Matrimonio femdom (6) Week End al mare con … ospite
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Matrimonio femdom (6) Week End al mare con … ospite.
Racconto di pura fantasia
Durante le vacanze della moglie/Padrona Giulia, lo schiavo Matteo deve servire come sissy maid la suocera, Luciana, per lui la Dea. Sono due settimane di continue umiliazioni per il sottomesso, prima titubante poi sempre più sicura di se’ la ancora giovane (47 anni) ed avvenente Luciana umilia e sfrutta il genero-schiavo in tutti i modi. “Schiavo, oggi rientrerà mia figlia, tua unica Signora e Padrona, devo dire che ti sei comportato bene e meriti un premio, ecco la chiave della gabbietta, puoi togliertela e farti una sega in ginocchio davanti a me”. “Grazie Dea, è’ stato un privilegio poterla servire, lei e’, come sua figlia, la mia Padrona, un essere superiore ed una nullità come me può solo ambire a servirla e riverirla”. Poi si toglie la gabbietta ed inizia a masturbarsi, dopo pochi colpi viene, un piccolo quantitativo di sperma che va sul piede della Dea, immediatamente comincia a leccare per ripulire. “Ahaha, ma aveva ragione Giulia, se proprio uno scherzo di uomo, duri pochi secondi e schizzi solo qualche goccia”. “Si mia Dea, sono nato per servire donne meravigliose come lei e la mia Padrona”. Giulia rientra, lo schiavo la attende in ginocchio, nudo, da 15 giorni non vede la sua proprietaria e non vede l’ora, si prostra immediatamente ai suoi piedi “Bentornata Padrona, spero abbia passato una buona vacanza”. “Puoi dirlo, schiavo di merda, Alex mi ha scopato in tutti i modi, adesso indossa qualcosa e vai giù a prendere la valigia, poi porterai mia mamma al paese, svelto”. Rivolgendosi alla mamma:” Allora come si è’ comportato?” “Bene direi, non posso lamentarmi “. “Mi fa piacere, ma li punirò lo stesso, sono 15 giorni che non lo frusto e devo proprio sfogarmi”. “Fai bene Giulia, e’ tua proprietà e devi utilizzarlo come ti pare, quelli come lui meritano solo questo trattamento, anzi, sai cosa ti dico, questi giorni mi hanno aperto un nuovo mondo, voglio anch’io uno schiavo al mio completo servizio”. “Certo mamma, lo meriti, credo che una bella donna come te non abbia problemi a trovarne uno, ti aiuterò con la ricerca , magari su internet”. Passano un paio di settimane e, visto il prolungarsi della bella stagione, Giulia decide di affittare un bungalow sul mare per trascorrere un fine settimana. “Allora, schiavo, la tua Padrona ti porta al mare, altrimenti chi cucina e tiene in ordine il bungalow che ho affittato? Sei contento?”. “Si Padrona, grazie, lei e’ tanto buona con me”. La località balneare non era molto affollata, si era quasi a metà settembre, quindi i due coniugi potevano fruire della spiaggia antistante senza aver gente vicino, lei prendeva il sole e lui, in ginocchio ma con costume da bagno, era come al solito al suo servizio. “Schiavo, spalmami la crema abbronzante, sposta l’ombrellone che mi fa ombra, vai a prendermi una bibita fresca” questi gli ordini che la moglie impartiva al marito schiavo (in fondo sembravano una coppia normale….). Ad un certo punto l’occhio di lei cade su un giovane inserviente, di chiare origini nord africane, che stava tagliando l’erba a dorso nudo davanti agli alloggio, mettendo in mostra un fisico invidiabile. Giulia si alza e lo raggiunge, iniziando una conversazione che dura qualche minuto, dopodiché i due entrano nel bungalow per uscirne dopo circa mezz’ora, lui si aggiusta i pantaloncini e lei si pulisce la bocca con un fazzoletto. È’ palese che la donna aveva fatto un pompino al ragazzo. Raggiunge il marito, rimasto in spiaggia ad attendere. “Ho un occhio per i maschi, quelli veri non gli omuncoli come te, quel ragazzo, Ahmed, ha un cazzo magnifico, lungo e duro, è stato un piacere succhiarglielo”, “Sono felice per lei, Padrona”, “Certo che lo devi essere, merda, ma questo e’ stato solo l’aperitivo, questa sera dopo cena viene da noi, tu questa volta potrai assistere, in fondo lui non ci conosce e , poi, sarebbe la sua parola contro la nostra “. “Si, mia superba Padrona, come desidera”.
