Il ginocchio

di
genere
saffico

Sto guardando un soffitto che non conosco.
Sono sdraiata su un letto che non conosco.
Nell’aria un profumo sconosciuto, dalla stanza vicina rumori sommessi.
Ho un po’ freddo e male a un ginocchio. Me lo tocco con la mano, un po’ di sangue…
Abbasso la testa per guardarlo e mi accorgo di essere nuda… Non capisco.
Mi sento confusa e frastornata, quando la porta alla mia destra si apre ed entra lei, due occhi enormi su un viso d’ebano…
Mi porta una tazza che profuma di erbe orientali… Indossa solo una leggera veste di cotone parzialmente abbottonata e viene verso di me con passo che sembra danza…
E tutto diventa chiaro e tutto ricordo…
…………………
Shopping pre-natalizio in una mattina grigia e dalla temperatura quasi polare. Piena di sacchetti e buste-regalo cammino distratta per corso Buenos Aires….
Scivolare è un attimo sul marciapiede ghiacciato…. Pacchetti ovunque, il cappotto infangato ma soprattutto un ginocchio dolente e sanguinante….
Cerco di alzarmi come posso quando due amorevoli braccia mi soccorrono e mi aiutano, una voce morbida e femminile mi chiede se sto bene… La tranquillizzo, è solo una piccola botta…
La guardo, è una giovane donna, un viso dai neri e delicati lineamenti, un casco di capelli ricci del colore della notte, una bocca dalle labbra piene e un sorriso bianco che più bianco non si può…
“Signora, io abito qui, al piano rialzato e lei sta sanguinando, venga a disinfettare quel ginocchio…”
La guardo, incantata dai suoi occhi dal taglio allungato, dal suo naso sottile e affilato e da quei capelli folti e nerissimi. Cosa sono quei capelli, mio Dio!!
Mi lascio condurre, dolorante e zoppicante, nel suo piccolo mondo dove subito mi toglie il cappotto e mi fa sedere su un basso divano coperto da un telo coloratissimo e luminoso….
Sparisce per ricomparire dopo un attimo con cotone e disinfettante, si inginocchia davanti a me, solleva la gonna a metà coscia e, con movimenti leggeri, comincia a pulire la ferita dopo che l’ho aiutata a sfilarmi i collant strappati e insanguinati all’altezza del ginocchio ferito..
Lascio fare, guardo i suoi movimenti, guardo le sue mani nere e agili a contrasto con la pelle bianca delle mie gambe scoperte.
Mi fa uno strano effetto questo contrasto di colore tra le nostre pelli… con moti leggeri mi accarezza la pelle subito sopra il ginocchio…
“Ti fa male qui?” mi dice passando al tu. No, rispondo io e mi appoggio allo schienale del divano lasciandola libera di muovere le mani su di me…
Il leggero massaggio alla gamba sopra il ginocchio è diventato ora una carezza insistita, una carezza che sale verso la coscia…Dolce la sua carezza, dolce il suo profumo, dolce la sua voce che mi accarezza l’anima…
Le sue mani sulle mie cosce esposte fin quasi all’inguine… accarezzano, premono, stringono leggere…
Chiudo gli occhi, il respiro accelerato, il cuore che batte forte, la testa che si perde…
Le sue mani sulle mie cosce nude dischiuse, le sue lunghe dita sfiorano i miei slip in un lento delicato massaggio che diventa rovente…
La guardo, sorride…. mi scosta lo slip e diventa padrona del mio fiore nascosto, lo apre e sfiora il clitoride sensibile…
Mi prende la mano e mi fa stendere sul divano. Mi slaccia la cerniera lampo sul fianco della gonna che indosso e la fa scivolare via…. In un attimo, senza sapere come, mi ritrovo distesa e coperta solo dal mio reggiseno e dalle mie mutandine che già poco celano del mio sesso umido…
Lei in piedi davanti a me sorride…. “Sei bella” mi dice. “Mi piacciono le donne con i capelli del colore dei tuoi, ricordano il sole”.
Immobile, la guardo rapita mentre si toglie i jeans aderenti, la maglia e rimane in piedi davanti a me con solo uno slippino nero come la sua pelle… La sua pelle luminosa e misteriosa come la notte…
I seni sono alti, rotondi, i capezzoli rivolti all’insù, eretti…viene subito voglia di toccarli, di prenderli tra le dita, di baciarli…
La mia mano sale ad accarezzare la sua coscia, la sua pelle liscia, giovane, perfetta…Si gira verso di me, mi offre il suo ventre coperto dal piccolo slippino nero che faccio scivolare a terra…. Ammiro i suoi peli neri e ricci, così diversi da quelli di una donna europea… così eccitante già alla vista…
Anche il suo odore di femmina è così diverso, così potente, con un intenso profumo di spezie orientali…un profumo che inebria e che guida verso di lei prima le mie dita e poi la mia bocca.
Silenzio tra noi. Le parole non sono più necessarie, parlano gli occhi, i gesti…
Posseggo il suo sesso con le labbra, penetro in lei con la lingua…lei mi aiuta spingendo il suo sesso contro la mia bocca, agevola la penetrazione della lingua…
Poi ansante si allontana un poco, mi sfila le mutandine ormai inutili e bagnate, mi slaccia il reggiseno…e si china sui miei seni nudi li prende con le mani a coppa e li bacia, li lecca, li morde…
Le mie mani tra i suoi capelli, le sollevo la testa, la bacio sulle labbra, che si schiudono per le nostre lingue che si toccano per conoscersi…
Il suo corpo nudo steso sul mio, le bocche giocano tra loro senza tregua, la sua coscia mi ha divaricato le cosce e mi sta portando all’apice del piacere sfiorando lenta e veloce, leggera e pesante il mio sesso…
Poi scende percorrendo con la lingua tutto il mio corpo nudo, si ferma di nuovo sui seni dai capezzoli sensibili, penetra nel piccolo ombelico e raggiunge di nuovo il centro del mondo, la sorgente del piacere…
…e il piacere mi inonda, mi scoperchia, mi travolge, mi fa gridare in silenzio con la schiena inarcata…
Poi è silenzio sudato, profumo sconosciuto nelle narici, sapore inaspettato sulla lingua….
……………………………………
Sto guardando un soffitto che non conosco.
Sono sdraiata su un letto che non conosco.
Nell’aria un profumo sconosciuto, dalla stanza vicino rumori sommessi.
E tutto diventa chiaro e tutto ricordo…
scritto il
2023-05-16
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