Un pompino della mia mamma 11 -👩🏻❤️👨🏻Fare l'amore con la mamma la prima volta💘
di
Incest 2021
genere
incesti
Nonostante che il festeggiato fosse lui, adducendo un inesistente mal di testa dovuto ad un eccesso nell'uso di alcool, Luca, resistendo alle insistenze di due ragazze che volevano perdere la verginità insieme a lui, aveva salutato tutti ed era corso a casa dove la mamma lo stava aspettando.
Giunto al suo cospetto, la mamma aveva subito capito che il ragazzo fosse sobrio e che, come da lei richiesto, aveva una incredibile erezione sotto i jeans.
Lei dopo un leggero tocco della sua patta, gli aveva sorriso ed accompagnando i suoi movimenti con un "Bravo" ce l'hai duro come piace a me!" si era inginocchiata ed aveva cominciato a spogliarlo partendo proprio dai pantaloni e dalle mutande.
Lei appariva ancora coperta agli occhi del suo ragazzo ma alzandosi, le era bastato un lieve movimento delle braccia per lasciare che la sua vestaglia di seta scivolasse a terra lasciandola completamente nuda in tutta la sua avvenenza.
Mentre lo stringeva a se per sentire sulla pancia il turgore della sua verga, gli aveva offerto le labbra per un bacio profondo e sensuale mentre con le mani gli slacciava i bottoni della camicia per lasciar scivolare sul pavimento anche quella.
Rimanendo in piedi entrambi nudi in un abbraccio scultoreo vivo e fremente come se dovessero dare inizio ad una danza, avevano continuato a baciarsi con crescente voluttà.
Infine la mamma, lasciandosi scivolare sul corpo liscio e vigoroso del ragazzo, gli si era inginocchiata davanti e dopo una breve pausa di meditazione ammirata e vogliosa, glielo aveva stretto con entrambe le mani e se lo era portato in bocca sino all'elsa.
Solo le palle erano rimaste fuori mentre il glande spingeva sulle corde vocali facendole emettere strani ed eccitanti gorgoglii.
La mamma lo aveva succhiato a lungo accompagnata nei suoi movimenti dalle dita del figlio conficcate nei suoi capelli.
Più volte il ragazzo era stato sul punto di venire rilasciando ogni volta sulla lingua della mamma le goccioline che fuoruscivano dal forellino uretrale posto a guardia della cappella.
Quando la mamma aveva finalmente capito la pericolosità di quell'inebriante gioco, si era alzata e chiedendo al figlio di essere lui stesso a prenderla in braccio e deporla sul letto come fosse la sua sposa, gli aveva cinto il braccio dietro al collo e si era abbandonata alla sua energica presa.
Quando anche il ragazzo era salito sul letto dalle candide lenzuola di lino, la mamma lo aveva fatto distendere in posizione supina e montandogli sopra come fosse a cavallo, gli aveva chiesto: "Cucciolo.. vuoi che la tua mamma ti cavalchi come un'amazzone o preferisci essere tu a cavalcarla come uno stallone con la sua giumenta?" - "Cavalcami tu mamma!"
Aveva risposto il ragazzo incapace, data la sua inesperienza, di immaginare una soluzione migliore.
A quel punto, anche se non ve ne fosse stata necessità avendo la vulva già bagnata, con un gesto teatrale, si era umettata la mano con la saliva e poi se l'era portata sulla fica ed infine, dopo aver afferrato la verga del figlio, se l'era guidata dentro il nido che l'aveva concepito e poi partorito.
Al contatto della cappella con la grandi labbra già umide, il ragazzo aveva avuto un sussulto che, in contrasto coi movimento della mamma, ne aveva provocato una violenta penetrazione terminata con un doloroso contatto con l'utero e lo schiocco dei suoi testicoli col perineo bagnato della mamma:
-Ehi.. ehi.. giovanotto.. se cominci con questa foga mi farai male e non so dove andremo a finire!-
Aveva detto la mamma ridendo mentre si lasciava cadere su di lui con tutto il peso del suo corpo.
Il ragazzo che sorpreso da quella situazione, non aveva capito il senso compiaciuto della battuta della mamma, si era subito scusato cercando anche di controllare il tremore che si era impossessato del suo corpo.