Poco prima dell’arrivo di Ahmed la Padrona istruisce lo schiavo :”Mi raccomando, assoluta sottomissione con Ahmed, lui ha accettato perché felice di scoparsi una donna italiana di fronte al marito cornuto e schiavo, hai capito?”. “Certo Padrona, porterò il massimo rispetto per il Signor Ahmed”.
Alle 21,00 il giovane arriva, entra con fare arrogante, Matteo lo accoglie in ginocchio, istruito dalla moglie. “Benvenuto Signore, la ringrazio per aver accettato di fare felice la mia Padrona, io non ne sono ne degno ne capace”. L’inserviente non considera minimamente l’uomo ai suoi piedi, si rivolge a Giulia che indossa solo un baby-doll nero senza niente sotto, “Su troia, in ginocchio e succhiami il cazzo” ed estrae un membro in erezione di almeno 25 cm. Lei esegue senza esitare, dopo qualche minuto lui le ordina: “ok, basta, andiamo sul letto, voglio stare comodo” si avvia verso la camera, con grande sorpresa di Matteo la sua Padrona segue il ragazzo camminando a quattro zampe, dopo un paio di metri si volta verso il marito e gli ordina: “vieni di là anche tu, ma strisciando come il verme che sei”. Matteo e’ in piena confusione, la scena della sua Padrona, essere supremo da adorare, che si sottomette ad un giovane sconosciuto gli causa una eccitazione incredibile, il cazzetto gli sta scoppiando dentro la gabbietta di castità. Esegue l’ordine della sua proprietaria e raggiunge i due, intanto Ahmed ha iniziato a scopare con foga Giulia. Prima di venire estrae il cazzo e sborra in faccia a Giulia, inondandola di sperma, lei apre la bocca ed tira fuori le lingua per ingoiarne il più possibile, a questo punto il giovane gira Giulia e la pone a pecora, con il membro subito ritornato in erezione comincia ad incularla, la donna geme e dice: “si, sono la tua vacca, continua , godooo!” Poi rivolta al marito in ginocchio ai piedi del letto: “schiavo leccami i piedi”. Questa volta Ahmed viene dentro la donna, estratto il membro lo pone davanti alla faccia di Matteo :”pulisci, servo!”. il succube ha un attimo di esitazione, e’ la prima volta che si trova di fronte ad un vero pene, subito interviene lei “cosa aspetti schiavo, ubbidisci al signor Ahmed!”. Comincia a ripulire ma subito il ragazzo spinge il membro, nel frattempo ritornato duro, nella bocca di Matteo che si ritrova a dover fare un pompino non più ad uno strapon ma ad un pene vero. Ma Ahmed non si ferma qui :”Sali letto e mettiti a pecora, questa vacca ha già avuto la sua razione, adesso tocca a te”, Matteo e’ assolutamente in bambola, il cazzetto sta scoppiando nella gabbietta, “Subito signor Ahmed, come vuole lei”. Il nord africano, senza pietà e brutalmente spinge il cazzo nel culo dello schiavo. Dopo essere venuto e dopo essersi fatto ripulire dalla coppia, per una volta entrambe sottomessi, si addormenta con Giulia a suo fianco. Lo schiavo dorme sul tappetino ai piedi del letto. Il mattino seguente, alzatosi prima, serve le colazione ai due, Ahmed e’ già in piena erezione e scopa ancora Giulia in tutti i modi, non soddisfatto sodomizza anche Matteo. Poi si veste e se ne va, lo schiavo lo saluta prostrato e baciandogli i piedi: “Grazie Signor Ahmed per avermi dimostrato come si comporta un vero uomo, lei e’ un essere superiore a me , misera nullità, grazie anche a nome della mia Padrona”. Senza dire una parola il ragazzo se ne va. Giulia : “ che bella esperienza, che magnifica scopata, peccato che non lo rivedremo più, tra pochi giorni ritorna al suo Paese, pazienza. Su schiavo, forza con la lingua, sono piena ovunque di sborra”. “ Si Padrona, subito” per lo schiavo doppia soddisfazione: leccare la sua Regina ed assaporare ancora lo sperma di Ahmed.
