Dentro il Fosso

di
genere
gay

I palazzoni dove vivevo allora erano chiusi per separare i confini dalle case private da muri si e no alti 3 metri, fu durante una delle scorribande sopra i muri che scoprii il Fosso, essendo chiuso dai muri di tutti i confinanti era diventata una terra di nessuno accessibile solo dall'alto, quando volevo fare qualcosa in pace e lontano da occhi indiscreti andavo li. Durante un mese in colonia al mare conobbi Raul un ragazzo che viveva nel mio stesso rione, senza un motivo particolare si faceva possedere da me, restando vestiti gli sfregavo il cazzo sul suo culo, in una sorta di scopata virtuale, qualche volta prendeva in mano il mio cazzo ma senza andare oltre, anche perché non avevamo un posto dove stare tranquilli. Dopo una settimana che la colonia era finita andai a cercarlo a casa sua, fu contento di vedermi ma notai in lui un pò di apprensione, cercai di distrarlo dicendoli vieni che ti faccio vedere una cosa, lo portai al Fosso e calammo dentro, finalmente potei nuovamente possederlo con tranquillità, cercai di scenderli i pantaloni e visto che non si oppose ammirai per la prima volta il suo bel culo, un pò impaurito mi chiese cosa volessi fare, mi piacerebbe scoparti dissi e visto che restò in silenzio presi a possederlo ancora ma senza levarmi i pantaloni, poi mi spogliai e lui si tolse i pantaloni che erano solamente scesi sulle gambe, restando entrambi in piedi con lui appoggiato sul muro e il culo incurvato verso di me provai ad infilarli il cazzo, ma di entrare nemmeno l'idea, provai con un dito, entrò un pò ma per farlo scivolare dentro dovetti fare diversi tentativi, quando sentìi scorrere dentro come volevo io ci infilai il cazzo, fece un piccolo urlo quando entrò, ma quando incominciai con ritmi regolari a farlo scorrere dentro il suo culo sentìi il suo respiro cambiare, il respiro di chi sta godendo pensai, ancora non ci credevo stavo scopando evviva, ero euforico e anche per questo venni a breve. Per tre giorni consecutivi andammo nel Fosso a scopare, notai però che il terzo giorno era un pò strano e non capivo perché. Non si fece vedere per qualche giorno andai a cercarlo e appena mi vide arrivare da lontano mi venne incontro, senza neanche fiatare andammo al Fosso a scopare ma non era come le prime volte, non ci metteva entusiasmo, io egoisticamente scopavo ed ero contento. Questa volta non lo vidi per una settimana, ancora una volta lo cercai a casa sua, stava scopando il pavimento del garage del padre, posso dissi, certo disse lui, entrai nel garage e subito gli chiesi come mai non si fosse più fatto vedere, non mi va più rispose, un pugno in faccia mi avrebbe fatto meno male, ma provai lo stesso a capire e rilanciai se vieni al Fosso te lo faccio fare pure io, non ci credo mi urlò quasi, mi avvicinai a lui e abbracciandolo misi la mia mano sul suo pacco ci credi ora, non tanto disse, scenditi i pantaloni allora, si scese un pò i pantaloni e mi mostrò il cazzo in erezione, incominciai a segarlo e quando capì mi disse vieni mettiamoci quì, si tolse del tutto i pantaloni e si accomodò nel sedile posteriore dell'auto del padre, io mi sedetti al suo fianco e incominciai a farli una sega, che strano lui mai me ne aveva fatta una e per me era la prima volta che prendevo un cazzo in mano, iniziai lentamente studiai il suo viso, sembrava piacerli, continuando pensai a un ragazzo che faceva le seghe a un sacco di ragazzi, spesso mi chiedevo cosa ci provasse, già cosa si prova a fare una sega ad un altro ragazzo, innanzitutto guardandolo nuovamente notai che aveva gli occhi chiusi, stava godendo grazie alla mia mano, e anche per me era piacevole e quando sentìi le prime gocce di sperma fuoriuscire continuai ancora sino a quando non uscì più nulla, ci credi ora dissi, ora si rispose, domani al Fosso sarò tuo dissi andando via. L'indomani al Fosso arrivai con mezz'oretta di anticipo e portai con me anche una stuoia da spiaggia, ero eccittatissimo anche perché quel giorno l'avrei preso nel culo anche io, mi sedetti sulla stuoia completamente nudo e mi feci una sega, con le gocce che fuoriuscirono mi lubrificai l'ano e ci infilai un dito e lo feci scorrere dentro, stranamente non sentivo nessun piacere particolare farmi un ditalino anale, continuai ancora ma niente, arrivai a pensare che non mi sarebbe piaciuto prenderlo nel culo, in quel momento arrivò lui, vedendomi già nudo si spogliò anche lui, restando inginocchiato sulla stuoia mi misi alla pecorina, ti stavo aspettando per offrirti il mio culetto vergine già lubrificato dissi mentre mi infilai nuovamente un dito nel culo, poi fu lui ad infilarmi il suo dito, già lì capìi che un dito altrui provocava più piacere rispetto al proprio dito, e quando infilò il cazzo non capìi più nulla, era una cosa mai provata prima, il suo cazzo dentro di me era l'estasi, spingeva su e giù ed io non sperare che durasse in eterno, invece venne poco dopo, gli chiesi se volesse farlo ancora visto che era venuto subito ma rispose dopo ora fallo tu, finalmente lo penetrai sentendo la stessa voglia delle prime volte, il suo respiro irregolare e il mio cazzo che esplorava le sue profondità era uno sballo venni dopo tanto facendolo godere come sempre, mi misi alla pecorina e gli offrii nuovamente il mio culo. Quell'estate al Fosso divenne indimenticabile per tutti e due, morì di incidente tre mesi dopo, le uniche scopate della sua vita le aveva fatte con me, ed io non sono mai stato con altri ragazzi.
scritto il
2023-05-03
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