In fondo c'era da capirlo, era la prima volta che faceva l'amore con una donna ed era sua madre!!
La mamma lo aveva tranquillizzato ed adagiandosi sul suo corpo, aveva cominciato a roteare il bacino alternando al tempo stesso movimenti dentro/fuori.
Le loro bocche erano unite in un caldo e appassionato bacio in cui le lingue si intrecciavano come una danza.
I loro corpi caldi e sudati erano legati da uno strettissimo contatto in cui lui percepiva insieme alla stretta con le morbide mammelle anche quella dei capezzoli che spingevano turgidi sul suo petto muscoloso e virile mentre i due sessi oramai perfettamente accoppiati si muovevano sincronizzati dandosi un incredibile, struggente senso di piacere trasgressivo e incestuoso.
La mamma si muoveva con grande maestria gemendo in un crescendo ormai fuori controllo sino ad esplodere nel suo primo orgasmo col quale aveva inzuppato di umori il cazzo del figlio spruzzandogli anche la bocca con un rigurgito di saliva quando le loro lingue erano ancora intrecciate e le sue grida di piacere erano esplose senza controllo.
La mamma aveva avuto un secondo orgasmo prima di permettere anche al figlio di sciogliersi e riempirle l'utero coi suoi potenti fiotti di sborra.
-Che bello amore.. che bello.. mi hai ricordato tuo padre quando ti aveva concepito.. la stessa foga.. lo stesso calore.. la stessa potenza e la stessa quantità di seme.
Peccato che non sono più fertile, mi sarebbe piaciuto regalare un figlio anche a te!-
-Che meraviglia mamma.. grazie.. grazie.. grazie anche per avermi dato un papà così!-
A quelle parole la mamma era sobbalzata come se l'avessero colpita con una scudisciata: " Un papà così!"
Aveva detto il ragazzo lasciandole intere forse che sapeva già chi fosse il suo vero padre e che lui era il frutto di un incesto!
Quel dubbio lancinante era durato giusto il tempo per togliersi da quella postura per abbassarsi e prendere in bocca il cazzo del figlio e ripulirglielo con la lingua sino a farlo godere ancora.
Ci sarebbe stato un altro momento per chiarire quella cosa mentre quello era il tempo di godere col corpo meraviglioso del figlio, col suo cazzo ed il suo impagabile amore.
segue
Giunto al suo cospetto, la mamma aveva subito capito che il ragazzo fosse sobrio e che, come da lei richiesto, aveva una incredibile erezione sotto i jeans.
Lei dopo un leggero tocco della sua patta, gli aveva sorriso ed accompagnando i suoi movimenti con un "Bravo" ce l'hai duro come piace a me!" si era inginocchiata ed aveva cominciato a spogliarlo partendo proprio dai pantaloni e dalle mutande.
Lei appariva ancora coperta agli occhi del suo ragazzo ma alzandosi, le era bastato un lieve movimento delle braccia per lasciare che la sua vestaglia di seta scivolasse a terra lasciandola completamente nuda in tutta la sua avvenenza.
Mentre lo stringeva a se per sentire sulla pancia il turgore della sua verga, gli aveva offerto le labbra per un bacio profondo e sensuale mentre con le mani gli slacciava i bottoni della camicia per lasciar scivolare sul pavimento anche quella.
Rimanendo in piedi entrambi nudi in un abbraccio scultoreo vivo e fremente come se dovessero dare inizio ad una danza, avevano continuato a baciarsi con crescente voluttà.
Infine la mamma, lasciandosi scivolare sul corpo liscio e vigoroso del ragazzo, gli si era inginocchiata davanti e dopo una breve pausa di meditazione ammirata e vogliosa, glielo aveva stretto con entrambe le mani e se lo era portato in bocca sino all'elsa.
Solo le palle erano rimaste fuori mentre il glande spingeva sulle corde vocali facendole emettere strani ed eccitanti gorgoglii.
La mamma lo aveva succhiato a lungo accompagnata nei suoi movimenti dalle dita del figlio conficcate nei suoi capelli.
Più volte il ragazzo era stato sul punto di venire rilasciando ogni volta sulla lingua della mamma le goccioline che fuoruscivano dal forellino uretrale posto a guardia della cappella.