Racconto di pura fantasia
Durante le vacanze della moglie/Padrona Giulia, lo schiavo Matteo deve servire come sissy maid la suocera, Luciana, per lui la Dea. Sono due settimane di continue umiliazioni per il sottomesso, prima titubante poi sempre più sicura di se’ la ancora giovane (47 anni) ed avvenente Luciana umilia e sfrutta il genero-schiavo in tutti i modi. “Schiavo, oggi rientrerà mia figlia, tua unica Signora e Padrona, devo dire che ti sei comportato bene e meriti un premio, ecco la chiave della gabbietta, puoi togliertela e farti una sega in ginocchio davanti a me”. “Grazie Dea, è’ stato un privilegio poterla servire, lei e’, come sua figlia, la mia Padrona, un essere superiore ed una nullità come me può solo ambire a servirla e riverirla”. Poi si toglie la gabbietta ed inizia a masturbarsi, dopo pochi colpi viene, un piccolo quantitativo di sperma che va sul piede della Dea, immediatamente comincia a leccare per ripulire. “Ahaha, ma aveva ragione Giulia, se proprio uno scherzo di uomo, duri pochi secondi e schizzi solo qualche goccia”. “Si mia Dea, sono nato per servire donne meravigliose come lei e la mia Padrona”. Giulia rientra, lo schiavo la attende in ginocchio, nudo, da 15 giorni non vede la sua proprietaria e non vede l’ora, si prostra immediatamente ai suoi piedi “Bentornata Padrona, spero abbia passato una buona vacanza”. “Puoi dirlo, schiavo di merda, Alex mi ha scopato in tutti i modi, adesso indossa qualcosa e vai giù a prendere la valigia, poi porterai mia mamma al paese, svelto”. Rivolgendosi alla mamma:” Allora come si è’ comportato?” “Bene direi, non posso lamentarmi “. “Mi fa piacere, ma li punirò lo stesso, sono 15 giorni che non lo frusto e devo proprio sfogarmi”. “Fai bene Giulia, e’ tua proprietà e devi utilizzarlo come ti pare, quelli come lui meritano solo questo trattamento, anzi, sai cosa ti dico, questi giorni mi hanno aperto un nuovo mondo, voglio anch’io uno schiavo al mio completo servizio”. “Certo mamma, lo meriti, credo che una bella donna come te non abbia problemi a trovarne uno, ti aiuterò con la ricerca , magari su internet”. Passano un paio di settimane e, visto il prolungarsi della bella stagione, Giulia decide di affittare un bungalow sul mare per trascorrere un fine settimana. “Allora, schiavo, la tua Padrona ti porta al mare, altrimenti chi cucina e tiene in ordine il bungalow che ho affittato? Sei contento?”. “Si Padrona, grazie, lei e’ tanto buona con me”. La località balneare non era molto affollata, si era quasi a metà settembre, quindi i due coniugi potevano fruire della spiaggia antistante senza aver gente vicino, lei prendeva il sole e lui, in ginocchio ma con costume da bagno, era come al solito al suo servizio. “Schiavo, spalmami la crema abbronzante, sposta l’ombrellone che mi fa ombra, vai a prendermi una bibita fresca” questi gli ordini che la moglie impartiva al marito schiavo (in fondo sembravano una coppia normale….). Ad un certo punto l’occhio di lei cade su un giovane inserviente, di chiare origini nord africane, che stava tagliando l’erba a dorso nudo davanti agli alloggio, mettendo in mostra un fisico invidiabile. Giulia si alza e lo raggiunge, iniziando una conversazione che dura qualche minuto, dopodiché i due entrano nel bungalow per uscirne dopo circa mezz’ora, lui si aggiusta i pantaloncini e lei si pulisce la bocca con un fazzoletto. È’ palese che la donna aveva fatto un pompino al ragazzo. Raggiunge il marito, rimasto in spiaggia ad attendere. “Ho un occhio per i maschi, quelli veri non gli omuncoli come te, quel ragazzo, Ahmed, ha un cazzo magnifico, lungo e duro, è stato un piacere succhiarglielo”, “Sono felice per lei, Padrona”, “Certo che lo devi essere, merda, ma questo e’ stato solo l’aperitivo, questa sera dopo cena viene da noi, tu questa volta potrai assistere, in fondo lui non ci conosce e , poi, sarebbe la sua parola contro la nostra “. “Si, mia superba Padrona, come desidera”.
