Ancora voglia

di
genere
gay

Avevo lasciato il mio amante in negozio e prendendo lo scooter mi accingevo a fare quei pochi kilometri verso casa. Era caldo , era quasi l'ora di pranzo ma non avevo voglia di tornare a casa anche perche' mi era rimasta la voglia di scopare. Girando per la campagna mi imbattei nel banco del venditore di angurie, che ormai da anni era una presenza fissa d'estate, e decisi di fermarmi per magiarmi una fetta fresca, l'uomo lo conoscevo e ripensandoci mi aveva sempre fatto l'impressione che mi guardasse in modo particolare. Fino ad allora non ci avevo mai pensato ma adesso lo guaradavo sotto un altro punto di vista e lui se ne accorse .
Lui era un uomo sui 50 anni , massiccio, alto circa 1,90 , e indossando una canottiera aderente metteva in risalto i suoi pettorali ed i muscoli delle braccia. Non eravamo mai scambiati tante parole ma visto che non c'erano altri avventori, iniziammo a parlare e fra i tanti discorsi, ad un certo punto, mi chiese come mai ero passato a quell'ora, io glissai dicendogli che mi annoiavo e non sapevo che fare per questo ero uscito a fare un giro per cercare anche compagnia. Gli si illuminarono gli occhi e mi disse che anche lui era solo e mi chiese di retsare ancora un po' con lui che stava per chiudere, cosi ci saremo fatti compagnia e mi avrebbe fatto vedere dove si riposava al fresco . Io accettai anche perche' la voglia mi era rimasta ed avevo capito dove andava a finire l'invito. Fortunatamente nessun avventore si presento' al chiosco e ed il venditore si appresto' a chiudere e mi invito a seguirlo. Girati intorno al chiosco mi fece entrare dandomi una pacca sul culo facendomi l'occhiolino e dio lo guardai non dicendo niente, in una stanza ricavata nel retro che essendo in ombra era fresca ed invitante approntata con un lettino. Entrai e lui dietro a me ed appena mi girai verso di lui mi abbranco' con le sue potenti braccia e provo a baciarni , ed io risposi aprendo le labbra ed intrcciando la mia lingua con la sua. Puzzava un po di sudore ma era eccitante e mi piaceva anche il fatto che fosse peloso.Ci baciammo a lungo mentre mi scioglievo fra le sue braccia e rimasi nudo dvai a lui che ancora indossav i pantaloncini lasciando intravdere la sua eccitazione mentre la canottiera era volata in un angolo. Mi disse che era tanto che mi puntava ma che non era mai capitata l'occasione per attaccare discorso da soli ed anchio annui. Mi strusciavo ai suoi pantaloncini sempre piu in tirare quando mi giro' e mi fece mettere a pecorina e allrgandomi le chiappe affondo' la sua lingua fino a penetrarmi slinguandomi in lungo e largo mentre mi penetrava anche con un dito. Ero eccitatissimo e mi contorcevo dal piacere mentre lui con la sua grossa lingua mi penetrava sempre piu' in profondita'. Non ce la facevo piu' volevo vedere , toccare e succhiare quello si preannunciava un grosso cazzo. Mi misi a sedere e calandogli i pantaloncini fui schiaffeggiato, non portava gli slip, dal suo cazzo sormontato da una grossa cappella gia' bagnata. Era piu' grosso e piu' lungo di quello del negozio e mi ci buttai a capofitto imboccandolo golosamente fino alla radice anche se con un po di sforzo. Mi piaceva , era grosso ,lungo , mi riempiva la bocca e lo succhiavo con avidita' e lui rispondeva con grugniti di piacere mentre ogni tanto dovevo riprendere fiato con le lacrime agli occhi. Piu' succhiavo piu' mi insultava dicendomi che ero una troia e che non credeva che fossi cosi puttana e d io mi eccitavo sempre di piu'. Non andammo avanti per molto perhce' lo sentti ingrossare ancora econ un affondo terribile di sborro' direttamente in gola e solo quando lo ritrasse mi trovai ad assaporare il suo seme che inghiotti' golosamente. Gli ripuli' per bene il cazzo e qunado credevo che fosse finita lui mi apostrofo' dicendo" non crederai mica di cavartela cosi' adesso ti voglio scopare"e rimettendomi a pecorina mi penetro ' senza senza e senza ma , facendomi provare un podi dolore. E meno male che me lo avevano gia' allargato in mattinata altrimenti avrei provato molto piu' dolore. Il piacere saliva menter mi scopava con nprofondi affondi attaccato al mio seno facendomi ansimare di piacere. Era un toro ed io la sua vacca e non dava segni di cedimento mentre io si ed infatti lo invtai a canbiare posizione facendo sdaiare sul letto e messomi posizione mi lasciai andare sul suo membro fino alla radice tanto provavo solo piacere da come me lo aveva allargato. Mi piegai su di lui e gli leccavo i capezzoli mentre i suoi colpi mi facevano godere. Continuava s coparmi imperterrito ed io gocciolavo in continuazione ma mio cazzo moscio. Adesso fu lui a voler cambiare posizione , mi fece sdraiare sul letto, tiro' su le mie gambe e dopo che me lo aveva appuntato al culo sprofondo ancora dentro di me ed io venni bagnadomi del mio seme urlando di piacere. Sbuffava , sudava ed il suo sudore mi cadeva addosso andando a mescolarsi con la mia sborra ma non mollava ed io continuavo a gocciolare ed a contorcermi per il gran godimento fino a quando con dei colpi che credevo mi avessero sfondato mi riempi di sperma bollente che mi riempi totalmente facendomi godere ancora. In tutto questo non smetteva di pompare ma fortunatamente smise perche' non ce la facevo piu' in quellla posizione e quando estrasse il suo cazzo il mio buco fece un rumore come se avesse stappato una bottiglia di spumante. Ci lasciammo andare sdraiati sul letto ed mi addormentai sul suo petto villoso mentre gli succhiavo i capezzoli. Qundo mi sveglai lui era gia' tornato al bancone ed io avevo un fuine di sperma che mi aveva impiastricciato il culo e un po di dolore per il troppo uso a cui non ero abituato. Restai ancora nudo sul letto e mi stavo per riaddormentare quando lui rientro e lodando la mia prestazione puttanesca mi disse che voleva rivedermi e che se volevo l
potevo andarlo a trovare quando volevo. Mi rivestti e lo salutai ben sapendo che sarei tornato ormai ero diventato una troia.
di
scritto il
2023-06-30
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