Quando la mamma aveva finalmente capito la pericolosità di quell'inebriante gioco, si era alzata e chiedendo al figlio di essere lui stesso a prenderla in braccio e deporla sul letto come fosse la sua sposa, gli aveva cinto il braccio dietro al collo e si era abbandonata alla sua energica presa.
Quando anche il ragazzo era salito sul letto dalle candide lenzuola di lino, la mamma lo aveva fatto distendere in posizione supina e montandogli sopra come fosse a cavallo, gli aveva chiesto: "Cucciolo.. vuoi che la tua mamma ti cavalchi come un'amazzone o preferisci essere tu a cavalcarla come uno stallone con la sua giumenta?" - "Cavalcami tu mamma!"
Aveva risposto il ragazzo incapace, data la sua inesperienza, di immaginare una soluzione migliore.
A quel punto, anche se non ve ne fosse stata necessità avendo la vulva già bagnata, con un gesto teatrale, si era umettata la mano con la saliva e poi se l'era portata sulla fica ed infine, dopo aver afferrato la verga del figlio, se l'era guidata dentro il nido che l'aveva concepito e poi partorito.
Al contatto della cappella con la grandi labbra già umide, il ragazzo aveva avuto un sussulto che, in contrasto coi movimento della mamma, ne aveva provocato una violenta penetrazione terminata con un doloroso contatto con l'utero e lo schiocco dei suoi testicoli col perineo bagnato della mamma:
-Ehi.. ehi.. giovanotto.. se cominci con questa foga mi farai male e non so dove andremo a finire!-
Aveva detto la mamma ridendo mentre si lasciava cadere su di lui con tutto il peso del suo corpo.
Il ragazzo che sorpreso da quella situazione, non aveva capito il senso compiaciuto della battuta della mamma, si era subito scusato cercando anche di controllare il tremore che si era impossessato del suo corpo.
In fondo c'era da capirlo, era la prima volta che faceva l'amore con una donna ed era sua madre!!
La mamma lo aveva tranquillizzato ed adagiandosi sul suo corpo, aveva cominciato a roteare il bacino alternando al tempo stesso movimenti dentro/fuori.
Le loro bocche erano unite in un caldo e appassionato bacio in cui le lingue si intrecciavano come una danza.
I loro corpi caldi e sudati erano legati da uno strettissimo contatto in cui lui percepiva insieme alla stretta con le morbide mammelle anche quella dei capezzoli che spingevano turgidi sul suo petto muscoloso e virile mentre i due sessi oramai perfettamente accoppiati si muovevano sincronizzati dandosi un incredibile, struggente senso di piacere trasgressivo e incestuoso.
La mamma si muoveva con grande maestria gemendo in un crescendo ormai fuori controllo sino ad esplodere nel suo primo orgasmo col quale aveva inzuppato di umori il cazzo del figlio spruzzandogli anche la bocca con un rigurgito di saliva quando le loro lingue erano ancora intrecciate e le sue grida di piacere erano esplose senza controllo.
La mamma aveva avuto un secondo orgasmo prima di permettere anche al figlio di sciogliersi e riempirle l'utero coi suoi potenti fiotti di sborra.
-Che bello amore.. che bello.. mi hai ricordato tuo padre quando ti aveva concepito.. la stessa foga.. lo stesso calore.. la stessa potenza e la stessa quantità di seme.
Peccato che non sono più fertile, mi sarebbe piaciuto regalare un figlio anche a te!-
-Che meraviglia mamma.. grazie.. grazie.. grazie anche per avermi dato un papà così!-
A quelle parole la mamma era sobbalzata come se l'avessero colpita con una scudisciata: " Un papà così!"
Aveva detto il ragazzo lasciandole intere forse che sapeva già chi fosse il suo vero padre e che lui era il frutto di un incesto!
Quel dubbio lancinante era durato giusto il tempo per togliersi da quella postura per abbassarsi e prendere in bocca il cazzo del figlio e ripulirglielo con la lingua sino a farlo godere ancora.
Ci sarebbe stato un altro momento per chiarire quella cosa mentre quello era il tempo di godere col corpo meraviglioso del figlio, col suo cazzo ed il suo impagabile amore.
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