiena che sentivo prurito, mi controllò ma disse che non c'era niente, mi alzai mi scesi le mutande e dissi e qua cosa c'è, si accese subito e disse un bel culetto, tutto per te replicai e l'ho tutto ben lubrificato, verificò subito infilandomi un suo ditone che fece scorrere all'interno per benino, poi mi fece sdraiare nel lettone e incominciò a leccarmi l'ano e subito dopo mi penetrò dolcemente, sentìi il suo cazzo scorrere dentro di me nel suo andare su e giù, non mi ero scordato quanto fosse bello prenderlo nel culo e mi piacque tantissimo, era convinto che per me quella fosse la prima volta, mi chiese da 1 a 10 quanto mi fosse piaciuto, 10 risposi, lui era seduto sul bordo del letto con l'intenzione di vestirsi, mentre io ero nella medesima posizione col culetto pieno di sperma e tra l'altro con le mutande ancora calatte a mezza gamba quasi fossi in attesa di qualcosa, e quel qualcosa arrivò, si mise dietro di me mi stracciò via le mutande lanciandole via lontano quasi accorgendosi solo allora che non le avevo mai tolte del tutto, piegai le ginocchia e mi misi alla pecorina, mi infilò nuovamente il cazzo stavolta anche più a fondo e se in quel periodo che non avevo più preso cazzi il mio retto anale si era un pò ristretto, ci pensò lui ad allargarmelo nuovamente, mi sentivo una troietta ninfomane, il suo cazzo era mio per la seconda volta, sentivo le sue mani sui miei fianchi e il suo cazzo esplorare le mie viscere, ci mise parecchio tempo prima di venire nuovamente. In quei giorni lo faccemmo ancora tante volte, alternandoci nel ruolo di montatore, furono bei giorni di cui conservo un bel ricordo.
scritto il
2023-04-13
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