Poco prima dell’arrivo di Ahmed la Padrona istruisce lo schiavo :”Mi raccomando, assoluta sottomissione con Ahmed, lui ha accettato perché felice di scoparsi una donna italiana di fronte al marito cornuto e schiavo, hai capito?”. “Certo Padrona, porterò il massimo rispetto per il Signor Ahmed”.
Alle 21,00 il giovane arriva, entra con fare arrogante, Matteo lo accoglie in ginocchio, istruito dalla moglie. “Benvenuto Signore, la ringrazio per aver accettato di fare felice la mia Padrona, io non ne sono ne degno ne capace”. L’inserviente non considera minimamente l’uomo ai suoi piedi, si rivolge a Giulia che indossa solo un baby-doll nero senza niente sotto, “Su troia, in ginocchio e succhiami il cazzo” ed estrae un membro in erezione di almeno 25 cm. Lei esegue senza esitare, dopo qualche minuto lui le ordina: “ok, basta, andiamo sul letto, voglio stare comodo” si avvia verso la camera, con grande sorpresa di Matteo la sua Padrona segue il ragazzo camminando a quattro zampe, dopo un paio di metri si volta verso il marito e gli ordina: “vieni di là anche tu, ma strisciando come il verme che sei”. Matteo e’ in piena confusione, la scena della sua Padrona, essere supremo da adorare, che si sottomette ad un giovane sconosciuto gli causa una eccitazione incredibile, il cazzetto gli sta scoppiando dentro la gabbietta di castità. Esegue l’ordine della sua proprietaria e raggiunge i due, intanto Ahmed ha iniziato a scopare con foga Giulia. Prima di venire estrae il cazzo e sborra in faccia a Giulia, inondandola di sperma, lei apre la bocca ed tira fuori le lingua per ingoiarne il più possibile, a questo punto il giovane gira Giulia e la pone a pecora, con il membro subito ritornato in erezione comincia ad incularla, la donna geme e dice: “si, sono la tua vacca, continua , godooo!” Poi rivolta al marito in ginocchio ai piedi del letto: “schiavo leccami i piedi”. Questa volta Ahmed viene dentro la donna, estratto il membro lo pone davanti alla faccia di Matteo :”pulisci, servo!”. il succube ha un attimo di esitazione, e’ la prima volta che si trova di fronte ad un vero pene, subito interviene lei “cosa aspetti schiavo, ubbidisci al signor Ahmed!”. Comincia a ripulire ma subito il ragazzo spinge il membro, nel frattempo ritornato duro, nella bocca di Matteo che si ritrova a dover fare un pompino non più ad uno strapon ma ad un pene vero. Ma Ahmed non si ferma qui :”Sali letto e mettiti a pecora, questa vacca ha già avuto la sua razione, adesso tocca a te”, Matteo e’ assolutamente in bambola, il cazzetto sta scoppiando nella gabbietta, “Subito signor Ahmed, come vuole lei”. Il nord africano, senza pietà e brutalmente spinge il cazzo nel culo dello schiavo. Dopo essere venuto e dopo essersi fatto ripulire dalla coppia, per una volta entrambe sottomessi, si addormenta con Giulia a suo fianco. Lo schiavo dorme sul tappetino ai piedi del letto. Il mattino seguente, alzatosi prima, serve le colazione ai due, Ahmed e’ già in piena erezione e scopa ancora Giulia in tutti i modi, non soddisfatto sodomizza anche Matteo. Poi si veste e se ne va, lo schiavo lo saluta prostrato e baciandogli i piedi: “Grazie Signor Ahmed per avermi dimostrato come si comporta un vero uomo, lei e’ un essere superiore a me , misera nullità, grazie anche a nome della mia Padrona”. Senza dire una parola il ragazzo se ne va. Giulia : “ che bella esperienza, che magnifica scopata, peccato che non lo rivedremo più, tra pochi giorni ritorna al suo Paese, pazienza. Su schiavo, forza con la lingua, sono piena ovunque di sborra”. “ Si Padrona, subito” per lo schiavo doppia soddisfazione: leccare la sua Regina ed assaporare ancora lo sperma di Ahmed.
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