A scuola di pompini

Ci eravamo appena scopati a vicenda io e Marietto, il più delle volte restavamo nudi e parlavamo e così stavamo facendo, mentre osservava ammirato la mia nudità Marietto mi bacia e mi dice devo chiederti una cosa, al mio consenso continua, se ti prendo il cazzo in bocca tu fai lo stesso con me, ma certo rispondo volevo farlo anche io ma avevo vergogna di dirlo, facciamo alla prossima ora è tardi disse Marietto. La prossima avvenne due giorni dopo, come sempre ci rinchiudevamo in camera mia e restavamo nel nostro mondo, Marietto si spoglia completamente e si sdraia al mio fianco, io ero già nudo ed eccittato, ci diamo un lungo bacio poi la mia bocca va a cercare il suo cazzo, lo lecco un pò è dico, è salato ma continuo a leccare, poi lo prendo in bocca e vado un pò su e giù con la testa, dopo un pò mi stanco e mi metto alla pecorina, mi infila il suo cazzo e mi manda in paradiso, prima di venire toglie il cazzo e mi riempie la schiena di sperma, faceva così quando voleva farlo due volte perché odiava rifarlo quando il mio culo era pieno di sperma, non voleva farlo subito però perché incominciò a baciarmi il cazzo e leccarlo, anche il tuo è salato disse, lo prese in bocca e fece andare su e giù, poi fu lui a mettersi alla pecorina a farsi trasportare in paradiso. La prassi tra di noi fu questa per un paio di settimane, ci succhiavamo il cazzo a vicenda prima della penetrazione, ogni volta con la bocca facevamo qualcosa in più, era come se frequentassimo una scuola di pompini. Un giorno fu lui ad iniziare a succhiarmi il cazzo quindi si mise alla pecorina e lo penetrai come sempre, quando fu il mio turno di succhiare presi con la testa ad andare su e giù, poi leccai tutta la stecca sino alle palle risalii sino a leccare la cappella e ripresi ad andare su e giù, sollevai lo sguardo e lo vidi tutto preso con gli occhi chiusi, continuai ancora su e giù, su e giù, su e giù, sentìi una piccola scossa nel suo cazzo e mi venne in bocca, si mise a ridere di gusto, mi disse ti do la lode come pompinaro. Il giorno dopo fu lui a prendere la lode come pompinaro.